Tag: Masters Series

  • Montecarlo Djokovic ko, Nadal otto volte Principe

    Montecarlo Djokovic ko, Nadal otto volte Principe

    La finale regale che tutti ambivano di vedere sulla terra rossa del Principato, si rivela purtroppo una delusione agonistica con lo spagnolo Rafael Nadal che strapazza il numero uno del mondo Novak Djokovic in due set, (6-3 6-1).

    Ottavo sigillo sul principato di Montecarlo per Rafa Nadal che per la seconda volta, dopo la finale del 2009, batte il serbo nel primo Masters sulla terra rossa della stagione.

    Vittoria in due set in un ora e diciotto minuto di gioco per Rafael Nadal che riesce a sfatare il tabù Djokovic con il serbo che aveva vinto le ultime sette finali disputate. L’equilibrio di gioco dura solamente per pochi game, Djokovic è molto falloso nei suoi turni di servizio mentre Nadal è perfetto soprattutto con la prima palla non consentendo mai a Djokovic di poter entrare con efficacia nel campo. Con l’80% di prime in campo, Nadal si prende il primo set strappando di nuovo il servizio al nono gioco, quello del 6-3: per Nolezero palle break e 14 errori gratuiti.

    Rafael Nadal ©SEBASTIEN NOGIER/AFP/Getty Images

    Nel secondo set tutti si attendono la rimonta del serbo, rimonta che in questo torneo era riuscita nei precedenti turni con l’ucraino Alexsandr Dolgopolov, ma dall’altra parte c’e’ un Nadal voglioso di rialzare le braccia al cielo dopo l’ultima vittoria datata Roland Garros 2011. Lo spagnolo fa il break al secondo game e al sesto, Nole tenta un timido rientro riuscendo a strappare il servizio a Rafa, ma la resa è vicina con Nadal che chiude  tutte le porte al serbo che non può che arrendersi al dominio monegasco del mancino di Manacord.

    Vittoria ampiamente cercata e desiderata da Nadal che inizia nel migliore dei modi la stagione sulla terra rossa, settimana sicuramente non facile per Djokovic con la perdita dell’amato nonno Vladimir che ne ha certamente condizionato tutta la settimana da un punto di vista nervoso ed arrivando scarico, nel momento più importante. Adesso per Nadal ci sarà l’appuntamento a Barcellona mentre per Nole, settimana di riposo prima di andare a giocare, nel torneo di sua proprietà, nell’amata Belgrado.

  • Tsonga ko, prima gioia a Bercy per Roger Federer

    Tsonga ko, prima gioia a Bercy per Roger Federer

    Roger Federer vince per la prima volta in carriera il Masters 1000 di Parigi Bercy, battendo in una finale a senso unico, il francese Tsonga in due set 6-1 7-6.

    Prima affermazione quindi per il re di Basilea a Bercy e 18° Masters in carriera (3 volte Indian Wells, 2 volte Miami, 5 volte il secondo Master europeo su terra battuta (4 volte Amburgo e una volta Madrid), 2 volte l’Open del Canada, 4 volte Cincinnati, una volta il primo Master autunnale (Madrid) e una volta, appunto, Bercy).

    La gioia di Roger Federer ©JACQUES DEMARTHON/AFP/Getty Images

    Partenza a dir poco in salita per Tsonga che cede per ben due volte consecutive il servizio facendo volare subito Federer sul 5-0. Lo svizzero è praticamente perfetto nel primo parziale, una percentuale di prime palle superiore all’80% con il francese incapace di opporre una minima resistenza cedendo per 6 giochi a 1.

    Nel secondo set Tsonga riesce a partire meglio ed a trovare una continuità maggiore al servizio. Trascinato anche dal pubblico, ovviamente di parte, il francese mette seriamente in difficoltà Federer in più di un occasione con lo svizzero costretto molte volte a remare faticosamente da fondo campo. Si arriva al tie break, ma proprio sul più bello Tsonga crolla sotto i colpi precisi ed incisivi dello svizzero che chiude il tie break per 7-3 regalandosi una delle più belle vittorie in carriera.

