Tag: massimo moratti

  • Revoca Scudetto 2006, Moratti “un’ingiustizia togliercelo”

    Revoca Scudetto 2006, Moratti “un’ingiustizia togliercelo”

    Domani o al massimo dopodomani il procuratore federale Stefano Palazzi consegnerà alla Federcalcio il lavoro d’indagine condotto sulle nuove intercettazioni salatate fuori nel processo a Calciopoli in corso a Napoli e che dimostrerebbero il coinvolgimento dell’Inter e di conseguenza l’ingiusta attribuzione dello scudetto del 2006.

    Massimo e Giovanni Moratti | © Claudio Villa/Getty Images
    Rumors indirizzano il lavoro di Palazzi verso la prescrizione per quanto riguarda le nuove società coinvolte mentre in risposta all’esposto della Juventus ci dovrebbe esser la nuova revoca e la consequenziale non assegnazione del titolo. Ipotesi però che il presidente Moratti non vuole nemmeno prender in considerazione e come ribadito ancora oggi all’uscita delle stanze della Lega Calcio reputa ingiusta”Non considero che possa succedere una cosa di questo genere” . Ambienti vicini al presidente però sembrano convinti che in caso di sentenza avversa ai nerazzurri il patron per protesta ma anche per defilarsi dall’inevitabile gogna mediatica possa abidicare in favore del figlio già parte integrante nella scelta di Gasperini come nuovo tecnico dell’Inter. la decisione definitiva seppur indirizzata dal responso di Palazzi dovrebbe arrivare nella seconda metà di Luglio probabilmente nel consiglio federale in programma il 18 di Luglio.

  • Inter, Banega e Alvarez per Gasperini

    Inter, Banega e Alvarez per Gasperini

    Habemus Gasperini è stata la voce in coro dell’intera dirigenza nerazzurra e della tifoseria al seguito. Con la scelta dell’ex tecnico rossoblu è ufficialmente partita la missione estiva nerazzurra per quanto riguarda il prossimo mercato interista. Infatti ieri Gasperini è sbarcato a Milano per svolgere la sua prima riunione tecnica per porre le basi del suo nuovo progetto. Le parole di stima e di incoraggiamento di Massimo Moratti nei suoi confronti gli avranno sicuramente fatto piacere e lui dovrà ricambiare lo stesso presidente e il popolo nerazzurro giocandosi al meglio questa enorme chance. Il lavoro del nuovo tecnico parte subito considerando anche come la sfida di Supercoppa di Pechino contro il Milan non sia poi così lontana (6 agosto).

