Tag: massimo moratti

  • La situazione in casa Inter: Benitez e Abu Dhabi

    La situazione in casa Inter: Benitez e Abu Dhabi

    Questa volta la storia è arrivata al capolinea, manca soltanto la fine del Mondiale per Club, per decretare la fine dell’avventura interista di Rafa Benitez. Ora non si può fare, Moratti vuole tranquillizzare la situazione e non intende creare ulteriori scompigli in vista della competizione di Abu Dhabi che nella prossima settimana vedrà i nerazzurri protagonisti.

    In maniera positiva o negativa? Questo non si sa, l’unica certezza è che ognuno andrà per la sua strada, con o senza coppa. La situazione psicologica disastrosa che ha colpito casa Inter, sarebbe il motivo principale per il quale il Patron nerazzurro sarebbe intenzionato ad interrompere, ed annullare ogni progetto futuro con il tecnico madrileno, considerato il colpevole n1. I risultati per ora, rendono più che legittime le convinzioni del n1 di Corso Vittorio Emanuele: 23 punti conquistati su 45 disponibili in campionato, 7 sconfitte totali (eguagliato in poco più di 4 mesi il numero di insuccessi totali dell’anno precedente), qualificazione in champions ottenuta si, con una giornata in anticipo, ma anche con un girone di ritorno disastroso, culminato con un netto 3-0 in casa dei Tedeschi del Werder Brema.

    Ad aggravare maggiormente la situazione, subentrano i numerosi infortuni, frutto di una preparazione che ha letteralmente sbriciolato i nerazzurri. E’ chiaro tuttavia che sarebbe un grave errore considerare il tecnico l’unico colpevole.  Si è piu’ volte detto che la società ha sbagliato a non fare mercato ma nelle ultime settimane ben piu’ grave è stato l’errore di dimostrarsi fragile concedendo all’allenatore una fiducia a tempo che di fatto ha prodotto ulteriore malessere nell’ambiente ed ha creato un alibi nella testa dei giocatori.

    Tanto rumore per nulla quando invece sarebbe stato cosi’ semplice ed utile recidere. Ora si guarda avanti, con la voglia di cambiare, ma anche con la paura di fallire quest’ultimo obiettivo, a cui i tifosi e la società tengono tanto. In pochi avrebbero immaginato una situazione del genere solo sette mesi fa, quando la sera del 22 maggio l’Inter di Josè Mourinho trionfava in quel del Santiago Benabéu la vittoria della sua terza Champions League.

  • Benitez, adesso è davvero finita. Moratti guarda al futuro

    Benitez, adesso è davvero finita. Moratti guarda al futuro

    Massimo Moratti si sente tradito da chi in estate gli ha consigliato di intraprendere questa strada e scegliere un mercato soft e sopratutto Benitez in panchina, lo sfogo di ieri e ancor prima quello dopo la debacle nel derby contro il Milan ne sono gli episodi più lampanti.

    Se prima di Brema, il Mondiale per Club poteva esser il banco di prova per Benitez dopo la debacle in terra tedesca il tecnico spagnolo, in caso di vittoria, conserverà la panca ma a giugno dirà addio al nerazzurro. Il presidente è consapevole che prender un nuovo tecnico adesso potrebbe esser controproducente e oltretutto non potrebbe esser una prima scelta visto che la maggior parte sono impegnati su altre panchine.

    Quindi i nerazzurri opteranno per il cambio tecnico solo se il viaggio ad Abu Dabi dovesse rivelarsi ancora fallimentare e con ogni probabilità a quel punto si sceglierebbe un traghettatore. I nomi per giugno sono “i soliti noti” in cima alla lista sembra tornato ad esserci Fabio Capello difficilmente però lascerà la nazionale inglese prima dell’europeo, dietro c’è Pep Guardiola classe e carisma da vendere ma che vorrebbe dire affidarsi ad un nemico di Mou e ad un suo alterego. Le altre soluzioni portano a Spalletti mentre sembrano non aver chance il milanista Leonardo e l’interista Zenga.

  • Bluff di Moratti. Cassano sempre più vicino all’Inter

    Bluff di Moratti. Cassano sempre più vicino all’Inter

    Chiusura definitiva verso Cassano? No, anzi, Massimo Moratti intervistato sulla questione mercato che porterebbe “El pibe de Bari” ad Appiano ha lasciato parole tutt’altro che rinunciatarie in merito a quest’opzione. “Cassano fantacalcio? Per il momento sì“. Dichiarazione che fa pensare a tutt’altro che ad un cambio di obiettivo. Si sa, al numero uno dell’Inter ha sempre intrigato l’ipotesi di portare Fantantonio a Milano, è innamorato del ragazzo barese, e non si lascerebbe mai scappare un’opportunità economica così intrigante che permetterebbe ai nerazzurri di rinforzarsi adeguatamente e colmare il distacco dai cugini rossoneri.

    È probabile invece, che le dichiarazioni di Moratti siano dovute ad uno scopo precauzionale, per non distogliere la concentrazione della squadra in vista di una serie di appuntamenti molto importanti quali: Lazio, Werder Brema ed infine Abu Dhabi. Resta il fatto che però per il momento Antonio Cassano non è un giocatore dell’Inter.

  • Sondaggio: Crisi Inter. Chi è il colpevole?

    Sondaggio: Crisi Inter. Chi è il colpevole?

    L’Inter scivola a -9 dal Milan capolista dimostrando di aver perso l’autorevolezza della scorsa stagione rischiando di pregiudicare sin da ora gli obiettivi di stagione. La squadra decimata da infortuni manca di brillantezza e gli uomini decisivi della scorsa stagione quest’anno vivono un calo fisiologico.

    In questi casi “le colpe” non sono mai del singolo ma andrebbero divise tra tutto l’organigramma societario, noi attraverso il sondaggio e il vostro aiuto cerchiamo di capire chi è il maggior colpevole.

     

    Crisi Inter. Di chi è la colpa?

    • Infortuni (35%, 18 Voti)
    • Massimo Moratti (31%, 16 Voti)
    • La campagna acquisti estiva (23%, 12 Voti)
    • Rafa Benitez (17%, 9 Voti)
    • Giocatori (10%, 5 Voti)

    Totale Votanti: 52

  • Benitez sotto controllo, Ausilio sarà il nuovo Oriali

    Benitez sotto controllo, Ausilio sarà il nuovo Oriali

    Lo scorso anno mi trovai spesso a sentir elogiata l’Inter per la gestione societaria, veniva definita efficiente, preparata, puntigliosa e in molti casi mi trovai d’accordo soprattutto con la “finezza” di schierare Figo come dirigente accompagnatore contro il Barcellona per interloquire con l’arbitro.

    L’annata sappiamo com’è andata e in estate con la rottura con Mourinho è stato esautorato anche Lele Oriali promuovendo Amedeo Carboni su suggerimento di Benitez. Ora Benitez è messo in discussione e l’Inter prima di correre ai ripari ha deciso di far monitorare il lavoro dello spagnolo da Piero Ausilio, uomo della società e fautore di tanti successi con il settore giovanile.

    La figura di Ausilio praticamente sostituisce quella di Oriali limitando il campo d’azione di Carboni e magari evitando figure pessime come quella rimediata nel derby: l’Inter si è dimenticata di inserire in distinta l’addetto all’arbitro rimediando 4000 euro di multa…

  • Per Benitez fiducia fino al Mondiale per Club

    Per Benitez fiducia fino al Mondiale per Club

    Massimo Moratti ieri ha cercato di placare un pò gli animi correggendo il tiro legittimando il lavoro di Rafa Benitez e confermando, a meno a parole, la volontà di proseguire la stagione insieme. In realtà le parole post derby suonano come una defenestrazione del tecnico, bocciando pubblicamente il suo operato e dando un altro appiglio ai giocatori per il proseguo della stagione.

    Benitez al momento continuerà a guidare l’Inter sperando di recuperare qualche giocatore e ritrovare convinzioni e brillantezza di un tempo e allo stesso tempo programmerà il mercato invernale con Branca, cercando di tarpare le falle di un organico ridotto all’osso dagli infortuni e dai mancati acquisti estivi.

    Ma la fiducia avrà un tempo limite che si concluderà con il Mondiale per Club, obiettivo di stagione per i nerazzurri oltre che per il prestigio per completare nel migliore dei modi il ciclo della scorsa stagione. Fallire quell’appuntamento metterà fisicamente Benitez alla porta e a quel punto le ipotesi di un ritorno in Italia di Spalletti sarebbero più concrete.

  • Dietrofront Moratti. Fiducia a Benitez: “Spalletti? Non scherziamo”

    Dietrofront Moratti. Fiducia a Benitez: “Spalletti? Non scherziamo”

    Dalle parole a caldo di ieri sera “Non si può continuare così” che sembrava avessero screditato l’allenatore Benitez a quelle più razionali e pacate di stamattina: “Bisogna dare una scossa e Benitez è in grado di darla“.
    Questo il pensiero di Massimo Moratti post derby che ha visto la sua Inter perdere la stracittadina in favore dei cugini rossoneri. Al numero uno di via Durini non è per niente piaciuto l’atteggiamento della squadra criticando aspramente il gioco “non mi è piaciuto niente, non è che il Milan abbia giocato meglio di noi, siamo stati noi che non abbiamo giocato proprio“.

    Subito si è pensato ad un avvicendamento prossimo in panchina tra il tecnico spagnolo e quello fresco di vittoria del campionato russo con lo Zenit Luciano Spalletti, voglioso di rientro in patria. Il suo contratto con la squadra di San Pietroburgo infatti scadrà a gennaio, e da quella data in poi il tecnico toscano sarà libero di accasarsi dove vorrà.
    Ma Moratti questa mattina ha lui stesso gettato acqua sul fuoco auspicando una pronta ripresa già dalla prossima giornata ed esprimendo fiducia a Benitez:

    • Certo, per lui non era la situazione più facile prendere una squadra che ha avuto tanto e che ha dato tanto, e farla ricominciare da capo, però, insomma, deve riuscire a farlo. La squadra c’è, non è una squadra di 10 anni fa ma di tre mesi fa, e quindi è la stessa squadra che si è espressa sempre molto bene, con ampi margini. Luciano Spalletti e Leonardo possibili sostituti? Non scherziamo“.
  • Gioia Spalletti, è campione con lo Zenit. E Adesso l’Inter?

    Gioia Spalletti, è campione con lo Zenit. E Adesso l’Inter?

    Il Made in italy continua a funzionare oltre il suolo italico, lo Zenit San Pietroburgo è campione di Russia con due giornate d’anticipo. Festa grande quindi per l’ artefice principale di questa vittoria, e cioè, Luciano Spalletti che ha guidato lo Zenit in una cavalcata fantastica e non lasciando mai trasparire alcun segnale d debolezza o affanno. Il compito non è stato assolutamente facile, considerando che non è sempre scontato che la squadra più forte e con tanti campione, alla fine possa uscire vittoriosa, ed infatti Spalletti ha saputo governare per bene i caratterini non certo facili dei suoi giocatori ed inoltre, cosa ben più importante, ha saputo farsi rispettare dentro lo spogliatoio cosa, che per un tecnico straniero, non è sempre facile.

    La certezza matematica del titolo, il terzo della storia dello Zenit (che non vinceva dal 2007), è arrivato con il 5-0 rifilato in casa al Rostov e al contemporaneo 1-1 del Cska Mosca, secondo in classifica, sul campo dello Spartak Nalchik.

    Adesso per Spalletti potrebbero aprirsi di nuovo le porte del campionato italiano e questa volte il destino potrebbe farlo sedere sulla panchina della squadra, sua grande rivale all’ epoca dell’ avventura giallorossa, e cioè l’ Inter di Massimo Moratti e farse ancora per poco di Rafa Benitez

  • Moratti duro con Benitez, Allegri per Pippo e Pato

    Moratti duro con Benitez, Allegri per Pippo e Pato

    “Subito troppo i rossoneri? Non mi sembra che abbiamo subito il gioco del Milan, non abbiamo fatto gioco… ed è ancora peggio…”.

    E’ scuro in volto e avvelenato Massimo Moratti alla fine del derby. Parole dure nei confronti di Benitez che denotano un clima di disagio nell’ambiente nerazzurro e la possibilità che la poltrona del tecnico spagnolo inizi a scricchiolare.

    Di tutt’altro tenore l’umore di Allegri finalmente appagato dalle scelte coraggiose e con un primato in classifica che da fiducia e morale per il futuro. Queste le sue dichiarazioni a fine partita “Abbiamo fatto una buona partita ma in alcune situazioni potevamo gestire meglio il pallone. L’espulsione di Abate? Dispiace, forse se avessi fatto prima la sostituzione non sarebbe accaduta. E’ una vittoria importante ma non abbiamo vinto il campionato, Il gruppo comunque – aggiunge – è solido e ha voglia di vincere”.
    Battuta su Ronaldinho: “troverò spazio” e a chi gli chiede una dedica “Credo sia giusto e importante dedicarla a Pato e Inzaghi che ci hanno dato tanto”.

  • Moratti e Facchetti Jr. divisi da Calciopoli

    Moratti e Facchetti Jr. divisi da Calciopoli

    Da quando Facchetti Jr. ha chiesto che venisse restituito alla Juventus lo scudetto 2006, tra i Moratti e la famiglia Facchetti qualcosa si è rotto. La riprova si è avuta ieri, quando è stato consegnato il premio “Campione non solo in campo” a Gianfranco Zola ed intitolato a Giacinto Facchetti.

    Tra gli ospiti mancava il patron nerazzurro, di cui ha fatto le veci la moglie Milly. Ma è chiaro che l’assenza di Massimo Moratti è sintomatica della situazione che si è venuta a creare. Il figlio di Facchetti, Gianfelice, proprio ieri è tornato a parlare di Calciopoli: “C’è una riflessione da fare, quella della differenza che c’è tra il peso delle offese e delle successiva smentite. Tutto ciò che riguardava mio padre è stato sconfessato sia in tribunale, sia con lettere di scuse. Fare chiarezza potrebbe essere una cosa positiva per tutto l’ambiente, non so se ci sia la volontà.»

    Si spera che la situazione fra Moratti e  Facchetti Jr. non sia insanabile, vista anche la stima che il patron ha sempre dimostrato nei confronti dell’ex giocatore e dirigente nerazzurro.