    Queste le parole di Tsonga a fine partita: “Non c’è da stupirsi, Roger è ancora il giocatore più forte di sempre e lo sarà ancora per molto tempo”, mentre Federer, come al solito non si scompone nemmeno dopo una bella ed importante vittoria dichiarando di essere estremamente felice di aver colmato una delle lacune più importanti nel suo immenso palmares.

  • Masters 1000 Parigi, Seppi al secondo turno. Bene Verdasco

    Masters 1000 Parigi, Seppi al secondo turno. Bene Verdasco

    Ultimo Masters Series della stagione a Parigi Bercy con in campo tutti i big,  tranne lo spagnolo Rafael Nadal che ha deciso di dare forfait per chiudere al meglio la stagione a Londra, nelle finali del circuito. Primi incontri a Parigi con una lieta sorpresa rappresentata dalla vittoria dell’azzurro Andreas Seppi contro il russo Nikolay Davidenko.

    Andreas Seppi ©FABRICE COFFRINI/AFP/Getty Images
    L’altoatesino ha superato per 7-6 7-5 Davydenko alla conclusione di un match durato 107 minuti. Bravo Seppi a resistere sotto i colpi del russo nel primo set dove l’azzurro ha salvato un set point sul 5-6 30-40 del  prima di dominare il tie break vinto per 7 punti a 2. Nel secondo set è salito velocemente fino al 4-2, ma qui ha restituito il break e sul 5 pari ha salvato la palla che avrebbe mandato Davydenko a servire per il set. Infine sul 6-5 ha strappato l’ultimo turno di battuta al russo che è finito al tappeto commettendo 6 doppi falli, ma soprattutto sfruttando appena due delle sette palle break concesse dall’azzurro. Per Seppi è la seconda vittoria contro Davydenko dopo quella ottenuta nel 2004 ad Halle quando finì per vincere per 7-6 2-6 6-3. Al secondo turno Seppi è atteso dalla spagnolo Nicolas Almagro in lotta per il Masters. Negli altri match, Fernando Verdasco ha battuto per 3-6 6-2 6-3 il croato Marin Cilic, numero 23 del ranking mondiale. Molto lottate anche le sfide tra Benneteau e Raonic, con il francese che ha avuto la meglio in  2 ore e 26 minuti per 6-7 7-6 6-4  e tra Anderson e Muller con il sudafricano che ha avuto la meglio nei confronti dell’ostico lussemburghese per 6-3 4-6 6-4 in un’ora e 51 minuti. Facili invece i successi di Mahut su Ferrero (6-2 6-3), di Mayer su Stepanek (7-5 6-2) e di Kohlschreiber su Youzhny (6-4 6-2). Domani sul centrale Berdych-Verdasco, Llodra-Lopez e Roddick-Benneteau, Tsonga-Garcia Lopez e Gasquet-Anderson, sul campo 1 apre Fognini-Dodig, Nishikori-Stakhovsky, Chardy-Granollers, Wawrinka-Isner e Monaco-Young. Da mercoledì in campo i tre tenori Djokovic, Murray e Federer.

  • Tennis, a Cincinnati trionfano Andy Murray e Maria Sharapova

    Tennis, a Cincinnati trionfano Andy Murray e Maria Sharapova

    Prima o poi doveva arrivare la sconfitta per Novak Djokovic che non perdeva un match dalla semifinale di Parigi contro Federer, ed è arrivata sul cemento di Cincinnati dove il serbo si è arreso per un dolore alla spalla contro un buonissimo Andy Murray. E dire che il più stanco alla vigilia della finale sembrava essere proprio lo scozzese, che aveva faticato non poco per approdare alla fase finale del torneo a differenza di Nole, che aveva approfittato in semifinale, del ritiro di Berdick.

