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  • Calciomercato Inter: ora Moratti tentenna su Tevez

    Calciomercato Inter: ora Moratti tentenna su Tevez

    Carlos Tevez  e l’Inter si allontanano. L’interesse mostrato durante queste frenetiche giornate di calciomercato sembra scemare, dopo la vittoria ottenuta nel derby ieri sera che ha consentito agli uomini di Ranieri di accorciare le distanze dalla vetta occupata dalla Juventus. Moratti, all’indomani della stracittadina, si sente bene così e pare riluttante all’idea di rilanciare per l’operazione che porterebbe l’Apache in nerazzurro, visto che l’Inter, dopo l’abbandono del Milan, rimane l’unica squadra interessata all’argentino. Intanto il procuratore dell’attaccante del City non vuole rinunciare alla trattativa con i rossoneri e si dice ottimista nel ritenere che il proprio assistito possa giocare tra le fila del Diavolo nel prossimo futuro.

    carlos tevez ! © getty images

    I tre punti conquistati ieri contro la squadra di Massimiliano Allegri potrebbero rappresentare un punto di svolta del campionato interista. Quella di ieri sera è stata la sesta vittoria consecutiva ottenuta in campionato, nelle quali la difesa di Ranieri ha subito un solo gol. Il ruolino di marcia impressionante delle ultime giornate ha convinto il presidente Moratti a spingere sul pedale del freno riguardo la trattativa con gli inglesi del City per Carlitos Tevez. L’acquisto dell’Apache sta passando in secondo piano rispetto alle positive prestazioni della squadra. Lo stesso numero uno della società di corso Vittorio Emanuele intervistato durante la trasmissione Controcampo Linea Notte, spende numerosi elogi ai propri giocatori e alla domanda se serva l’acquisto dell’Apache, risponde che al momento l’operazione per portare l’argentino a Milano non appare così fondamentale. Moratti ha dichiarato inoltre come non sia da escludere un ritiro della precedente offerta di 25 milioni di euro formulata al Manchester City la scorsa settimana, in risposta alla proposta di Galliani inviata lo scorso dicembre. A questo punto infatti, con i rossoneri usciti di scena e i continui rifiuti dell’Apache ai francesi del Psg, l’Inter è rimasta l’unica pretendente per l’argentino. Ciò consente alla dirigenza nerazzurra di gestire a proprio piacimento la trattativa, ed è ipotizzabile anche una nuova offerta al ribasso per il cartellino di Tevez, scontando qualche milione dai 25 iniziali.

     

    Sul fronte del giocatore però c’è da registrare l’ennesimo intervento pro Milan da parte del procuratore Kia Joorabchian. Quest’ultimo mantiene in vita i rossoneri fornendogli l’assist non secondario della volontà del proprio assistito, la quale è rimasta la stessa di due settimane fa, ovvero vestire la maglia del Diavolo e avere Ibrahimovic come compagno di squadra. Si dice fortemente deciso a concludere l’affare con la società di Via Turati, ribadendo come l’operazione Tevez non è affatto conclusa, ma che durante i prossimi giorni ci saranno nuovi colloqui fra il Milan e la dirigenza inglese. Al momento però il City non pare intenzionato ad accettare la proposta di Galliani, la quale è inferiore rispetto a quella dell’Inter e non prevede l’obbligo di riscatto, garantito invece dai nerazzurri, a fine stagione. C’è da capire ora come i rossoneri vogliano procedere dopo aver incassato il rifiuto di Pato nel trasferimento a Parigi, che di fatto ha bloccato la trattativa per l’argentino. Non potendo offrire  garanzie economiche al City, ovvero quei 23 milioni di euro che in parte sarebbero arrivati dalla cessione del “Papero” a Parigi, Galliani ha le mani legate. Sebbene la volontà del giocatore sia chiara, lo è altrettanto la decisione del club inglese di rifiutare qualsiasi proposta di prestito che non contempli al suo interno l’obbligo di riscatto a fine stagione, premessa ritenuta indispensabile. Non è neanche da escludere l’ipotesi che Tevez rimanga altri 6 mesi nella prigione dorata di Manchester, in quanto il City non ha difficoltà nel reperire i fondi per pagare il contratto dell’Apache fino a giugno, e che il Milan si rifaccia vivo durante la sessione estiva quando potrebbe cedere un pezzo pregiato della rosa (Pato e Robinho i maggiori “sospettati”) e avere quindi la liquidità necessaria nell’andare ad acquistare il cartellino del calciatore Citizen.

