Tag: massimo moratti

  • Moratti infiamma Juve – Inter: “sono loro a dover restituire altri scudetti”

    Moratti infiamma Juve – Inter: “sono loro a dover restituire altri scudetti”

    La Juve chiede la revoca dello scudetto 2006? Io posso dire che i fatti sono altri e che semmai la Juve dovrebbe restituirne altri

    La miccia la accende Ernesto Paolillo, amministratore delegato dell’Inter, dando questa risposta ai cronisti che gli domandano sulle richieste avanzate da Andrea Agnelli. Ma ad alimentare la fiamma contribuisce il presidente Massimo Moratti che da quando Mourinho ha lasciato i nerazzurri ha indossato l’armatura da corazziere lanciando strali sulle rivali e sopratutto sulla Juventus.

    “Le parole di Paolillo? E’ tutto vero, ma non insisterei in questi giorni su tutte queste cose, visto che domenica c’è la partita. Cerchiamo di non esagerare nella polemica in questi giorni perché può essere antipatico veramente. E poi vediamo di essere bravi noi domenica a fare bene la partita. Andrea Agnelli ha detto che sono un po’ nervoso? È passato un po’ di tempo da quando l’ha detto e quindi non ho nessun tipo di reazione nei suoi confronti, tutt’altro. Mi dispiace anzi, aver pensato male nel caso, ma mi sembra una battuta che poteva dire e quindi lasciamogliela dire. Domenica potrei anche essere con loro ma non ci sono e quindi lo farò per conto mio”

    Inutile dire come il match di domenica si preannuncia infuocato con uno stato di tensione che non si vedeva dai tempi della Triade. La speranza è che almeno in campo sia solo una partita di calcio.

  • Chivu, Milito e la panchina troppo corta. Quanti guai per Benitez

    Chivu, Milito e la panchina troppo corta. Quanti guai per Benitez

    Sostituire Mourinho dopo l’annata travolgente sarebbe stato un compito arduo per chiunque e lo è ancor di più per Rafa Benitez, allenatore abituato al dialogo, al confronto con la squadra e non quindi un autarchico padrone.

    La missione dello spagnolo è dare alla solidità dell’Inter mourinhana un gioco ma far cambiare mentalità a giocatori che hanno dato il massimo la scorsa stagione è quasi impossibile. Il nuovo progetto è reso ancor più arduo dall’improvvisa avarizia di Moratti che praticamente costringe lo spagnolo a non aver una reale alternativa allo spento Milito in attacco, un centrale difensivo che può permetter a Lucio di aver un dolore al ginocchio.

    L’origine dei problemi è però la dichiarazione sibillina di Samuel Eto’o ad inizio estate “non voglio più fare il terzino” e lo sfogo di Chivu di ieri sera dimostra che adesso la coperta è troppo corta. Il rumeno senza la copertura era spesso sovrastato dalla vivacità di Menez e dalla sgroppate di Cassetti andando spesso in confusione.

  • Calciopoli: accerchiato Moratti, anche De Santis chiede i danni

    Calciopoli: accerchiato Moratti, anche De Santis chiede i danni

    Forse c’era davvero nervosismo in Massimo Moratti quando si è trovato costretto a commentare il misterioso incontro tra Abete e Agnelli. Il patron dell’Inter si trova in una morsa con convocazioni e richieste di danni da ogni parte tanto che il mese di ottobre sarà sicuramente probante e ancora ricco di colpi di scena.

    Ma andiamo con ordine. La Figc ha ottenuto finalmente l’intero faldone di intercettazioni e adesso il procuratore Stefano Palazzi inizierà la serie di convocazioni per metter luce definitivamente a questo capitolo increscioso del calcio italiano e con ogni probabilità verrà tolto lo scudetto del 2006 ai nerazzurri.

    Andrea Agnelli
    non perde occasione per ribadire la voglia di verità assoluta della Juventus ed è un martello continuo verso la Lega e adesso anche nelle sede civile. Il primo ottobre Moratti sarà finalmente di scena a Napoli dove il giudice Casoria riprenderà il dibattimento al processo e si alterneranno sui banchi i vertici nerazzurri chiamati a spiegare le telefonate compromettenti di Moratti e Facchetti ma anche lo spionaggio a De Santis e Vieri.

    Proprio l’ex arbitro nei giorni scorsi, tramite i suoi legali, ha fatto pervenire al numero uno di via Durini la raccomandata chiedendo il risarcimento danni per il dossieraggio “nell’Operazione Ladroni”. Se l’Inter rifiutasse la proposta d’accordo De Santis portebbe l0incartamento in tribunale dando vita all’ennesimo processo di una storia infinita.

  • Calciopoli, Agnelli risponde a Moratti: “da parte nostra non c’è motivo di essere nervosi. Da parte loro?”

