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  • Ottavi Champions League: i commenti dopo il sorteggio di Inter – Chelsea

    Va male all’Inter che negli ottavi di finale affronterà il Chelsea. Sicuramente è la partita più suggestiva: Mourinho ritrova la sua ex squadra allenata per quasi 4 anni mentre per il tecnico dei Blues Carlo Ancelotti la sfida contro i nerazzurri è una sorta di derby, considerata la lunga militanza a Milano sponda rossonera sia da giocatore che da allenatore.

    INTER

    MORATTI: “Meglio avere stimoli forti e credo che col Chelsea ne avremo. Tutte le squadre sono affrontabili e come sempre dipenderà molto da noi stessi. Sarà un piacere vivere e vedere questa sfida è inutile avere paura e non credo che ne avremo”.
    ZANETTI: “Ci è toccato uno degli avversari più difficili, ma ce la giocheremo alla pari. Quella con il Chelsea è una sfida che esalta e che ci esalterà. Adesso pensiamo alle gare più vicine, a partire da quella di domenica in campionato con la Lazio, quando sarà il momento penseremo a un avversario forte, che rispettiamo, ma che in questo momento farà in nostri stessi ragionamenti, penserà che l’Inter è un avversario difficile e da rispettare”.
    FIGO: “Non voglio parlare di sfortuna, a questo punto della competizione tutte le squadre sono forti. Il Chelsea è temibile ma c’è da dire che Mourinho conosce bene sia la squadra che l’ambiente e questa è una cosa positiva. L’Inter è un’ottima squadra, deve solo imparare a trasferire la personalità che mostra in Italia, in campo europeo”.
    PAOLILLO: “Sulla carta è vero, tra le italiane siamo la squadra che rischia di più, ma anche il Manchester United non scherza. Di sicuro avremmo preferito evitare non incontrare il Chelsea, ma c’era poco da scegliere perchè le avversarie possibili erano tutte forti”. Questo il commento a caldo di Paolillo al sorteggio di Nyon prima di proseguire: “Avremo mille motivazioni perchè affronteremo Ancelotti, perchè ci sarà il ritorno di Mourinho sul campo del Chelsea, ma soprattutto perchè ci dà grandi stimoli l’idea di battere una squadra forte come quella londinese. Non partiamo battuti, abbiamo i campioni per vincere”.
    ETO’O: “Il Chelsea è fortissimo ma dagli ottavi una squadra vale l’altra, sono tutte fortissime. In questi due mesi può cambiare tutto, la condizione dei giocatori chiave, o in generale di tutta la squadra”.

    CHELSEA

    GOURLAY (direttore esecutivo club): “Sarà una sfida spettacolare e dura anche se entusiasmante per i nostri tifosi. Tutte le squadre erano difficili e i nerazzurri sicuramente sono tatticamente preparati ma il nostro tecnico ha già vinto la Champions da giocatore e da allenatore, quindi siamo fiduciosi. Mourinho? “Sono sicuro che i nostri tifosi lo accoglieranno bene”.

  • Mourinho cattivo? Solo cenere e carbone da Babbo Natale Moratti

    Jose Mourinho nella conferenza stampa pre Coppa Italia ha confessato di aspettarsi un punta dal mercato invernale per sopperire alla partenza di Samuel Eto’o impegnato per la Coppa d’Africa, ma il presidente Massimo Moratti questa volta non si vestirà da Babbo Natale e per il burrascoso tecnico nerazzurro non ci sarà il consueto pacco regalo.

    Stando alle parole del presidente nerazzurro a margine della riunione dei presidenti di Serie A in Lega Calcio l’Inter non interverrà sul mercato invernaleAl momento ci sono zero possibilità. Stiamo bene così e cerchiamo di andare avanti con le nostre forze. Sono operazioni importanti e non credo che quest’anno sia il caso di farle“. Il presidente ha fiducia nella rosa attuale dopo le ingenti manovre estive è sicuro che la sua squadra saprà fare di necessità virtù nel mese di assenza di Samuel Eto’o.

    Il presidente si concede anche una battuta sull’ormai archiviata lite tra Mourinho e Andrea Ramazzotti: “Obiettivamente qualcosa è successo però con me o con i giocatori ha un atteggiamento molto diverso da quello che si legge sui giornali. Ho pensato che avesse ceduto a un attimo di nervosismo, mi è dispiaciuto e mi sono già scusato”.

