Tag: massimo moratti

  • Inter – Atalanta 0-0, le pagelle. Milito spreca un altro rigore

    Inter – Atalanta 0-0, le pagelle. Milito spreca un altro rigore

    Inter praticamente nulla in campo oggi conto l’Atalanta di Colantuono. Partita senza emozioni e senza reti, dove i nerazzurri riescono nuovamente a sprecare un’occasione ghiottissima per rosicchiare punti alla Lazio per la rincorsa al terzo posto in classifica. È proprio il bomber della squadra, il Principe Diego Milito a sprecare il match ball nel primo tempo, sbagliando dopo l’errore di Chievo, il secondo rigore consecutivo. La partita, oltre al rigore fallito da Milito e al mancato penalty non concesso da Gava su un evidente fallo di Lucio ai danni di Gabbiadini, non regala ulteriori emozioni, con lo stesso presidente Moratti che lascia il suo posto in tribuna d’onore già nel finire di primo tempo. Un segnale che potrebbe tradursi, nella fine della pazienza e della fiducia nei confronti di Ranieri?

    Pagelle Inter

    Lucio 4,5 Reo di aver di fatto regalato il gol in Champions League a Brandao contro l’OM, avrebbe l’occasione buona per riscattare quanto di brutto fatto vedere in coppa e invece dopo un buon inizio, nel finale stende in area Gabbiadini da dietro. Gava non vede, e viene graziato su un episodio che probabilmente sarebbe risultato determinante nell’andamento del match.

    Diego Milito © OLIVIER MORIN/AFP/Getty Images

    Maicon 5,5 Irriconoscibile. Il Colosso, come lo chiamavano i suoi tifosi è solo un ricordo del terzino destro più forte del mondo. Al limite gli si potrebbe concedere l’appellativo di terzino destro più forte di Appiano Gentile. Svogliato, poca corsa, e una quantità infinita di cross sbagliati, questa la fotografia del suo match.

    Poli 6 Non delude le aspettative, svolgendo in maniera discreta il suo compito. Coprendo, ripartendo, e servendo buoni palloni ai compagni di reparto. Ci prova da lontano ma trova una pronta risposta di Consigli.

    Zanetti 6,5 Evergreen. Gli anni passano per tutti, meno che per lui. Assoluto migliore in campo, con 39 primavere alle spalle. Da segnalare una progressione palla al piede dalla difesa con cui salta mezza squadra avversaria fino ad arrivare nei pressi dell’area atalantina.

    Milito 4,5 Involuzione totale di un giocatore che sembrava recuperato sotto ogni punto di vista. Tralasciando il secondo rigore fallito consecutivamente, gioca un match all’insegna degli errori, sbagliando tutto o quasi. Forse, accusa le fatiche del match di Champions, e vista l’età non può caricarsi da solo il peso dell’attacco nerazzurro come faceva in passato.

    Pagelle Atalanta

    Consigli 7 Il migliore dei suoi, con un paio di ottimi interventi a sventare il vantaggio nerazzurro.  Poi nega la gioia del gol a Milito dagli undici metri, con l’intuizione dell’angolo e la realizzazione di una parata che vale quanto un gol (+ 3 per chi gioca al Fantacalcio)

    Bellini 5,5 Ingenuo nell’abbraccio su Pazzini che di fatto si regala il rigore ai nerazzurri. Trattenuta fin troppo evidente in un momento cruciale della partita.

    Schelotto 6,5 Buona prova dell’argentino, nella fase di ripartenza, con le sue accelerazioni mette in seria difficoltà il reparto difensivo nerazzurro.

    Moralez 6 Stesso discorso per il Frasquito, che insieme a Schelotto, sfruttando gli spazi lasciati liberi da un’Inter gettata in avanti, crea scompiglio e pericoli sulle corsie laterali con i suoi spunti individuali.

    Gabbiadini 6,5 Entra per sostituire l’infortunato Marilungo, e ha subito un’ottima occasione per portare i suoi in vantaggio, con un gran colpo di testa neutralizzato da una bella parata di Julio Cesar. Si libera di Lucio e poi si fa stendere in area, senza trovare l’occhio dell’arbitro Gava che non gli concede il rigore e fa semplicemente segno di continuare.