    E’ di nuovo Juventus-Inter, le due società aspettando di scontrarsi in campionato e magari di ritornare a lottare per le posizioni prestigiose della classifica, si danno battaglia mediatica con continui botta e risposta intorno allo scudetto del 2006 e ai nuovi strascichi di Calciopoli.

    Il patron nerazzurro aveva commentato con una battuta ironica l’incontro tra Abete ed Agnelli che non ha perso l’occasione per ribattere “Evidentemente dopo aver vinto ieri per quattro a zero era nervoso e quindi ha voluto pensare a noi – ha detto Agnelli, uscendo dalla sede della Lega di A – ah, l’ha detto prima? Allora era nervoso prima. Da parte nostra non c’è motivo di essere nervosi. Da parte loro? Non lo so. Io guardo alle vicende delle Juventus, ho già ribadito in altri momenti, siamo tranquilli, sappiamo cosa c’è nell’esposto, lo sa la Federazione, attendiamo fiduciosi un loro giudizio“.

    I giornalisti lo incalzano sulla querelle con i nerazzurri ricordando i botta e risposta dei tempi moggiani “Da parte mia è molto sereno questo rapporto tra Inter e Juventus. Conoscete l’esposto. Sulla base delle nuove intercettazioni anche l’Inter ha compiuto/ha avuto delle telefonate. Quindi che non venga assegnato”.

  • Calciopoli: Moratti pronto alla battaglia, nuova stoccata alla Juve

    I due di Mourinho all’Inter sono serviti tantissimo a Massimo Moratti sei per la gran mole di trofei portati in via Durini ma sopratutto per la crescita professionale e nel modo di approcciarsi alla stampa. La figura del presidente impacciato e spesso a disagio davanti ai microfoni ha lasciato il posto ad una nuova persona, arguta che ad ogni dichiarazione attira a se le prime pagini dei giornali lanciando strali e messaggi verso i possibili nemici.

    E ieri sera, nonostante la convincente vittoria contro il Bari e il ritorno al gol del Principe Milito ha fatto capire di esser pronto alla battaglia pur di non restituire quello scudetto assegnatogli nel 2006. Ieri mattina aveva fatto scalpore l’incontro tra il presidente della Juve Andrea Agnelli e Giancarlo Abete proprio per parlare del nuovo filone di intercettazioni che potrebbe portare ad un Calciopoli bis.

    Moratti serafico e diretto lancia l’ennesima stoccata verso la Vecchia Signora “li ho visti contenti. Si vede che avranno già una linea comune…”. – e continua – Quello scudetto è stato tolto giustamente. E’ una cosa assolutamente normale e consequenziale. Rimango della mia idea e non perché sono interista. In ogni caso io non ho la necessità di andare da Abete…”.

  • Calciopoli bis: Faccia a faccia Agnelli – Abete

    Calciopoli bis: Faccia a faccia Agnelli – Abete

    Il presidente della Juventus Andrea Agnelli ha incontrato ieri in Federcalcio il numero uno della FIGC Giancarlo Abete per discutere, tra le altre cose, dell’inchiesta Calciopoli bis che partirà tra qualche giorno. In particolare Agnelli ha chiesto in primo luogo parità di trattamento e giustizia nel caso in cui il procedimento nei confronti delle squadre e dei personaggi coinvolti ravvisi comportamenti di dubbia moralità, così come fatto per la Juventus e per suoi dirigenti all’epoca dei fatti di Calciopoli 1.

    Proprio in questi giorni la FIGC ha acquisito dal tribunale di Napoli le 170 mila telefonate che saranno al vaglio dell’equipe del procuratore federale Stefano Palazzi. Di queste sono 90 le intercettazioni “bollenti” che secondo la tesi accusatoria dei legali di Luciano Moggi incastrerebbero l’Inter, il numero uno nerazzurro Moratti e l’allora presidente della società Facchetti, scomparso quattro anni fa.
    In ballo c’è lo scudetto del 2006: se fosse provata la colpevolezza dell’Inter la Federazione revocherebbe quel titolo che allora fu tolto alla Juventus e assegnato proprio ai nerazzurri. Niente di più di questo perchè se emergessero eventuali reati commessi ormai sarebbero caduti in prescrizione.

  • Kaka all’Inter, un’idea di Mourinho?

    Ibrahimovic al Milan è stato un colpo basso per Massimo Moratti e l’Inter anche se i successi della scorsa stagione hanno attutuito i rimpianti verso un giocatore fortissimo ma difficile da collocare in un organico che vuol tentare di esaltare il collettivo.

    Ma per rispondere allo sgarbo milanista nel mercato invernale potrebbe tornare a Milano e vestire la maglia nerazzurra Kaka, il brasiliano icona rossonera per molti anni potrebbe lasciare Madrid per rilanciarsi in un campionato a lui più congeniale e tentare di riprendersi quindi lo scettro di giocatore decisivo e importante per la squadra.

