Tag: massimo moratti

  • Moggi replica a Moratti “grande grazie a Calciopoli”

    Moggi replica a Moratti “grande grazie a Calciopoli”

    Non si è fatta attendere molto la risposta di Luciano Moggi a Massimo Moratti dopo le confessioni di quest’ultimo a Giulio Golia in onda questa sera. Il numero uno nerazzurro nel corso della lunga intervista aveva affermato che il calcio attuale è migliore proprio per la mancanza di big Luciano evidenziando oltretutto che i successi precedenti al 2006 in casa bianconera non sono in discussione solo per la mancanza di intercettazioni.

    Big Luciano intervenuto a Radio Sportiva replica duramente a Massimo Moratti confermando l’antipatia congenita “Ritengo che Moratti non sia in grado di dire se il calcio è migliore o peggiore, è una persona che ha approfittato di Calciopoli per diventare grande” – e poi continua – “L’Inter non era intercettata. Vorrei che Moratti stesse zitto, anche per la questione dei passaporti falsi. Hanno utilizzato Nucini per due anni, roba da retrocessione immediata. Il processo sportivo ha detto che non c’erano illeciti da parte della Juve, questa è la verità. Non voglio passare sopra le persone, ma voglio difendermi”.

    L’INTERVISTA DI MASSIMO MORATTI A LE IENE SHOW

    Poi una stoccata anche sulla Juve e sulla decisione di prender Pirlo per un nuovo ciclo “Pirlo sarebbe un acquisto sbagliato, fisicamente non sta bene. Ha già 32 anni, se costruisci un gruppo nuovo con giocatori di 32 anni sbagli in partenza. Non voglio dire che Pirlo non ha qualità, dico che questo Pirlo non è quello del passato”.

  • Moratti a le Iene Show “senza Moggi un calcio migliore”

    Moratti a le Iene Show “senza Moggi un calcio migliore”

    Massimo Moratti si concede ad una lunga intervista alle Iene Show in onda questa sera abbracciando tutti gli argomenti caldi, dal calciomercato a Moggi e Calciopoli fino al rapporto con Benitez e Leonardo. Il presidente nerazzurro confessa che con la nuova Juve i rapporti sono ottimi, confermando la stima per Andrea Agnelli ma tiene ancora una volta a precisare la leggittimità dello scudetto del 2006 “Durante calciopoli c’erano delle magagne ecco perchè c’è gente che è stata beccata. Se c’erano anche prima? Credo di si, solo che hanno avuto la fortuna di non essere intercettati. Con la Juventus va tutto bene, con l’attuale società i rapporti sono buoni e Andrea Angelli è un ragazzo molto serio e preparato. Sono stupito dal fatto che i bianconeri non siano arrivati nemmeno in Europa League, spero comunque che Andrea Agnelli superi con serenità questo momento difficile. La Juve rivuole due Scudetti? Uno è nostro, ne scelga un altro. Questo un calcio migliore senza di Moggi? Non posso dire di no…”

    La scelta di Benitez e il rapporto con Leonardo
    “Non era l’allenatore giusto da prendere per il dopo Mourinho, avrei dovuto prenderlo più in là quando serviva un tecnico per ricostruire, ma all’Inter quest’anno da ricostruire non c’era nulla. Devo dire che alla fine mi ha fatto arrabbiare. Leonardo invece ha lavorato con grande professionalità, ha fatto quel che doveva. Mou? Non lo sento da un mese”.

    Il mercato

    “Da 1 a 10 quante possibilità che arrivino all’Inter? Pastore 5, Sanchez è troppo caro quindi 4, Cavani 1, Ibra zero ma mi piacerebbe dire 10, Messi mi piacerebbe dire 8 ma è zero. Il mio affare migliore? La cessione di Ibra”.

  • Moratti: la Coppa Italia in regalo e gli auguri a Mancini

    Moratti: la Coppa Italia in regalo e gli auguri a Mancini

    Il presidente nerazzurro Massimo Moratti oggi compie 62 anni, e chiede ai suoi giocatori di ricevere un regalo speciale, anche se posticipato, ossia la conquista della Coppa Italia, nella finale contro il Palermo prevista per il 29 Maggio prossimo.

