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  • La Curva Nord: Mourinho a vita!

    La Cuva Nord nerazzurra ha già deciso, a prescindere da come andrà a finire questa entusiasmante stagione interista, una cosa è certa: Mourinho a vita!. Che l’allenatore Portoghese fosse già nelle grazie dei tifosi nerazzurri lo si era già capito, ma un segnale forte e chiaro alla società lo hanno dato ieri i tifosi interisti esponendo più di uno striscione in favore del tecnico lusitano.

    Due gli striscioni esposti in tal senso: “Pensi come noi, agisci come noi, ami l’Inter come noi. L’unica certezza di questa meravigliosa stagione infinita: comunque vada… Mourinho a vita!!!”. Non sono mancati anche gli striscionui di ringraziamento anche al presidente Moratti:  “Con voi due non ci sono sogni proibiti: Moratti-Mourinho, per sempre uniti”. Un ringraziamento da parte della Curva Nord a Mourinho, colui che è considerato il principale delle grandi imprese nerazzurre.

  • Lazio – Inter, la rabbia della Sensi e la replica di Moratti

    La partita dell’Olimpico di ieri ha decretato la vittoria del campionato e se la vittoria finale nerazzurra è ineccepibile a molti non è andata giù il modo con cui la Lazio e i suoi tifosi hanno condotto la partita.

    Ad esplodere per primo è stato Montali “Quello che è successo ieri sera dovrebbe indignare tutti. Una delle pagine più brutte dello sport e i più imbarazzati erano i giocatori dell’Inter. Il calcio è lo sport leader in questo paese, deve essere un esempio, ma ieri a perderci non è stato solo lo sport in generale ma questa disciplina in prima linea. Vedere una squadra così forte e nobile come l’Inter in quelle condizioni è stato imbarazzante. Probabilmente anche se la Lazio giocava a calcio l’Inter vinceva lo stesso. Davvero una brutta pagina. Non è un attacco ai nerazzurri, anzi quello che è successo ieri ha tolto qualcosa all’Inter che giocherà la finale di Champions League ed è la più forte”.

    Anche Rossella Sensi ci va giù pesante “Dopo quanto abbiamo visto, definire il nostro il campionato più bello del mondo è quantomeno un paradosso. Io al posto dell’Inter mi sarei vergognata di vincere in quel modo. Comunque sono certa di una cosa: la gioia dei tifosi della Roma non è inferiore a quella dei tifosi nerazzurri”.

    La replica di circostanza di Moratti “Rispetto la sensibilità di Rosella Sensi e preferisco non rispondere. Devo dire che è un problema fra Roma e Lazio, non riguarda l’Inter. Io sarò particolarmente apprensivo ma ho sofferto fino alla fine. Più che altro il pubblico era assolutamente schierato per noi e questa era una situazione molto strana”.

    Anche Zamparini e Lo Monaco hanno voluto criticare il comportamento della Lazio di ieri sera. Il presidente rosanero “La partita di ieri tra Lazio e Inter non merita giudizio. Quando una squadra gioca senza pubblico in casa, perde il 90%. Mi auguravo che non si dovesse vedere nel nostro campionato, ma non voglio fare giudizi su questa tifoseria”. Pesante anche il commento del direttore sportivo del Catania “Lazio-Inter? Ho spento dopo il primo tempo, non sono voluto andare avanti”. L’amministratore delegato del Catania, Pietro Lo Monaco”Una vittoria annunciata – continua il dirigente rossazzurro – non mi è piaciuto quel clima perché chi ama la propria squadra non può fare in quel modo. Non sono cose che fanno bene al movimento. Tutta la settimana non si è fatto altro che accennare a questa disponibilità da parte della tifoseria laziale a una vittoria dell’Inter. Non mi sento di dire altro”

  • Brivido Inter, Mourinho a Madrid per rimanerci

    L’ipotesi di un Mourinho lontano dall’Inter nella prossima stagione prende sempre più consensi. Il portoghese è ormai un idolo per i tifosi nerazzurri dopo aver riportato l’Inter in una finale di Champions League dimostrando al mondo di esser una delle squadre più competitive.

    Lo Special One è tipo orgoglioso e famelico e sa che nelle ultime cinque partite di questa stagione si gioca la possibilità di entrare nel giro degli “eletti”, i pochissimi allenatori che hanno centrato la vittoria di tutti i trofei disponibili in una nuova stagione.

