Tag: matias silvestre

  • Scambio Silvestre-Campagnaro, ecco perchè si farà

    Scambio Silvestre-Campagnaro, ecco perchè si farà

    Quest’oggi si conoscerà il destino di Paolo Cannavaro e Gianluca Grava in merito alla sentenza del filone napoletano di calcioscommesse che li vede coinvolti per omessa denuncia. Per loro il procuratore federale Stefano Palazzi aveva chiesto nove mesi di squalifica, ma è probabile si decida per uno stop più morbido, di sei mesi. In ogni caso, nove o sei che siano, la squalifica probabile costringerà il Napoli a rivolgersi al mercato di riparazione – mai come stavolta il termine è appropriato – per colmare i vuoti in difesa.Il bisogno principale è, dunque, di difensori centrali e potrebbe profilarsi uno scambio Silvestre-Campagnaro con l’Inter, con il primo che approderebbe alla corte di Mazzarri e il secondo a quella di Stramaccioni.

    Tuttavia, come detto, il Napoli necessita nell’immediato di difensori e, quindi, non sarebbe conveniente privarsi subito di Campagnaro. Per questo motivo, l’operazione potrebbe prevedere uno scenario diverso dai soliti scambi e modularsi in due passaggi: l’ immediato arrivo di Silvestre all’ombra del Vesuvio ed una partenza di Hugo Campagnaro in direzione Milano soltanto a Giugno, a fine stagione.

    Scambio Silvestre-Campagnaro, si farà | © OLIVIER MORIN/AFP/Getty Images
    Scambio Silvestre-Campagnaro, si farà | © OLIVIER MORIN/AFP/Getty Images

    Sarebbe proprio questa la condizione necessaria (e sufficiente) per il buon esito della trattativa tra Napoli ed Inter che al momento sembra molto ben avviata anche con il benestare dei due interessati, e sembra che il club di Moratti voglia acconsentire al trasferimento differito di Campagnaro, anche perchè il suo arrivo all’Inter sembra essere caldeggiato direttamente dal dirigente nerazzurro Fassone (ex dirigente del Napoli, ndr) molto vicino al calciatore argentino con il quale ha avuto modo di lavorare nella sua esperienza al Napoli.

    Dal canto suo, invece, Silvestre sarebbe molto lieto di lasciare Milano considerando il poco spazio finora concessogli da Stramaccioni ed in virtù del fatto che nel Napoli di Mazzarri avrebbe un ruolo da titolare – seppur “supplente” – che potrebbe rilanciare le sue quotazioni ai livelli della sua buona esperienza a Catania.

    L’operazione dello scambio Silvestre-Campagnaro, dunque, sembra avere tutte le carte in regola per concludersi positivamente.

  • Cannavaro squalificato. A Napoli si cambia modulo? Ma quel Silvestre…

    Cannavaro squalificato. A Napoli si cambia modulo? Ma quel Silvestre…

    La situazione in casa Napoli è preoccupante. La possibile penalizzazione di un punto e la squalifica di Paolo Cannavaro per nove mesi per gli scandali derivanti dal calcioscommesse, starebbe portando grossi grattacapi nella società partenopea. Tornare sul mercato oppure cercare soluzioni interne? Conferma del modulo tattico oppure passaggio alla difesa a quattro? Gennaio ormai è alle porte e così anche l’apertura del calciomercato. Le opzioni sono tante, ma vanno studiate con cura perché la squadra al momento lotta su tre competizioni (campionato, Europa League e Coppa Italia) e non può sbagliare nulla se vuole arrivare a fine stagione con la possibilità di portare a casa almeno un trofeo. L’imprevisto Cannavaro rischia di cambiare enormemente i piani del Napoli che in sede di mercato.

    Budget invernale– Conti in ordine, squadra pressoché completa. De Laurentiis avrebbe preferito evitare investimenti a gennaio, se non per l’acquisto di un giocatore in grado di dare il salto di qualità alla formazione partenopea.

    Walter Mazzarri
    Mazzari senza Cannavaro potrebbe optare per la difesa a 4 © Giuseppe Bellini/Getty Images

    La sostituzione – In caso di conferma della squalifica ai danni di Paolo Cannavaro, che fermerebbe il giocatore per tutta la stagione (e parte della prossima), il Napoli sarà costretto ad intervenire sul mercato per trovare un difensore in grado di prendere il posto del capitano partenopeo, diventato indispensabile nello scacchiere tattico di Mazzarri con la sua esperienza e soprattutto per la carica che riesce a dare ai compagni. Il nome più gettonato per la sua sostituzione è Matias Silvestre, difensore argentino che non gode della massima stima di Stramaccioni all’Inter ma che ha dimostrato negli anni di Catania e Palermo la sua bravura. Un prestito secco potrebbe accontentare entrambe le squadre.