    ©Elsa/Getty Images

    Comunque si è giocato un set dove Djokovic, come al solito, parte male andando subito sotto di un break ed appare subito, che il numero uno al mondo non è nelle sue perfette condizioni fisiche. Murray tiene bene da fondo, limita gli errori ma anche con la spalla così così e molti errori di dritto, Nole riesce a raggiungere la parità sul 3-3. Ma nel settimo gioco, Nole parte male, riesce comunque ad annullare due palle break ma sulla terza affossa di dritto in rete uno scambio durissimo che segnerà di lì a poco la partita. Ed infatti lo scozzese riesce a vincere il primo parziale sul punteggio di 6-4 e subito dopo Djokovic chiede l’intervento del fisioterapista. Dopo il trattamento alla spalla, che spiegano i 21 errori di dritto ed una prima molto lenta al servizio nel primo set, Djokovic rientra più per onorare il numero uno che per lottare seriamente, ma il dolore è troppo forte ed alza bandiera bianca sul punteggio di 3-0 per Murray. Per Murray è il secondo successo a Cincinnati, dopo quello ottenuto nel 2008 e, vedendo la condizione complessiva dei suoi rivali, si candida autorevolmente come uno dei principali favoriti per l’imminente Us Open della prossima settimana. Il torneo femminile è andato a Maria Sharapova che ha battuto in 2 ore e 49 minuti, la serba Jankovic in tre set, 4-6 7-6 6-3. Masha parte benissimo, si issa sul 4-1 e sfiora il 5-2 con la Jankovic sull’orlo di una crisi di nervi per i lunghi tempi che si concede la siberiana prima di servire. La scossa nervosa fa però bene alla serba che attua una rimonta sensazionale conquistando il primo set ed andando avanti anche nel secondo. Sembra finita, ma ecco che esce il carattere della russa che recupera il break ed allunga la partita al terzo set grazie alla conquista del tie break. il terzo set è il festival dei break, sei consecutivi, Sul 3 pari Maria riesce a tenere finalmente la battuta involandosi verso una vittoria meritata. Per la siberiana è l’11° successo dell’anno su undici match finiti al terzo set, il secondo titolo del 2011 dopo Roma e il 24° della carriera.

  • Masters 1000, Cincinnati, è Murray – Djokovic la finale

    Masters 1000, Cincinnati, è Murray – Djokovic la finale

    Gira e rigira, comunque le finali che contano in questo 2011 tennistico non scappano mai dal vedere in campo due dei quattro giocatori più forti al mondo, con l’immancabile presenza del serbo Novak Djokovic che troverà lo scozzese Andy Murray in una finale, quella del Masters di Cincinnati, che si preannuncia veramente bella. Il numero mondiale ha giocato però solo un set nella semifinale contro il ceco Thomas Berdick, 7-5 per il serbo nel primo parziale in un set comunque combattuto, Nole è andato sotto un break sul 4-3, il ceco è arrivato a servire per il set sul 5-4, ma da lì in poi ha praticamente smesso di giocare consentendo a Djokovic di ottenere la 57esima vittoria in 58 partite stagionali.

    ©by Elsa/Getty Images
    Infatti il ceco, complice un dolore alla spalla destra già evidenziato contro Federer, alza bandiera bianca ritirandosi senza nemmeno iniziare il secondo set. Nole affronterà in finale Andy Murray che ha avuto la meglio, in due set 6-3 7-6, dell’americano Mardy Fish. Il match non è stato bellissimo condito da molti errori da entrambe le parti con i due giocatori apparsi molto stanchi sia dai turni precedenti che dal clima molto umido e caldo. Fish ha comunque giocato un gran match sotto il punto di vista della tenacia e della forza mentale ma Murray, non ha commesso le solite idiozie che molte volte gli fanno perdere dei match praticamente già vinti. Tuttavia, la condizione atletica risulta essere molto importante, soprattutto a questi livelli ed ecco quindi che, il favorito d’obbligo per la vittoria finale, rimane sempre e comunque Djokovic che potrebbe essere il primo giocatore dai tempi di Muster ad arrivare a Flushing Meadows con 10 successi in bacheca e diventare il primo giocatore della storia ad arrivare all’Open degli Stati Uniti con una sola sconfitta stagionale superando McEnroe che, nel 1984, ci arrivò con due.