    Video Inter Atalanta

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  • Milan, Sneijder stuzzica Galliani. Tradimento Inter?

    Milan, Sneijder stuzzica Galliani. Tradimento Inter?

    La notizia è di quelle clamorose, Milan Sneijder insieme a giugno. L’olandese vuole lasciare l’Inter, un dato ormai assodato da tempo. L’eroe del triplete, idolo della tifoseria nerazzurra, pare riluttante ad abbandonare Milano, con la bellissima moglie Yolanthe desiderosa di restare in Italia. L’idea di passare dall’altra parte del Naviglio è stuzzicante, un alto tradimento che difficilmente verrebbe digerito dal presidente Moratti. Galliani ha già rizzato le antenne e aspetta la prima mossa dell’olandese. L’operazione Sneijder però presenta più di un punto interrogativo, che spazia dall’inserimento nel modulo tattico di Allegri alla compatibilità caratteriale con l’uomo chiave del Milan, Zlatan Ibrahimovic.

     

    CIAO CIAO INTER – Ci eravamo tanto amati. Potrebbe iniziare così il messaggio di addio del trequartista al club interista, considerata l’usanza piuttosto originale che vige all’interno dell’Inter, con i cellulari dei calciatori ultimamente forieri di tristi novelle al presidente Moratti (Thiago Motta docet). La clessidra di Sneijder sta scandendo gli ultimi granelli di sabbia della sua esperienza alla Pinetina. Sono trascorsi due anni da quella magica notte al Bernabeu, 24 mesi che agli occhi dell’orange, e non solo, sembrano un’eternità. E’ cambiato tutto da allora. Il maestro Mourinho è rimasto in Spagna, il fuoriclasse Eto’o è migrato in Russia, e l’egemonia in Italia è ormai un vecchio ricordo.

    MILAN, CI SONO – Il Milan e Sneijder, un’accoppiata difficilmente immaginabile anche per gli stessi tifosi rossoneri. Eppure il calcio da sempre insegna di non dare nulla per scontato, e a Milanello questo lo sanno bene (basta citare Istanbul come esempio edificante). Le gole profonde parlano di un Galliani concretamente attivo per mettere in piedi le fondamenta di un trasferimento che avrebbe del clamoroso. Gli sposi Sneijder-Cabau hanno più volte manifestato il proprio amore verso il Bel Paese, le sirene inglesi non squillano più come in passato (United e City in testa), e se uno più uno fa due la soluzione rossonera non è poi così fantascientifica.

    wesley sneijder | © OLIVIER MORIN/AFP/Getty Images

    SNEIJDER, REMEMBER ME?Milan e Sneijder, alt. Non tutto è oro ciò che luccica, e sul passaggio dell’olandese agli odiati cugini ci sarebbero alcune considerazioni da non trascurare. Problema numero uno, Allegri. Il mister toscano predilige un uomo di forza e di inserimento come Boateng piuttosto che un trequartista classico come il nerazzurro, quindi un eventuale arrivo di Sneijder andrebbe a snaturare l’idea tattica dell’allenatore rossonero. Problema numero due, Ibrahimovic. I due ai tempi dell’Ajax non si amavano particolarmente, sebbene sia stato Van der Vaart ad avere la peggio. E’ vero che sono passati tanti anni, però il carattere dello svedese non ha dato segnali di incoraggiamento in tal senso.

    ENNESIMO TRADIMENTO? – A Moratti ormai non lo sorprende più nulla. Dopo l’addio di Mourinho la sera stessa della finale di Champions al Bernabeu, il presidente dell’Inter ha ricevuto più schiaffi che carezze (sul piano simbolico, certo). L’ingeneroso (o realista, dipende dai punti di vista) Benitez post-Mazembe, il Leonardo ballerino, l’Eto’o sognatore e il Thiago Motta parigino. Tutto questo in due anni. Un’altra storia però è quando i calciatori nerazzurri decidono di cambiare aria sì, ma senza andare troppo lontano. Tra i grandi “traditori” citiamo Pirlo, Seedorf, Vieri, Ronaldo. L’ultimo in ordine di tempo  è il ghanese Sulley Muntari. A giugno la lista verrà aggiornata?