  • Moratti non commenta Mourinho. Altro passo verso l’addio?

    Massimo Moratti tutto d’un tratto diventa cauto e prende parzialmente le distanze dal suo tecnico dopo l’aggressione fisica e verbale che l’ha visto protagonista nel dopo gara contro l’Atalanta. Il presidente da sempre vicino alla squadra e ai suoi tesserati vuol vederci chiaro prima di dar un suo parere sull’accaduto ma sembra fin troppo evidente che il dopo Barcellona presenta tantissime analogie con lo sfogo post Liverpool che costò la panchina a Roberto Mancini.

    Mourinho a differenza del suo predecessore si è trincerato dietro un misterioso silenzio stampa simbolo evidente del malcontento verso i media che lo hanno aspramente criticato dopo il tonfo del Camp Nou. La manifesta inferiorità dimostrata nei confronti del Barcellona ha contribuito ad aprir gli occhi al presidente Moratti disposto sempre a sacrifici per la sua squadra ma a differenza del passato adesso esige risposte sul campo dai suoi e l’atteggiamento del tecnico portoghese nei confronti di arbitro e stampa non fanno certo piacere a chi in passato ha criticato questo tipo di comportamenti da parte di altri club.

    A meno di clamorosi colpi di scena il rapporto tra il tecnico portoghese e l’Inter si interromperà in estate ma per il toto panchina è ancora presto visto che il candidato più altisonante Laurent Blanc sembra sia deciso ad accettare la panchina della Francia del dopo Domenech.

    “Mi dispiace molto per Berlusconi, ha subìto un fatto gravissimo” Massimo Moratti esprime solidarietà al premier aggredito ieri a Milano. Intervistato dai giornalisti sotto agli uffici della Saras, il presidente dell’Inter è poi tornato sullo spiacevole episodio con protagonisti Mourinho e un gionalista ieri a Bergamo:Per il momento non faccio commenti perché non ho ancora tutti gli elementi per farlo, però mi dispiace. Intanto sentirò il responsabile dell’Ussi per capire che tipo di ‘intervento energico’ ci chiede di adottare”.

    Parlando di calcio giocato, Moratti vede il bicchiere mezzo pieno del pareggio con l’Atalanta: “Gli altri hanno perso e quindi è un punto guadagnato in confronto alle nostre inseguitrici, ma è un’occasione mancata sotto il profilo di un maggior salto. L’espulsione di Sneijder? Da quello che ho visto in tv, si è trattato di un’ingenuità da parte del nostro giocatore”.

  • Champions League: Nervi tesi in casa Inter, Mourinho bacchetta i giornalisti e Mazzola

    L’Inter domani sera contro il Rubin Kazan si gioca una stagione, è chiaro che l’eliminazione dalla Champions League rivaluterebbe in ottica negativa il cammino nerazzurro anche se dovessero riuscire a vincere il campionato. Gli obiettivi stagionali dei nerazzurri infatti prevedevano oltre ad esser competitivi in campionato di far più strade possibile in Champions League e gli acquisti di Eto’o, Lucio, Sneijder e Thiago Motta dovevano esser un buon viatico.

    I nerazzurri però non arrivano nel migliore dei modi alla partita, le sconfitte contro Juventus e Barcellona mostrano analogie che non lasciano ben sperare, la squadra nei momenti decisivi ha un involuzione caratteriale preoccupante e per questo Mourinho è sotto accusa. Il portoghese ingaggiato due estati or sono per lanciare l’Inter alla conquista della Champions sembra impotente contro l’involuzione dei suoi giocatori e il nervosismo mostrato ancora oggi in conferenza stampa dopo aver disertato le interviste del dopo Juventu s- Inter fanno intender che il momento è delicato.

    Lo Special One usa la conferenza stampa (imposta dall’Uefa) per parlare a monosillabi e criticare aspramente i giornalisti e l’ex nerazzurro Sandro Mazzola. Di seguito vi proponiamo i passi più significativi della conferenza stampa:

    “Complimenti al Rubin, alla società e ai tifosi per la vittoria in campionato. E’ un campionato non facile, ci sono 5-6 squadre di qualità. Ma noi non abbiamo timore, siamo meglio del Rubin e penso che domani vinciamo. L’Inter dovrà vincere, nemmeno pareggiare” Il tecnico dopo aver risposto con un no comment alle domande sulla partita con la Juventus risponde come solo lui sa fare ad una considerazione di Sandro Mazzola riportata da un giornalista. L’ex giocatore nerazzurro nelle considerazioni post Juventus si era detto sicuro che in caso di non qualificazione agli ottavi il tecnico portoghese a giugno sarebbe stato esonerato, Mourino risponde: “Che fa all’Inter Sandro Mazzola? E’ nella società? Decide lui se vado via a giugno? E’ lui che firma l’assegno?”

