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  • Moratti, frecciata a Mourinho: “L’addio? Ha sbagliato i tempi”

    Continua a tenere banco l’addio (quasi certo) di Mourinho all’Inter con il Real Madrid che nei prossimi giorni dovrebbe perfezionare il suo ingaggio. Ad intervenire sulla questione è il presidente nerazzurro Moratti che a freddo, dopo la conquista della Champions League, pare non abbia digerito l’annuncio del tecnico nel post gara:

    • Ho pensato che questo rischio non potesse capitare, perché conosco la serietà dell’uomo. Il tempismo non è stato splendido perché anche i giocatori leggono i giornali, come li leggo io. Un dialogo diretto non c’é mai stato, nemmeno un tentativo di farmi capire direttamente questa cosa. E’ sempre stato fatto attraverso la comunicazione. Stava a me capire di non entrare con il pugno duro, perché ci tenevo troppo che finisse bene l’annata“.

    Il numero dell’Inter, che sarà sempre grato a Mourinho per aver riportato alla Milano nerazzurra la Champions dopo 45 anni e aver centrato la storica tripletta, dichiara di non voler provare a dissuadere dalla decisione il tecnico per poi passare ad un’altra grana scoppiata al termine della gara, la possibile partenza dell’eroe di Madrid Milito, autore di una stagione fantastica:

    • Ci sono delle strade per provare a trattenerlo qua, e si possono anche percorrere, ma credo che a lui interessi di più proprio questa sfida (Real Madrid ndr), più forse ancora dei soldi. Milito? C’é una differenza tra lui e il nostro allenatore: Mourinho ha un clausola per cui, pagandola, può andarsene; Milito no. Qui finisce il discorso“.
  • AS: L’Inter vuole Hiddink, ma domani incontrerà Mihajlovic

    AS: L’Inter vuole Hiddink, ma domani incontrerà Mihajlovic

    Secondo il quotidiano spagnolo AS, la prima scelta di Massimo Moratti per il dopo Mourinho sarebbe Guus Hiddink, attuale allenatore della nazionale turca. L’olandese, che vanta di un ottimo palmares, sarebbe l’ideale per la società nerazzurra che dovrà avere il grande compito di non fare rimpiangere il portoghese Josè Mourinho, ormai considerato il nuovo allenatore del Real Madrid. Ma a frenare le trattative per il momento ci sarebbe la Federazione Turca che difficilmente si priverà di un grande allenatore a cuor leggero.

    In attesa di conferme, la dirigenza nerazzurra incontrerà l’allenatore del Catania Sinisa Mihajlovic che attualmente sembra l’alternativa più rischiosa, ma anche più probabile, vista l’estrema facilità con cui il serbo potrebbe liberarsi dalla società sicula.

    L’incontro dovrebbe esserci già domani, e solo allora si saprà se il patron nerazzurro Massimo Moratti affiderà la panchina al serbo oppure continuerà con altri sondaggi.

    Chi sostituirà Mourinho?

    • Capello (35%, 188 Voti)
    • Mihajlovic (26%, 140 Voti)
    • Hiddink (14%, 76 Voti)
    • Altro (13%, 68 Voti)
    • Benitez (12%, 67 Voti)

    Totale Votanti: 539

  • Mourinho e Milito gelano prima il Bayern e poi Moratti

    Mourinho e Milito gelano prima il Bayern e poi Moratti

    Alla gioia per la conquista della Champions League, la terza nella storia dell’Inter dopo un’astinenza durata 45 lunghi anni, a rovinare, tra virgolette, la festa al popolo nerazzurro sono gli addi di Mourinho (maturato già da un pò) destinazione Real, e quello probabile di Milito, l’eroe di Madrid.
    L’addio dell’allenatore portoghese era già nell’aria da tempo e confermato dallo stesso a fine festeggiamenti:

    • Se resto o no? Al momento, le percentuali di permanenza all’Inter sono bassissime. E’ vero, sono mesi che penso alla possibilità di lasciare il calcio italiano e, dopo questo tris di vittorie, credo possa essere arrivato il momento giusto; io ho fatto la storia dell’Inter e voglio essere il primo allenatore a vincere la Champions League con tre squadre diverse. Sono più vicino ad altre scelte che all’Inter. Il Real Madrid è l’unica società che si è avvicinata a me e da domani ci penseremo seriamente. L’Inter mi ha dato tanto, ma io ho dato tutto e per questo mi sento libero di fare le mie scelte. Non dimenticherò mai questa società, questi calciatori ed i tifosi, fantastici. Sono molto grato a Massimo Moratti, è lui l’anima del club ed è importante che sia lui a restare, non io: vederlo esultare ed alzare la coppa mi ha emozionato e soddisfatto tantissimo“.