  • Masters 1000 Cincinnati, niente super semifinali. Fuori Federer e Nadal

    Masters 1000 Cincinnati, niente super semifinali. Fuori Federer e Nadal

    Non si è riusciti, nei quarti del Masters americano, a formare le semifinali che tutti avrebbero voluto con i quattro giocatori più forti al mondo, sogno ovviamente di qualsiasi appassionato di tennis nonché degli organizzatori del torneo a contendersi la vittoria finale. A rischiare di più nei quarti erano Roger Federer e Rafael Nadal che dovevano superare rispettivamente il ceco Thomas Berdick e l’americano Mardy Fish. Lo svizzero, fresco 30enne, gioca un match assolutamente sotto tono con un primo set dove il ceco è perfetto al servizio. Un 6-2 che lascia spazio a pochi commenti con Federer alla continua ricerca della palla e con una percentuale sulla seconda di servizio (10%) di livello imbarazzante.

    ©Elsa/Getty Images
    Fortunatamente nel secondo parziale le percentuali dello svizzero salgono ma i suoi turni di battuta sono nettamente più lunghi rispetto a quelli del ceco ma comunque, con fatica e sollievo del pubblico, si arriva al tie break. ma il tie break viene giocato dallo svizzero in maniera scellerata con errori da assoluto principiante ed una fretta della ricerca del punto assolutamente inspiegabile. La sconfitta di Nadal era invece nell’aria, lo spagnolo aveva rischiato grosso contro Verdasco, superato grazie all’idiozia tennistica del connazionale e non ha potuto nulla o poco contro forse, il giocatore più in forma del momento insieme a Novak Djokovic, e cioè Mardy Fish. Nadal è in continua balia dell’avversario che sfodera un servizio ed un dritto da numero uno al mondo, finisce con una vittoria in due set 6-3 6-4 per Fish che continua la sua magica stagione sul cemento con la vittoria ad Atlanta e le finali raggiunte a Los Angeles e Montreal. Molto facile il quarto per Andy Murray che, con un duplice 6-3, si sbarazza del francese Simon sicuramente molto provato dalle battaglie vinte, sempre in tre set, nei turni precedenti. Più difficile del previsto è stata la vittoria del numero uno Novak Djokovic con il serbo costretto al terzo set (3-6 6-4 6-3) dal francese Gael Monfils che una settimana prima, a Montreal, aveva raccolto solamente la miseria di tre game contro lo schiacciasassi serbo che inanella la 56esima vittoria su 57 incontri. Le semifinale vedranno quindi, il serbo opposto al ceco Berdick ed Andy Murray contro Mardy Fish.

  • Masters 1000 Cincinnati, rischio Nadal, facile Djokovic e Federer

    Masters 1000 Cincinnati, rischio Nadal, facile Djokovic e Federer

    Ci attende un grande finale di torneo a Cincinnati con i big che stanno ritrovando la giusta forma in vista dell’Us Open e tutti avanti nel Masters americano. Degli extraterrestri quello che sembra più terrestre di tutti èlo spagnolo Nadal che ha dovuto sudare le clessiche sette camicie per superare il connazionale Fernando Verdasco battuto dopo 3 ore e 37 minuti in tre lunghissimi e combattutissimi tie break (7-6 6-7 7-6).

    ©Elsa/Getty Images
    A dire la verità Verdasco, come al solito, ci ha messo del suo compiendo errori inspiegabili ed imperdonabili nei momenti decisivi del match. Verdasco ha avuto occasioni di vincere facile in tutti e tre i set ma l’esperienza del mancino di Manacord e la follia del suo connazionale hanno consentito a nadal di proseguiro la sua avventura nel torneo che pare però non avere lunga durata. Tutto liscio invece, per gli altri tre big Novak Djokovic, Roger Federer e Andy Murray. Il numero uno del mondo impiega un’ora e 22 minuti per sbarazzarsi del ceco Radek Stepanek. Lo svizzero supera per 6-4 6-1 lo statunitense James Blake. Federer parte alla grande con percentuali di servizio altissime e dal fondo sembra un muro invalicabile. Il break iniziale gli spiana la strada del primo set, poi nel secondo Blake rischia troppo, s’inceppa nei turni di battuta e rimedia un solo game uscendo dal campo dopo appena 54 minuti. Sempre nella parte bassa del tabellone avanti anche un rigenerato Andy Murray che batte in due set lo statunitense Alex Bogomolov. Lo scozzese mette da subito le cose in chiaro volando 4-0, poi nel secondo sciupa un break di vantaggio ma lo riprende in extremis chiudendo per 7-5. Nei quarti Murray affronterà il francese Gilles Simon che ha battuto per 6-4 6-7 6-4 lo spagnolo David Ferrer. Gli altri accoppiamenti dei quarto Djokovic-Monfils, Federer-Berdych e Nadal-Fish.