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  • Tevez, il City accetta l’offerta dell’Inter. No al Milan

    Tevez, il City accetta l’offerta dell’Inter. No al Milan

    L’affare Tevez probabilmente sta vivendo le sue ore decisive. Nella giornata di ieri il Manchester City ha risposto positivamente alla proposta dell’Inter, rifiutando invece l’offerta rossonera formulata da Galliani a Rio de Janeiro la settimana scorsa. Ora la palla passa al giocatore, il quale fin dall’inizio delle trattative ha ribadito più volte la volontà di vestire la maglia del Milan (emblematico il pranzo insieme al suo procuratore e l’amministratore delegato dei rossoneri in un ristorante della città brasiliana), ma a questo punto dei termini contrattuali vantaggiosi da parte della società di corso Vittorio Emanuele potrebbe far cambiare la decisione dell’Apache e trasferirsi alla corte di Ranieri.

    SI’ INTER: martedì 10 gennaio, Moratti riesce nel sorpasso nei confronti dei cugini milanisti e si posiziona in pole per l’acquisto di Tevez. Nel tardo pomeriggio di ieri infatti la casella di posta nerazzurra aveva un email proveniente dall’Inghilterra, la quale lasciava il via libera per i contatti con il calciatore argentino. Accettata quindi l’offerta di prestito presentata da Branca a metà della settimana scorsa: prestito per sei mesi e obbligo di riscatto incondizionato fissato a 25 milioni di euro, più eventuali premi. Offerta ritenuta di gran lunga più attraente rispetto a quella recapitata dal Milan. La proposta di Galliani conteneva un obbligo di riscatto condizionato a una cessione illustre durante il mercato estivo.

    massimo moratti |© Valerio Pennicino/Getty Images

    VOLONTA’ TEVEZ: l’ex Boca Juniors dovrà scegliere se accettare l’offerta dell’Inter oppure mantenere la parola data all’amministratore delegato Galliani. Da una parte è lecito immaginare come il carattere dell’Apache porti lo stesso calciatore a non compiere nessuna clamorosa retromarcia, rifiutando la corte del presidente Moratti, sceso personalmente in campo per imprimere una svolta alla trattativa. Dall’altra, l’aspetto economico della vicenda, fa propendere verso una probabile soluzione nerazzurra. Attualmente lo stipendio che Tevez percepisce al City è quantificabile nell’ordine degli 8,5 milioni di euro a stagione. Il Milan è disposto ad arrivare fino ad un massimo di 4,5-5 milioni, garantendo anche ulteriori premi. L’Inter invece è meno intransigente sotto questo punto di vista e può offrire al calciatore un contratto economicamente più sostanzioso (si parla di 6 milioni di euro) e una durata dello stesso maggiore (5 anni).

    CARO AMICO: un altro aspetto da non sottovalutare nell’intrigo Tevez è quello relativo al forte richiamo esercitato da Ibrahimovic per Tevez. Lo svedese non ha mai tenuto nascosto il suo desiderio di giocare con l’argentino, e lo stesso Citizen sembra particolarmente eccitato all’opportunità di avere come compagno di squadra il bomber di Malmoe. Si può parlare di attrazione fatale fra i due “bad boys”, che se uniti andrebbero a costituire una delle coppie offensive più atomiche in campo internazionale.

    PARLA BRONZETTI: uno degli agenti FIFA più famosi nel mondo, Ernesto Bronzetti, ha detto la sua sul trasferimento di Tevez all’Inter. Il procuratore ha affermato come le percentuali di passaggio dell’attaccante ai nerazzurri siano relativamente basse, mentre il Milan è al momento ancora in forte vantaggio. Ha dichiarato la sua ammirazione verso Galliani, considerato dallo stesso agente il migliore dirigente in Italia e forse in Europa, sostenendo come difficilmente non conduca in porto l’operazione quando si sbilancia in modo chiaro (come in quest’occasione). Inoltre Bronzetti si dice perplesso a riguardo della politica di acquisti nerazzurra, chiedendosi il perché della cessione di Eto’o in Russia quest’estate per motivi di bilancio e di budget stipendi, e poi l’interesse a gennaio per un calciatore come l’Apache.