    © STR/AFP/Getty Images
    Di cosa si è parlato ieri nella riunione tecnica tra il Gasp e i vertici nerazzurri? Ovviamente il tecnico ex Genoa si è presentato esponendo la sua filosofia di gioco calcistica e i suoi metodi di lavoro, mostrando idee molto chiare e ben precise. Ma l’argomento fondamentale  che ha monopolizzato la maggior parte del tempo è stato senza ombra di dubbio il prossimo mercato estivo. Nessuna richiesta folle, anzi si cercherà di inserire giocatori giovani da valorizzare, cercando di cogliere le occasioni se si dovessero presentare per quanto riguarda il mercato in uscita. I primi due colpi in entrata sono stai messi a segno con l’acquisto (fortunato) di Viviano, riscattato dal Bologna, e di Jonathan dal Santos. CAOS VIVIANO – La domanda sorge spontanea. Ma i nerazzurri erano preparati all’arrivo di Viviano? Dalla cifra indicata nella busta sembrerebbe che l’Inter fosse quasi consapevole di poter perdere il giovane portiere e quest’arrivo complica un po’ le cose, soprattutto con l’acquisto di un altro portiere come Bardi. Se dovesse andar via Castellazzi come suggeriscono le indiscrezioni di TuttoSport, in direzione Torino, sicuramente il portiere ex Bologna rimarrà alla Pinetina. In caso contrario c’è anche l’ipotesi sollevata dalla redazione di Sport Mediaset su un possibile scambio con la Roma. Due ipotesi, se le Juve molla la presa su Vucinic si inserirebbe l’Inter con la contropartita Viviano. Stesso discorso per Menez che ha più volte dichiarato di voler lasciare la Roma, considerando come però l’interesse del nuovo PSG di Leo sia molto forte sul talento francese. JONATHAN – L’ultimo arrivato in casa nerazzurra è il terzino brasiliano Jonathan in forza al Santos di Neymar e Ganso. Manca ancora l’ufficialità ma nei prossimi giorni il giocatore è atteso in Italia dove effettuerà le visite mediche e dopo che le due società avranno formalizzato l’accordo, sarà arruolabile per la felicità di Gasperini. Il suo arrivo a Milano suona chiaramente come un indizio alla partenza di Maicon verso il Real Madrid. Nonostante Massimo Moratti abbia voluto tranquillizzare i suoi tifosi, spiegando come nessuno dei big partirà e come lo stesso Maicon non sia nella lista dei partenti. Tattiche di mercato più che rassicurazioni, evitando di svendere un giocatore che lo scorso anno sarebbe stato pagato a peso d’oro. Il tempo ci dirà se le parole si concretizzeranno in fatti o saranno le solite dichiarazioni estive senza valore. PALACIO, BANEGA E ALVAREZ – Gli altri colpi scelti di comune accordo con Gasperini dovrebbero essere i seguenti: Palacio con cui sembra già intavolata una trattativa con Preziosi, Banega dal Valencia e Alvarez dal Velez sui cui c’è da battere la concorrenza dell’Arsenal. Sul primo le difficoltà nascono dalla possibilità di inserire Pandev come contropartita tecnica, considerando come il macedone difficilmente si muoverà da Milano. Proprio Preziosi aveva dichiarato sul possibile scambio Palacio-Pandev: “Tanto dipenderà dalla scelta di Goran Pandev. A centrocampo l’idea è di ringiovanire il reparto inserendo forze fresche, e i primi nomi sulla lista dei desideri di Branca sono appunto Ever Banega, argentino del Valencia, e quello del 19enne Casemiro dal Santos. Pronte anche ulteriori candidature made in Italy con i soliti nomi di Poli e Parolo. Infine per l’acquisto del talento 23enne Alvarez il Daily Mail da per favorita l’Inter sull’Arsenal con un offerta vicina ai 12 milioni di euro.

  • Gasperini? I tifosi si interrogano. Moratti sicuro della scelta?

    Gasperini? I tifosi si interrogano. Moratti sicuro della scelta?

    La notizia era già nell’aria negli ultimi giorni. Dopo il no di Bielsa (per motivazioni personali), e i rifiuti in ordine di Capello, Villas Boas e Mihaijlovic, l’ultima scelta plausibile che rimanesse in piedi per il toto allenatori Inter era proprio l’ex tecnico del Genoa Gian P