  • Inter, Moratti è pronto per la Rifondazione nerazzurra

    Inter, Moratti è pronto per la Rifondazione nerazzurra

    Dopo la cocente eliminazione dalla Champions League ai danni di un non certo imbattibile Olympique Marsiglia, l’ Inter deve rialzarsi per chiudere nel migliore dei modi una stagione assolutamente insufficiente. Moratti ha parlato ai microfoni dei giornalisti dopo la sconfitta con i francesi spiegando  come con la fine di questo ciclo, non ci sarà da aspettarsi una rivoluzione totale, con la cacciata dei grandi giocatori che con questa maglia hanno vinto praticamente tutto. Mercato bloccato dunque? Niente affatto, ma si cercherà di puntellare la squadra attuale con giocatori nuovi in grado di reggere sin da subito il palcoscenico internazionale:

    “Oltre alla capacità di giocatori nuovi con più corsa, serve l’esperienza. Parecchi rimarranno, qualcosa di nuovo prenderemo”.  

    Obiettivi assolutamente ridimensionati, poiché il terzo posto utile alla qualificazione alla prossima edizione della Champions League è ormai quasi un miraggio e lo stesso presidente Moratti consapevole delle difficoltà sprona i suoi a provare a compire un’impresa:

    “È quasi impossibile. Speriamo di farcela, sarebbe una dimostrazione di carattere da parte della squadra”.

    FUTURO- Rimangono molte incognite sul futuro dell’Inter, con le indiscrezioni giornalistiche che si susseguono a lasciare aperti nuovi scenari inaspettati. L’Adnkronos riferisce come da ambienti sportivi molto vicini al club il presidente Massimo Moratti avrebbe incaricato una delle banche primarie di sondare il terreno per la vendita di alcune quote della società. Un segnale forte che come aveva anticipato la Gazzetta dello Sport poche settimane fa, si tradurrebbe in una ricerca di nuovi soci, magari proprio in Oriente per rilanciare l’Inter ai vertici dell’Europa.

    Massimo Moratti © Claudio Villa/Getty Images

    CHI RESTA CHI VA? Ranieri dopo le lacrime e le belle parole, ha ormai le ore contate sulla panchina nerazzurra, con la solita margherita di nomi da sfogliare per capire chi sarà il suo sostituto alla guida della squadra: Andrè Villas Boas in pole su tutti, considerando anche la cena privata con Moratti, poi c’è Laurent Blanc apprezzatissimo da Massimo Moratti, e infine rimane più defilata l’ipotesi Pep Guardiola, poiché il rinnovo con il Barcellona sembra divenire giorno dopo giorno sempre un affare più probabile. La ‘rifondazione’ colpirà oltre al tecnico anche numerosi calciatori, già con la valigia in mano. Il posto fisso è roba per pochi, considerando come gli inamovibili a questo punto sarebbero solo Javier Zanetti, Cambiasso, Samuel, Ranocchia, Poli (che verrà sicuramente riscattato), Alvarez e altre giovani di prospettiva come Obi, Faraoni e Castaignos. Molte le incognite sugli altri giocatori, con Lucio che dopo le pessime prestazioni, nonostante il biennale firmato potrebbe valutare le ipotesi estere, Maicon ha ancora estimatori importanti come Mancini e Mourinho, ovviamente con un costo del cartellino sicuramente alleggerito. Chivu molto probabilmente non vedrà rinnovarsi il contratto, così come Zarate che visto il costo dell’operazione (15 milioni di euro per il riscatto) non vestirà la maglia nerazzurra nella prossima stagione. Sneijder è il primo imputato per la cessione che potrebbe dare respiro alle casse interiste, ma la scelta spetterà al prossimo allenatore. Capitolo finale con l’attacco, dove Forlan non ha mai convinto, Pazzini ha deluso e Milito con il passare degli anni non potrà che abbassare la sua media gol. Da chi si riparte quindi? Juan Jesus, Caldirola che dovrebbe tornare dal Brescia, e Coutinho che sta dimostrando il suo reale valore con l’Espanyol. I sogni di mercato parlano dell’arrivo di Lucas e il sogno proibito Lavezzi, ma prima di pensare a giugno c’è un campionato da finire provando ad agganciare quel sogno chiamato Champions.

