Pochi giorni fa Mario Balotelli, in visita all’istituto di Don Gnocchi, alla domanda di uno dei ragazzi per quale squadra tifasse l’attaccante aveva risposto di tifare per il Milan. Subito si è scatenato un caso, con tifosi e presidente Moratti infastiditi dalla confessione, la sorella di SuperMario pronta a smentire il nerazzurro spiegando che si trattava solo di una battuta. A spegnere le polemiche una volta per tutte è Mourinho che caccia dal cilindro una battuta delle sue:
“Se Balotelli tifa Milan, Pato allora è interista… scherzi a parte, credo che Mario non sia responsabile per questo tipo di cose che io definisco naif…”
Dopo la simpatica battuta lo Special One parla dei prossimi impegni cruciali dell’Inter, prima fra tutti la sfida di Champions contro il Barcellona.
“per vincere campionato, Champions League e Coppa Italia bisogna avere fortuna, ma anche essere una squadra assolutamente fantastica e disputare una stagione assolutamente perfetta. La Champions è una competizione talmente difficile, nella quale si affrontano squadre con così tanta qualità, che non riesco a dire se sia meglio chiudere il girone al primo o al secondo posto”
Poi però ritorna alle battute e dice: “Se l’Inter è pazza anche l’interista lo è. Io, ad esempio, ho una passione pazzesca per quello che faccio e forse l’Inter ha un allenatore adatto proprio alle caratteristiche della squadra e dell’interista“
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Roberto Mancini gioca con le Iene a fare il Ct “Ecco la mia Italia: Cassano si, Cannavaro e Chiellini no”
Roberto Mancini intervistato da quelle “canaglie” delle Iene parla a ruota libera del suo momento. L’ex tecnico dell’Inter confessa di aver una voglia matta di allenare. Si parla ancora dell’Inter e del perchè del suo esonero, di Cassano, Balotelli, Moggi e Calciopoli e dellaNazionale. Di seguito vi riportiamo i passi più importanti dell’intervista che andrà in martedi sera su Italia Uno.
Iene: Hai rescisso il contratto con l’Inter? ma sei pazzo, prendevi 6 milioni all’anno
Mancini: non prendevo questo, comunque ho rescisso perché ho voglia di tornare ad allenare
Iene: Ora che sei ufficialmente disoccupato le Iene ti danno 10 secondi per auto promuoverti.
Manda un messaggio ai presidenti per farti assumere
M: sono Roberto Mancini, il mio modulo è 5-5-5 come quello di Oronzo Canà. Assumetemi.
Iene: da quanto tempo non alleni?
M: 1 anno e qualche mese
I: in questi anni quante proposte hai ricevuto?
M: tre o quattro
I: da parte di quali squadre?
M: non posso dire le squadre
I: ma è vero che non alleni perché chiedi troppi soldi?
M: non è mai stata la cosa principale, né da giocatore, né da allenatoreI: Balotelli è uno cattivo o lo dipingono così?
M: no, non è cattivo
I: diventa come Ibra secondo te?
M: magari
I: Balotelli farà i Mondiali?
M: Fino ad oggi non è mai stato chiamato, però secondo me era un giocatore che poteva essere
molto utile
I: tra te e l’Inter cosa ha funzionato?
M: abbiamo vinto quasi tutto, dopo vent’anni che l’Inter non vinceva
I: e cosa non ha funzionato?
M: il presidente ha deciso di cambiare
I: quanto ha contato da uno a dieci per il tuo esonero Oriali?
M: 0
I: i giocatori?
M. 4
I: i tifosi?
M: 0
I: quanto ha contato da uno a dieci per il tuo esonero Moratti?
M: 10. Lui mi ha spiegato che era per quella cosa che ho detto dopo Liverpool, ma secondo me
non è così.
I: ti sei pentito di quella conferenza stampa?
M: noperché Lippi non lo convoca?
M: perché non gli piacerà come giocatore
I: ma ci credi alla storia che il figlio di Lippi e Cassano si sono picchiati?
M: no, non credo. Credo che Lippi abbia una squadra in cui ci sono certe gerarchie e certi equilibri
e magari pensa che Cassano possa creargli delle difficoltà
I: tu lo convocheresti al prossimo Mondiale?
M: i giocatori che fanno la differenza servono
I: prove di coppia tra Mancini-Vialli e Pazzini-Cassano. La coppia più vincente?
M: beh, noi abbiamo vinto tutto alla Samp
I: la coppia più bella?
M: adesso Vialli è un po’ così così, però da giovane era carino
I: la coppia che rimorchia di più?