    Il presidente Moratti, poi, è ritornato anche sulla partita disputata ieri dalla su Inter contro il Napoli, che con il pareggio per 1 a 1, ha sancito la definitiva conquista del secondo posto per i nerazzurri, proprio davanti ai partenopei terzi in classifica.

    Un’Inter che, secondo Moratti, ha mostrato segnali di crescita, in buona condizione fisica e di forma, anche da parte di Diego Milito, flagellato da numerosi acciacchi in stagione ed ora sulla via della ripresa fisica. 

    Moratti, poi, ha parlato anche di Roberto Mancini, ex tecnico dell’ Inter ed attualmente mister del Manchester City, che ha appena conquistato la Fa cup in finale contro lo Stoke City: il numero uno nerazzurro, in occasione della vittoria, ha inviato un messaggio al tecnico jesino per complimentarsi con lui, e per augurargli che – come per la Coppa Italia vinta – la Fa Cup conquistata sia l’ inizio di un ciclo di vittorie.

    Infine, una battuta anche sul mercato, ed in particolar modo sul probabile acquisto del giocatore belga Hazard, che ha dichiarato di essere lusingato dai complimenti che Moratti gli aveva rivolto: ” Ho letto anche io le dichiarazioni del giocatore, ma la mia era una battuta legata più ad un discorso fatto in famiglia. È certamente uno dei giocatori che seguiamo, ma credo che ogni volta che se ne parla il suo prezzo aumenti “.

  • A Moratti piace Hazard, l’erede di Zidane all’Inter?

    A Moratti piace Hazard, l’erede di Zidane all’Inter?

    E’ sicuramente uno dei migliori talenti che il palcoscenico calcistico giovanile può offrire, Eden Hazard, il gioiellino del Lille, fa gola a molti club europei. IL trequartista, classe ’91, è entrato nelle grazie di Zinedine Zidane che lo aveva consigliato tempo fa alla Juventus presentandolo come suo erede ma pare che in Corso Galileo Ferraris non ci sia stata la volontà di approfondire il discorso, spaventata forse anche dall’elevata richiesta per il suo cartellino considerando la sua giovane età.

    Chi invece pare molto interessato, sotto consiglio del figlio, alle gesta dell 20enne belga è il presidente dell’Inter Massimo Moratti che, in un’intervista rilasciata a Sky Sport, ha confessato di prediligerlo rispetto ad altri attaccanti facendo il nome di Giuseppe Rossi, accostato di recente al club nerazzurro: “Rossi è fortissimo ma Hazard per me è ancora più sorprendente. Non so se sia già stato contattato dai miei dirigenti, ma senza dubbio si tratta di un giocatore molto interessante. Me ne parla sempre mio figlio. Ogni volta che lo vede giocare continua a dirmi quanto è forte. Per quella che è la posizione attuale dell’Inter sul mercato credo che sia più in linea pensare ad Hazard che a Rossi“.

    Hazard sta trascinando il Lille, con i suoi gol ed i suoi assist, alla conquista del terzo titolo di campione di Francia e per strapparlo al club francese, con il quale il nazionale belga ha un contratto fino al 2015, il patron dell’Inter dovrà mettere sul piatto della bilancia la cifra di 20 milioni di euro. L’erede di Zidane, stando alle parole di Moratti, potrebbe indossare ben presto la maglia nerazzurra.

  • Leonardo attende risposte da Gattuso e dal Milan

    Leonardo attende risposte da Gattuso e dal Milan

    Come mai Berlusconi nel definire Balotelli un giocatore non adatto a vestire i colori rossoneri, perché il giovane italiano non avesse le caratteristiche ideali per rappresentare il fantomatico ‘stile Milan’, adesso non ha ancora fatto una tirata di orecchie pubblicamente al suo capitano Gennaro Gattuso? La convinzione che quelle immagini del centrocampista rossonero intento a cantare “Leonardo uomo di m…’ abbiano dato più fastidio di tutti proprio al presidente rossonero. Non è affatto facile saper perdere con eleganza, come ha fatto il presidente Moratti, che ha inviato i migliori auguri e i complimenti ad Adriano Galliani per lo scudetto meritatamente conquistato, ma non è facile nemmeno sapere vincere con eleganza come ha dimostrato Gattuso. È  infatti quello stile Milan, nelle gesta dell’eroico condottiero milanista, che nonostante il giorno dopo la pubblicazione del video non ammette scuse e anzi si giustifica in un modo poco cortese: “Ho fatto dieci cori chissà come parlate solo di quello. Non ho cominciato io, certo, gli sono andato dietro per un po’. Ma era il decimo coro che facevano. Devo chiedere scusa per averlo seguito?”