  • Spionaggio De Santis, Inter “seguito solo da Facchetti”

    Spionaggio De Santis, Inter “seguito solo da Facchetti”

    Non solo Champions. De Santis Inter, una partita che si giocherà in tribunale quest’oggi a Milano nell’ambito della spy-story che vede protagonisti l’ex arbitro di Serie A e il presidente Moratti. Lo scorso autunno il fischietto di Tivoli aveva chiesto un maxi risarcimento pari a 21 milioni di euro al club nerazzurro. Oggetto della disputa il pedinamento attuato dalla società di corso Vittorio Emanuele ai suoi danni durante l’anno 2003.

    Un’inchiesta che avrebbe potuto avere dei risvolti interessanti anche nello scandalo Calciopoli, come riporta oggi Tuttosport. Come andrà a finire? Entro breve il tribunale civile di Milano si esprimerà in merito alla vicenda, con l’ex nerazzurro Bobo Vieri diretto interessato.

    PEDINAMENTO – Un ruolo fondamentale in tutta la vicenda viene rivestito dalla Telecom, la principale azienda italiana di telecomunicazioni, il cui presidente è quel Tronchetti Provera che attualmente rappresenta una delle figure più rivelanti all’interno del consiglio di amministrazione dell’Inter. L’Intelligence Telecom, guidata da Tavaroli, aveva spiato De Santis perché sospettato da Moratti e il compianto Facchetti (allora vicepresidente nerazzurro) di danneggiare l’Inter  . Emblematico il nome dato al dossieraggio, “Operazione ladroni”. Il pedinamento è stato ammesso da Tavaroli, Plateo, Cipriani e lo stesso Tronchetti Provera, dichiarando inoltre che anche la Juventus era stata fatta oggetto di controlli.

    massimo moratti | © Valerio Pennicino/Getty Images

     

    MAXI-RISARCIMENTO – Oggi la decisione del tribunale di Milano sulla richiesta del maxi-risarcimento da parte di De Santis nei confronti della società nerazzurra, nella figura del presidente Massimo Moratti. In ballo ci sono 21 milioni di euro, una cifra pazzesca, considerando che anche Bobo Vieri per il medesimo motivo ha presentato una domanda in termini economici paragonabile a quella del fischietto italiano. Qualora venisse accolta la richiesta di De Santis, l’Inter si vedrebbe costretta a versare oltre 40 milioni di euro nel giro di pochi mesi. Sempre nella giornata di oggi verrà discusso un ultimo tentativo di riconciliazione fra le parti.

    GIUSTIZIA SPORTIVA – In ogni caso la vicenda poteva comportare problemi ben maggiori al clan nerazzurro. Infatti secondo gli avvocati di De Santis, Paolo Gallinelli e Federico Lucarelli, l’intero fascicolo Telecom avrebbe portato informazioni fondamentali circa il materiale per Calciopoli, che a distanza di 3 anni avrebbe sconvolto le gerarchie del calcio italiano, sebbene gli stessi legali dell’arbitro abbiano affermato di non avere prove al riguardo. L’Inter uscì salva dalla giustizia sportiva, poiché fu Facchetti ad essere indicato come la persona che per conto dei nerazzurri chiese a Tavaroli di spiare De Santis. Quando il pedinamento venne a galla, il numero due della società milanese era già scomparso, e il procuratore federale Palazzi in coppia con Borrelli decise di archiviare il fatto per prescrizione e improcedibilità. Per lo stesso motivo l’Inter utilizzerà lo “Scudo” Facchetti (espressione coniata da Tuttosport) per chiedere l’annullamento della richiesta avanzata dall’arbitro.

