“Sono un po’ infastidito, sicuramente non mi fa piacere leggere certe cose”. Così tuona il presidente dell’Inter Massimo Moratti, sul caso Mourinho; il tecnico portoghese è tentato dal Real Madrid e nei giorni scorsi aveva dichiarato di rimanere all’Inter al 99.9% lasciando lo 0.1% di possibilità di andare ad allenare nella capitale spagnola.
“Sto monitorando la situazione, e’ una questione su cui arriveremo ad una fine” – aggiunge il numero uno nerazzurro.
Mourinho ha un contratto che lo lega alla società di via Durini fino al giugno del 2011 e ha spiegato come sia più vicino all’Inter che altrove: “Io sono molto, molto, molto più vicino all’Inter. E’ una società che mi ha fatto felice, quando ho firmato; è una società che ha sempre rispettato gli accordi; è una società che ha deciso di migliorare l’organico, il centro sportivo. Qui ormai ho un rapporto personale che va ben al di là dell’aspetto professionale. Qui ho uomini che sono diventati amici. Qui c’è un club che ha ha già acquistato due giocatori importanti, che ha già predisposto il programma sino alla gara di Pechino. E perché c’è tutto questo che parlo del 99,99%”.
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Moratti su Mourinho: “Sono infastidito”
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L’Inter oggi chiude per Milito e Thiago Motta. Preziosi: “Difficile che restino”
L’Inter nel pomeriggio chiuderà la trattativa con il Genoa che porterà a vestire la maglia nerazzurra l’attaccante argentino Diego Milito e il centrocampista brasiliano Thiago Motta; infatti oggi ci sarà un incontro tra i presidenti dei rispettivi club per perfezionare l’accordo.
L’Inter verserà nelle casse genoane una cifra che va dai 15-16 milioni di euro più l’intero cartellino di Acquafrescae i prestiti di Viviano e Bonucci, che in questo momento sono parcheggiati a Brescia e al Pisa.
Milito, che era già a Milano ieri per mettere nero su bianco, firmerà un contratto che lo logherà alla società di via Durini per i prossimi 4 anni a 3.5 milioni di euro a stagione, mentre per il brasiliano è pronto un contratto quinquennale da circa 3 milioni all’anno.
Il presidente del “Grifone”, in un’intervista rilasciata a “Radio Radio”, ha di fatto confermato la partenza dei suoi due pezzi pregiati: “Non abbiamo il supermercato, le dichiarazioni dell’Inter sono state fatte probabilmente in base a programmi che hanno in mente loro. Io non ho ancora avuto il piacere di incontrare l’Inter: credo che in settimana ci possa essere un incontro, adesso lasciamo smaltire la festa per lo scudetto e poi avremo tutto il tempo di parlare. Per Milito c’è una probabilità di restare del 10%, mentre per Thiago Motta direi del 50%”. Nessun dubbio, invece, su Gasperini: “Rimane al 110%”.
Preziosi, poi, girerà la metà del cartellino di Robert Acquafresca al Parma per 7 milioni di euro e potrà ufficializzare successivamente l’acquisto di Sergio Floccari, già bloccato da tempo, dall’Atalanta per sostituire il bomber argentino. -
L’Inter vince il 17 scudetto
Arriva il 17esimo scudetto per l’Inter senza mettere piede in campo, in virtù della sconfitta del Milan ad Udine per 2-1. Infatti i nerazzurri ormai sono imprendibili avendo 7 punti di vantaggio in classifica sui rossoneri, a cui rimangono solo 2 partite da disputare.
Milano si colora di nerazzurro, in Piazza Duomo si scatena la festa, brindisi ad Appiano Gentile con i giocatori che hanno festeggiato insieme allo staff tecnico e al presidente Moratti che ha potuto così festeggiare nel migliore dei modi i suoi 64 anni, dedicando il tricolore appena vinto al padre Angelo: “A chi è stato molto più grande di me nel vincere: mio padre”.
Poi il presidente nerazzurro ringrazia il tecnico Josè Mourinho: “Ha dovuto farsi largo con intelligenza, una grande percentuale di questo scudetto è sua”.