    Se davvero ci riuscisse per Moratti sarebbe davvero un compito arduo convincere Mourinho a rimanere in panchina e rifiutare l’asfissiante corte del Real Madrid di Florentino Perez. La stampa spagnola, è sicura dello stato avanzato della trattativa, condotta dal procuratore di Mourinho Jorge Mendes.

  • Da Moratti a Biagio Antonacci, tutti contro Balotelli

    Da Moratti a Biagio Antonacci, tutti contro Balotelli

    E’ il giocatore più chiacchierato del momento, i suoi comportamenti non piacciono ai suoi tifosi ne ai compagni di squadra e ne tantomeno al presidente che lo considera come una sua creatura. Stiamo parlando di Mario Balotelli: beccato dal pubblico di San Siro fin dal suo ingresso in campo durante la semifinale di Champions League giocata contro il Barcellona, l’attaccante, al fischio finale del direttore di gara, anzichè andare a festeggiare l’impresa appena compiuta con il resto dei compagni, si è tolto la maglia gettandola sul terreno di gioco infilandosi subito negli spogliatoi rivolgendo ai tifosi frasi poco educate dettate dall’eccessivo nervosismo accumulato.

    Sul suo gesto poco disciplinato sono intervenuti il presidente nerazzurro Massimo Moratti Prenderemo sicuramente provvedimenti“, l’ad Ernesto PaolilloUn gesto da condannare, le scuse si fanno subito e non dopo un pò” passando per il tecnico Josè MourinhoStasera è successa una cosa che è brutta, dobbiamo essere un gruppo unito” ma non solo. Sulla questione sono intervenuti anche addetti ai lavori e personaggi del mondo dello spettacolo. L’ex dg della Juventus Luciano Moggi divide le colpe “Sono tutti colpevoli, giocatore, allenatore e società. Balotelli deve scendere dalla pianta e capire che bisogna camminare coi piedi per terra, l’Inter non lo ha saputo gestire, Mourinho in particolare“, l’attaccante del Palermo Fabrizio Miccoli lo assolve per metà “E’ un ragazzo giovane, appena entrato si è sentito fischiare da tutto lo stadio ed ha reagito. Ritengo che sia un grande campione, ma questi gesti in pubblico è meglio non farli“, il giornalista di fede nerazzurra Enrico Mentana non ci va leggero “Il comportamento di Balotelli è indifendibile” a cui fa eco la campionessa olimpica di nuoto Federica PellegriniDeve crescere ma deve capire l’importanza e il rispetto di vestire i colori di una squadra“. Stessi umori dal mondo della musica dove il super tifoso interista Biagio Antonacci lo critica aspramente “Uno che getta via la maglia per cui gioca e viene pagato, non dovrebbe più indossarla per rispetto dei tifosi“.

  • Calciomercato Inter: Balotelli verso Barcellona, Bojan in nerazzurro?

    Moratti e Laporta, da sempre uniti dal forte legame di amicizia, starebbero entrambi trattando su un possibile via-vai Barcellona – Milano: fra le operazioni in corso c’è una possibile partenza di Balotelli verso la catalogna. Il presidente spagnolo, che martedì è stato ospitato da Massimo Moratti per la partita di Champions League, avrebbe chiesto Balotelli al numero uno nerazzurro, vista ormai la rottura fra il giovane italiano e l’ambiente interista.

    Massimo Moratti, nonostante abbia più volte ripetuto che il giocatore non è in vendita, si sarebbe convinto a venderlo dopo i continui comportamenti che non lasciano certo promettere ad un grande futuro. In cambio Moratti sarebbe interessato a due giocatori del Barcellona fra cui Gabriel Milito (fratello dell’attaccante nerazzurro Diego) e Bojan, 19enne attaccante serbo. Non è escluso che il presidente nerazzurro accetti solo soldi ma non per una cifra inferiore ai 25-30 milioni di euro.

  • Mourinho prolunga fino al 2013: Addio Real

    Mourinho al Real?, oppure al Chelsea di Ancelotti? Se n’è  sempre parlato , ma indiscrezioni dicono che trattasi di un ipotesi molto difficile, perchè l’allenatore portoghese è molto vicino al rinnovo offerto da Moratti fino al 2013. Saranno certamente contenti i tifosi interisti, che hanno dovuto sentire probabili voci di un suo addio, proprio quando il Portoghese ha incominciato a dare la sua impronta in champions, motivo per il quale è stato chiamato.