    Aggiungendo in seguito ulteriori particolari del rapporto avuto con Leonardo quando quest’ultimo era alla guida del Milan: “Nono posso raccontare tutto, ma di certo non ce l’ho con Leonardo perché non mi faceva giocare. Tutti sapete quello che penso di Leonardo. E un giorno vi dirò perché la penso così.”

    Il presidente nerazzurro Massimo Moratti a margine della cerimonia di apertura di Inter Campus in Italia, che inaugura il primo programma a Milano con il CeAs, il Centro Sociale di Solidarietà Onlus, in collaborazione con la Fondazione Casa della Carità di Don Virginio Colmegna ha voluto rispondere alle domande giornalisti presenti, commento in questo modo il comportamento di Gennaro Gattuso durante i festeggiamenti allo stadio “Olimpico” di Roma per la conquista dello scudetto: “Quello che credo abbia gradito di meno sia stato Leonardo. Ci è rimasto molto male e rimanerci male, in questi casi, è normale. Sull’argomento, dirà sicuramente qualcosa lui stesso. Non do nessun giudizio perché la cosa si commenta da sola. Una cosa che non rappresenta il Milan, ma la persona, anche se credo che il club qualcosa l’abbia già fatta per uscire da questo imbarazzo. Non c’è nessuna polemica, sono cose che capitano per eccesso di esaltazione, anche perché era da tanto tempo che al Milan non capitava di celebrare una festa del genere e per questo c’è stato qualche eccesso”.

    Anche il tecnico interista Leonardo  che non aveva voluto rispondere al centrocampista rossonero, oggi attraverso il sito ufficiale nerazzurro www.inter.it, ha voluto far sentire la sua voce in merito all’esultanza poco giustificabile di Gattuso:
    “Gattuso, il giorno in cui ho preso la decisione di lasciare il Milan, si è rivolto a me dicendomi che almeno ero stato coerente nella mia scelta. Oggi, invece, su molti quotidiani ho letto che desidera ancora raccontare le sue verità. Mi piacerebbe, quindi, proprio sapere quali sarebbero le cose che avrebbe ancora da dire visto che, nè telefonicamente nè di persona, è stato mai possibile”.
    “Inoltre
    – conclude Leonardo – mi farebbe piacere anche conoscere la posizione ufficiale della società AC Milan in merito a quanto accaduto”.

    Sono attese repliche. Il derby non è mai finito.

    (Fonte: Inter.it- Gazzetta dello Sport)

  • Scudetto milanese. Le due facce di Milano: Moratti e Galliani

    Scudetto milanese. Le due facce di Milano: Moratti e Galliani

    QUI CASA NERAZZURRA: MASSIMO MORATTI

    È un Massimo Moratti comunque sorridente quello intervistato dai microfoni di Sky Sport nonostante la sua squadra scenda in campo contro la Fiorentina dopo 5 anni per la prima volta da vice campione d’Italia. Come ci si sente a veder vincere e festeggiare l’altra squadra di Milano?: “Sono un milanese illuminato…– scherza il presidente nerazzurro- ma a parte tutto, mi sembra che il Milan si sia meritato questo scudetto, ha avuto continuità, ci ha creduto, non ha commesso ingenuità e si e’ rinforzato molto, è giusto così.

    Altra battuta senza polemica sui festeggiamenti rossoneri: “Festeggiamenti fastidiosi? Immagino il fastidio che hanno avuto loro per cinque anni”,mentre sembra davvero infastidito dalle dichiarazioni di Fabio Capello che aveva definito questo il primo vero campionato dopo Calciopoli: “Diciamo che mette tutto al proprio posto, fa capire come stavano le cose prima di Calciopoli e dopo”.