    La trattativa pare sia nata da un’idea di Mourinho in una delle tante telefonate con il presidente Moratti. Il rapporto tra il portoghese e il suo ex datore di lavoro è rimasto buonissimo tanto che i due sembrano siano diventati confidenti e suggeritori a vicenda. Lo Special One, pare abbia proposto il brasiliano come risposta allo smacco rossonero.

    La linea di partenza è che Kaka non sarà nei piani di Mourinho preferendogli i giovani e duttili Ozil e Canales, il brasiliano sarebbe un’ottima risposta al Milan di contro però c’è il costo vicino ai 40 milioni di euro, le condizioni del giocatore, gli argomenti per convincere Florentino Perez e per ultimo ma per certi aspetti più importante la collocazione nello scacchiere di Benitez.

    L’utilizzo del brasiliano infatti rischierebbe di pestare i piedi a Sneijder, di tarpare le ali al giovane Coutinho oppure costringere il tecnico spagnolo ad un cambio di modulo con il conseguente sacrificio di Eto’o o Milito.

  • Kaka all’Inter, Moratti ci pensa

    Per il momento è solo una indiscrezione raccolta dal Corriere dello Sport e come tale va presa con il beneficio del dubbio anche perchè il Kaka che conosciamo noi difficilmente farebbe uno smacco cosi grande al suo Milan, ma come si suol dire nella vita e nel calcio ancor di più mai dire mai.

    LA trattativa sarebbe nata da un’idea di Massimo Moratti dopo aver capito la volontà di Josè Mourinho di puntare su altri giocatori piuttosto che sulla stella brasiliana. Kaka, adesso alle prese con l’ennesimo infortunio, è un pupillo di Florentino Perez ma da come abbiam imparato a conoscere lo Special One non faticherà tantissimo a convincerlo della bontà del suo nuovo progetto.

    Kaka potrebbe arrivare a gennaio e sarebbe il valore aggiunto per la seconda parte della stagione sia in campionato che in Champions visto che difficilmente sarà a disposizione dei madrileni per la fase a gironi.

  • Moratti folgorato dal “nuovo” Cassano

    L’Inter ha preferito lasciare invariato l’organico di inizio stagione decidendo di privarsi del solo Balotelli e di trattenere Maicon prendendo tempo per ponderare l’acquisto giusto per il mercato invernale.

    Benitez voleva qualcosa, sopratutto a centrocampo, ma sperava pure in un possibile sostituto di Balotelli che permettesse di aver in organico un giocatore talentuoso e imprevedibile.

    In Italia c’è un solo giocatore che ha queste caratteristiche nel dna e adesso ha anche deciso di metter la testa a posto, stiamo parlando di Antonio Cassano rivitalizzato dalla cura Del Neri alla Sampdoria ed ora punto di riferimento dell’Italia di Prandelli.

    Cassano non è più giovanissimo ma come ha lui stesso confessato vuol recuperare il tempo perso mettendosi in gioco e provare a vincere. L’Inter, più della Samp, potrebbe regalargli platee importanti e permettergli di confrontarsi in Champions. Il vero ostacolo dell’Inter anche questa volta è la Juventus dove la presenza di Marotta e Del Neri potrebbe esser un deterrente per il Pibe de Bari. La dirigenza bianconera sembra infatti che stia pensando a Cassano come l’uomo giusto per sostituire Del Piero.

  • Mourinho: “Ritornare all’Inter? Perchè no”. E su Ibra…

    Mourinho: “Ritornare all’Inter? Perchè no”. E su Ibra…

    Tanti messaggi d’affetto da parte di Josè Mourinho alla sua ex squadra. Dopo aver confidato di sentirsi spesso con il presidente Massimo Moratti, lo “Special One” alle domande riguardanti il suo futuro non se l’è sentita di escludere un suo ritorno sulla panchina dei nerazzurri, ch gli ha dato tantissime soddisfazioni lo scorso anno:

    Tornare? Perché no, siamo stati felici insieme. Per il futuro non si sa mai” – ha detto Mou da Nyon, ribadendo il suo attaccamento al popolo interista – “Sono sempre uno dell’Inter, sono stato felice e abbiamo vinto tutto“.
    E si lascia andare ad un sorriso quando gli viene chiesto cosa ne pensasse di una probabile finale di Champions League tra Inter e Real Madrid: “Si, sarebbe davvero bello“.

    Infine non potevano mancare le domande su Ibrahimovic, neo acquisto dei rivali rossoneri, al quale l’uomo di Setubal ha risposto così: “E’ un grande giocatore. Lo preferisco senza dubbio al Milan che non al Barcellona“.