    Massimo Moratti | © Zunino Celotto/Getty Images
    iero Gasperini. Forse anche per questo motivo, essendo stato l’ultima scelta e forse anche l’unica disponibile che sul nuovo tecnico nerazzurro aleggiano i primi dubbi. Senza voler togliere niente al ‘Gasperson’ questa sarà l’occasione della vita, ma sarà anche una delle esperienze più difficili della sua storia. Il pubblico nerazzurro è tra i più esigenti, e il bel calcio senza i risultati non saranno certamente apprezzati. Mancheranno ancora una volta le doti comunicative e la capacità di saper guidare la stampa a proprio piacimento come solo lo Special One sapeva fare. Ma non mancherà il calcio d’attacco, essendo il Gasp uno degli allenatori più offensivi che offrisse il mercato. Il suo palmares parla chiaro: tanta gavetta, e tanto lavoro per conquistarsi i meriti sportivi e le sue panchine. Quasi il contrario di quel Roberto Mancini che da predestinato si accomodò in casa Inter e fu in grado di riportare il tricolore in nerazzurro. Gasperini tralasciando la carriera da calciatore dove vinse un campionato di Serie B con il Pescara, da tecnico ha guidato la Primavera bianconera della Juventus nel 1994  (fino al 2003) vincendo il Torneo di Viareggio, per poi accomodarsi sulla panchina del Crotone e ottenere nel 2004 la promozione in Serie B. Altri due anni al Crotone e poi arriva la chiamata del Genoa nel 2006, riportando i rossoblu in Serie A, e diventando un idolo della tifoseria. Nel 2008 riesce a raggiungere addirittura il quinto posto in classifica portando i Grifoni in Europa League. Ma quali sono i dubbi maggiori legati alla sua scelta? PRO- Ovviamente il primo fattore positivo che salta all’occhio è l’ingaggio percepito. Si parla di 1,5 milioni di euro all’anno, cifra che fa certamente bene al bilancio nerazzurro rispetto alle cifre astronomiche delle precedenti gestioni. Basti pensare all’ingaggio faraonico di Josè Mourinho. Altro punto a favore del Gasp sarà l’innegabile feeling con la truppa ex Genoa, tra cui Thiago Motta, Ranocchia, Kharja e Milito. Proprio il Principe dopo l’annus horribilis con il suo ex tecnico avrà un occasione in più di riscatto. Punto a favore anche per lo spettacolo offerto dal modulo spregiudicato utilizzato dal nuovo tecnico, che prevede sempre e comunque l’utilizzo di 3 punte. CONTRO- Si potrebbe fare il discorso speculare al modulo offensivo. Solo il ricordo del calcio spregiudicato proposto da Leonardo fa venire i brividi, ripensando al disastro europeo con lo Schalke e alla batosta del derby. Come ha dimostrato Allegri e il suo Milan i campionati si vincono con la miglior difesa, e forse un tecnico che rimettesse la giusta guida alla difesa nerazzurra sarebbe stato più gradito. Il modulo preferito dal Gasp è il 3-4-3, che vedrebbe un reparto arretrato davvero troppo vulnerabile se non supportato dalla grande corsa del centrocampo. Linea di mediana a 4 con giocatori a cui verrebbe chiesto tanto sacrifico e tanto movimento per accorciare la squadra e aiutare sia la difesa che l’attacco. Proprio l’età anagrafica del centrocampo nerazzurro nella passata stagione sommata agli infortuni hanno dimostrato come in mezzo al campo ci sia bisogno di forze fresche per attuare questo modulo. Anche in attacco sorgono seri dubbi nell’utilizzo delle 3 punte, con un giocatore centrale (Milito?) e due esterni di corsa(??). Eto’o dopo una stagione da 37 gol non vorrà assolutamente tornare a fare il terzino sinistro e aiutare per tutta l’annata la squadra sacrificandosi sulla fascia. Pandev non è l’uomo adatto per l’altra fascia,e Pazzini dove lo mettiamo? Gasperini avrà una bella gatta da pelare e in poco tempo. L’aiuto maggiore gli arriverà dal mercato, ma i nomi che circolano in rete e sulle prime pagine di certo non fanno che alimentare l’insoddisfazione dei tifosi nerazzurri, abituati ai grandi colpi delpassato. L’arrivo di Palacio a Milano non farà urlare di gioia nessuno. Il periodo Moratti Austerity Bis continua….