    JUVENTUS – Quello che sta per consumarsi quindi è soltanto l’ultimo capitolo dell’eterna lotta tra Inter e Juventus, in relazione allo scandalo Calciopoli. I bianconeri, rinvigoriti anche dall’azione energica del nuovo presidente Agnelli, sono pronti a registrare un successo importante, mentre la società nerazzurra potrebbe incassare un brutto colpo all’immagine di onestà e legalità mostrata per tutti questi anni sia all’interno delle aule di tribunale che fuori.

  • Inter, Moratti a cena con Villas Boas

    Inter, Moratti a cena con Villas Boas

    Il giallo sul prossimo allenatore dell’Inter continua a infittirsi, con le ultime indiscrezioni arrivate direttamente dall’Inghilterra che riporterebbero di una cena londinese avvenuta nello scorso week end tra Massimo Moratti e l’ormai ex tecnico del Chelsea Andrè Villas Boas.

    Lo stesso numero uno nerazzurro nelle sue ultime dichiarazioni aveva smentito qualsiasi contatto con altri allenatori, confermando a pieni voti la fiducia all’attuale tecnico Claudio Ranieri. Mossa strategica che ricorda quella del 2007 con l’incontro smentito senza mezze misure tra Moratti e Josè Mourinho, dopo l’addio di Roberto Mancini. A seguire il tecnico portoghese sarebbe diventato nell’estate seguente il nuovo allenatore nerazzurro.

    André Villas Boas © IAN KINGTON/AFP/Getty Images

    Secondo i rumors inglesi Moratti e Andrè Villas Boas avrebbero condiviso una cena all’‘Egerton House Hotel, zona Knightsbridge di Londra. Analizzando l’attuale situazione nerazzurra, l’incontro sarebbe servito dunque a ribadire come il tecnico portoghese sia ancora di più oggi la scelta forte del presidente. Considerando come AVB sia già stato sulla panchina dell’Inter come secondo di Mourinho, il suo ambientamento non richiederebbe di certo tempo. Ovviamente a meno di clamorosi colpi di scena e pessime figure in campo dei nerazzurri, Claudio Ranieri dovrebbe rimanere sulla panchina dell’Inter sino al termine della stagione, consentendo al nuovo tecnico di insediarsi  a giugno, innestando le sue idee per la creazione di un nuovo progetto interista.

    Nonostante in Francia si parli moltissimo di Laurent Blanc come in pole per la candidatura alla panchina nerazzurra della prossima stagione, la stima e le ultime notizie confermerebbero come in realtà Villas Boas starebbe staccando tutti gli altri pretendenti alla corsa per guidare l’Inter che verrà. Il vantaggio di essere già stato vice allenatore nerazzurro è di certo un dettaglio non trascurabile, considerando però come per ripetere le imprese dello Special One, non basterà lo Special Two con il bagaglio delle sue idee, ma sarà necessario investire e anche in maniera importante sul mercato, cercando di non ripetere gli errori evidenti palesati nel biennio post Triplete.

  • Inter, Blanc in pole per il dopo Ranieri

    Inter, Blanc in pole per il dopo Ranieri

    Il toto allenatori sulla panchina dell’Inter continua a regalare nuovi colpi di scena con il passare dei giorni. Ranieri come un condannato a morte, aspetta la data della sua ‘esecuzione’, rimanendo aggrappato alla sua panchina in attesa delle due sfide che decideranno molto del suo futuro: il match in trasferta contro il Chievo e poi il ritorno di Champions League contro l’Olympique Marsiglia. Le ultime notizie che arrivano direttamente dalla Francia danno favoritissimo per accasarsi sulla panchina nerazzurra nella prossima stagione, l’attuale c.t. della nazionale francese Laurent Blanc. La notizia sarebbe stata riportata dal prestigioso quotidiano Le Parisien, che annunciava appunto una scelta già indirizzata verso l’ex giocatore nerazzurro da parte del presidente Massimo Moratti.