    NODO PATO: in ultima istanza c’è da considerare il caso Pato. La cessione del “Papero” fin da questa finestra di mercato risolverebbe in maniera determinante l’affare Tevez. A questo riguardo nelle ultime ore si è fatta insistente la voce di un’offerta ufficiale pervenuta in Via Turati dal Psg di Carlo Ancelotti e Leonardo. I parigini sono disposti ad offrire 25 milioni di euro per l’attaccante brasiliano, non a caso la stessa cifra per completare l’acquisto dell’Apache. La proposta del Psg però non soddisfa le richieste economiche del Milan, che valuta Pato intorno ai 38 milioni di euro.
    La telenovela Tevez continua, il derby di mercato prevede ulteriori scintille nei prossimi giorni.

  • Calciomercato Inter, Moratti “Voglio Tevez”

    Calciomercato Inter, Moratti “Voglio Tevez”

    Sul campo nonostante un importante rilancio dei nerazzurri il divario tra Milan e Inter al momento sembra netto. L’undici di Allegri viaggia infatti a vele spiegate e con un ruolino di dieci vittorie nelle ultime dodici partire. Il campionato pero’ e’ ancora lungo e la ritrovata Inter targata Ranieri vuol provare a far un doppio scherzetto ai cugini rossoneri conquistando il derby di campionato e di mercato.

    Il patron dell'Inter Massimo Moratti | ©Valerio Pennicino/Getty Images

    Il big match in programma domenica sera dovrebbe segnare la fine della crisi in casa nerazzurra evitando un tonfo come avvenne nella scorsa stagione dopo la rimonta targata Leonardo, sul mercato invece il derby e’ intorno al nome di Carlos Tevez con l’Inter che dopo tante smentite sembra pronta a sferrare l’attacco decisivo.

    La strategia di casa Milan e’ ormai nota, Galliani, forte dell’accordo con il giocatore, punta al prestito oneroso e un ufficioso obbligo di riscatto fermo a 24 milioni. L’Inter usa invece la carta del rilancio garantendo un conguaglio superiore al Manchester City e forse anche un compenso maggiore al giocatore che, ricordiamo, ha spesso messo gli interessi economici davanti alle ambizioni di carriera. Per molti il Milan resta in leggero vantaggio ma il reale interesse nerazzurri adesso e’ ufficiale per la conferma del patron Moratti uscita dopo un summit di mercato con Marco Branca:

    Abbiamo preso informazioni su come stavano le cose, c’è spazio per agire, vedremo se lo possiamo fare oppure no. Mancano ancora 20 giorni. Se sono ottimista per la trattativa? Non è una questione di essere ottimisti ma di vedere come sono le cose“. E sul derby: “E’ una settimana importante, sono stato contento di aver visto la squadra così sabato perché ci dà maggiore serenità per i prossimi giorni“.

    Nelle prossime ore dovrebbe partire il fax direzione Manchester con l’offerta ufficiale nerazzurra e dopo aver convinto gli inglesi Branca e Moratti dovranno trovare il modo di far breccia nel cuore di Tevez convincendolo a scegliere la parte nerazzurra di Milano.

  • Sneijder è davvero così incedibile per l’Inter?

    Sneijder è davvero così incedibile per l’Inter?

    Ottenuti i tre punti con una sontuosa vittoria contro il Parma, l’Inter si prepara ad affrontare due derby nella prossima settimana. Esatto, il primo si giocherà sul campo domenica prossima nel posticipo serale della 17esima di campionato, mentre il secondo, quello sul mercato per Tevez, è già iniziato da un pezzo e sembra si concluderà a giorni. Vincerli entrambi è l’obiettivo dei nerazzurri per rosicchiare punti importanti alla capolista e continuare ad alimentare non più impossibili sogni scudetto, rinforzare una squadra che ha bisogno della qualità di un campione come Carlitos Tevez.