    Ma se i tifosi nerazzurri erano già preparati per l’addio di Mourinho, non si aspettavano certo quello del Principe Milito che arriva come un fulmine a ciel sereno. Il man of the match della finale dichiara di aver ricevuto una grossa offerta e che deciderà se accettarla o meni nei prossimi giorni:

    • E’ una gioia mai provata in vita mia, è incredibile. Sono felicissimo per tutta l’Inter ma soprattutto per il Presidente che si merita una soddisfazione così. Il calcio è strano, due anni fa lottavo con il Saragozza per non retrocedere e ora sono Campione d’Europa. Sono felicissimo, davvero. Ringrazio tutti, il Presidente, il Mister, tutti. L’anno prossimo? Ho ricevuto un’offerta importante e ci penserò. Vediamo, nel calcio non si può mai dire“.

    Sembra che la squadra in questione sia il Real Madrid, sotto espressa richiesta di Josè Mourinho che nella prossima stagione siederà sulla panchina delle merengues. Sarà difficile trattenere Milito a meno che Moratti non tenti di dissuaderlo con un rinnovo di contratto a cifre astronomiche.

  • Moratti – Mourinho, stretta di mano d’addio?

    Il numero uno nerazzurro Massimo Moratti ha fatto visita nel pomeriggio alla squadra mentre stava effettuando l’ultimo allenamento prima della grande sfida di domani sera al Santiago Bernabeu nella finalissima di Champions League contro il Bayern Monaco. Il presidente, sorridente, si è avvicinato al tecnico Josè Mourinho: stretta di mano e pacca sulle spalle al portoghese. Ed è stato inevitabile per i giornalisti chiedere a Moratti se fosse stata una stretta di mano d’addio con le voci sempre più insistenti che vogliono il tecnico di Setubal sulla panchina del Real Madrid, la stessa sulla quale siederà domani da allenatore, ancora, dell’Inter:

    • Non era certo un addio, lui (Mourinho ndr) risponde sempre con la stessa professionalità e sono sicuro che domani farà bene. Non credo abbia già firmato per il Real Madrid“.

    Poi il presidente si esprime sulla partita che andrà in scena domani:

    • Sarà il giorno emotivamente più importante. C’è lo stesso pensiero e cioè la felicità di partecipare a una bellissima cosa e sentire anche intorno tanta felicità. La sensazione è soprattutto di felicità, non di esaltazione esagerata, ma di vera felicità di partecipare alla finale in questo posto meraviglioso.
      In finale sono arrivate obiettivamente le due squadre più forti, che hanno eliminato squadre importanti, l’Inter in particolar modo. Ho piena fiducia in questo gruppo. Chi si meriterebbe di essere il protagonista della finale? Zanetti. Per la sua crescita costante e la sua professionalità. Io tengo assolutamente Zanetti sempre in palmo di mano.
      Avevo sognato di vincere a Siena ed è andata bene, per il momento non ho ancora sognato nulla…
      “.
  • Inter: ecco il nuovo allenatore

    Inter: ecco il nuovo allenatore

    Josè Mourinho e l’Inter formano una coppia perfetta che molto probabilmente andrà avanti fino a Sabato, fino alla finale di Champions League che vorrà dire molto (o poco?) per il prosieguo in panchina del tecnico di Setubal.  Mourinho ha già fatto sapere che dopo la finale vorrà prendersi dei giorni di riposo per riflettere sul suo futuro e considerare la scelta migliore da fare. Inter o Real Madrid, è questo il dilemma: da una parte l’amore dei tifosi interisti, della società, di tutto l’ambiente che ha trovato in lui una sorta di condottiero dell’armata nerazzurra, un allenatore che rispecchia in tutto e per tutto l’essere, le idee e lo stato d’animo dei tifosi interisti; dall’altra parte la voglia di provare un esperienza nuova, di conquistare altri “tituli” e altre tifoserie.