    A calmare gli animi e le voci è arrivata la risposta dell’agente del tecnico, Jean-Pierre Bernès, che direttamente dai  microfoni dell’emittente francese RMC ha smentito categoricamente di avere avuto contatti con i vertici dell’Inter:

    “Per adesso le grandi squadre sono impegnate a portare a termine la stagione e a conseguire i loro obiettivi. Laurent è stato un giocatore dell’Inter, ma il presidente Moratti sa bene che al momento è impegnato con la Francia. Oggi a parte il Chelsea nessun club sta cercando un nuovo tecnico. Il discorso è uguale a quello del Barça, con Guardiola che è in scadenza di contratto. Le società devono aspettare. In ogni caso non c’è stato nessun contatto con l’Inter né con altri club. Laurent non mi ha dato alcun mandato di cercare altre squadre”.

    Laurent Blanc © PATRIK STOLLARZ/AFP/Getty Images

    Discorso chiuso? Niente affatto perché alla domanda su un’eventuale possibilità di poter firmare ora per un club con cui legarsi in seguito alla fine degli Europei, Bernès precisa:

    “Tutto è possibile.  Anche se il suo obiettivo ora sono gli Europei, dove cercherà di fare la migliore apparizione possibile. Ha a disposizione una grande squadra e si respira una bella atmosfera all’interno del gruppo. Quando Laurent ha firmato con la Nazionale era richiesto dai migliori club. Lui ha scelto la Francia per l’affetto che lo lega alla Nazionale. Poi, ripeto, tutto è possibile. Ora Laurent e il presidente Noël Le Graët non vogliono sollevare la questione”.

    Ovviamente la notizia presenta più di un fondo di verità, poiché secondo un altro importante quotidiano nazionale francese come Le Figaro lo stesso Blanc starebbe valutando l’ipotesi di tornare ad allenare un club, per gli ultimissimi dissidi avuti proprio con il presidente della FFF Noël Le Graët, in merito al rifiuto del rinnovo contrattuale dello stesso tecnico.

     


  • Ranieri in bilico, pronti Stramaccioni e Villas Boas

    Ranieri in bilico, pronti Stramaccioni e Villas Boas

    Ranieri ora è più in bilico che mai. Il pareggio acciuffato nel finale contro il Catania potrebbe avergli allungato la permanenza sulla panchina nerazzurra solo fino alla prossima sfida di Champions contro l’Olympique Marsiglia. In concomitanza con le pessime prestazioni ottenute dal tecnico romano, arriva con un tempismo quasi perfetto l’esonero di Andrè Villas Boas da parte del Chelsea, che libera e rimette sul mercato uno dei migliori tecnici in circolazione a lungo corteggiato da Massimo Moratti. La situazione si fa calda, e nonostante il presidente nerazzurro ieri non fosse presente allo stadio, i rumors parlano di umore nero, e di come la rifondazione possa partire prima del previsto per evitare un declino evidente.

    LE COLPE DI RANIERI – Il tecnico nerazzurro Claudio Ranieri è stato spesso difeso dagli addetti ai lavori e dallo stesso Moratti, poiché con la rosa a disposizione non poteva aver enormi concorsi di responsabilità nei risultati negativi ottenuti. Invece analizzando attentamente gli ultimi match si nota come lo stesso allenatore abbia mescolato troppo le carte, non riuscendo a dare un’identità di gioco chiara alla sua squadra, ripercorrendo quasi lo stesso errore di Gasperini. Nello specifico si dovrebbe adattare il modulo ai giocatori a disposizione e non il contrario, considerando come in mancanza di un’ala pura, venga schierato e sacrificato Forlan esterno di centrocampo. Rimangono i dubbi anche sul poco utilizzo dei giovani in grado di fornire quella boccata d’ossigeno ai senatori stremati e usurati come Cambiasso e soci. Poli, ha sempre ben figurato in ogni occasione in cui sia stato chiamato in causa, guadagnandosi una collezione infinita di panchine. Lo stesso per Faraoni, in grado di giocare partite da sette in pagella, nella cavalcata della striscia di vittorie consecutive, per poi essere considerato una riserva. Bruciare i giovani in questo modo è rischioso, non per il presente, ma per il futuro, considerando come svendere oggi dei potenziali campioni porterebbe un domani a rimpiangere le scelte poco oculate fatte.

