Tag: massimo moratti

  • Inter: Moratti blinda Balotelli, pronto il rinnovo fino al 2015

    Mario Balotelli è il futuro dell’Inter e per metterlo al sicuro da eventuali attacchi delle rivali il patron Massimo Moratti è corso ai ripari offrendo al giovane calciatore il rinnovo del contratto in scadenza nel 2013 fino al 2015 raddoppiando di fatto i compensi. Super Mario percepisce un compenso annuo pari a 1,3 milioni di euro, dopo il rinnovo percepirà 2,5 milioni di euro a stagione con la possibilità di salire ancora anno dopo anno di pari passo con i successi personali e di squadra.

    L’esplosione in quest’ultimo campionato dell’irascibile Balotelli ha fatto venir a galla la presenza di molti estimatori, il Barcellona di Pep Guardiola non fa mistero di voler il giovane talento nerazzurro per sostituire il partente Henry e l’Arsenal di Arsene Wenger sarebbe disposto a ogni sacrificio per assicurarselo. In Italia è il Milan che a parole cerca un canale preferenziale per l’attaccante, ma questo è fantacalcio.

  • Secolo XIX: Il goal di Milito contro l’Udinese è costato ben 1 milione di euro per Moratti

    Il Secolo XIX, noto quotidiano Ligure riporta un retroscena molto importante per il Genoa. Infatti la società rossoblu avrebbe acquisito ben 1 milione di euro per il quindicesimo goal di Milito in campionato, infatti nella trattativa che in Estate porto l’argentino all’Inter era presente una clausola di valorizzazione che prevedeva questa somma di denaro da versare nelle casse di Preziosi al raggiungimento della suddetta quota. Certo un milione di euro sono tanti, ma visto il rendimento del giocatore e la decisività dei suo goal una cifra ben spesa dal club di Massimo Moratti.

  • Balotelli: “Se penso a Milano mi vien in mente il Milan”

    Balotelli: “Se penso a Milano mi vien in mente il Milan”

    “Se penso a Milano cosa mi viene in mente? Il Milan, ovviamente”. Con questa parole super Mario Balotelli risponde alla rivista MM nel corso di un intervista. Il colored, pupillo di Moratti, ormai da qualche mese non perde occasione di far parlare del suo passato da tifoso rossonero. Se il patron dell’Inter fino al momento l’ha sempre protetto, i tifosi attraverso i social network iniziano a prender le distanze dai colpi di testa di Balotelli temendo forse di osannare un nuovo possibile traditore al pari di Ronaldo e Vieri. Anche per Moratti sarà sempre più difenderlo.

  • Moratti: “mi aspettavo più sensibilità dalla Figc”

    Il patron dell’Inter Massimo Moratti, in una intervista concessa alla Stampa, commenta la stangata comminata dalla Lega calcio dopo l’infuocato match con la Sampdoria. Il tono e pacato ma deciso e pur non entrando nel merito delle decisioni (per non alimentare polemiche in vista della Champions) si aspettava più sensibilità da parte della Lega, magari pubblicando le decisioni giovedi salvaguardando di fatto l’armonia nerazzurra in vista nel match di Champions. Di seguito vi riportiamo qualche qualche passo dell’intervista:

    Quanto è arrabbiato, presidente, per le squalifiche?
    “E’ naturale che lo sia. Ma preferisco tenere la squadra al riparo da ulteriori nervosismi alla vigilia di una sfida tanto importante come è quella contro il Chelsea. Avrebbe potuto farlo anche la Federazione…”

    Rimandando le decisioni a dopo la sfida di Champions?
    “Così come è per noi, anche la Sampdoria non è coinvolta in impegni infrasettimanali di campionato. Quindi non sarebbe cambiato nulla se le sentenze fossero state comunicate giovedì. Ora è utile cercare di mantenere un po’ di tranquillità e parlare magari dopo la partita”.

    Vuol dire che giovedì potrebbero arrivare decisioni clamorose? Ci sono voci che parlano di un suo possibile disimpegno, sono fantasie?

    “Certo, nulla di tutto questo, non scherziamo. E rimandare i commenti non vuole essere una minaccia, ma soltanto lo sforzo di evitare un muro contro muro che non fa bene a nessuno”.

    Così come, assicura, anche il silenzio stampa dopo la gara con la Samp avrebbe avuto l’obiettivo di non alimentare le polemiche: «E’ un silenzio stampa rispettoso, che non è stato capito da voi giornalisti».