    Non è da escludere però un investimento nel reparto difensivo con Astori del Cagliari in prima fila. Bisognerà vedere se Cellino sarà disposto a lasciar partire un elemento indispensabile per la formazione sarda a campionato in corso. Esclusi, perlomeno a gennaio, gli acquisti di Benatia e/o Danilo dall’Udinese.

    Soluzione interna – Perché non trovare una soluzione all’interno della società? Si potrebbe puntare su Bruno Uvini, difensore brasiliano arrivato quest’estate a Napoli e poco utilizzato dal tecnico Mazzarri (solo 90 minuti in Europa), oppure non sarebbe del tutto scellerata una promozione di un Primavera con i grandi.

    Cambio modulo – E se invece si optasse per il cambio tattico con il passaggio dalla difesa a 3 a quella a 4? Non è da escludere, viste le ottime prove offerte dalla formazione campana quando schierata in un 4-3-3 che permetterebbe di far giocare contemporaneamente Hamsik, Insigne, Pandev e Cavani, non perdendo equilibrio in difesa e in mezzo al campo. Mazzarri ci pensa e se non dovesse arrivare un sostituto di Cannavaro, sembra la soluzione più gettonata. Anche i tifosi sarebbero ben lieti di vedere i 4 tenori contemporaneamente in campo.

  • Partizan-Inter Palacio, Silvestre e la difesa a 4

    Partizan-Inter Palacio, Silvestre e la difesa a 4

    Esaurito l’entusiasmo per il successo allo Juventus Stadium, Stramaccioni e l’Inter cercheranno di chiudere già stasera contro il Partizan di Belgrado la pratica qualificazione Europa League. Vincere stasera, garantirebbe ai nerazzurri un pensiero in meno per il giovedì sino a Febbraio, consentendo quindi al tecnico e alla sua rosa di gestire e indirizzare le forze sin da subito sul campionato. Nel mirino oltre alla qualificazione anticipata c’è anche la ‘statistica’, ovvero provare a centrare il decimo successo consecutivo in trasferta, che vorrebbe dire entrare di fatto con un record assoluto nella storia dei colori nerazzurri per un ‘neofita’ come Stramaccioni. Se sino a poco tempo fa i paragoni con un mostro sacro come Mourinho, potevano rasentare l’eresia, oggi l’accostamento tra i due tecnici, sembra meno utopico e fantascientifico. Lo stesso tecnico interista ha cercato di calmare i suoi e l’ambiente nerazzurro, sin troppo avanti con l’entusiasmo, spiegando come dopo la Juventus, l’unico bianconero a cui pensare sia quello del Partizan!

    Matias Silvestre © OLIVIER MORIN/AFP/Getty Images

    Le note dolenti arrivano da un’infermeria sempre più affollata. Infatti questa sera, l’attesa più grande, riguarda principalmente, su come Stramaccioni schiererà la sua Inter sempre più cameleontica. Indisponibili i due titolarissimi centrali difensivi Ranocchia e Samuel, con Chivu ancora fermo ai box, scatta l’ora X di Matias Silvestre, chiamato alla prova del riscatto dopo un inizio di stagione deludente e nell’anonimato totale. Oscurato dalla crescita esponenziale di Juan Jesus, l’argentino stasera dovrebbe scendere in campo proprio a fianco del giovane brasiliano, riproponendo una linea a quattro dietro, con Jonathan e Pereira sugli esterni. Oppure se il tecnico nerazzurro non concederà un turno di riposo a Cambiasso è molto probabile che il centrocampista argentino giochi centrale, con la classica linea a tre uomini, supportato da Juan Jesus e Silvestre. In mediana spazio a Guarin, Mudingayi, con Nagatomo e Zanetti esterni. Davanti ballottaggio tra Cassano e Palacio, con l’unica certezza di vedere dal primo minuto Marko Livajasempre presente nella competizione europea e con già due gol all’attivo. A riposo in panchina rimarranno il Principe Milito, Gargano e le nuove leve della Primavera nerazzurra.