    Wesley Sneijder| © PHILIPPE HUGUEN/AFP/Getty Images

    Le armi in più per la rincorsa prospettata da Ranieri già sono in casa e si chiamano Diego Forlan e Wesley Sneijder, poiché i due campioni non hanno ancora dato il loro apporto fondamentale alla squadra per la lunga rincorsa ai piani alti della classifica. Le cinque vittorie consecutive che hanno fruttato 15 punti ai nerazzurri non portano la firma dell’olandese, sempre assente per vari infortuni e ricadute muscolari. A questo punto con l’esplosione esponenziale di Alvarez e l’utilizzo del nuovo modulo 4-4-2 con gli esterni larghi iniziano a sorgere i primi dubbi riguardo il giusto inserimento di Sneijder in un sistema di gioco che inizia a pagare. Ranieri ha esplicitamente spiegato come l’olandese dia il meglio di sé se schierato a ridosso delle due punte e quindi nel suo ruolo naturale di trequartista. In vista del derby è ipotizzabile un suo rientro, ma lo stravolgimento di un modulo che sembra aver ridato la quadratura al gioco nerazzurro per inserire l’olandese ora sembra un azzardo, quindi solo nei prossimi giorni verranno sciolti gli ultimi dubbi.

    A questo punto con il mercato che sembra nel suo momento più caldo, è ipotizzabile farsi una domanda: questa Inter può fare a meno di un giocatore come Wesley Sneijder? Difficile dare una risposta univoca, sarebbe preferibile analizzare i pro e i contro su una sua eventuale cessione.

    Ovviamente lo sgravo di un ingaggio da 6,5 milioni di euro netti sarebbe un bel taglio da inserire nel bilancio societario in vista della nuova politica del fair play finanziario. Senza contare che una sua eventuale cessione ipotizzabile verso il Manchester United porterebbe un introito vicino ai 30 milioni di euro nelle casse nerazzurre, denaro fresco da reinvestire nell’acquisto di un giocatore corteggiato come Lucas Moura, giovane di prospettiva con un ingaggio decisamente più leggero. Questo l’aspetto economico, ma ovviamente il calcio non è legato solo alle cifre e al denaro, quindi è necessario analizzare come verrebbe colmato il vuoto lasciato dalla partenza di un campione come Wes.
    Ripetere l’errore fatto con Eto’o porterebbe di nuovo l’Inter a sacrificarsi di una pedina fondamentale senza poi riuscire a trovare il giusto sostituto, e come la storia insegna non sempre da un Ibra in meno vengono fuori un Milito, un Thiago Motta, Lucio e uno Sneijder. Teoricamente se Alvarez e Coutinho manterranno le loro ultime prestazioni, migliorando anche l’atteggiamento tattico in campo Ranieri potrebbe avere le alternative già pronte in rosa, ma tutto ciò è ipotizzabile solo in linea teorica poiché sia all’argentino sia al brasiliano ancora manca la continuità di rendimento.

    C’è da considerare inoltre come continuare ogni anno a svendere e vendere i propri prezzi pregiati per fare cassa non si addice ad un grande club che in questo modo potrebbe solo perdere appeal per i futuri campioni. Ovviamente il fair play finanziario impone questo tipo di politica a livello di mercato, ma non sempre i giovani campioncini si trasformano in veri e propri top player.

    Volendo fare un discorso puramente tattico, sono davvero pochi i giocatori in grado di sostituire Sneijder senza farlo rimpiangere. Numeri 10 al mondo alla sua altezza non ce ne sono, e lo stesso corteggiamento serrato da parte di un club come lo United fa capire quanto sia raro e prezioso l’olandese. Lo stesso Ranieri ha più volte dichiarato di non vedere un’Inter senza il suo Sneijder, considerandolo come il fiore all’occhiello della sua rosa. A meno di repentini colpi di scena Moratti difficilmente sconfesserà il suo tecnico privandolo di un giocatore che ha ancora molto da dire in una stagione da riscrivere.

  • Tevez Milan promessi sposi. Galliani accontenta il City

    Tevez Milan promessi sposi. Galliani accontenta il City

    Tevez è al 90% del Milan. Ieri la giornata decisiva che ha visto segnare il trionfo di Galliani e il clamoroso flop di Branca, il quale è volato a Manchester convinto di riuscire a trovare l’accordo con gli inglesi del City ma tornerà a Milano con un pugno di mosche in mano. Ancora una volta l’amministratore delegato rossonero si è dimostrato un vero mago del calciomercato e seppure lo separasse la distanza di un Oceano Atlantico dai dirigenti del City, è riuscito a realizzare il grande colpo che tutti i tifosi del Milan sognavano. Nella giornata di oggi, o al più tardi domani, ci sarà l’annuncio ufficiale da parte del club di Via Turati. L’Inter e Moratti devono digerire una botta non da poco, dalla quale riprendersi sarà realmente difficile.