  • Calciomercato: l’Inter vuole soffiare al Chelsea Aguero

    Calciomercato: l’Inter vuole soffiare al Chelsea Aguero

    Sergio Aguero
    Dietro il no di Sergio Aguero al trasferimento al Chelsea nella prossima finestra di mercato potrebbe esserci l’Inter, la società del presidente Moratti sembra infatti intenzionata a sferrare l’attacco al giovane attaccante argentino per la prossima stagione. Ad affermare l’esistenza della trattativa è il quotidiano spagnolo El Mundo Deportivo, nella trattativa potrebbe esser inserito il portoghese Quaresma sul quale sarebbe arrivato l’ok anche di Jose Mourinho. Naturalmente per vincere la concorrenza del Chelsea e del Manchester United il presidente Massimo Moratti dovrà riallargare i cordoni della borsa, il costo di Aguero infatti si aggira sui 50 milioni di euro.

  • Balotelli vuole l’Arsenal, Mourinho sogna Fabregas. Si farà l’affare?

    I rapporti tra Mourinho e Mario Balotelli sembrano essersi definitivamente incrinati ma rispetto al passato il giovane talento nerazzurro sente venir meno il rapporto che lo legava alla società di Massimo Moratti. Balotelli non si sente apprezzato e sopratutto ha capito che la dirigenza e i compagni di squadra (vedesi richiamo di Materazzi) sposano appieno la linea dura del tecnico portoghese.

    E’ per questo che SuperMario sembra voler accertare l’asfissiante corte dell’Arsenal di Arsene Wenger, autentico maestro nel far esprimere al meglio e far crescere i giovani talenti. C’è la proposta cash di 20 milioni di euro per averlo già a gennaio più un quadriennale da tre milioni di euro per il giocatore. Praticamente stipendio raddoppiato e la consapevolezza di esser trattato come un pezzo pregiato dell’organico e non un rincalzo di valore.

    Per il momento, come svela l’edizione odierna della Gazzetta dello Sport la società applicherà la linea dura, “O diventa un campione con noi o non lo diventerà da nessuna parte” ma è chiaro che per la prossima stagione la coesistenza tra Mourinho e Balotelli non sarà più possibile è per questo che l’idea di uno scambio con Fabregas, ammirato dal presidente Moratti e apprezzato da Mourinho potrebbe far accettare meno a malincuore la partenza di un possibile fenomeno.

  • Inter: è fatta per Obiorah Nwankwo, dall’Africa arriva il clone di Toure

    Dopo Milan e Udinese anche l’Inter e Parma sono partiti alla volta del Continente Nero in cerca di giovani talenti da inserire in organico. Il club di Moratti insieme a quello di Ghirardi hanno deciso di far un operazione congiunta per superare l’agguerrita concorrenza inglese per il giovane centrocampista nigeriano Obiorah Nwankwo.

    Nwankwo è un classe ’91 che ha ben figurato all’ultimo Mondiale Under 20 per solidità e dinamismo nel centrocampo ma non disdegna le sortite in attacco avendo una buona tecnica di base. Ricorda per il modo di stare in campo e la posizione in cui gioca l’ultimo pallino di casa Moratti Yaya Toure che guarda caso era stato accostato ai nerazzurri in caso di definitiva rottura con il Barcellona.

    Il costo dell’operazione pare sia di 650 mila pagati a metà dall’Inter e dalla società emiliana ed arriverà in Italia nella finestra invernale di mercato per iniziare gli allenamenti con i compagni. L’operazione congiunta tra Moratti e Ghirardi potrebbe aprire feeling interessanti anche per il prossimo mercato, l’Inter infatti è interessata ai giovani Galloppa e Mariga mentre il Parma potrebbe sfruttare “l’amicizia” per avere qualche campione nerazzurro.