    Ci ha pensato Moratti ad interrompere queste voci di mercato che davano una probabile partenza del tecnico lusitano al Real Madrid di Florentino Perez al posto di Pellegrini, quest’ ultimo contestato da tutto l’ambiente perchè considerato protagonista di una stagione più che fallimentare. A quanto pare Mourinho è stanco dell’Italia, dei media, ma non dell’ambiente narazzurro dove starebbe pensando di non arrendersi e di portare il club nerazzurro a vincere tutto.

    Il tecnico avrà carta bianca anche sul mercato, cosa che lui ha sempre voluto, ma non solo per le entrate ma anche su rinnovi. Quello di Zanetti è stato accolto con molta euforia non solo da parte del tecnico ma anche di tutto lo staff e società. Molti nomi da Inter, ma quello che importa per i tifosi è il prolugamento di Mourinho, che vorrebbe dire anche il prolungamento di un ciclo.

  • Inter, Moratti “stufo” di Balotelli: “Prenderemo provvedimenti”

    Inter, Moratti “stufo” di Balotelli: “Prenderemo provvedimenti”

    Il giorno dopo il trionfo, alla vigilia insperato, dell’Inter in Champions League sul Barcellona e la nota stonata di Balotelli ancora in conflitto con il pubblico di San Siro, è il presidente del club nerazzurro Massimo Moratti a cercare di far rientrare tutto nella normalità, questa volta usando il bastone piuttosto che la carota, non volendo farla passare liscia al suo pupillo:

    Se prenderemo dei provvedimenti? Qualcosa ci sarà. C’é un purtroppo in tutte le cose della vita. Il desiderio, però, è anche quello che il giocatore si reintegri al più presto con il resto della squadra perché abbiamo bisogno di lui“.

    Balotelli, al termine della gara vinta 3-1 contro i catalani, si è reso protagonista dell’ennesimo brutto gesto nei confronti del tifo nerazzurro: beccato dal pubblico di San Siro fin dal suo ingresso in campo, l’attaccante, al fischio finale del direttore di gara, anzichè andare a festeggiare l’impresa appena compiuta con il resto dei compagni, si è tolto la maglia gettandola sul terreno di gioco infilandosi subito negli spogliatoi rivolgendo ai tifosi frasi poco educate dettate dall’eccessivo nervosismo accumulato.
    Intanto è in programma nei prossimi giorni un incontro tra Moratti e il procuratore del giocatore Raiola per definire una volta per tutte la situazione incresciosa venutasi a creare nell’ultimo periodo. Ma ormai pare evidente che lo strappo tra Balotelli e società è diventato irricucibile per cui le possibilità che a fine stagione vada via sono altissime.

  • Calciopoli 2, Bergamo: “Fu Facchetti a nominare Collina”

    A fare, in parte, chiarezza sull’intercettazione portata in Tribunale dai legali di Moggi nell’udienza di ieri del processo di Calciopoli a Napoli in cui l’allora presidente dell’Inter Giacinto Facchetti propone Collina come arbitro da inserire nelle griglie, è l’ex designatore arbitrale e diretto interessato Paolo Bergamo che, con decisione, afferma: “Fu Facchetti a fare il nome di Collina e non viceversa“.

    La risposta di Bergamo arriva dopo il comunicato del figlio del defunto presidente nerazzurro Gianfelice Facchetti che aveva espresso tutta la sua rabbia sostenendo che fosse Bergamo a fare il nome di Collina e non suo padre: “In tale conversazione a mio padre viene attribuito l’aver pronunciato il nome del Sig. Collina, cosa che invece dialogando faceva il Dott. Bergamo; di conseguenza, ne è risultata un’interpretazione totalmente differente dalla realtà delle cose, utilizzata peraltro dai legali stessi del Sig. Moggi in aula” e di alcuni organi di stampa che ne aveva messo in discussione il significato sostenendo la tesi di Gianfelice.