    BERLUSCONI- Ancora una battuta ma questa volta molto pungente in risposta a quanto detto dal presidente rossonero Berlusconi, sull’ipotesi di accontentarsi di vincere uno scudetto a testa all’anno: “Beh – ha allargato le braccia Moratti – veramente siamo 5-1…”.

    LEONARDO-“Leonardo da me ha avuto tutte le rassicurazioni”. Massimo Moratti si sbilancia in maniera evidente anche sul futuro dell’attuale tecnico brasiliano sulla panchina interista spiegando come Pep Guardiola sia per il momento un’ipotesi di fantamercato giornalistico: “Nel calcio si sbaglia a pensare troppo lontano, io preferisco concentrarmi sull’anno prossimo” ha puntualizzato il presidente interista, allargando il discorso già esposto da Leonardo nella conferenza stampa di sabato e riguardanti l’indisponibilità di molti grandi allenatori a venire ad allenare in Italia “è un problema che riguarda il campionato italiano, dove in effetti non arrivano allenatori a frotte dall’estero”.

     

    QUI CASA ROSSONERA: ADRIANO GALLIANI

    Diverse le emozioni in casa rossonera per uno scudetto che mancava da 7 anni, e che ha fatto tornare il Milan nel posto che gli compete in Italia. Certamente il presidente Berlusconi, soddisfatto per il primato italiano, adesso chiederà anche la conquista della Champions  per la prossima stagione. Adriano  Galliani ai microfoni di Sky Sport spiega i progetti futuri per la squadra rossonera: “Qualcosa va fatta, ma non dimentichiamo che quest’anno non potevamo schierare giocatori come Van Bommel, Cassano ed Emanuelson che giocavano in campionato. Oltre a loro qualcosa faremo, ci proveremo, ma sarà sempre più difficile competere con le big da 400 milioni di fatturato”.

    SCUDETTO- Alla domanda se avesse mai temuto di vedersi sfuggire lo scudetto Galliani risponde con assoluta sincerità: “L’unico momento in cui ho temuto qualcosa è in occasione del derby di ritorno: vinto quello ho capito che ormai non poteva fermarci nessuno, è stato il momento decisivo della stagione”. Con l’aggiunta dei ringraziamenti al presidente nerazzurro Moratti in occasione di una chiamata tra ‘amici’: “ Voglio ringraziare Moratti che stamattina mi ha telefonato complimentandosi ed è stato molto carino e cortese.”


    MERCATO– Un punto fermo del prossimo mercato rossonero? Ganso? No è Ibrahimovic! Lo svedese non si muove da Milano è ovvio: “Lo teniamo e cercheremo di vincere con lui la Champions League” Galliani si avventura nel discorso dei giocatori in scadenza di contratto, come nel caso di Andrea Pirlo che secondo molte alcune indiscrezioni si sarebbe già accordato con la Juventus per il prossimo anno: “Sono sicuro che nessuno dei nostri giocatori ha firmato per nessun’altra squadra, aspettiamo la partita di martedì sera a Palermo, poi dalla settimana prossima cominceremo a parlare con i nostri 9 giocatori senza contratto. C’era da scegliere se fare una distinzione tra figli e figliastri o se lasciare tutti nella stessa situazione, ho optato per questa seconda ipotesi”.

    (Fonte: Eurosport- Corriere dello Sport)

  • L’Inter flirta con Guardiola, Moratti a pranzo con Blanc

    L’Inter flirta con Guardiola, Moratti a pranzo con Blanc

    Nel mercato allenatori, la prudenza non è mai troppa. Pertanto, anche se si hanno le idee chiare, e si è già fissato un obiettivo preciso, meglio avere sempre la possibilità di ricorrere ad un piano di riserva.

    Lo sa bene il Presidente Massimo Moratti che, soprattutto in questi ultimi anni, ha adottato un approccio di maggior scaltrezza e prudenza nelle sue operazioni di mercato e di panchina.