  • Inter a Gasp, la scelta non entusiasma

    Inter a Gasp, la scelta non entusiasma

    Obiettivamente la decisione di Leonardo di lasciare l’Inter ha spiazzato un pò tutti, giornalisti, tifosi, nessuno si aspettava un addio cosi repentino e improvviso. Chi però non doveva esser stupita o meglio non doveva dar l’impressione di esserlo era l’Inter, il club Campione del Mondo non può palesare in modo cosi evidente dubbi e incertezze sulla scelta del tecnico, andando in pasto ai giornalisti e creando un clima di sfiducia intorno al tecnico ancor prima di cominciare.

    Gian Piero Gasperini nuovo tecnico nerazzurro | © Dino Panato/Getty Images
    Gasperini è un ottimo allenatore, una persona educata e un lavoratore instancabile all’interno dello spogliatoio ma la scelte nerazzurra rischia di penalizzarlo tantissimo. Il tecnico cresciuto nato dalla Cantera bianconera è l’ultimo petalo “spendibile” di una ampia rosa, ufficializzato dopo una lunga sequela di no. La domanda che tutti adesso si pongono è riuscirà Gasperini ad aver il totale appoggio della società? Riuscirà a coinvolgere uno spogliatoio decisamente pigro ai cambiamenti dopo i bagordi dell’era Mourinho? Il calcio totale dell’ex tecnico del Genoa può regalare risultati ed entusiasmo a patto che tutti remino nella stessa direzione, che la squadra torni a sacrificarsi come ai tempi del Triplete esaltando il collettivo piuttosto che la personalità dei singoli. Pare che lo stesso Moratti nutrisse dubbi su Gasperini e in rete i tifosi si dividono ancora una volta nella scelta temendo una preoccupante inversione di tendenza che riporta alla memoria gli errori di gestione dell’era pre Calciopoli. Di sicuro Gasperini avrà almento 4 scudieri dalla sua parte, Milito, Thiago Motta, Ranocchia e Kharja faranno di tutto per convincere i compagni di squadra della bontà del tecnico. Sarà per Gasp l’occasione della vita, in bocca al lupo mister.

  • Moratti-Branca: braccio di ferro per Mihajilovic

    Moratti-Branca: braccio di ferro per Mihajilovic

    In casa Inter sembrano riavvicinarsi all’ orizzonte le abituali nuvole che stanziavano sulle scelte del club di Moratti prima della parentesi vincente, di Mancini e Mourinho soprattutto, nell’ “era del caos”.

    Moratti Branca uniti per Leo adesso divisi | © Zunino Celotto/Getty Images
    Nuvole scure, connesse a dubbi e contrati sulle scelte e le strategie da attuare nella programmazione della prossima stagione e, soprattutto in questo momento, sulla scelta del tecnico. Il presidente Moratti pare abbia scelto già da tempo Sinisa Mihajilovic come successore di Leonardo, che andrà a rivestire la carica di ds al Paris Saint Germain, mentre Marco Branca sembra titubare sulla scelta del serbo, e vorrebbe proporre altri nomi, anche perchè ai tempi della gestione di Roberto Mancini, di cui Mihajilovic è un grande amico oltre ad essere stato un fidato collaboratore, Marco Branca aveva avuto qualche screzio con il tecnico jesino. Ecco, dunque, perchè pareva che Sinisa Mihajilovic nella scorsa settimana fosse ormai vicino all’annuncio con la squadra nerazzurra e, poi, improvvisamente, la pista si sia raffreddata anche per le sue dichiarazioni che non lasciavano trapelare alcuan certezza sul suo futuro. Ieri, infatti, alcuni esponenti nerazzurri hanno incontrato il tecnico Gian Piero Gasperini, che, però, ha ancora un anno di contratto con il Genoa e per liberarlo occorrerebbe ricevere il benestare del presidente Preziosi. La sensazione è che, per ora, sia necessario ancora un po’ di tempo per ultimare le valutazioni e, soprattutto, per far collimare i pensieri del presidente con quelli di Branca, che oltre a quella di Giampiero Gasperini, vorrebbe prendersi il tempo necessario per sondare altre piste. Sinisa Mihajilovic resta, comunque, in allerta anche se ha annunciato una conferenza stampa per le 12:30 dove spiegherà questa tormentata settimana.