Mourinho, arrivato alla corte di Moratti quest’estate per centrare l’obiettivo unico ed esclusivo di vincere la Champions League (Inter eliminata agli ottavi dal Manchester Utd), porta “solo” lo scudetto a casa, lui che aveva sbandierato ai quattro venti di essere interessato a vincere la Coppa “dalle grandi orecchie”. Ci riproverà l’anno prossimo.
Il vero artefice di questo scudetto è Zlatan Ibrahimovic; senza di lui i nerazzurri soffrono e non esprimono al meglio tutto il loro potenziale. Lo svedese disputa la sua migliore stagione da quando è in Italia (per quanto riguarda il campionato). Con i 21 gol è il miglior marcatore della squadra ed è in lizza anche per vincere il titolo di bomber della Serie A, staccato da una sola rete dal capocannoniere Marco Di Vaio.
L’Inter, con questo trionfo, raggiunge il Milan come numero di tricolori conquistati.Albo d’Oro
27 Juventus 17 Milan 17 Inter 9 Genoa 7 Torino 7 Pro Vercelli 7 Bologna 3 Roma 2 Fiorentina 2 Napoli 2 Lazio 1 Casale 1 Cagliari 1 Verona 1 Sampdoria 1 Novese -
Berlusconi allontana Ancelotti dal Milan
La conta dei rigori? “Un utile esercizio aritmetico”
Dopo lo scontro dialettico avuto in settimana sull’Inter e i presunti favori arbitrali la polemica seppur con toni pacati continua ad alimentare polveroni mediatici tra i tifosi degli opposti schieramenti. Moratti stamattina aveva cercato di stemperare i toni parlando di un “divertente” scontro dialettico con il Premier:”il Milan fa bene a credere nello scudetto, anch’io al loro posto compilerei tabelle. Io non sono preoccupato, anche se ora diventa fondamentale ricominciare a vincere al più presto”.
Berlusconi dai microfoni di SkyTg24 torna sulle parole di Moratti della conta dei rigori al Milan dicendo che è “un utile esercizio aritmetico”. Poi continua stuzzicando Ronaldinho che a suo dire è stato l’ambizione e il sogno dei tifosi rossoneri e per questo deve lasciar da parte la tristezza e deliziare finalmente i milanisti per riprendersi la maglia da titolare.Ultima battuta sul futuro di Ancelotti, è notizia di oggi l’accordo tra Galliani e Ancelotti per continuare insieme per la prossima stagione cosi come da contratto, ma le parole di Berlusconi lasciano ipotizzare un possibile: “ Credo che l’accordo fra Ancelotti e Galliani sia questo: ‘Ci sediamo a un tavolo alla fine del campionato per parlare di futuro’. Uniti o divisi e il modo in cui si finirà questo campionato potrà influire sulle decisioni che verranno prese”. E per il futuro tecnico l’identikit porta al cagliaritano Allegri infatti il presidente vorrebbe ripercorrere la strada che portò in rossonero Sacchi e poi Capello, un tecnico “nuovo” quindi per un nuovo progetto e alla ricerca di nuove sfide. Ancelotti comunque avrebbe solo da scegliere, infatti sembra che il tecnico romagnolo abbia richieste in tutta Europa con un discorso ben avviato con il Chelsea.
da:tmw -
Berlusconi-Moratti botta e risposta!
Il Milan torna prepotentemente ad insidiare l’Inter per la conquista dello scudetto, visti lo scivolone nerazzurro al “San Paolo” di Napoli e la crisi che sta affligendo la Juve in questo periodo. Mancano solo 5 giornate alla fine del campionato e, per i rossoneri, l’Inter non è più un miraggio. Intanto i rispettivi presidenti ne approfittano per
lanciarsi frecciatine velenose infuocando il tutto.
Silvio Berlusconi fa eco alle parole di Galliani dei giorni scorsi e rincara la dose: “senza quel gol di Adriano nel derby, segnato di mano, ora saremmo a -1 e sarebbe tutto diverso, ma con il condizionale, nel calcio, non si va da nessuna parte“. Non tarda ad arrivare la replica del massimo dirigente nerazzurro Moratti: “a fine anno conteremo i rigori a favore del Milan, sono già a quota 12“.