    In mezzo a tutto questo c’è l’Italia, che Mourinho ha più volte dichiarato di non amare. Resterà Josè Mourinho alla giuda dell’Inter? Difficile, se non impossibile, mai come in questo periodo le strade del tecnico lusitano e dell’Inter sono state così separate. Tanti i nomi per una panchina naturalmente ambita, ma proviamo a stringere il cerchio e a considerare quelli che saranno i probabili sostituti di Mourinho all’Inter: Fabio Capello e Rafa Benitez. Il favorito attualmente sembra quest’ultimo, a rafforzare le nostre considerazioni, i rapporti instabili che ormai il tecnico spagnolo ha con i giocatori e la voglia di far cassa della dirigenza del Liverpool. Fabio Capello è il secondo candidato, dotato di grande esperienza e ampia bacheca. Il tecnico di Pieris è stato già contattato in passato dal patron nerazzurro Massimo Moratti durante l’ultima stagione di Roberto Mancini, ma l’idillio tra il tecnico friulano e il numero uno di corso Vittorio Emanuele non scoppiò mai per via delle famose dichiarazioni che rilasciò Fabio Capello sulle vicende di Calciopoli: “Altro che scudetto degli onesti, il titolo alla Roma? Sarebbe troppo bello…” affermazione che il patron nerazzurro, persona che non dimentica, non mandò affatto giù. Mihajlovic, Guardiola, Hiddink, Allegri e Prandelli sono solo voci infondate o meglio chiacchiere da bar. I nomi attualmente in corsa per la panchina solo solo due, anzi forse tre con un ripensamento di Mou.

  • Inter: il “triplete” vale oltre 100 milioni

    L’Inter si appresta a vivere l’ultimo atto di una stagione esaltante e ricco di soddisfazioni. La vittoria della Champions League oltre ad esser motivo di vanto permetterebbe ai nerazzurri di diventare la prima squadra italiana a compiere il grande slam e sollevare al cielo i tre trofei più importanti stagionali.

    Il Corriere dello Sport ha voluto analizzare la conquista del triplete dal punto di vista economico e per la gioia del presidente Moratti la scoperta è stata interessante. Gli introiti supereranno i cento milioni di euro e permetteranno alla società di ripianare il debito ma anche di esser ancora protagonista assoluta nella finestra estiva di calciomercato.

    Se i nerazzurri poi dovessero riuscir a portare a casa nella prossima stagione la Supercoppa italiana ed europea e il Mondiale per club si sfonderebbe il tetto dei 100 milioni. Moratti stanzierà 600 mila euro ad ogni giocatore in caso di successo ma saranno un eresie in confronto agli incassi che entreranno nelle casse di via Durini.

  • I giocatori dell’Inter esagerano: sul pullman striscione volgare contro Totti

    Gli sfottò sono il sale del calcio e quando si vince uno scudetto negli ultimi minuti di una stagione la tensione può giocare brutti scherzi. Gli screzi delle ultime settimane tra Roma e Inter e sopratutto il parapiglia tra i giocatori delle due squadre nella finale di Coppa Italia ha alzato il tono dello scontro.

    I giocatori nerazzurri in festa per le vie del Duomo hanno offeso pesantemente Totti e il popolo giallorosso con due striscioni di cattivo gusto. “Totti, anzichè metterti il pollice in bocca, mettiti il medio in c…” titolava un grande striscione sulla fiancata del bus e ancora “Mourinho come Nerone”. Brutta caduta di stile dei giocatori nerazzurri che generano ancor più veleno in un giorno di festa.

    Anche il patron Massimo Moratti imitando le manette di Mourinho a fine partita si è lasciato andare ad un gesto estremo e di protesta alquanto fuoriluogo.

  • Inter: Milano è nerazzurra, Mourinho diserta la torcida

    Un bagno di folla nerazzurra ha accolto i giocatori di ritorno da Siena. Oltri mille tifosi alla Malpensa e in cinquantamila affollavano le vie del Duomo in attesa del pullman con a bordo i giocatori. Giocatori e e tifosi in estasi per una sensazionale stagione che sabato prossimo potrà diventare superlativa.