    Il sogno non più di tanto proibito, nè mai celato, è quello di ingaggiare il tecnico del Barcellona Pep Guardiola, e di rinforzare, così, la squadra sulla base delle sue indicazioni tecniche e tattiche, con l’ acquisto di due o tre big, tra cui il centrocampista Fabregas, e puntando poi sui giovani, ricalcando il modello che ha portato Guardiola ai numerosissimi successi in blaugrana.

    La decisione di Guardiola, però, è strettamente connessa all’ esito della finalissima di Champions League di Wembley contro il Manchester United: in quest’ ottica, appare più probabile che Pep Guardiola possa lasciare i blaugrana in caso di doppietta, ossia se la squadra trionferà sia in Champions che nella Liga.

    La cerniera di collegamento fra l’Inter e Guardiola, è Josè Orobitg, ossia l’ agente di Guardiola, che però al momento si è speso per raffreddare le voci sulla fattibilità dell’ operazione, precisando in modo categorico che il suo assistito ha ancora un altro anno di contratto con il Barcellona e che intende rispettarlo.

    Se, dunque, qualcosa dovesse impedire il buon esito dell’ operazione, Massimo Moratti parrebbe intenzionato a rivolgersi ad un uomo di fiducia, un ex giocatore nerazzurro che ha conosciuto l’ambiente di Appiano Gentile in una fase di turbolenze e di instabilità, intorno alla metà degli anni ’90: Laurent Blanc.

    L’attuale tecnico della Nazionale Francese, in Patria è al centro di aspre polemiche in merito alla sua idea provocatoria di introdurre nel campionato Francese delle quote etniche, per limitare e regolamentare l’accesso dei giovani di etnia africana o araba, limitando così le presenze dei calciatori immigrati, per ovviare al pericolo che possano sfruttare il loro doppio passaporto e decidere di voltare le spalle alla Nazionale dei Blues.

    Ecco perchè, secondo indiscrezioni, in queste ore il Presidente nerazzurro e Laurent Blanc sarebbero andati a pranzo insieme. Pranzo fra due amici o pranzo di “lavoro”? Il dubbio è più che fondato.

    Il Presidente Massimo Moratti, infatti, vorrebbe mostrare la sua solidarietà e la sua vicinanza all’ ex difensore francese dopo gli innumerevoli attacchi subiti a causa delle sue dichiarazioni “discriminatorie”, sia per sondare il terreno in vista di un possibile approdo sulla panchina nerazzurra per la prossima stagione.

    Laurent Blanc, infatti, potrebbe decidere di dimettersi dalla panchina della Nazionale francese, anche a causa delle pressioni della Federcalcio Francese, e potrebbe decidere di dare una svolta alla sua carriera, misurandosi in un club di primo livello. Oltre all’Inter, anche la Roma potrebbe essere interessata a Blanc, ma in tal caso, è molto probabile che Laurent Blanc privilegi la scelta nerazzurra, affettiva, in virtù degli ottimi rapporti con il Presidente.

    Per ora, comunque, si tratta di semplici rumors in attesa di nuove verifiche e conferme: Leonardo attende il compimento del suo destino, che, però, ormai pare sempre più certamente lontano da Appiano.

     

    Scandalo convocazioni in Francia, Blanc rischia il posto

  • Luis Suarez: “Guardiola non potrebbe dire di no a Moratti”

    Luis Suarez: “Guardiola non potrebbe dire di no a Moratti”

    Il dubbio amletico che sta attanagliando Massimo Moratti e la dirigenza nerazzurra già in quest’ultimo scorcio di stagione riguarda la conferma sulla panchina interista dell’attuale tecnico Leonardo, o sull’attuazione di una “Revolution” totale, con il possibile approdo alla Pinetina di Pep Guardiola, da sempre corteggiato dal presidente nerazzurro. Infatti come ipotizza la Gazzetta dello Sport nell’edizione odierna, non è così certa la riconferma di Leonardo alla guida dell’Inter, poiché molto dipenderà anche dalla conquista della Coppa Italia, nonostante come nelle ultime partite il tecnico brasiliano si sia ripreso la guida della squadra e il secondo posto in classifica. Il cuore dice Leonardo, ma l’istinto del presidente Moratti, sono già proiettati in Spagna, col chiodo fisso di Guardiola. Il destino del tecnico del Barcellona è legato soprattutto all’andamento della Champions League attuale, poiché dopo aver staccato il ticket per la finale di Wembley, asfaltando il Real dell’acerrimo nemico Mourinho, Pep ha l’occasione di un replay della finale di Roma proprio contro il Manchester United di sir Alex Ferguson. In Spagna c’è chi sostiene che il risultato di questa sfida sarà determinante per il futuro del tecnico blaugrana. Infatti solo pochi mesi fa, Pep fresco di rinnovo di contratto aveva dichiarato che un allenatore non può fermarsi più di quattro anni in un grande club come il Barcellona e che forse alla fine della stagione le loro strade si sarebbero separate. Alle dichiarazioni sono seguiti i corteggiamenti delle più grandi società europee, in prima fila del Chelsea e dell’Inter. Il Barcellona si starebbe tutelando con il possibile sostituto cresciuto in casa: Luis Enrique (allenatore del Barcellona B).