    Dall’altro lato i padroni di casa, forti del pubblico caloroso presente allo stadio di Belgrado, cercheranno di interrompere il filotto di vittorie consecutive nerazzurre. Il tecnico Vermezovic è consapevole (soprattutto dopo il 3 a 1 rifilato dall’Inter in casa dei campioni d’Italia) della forza e del momento favorevole dei nerazzurri, ed è per questo motivo che sembra aver preparato un match con l’obiettivo di attaccare per tutti i 90 minuti la squadra di Stramaccioni. Nella scelta del modulo il Partizan dovrebbe scendere in campo con un 4-2-3-1, utilizzando una linea difensiva a quattro con Miljkovic, Ostojic, Ivanov e Volkov, e sfruttando la doppia copertura in mediana di Medo e Smiljanic. Più avanzati e sugli esterni agiranno Tomic e il giovane talento Markovic, sul quale in chiave mercato, l’Inter sembra aver messo gli occhi già da tempo. Concludono l’undici titolare Ilic subito dietro l’unica punta Scepovic.

    PROBABILI FORMAZIONI PARTIZAN-INTER :

    PARTIZAN (4-2-3-1): Petrovic; Miljkovic, Ostojic, Ivanov, Volkov; Medo, Smiljanic; Tomic, S. Ilic, L. Markovic; Mitrovic. A disp. Ilic, S. Scepovic, Sretenovic, Lazevski, S. Markovic, Jojic, M. Scepovic. All. Vermezovic

    INTER (4-4-2): Handanovic; Jonathan, Silvestre, Juan Jesus, Pereira, Obi, Mudingayi, Guarin, Nagatomo; Livaja, Palacio. A disp. Belec, Pasa, Zanetti, Benassi, Cassano, Gargano, Milito. All. Stramaccioni.

  • Inter coi cerotti, Stramaccioni senza centrali ‘ricicla’ Cambiasso

    Inter coi cerotti, Stramaccioni senza centrali ‘ricicla’ Cambiasso

    Dopo i complimenti, le lodi ricevute ( anche con un pizzico di polemica da parte juventina) e le gioie nei giorni che seguono la vittoria contro la Juventus, l’Inter di Stramaccioni si ritrova con un’infermeria da record storici. Samuel e Ranocchia, i perni della difesa nerazzurra, usciti malconci dalla sfida dello Juventus Stadium hanno effettuato gli esami diagnostici per verificare le entità degli infortuni. Il riscontro è stato un fulmine a ciel sereno: entrambi alle prese con degli stiramenti non saranno disponibili prima di un mese. Morale della favola? Dalle gioie ai dolori, con una difesa da ridisegnare nelle prossime sfide contro il Partizan, Atalanta, Cagliari e Rubin Kazan. Inoltre sembra che per Ranocchia servano tempi di recupero leggermente allungati, quindi è probabile il suo forfait anche nella sfida di campionato contro gli emiliani del Parma. I guai non derivano solo dalle assenze dei due centrali, poiché se fino a qualche mese fa in casa Inter si parlava di abbondanza al centro, ora l’unico disponibile è l’inamovibile Juan Jesus.

    Esteban Cambiasso © Claudio Villa Getty Images Sport

    SILVESTRE E DIFESA A 4? – Con Samuel, Ranocchia, Chivu, Silvestre, e Juan Jesus, si potrebbe tranquillamente parlare di sovrabbondanza di centrali. Perfetto, tolti i primi due, per gli infortuni su citati, con Chivu fermo ai box per risolvere il problema al piede (si parla di un suo rientro a Dicembre), e Silvestre che ha di fatto deluso in ogni sua uscita, Stramaccioni ha una bella gatta da pelare. Proprio sull’argentino ex Palermo adesso sono puntati i riflettori. Voluto fortemente dalla dirigenza nerazzurra in estate e finito in ombra dopo le deludenti prestazioni in Europa League e il disastroso 3 a 1 contro la Roma, Silvestre potrebbe riconquistarsi la fiducia del tecnico, e ritornare ai suoi livelli visti al Barbera nelle passate stagioni. Con il suo inserimento Stramaccioni potrebbe tornare a puntare sulla difesa a quattro, già vista nel match contro il Catania. In quel frangente era Obi a ‘mascherarsi’ da terzino per arginare le giocate di Gomez, ma stavolta essendo indisponibili il nigeriano e forse Jonathan, Stramaccioni dovrà tirar fuori il coniglio dal cilindro!