    Pragmatico come suo solito il tecnico portoghese ha disertato i festaggiamenti proprio per curare nei dettagli la partita di domani e non aver cali di concentrazione. Niente giro tra la folla e niente cena con la squadra in albergo dove risultano assenti anche il presidente Moratti, Mario Balotelli e Dejan Stankovic.

    Il tripudio nerazzurro:

  • Le interviste di Siena – Inter 0-1. La gioia dei nerazzurri

    Ecco la gioia dei giocatori dell’Inter dopo la conquista del 18esimo scudetto.

    Maicon: “Sono veramente contento, felicissimo oggi festeggiamo lo scudetto, domani riposiamo poi c’è una grande finale. Stasera certo, faremo una grande festa, chi dice il contrario sbaglia. Paura non c’è mai stata, perché ci fidiamo di noi, però il merito è di tutta la squadra e grazie a Dio lo scudetto è andato all’Inter. Lo dedico a mia madre, mio padre, a mio fratello, mia sorella e la mia famiglia. A tutte le persone che mi sono state vicine, è il nostro scudetto“.

    Julio Cesar: “Non esiste emozione più grande, siamo felicissimi, è stata dura. E’ più bello vincere così: complimenti alla Roma che ha fatto un gran lavoro, anche a Ranieri, però oggi ci godiamo questa vittoria. La cosa brutta del calcio però è che non possiamo godere tanto, sabato prossima abbiamo una finale che i tifosi e soprattutto il presidente vogliono vincere. Dedico lo scudetto alla mia famiglia e a tutti i miei splendidi compagni“.

    Milito: “L’ansia è normale all’intervallo, per fortuna ho trovato quel gol importantissimo, fantastico, il più importante della mia vita, sono contentissimo. Vogliamo goderci questo tricolore, però già da domani andremo già con la testa a Madrid. Una vittoria stupenda, sono troppo felice“.

    Stankovic: “Saluti a tutti. questo scudetto se lo meritano i tifosi, noi, il presidente, tutto lo staff, è stata dura oggi ma abbiamo vinto. Complimenti alla Roma, che ha fatto un super campionato, erano sempre lì, ma i campioni lo siamo noi. Adesso continuiamo così. Il nostro merito maggiore? Il merito è della società che ha portato un gruppo fantastico, ha preso il miglior allenatore dell’Inter, che ci ha messo dentro la convizione. Con tifosi, presidenti e mister siamo arrivati fin qui. Cosa faremo per trattenere Mou? Chiedetelo al presidente“.

    Cambiasso: “L’idea è corsa subito ai tifosi, quelli che non sono riusciti a venire fin qui. Non sappiamo cosa faremo ma vorremmo andare da loro in piazza a festeggiare. E’ stato uno scudetto molto sofferto perché cinque giornate fa eravamo sotto la Roma e negli ultimi anni non era mai successo. Siamo riusciti a vincere coppa Italia e scudetto e abbiamo sabato una partita che fa la differenza tra un’annata straordinara com’è finora e un’annata storica come vogliamo trasformarla“.

    Moratti: “Una festa meravigliosa, tutti felici! Non voglio essere nei panni di chi cerca di vincere perché soffri molto, ma non è detto che la fortuna ti sorrida sempre; per fortuna essa ci sorride da 4 anni dopo che per 10 anni non ci aveva sorriso.
    Mercato? Non puoi mai sapere come va, in non tanti avrebbero scommesso nello scambio Ibra-Eto’o, tutto dipende da come si ambientano i giocatori e ci è andata bene
    “.

  • Inter: è finita l’attesa, la Banca anticipa la vendita

    L’appello dei tifosi lanciato ieri sera a Massimo Moratti ha avuto successo e la Banca Popolare di Milano per attenuare i disagi dei coraggiosissimi supporter nerazzurri hanno anticipato di circa due ore l’apertura degli sportelli.

    I tifosi divisi in blocchi hanno passato la notte sotto l’acqua e al freddo ma per fortuna senza problemi di ordine pubblico. Tutti in fila e con le dita incrociate per esser nei 4000 mila eletti che potranno volare al Bernabeu.