    Infine l’ex designatore spiega, in merito ad un’altra intercettazione non ancora portata alla luce, di non aver mai ricevuto regali da Moratti: “Non ricordo di essere mai andato nella sede a ritirare nessun regalo. Era Natale e in quel periodo era normale ricevere dalle società il classico regalo per le feste e insomma anche nel valutare questi audio ci vorrebbe un po’ di buon senso. Le cene con i dirigenti? Non mi sembra una cosa vergognosa. Era il mio ultimo anno da designatore e così, d’accordo con mia moglie, organizzai delle serate a casa con vecchi amici, tra i quali Giraudo e Moggi. Moratti non venne mai, fu lui a invitarmi negli anni precedenti a Forte dei Marmi“.

  • Calciopoli 2: ecco le 74 telefonate proposte dalla difesa

    Le 75 intercettazioni “inedite” proposte dal collegio difensivo di Luciano Moggi per dimostrare quanto era diffusa tra la maggior parte delle società di intrattenere rapporti telefonici e non con i designatori. La difesa è sicura che attraverso la trascrizione di queste telefonate in quadro accusatorio non sarà più cosi netto e mistificativo nei confronti di Luciano Moggi bensì verrà fuori un modus operandi squallido si, ma comune a tutte le società italiane.

    La Gazzetta dello Sport, grimaldello dell’accusa quattro anni addietro adesso è più cauta nelle sue riflessione, in un articolo di questa mattina riporta il modo in cui sarebbero ripartite le telefonate tra i principali indiziati:

    • Facchetti: 41 telefonate

    17 con Paolo Bergamo
    10 con Pierluigi Pairetto
    5 con Antonio Ghirelli a quei tempi segretario della Federcalcio
    4 con Gennaro Mazzei designatore degli assistenti
    3 con Massimo De Santis
    1 con Innocenzo Mazzini,
    1 con Tullio Lanese

    • Moratti: 3 telefonate

    3 con Paolo Bergamo

    • Galliani: 8 telefonate

    3 con Paolo Bergamo
    3 con Pierluigi Pairetto
    2 con Innocenzo Mazzini

    • Meani: 1 telefonata

    1 con Massimo De Santis

    • Rino Foschi: 9 telefonate

    9 con Pierluigi Pairetto

    • Massimo Cellino: 3 telefonate

    2 con Paolo Bergamo
    1 con Pierluigi Paieretto

    • Lillo Foti: 4 telefonate

    4 con Paolo Bergamo

    • Renato Cipollini: 2 telefonate (pres Bologna)

    2 con Paolo Bergamo

    • Luciano Spalletti: 1 telefonata (all’epoca allenatore dell’Undinese)

    1 con Paolo Bergamo

    • 1 colloquio fra Bergamo e Pairetto
    • 1 fra il direttore sportivo della Roma Pradè e Mazzini
  • Intercettazioni: Facchetti, Bergamo e il “regalino” da Moratti

    E’ stata sbobinata l’intercettazione che il consulente di Moggi, Nicola Penta, aveva annunciato e definito scottante per la sorte del processo. E’ il 23 dicembre 2004 e Giacinto Facchetti invita Paolo Bergamo a mettersi in contatto con Moratti per ricevere “un regalino”. Vista la data è chiaro che il regalino sia un presente per Natale, quel che è strano è perchè debba esser il designatore ad andare da Moratti e non la società a spedire il cesto natalizio? La conversazione continua e Bergamo si propone in aiuto nerazzurro per far superare la “pareggite”.

    Facchetti: “Se tu chiami Moratti…son stato l… anche ieri da lui …abbiamo parlato”.
    Bergamo: “Io non ho più il suo numero, se tu me lo dai… infatti ricordi…ne avevamo parlato”.
    Facchetti: “Sì dai perchè voleva…se passi di qui un giorno…”.
    Bergamo: “Ma dov’è è a Forte?”
    Facchetti: “In ufficio, no no a Milano se ti capita di venire giù perchè aveva là un regalino da darti”.
    Bergamo: “Volevo sentirlo anche così anzi avevo piacere anche di incontrarlo, di incontrarvi, insomma per fare così qualche riflessione insieme”.
    Facchetti: “E va bene”.
    Bergamo: “È una situazione che vorrei proprio anch’io aiutarvi a raddrizzare…perchè insomma la squadra non merita la posizione che ha…”.
    Facchetti: “Sono stati dodici pareggi incredibili…”.