M: non c’è paragone neanche su questo, dai
I: il giocatore più forte del mondo?
M: Messi
I: il giocatore che più somiglia a Mancini?
M: Totti
I: ti piacerebbe allenare la Nazionale?
M: Sì
I: te la facciamo allenare noi: finale di Coppa del Mondo. Manda in campo il tuo 11
M: Buffon, Zambrotta, Nesta, Barzagli, Grosso, Pirlo, De Rossi, Gattuso, Cassano, Toni, Totti
I: chi vince i Mondiali?
M: l’Inghilterra
I: chi vince la Champions Legaue?
M: Chelsea, Barcellona, Inter e Real Madrid possono essere le quattro semifinaliste
I: e il campionato chi lo vince?
M: l’InterM. Julio Cesar, Maicon, Samuel, Cordoba, Maxwell…volevo vedere se eri attento!. Chivu,
Cambiasso, Stankovic, Zanetti, Sneijder, Etò e Milito o Balotelli
I: Moggi è ancora influente nel calcio italiano?
M: da quello che uno legge sembra che con qualcuno parli
I: e i tempi in cui giocavi?
M: sì
I: perché gli stai sulle palle a Moggi?
M: non lo so
I: e a te quanto sta sulle palle?
M: mi stava sulle palle il modo che aveva di fare
I: cosa hai pensato quando è scoppiata calciopoli?
M: era ora
I: ma in campo vi accorgevate che qualcosa non andava?
M: sì
I: perché nessuno ne ha mai parlato prima?
M: perché bisogna avere delle certezze
I: la peggiore esperienza da allenatore.
M: quando sono stato alla Fiorentina e ci sono stati grandissimi problemi economici.
I: dove preferiresti allenare?
M: in Premier -
Jose Mourinho prepara il ritorno in Inghilterra. “La Premier League è casa mia”
Jose Mourinho in un intervista rilasciata al The Times dice di esser pronto ad un ulteriore step della sua carriera. Sogna di creare un rapporto di profondo molto vicino al rapporto che lega Arsene Wenger all’Arsenal ormai da 13 anni. “Voglio creare qualcosa di più profondo“. L’Inghilterra è il luogo per farlo, l’Inghilterra è il mio paese, il mio calcio è il calcio inglese.“
Mourinho sembra essersi stancato del calcio italiano che lui stesso definisce “E’ la madrepatria della tattica, il paese del catenaccio e del calcio difensivo. L’obiettivo era quello di vincere non solo in un terzo campionato diverso, ma un luogo in cui si dice allenatori stranieri hanno avuto poco successo”
Il sogno di Mourinho adesso è creare qualcosa di suo pari a ciò che ha costruito il nemico Alex Ferguson al Manchester United anche se lui stesso confessa come sia impossibile stare lo stesso tempo su una panchina come Sir Alex. “Ho vinto con il Porto sognando di poter allenare e vincere in un altro campionato, cosa che mi è riuscita al Chelsea con Abramovic, in Italia sono riuscito a vincere ma per creare qualcosa di stabile e duraturo c’è bisogno di un calcio con la cultura inglese, ciò che manca al Chelsea perchè Abramovic al pari dell’Inter di Moratti dove conta solo vincere.
Week End tormentato dunque per gli interisti che da adesso fino alla fine del campionato dovranno assistere ad un nuovo toto allenatori per la prossima stagione, per Mourinho l’ipotesi migliore sembra esser il Liverpool di Rafa Benitez dove il tecnico spagnolo sembra esser arrivato al capolinea. Ma un ipotesi suggestiva potrebbe esser anche la panchina del Manchester United dove è possibile che Alex Ferguson decida di abdicare
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Inter: Julio Cesar rinnova fino al 2014
Il matrimonio tra Julio Cesar e l’Inter durerà almeno fino al 2014. E’ stato siglato infatti oggi il rinnovo di contratto, in scadenza nel 2010, che legherà il portierone brasiliano alla società nerazzurra.
L’accordo, di cui ancora non si conoscono i termini economici, verrà depositato negli uffici della Lega Calcio nei prossimi giorni come ha annunciato la società tramite il sito ufficiale.
Soddisfatto del rinnovo il diretto interessato: “Sono molto contento e ringrazio il presidente Moratti e tutta la Società. Adesso voglio festeggiare con tante nuove vittorie“.