E i rigori a favore del Milan quest’anno sono saliti a 12, record stagionale, mentre l’Inter ha beneficiato solo di 4 penalty ma in compenso i nerazzurri non ne hanno avuti a sfavore.
Immaginate cosa accadrebbe se i punti in classifica tra le 2 milanesi si dimezzassero già da domenica prossima… -
Chiambretti Night atto secondo: questa volta tocca a Mancini
Il Mancio replica al suo successore dalla stessa platea del Chiambretti Night: Non si è fatta attendere tantissimo la replica di Roberto Mancini che dalla stessa poltrona del Chiambretti Night ha lanciato frecciatine allo Special One e allo staff del presidente Moratti. Il programma andrà in onda giovedi sera su Italia 1 alle 23:40 ma da alcune indiscrezioni sembra che Mancini non abbia mandato giu il paragone tra il comportamento suo e di Mourinho dopo l’eliminazione dalla Champions. Come ricordate Mancini lo scorso anno dopo l’eliminazione annunciò che molto probabilmente avrebbe lasciato l’Inter a fine stagione, mentre lo Special One subito dopo la disfatta dell’Old Trafford iniziò a programmare il futuro. Alla domanda di Chiambretti «Mourinho ha detto che dopo l’eliminazione dalla Champions ha chiesto una riunione di mercato mentre io avevo annunciato l’addio? risponde il Mancio “Chissà, probabilmente è stata un’altra riunione da 100 milioni”. Poi la seconda battuta pungente è sull’ufficio fatto costruire da Mourinho ad Appiano Gentile “Io e il mio staff amavamo stare sul campo, non in ufficio. Ai giocatori, anche a quelli bravi, si può insegnare qualche cosa sul campo, non in ufficio. E comunque un ufficio c’era. Ora c’è una nuova legge che permette di costruire il 30 per cento in più…Sai che ufficio grande sarebbe venuto….”. Poi il tecnico di Iesi ha avuto modo di ribadire, cosi come aveva fatto dal programma della Bignardi, di non aver mandato giu quel comunicato di esonero:”Dopo la partita contro il Liverpool, ho detto credo che me ne andrò, non che me ne andavo. Poi sono stato da Moratti e gli ho spiegato perché mi ero espresso in quei termini. Credevo fosse finita così, non mi aspettavo quello che è successo. E non mi è piaciuto quello che è stato fatto dopo. Intendo quello che ha fatto il suo staff con quei comunicati che si riferivano a situazioni successe nella settimana prima dello scudetto. Se mi avesse detto quello che voleva fare prima, per me sarebbe stato più facile trovare una squadra”. Conclude con una battuta sull’esonero «E’ vero, sono stato il primo allenatore a far giocare una squadra italiana con tutti stranieri, poi io che ero italiano sono diventato di troppo…». E ancora: “Sono stato per quattro anni all’Inter e dopo questo periodo era necessario modificare alcune cose. O si faceva così, oppure era meglio cambiare strada. Il presidente Moratti ha scelto la seconda soluzione, come era nel suo diritto”.
fonte:corrieredellsport -
Mancini tra Inter e Chelsea
La voglia di tornare ad allenare arrivano dal diretto interessato e dal suo procuratore
Al termine della partita del derby della solidarietà a Genova a favore della ricerca sulla SLA (sclerosi laterale amiotrofica), Roberto Mancini ha dichiarato che dal prossimo luglio tornerà a sedersi in panchina come allenatore: “A luglio tornerò su una panchina, perchè la nostalgia inizia a farsi sentire”.
Le conferme arrivano anche dal procuratore dell’ex allenatore dell’Inter Giorgio De Giorgis il quale ha detto che “il Mancio” tornerà ad allenare una squadra importante probabilmente all’estero. “Penso che tutti ambiscano ad avere uno come lui – ha aggiunto De Giorgis – e credo proprio che Roberto il prossimo anno tornerà ad allenare una società importante. D’altronde ha dimostrato sul campo come sa far giocare le sue squadre e che sa vincere. Dove andrà? Lui vorrebbe andare all’estero. C’è stato tempo fa un contatto con lo United, ma gli offrirono solo il ruolo di secondo di Ferguson. E a lui non andava bene”.