    carlos tevez | © ANDREW YATES/AFP/Getty Images

    La “fantasia” di Galliani ha superato la razionalità di Branca. La conferenza call a Rio de Janeiro sarà uno degli eventi che i quotidiani sportivi celebreranno a lungo. Tevez è solo l’ultima operazione in ordine cronologico nella storia recente del mercato rossonero. L’ultimo anno ha rivoluzionato la squadra del Milan. Uno stravolgimento che ha portato gli uomini di Massimiliano Allegri a vincere lo scudetto la scorsa stagione e permetterà fra poco meno di due mesi di giocarsi una Champions League recitando il ruolo di protagonisti, come dimostrato nella partita di San Siro contro il Barcellona di Pep Guardiola. Un attacco stellare su cui potrà contare il tecnico livornese: Ibrahimovic, Tevez, Robinho, Pato, e Boateng senza dimenticare il convalescente Cassano. In Italia il tricolore sembra abbia tutta l’intenzione di soggiornare a Milanello per un altro anno.

    Che cosa ha convinto il Manchester City ad accettare l’offerta del Milan? Innanzitutto la decisione di Carlitos Tevez di voler giocare esclusivamente con la maglia rossonera. E poi nulla hanno potuto quando Galliani ha calato sul tavolo l’asso che ha fin qui tenuto nascosto: l’obbligatorietà del riscatto a patto che l’argentino disputi un determinato numero di partite da qui a giugno. La cifra economica è rimasta invariata, 1 milione di euro subito e i restanti 23 milioni quando l’attaccante verrà riscattato in estate. Tevez, il procuratore Kia Joraabchian e Galliani hanno esultato alla fine della conferenza come se avessero vinto un derby, che a questo punto vedrà come protagonista fra due settimane lo stesso calciatore argentino.

    Ci hanno insegnato che la storia si ripete. Una delle leggi non scritte dell’universo trova conferme clamorose ogni volta che il calciomercato rossonero muove i suoi passi. Ronaldinho, Ibrahimovic, Tevez, firmato Adriano Galliani.

  • Calciomercato Inter, da Sneijder i soldi per arrivare a Lucas

    Calciomercato Inter, da Sneijder i soldi per arrivare a Lucas

    Sneijder è a un bivio. Il Manchester di Sir Alex Ferguson rappresenta una grossa tentazione per il trequartista olandese, che diplomaticamente glissa riguardo l’interesse degli inglesi. Allo stesso tempo in casa Inter si fanno due conti. I milioni ricavati dall’eventuale cessione dell’orange allo United garantirebbero la liquidità necessaria per l’acquisto del crac Lucas, il calciatore del San Paolo ritenuto il futuro Kaka. Quanto converrebbe alla squadra nerazzurra tenere in squadra un giocatore che nell’ultimo anno è stato lontano parente di quel Sneijder fondamentale ai tempi della corazzata guidata dal “vate” Mourinho, quando grazie alle sue eccellenti prestazioni si trovò in lizza per contendere il Pallone d’Oro a gente come Messi, Xavi e Cristiano Ronaldo?

    wesley sneijder | © PATRIK STOLLARZ/AFP/Getty Images

    Un pensiero più che legittimo da porsi. Claudio Ranieri recentemente ha parlato dell’olandese come l’uomo derby, in riferimento alla stracittadina che vedrà opporsi i due club di Milano. Ma qualcosa sembra essersi rotto nel rapporto fra il calciatore e l’ambiente interista. A pesare sulle incertezze di Sneijder i frequenti infortuni che l’hanno tenuto lontano dai campi da gioco per molti mesi e il desiderio di immergersi in una nuova avventura. La Premier League lo corteggia da un paio d’anni, su tutti spicca l’interesse della leggenda Ferguson, disposto ad offrire quasi 30 milioni di euro per acquistare l’interista. Con i soldi inglesi Moratti comprerebbe subito un biglietto aereo, destinazione San Paolo, al direttore sportivo Branca con la missione di portare Lucas a Milano. Il talento brasiliano ha convinto il numero uno nerazzurro, pronto al sacrificio economico pur di acquistarlo.