Julio Cesar è all’Inter dalla stagione 2005/2006 ed è riuscito subito a togliere il posto da titolare ad uno del calibro di Francesco Toldo, collezionando in totale 181 presenze tra campionato e coppe. -
Inter: l’impresa del centenario. I tifosi adesso credono nella Champions League
L’incredibile ed entusiasmante rimonta dell’Inter di ieri sera sul campo della Dinamo Kiev sarà ricordata dai tifosi nerazzurri come una delle più grandi imprese della loro storia. Per una piacevole coincidenza oggi ricorre il centenario dalla nascita del club e sicuramente l’impresa di Kiev è il modo migliore per festeggiare un evento di tale portata.
Il secondo tempo della partita contro la Dinamo è stato un concentrato di emozioni regalata ai tifosi dagli undici gladiatori nerazzurri, la conferma di Milito come cecchino infallibile, la bontà della scelta estiva di affidarsi a Sneijder per il definitivo salto di qualità e la notizia più bella e voluta dai tifosi è la definitiva consacrazione di Balotelli, il giovane Under 21 spesso croce e delizia del tecnico Mourinho è finalmente riuscito ad esprimersi sui livelli che gli competono risultando determinante con il suo ingresso in campo nel secondo tempo.
La vittoria contro la Dinamo Kiev è arrivata dopo un anno esatto e paradossalmente potrebbe esser riuscita a sbloccare psicologicamente i nerazzurri che nella massima competizione europea non riuscivano ad imporre la propria superiorità come nel campionato italiano. I tifosi con il patron Moratti in testa sognano finalmente la possibilità di riportare in via Durini la Coppa dalle grandi orecchie grazie ad una squadra che finalmente mostra di esser gruppo e con lo stratega Mourinho in panchina abile a leggere le partite come il mago Helenio Herrera e a motivare la squadra a superare qualsiasi tipo di ostacolo.
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Inter: la società replica a Platini. “Non siamo indebitati”
Non si è fatta attendere la risposta della società di via Durini alle accuse mosse da Platini attraverso un intervista al Dahily Telegraf di cui noi vi avevamo parlato in mattinata (leggi).
La risposta dell’Inter attraverso il sito ufficiale:
“L’Inter non è una Società indebitata”. In merito alle dichiarazioni riportate dalle agenzie di stampa e riguardanti le affermazioni rilasciate da Michel Platini al Daily Telegraph, F.C. Internazionale risponde con chiarezza al presidente Uefa.
“Comprendiamo le sue preoccupazioni istituzionali per l’economia del calcio europeo, ma citando l’Inter nei suoi ragionamenti dimentica che il nostro club non ha debiti con le banche. L’Inter non rientra nell’ambito di quei club che, da questo punto di vista, possono preoccupare il presidente Uefa”. -
L’Inter su Mario Fernandes. Il giovane laterale destro per il dopo Maicon?
Dal Sud America rimbalzano voci di un possibile accordo tra l’Inter e i rappresentanti del Gremio per il diciannovenne Mario Fernandes. Da quanto svela calciomercato.com la trattativa è ben avviata e nel giro di tre/quattro giorni dovrebbe arrivare a conclusione.
Fernandes ha entusiasmato gli emissari nerazzurri per la sua abilità a coprire l’intero settore destro, abile in copertura, forte fisicamente e con un ottima progressione palla al piede che ricorda guarda caso il pendolino nerazzurro Maicon. Per carisma e fisico in patria viene ribattezzato il nuovo Lucio e se l’Inter dovesse realmente riuscire ad assicurarsi il giovane terzino farebbe un ottimo colpo in prospettiva viste le buone credenziali sul giovane e il folto gruppo di pretendenti al brasiliano.
Queste le parole del procuratore del ragazzo Jorge Machado: “L’Inter e altri club europei lo seguono dai tempi del Sao Caetano, è un interesse antico, la differenza è che ora queste notizie sono uscite sulla stampa. Non abbiamo fretta di andare via dal Brasile, Mario ha 19 anni e ancora 3 anni di contratto con il Gremio. I nerazzurri mi hanno detto che non hanno fretta, si può trattare anche successivamente. Ora deciderà il presidente Kroeff. Penso che possa costare una decina di milioni di euro”
Su Fernandes infatti sembravano fortemente interessate anche la Juventus in Italia e i due club di Manchester Oltremanica. Il forte interesse dei club europei ha fatto lievitare il prezzo fino a quasi 10 milioni di euro, ma molti credono che sia ancora un affare. Questo acquisto però non farà dormire sonni tranquilli ai tifosi nerazzurri, l’acquisto di Fernandes infatti aprirebbe alla cessione eccelente di Maicon. Dopo esser riuscito a trattenerlo a fatica la scorsa estate il presidente Moratti forse con questa mossa si sta tutelando in vista della prossima stagione.
Guarda Mario Fernandes in azione con la maglia del Gremio: