Tag: massimo moratti

  • Preziosi: “Boateng al Milan se riscattano Amelia”

    Preziosi: “Boateng al Milan se riscattano Amelia”

    Non è così ben delineata la trattativa che porterà al riscatto totale di Boateng da parte dei rossoneri. Infatti se proprio pochi giorni fa Adriano Galliani aveva lasciato una dichiarazione nella quale parlava di accordo già fatto con Preziosi, sulla base di 7 milioni di euro fissati per il riscatto del ‘Boa’, oggi Enrico Preziosi presidente del Genoa frena la trattativa, parlando di ottimi rapporti con i rossoneri, ma aggiungendo particolari sull’asse Milano – Genova.

    Direttamente dalle pagine della Gazzetta dello Sport, in un’intervista rilasciata a Carlo Laudisa il presidente rossoblu Preziosi ammette l’accordo con il Milan per il riscatto di Boateng: “Adriano ha ragione sulle cifre, ma la nostra stretta di mano non vale solo per Boateng” precisando come “io e Adriano siamo troppo amici per fare affari: non è il caso di litigare. Allora è meglio che mi mandi degli ambasciatori. Li scelga lui.”

    Preziosi aggiunge i particolari dell’incontro con Galliani avvenuto a Rio de Janeiro, precisando come oltre al discorso Boateng in Brasile i due ‘amici’ abbiano parlato anche di altro: “Il passaggio definitivo del ghanese al Milan è legato al contemporaneo riscatto della metà di Amelia per 2,5 milioni. E poi ci sono gli altri ragazzi. A metà ci sono Paloschi, Strasser, Oduamadi, Zigoni e Beretta. Quindi includendo Boateng e Amelia ci sono 7 giocatori in ballo. E’ necessario fare chiarezza.” In totale un giro di affari notevole, come fa notare lo stesso Preziosi parlando di un incasso estivo del Genoa di solo 5 milioni di euro. “Ora vanno fatti un po’ di conti – aggiunge il presidente rossoblu – E io so che Galliani è troppo più bravo di me. Perciò voglio gli ambasciatori.”

    Conferma sul non possibile ritorno di Boateng al Genoa e sul fatto che il giocatore abbia molti estimatori: “Lo so, ma quanti grandi club lo vorrebbero? Per me vale quanto Ranocchia e gli acquirenti non mancano. Sono contento però d’aver portato fortuna al Milan.” Il discorso continua con l’aggiunta di nuovi particolari sulla cifra del riscatto, aumentata in caso di scudetto rossonero, come già aveva precisato Adriano Galliani: “L’idea del milione di bonus per lo scudetto ci venne a Rio – aggiunge Preziosi – Per questo motivo quella sera a San Siro contro il Napoli ci mandammo i baci al gol dei Boateng: erano baci benauguranti.”

    Nel finale di intervista Preziosi parla anche della sponda opposta, citando gli ottimi rapporti con l’Inter e Massimo Moratti, non chiudendo assolutamente la porta ad un possibile ritorno di Diego Milito in rossoblu per la terza volta: “Mi piacerebbe tanto che Milito tornasse al Genoa. Con l’Inter però questo argomento non è mai stato toccato. E Diego ha un contratto lungo con Moratti.”

    Considerando che il bomber nerazzurro non ha avuto una stagione positiva e il suo rendimento è stato nemmeno lontanamente paragonabile all’anno del triplete, in casa nerazzurra stanno seriamente pensando di cedere qualche big dall’ingaggio pesante. Milito sicuramente non avrà più lo stesso mercato estivo (quando il Real e Mourinho erano disposti a versare quasi 20 milioni nelle casse di via Turati) e Moratti e Preziosi potrebbero intavolare realmente una trattativa per un ritorno dell’attaccante argentino e Genoa, in cambio magari di un discorso più ampio su Criscito Kucka e Palacio nella lista dei desideri della squadra interista.

  • Inter, Moratti conferma Leonardo: è l’uomo giusto

    Inter, Moratti conferma Leonardo: è l’uomo giusto

    C’ e’ chi lo chiamo feeling, Mourinho la chiamava empatia, questa particolare situazione che ha consolidato il rapporto tra il tecnico brasiliano Leonardo e la squadra ha convinto il presidente Massimo Moratti a confermare il buon Leo per la prossima stagione concedendogli la possibilità di giocarsi le proprie carte dalla prima all’ ultima giornata.

    Sicuramente il presidente nerazzurro non ha condiviso le scelte del brasiliano con l’ esclusione inspiegabile di Cambiasso a centrocampo e con il ruolo affidato ad un Thiago Motta sì positivo ma alcune volte limitato dagli infortuni, ma la reazione avuta dalla squadra con la vittoria contro la Lazio ed il consolidamento del secondo posto, ha dato dimostrazione che il brasiliano può sicuramente migliorare da un punto di visto tattico ma non ha niente da imparare nella comunicazione e nello spirito che ha saputo dare alla squadra proprio nei momenti di difficoltà.

    È ovvio che l’ Inter per tornare ad essere grande debba necessariamente consolidare il reparto difensivo ed effettuare un acquisto importante in mezzo al campo poi, per il resto, ci penserà Leo.

  • Mourinho all’Inter, c’è un altro indizio

    Mourinho all’Inter, c’è un altro indizio

    Conoscendo il modo di pensare di Mourinho mi vien difficile da credere un ritorno di Josè Mourinho a Milano. Il tecnico portoghese, ambizioso e calcolatore, dimostrerebbe per una volta di lasciar spazio anche ai sentimenti e per uno che si definisce Special potrebbe esser sintomo di debolezza. Come sarebbe una sconfitta lasciare il Real Madrid da sconfitto, senza riuscire a vincere la Liga e la sua terza Champions League.

    Proprio la vittoria della Champions potrebbe esser il nulla osta del tecnico portoghese per un ritorno in Italia e all’Inter dove gode di stima ed affetto incondizionato. La Gazzetta dello Sport oggi riporta però una nuova indiscrezione che avalla ancor di più la teoria di un accordo tra Moratti e Mourinho per ricominciare insieme il restyling nerazzurro.

    Dopo la domanda di iscrizione dei figlia alla scuola di Lugano (poco più di 30 km da Appiano Gentile) pare infatti che Josè Mourinho abbia contattato il personale che lavorava nella sua dimora milanese. Certo, è ancora poco. Ma due indizi iniziano ad esser una prova.

  • Inter dal Paradiso all’Inferno. Terzo posto a rischio

    Inter dal Paradiso all’Inferno. Terzo posto a rischio

    Adesso è allarme in casa nerazzurra. Dopo la sconfitta di Parma e l’addio definitivo alle possibilità di rincorsa scudetto, le notizie peggiori arrivano dalla parte bassa della classifica, con la vittoria della Lazio contro il Catania. La società di Lotito, adesso è a quota 60 punti, a soli 3 punti di distacco dai nerazzurri. Paradossale pensare che in due settimane siano totalmente cambiati gli obiettivi stagionali interisti, con un -2 dalla vetta i primi giorni del mese di Aprile, un quarto di finale più che abbordabile e la sfida in Coppa Italia contro la Roma come ciliegina sulla torta. Tutto cambiato una volta perso il derby, fuori dall’Europa contro lo Schalke 04, e oggi con la  paura-possibilità di perdere il terzo posto proprio ai danni della Lazio, finendo quarti in classifica con l’obbligo di un’estate breve in vista dei preliminari di Champions.

    Leonardo ha collezionato 4 sconfitte nelle ultime 5 gare ufficiali (sconfitta nel derby, contro lo Schalke, vittoria col Chievo, altre sconfitta in Germania e a Parma), un periodo nero che non capitava ai nerazzurri da addirittura 11 anni: durante la gestione Lippi nel 2000. Il tecnico che aveva saputo rimotivare e ricaricare i suoi condottieri dopo la gestione Benitez, adesso sta vivendo il suo peggior momento alla guida dell’Inter. La felicità e l’allegria che contraddistinguevano il suo modo di allenare sono apparse meno chiare nelle pesanti esclusioni di Maicon e Thiago Motta contro il Parma. Senza contare l’uso a metà di Sneijder a Parma privando una squadra stanchissima degli unici giocatori in grado di risolvere le partite anche da soli.

    Per la sfida di Roma in Coppa Italia si dovranno inoltre verificare le condizioni dei giocatori apparsi più stanchi e acciaccati fisicamente, quindi Lucio, Ranocchia per i suoi continui problemi al ginocchio e Chivu per una contusione rimediata a Parma.

    Centrocampo stanco, difesa vulnerabile e attacco sterile, queste sono i più grandi limiti apparsi in maniera evidente nelle ultime uscite stagionali della squadra guidato dal tecnico brasiliano. Poche soluzioni dalla panchina e poche cose da inventare nel modulo. C’è da stingere i denti e provare a gestire le forze per questo sprint finale.  Maicon e Thiago Motta dovrebbero comunque essere disponibili per la sfida di Coppa Italia contro la Roma. In campionato in quest’ottica la sfida contro la Lazio diventa una sfida spareggio, e la panchina di Leonardo in caso di sconfitta traballerebbe, con le prime indiscrezioni su un possibile affidamento della rosa in mano a Beppe Baresi, già vice ai tempi di Mourinho.  Preparando in questo modo la strada per un eventuale ritorno del vate di Setubal in terra nostrana, dopo le notizie giornalistiche sull’iscrizione dei suoi figli alla scuola di Lugano distante soltanto una ventina di minuti dalla Pinetina.

    L’amore di Mourinho per il nerazzurro è  sempre stato evidente agli occhi di tutti e ulteriori conferme di questo attaccamento arrivano dalle frasi riportate sulla Gazzetta dello Sport  durante la sfida tra Real Madrid e Barcellona, dove il portoghese avrebbe domandato cosa avesse fatto l’Inter a Parma, e alla notizia della sconfitta avrebbe risposto con un “vaffa”.

    Dallo spogliatoio arrivano comunque le parole del capitano Javier Zanetti (intervenuto nella trasmissione Staio Sprint) a voler dimostrare come la squadra sia unita e fortemente in sintonia con Leonardo: “Leo sta svolgendo un buon lavoro, non sarebbe corretto condannarlo per questo brutto momento”. Lanciando al tempo stesso parole al miele per un eventuale ritorno dello Special One sulla panchina nerazzurra: “ Mourinho? Per lui le porte saranno sempre aperte, dopo le straordinarie imprese compiute.”

    Il primo amore non si scorda mai, e Mourinho di certo non è stato solo una cotta per tutti i tifosi nerazzurri, giocatori compresi.

  • Berlusconi in vena di sfottò “zeru tituli” e barzelletta sull’Inter. Video

    Berlusconi in vena di sfottò “zeru tituli” e barzelletta sull’Inter. Video

    Il Milan viaggia a vele spiegate verso la vittoria dello scudetto e per Silvio Berlusconi è l’occasione di togliersi qualche sassolino dalle scarpe verso i cugini nerazzurri per il predominio di Milano. Il presidente intervenuto alla presentazione della ricandidatura di Letizia Moratti a sindaco di Milano rispolvera una barzelletta sui nerazzurri con l’amico e il cano che piange quando perde… e poi utilizzando una massima di Mourinho restituisce lo “zeru tituli” all’Inter e Moratti.

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  • Inter, Moratti rivuole Mourinho

    Inter, Moratti rivuole Mourinho

    Con il ko di Parma Leonardo ha ipotecato le ultime speranze di continuare il suo matrimonio con l’Inter, la panchina del brasiliano già traballante è diventatata praticamente instabile in questo ultimo mese e nonostante la stima che Moratti nutre per l’ex rossonero in estate si cambierà.

    Il totoallenatore è partito già da molto tempo ma dalla Gazzetta al Corriere dello Sport tutti sono sicuri che la prima scelta resti il ritorno dello Special One. Mourinho al Real nei prossimi quindici giorni si giocherà la stagione e un futuro che per forza di cose deve passare attraverso i risultati.

    Moratti elogia Mou, Mou elogia Moratti e qualche indiscrezione vuole che nella prossima settimana i due inizino a parlare di futuro. La rosea poi svela un particolare inquietante: lo Special One infatti avrebbe trasferito nuovamente i suoi figli alla scuola di Lugano…

  • Tevez a Milano… L’Inter sogna il colpaccio

    Tevez a Milano… L’Inter sogna il colpaccio

    Qualche settimana fa Carlos Tevez si era fatto beccare a Milano, ufficialmente per far shopping e per un suo sponsor personale, i più maliziosi paventarono un incontro con Massimo Moratti, suo estimatore da tempi non sospetti, per crear le basi di un passaggio in nerazzurro e chi addirittura ipotizzò un incontro con Paratici.

    Nel tardo pomeriggio di ieri l’argentino insieme alla sua ragazza hanno fatto scalo ancora una volta a Milano alloggiando in un noto Hotel del capoluogo lombardo. Dall’Inghilterra, ma anche le maggiori testate italiane adesso sembrano sicure nell’affermare il colpaccio di mercato dell’Inter per la prossima stagione.

    Moratti attraverso il sito ufficiale ha voluto ringraziare squadra e tifosi dopo la cocente eliminazione ad opera dello Schalke ha promesso nuove vittorie e con Tevez obiettivamente sarebbe piu facile.

  • Inter, Rifondazione o Ristrutturazione? Milito, J.Cesar e Sneijder in partenza

    Inter, Rifondazione o Ristrutturazione? Milito, J.Cesar e Sneijder in partenza

    Queste sono le parole chiave che risuonano nell’aria dopo la cocente eliminazione dai quarti di Champions League ad opera di un modesto Schalke 04. Con questa sconfitta, e la cacciata dall’Europa che conta si sancisce la fine di un ciclo di trionfi nerazzurri. Adesso come accadde con Mourinho, quando nonostante le vittorie in terra italica, Moratti pretese il successo nella grande Europa, per far tornare l’Inter sul tetto del mondo,  si rifondò gran parte della squadra. Molti nuovi giocatori arrivarono, e altrettanti ne partirono. Via Ibrahimovic, via Crespo, Cruz e Vieira. Tutti epurati per via dell’età anagrafica.

    La rifondazione fu totale con gli sbarchi a Milano di Lucio per la difesa (dal Bayern Monaco), Thiago Motta dal Genoa e Sneijder in arrivo gli ultimi giorni del mercato estivo direttamente dal Real Madrid. Insieme all’ex blaugrana Thiago Motta dal Genoa arrivò anche il Principe Diego Milito. Il reparto offensivo completamente svuotato di peso aveva bisogno anche di un altro campione così Moratti nell’affare del secolo (col senno di poi) vendette Ibrahimovic al Barcellona per 50 milioni di euro più la contropartita tecnica Samuel Eto’o.

    La rifondazione voluta da Mourinho ebbe l’effetto sperato, inserire campioni e giocatori con buona esperienza internazionale in una squadra che avesse ancora maggiore fame di vittorie, e riuscisse nell’impresa che mancava nella Milano nerazzurra da 45 anni. Sappiamo tutti benissimo come andò a finire la storia.

    Il ciclo nerazzurro si è chiuso ieri sera molto probabilmente. Ora Leonardo e la dirigenza interista  dovranno pensare a finire la stagione in maniera dignitosa sperando nella Coppa Italia e nella difficilissima rimonta scudetto, per poi programmare un mercato estivo che dovrà per forza di cose vedere partire grandi nomi per poter ricostruire una squadra che possa tornare ad essere competitiva.

    CHI VA, CHI VIENE

    PORTIERE- Julio Cesar come si sa ha molto mercato in Premier League, soprattutto è evidente il corteggiamento del Manchester United da parte di Sir Alex Ferguson. L’Inter se decidesse di privarsi del portierone brasiliano avrebbe già la soluzione in casa con il trasferimento di Viviano dal Bologna.

    DIFESA- Il reparto che nella scorsa stagione ha permesso all’Inter di vincere praticamente tutto quest’anno ha fatto acqua da tutte le parti ed è stato forse l’elemento più critico della gestione Leonardo. Lucio Samuel e Ranocchia sono gli intoccabili. Santon dovrebbe tornare alla base finito il prestito con il Cesena, e Nagatomo dovrebbe tranquillimente essere riscattato. Cordoba e Materazzi ormai non trovano più spazio e quindi potrebbero prendere in considerazioni altre ipotesi. Chivu non hai mai convinto in questa stagione e quindi rimane in dubbio. Per Maicon si aspettano altri assalti spagnoli quest’estate, ma sicuramente a minori cifre. Se parte il brasiliano potrebbe arrivare Kolarov dal City.

    CENTROCAMPO- Sneijder è il sogno proibito del Manchester United che insieme a J.Cesar sogna il giocatore olandese e sarebbe disposto a fare pazzie per averlo alla corte di Ferguson. Moratti deve prendere una decisione se tenerlo o monetizzare dall’eventuale partenza del gioiello nerazzurro. Cambiasso Stankovic e Zanetti continueranno a guidare la mediana di gioco, ma la loro età  fa riflettere come in questo reparto ci sia più bisogno che altrove di forze fresche. In estate vedremo se le offensive nerazzurre per Montolivo o per Poli saranno davvero decisive. Senza dimenticare il mercato estero con l’idea Shain del Borussia, o i sogni proibiti Fabregas e Schweinsteiger.

    ATTACCO- Rivoluzione totale, con gli unici intoccabili Eto’o e Pazzini. Pandev non ha convinto come nello scorso anno e gli estimatori in terra tedesca soprattutto al Bayern Monaco non mancano. Coutinho è la dimostrazione che nel calcio moderno non basta la tecnica ma è fondamentale anche il fisico, quindi probabilmente andrà in prestito per farsi le ossa. Anche la posizione di Milito non è così salda, e se Mourinho chiamasse di nuovo dal Real siamo sicuri che Moratti chiuderebbe la porta come nella passata stagione? C’è anche un’ipotesi di un clamoroso ritorno a Genoa per lui, sempre nel cuore dei tifosi del Grifone. In entrata sarà un’estate caldissima per il mercato nerazzurro, con i nomi di Sanchez dall’Udinese, pallino del presidente Moratti, e Tevez in rotta con Mancini e verso l’addio al Manchester City.