    MERCATO NERAZZURRO– L’idea di portare Guardiola a Milano sulla sponda interista vorrebbe dire anche un mercato stellare in  entrata per i nerazzurri, con i soliti nomi già nella lista dei desideri di Marco Branca. Primo su tutti il cileno Alexis Sanchexz, assoluto talento dell’Udinese, con l’assalto già tentato in gennaio. Il Nino Maravilla sarebbe il giocatore ideale per il gioco del tecnico blaugrana, ma servirebbero almeno un paio di rinforzi a centrocampo, con giocatori molto tecnici, in grado di emulare il gioco stellare del Barcellona. Fabregas forse è alla sua ultima stagione con i Gunners e Wenger si è rassegnato a perdere il suo giocatore preferito. Cesc ha una predilezione per la sua terra natale, quindi per il suo acquisto in pole c’è sicuramente il Barcellona, ma il richiamo di poter essere allenato da un grande tecnico come Guardiola potrebbe avere il suo peso. Ovviamente se ci sarà un mercato stellare in entrata, è doveroso ripeterlo ci saranno importanti cessioni in uscita con i nomi di alcuni big probabilmente sacrificabili. Maicon e Milito sono i più papabili ma solo in estate se ne saprà di più.

    SUAREZ-A parte le notizie di Fantamercato questa mattina l’agente di Guardiola, José Maria Orobitg, ha voluto fare chiarezza smentendo un’imminente partenza dal Barcellona da parte di Pep, dichiarando di aspettare almeno il 2012, ovvero la data di scadenza del suo contratto. Ipotesi nerazzurra? Una voce a suffragio di questa causa arriva direttamente da un ex interista come Luis Suarez, che, appoggia pienamente la candidatura di Guardiola in nerazzurro e ha dichiarato a SportMediaset: “Verrebbe volentieri, ne abbiamo parlato a dicembre. Non potrebbe dire di no a Moratti. Conosco da molto tempo Guardiola .Penso che se vorrebbe fare un’altra avventura, l’Inter potrebbe essere la squadra giusta, potrebbe far bene anche in Italia. Però deve decidere l’Inter, non vorrei essere frainteso”.

    Suarez però non vuole dare fastidio alla dirigenza nerazzurra  con queste dichiarazioni e quindi ci tiene a precisare: “Non mi è stato chiesto un parere e non l’ho consigliato. Ho solamente detto che Guardiola non saprebbe dire di no ai nerazzurri. Io non faccio niente, perché non è il mio lavoro e non voglio mettermi in cose in cui non sono chiamato in causa”.

    Commento finale anche sulla stagione di Leonardo: “Ha fatto bene. Non possiamo dargli la colpa se la stagione non finisce nel migliore dei modi. Potrebbe rimanere anche Leo tranquillamente. Come al solito la colpa è dei giocatori: potrebbe bastare ringiovanire la squadra”.


  • Guardiola potrebbe rubare l’Inter di Mourinho

    Guardiola potrebbe rubare l’Inter di Mourinho

    La totale armonia ed unità d’intenti fra il tecnico brasiliano dell’Inter Leonardo ed il suo presidente Massimo Moratti non sembra essere più salda come all’inizio dell’avventura nerazzurra di Leo, quando Moratti spendeva continui elogi e parole al miele nei confronti dell’allenatore brasiliano.