    Claudio Ranieri © OLIVIER MORIN/AFP/Getty Images

    AVB E STRAMACCIONI – Moratti a questo punto non avrebbe ancora deciso sul futuro di Ranieri, considerando come alle porte ci sia la delicatissima sfida contro i francesi dell’OM. In realtà voci vicine ai vertici nerazzurri avrebbero riferito come il numero uno interista avrebbe già preallertato l’allenatore della primavera nerazzurra Andrea Stramaccioni, che sta ben figurando nel suo ruolo. Reduce dalla vittoria nel derby contro la primavera rossonera, il tecnico ex Roma potrebbe cogliere un’occasione unica per dimostrare il suo valore sulla panchina della prima squadra. Rimangono aperte le ipotesi che vedrebbero alla guida della rosa il duo Baresi- Bernazzani, mentre la Gazzetta dello Sport rilancia per la candidatura anche nell’immediato di Andrè Villas Boas. La rosea parla del portoghese come un’alternativa forte e credibile, considerando come il regolamento Uefa non avrebbe nulla in contrario al suo ingaggio sin da subito. Il lusitano vice di Mourinho conosce benissimo Appiano Gentile e tutto l’ambiente nerazzurro, quindi non avrebbe problemi nell’insediarsi alla guida della squadra, soprattutto considerando come ora più che mai, servirebbe un segnale forte, una scossa per smuovere quell’orgoglio necessario a svegliare la fame di vittoria dei campioni nerazzurri.

  • Chelsea, Villas Boas esonerato! Inter all’attacco?

    Chelsea, Villas Boas esonerato! Inter all’attacco?

    L’esonero era nell’aria da molto tempo, e alla fine dopo la sconfitta di ieri contro il West Bromwich, il tecnico portoghese Andrè Villas Boas è stato esonerato dal Chelsea. Si tratta del settimo allenatore a lasciare anzitempo la panchina di Blues in otto anni di presidenza Abramovic, quasi a voler certificare la fretta di ottenere quei risultati che solo Mourinho e Ancelotti hanno trovato in terra londinese.

    Il club ha pubblicato sul proprio sito ufficiale un comunicato che recitava le seguenti parole:

    “I risultati e le prestazioni della squadra non sono stati soddisfacenti e non ci sono segnali di miglioramento in un momento chiave della stagione. Il club ringrazia il tecnico per il suo lavoro ed esprime il proprio dispiacere per la prematura cessazione del rapporto . La squadra è ancora in gioco nelle fasi finali della Champions League e in FA Cup e punta ai primi quattro posti della Premier League e a essere il più competitiva possibile su tutti i fronti”.

    Andrè Villas Boas © IAN KINGTON/AFP/Getty Images

    Cambio in corsa dunque, con il vice allenatore Roberto di Matteo pronto a subentrare nell’immediato alla guida dei Blues. Anche in questo caso la notizia arriva direttamente continuando a leggere la nota ufficiale diramata dello stesso club:

    “L’unica possibilità era quella di fare un cambiamento. Con effetto immediato Roberto Di Matteo è stato nominato primo allenatore del team fino al termine della stagione”.

    Oltremanica si fanno già i nomi dei possibili successori di Villas Boas, con in pole il nome di Rafa Benitez, voglioso di tornare ad allenare una big nella sua amata Premier League dopo la pessima parentesi italiana nei sei mesi in nerazzurro. Proprio da parte dell’Inter, potrebbe esserci una svolta, dopo l’esonero di Villas Boas, considerando come la corsa alla prossima panchina nerazzurra fosse una gara tra il portoghese e Pep Guardiola. Nonostante Moratti sia fortemente ‘innamorato’ di Guardiola e del suo calcio, è noto a tutti come l’Inter già in estate avesse provato a strappare la concorrenza dei Blues per far tornare ad Appiano Gentile il vice di Mourinho, nota conoscenza a molti volti della rosa nerazzurra. Solo la folle clausola rescissoria di 15 milioni di euro, frenò la trattativa, tagliando fuori l’Inter, che a questo punto potrebbe tentare nuovamente l’affondo, in vista di una rifondazione targata giugno 2012.