  • Gasperini all’Inter? La rivoluzione di Moratti

    Gasperini all’Inter? La rivoluzione di Moratti

    Potrebbe esser arrivato alla fine uno dei tormentoni di questo inizio estate, Moratti e Branca avrebbero individuato in Gian Piero Gasperini il successore di Leonardo sulla panchina dell’Inter. Una parziale conferma arriva proprio dal patron alla fine di un summit di mercato condotto in via Durini pare dopo un colloquio con l’ormai ex tecnico del Genoa.

    Gian Piero Gasperini | © Damien Meyer/Getty Images
    “Non ho ancora deciso su Gian Piero Gasperini – dice Moratti – ma non dite una bugia se sostenete che c’è un nostro interessamento verso di lui. C’è una valutazione sulla persona che è serissima ed è un ottimo professionista. La valutazione è data da quanto ho visto in questi anni”. Proprio perchè Gasperini è una persona corretta e serissima oltre che un professionista ci auguriamo che non venga usato anche questa volta (vedi Napoli) per arrivare ad altri obiettivi venendo sedotto e poi abbandonato come un tecnico qualsiasi. Prendendo per buone le ultime indiscrezioni e dando per certo l’arrivo di Gasperini sulla panchina nerazzurra sarebbe un evento storico, l’Inter infatti, sarebbe la prima squadra tra le big d’Europa a giocare con una difesa a tre, seppur dinamica e con due ali costrette ad occuparsi delle sue fasi. Il sistema di gioco nerazzurro avrebbe cosi una nuova fisionomia e proprio la difesa potrebbe risentirne per la neccissità di aver giocatori veloci ed abili a scalare per chiudere gli spazi. Assodato che Ranocchia sarà il futuro sarà curioso capire l’adattabilità di Lucio e Samuel al nuovo ruolo e chi sarà acquistato per completare il reparto. Altro ruolo importantissimo è quello degli esterni, spifferi di mercato svelano che dietro i ritardi nel firmare di Criscito a Napoli ci sarebbe una chiamata di Gasperini pronto ad affidargli la fascia sinistra dei campioni del mondo, adattabile al ruolo anche il dinamico Nagatomo mentre sulla destra prenderebbero ancor più consistenza i rumors che vogliono Maicon in partenza. Il centrocampo, tolto l’inamovibile Zanetti gli altri due posti saranno un rebus, sicuramente resterebbe Thiago Motta riportato al grande calcio proprio da Gasperini ma in mediana dovranno incentrarsi i maggiori sforzi della famiglia Moratti. In dubbio anche il futuro di Eto’o e Sneijder, l’attaccante sarebbe ancora costretto nel giocare largo a sinistra agendo lontano dalla porta, l’olandese invece occupa una zona di campo spesso inutilizzata da Gasperini che prdelige un attacco a 3 con una prima punta (Milito o Pazzini) e due ali.

  • Panchina Inter, si pensa anche a Blanc

    Panchina Inter, si pensa anche a Blanc

    Non c’è fretta, il campionato non inizia domenica” aveva tuonato lunedì Massimo Moratti dopo i no incassati da Andrè Villas Boas prima e dalla federazione inglese poi per Fabio Capello. Sarà anche vero, ma al 22 del mese di giugno le uniche panchine che ancora vacanti sono quella dell’Inter e del Lecce, che però in queste ore sta definendo i dettagli con l’ex tecnico del Pescara Eusebio Di Francesco. E, nonostante abbia l’attenuante di essere rimasta spiazzata dalla decisione di Leonardo di lasciare Milano per volare a Parigi a fare il direttore generale del Psg, è assolutamente inconcepibile come l’Inter si ritrovi ancora senza allenatore, senza un’idea ben precisa di chi dovrà guidare la squdra nerazzurra nella prossima stagione collezionando una sfilza uno dietro l’altro di “no, grazie“.