Fonti inglesi parlano di un avvicendamento sulla panchina del Chelsea con l’attuale allenatore dei “Blues” Guus Hiddink che andrà a ricoprire l’incarico di direttore tecnico e con l’ex stella di Sampdoria e Lazio a guidare i londinesi.
Ma Mancini aspetta sempre una chiamata da Moratti….staremo a vedere. -
Ibra ha l’Inter ai suoi piedi!
I suoi continui “mal di pancia” iniziano a far preoccupare la dirigenza nerazzurra.
Dopo la debacle in Champions, Ibra si è messo sulle spalle l’Inter segnando a raffica ed evitando cosi il contraccolpo psicologico dopo l’ennesimo uscita agli ottavi. Ma se in campo il capocannoniere delle Serie A non manifesta insoddisfazione, lo stesso non si può dire nei commenti post-partita. Lo svedese infatti ad ogni occasione ribadisce che la sua permanenza all’Inter non è cosi scontata e se adesso bada a vincere l’ennesimo scudetto a fine stagione vorrà un confronto con la dirigenza.
A detta dei piu informati il male di Ibra è la consapevolezza che con i nerazzurri difficilmente avrà la possibilità di alzare la coppa dalle grandi orecchie e vincere il tanto sognato pallone d’oro. In un primo momento le dichiarazioni in risposta allo svedese di Mourinho e Moratti erano tese a minimizzare il tutto. Lo Special One, sembra che abbia già avuto il famoso faccia a faccia con il presidente per tracciare la lista della spesa, ed ai microfoni ribadisce che il volere della società è quello che conta di piu quindi per Ibra sarà difficile muoversi, anche se continua il portoghese, “la forza di una squadra non la fa un giocatore”. Moratti invece in un primo momento ha glissato, pensando, come avviene ogni anno a dei capricci per poi prsentare attraverso il suo procuratore l’ennesima richiesta di adeguamento. Oggi invece dopo averci pensato bene gli interisti corrono ai piedi di Ibrahimovic consapevoli che lo svedese è il punto di partenza per vincere nell’Europa che conta.
Moratti oggi a Roma per la riconferma di Abete cerca di placare la polemica:“Non credo si tratti di una questione di soldi. La sua è solo ambizione, se l’è presa dopo il mio sfogo di Manchester, ma io non volevo colpevolizzare solo lui, mi riferivo a tutti i giocatori. Ibra ha un buon rapporto con Mourinho e la società, magari vuole partire per vincere la Champions, ma è difficile individuare un club che possa farcela. Un prezzo lo hanno tutti i giocatori, anche lui se decidesse di andarsene, poi però va da un’altra parte e la Champions la vinciamo senza di lui”. Comunque continua Moratti “può star tranquillo, il prossimo anno riproveremo a vincere la coppa con lui e con Mourinho“. Anche il tecnico da Lisbona interviene sulla vicenda Ibra mostrandosi sicuro di riuscir a convincerlo a restare, ” la sua delusione è esterna allo spogliatoio, dopo Manchester è molto motivato. Certo la delusione c’è in lui come in tutti noi, ma sono sicuro di convincerlo a restare anche se controvoglia come feci con Deco nel 2003 per poi vincere la Champions. Facendo una panoramica in Europa le squadre che possano interessare ad Ibra e permettersi il suo ingaggio sono Real Madrid e Barcellona in Spagna, Chelsea e Manchester United in Inghilterra, anche il City potrebbe permettersi il suo ingaggio ma non può esser ambizioso per come vorrebbe Ibra. Quella piu interessata sembra esser il Barcellona che sta discutendo il rinnovo di Eto’o e non sembra cosa abbastanza semplice trovar l’accordo. Il Real lo tiene come nome di “scorta” infatti il futuro presidente Perez non fa mistero di puntare al milanista Kaka o al portoghese dei Red Evils Cristiano Ronaldo come primo obiettivo. Muovere questi pezzi pregiati del mercato è difficile ma siamo sicuri se si trova l’accordo con qualcuno di loro, poi ci saranno tanti movimenti come in uno scacchiere.