  • Moratti sul gesto di Mourinho delle manette: “Forse pensa che vogliono fermarci”

    Cosa avrà voluto far intendere Mourinho con il gesto dei polsi incrociati a simboleggiare delle manette fatto durante l’anticipo serale di Serie A contro la Sampdoria? A provare a dare una risposta il presidente dell’Inter Moratti che, a chi gli chiede a cosa volesse riferirsi il tecnico portoghese, replica:

    Cosa signifiano le manette? Lo ha fatto lui, lui lo sa e lui lo deve spiegare. Forse intendeva che vogliono fermarci“.

    Il presidente così non da alibi all’allenatore nerazzurro esortandolo a definire la questione personalmete, dichiarazioni che sanno di bacchettata. Mourinho, al termine della partita terminata in 9 uomini per le espulsioni di Samuel e Cordoba, non ha voluto rilasciare dichiarazioni ma il suo gesto, eloquente, non può lasciare a tante interpretazioni: “Abbiamo le mani legate”? oppure “Gli arbitri sono da galera”?. A voi le ardue sentenze.

  • Inter: panolada e silenzio stampa, ma se il problema fosse Mourinho?

    Inter: panolada e silenzio stampa, ma se il problema fosse Mourinho?

    Gli anticipi del sabato in serie A si sono conclusi “tanto per cambiare” con proteste e polemiche, il dopo gara di Inter – Sampdoria è stato soporifero solo perchè in campo il nervosismo ha toccato le stelle. San Siro in perfetto stile spagnolo inscena la “panolada” per protesta contro le decisioni di Tagliavento, Moratti obbliga la truppa al silenzio e in tutto questo esce fuori una frase sibillina di Mourinho “perdiamo solo se giochiamo in sei”.

    Non volendo entrare nel merito delle decisioni arbitrali, anche se molte ci sembrano sacrosante, vorremmo capire il perchè una squadra prima in classifica, con un organico da far invidia, debba arrivare alla partita con un altissima soglia di nervosismo. Il tecnico portoghese non perde occasione di battibeccare con chiunque, alimentando complotti e congiure, salvo poi ritrattare tutto (post derby) o imporsi il silenzio per evitare ulteriori beffe.

    Quello che vediamo è un Inter superiore alle altre, che vince anche quando i suoi uomini si fanno prender dal protagonismo contaggioso mourinhano. Le polemiche di Mou hanno un triplice effetto negativo, innervosiscono i giocatori, caricano gli avversari e colpiscono nell’orgoglio la mediocre classe arbitrale.

    Se nel derby si invitava l’arbitro ad un maggior tranquillità nelle decisioni, ed effettivamente si poteva lasciar perder l’applauso di Sneijder e ieri si poteva evitare il secondo giallo a Cordoba, adesso ci aspettiamo che il presidente Moratti intervenga per ammonire i suoi giocatori e tecnico che nonostante lauti ingaggi fanno di tutto per irretire l’orgoglio degli arbitri.

  • Serie A: Inter – Sampdoria 0-0. L’Inter in silenzio stampa

    Moratti impone il silenzio stampa a tutti i tesserati in chiara protesta contro le decisioni di Tagliavento. Il presidente vuole evitare che il nervosismo possa far uscire dichiarazioni e commenti scomposti.

    Marco Storari: Lo zero a zero ci sta bene, peccato non essere riusciti a vincere in 11 contro 9, poi l’espulsione di Pazzini ha complicato anche i nostri piani. Non capisco cosa sia successo, forse eravamo sicuri di potercela fare e abbiamo rallentato, fatto sta che l’Inter si è difesa bene e non abbiamo trovato spazi. Il nervosismo? Non capisco perché l’Inter se la sia presa tanto, gli episodi che ho visto io erano normalissimi e non ho visto nulla di strano.
    Eravamo venuti qui per strappare almeno un punto, cercare di far correre l’Inter e farla stancare, peccato non aver trovato spazi lì davanti”.

  • Inter: i tifosi scaricano Balotelli. “E’ come Ronaldo e Vieri”

    I problemi per Mario Balotelli sembrano non finir mai. Il giovane pupillo di Moratti si è visto ieri sera tra gli ospiti illustri a San Siro in occasione di Milan-Manchester United e la sua presenza non è passata inosservata sopratutto ai tifosi nerazzurri consci della passione rossonera di SuperMario sin da bambino.