    Nel frattempo Sneijder ha smentito di voler lasciare l’Inter, anche se indirettamente. Infatti alla rivista olandese Voetbal International il trequartista di Ranieri ha dichiarato che le possibilità che lui rimanga a Milano sono quantificabili intorno al 90%. I tifosi della Beneamata sperano che in quel 10% non si racchiuda il trasferimento del loro numero 10 in Inghilterra.

  • Guardiola via dal Barcellona? Inter e United in agguato

    Guardiola via dal Barcellona? Inter e United in agguato

    Il pre-partita della sfida di Copa del Rey fra Barcellona e Osasuna regala ai tifosi di Inter e Manchester United un inaspettato sogno da cullare in questo mese di gennaio: avere Pep Guardiola come allenatore della propria squadra. Le dichiarazioni del tecnico blaugrana faranno presto il giro del mondo e al Camp Nou iniziano a fare gli scongiuri. Perderlo significherebbe la fine di un ciclo forse irripetibile per il club spagnolo.

    pep guardiola | © KAZUHIRO NOGI/AFP/Getty Images

    Guardiola è così, non da mai niente per scontato. Qualunque avversario debba incontrare, l’ex centrocampista del Brescia è sempre attento a non sottovalutarlo. Lo ricordiamo contro l’Al Saad, nella semifinale del Mondiale per Club, quando nella conferenza stampa del giorno precedente alla sfida contro l’undici saudita aveva avvertito i suoi uomini a giocare con più aggressività rispetto agli arabi, altrimenti avrebbero perso. Sappiamo tutti come poi andò a finire la partita e la competizione. Cosa vuole trasmettere a Messi e compagni Guardiola quando rilascia certe dichiarazioni che agli occhi dei giornalisti presenti in sala potrebbero suscitare ilarità?

    “Il mio rinnovo? Se avessi preso una decisione, il presidente Rosell ne sarebbe già al corrente. Tranquilli, so cosa faccio.”

    Appunto, il condottiero del Barça campione d’Europa e del Mondo in carica sa esattamente quello che fa. Già l’anno scorso in primavera aveva pronunciato parole molto simili che allarmarono l’intero ambiente blaugrana. A fine stagione il Barcellona vinse la Champions League contro il Manchester United, la Supercoppa europea contro il Porto e qualche mese più tardi battendo il Santos si è issata sul gradino più alto del mondo. E se Guardiola agisse in questo modo soltanto per far trovare alla squadra nuove motivazioni oltre alla vittoria di  un trofeo? E se invece il tecnico spagnolo ha deciso di lasciare davvero il club più forte dell’ultimo secolo?

    A Manchester vive da oltre vent’anni la leggenda di nome Ferguson, più volte ammirata dallo stesso blaugrana. Un’avventura in Premier come successore di Sir Alex lo stuzzicherebbe non poco. Guardiola però è legatissimo all’Italia, dove appena può torna per assistere alle partite del suo Brescia. Sono insistenti le voci che vedono il numero uno dell’Inter Massimo Moratti inseguire da oltre due anni “Pep”. Che sia la volta buona? Una nuova rivoluzione estiva, lo stravolgimento di un progetto iniziato poco meno di 6 mesi fa. Una storia che i tifosi nerazzurri conoscono bene. Ma se la rivoluzione è dettata da Guardiola potrebbero chiudere un occhio, anche due.

  • Inter, grana Zarate mistero Sneijder

    Inter, grana Zarate mistero Sneijder

    Zarate grana Inter | ©Getty Images
    Il bilancio 2011 dell’Inter è sostanzialmente altalenante e scandito dalle due importanti rimonte costruite da Leonardo nella scorsa stagione e da Ranieri in questa. Le quattro vittorie consecutive hanno riportato l’Inter in zone di classifica più consone permettendo di non ammainare del tutto le speranze di conquista del titolo e lasciare ancora aperte le chance di un posto nella Champions League. Il normalizzatore Ranieri ancora una volta è riuscito a trovare un certo equilibrio nelle difficoltà affidandosi ad un abbottonatissimo 4-4-2 che permette alla difesa di aver più copertura e affidandosi all’estro dei suoi attaccanti o alle palle inattive per far risultato.