    Il tecnico, che ha sfidato le ire dei suoi ex tifosi rossoneri, che gli hanno dedicato – non proprio amorevolmente – uno striscione in cui lo dipingevano come “Giuda”, per abbracciare il progetto Interista del Post- Benitez, oggi non è più in cima alla lista dei pensieri di Moratti nonostante un bilancio positivo della sua gestione, soprattutto a causa della delusione per il fallito sorpasso al Milan nel derby e per aver mancato la qualificazione alle semifinali di Champions con le clamorose sconfitte contro lo Shalke 04 precludendosi così la possibilità di difendere sul campo il titolo conquistato dalla squadra guidata da Josè Mourinho appena un anno fa.

    Secondo fonti di mercato, dunque, il presidente Massimo Moratti sarebbe concentrato sull’individuazione del possibile sostituto di Leonardo per la prossima stagione.

    L’ipotesi più suggestiva, anche più di quella di un clamoroso ritorno di Mourinho peventata nei giorni scorsi, sarebbe quella di un approdo di Pep Guardiola a Milano, lasciando, così, il suo capolavoro blaugrana dopo anni di straordinari successi, in termini di trofei, di brillantezza di gioco, di immagine. Il presente, naturalmente, per Guardiola si chiama finale di Wembley contro il Manchester United nel remake della sfida in finale di Champions League di Roma del 2009, vinta dai blaugrana proprio contro i red Devils di Alex Ferguson.

    L’aspetto più curioso della vicenda sarebbe duplice: in primis, se Guardiola accettasse di trasferirsi a Milano andrebbe ad occupare la panchina del suo più acerrimo rivale fra i colleghi allenatori, Josè Mourinho appunto, che nella presente stagione ha affrontato e battuto nei vari “Clasici” per 5 volte, con un bilancio di 3 vittorie, un pareggio ed una sconfitta. In tal caso, Pep Guardiola dovrebbe esser pronto ad accettare i continui confronti con il predecessore, abbandonando, così, definitivamente il clima di serenità dell’ambiente Barcellona per affrontare le tensioni e le polemiche continue che il calcio italiano propone. Un confronto, comunque, non facile da superare in termini di vittorie dato che Mourinho all’Inter in due stagioni ha vinto tutto il possibile: campionati, Coppe Italia,  Champions League, riportandola alla Milano nerazzurra dopo 45 anni, nel coronamento dell’ormai storico Triplete dello scorso anno.

    In secondo luogo, sarebbe curioso se Guardiola, tanto distante da Mourinho in termini di carattere, modi di fare, aplomb e stile, compiesse la stessa – criticata – azione del portoghese: lasciare la squadra dopo aver conquistato la Champions League, come fece il tecnico di Setubal nella gloriosa notte del 22 Maggio dopo la vittoria contro il Bayern Monaco in finale.

    La vicenda del trasferimento di Guardiola, però, non è così semplice da attuarsi, anche se il tecnico spagnolo sarebbe spinto dalla volontà di ricercare nuovi simoli, un’intenzione che si è colta abbastanza esplicitamente nella dichiarazioni di qualche giorno fa in cui Guardiola aveva sottolineato la necessità di non portar troppo per le lunghe i cicli calcistici, anche se vincenti, per evitare che i giocatori si stanchino dell’allenatore e viceversa. Il nodo da sciogliere resta la decisione del “quando”, ossia la scelta del momento più opportuno per lasciare lo squadrone blaugrana: al termine di questa stagione, oppure nel 2012?

    Le esternazioni di Guardiola però potrebbero sembrare una base per preparare l’ambiente al suo addio, ricollegandosi proprio alla volontà del tecnico di cambiare aria a breve, anche a causa dei non ottimi rapporti con il nuovo presidente del Barcellona, Rosell.

    Un motivo in più, dunque, per decidere di tuffarsi in una grande sfida: Moratti sarebbe ben felice di accoglierlo all’Inter.