    CAMBIASSO JOLLY- L’alternativa valida per non rinunciare alla difesa a tre, potrebbe essere quella (tra l’altro già vista in Europa League) di arretrare al centro della retroguardia, il tutto fare Cambiasso. Il centrocampista argentino in questo modo tirerebbe un po’ il fiato, e giocherebbe in una posizione che comunque non gli è mai dispiaciuta, affiancato da Juan Jesus e appunto Silvestre più larghi. C’è da considerare come questa ipotesi non sia nemmeno così tanto remota, visto che è già stata utilizzata nel match contro il Neftchi, con discreti risultati. Ovviamente gli azeri sono un avversario di tutto altro conto rispetto alle squadre italiane, quindi il test del nove è atteso già giovedì contro il Partizan e poi in campionato contro l’Atalanta. Se dovesse scalare dietro Cambiasso, ci sarebbe inoltre da risolvere l’enorme vuoto lasciato dall’argentino in mediana, con il possibile inserimento di Guarin, in versione ‘responsabilizzato’, ovvero con la licenza di spingere ma con l’obbligo di garantire la copertura che Cambiasso non fa mancare mai.

  • Consigli Fantacalcio 2012-2013 10 giornata

    Consigli Fantacalcio 2012-2013 10 giornata

    Ciao a tutti ragazzi, decima giornata di serie A molto incerta ma al tempo stesso affascinante dato che il turno infrasettimanale è sempre foriero di gioie e dolori per tutti i fantallenatori nonché di un turnover obbligatorio che potrebbe sconvolgere tutte le vostre formazioni titolari.

    Consigli Fantacalcio giornata 10 guida alla formazione
    Turno infrasettimanale che viene dopo una nona giornata ricca di polemiche ed errori arbitrali che hanno condizionato tante partite nonché tolti numerosi bonus e malus a tutti voi.

    Palermo-Milan martedì ore 20:45
    Possibile partita ricca di gol, Miccoli è da schierare perché quasi sempre a segno contro i rossoneri. Pato potrebbe partire dalla panchina con Pazzini dal primo minuto. Emanuelson e Giorgi possibili bonus da centrocampo.

    Cagliari-Siena mercoledì ore 20:45
    Dovrebbe finalmente scoccare l’ora per Mauricio Pinilla ed Andrea Cossu in un Cagliari rigenerato dopo l’esonero di Ficcadenti, occhio anche ad Avelar. Nel Siena si punta sempre su Calaiò con Reginaldo possibile sorpresa.

    Chievo-Pescara  ore 20:45
    Si prevede una partita bloccata, inseriamo i rispettivi reparti difensivi con in primis Sorrentino e Perin. Tuttavia Thereau e Weiss potrebbero regalare bonus inattesi ed ovviamente molto graditi per chi ha i due giocatori in rosa.

    Inter-Sampdoria domenica ore 20:45
    Possibile turnover per i nerazzurri in vista della super sfida di sabato contro la Juventus, tornano Cassano e Guarin che devono essere schierati come anche Silvestre. In casa blucerchiata si sente aria di crisi e quindi puntiamo solamente su Gastaldello e Maxi Lopez.

    Atalanta-Napoli ore 20:45
    Dopo il pareggio ottenuto a Pescara deve arrivare la vittoria per i bergamaschi, non ci saranno Peluso e Cigarini ma francamente consigliamo di schierare solamente i giocatori del Napoli con Lorenzo Insigne su tutti qualora non dovesse farcela Edinson cCavani.

    Juventus-Bologna ore 20:45
    Dopo la bufera del Massimino i bianconeri tornano nel bunker dello Juventus Stadium decisi a continuare l’imbattibilità. Fuori Vidal diamo fiducia alla classe di Paul Pogba, possibile turno di riposo per Vucinic ed allora puntiamo su Quagliarella e Matri. Nel Bologna manca Diamanti ed allora schieriamo solamente Alberto Gilardino.

    Lorenzo Insigne
    Lorenzo Insigne ©ROBERTO SALOMONE/AFP/Getty Images

    Udinese-Catania ore 20:45
    Bianconeri friulani che vengono dalla conquista dello scalpo capitolino sponda giallorossa, Totò Di Natale è carico come Maicosuel. I catanesi dovranno evitare un nuovo errore arbitrale, potrebbe riposare Gomez e quindi spazio a Castro.

    Lazio-Torino ore 20:45
    Biancocelesti con molte assenze, Dias potrebbe riposare e quindi schieriamo Ciani che potrebbe insaccare su palla inattiva. Klose è stanco e quindi un pensierino a Sergio Floccari va sicuramente fatto. Fra i granata torna Bianchi e diamo una possibilità anche a Cerci e Stevanovic.