  • Moratti: “Sfida affascinante perchè impossibile”

    Moratti: “Sfida affascinante perchè impossibile”

    La parola d’ordine in casa Inter è crederci! Dopo le parole dei giocatori, di Eto’o (con il racconto della rimonta impossibile subita ai danni del Getafe quando militava nel Barca) e del tecnico Leonardo, ha voluto aggiungere qualche parola di incoraggiamento anche il presidente nerazzurro Massimo Moratti, che intervistato dai giornalisti all’uscita degli uffici Saras, ha detto: “La questione è rimanere concentrati e tentare qualcosa che è impossibile di per sé, ma che proprio questa impossibilità la rende affascinante come sfida”.

    La notizia del giorno è la convocazione del difensore argentino Walter Samuel, unito al gruppo per la trasferta tedesca di Gelsenkirchen. “The Wall” , dopo 5 mesi di stop per la rottura del legamento crociato anteriore del ginocchio destro è tornato ad allenarsi con il gruppo. Un giocatore fondamentale, che nell’anno del triplete ha disputato la sua migliore stagione calcistica, formando una delle migliori difesi al mondo in coppia con Lucio. La sua assenza si è fatta sentire non poco quest’anno, lasciando la retroguardia nerazzurra ‘indifesa’ e più volte criticata per le troppe reti e occasioni concesse agli avversari.

    Moratti comunque si dice cauto sul rientro del centrale argentino, parlando di lui come un giocatore fondamentale per l’Inter: “Non credo che giochi. Ma è convocato, così comincerà a far parte del gruppo anche se non penso possa giocare. Samuel è una certezza, tutti ci siamo dimenticati che se quest’anno fosse stato in campo forse qualcosa di diverso l’avremmo avuto, la sua presenza è fondamentale”.

    Altro rientro importante è stato quello di Diego Milito, con il ritorno al gol nella prima apparizione europea proprio contro lo Schalke. Buona la prestazione contro i tedeschi, meno quella contro il Chievo, dove ha mostrato buoni movimenti e molta voglia di fare, ma poca concretezza sotto porta, ovvero la sua specialità nella stagione passata. È il pupillo del patron nerazzurro e si legge con evidenza nelle parole che Moratti usa per descrivere il momento che sta vivendo il Principe: “A me è sembrato di vederlo bene. Nelle due uscite che ha fatto, l’ho trovato sciolto, freschissimo, questa è una bellissima cosa e se ci desse una mano in questo momento qui sarebbe utilissimo, ma comunque vedo tutti molto carichi. Sappiamo che è qualcosa di molto difficile ma, ripeto, il fascino di questa partita è proprio l’impossibilità”.

    Qualche curiosità sull’ingaggio del terzino sinistro nipponico Yuto Nagatomo, apparso in evidente crescita partita dopo partita, soprattutto nell’ultima sfida contro il Chievo: “Era seguito da un po’ di tempo. È stata un’opportunità, abbiamo fatto uno scambio di prestiti che andava bene sia lui che a Santon. Poi, per noi, prendere Nagatomo significa provare a vedere un giocatore con delle caratteristiche particolari, che per il momento mi sembrano rendano molto bene”.

    Chiusura dell’intervista nel finale, con la risposta alla domanda se ci fossero più possibilità che l’Inter possa passare il turno in Champions League o che agganci i cugini rossoneri in classifica per il campionato?: “Viviamo giorno per giorno e vediamo che cosa ci succede”. Come avrebbe detto Rossella O‘Hara: Ci penserò domani, dopotutto domani è un altro giorno”.

    (Fonte Inter.it)

  • Tevez Inter, c’è l’intesa

    Tevez Inter, c’è l’intesa

    Carlos Tevez è da sempre un pallino di Massimo Moratti e dell’Inter e quest’estate il bomber argentino ha grosse possibilità di vestire la maglia nerazzurra. Pur impegnata nel recuperare una stagione difficile la dirigenza nerazzurra sta monitorando con attenzione il mercato in vista della prossima stagione.

    Dall’Inghilterra danno ormai l’affare fatto grazie ad un patto di non belligeranza siglato tra Inter e Manchester City sul mercato, gli inglesi avranno strada libera per l’acquisto dell’udinese Sanchez in cambio i Citizens avalleranno la cessione dell’argentino e si ritireranno dalla lotta per Nuri Sahin