  • Moratti deluso da Mourinho. Spunta Blanc per il futuro

    Massimo Moratti non ha ancora digerito la brutta prestazione dell’Inter al Camp Nou contro il Barcellona e a distanza di quattro giorni continua a manifestare il suo disappunto verso il non gioco espresso dai suoi giocatori invitando il tecnico ad una assunzione di responsabilità. Avendo imparato a conoscere Moratti in questi anni si ha l’impressione che al presidente più per la sconfitta o per la prova incolore dei suoi abbia dato fastidio quanto detto da Mourinho nelle interviste post gara.

    Il portoghese cosi come fatto lo scorso anno dopo l’eliminazione contro il Manchester United ha continuato a ripetere l’inconsistenza della squadra nerazzurra al cospetto dei quotati avversari evidenziando ancora il gap di gioco esistente tra Inter e Barcellona. Massimo Moratti da sempre non ha badato a spese per rinforzare l’organico accontentando in tutto e per tutto i capricci dei propri tecnici non per ultimo Mourinho al quale ha regalato Quaresma lo scorso anno e quest’anno Sneijder, Thiago Motta, Milito e Lucio.

    Parlare di divorzio sarebbe prematuro ma molto dipenderà dal cammino dei nerazzurri in Champions League e se il portoghese inizia a guardarsi attorno per il successivo step della sua carriera il presidente Moratti è entusiasta dalla classe e dal modo di condurre il Bordeaux da parte di Laurent Blanc

  • Moratti: “piena fiducia in Mourinho ma bisogna riflettere”

    Massimo Moratti questa volta ha atteso un pò prima di parlare per far scemare in qualche modo la delusione e riuscire ad avere un quadro più lucido dell’inaspettato tonfo del Camp Nou. Il presidente è comunque molto severo ed esigente con la squadra perché a suo dire gli undici in campo martedi sera contro il Barcellona erano più forti di quelli schierati da Pep Guardiola.

    “E’ stato un viaggio inutile… Poi, mi sembra che, più che altro, abbiamo assistito a una perdita dei giocatori stessi. Quindi è un qualche cosa che giudicherei, anche se in un momento importante, come un singolo episodio, perchè non è mai successa una cosa così e credo che finisca lì. Questo non cancella la bontà del gioco delle altre partite, non cancella la continua crescita, non cancella il fatto che stiamo facendo una stagione ottima. Abbiamo fatto una pessima partita nel momento sbagliato”.

    Le parole post gara di Mourinho non hanno però incrinato il rapporto con il presidente Moratti che ribadisce la fiducia al tecnico ed al sul modus operandi:

    “Non ci siamo sentiti mercoledì perchè era la sua giornata tranquilla. Assolutamente non c’è nessun problema. Continua con la stessa fiducia, certamente lui analizzerà la partita dell’altro giorno, e dovrà farlo sia sul punto di vista dei giocatori sia su quello tattico. Quindi in tutti i casi sarà lui a dover fare questa cosa. Ma c’è la piena fiducia nei confronti di qualcuno che finora ha dimostrato di saper rispondere a questa fiducia”.

    L’ultimo appunto sulle prossime importanti partite che vedranno i nerazzurri impegnati contro Fiorentina, Juventus e Rubin Kazan: “Tutte queste partite sono sempre importanti. Sarà importante quella con il Rubin, le altre sono di campionato”. A dimostrazione di come il presidente Moratti quest’anno tenga tantissimo a fare bene in Champions League.

  • Mourinho difende Maicon: “dipende dall’arbitro, dalla squadra, dal giocatore…”

    Mourinho difende Maicon: “dipende dall’arbitro, dalla squadra, dal giocatore…”

    maicon-douglas
    Mourinho è sulla stessa lunghezza d’onda del presidente Massimo Moratti e tende a scusare il laterale brasiliano Maicon per l’evitabile espulsione nel finale di partita contro il Bologna. A rigor di regolamento stando a quello trapelato nel dopo gara il pendolino brasiliano rischia due giornate di squalifica e quindi l’Inter dovrebbe far  a meno per le importantissime sfide con Fiorentina e Juventus di uno dei suoi uomini migliori.

    Ieri in serata il presidente Moratti aveva detto che è stata solo un incomprensione e per questo spera che il giudice sportivo non squalifichi Maicon perchè sarebbe assurdo perderlo per due partite importanti senza aver fatto nulla. Oggi è Mourinho a giustificare il brasiliano e semmai aggiungere del pepe sulla scelta arbitrale “Una partita tranquilla, non mi sembra un dramma qualche parola contro l’arbitro, qual è il problema? Dipende poi chi è l’arbitro, chi è il guardalinee, chi è la squadra e chi è il giocatore”.