    Parma-Roma ore 20:45
    Come al solito partita che promette tanti gol da una parte e dall’altra, quindi spazio a tutti i giocatori offensivi presenti nelle vostre rose di ambedue le squadre ed evitiamo, se possibile, i due portieri ed i rispettivi reparti difensivi. Florenzi e Biabiany possibili goleador

    Genoa-Fiorentina giovedì ore 20:45
    padroni di casa che devono fare ancora a meno di Borriello, si punta ovviamente su Ciro Immobile e su Bosko Jankovic ma evitiamo di inserire difensori rossoblù con l’unica eccezione rappresentata da Antonelli. Fra i viola da schierare assolutamente Luca Toni e Facundo Roncaglia al rientro dopo la squalifica.

  • Inter slitta l’ingresso dei cinesi in società. Rossi e Paulinho sogni mercato

    Inter slitta l’ingresso dei cinesi in società. Rossi e Paulinho sogni mercato

    Mentre l’Inter di Stramaccioni fa le prove generali per ritornare di nuovo grande, le manovre della dirigenza nerazzurra iniziano a disegnare il futuro prossimo venturo di società e squadra. Ormai è certo lo slittamento dell’accordo con il quale l’Inter darà il benvenuto ai nuovi soci cinesi in società, e soprattutto ai 55 milioni di euro di capitale con cui i nuovi azionisti acquisiranno il 15% delle quote del club nerazzurro.

    Nonostante le tante voci messe in giro, non tutte proprio confortanti, Moratti ha sempre fornito risposte grosso modo positive. L’affare con i cinesi, per il numero uno di Corso Vittorio Emanuele, si farà. E scatta immediato il pensiero a come quei soldi – tanti – potranno essere investiti sul mercato di gennaio. Soprattutto se la squadra saprà arrivare a quella data con il passo della grande. In pratica: se l’Inter tra due mesi dovesse essere in corsa per tutti gli obiettivi, quali saranno gli innesti che la società metterà a disposizione del mister per provare a vincere di nuovo?

    Massimo Moratti
    Massimo Moratti © Claudio Villa/Getty Images

    Capitolo mercato – I nomi che circolano sono tanti. Molti noti, altri del tutto nuovi. Ma in questi casi il pragmatismo obbliga ad andare con i piedi di piombo. Nei giorni scorsi “Pepito” Rossi ha speso parole importanti per la società nerazzurra. “Chi non vorrebbe giocare nell’Inter? E’ una grande squadra, con grandi giocatori, ma al momento non sto pensando a niente se non al ginocchio ed a recuperare al 100%”. Del resto Rossi, all’Inter, troverebbe una vecchia conoscenza. Quell’Antonio Cassano che tanto sta facendo sognare i tifosi della “nord”. “Antonio – ha affermato il talento del Villareal – sta facendo molto bene, lo conosciamo che è un grande calciatore. Non è una sorpresa che stia facendo bene con l’Inter“. Giuseppe Rossi, nonostante l’infortunio al ginocchio, continua ad essere oggetto del desiderio di moltissime società. A partire dalla Roma. Ma per il momento di concreto non c’è nulla. Ma gli uomini mercato interisti guardano anche al di là dell’oceano. Ci sarebbe quel Paulinho al Corinthians, altro pezzo pregiato che suscita interesse nei maggiori casati d’Europa. A partire dal Chelsea. Ma il giocatore, stendo alle sue ultime dichiarazioni, ha in testa solo il club nerazzurro. Probabilmente qualche acquisto a gennaio si farà. A prescindere dai grandi nomi. L’Inter ha dimostrato di essere forte, ma con qualche lacuna sparsa per i reparti. Il sostituto di Milito, per esempio. Cinesi o no, insomma, con l’anno nuovo Moratti metterà mano al portafogli per provare a rinforzare la rosa a disposizione di Stramaccioni. Fair play permettendo.

    In uscita – Per qualcuno che arriva c’è sempre qualcuno che va via. Potrebbe essere il caso di Matias Silvestre. Il difensore, proveniente dal Palermo, non ha convinto lo staff tecnico nerazzurro. La sua partenza, a meno di clamorosi “ritorni di fiamma”, dovrebbe essere sicura. Meno sicura quella di Jonathan, che comunque rimane oggetto semi misterioso per Stramaccioni. Ma il vero cruccio per tecnico e società – e tifoseria – rimane il destino di Wesley Sneijder. Il folletto di Utrecht è ancora nei piani dell’Inter? O si va verso una dolorosissima cessione? L’impressione è che tutto dipenda da come lui saprà, nei prossimi due mesi, adattarsi alla nuova filosofia di gioco che tante soddisfazioni sta dando sul campo domenica dopo domenica. Come dire, con Wes il gioco della squadra potrebbe migliorare ancora. Ma nel caso qualcosa dovesse andare storto, il suo futuro potrebbe essere lontano da Milano.