    © FRANCK FIFE/AFP/Getty Images
    Dopo aver depennato Bielsa, Villas Boas, Spalletti, Mihajlovic (anche se il serbo rimane in corsa) e Capello nella lista dei candidati alla panchina nerazzurra si aggiunge, oltre ai già noti Gasperini e Hiddink, anche il nome di Laurent Blanc. Il ct della Francia è sempre piaciuto a Massimo Moratti sin dai tempi in cui guidava il Bordeaux: la trattativa sarebbe difficile per le stesse motivazioni che hanno trattenuto Capello alla corte di sua maestà, la FFF ad un anno esatto dall’Europeo non vuole trovarsi nella situazione di dover ripiegare su un nuovo commissario tecnico, ma le ultime polemiche che hanno travolto l’allenatore per le cosiddette “quote razziali”, anche se assolto in pieno dalla stessa federazione francese, potrebbero agevolare un divorzio anticipato. Le parole del presidente nerazzurro non lasciano dubbi e tengono al momento Blanc lontano da Milano “Poichè è il CT della nazionale francese ci sono dei problemi per contattarlo, sta facendo un’esperienza e credo abbia voglia di continuarla. Non l’ho contattato e non penso sia il momento giusto per farlo” ma intanto su quella famosa lista è stato impresso anche il suo nome.

  • Inter, ora in pole c’è Gasperini

    Inter, ora in pole c’è Gasperini

    In casa Inter continua a tenere banco il capitolo allenatore. Se la giornata di ieri ha portato un altro no, quello della Football Association che non ha liberato Fabio Capello, in quella di oggi il nome più caldo che circola nell’ambiente nerazzurro è quello di Gian Piero Gasperini.

    © Dino Panato/Getty Images
    L’ex tecnico del Genoa è stato ricontattato dopo che nella scorsa setimana ha avuto i primi pourparler con la dirigenza nerazzurra. Il contratto che lo lega ancora al club ligure non è un problema quindi le sue quotazioni nelle ultime ore sono in netto rialzo. Oggi ci sarà un nuovo incontro tra l’allenatore, il direttore dell’area tecnica Marco Branca e il direttore sportivo Piero Ausilio per trovare un accordo definitivo. Resta comunque sempre in piedi l’ipotesi Sinisa Mihajlovic nonostante lo stesso diretto interessato e la Fiorentina abbiano ribadito di voler continuare insieme il cammino intrapreso nella scorsa stagione. E’ da decifrare comunque il pensiero del presidente Massimo Moratti: il numero uno nerazzurro ha dichiarato “Non mi muovo con chi è sotto contratto con un’altra squadra” ma i vari Bielsa (che avrebbe un pre-accordo con l’Athletic Bilbao), Mihajlovic, Villas Boas, Capello, Hiddink, Spalletti e lo stesso Gasperini (che comunque è senza panchina) hanno tutti un contratto in essere con altri club non tenendo fede alle proprie parole. L’unico tecnico papabile al momento a non avere vincoli contrattuali è Delio Rossi, reduce dall’esperienza di Palermo. E allora perchè non puntare proprio sul tecnico romagnolo?