  • Masters 1000, Cincinnati, bye bye Fognini, bene Pennetta. Federer di lusso

    Masters 1000, Cincinnati, bye bye Fognini, bene Pennetta. Federer di lusso

    Saluta l’ultimo italiano in tabellone al Masters 1000 di Cincinnati, Fabio Fognini esce sconfitto abbastanza nettamente dal confronto che lo vedeva opposto all’americano James Blake. Vittoria netta per lo statunitense giocatore ormai sul viale del tramonto ma sul cemento ancora pericoloso in una singola partita. 6-4 6-2 che ridimensiona, se ancora ce ne fosse bisogno, il buon Fognini un giocatore troppo discontinuo ed umorale per giocare stabilmente a questi livelli.

    © Matthew Stockman/Getty Images
    Nella notte italiana il big match della giornata, quello che vedeva di fronte Roger Federer e Juan martin Del Potro. Vittoria dello svizzero per 6-3 7-5 in 92′ con Il quattro volte campione a Cincinnati (2005, 2007, 2009 e 2010), che ha servito 12 ace in 11 turni di battuta, messo dentro il 75% di prime, da cui ha ottenuto l’83% dei punti e con queste cifre solo Djokovic e nadal possono pensare di far partita anche se Del potro è ancora lontano dalla condizione che lo ha visto trionfare all’open americano nel 2009 proprio contro il re di Basilea. Nel torneo femminile luci ed ombre in casa Italia con la bella vittoria di Flavia Pennetta sulla russa Anastasia Pavlyuchenkova (2-6 6-3 6-2 lo score finale) con la brindisina che sembra essere in ripresa dall’infortunio subito alla spalla in questo 2011 coronato da numerosi alti e bassi. Bruuto invece, lo stop di Robertina Vinci che non supera il primo turno a causa della sconfitta patita in tre set 6-3 0-6 6-4 dalla russa Nadia Petrova giocatrice ancora non proprio alla portata della tarantina numero 19 al mondo. Negli altri incontri, Serena Williams vince sulla ceca Lucie Hradecka, domata in 100 minuti esatti per 6-3 7-6, la cinese Na Li accede agli ottavi superando in due set la ceca Lucie Safarova per 6-3 6-4. Buon esordio anche per l’ex numero uno Jelena Jankovic che ha lasciato appena tre game alla ceca Iveta Benesova. Nel maschile buon esordio di Jo-Wilfred Tsonga, che ha liquidato in due set (6-3 6-4) il croato Marin Cilic. Tipsarevic invece ha avuto bisogno del tie break del terzo set per togliersi dalle ruote il francese Roger Vasselin. Nikolay Davydenko invece ha chiuso la pratica al tie break del secondo contro l’ucraino Stakhovsky. Michael Llodra (19 ace in 16 turni di battuta) ha fatto fuori Mikhail Youzhny al tie break del terzo set vincendolo per 7 punti a 4. Il kazako Andrey Golubev ha domato Stanislas Wawrinka per 3-6 6-4 6-1. Male Gulbis, fermando da Ivan Dodig (6-3 7-6), bene il bombardiere Karlovic che ha preso a mazzate Mayer per 6-1 6-3 mettendo a segno 19 ace in 8 turni di battuta e infine Nicolas Almagro ha vinto il derby con Albert Montanes per 7-6 6-4, match deciso da un solo break.