  • Inter giovane in coppa, Stramaccioni pensa al Milan

    Inter giovane in coppa, Stramaccioni pensa al Milan

    Dopo aver ottenuto contro la Fiorentina la prima vittoria stagionale a San Siro, per l’Inter di Stramaccioni è già tempo di tornare in campo in Europa. Domani i nerazzurri affronteranno gli azeri del Neftçi a Baku in un match valido per la seconda giornata della fase a gironi di Europa League. Stamani l’Inter è partita alla volta di Baku ma la testa dei nerazzurri è già proiettata verso quel che sarà; domenica sera a San Siro c’è il derby con il Milan, viatico importante per la stagione nerazzurra: vincerlo significherebbe confermare il trend positivo recente e confermarsi ai vertici del campionato, perderlo invece significherebbe fare un passo indietro sia per ciò che riguarda la convinzione dei propri mezzi sia per le ambizioni del club di Corso Vittorio Emanuele.

    TESTA AL MILAN – Insomma la partita con il Milan è un obiettivo importante per l’Inter ed è proprio per questo che Stramaccioni vuole arrivarci nelle migliori condizioni possibili. A conferma di ciò basta sbirciare la lista dei convocati diramata dal tecnico romano in vista della partita europea di domani sera. Infatti nella lista di coloro che sono partiti per Baku non rientrano molti big della rosa interista come Milito, Cassano, Zanetti, Palacio e Samuel. A questi nomi si aggiungono poi gli indisponibili Sneijder, Alvarez, Chivu e Stankovic. Insomma Stramaccioni non vuole rischiare e lascia a Milano praticamente il meglio del potenziale offensivo nerazzurro, che però avrà la possibilità di rifiatare vedi Cassano e Milito e recuperare al meglio vedi Palacio in vista dell’importante derby di domenica.

    Andrea Stramaccioni © Dino Panato/Getty Images

    SPAZIO AI GIOVANI D’ATTACCO – Data la non convocazione di molti big, l’Inter domani sera contro il Neftci schiererà in attacco la coppia Coutinho-Livaja, 39 anni in due proprio gli stessi di capitan Zanetti. Il 20enne brasiliano verrà confermato titolare dopo l’ottima prova fornita con la Fiorentina mentre il 19enne croato giocherà la seconda partita europea da titolare dopo quella con il Rubin Kazan, nella quale ha siglato tra l’altro il gol dell’1-1. Detto della coppia d’attacco nerazzurra, analizziamo la possibile formazione anti Neftci contando sul fatto che Stramaccioni difficilmente cambierà il modulo tattico adottato di recente ovvero il 3-5-2. D’altronde squadra che vince non si cambia e l’Inter da quando è passata al 3-5-2 ha ottenuto 2 vittorie su 2 partite, frutto di 4 gol fatti e uno subito. La squadra inoltre ha dimostrato di saper interpretare meglio le partite giocando con questo modulo che permette all’undici nerazzurro di non mostrare troppo il fianco all’avversario.

    DIFESA A 3 CONFERMATA – Anche in Europa quindi l’Inter si schiererà con la difesa a 3 ed al posto di Samuel ci sarà Matias Silvestre pronto ad affiancare Ranocchia e Juan Jesus, entrambi reduci da prestazioni maiuscole in campionato. Nel centrocampo a 5 giocheranno molto probabilmente Jonathan e Alvaro Pereira come esterni, mentre al centro spazio a Mudingayi e Obi assieme a Fredy Guarin, con Cambiasso che rifiaterà in panchina. In porta dovrebbe essere confermato il numero 1 Samir Handanovic con Castellazzi e Belec in panchina.

    I 20 convocati dell’Inter per la trasferta europea in Azerbaijan

    Portieri: Handanovic, Castellazzi, Belec
    Difensori: Silvestre, Ranocchia, Jesus, Jonathan, Bianchetti, Nagatomo
    Centrocampisti: Guarin, Mudingayi, Cambiasso, Obi, Gargano, Benassi, Pereira
    Attaccanti: Coutinho, Terrani, Livaja, Garritano

  • Inter scatenata, dopo Handanovic e Silvestre assalto a Paulinho

    Inter scatenata, dopo Handanovic e Silvestre assalto a Paulinho

    Il calciomercato Inter è entrato nel vivo. La società di Corso Vittorio Emanuele è letteralmente scatenata sul mercato, i nerazzurri dopo essersi assicurati le prestazioni di Samir Handanovic e Matiàs Silvestre e dopo aver alleggerito il monte ingaggi con le rescissioni di Lucio e Forlan non hanno nessuna intenzione di fermarsi. Il ds Piero Ausilio è in Brasile e il suo obiettivo più immediato è quello di portare a Milano Paulinho, centrocampista del Corinthians che di recente ha vinto la Coppa Libertadores. La società nerazzurra è da mesi sulle tracce del numero 8 del Timao e la missione di Ausilio in Brasile potrebbe regalare a breve un nuovo rinforzo per il centrocampo ad Andrea Stramaccioni. Il centrocampista brasiliano già si è mostrato favorevole all’ipotesi di approdare a Milano e l’Inter sembra avere il giocatore in pugno.