  • Moratti “c’è un favorito”. Sembra l’Inter pre Calciopoli

    Moratti “c’è un favorito”. Sembra l’Inter pre Calciopoli

    Massimo Moratti | © Christophe Simon/Getty Images
    Soli due anni fa l’Inter scriveva una pagina della sua storia e della storia del calcio italiano fregiandosi del Triplete, impresa mai riuscita ad una squadra dello stivale. Poi, l’addio di Mou e lascietecelo dire di Oriali al pari della convinzione di esser invincibili portò a delle scelte opinabili quali non effettuare la campagna acquisti ed affidarsi ad un allenatore inadatto al temperamente dello spogliatoio nerazzurro. Dopo il Mondiale per Club il patto tra giocatori e presidente portò all’esonero di Benitez affidando la panchina a Leonardo, il brasiliano un pò motivatore, un pò predestinato arrivò vicino all’impresa cadendo rovinosamente nella trappola orchestrata da Milan e Schalke e l’Inter magicamente ritornò alla ricerca di un nuovo trainer. Le telefonate con lo Special One, gli ammiccamente con lo Special Two, la speranza che Guardiola rompresse con il Barcellona. Ci troviamo adesso al 20 giugno e l’Inter si ritrova senza guida tecnica e seppur il presidente Moratti dimostra un cauto ottimismo, noi abbiamo la sensazione che chiunque arriverà si sentirà subito una soluzione di ripiego pronta a saltare dopo il primo errore stagionale. Proprio in questi giorni in cui Calciopoli emette un’altra storica sentenza con la radiazione di Moggi, Giraudo e Mazzini l’Inter da l’impressione di esser ripiombata nel caos pre 2006, quando in molti avevano l’ambizione di voler decidere e spesso lo si faceva d’impulso e senza un filo conduttore. Il pragmatismo portato da Mou sembra oramai un ricordo e per non rovinare il giocattolo Moratti deve estrarre un coniglio dal cilindro, altrimenti il campionato sarà perso ancor prima di partire.

  • Inter, affondo per Villas Boas

    Inter, affondo per Villas Boas

    Si chiama Andrè Villas Boas il sogno di Massimo Moratti. Tra il rifiuto di Bielsa e il dilemma Mihajlovic si, Mihajlovic no è spuntata nelle ultime ore la candidatura del tecnico del Porto campione di Portogallo e fresco vincitore dell’Europa League direttamente attraverso le parole del presidente nerazzurro: “E’ vero, ci piace ma ha una clausola alta ed è seguito anche dal Chelsea“.

    © Jamie McDonald/Getty Images
    Questo non significa che il tecnico lusitano, che è stato già all’Inter nella stagione 2008-2009 ricoprendo l’incarico di vice di Mourinho, cederà alla corte di Moratti, anche perchè Roman Abramovic le sta provando tutte, e da tempo, per convincerlo a lasciare Oporto. La volontà, dichiarata, di Villas Boas è infatti rimanere almeno un altro anno alla guida del suo Porto, il Porto dei miracoli, per riconfermarsi in Portogallo, sfidare la squadra più forte al mondo, il Barcellona, nella Supercoppa Europa e tentare l’exploit in Champions League come il suo predecessore e maestro Josè Mourinho e al momento il tecnico è più attratto da questa sfida che da quella di sedersi sulla panchina di Inter o Chelsea; anche perchè per questa c’è ancora tempo considerando che Andrè ha 33 anni soltanto. Inoltre Villas Boas ha chiesto e ottenuto dalla dirigenza dei Dragoes l’incedibilità dei gioielli della squadra, cosa questa che avvalora la tesi di una sua permanenza in terra lusitana. C’è poi il problema, di non poco conto, della clausola rescissoria che lega Villas Boas al Porto: 15 milioni di euro, non uno di meno, per liberare il tecnico dal vincolo contrattuale. Una cifra che il patron nerazzurro è tuttora indeciso se sborsare o meno ma è consapevole allo stesso tempo che il suo nome è l’unico in grado di infiammare la piazza nerazzurra. Moratti ha dato 48 ore al tecnico per prendere una decisione, in caso di risposta negativa è stato già bloccato Sinisa Mihajlovic che ha chiesto alla Fiorentina di essere lasciato libero in caso Moratti dovesse richiamarlo; per lui già pronto un contratto annuale più opzione per il secondo. In ogni caso lunedì si conoscerà il nome del futuro allenatore dell’Inter. Per tutti i tifosi nerazzurri questo sarà un weekend di passione.