    Se fate un giro sui vari blog e social network della rete è facile imbattervi nel malcontento dei tifosi, pronti adesso a scaricar Balotelli. L’attaccante dell’Under 21 di Casiraghi viene paragonato a Ronaldo e Cristian Vieri e classificato quindi come traditore.

    Il suo futuro adesso è un rebus, per Mourinho è diventato la quarta scelta con l’arrivo di Pandev e il ritorno di Samuel Eto’o e se si mettono di traverso anche i tifosi la cessione a giugno non sarà più una chimera. Certo l’attaccante non andrà mai al Milan ma in Inghilterra Mancini farebbe carte false per averlo, cosi come Arsene Wenger per il suo Arsenal.

  • Napoli, Mazzarri: “Mou è Special ma io non sono fesso”

    Non si accennano a placare le polemiche del tormentoso dopo Napoli-Inter. Le accuse lanciate da José Mourinho all’arbitro e alla società partenopea (il piccoletto ndr) non sono andate giù al vulcanico Walter Mazzarri, che oggi torna sulla partita elogiando il presidente Massimo Moratti per le parole espresse sul suo Napoli e replica ancora una volta al portoghese:


    “La storia di Mourinho dice che è un grande: ha una corazzata ed è un allenatore bravissimo. Ma se dice delle cose sbagliate, replico. Se non vengo attaccato non cerco mai il contraddittorio, ma non voglio passare per fesso. L’unico gran signore che ho sentito è stato Moratti, che ha detto che il Napoli ha disputato una grande partita. Ma ora pensiamo al Siena”
    .

    Per la partita contro il Siena l’ex tecnico della Sampdoria mette in guardia i suoi, temendo sulla vivacità dei bianconeri dopo la vittoria di Chievo.

    “I bianconeri sono una squadra viva: sono queste le partite più pericolose. Ho paura che i ragazzi sottovalutino l’avversario. E’ insidiosissima questa trasferta, i ragazzi dovranno fare la partita della vita. Dobbiamo andare a Siena pensando di dovere affrontare la Juve, visto che sono bianconeri. Altrimenti corriamo il rischio di fare brutte figure”.

  • Inter, Moratti: “Mariga è il nostro migliore acquisto”

    L’Inter di Massimo Moratti è stata la regina della sessione invernale del mercato innestando ad una formazione forte e vincente gli elementi giusti per far il successivo salto di qualità. Colpi “intelligenti” come Goran Pandev e McDonald Mariga rischiano di esser decisivi anche per le stagione a seguire.

    Il macedone ha già dimostrato di esser di più di un vice Eto’o, duttile e saggio tecnicamente può davvero esser la ciliegina sulla torna per scardinare il portone della Champions League ormai da troppo tempo chiuso per i nerazzurri. Il keniano era appetito da diversi club d’Europa, vicinissimo al Manchester City di Mancini e bloccato da una assurda legge sull’immigrazione, è un Vieira di appena 23 anni con ampi margini di miglioramento.

    Non ci possono esser rimpianti per l’arrivo di Christian Ledesma, buon giocatore ma non cosi forte da cambiar il reale valore del roccioso centrocampo nerazzurro, e la stessa cosa vale per Simplicio. Si potrebbe aver qualche perplessità sull’out di sinistra, l’assenza di Chivu ha rilanciato Santon e il giovane ragazzo non sta demeritando e per questo è giusto dargli fiducia. Il patron Moratti questa mattina fa il punto del mercato elogiando l’acquisto di Mariga e spiegando il perchè non è arrivato Jankulovsky:


    ‘Mariga mi sembra un giocatore interessante. È un calciatore giovane di ottime prospettive e quindi mi sembra la cosa migliore che ci potesse capitare, siam anche riusciti a risparmiare quindi non ci fa tanto male il mancato arrivo di Ledesma. Mi spiace per il ragazzo, che mi sembra molto bravo e certamente sarebbe stato utile, però il mondo non finisce qui’

    Mancini al Milan?

    “Non ci sono mai stati gli screzi tali da non dover fare una buona cosa. Devo ammettere poi che lo screzio non esiste e questa operazione dimostra come, appunto, le due società vanno d’accordo. Il mancato arrivo di Jankulovski? ‘Era uno scambio che, come aveva definito qualcun altro, era intelligente, ma se a uno dei fattori in causa non è andato bene, si rispetta questa decisione e il fatto che non si è potuto concludere”