    Paulinho © YASUYOSHI CHIBA/AFP/GettyImages

    I nerazzurri tramite il ds Piero Ausilio stanno sondando il terreno con gli agenti del calciatore brasiliano anche perchè non bisogna dimenticare che il cartellino di Paulinho è solo per il 10% del Corinthians mentre un 45% è di proprietà del fondo Audax con il restante 45% che appartiene alla banca BMG. Il costo del cartellino del centrocampista classe 1988 si aggira intorno ai 9-10 milioni di euro e l’Inter è pronta ad investire tale cifra per un giocatore dalle indubbie qualità. Resta solo da capire quando verrà chiusa l’operazione visto che Paulinho è extracomunitario e l’Inter avendo due posti per extracomunitari a disposizione sta cercando di capire se occuparne già uno subito con il mercato che è appena iniziato.

    L’altro posto di extracomunitario i nerazzurri lo concederebbero volentieri a Lucas Rodrigues, trequartista classe 1992 del San Paolo e del Brasile. Questa operazione è molto più complessa rispetto all’affare Paulinho sia perchè il costo del cartellino è molto elevato (30 milioni) sia perchè il desiderio del calciatore brasiliano è rimanere in Brasile fino al 2014 (mondiali in Brasile). Tuttavia Massimo Moratti stravede per il gioiello brasiliano e il viaggio di Ausilio in Brasile va visto anche come preparazione al colpo Lucas. Intanto la rosa nerazzurra potrebbe arricchirsi ben presto di un nuovo talento brasiliano (Paulinho) soprattutto dopo l’addio di Lucio e le imminenti partenze di Julio Cesar e Maicon.

  • Inter, Silvestre affare chiuso grazie a Moratti

    Inter, Silvestre affare chiuso grazie a Moratti

    Il tempo della riconoscenza e dei sentimentalismi in casa Inter è ufficialmente finito. Salutato in primis Lucio, con l’imminente rescissione di Forlan (mai amato dai tifosi nerazzurri) e i possibili addii di Julio Cesar e Maicon l’opera di rifondazione è partita con un abbattimento netto delle fondamenta del vecchio gruppo del triplete. La manovra decisiva per far decollare l’attuale mercato in entrata (dopo il riscatto di Guarin, e l’ingaggio di Palacio) è partita direttamente da un summit tra il presidente Moratti, l’area tecnica con Branca e Ausilio e il nuovo allenatore dell’Inter Andrea Stramaccioni. La partenza di Lucio è servita per bloccare una situazione di stallo e sovraffollamento nel reparto difensivo, riuscendo a far ripartire alla svelta la trattativa già ben intavolata tra Zamparini e Moratti per strappare al Palermo il difensore centrale argentino Matias Silvestre. L’accordo sembra essere in dirittura d’arrivo dopo una fumata grigia nel primo incontro tra le parti, con Moratti che sarebbe sceso in campo in prima persona telefonando a Zamparini per sbloccare la trattativa.

    Matias Silvestre © Gabriele Maltinti/Getty Images
    ACCORDO RAGGIUNTO- La base dell’affare era su una richiesta iniziale del Palermo di circa 10 milioni di euro per Silvestre, con il club nerazzurro fermo invece su cifre inferiori vicine ai 7-8 milioni. Nel primo incontro l’Inter avrebbe proposto un prestito oneroso (circa 2 milioni di euro) con diritto di riscatto fissato a 4,5 milioni più bonus. L’affare non avrebbe convinto la dirigenza rosanero che avrebbe in effetti risposto picche, e solo a quel punto la scesa in campo di Moratti, solo attraverso una telefonata a Zamparini e un avallo nei confronti di Branca ad aumentare l’offerta avrebbe sbloccato la trattativa. Oggi manca ancora l’ufficialità, ma l’affare è praticamente fatto, con la stessa formula: prestito con diritto di riscatto, sulla base di due milioni di euro per il prestito con il riscatto aumentato fino a 6,5 milioni, accontentando in questo modo le richieste del Palermo. Il pagamento inoltre sarebbe dilazionato in quattro anni, cercando di non appesantire troppo le casse societarie con un investimento importante.