  • Masters 1000, Cincinnati, Fognini ed Errani liete sorprese. Ritiro per Seppi

    Masters 1000, Cincinnati, Fognini ed Errani liete sorprese. Ritiro per Seppi

    Finalmente un italiano riesce a superare il primo turno ad un Masters sul cemento in questa estate ricca di delusioni per il tennis maschile azzurro. Il ligure Fabio Fognini supera la testa di serie n.14, il serbo Troicki in due set 6-4 6-1 in un match in cui l’azzurro ha fatto vedere tutta la sua propensione al bel gioco ma anche a delle pause preoccupanti. Il primo set vive sui servizi fino al break messo a segno da Fognini che riesce a portarsi sul 4-2, ma il ligure concede subito il contro break ed anzi, rischia di uscire praticamente dal set quando deve annullare tre palle break al serbo sul 4-4.

    ©Matthew Stockman/Getty Images
    Le palle break sono annullate con assoluta classe, due dritti ed un rovescio sulle linee che lasciano impietrito il serbo che, nel game successivo cede servizio e set. Perso il primo set Troicki esce completamente dalla partita consentendo a Fognini di salire in un amen 5-0 per poi chiudere sul 6-1. Adesso per l’azzurro c’e’ James Blake al secondo turno mentre è uscito Andreas Seppi, ritiratosi nel corso del primo set contro Del Potro per un dolore al piede desto. A Cincinnati giocano anche le donne e, in attesa dell’esordio di Francesca Schiavone, Flavia Pennetta e Roberta Vinci, vi è la bella vittoria di Sara Errani che ha superato il primo turno battendo la wild card statunitense Sloane Stephens in due set, 7-5 6-1. Negli altri incontri, Fernando Verdasco, supera per 6-3 7-6 il brasiliano Bellucci, nella sfida del talento sprecato, Alexandr Dolgopolov viene eliminato in due set (6-1 7-6) da Richard Gasquet. Feliciano Lopez vince il derby spagnolo contro Juan Carlos Ferrero (4-6 6-3 6-4) mentre si rivede un buon Naldandian, che rifila un doppio 6-4 al giapponese Nishikori. Tra le donne bene Svetlana Kuznetsova (6-3 6-4 alla Craybas), male la tedesca Sabine Lisicki, superata per 6-4 7-6 dall’israeliana Shaar Peer. Avanti anche la Zheng (6-1 2-6 6-4 alla Goerges) e la Safarova (6-2 6-2 alla Zakopalova).

  • Djokovic gioca male e vince, Serena Williams trionfa a Toronto

    Djokovic gioca male e vince, Serena Williams trionfa a Toronto

    Novak Djokovic prosegue il suo fantastico 2011, collezionando il nono successo stagionale a Montreal battendo l’americano Mardy Fish in tre set, 6-2 3-6 6-4. Il serbo gioca però, una delle sue peggiori partite dell’anno ma è proprio qui che si ved ela sua grandezza non lasciando mai trasparire un segno di debolezza al suo avversario che ha tentato la rimonta nel terzo set, ma che ha dovuto alzare bandiera bianca quando il numero uno al mondo ha alzato il suo livello di gioco nei punti e nei game decisivi del match.

    ©Matthew Stockman/Getty Images
    Troppe le palle break non sfruttate da Fish che comunque è stato autore di un ottimo torneo approfittando dei disastri combinati da Murray e da Nadal nella sua parte di tabellone. L’americano lunedì salirà al numero 7 della classifica Atp, mentre il serbo consoliderà ulteriormente il suo dominio nei confronti di tutti i suoi avversari. A Totorno, Serena Williams batte Samantha Stosur e si aggiudica il ricco torneo candidandosi inoltre, come l’avversaria da battere all’ultimo slam della stagione, l’Us Open di fine mese a New York. Solida e praticamente perfetta la partita di Serena che non perde mai la battuta e non commette i classici errori di metà match che molte volte gli sono costati cari in passato. 6-4 6-2 senza storia per l’americana con la Stosur che abbandona il match nel nono gioco del primo set quando  perde la battuta con Serena che prima piazza un rovescio vincente e poi chiude con una volèe di dritto. Nel secondo set Serena fugge avanti 5-1 e poi nell’ultimo game infila la bellezza di quattro ace.