    Il modulo del condottiero romano ha come esclusi eccellenti Mauro Zarate e Wesley Sneijder, il primo dopo esser stato provato in varie occasioni come esterno è stato accantonato finendo in diverse occasioni in tribuna. L’estro ribelle di Zarate sembra non poter esser inglobato nei ferrei dettami tattici di Ranieri e l’attacca sembra adesso rivivere le incomprensioni passate alla Lazio con Reja. L’Inter sta cercando di liberarsene trovando la squadra disposta ad accollarsi, totalmente o parzialmente, i 15,5 milioni di euro pattuiti in estate con la Lazio per la cessione in estate. La Fiorentina sembra disposta a trattare per il prestito ricomponendo in viola la coppia Zarate Rossi ma la situazione non è semplicissima.

    La situazione di Sneijder è in parte diversa. L’olandese è fuori dal 4-4-2 di Ranieri ufficialmente per i ripetuti acciacchi, in realtà però la sua posizione rischia di far crollare la solidità difensiva acquisita nell’ultima parte del 2011, in molti poi accusano il trequartista di scarso attaccamento ai nerazzurri preferendo spesso la Nazionale al club. Ranieri ha comunque avuto parole d’elogio per Sneijder ma dall’Inghilterra le voci di un possibile addio si fanno sempre più insistenti. La destinazione ovviamente in Manchester United con Ferguson pronto ad offrire i 30 milioni di euro che i nerazzurri vorrebbero ricavare dalla cessione.

  • L’Inter piomba su Tevez, con il Milan è derby di mercato

    L’Inter piomba su Tevez, con il Milan è derby di mercato

    Tevez, arriva l’Inter. Oggi il Corriere dello Sport è uscito in edicola con la foto dell’argentino in prima pagina e la possibilità che l’attaccante del City possa accettare il corteggiamento del patron nerazzurro Moratti. Il Milan però, al momento attuale resta in forte vantaggio sui cugini dell’Inter, e la trattativa per portare Tevez in rossonero potrebbe sbloccarsi nei prossimi giorni.

    carlos tevez | © getty images

    Tevez, il sogno di Moratti e dei tifosi interisti in questo inizio d’anno. L’edizione odierna del Corriere dello Sport ha descritto la telefonata avuta dal numero uno di corso Vittorio Emanuele e l’allenatore del Manchester City Roberto Mancini per le festività natalizie e per gli auguri di un felice 2012. Per Moratti è stata anche l’occasione di discutere riguardo la situazione legata a Tevez. L’interesse dei nerazzurri verso l’argentino non è affatto nascosto. In tempi non sospetti, nell’estate scorsa, il direttore sportivo Branca era stato avvistato in Sardegna a colloquio con lo stesso attaccante del Citizen. Non bisogna dimenticare anche una conferenza stampa del novembre scorso, quando Ranieri fece intendere chiaramente che non fosse soltanto il Milan su Tevez, ma anche l’Inter. E’ importante anche non sottovalutare l’offerta di natura economica. Il City ha dimostrato in più di un’occasione la propria riluttanza nell’accettare l’offerta di Galliani, che prevede un prestito gratuito fino a giugno e l’obbligo di riscatto a favore dei rossoneri. Gli sceicchi gradirebbero invece un prestito oneroso a gennaio con l’inserimento dell’obbligo di riscatto, condizioni che l’Inter può garantire ai Citizen.

    Il derby di mercato fra Inter e Milan si gioca su un particolare determinante, cioè la volontà di Tevez. L’attaccante ha da tempo raggiunto un accordo di massima con i rossoneri, e lo stesso Galliani l’ha ricordato più volte durante le interviste concesse ai giornalisti. Ad alimentare le speranze dei tifosi milanisti il continuo pressing del procuratore di Tevez Kia Jorabchian sulla dirigenza del City. Jorabchian avrebbe più volte affermato che la volontà del proprio assistito è unicamente quella di vestire la maglia rossonera del club di Via Turati e che non prenderà in considerazione altre eventuali offerte. Il City è avvertito, l’Inter anche.

  • Ranieri carica Sneijder per il derby, “E’ il nostro condottiero”

    Ranieri carica Sneijder per il derby, “E’ il nostro condottiero”

    Si chiude l’anno solare ed è tempo di tirare somme e bilanci in casa Inter, con il tecnico romano Claudio Ranieri che raggiunto dai microfoni di Mediaset Premium da Antonio Bartolomucci concede un’intervista esclusiva in merito alle sue impressioni su questo primo scampolo di stagione sulla panchina interista.