  • Moggi: “Tornerò nel mondo del calcio a breve”

    Moggi: “Tornerò nel mondo del calcio a breve”

    Direttamente da  LiberoTv l’ex dirigente juventino Luciano Moggi, torna a parlare di calcio lanciando qualche provocazione attraverso la sua nuova rubrica “Luciano Moggi. Il calcio dal suo punto di vista”. Intervistato da Fabrizio Biasin, responsabile delle pagine di sport di Libero, Moggi in questa video intervista risponde a molte domande arrivate direttamente dai lettori del quotidiano parlando con un occhio di riguardo della sua ex società bianconera.

    Ecco un estratto delle dichiarazioni di Luciano Moggi.

    Moggi tornerà nel mondo del calcio?

    “Io penso di ritornare, certo non dipende solo da me, dipende anche da altri, però l’idea mia è quella di tornare nel calcio e anche a breve possibilmente”

    C’è una speranza di rivederla alla Juve? Magari come presidente?
    “Mai dire mai nel calcio, ma il presidente lo lascio fare agli altri, io sono un direttore generale”.

    Chi terrebbe per il prossimo anno e chi farebbe andare via per una Juve competitiva?
    “Sui giocatori non mi esprimo perché se rispondessi con le mie idee poteri andare contro gli attuali dirigenti e questo non sarebbe un bene per la Juve. Per l’allenatore può andare bene Delneri se la Juve continua a non fare grandi partite ma anche a non perdere. Mancini e Spalletti sono solo chiacchiere e secondo me non sarà né l’uno né l’altro il prossimo allenatore della Juventus”.

    John Elkann ha detto (il 27/04 alla Exor) che se sarà fatto un investimento importante se sarà necessario, lo è per lei?
    “Se ci fossero dirigenti abili a vendere i giocatori non più parte del progetto Juventus non sarebbe necessario, noi lo facevamo e lo facevamo bene. A questi dirigenti serviranno dei bei soldi per rinnovare la squadra”.

    Chi è il campione su cui puntare che acquisterebbe subito?
    “Beh dipende per che squadra, se parliamo della Juve il primo campione che prenderei è la conferma di Buffon, l’unico portiere che è capace di far guadagnare punti. Secondo me verrà confermato come del resto anche Del Piero che nonostante l’età è ancora fondamentale per la Juve”.

    Sulla partita tra Real Madrid e Barcellona e sulle polemiche arbitrali seguenti il match di Champions League. Moggi da che parte sta?

    ” Mourinho gioca spesso con le sue polemiche per far innervosire gli avversari, ma questa volta gli è andata male perché si sono innervositi di più i suoi, poi in sostanza l’arbitro ha deciso la partita espellendo Pepe, perché l’espulsione secondo me non doveva essere fatta e Pepe doveva restare in campo con un giallo. Quindi sono dalla parte di Mourinho per questo, ma dalla parte del Barcellona per la qualità della squadra. Probabilmente il Barcellona vincerà la Champions.”

    Campionato deciso?Scudetto al Milan?
    “L’avevo detto prima dell’inizio del campionato: vincerà il Milan e secondo arriverà l’Inter, ora possiamo solo confermare e in più sappiamo anche che una delle due vincerà la Coppa Italia. Per la lotta Champions, il Napoli è sicuro, poi è una lotta tra Lazio e Udinese che se la giocano (la prima favorita), la Roma potrebbe rientrare a sorpresa ma parte sotto. Retrocessione: è molto difficile dire chi sia favorito per rimanere in A. Anche perché ognuno tira l’acqua al suo mulino (vedi le ultime polemiche di Di Canio, ndr)”.

    Sarà ancora dominio Milan nei prossimi anni?
    Per un periodo sarà ancora dominio milanese, ma vedo più il Milan dell’Inter. I nerazzurri devono rifarsi 5-6/11 di squadra. L’Inter doveva seguire il nostro consiglio, doveva vendere Milito la scorsa estate e rifarsi la squadra… lo farà quest’anno prendendo la metà dei soldi. Da quando è andato via Mourinho è ricominciato il pasticcio dell’Inter, le cose sono passate di nuovo in mano a Moratti… Devono trovare un allenatore capace di prendere in mano la situazione e zittire Moratti… ma non può essere Leonardo. Se continuano così saranno secondi al Milan”.

    (Fonte: Tutto Mercato Web- Libero Tv)