    Silvestre in attesa dell’ufficialità si presenterebbe al ritiro di Pinzolo carico e pieno di motivazioni per questa nuova avventura, trovando un suo connazionale e compagno di reparto come Samuel pronto a diventare il suo nuovo mentore. A questo punto rimane qualche dubbio sulla permanenza di Andrea Ranocchia, con qualche spiraglio londinese ancora aperto, considerando la corte di Roberto Mancini del Manchester City e l’interesse dell’Inter per Kolarov mai sopito.

  • Epurazione Inter, dopo Lucio via anche Maicon e Julio Cesar

    Epurazione Inter, dopo Lucio via anche Maicon e Julio Cesar

    Calciomercato Inter, è tempo di addii. Continuano imperterrite le manovre nerazzurre per l’abbattimento del pesante monte ingaggi che grava sulle spalle della società di Massimo Moratti. La prima mossa in tale direzione è stata la rescissione del contratto di Lucio ma la lista dei ‘nominati’ non si ferma certo al centrale brasiliano. Il prossimo a dire addio sarà Douglas Maicon, pronto ad emigrare a Stamford Bridge alla corte di Roberto Di Matteo. Con buona pace di Josè Mourinho che da quando è andato via non ha mai mancato occasione per corteggiare il terzino destro più forte al mondo. Il Chelsea sta per chiudere la trattativa con i nerazzurri, che oltre a risparmiare i 4 milioni annui di ingaggio incasseranno circa 8 milioni di euro più vari bonus.

    Non solo eliminare gli ingaggi pesanti perchè le cessioni dell’Inter sono necessarie e fondamentali per finanziare le operazioni in entrata. L’addio di Lucio ha liberato un posto in difesa e ha permesso di risparmiare soldi che verranno investiti su Matias Silvestre; il centrale del Palermo è prossimo a vestirsi di nerazzurro visto che per la chiusura dell’operazione con Zamparini manca solo l’ufficialità. A rimpiazzare Maicon invece potrebbe essere il francese Mathieu Debuchy anche se non è da escludere che l’Inter dirotti Nagatomo sulla destra e spinga per un terzino sinistro (Cissokho del Lione o Kolarov del City).

    Julio Cesar © OLIVIER MORIN/AFP/GettyImages

    Se gli addii di Lucio e Maicon sono comprensibili ai più, c’è una probabile partenza che potrebbe scatenare un vero polverone in casa Inter. Julio Cesar, portiere dell’Inter che attualmente percepisce 4,5 milioni annui netti, non è più nei piani della società di Corso Vittorio Emanuele ma è nel cuore di tutti i tifosi nerazzurri. Su twitter impazza l’hashtag #Juliostay a dimostrazione dell’affetto che i tifosi provano per l’acchiappasogni interista. Tuttavia i dirigenti dell’Inter sembrano essere diventati giustamente cinici dopo che l’ultima stagione sportiva ha evidenziato i limiti e gli errori delle precedenti sessioni di mercato. Il sostituto del portiere del Brasile è già pronto, trattasi di Samir Handanovic. Il portiere sloveno dell’Udinese si è attestato come uno dei migliori portieri dell’ultimo campionato e particolare da non trascurare è che all’Inter guadagnerebbe la metà dell’ingaggio attualmente percepito da Julio Cesar. L’Inter ha già scelto a chi affidare la difesa della porta nerazzurra nella prossima stagione ma resta da convincere Julio Cesar, che non sembra molto allettato dall’idea di abbandonare la società e i tifosi interisti.

    Chi invece sta per andar via ma non genera nessun tipo di malumore tra i tifosi è Diego Forlan. L’uruguaiano nella sua stagione all’Inter non ha mai lasciato il segno mentre il segno l’ha lasciato nel bilancio con i suoi 3,5 milioni di ingaggio netti. L’Inter è pronta a tagliare anche lui e nei prossimi giorni potrebbe esserci l’annuncio della risoluzione, grazie alla quale Moratti risparmierà circa 8 milioni lordi. Ultima notizia invece, in ordine temporale è l’interessamento del West Ham per Dejan Stankovic. Il centrocampista serbo piace molto alla società neopromossa in Premier League e l’Inter deve valutare la volontà del giocatore, che è molto legato alla società di Moratti. Il suo ingaggio (2,5 milioni) è un altro di quelli pesanti considerata soprattutto l’età e non è da escludere quindi una sua eventuale partenza.