    Claudio Ranieri | © Claudio Villa/Getty Images

    Arrivato come il normalizzatore che avrebbe dovuto guarire una squadra ‘malata’ e finita come definita da molti, il tecnico romano ha saputo rigenerare le pile dei giocatori più importanti e far sbocciare alcuni dei giovani più importanti della sua rosa, riuscendo a risalire una china della classifica assolutamente in salita, posizionando l’Inter al quinto posto con un -8 dalla vetta impensabile solo poche settimane fa.

    SPIRITO DI LAVORATORE – L’intervista si apre con le prime impressioni sulla nuova città per un romano doc come lui: “Milano è una gran bella città, una città che lavora, mi piace. Parlano del traffico caotico, ma io sono allenato: Roma, Londra, Valencia, Madrid, ho sempre vissuto nelle metropoli”. Ovviamente le esperienze fatte in giro per l’Europa hanno arricchito notevolmente il bagaglio tecnico di un allenatore preparato e che in pochissimo tempo è riuscito ad entrare in punta di piedi nel cuore della difficile tifoseria nerazzurra, grazie al suo ‘spirito di lavoratore’: “Ho lasciato Roma giovanissimo, ho girato l’Europa e questo mi ha dato moltissimo. Se mi chiedete il motivo dell’affetto immediato dei tifosi nerazzurri nei miei confronti posso solo pensare che sia piaciuto il mio spirito di lavoratore: mi sono messo a testa bassa per sistemare l’Inter. Ho un carattere marcato, dico quello che penso, con il passare degli anni i difetti sono anche peggiorati… Io all’Inter sono arrivato in un momento particolare, ho trovato una squadra sott’acqua, ma anche volontà e senso di appartenenza, non ci stavo a sentire dire che questi giocatori erano vecchi e saggi, ero sereno anche nelle sconfitte perchè vedevo come lavoravano”.

    ITALIA – Il discorso si sposta sulle buone prove che i nostri allenatori stanno facendo sia in patria che all’estero dove Mancini, Spalletti e Capello sono i migliori ambasciatori della scuola di Coverciano: “la bravura del calcio italiano è spiegata anche dai colleghi che lavorano all’estero, la scuola di Coverciano è conosciuta in tutto il mondo e poi c’è l’Università del campionato, se hai fatto bene qui puoi fare bene ovunque”. Discorso a parte per il campionato italiano sempre più pieno di campioni stranieri e dove i talenti nostrani trovano meno spazio per esplodere e diventare fenomeni.“Gli italiani bravi arrivano, i supercampioni si fanno sempre largo, penso a Baggio, Vialli, Totti, Del Piero, Di Natale, decisivo anche per la tranquillità dei compagni che sanno che lui un gol lo farà; Pirlo aveva probabilmente bisogno di cambiare posto e stimoli, la Juventus cercava da tempo un organizzatore. Klose è sempre stato un campione, forse nel Bayern iniziava a giocare meno. Ibrahiomovic ha sempre fatto bene ovunque sia andato”.

    SNEIJDER – In riferimento ai giocatori che cambiano le sorti delle squadre in cui militano, non può mancare un cenno all’olandese presente in squadra: “Per noi, Sneijder è il nostro fiore all’occhiello, deve darci il 120 per cento, non deve essere uno della rosa, ma il nostro condottiero, quelllo che ci prende per mano e ci porta lontano. Se lo farà anche nel derby per dare la vittoria all’Inter? Non credo che possano esistere favoriti nel derby, il derby azzera tutto, bisogna solo prepararlo bene e viverlo meglio in campo”.

    MORATTI E MOURINHO – Nel finale le ultime dichiarazioni verso il presidente Moratti: “L’ho conosciuto nel momento più difficile per la sua squadra, ma l’ho trovato pacato e stimolato, però lo conosco solo da 100 giorni, sono stati intensi, ma ancora pochi”. Inaspettato il rapporto di ‘amicizia’ palesato nell’ultima dichiarazione verso un suo ex nemico come Josè Mourinho: “Se ho sentito Mourinho? Ci siamo scritti qualche sms, quando le cose andavano male mi diceva che la squadra sarebbe venuta fuori. Ho detto ai miei calciatori, siamo in forte ritardo, ma io penso sempre al massimo. Se non sei ambizioso non arrivi mai in alto e neppure vicino”.

    Dichiarazione tratte da Fc Inter News.it