  • Inter, Lucas in nerazzurro è fatta

    Inter, Lucas in nerazzurro è fatta

    Il calciomercato in casa nerazzurra già impazza, nonostante marzo notoriamente non sia un mese ‘caldo’ dal punto di vista delle trattative in corso. Il periodo che l’Inter sta attraversando ha di fatto convinto il presidente nerazzurro ad accelerare bruscamente verso un ringiovanimento della rosa attuale, con gli ultimi dubbi da sciogliere per quanto riguarda chi sarà il prossimo allenatore nerazzurro. Il traghettatore Ranieri si gioca tutto a Catania e nell’importantissima sfida di ritorno degli ottavi di Champions League contro il l’Olympique Marsiglia, per poi salutare la panchina interista già promessa a uno tra Andrè Villas Boas e Guardiola. Insomma c’è da chiudere al meglio, o salvare il salvabile di quello che rimane di questa stagione in attesa di una rifondazione che appare inevitabile nel prossimo anno.

    LUCAS NERAZZURRO – Se era parsa una missione impossibile strappare il talentuoso Lucas Moura al San Paolo già nel mercato di gennaio, in vista della prossima finestra di calciomercato estivo, l’Inter ha fatto enormi passi avanti. Il giocatore classe 1992 infatti in una recentissima intervista nel ritiro della sua nazionale ha dichiarato come per il momento abbia in mente soli due obiettivi: l’Olimpiade e l’Inter.

    “L’Inter è uno dei club più importanti del mondo. Con la maglia nerazzurra ha giocato anche Ronaldo, il Fenomeno, e ho già detto tutto. Mi piace l’idea di entrare in una ‘famiglia’ dove ci sono stati grandi campioni e dove ora militano Julio Cesar, Lucio, Maicon. Tutti grandi uomini che ho avuto l’onore di conoscere vestendo la stessa maglia, quella della Seleçao”.

    Lucas | © JEFFERSON BERNARDES/AFP/Getty Images

    Non bastasse Lucas ha voluto fugare gli ultimi dubbi, considerando come a chi gli avesse fatto notare il pessimo periodo che i nerazzurri stanno vivendo nell’immediato, ha risposto come se indossasse già la maglietta interista da tempo:

    “Quest’anno l’Inter non sta ottenendo grandi risultati vero? Ma poco tempo fa ha conquistato Champions, scudetto e la coppa nazionale. Un’impresa che ha incantato tutti, anche in Brasile”.

    Parole al miele per uno dei migliori giocatori su piazza in questo momento, che in questo modo dichiara pubblicamente la sua preferenza per il club di Massimo Moratti. A questo punto sembra che i viaggi sudamericani effettuati da Branca e Ausilio abbiano dato i propri frutti, ipotizzando alla lettura di queste parole, di come sia stato effettuato una sorta di accordo tra il giocatore e i nerazzurri, promessi sposi a giugno. Un aiuto alla chiusura della trattativa sta arrivando da alcuni rumors sudamericani che vedrebbero logorato il rapporto tra il giocatore e il tecnico del San Paolo, Emerson Leão poiché lo stesso tecnico si sarebbe infastidito della chiamata in nazionale del ragazzo da parte di Menezes, alla vigilia di una sfida importante come quella contro il Palmeiras. Partita che è finita sul punteggio di 3-3 e a che ha visto Lucas deludere le aspettative, prendendosi molte critiche proprio dal tecnico del San Paolo.

    La voglia di Europa si è riaccesa fortemente in Lucas, ma prima di parlare di affare fatto bisogna fare i conti anche con i Blues di Abramovic fortemente interessati al ragazzo. Moratti in attesa di sapere chi sarà il prossimo tecnico si è già portato in vantaggio su uno dei migliori giocatori sul mercato.

  • Inter, Villas Boas alternativa al sogno Guardiola

    Inter, Villas Boas alternativa al sogno Guardiola

    Il destino di Claudio Ranieri sulla panchina dell’Inter pare ormai segnato irrimediabilmente dai deludenti risultati riportati dalla squadra sia in campionato che in Champions League, trascinandosi fra una sconfitta e l’altra senza mostrare alcun segno di ripresa o, perlomeno, di maggiore personalità. Il presidente Moratti pare essere piombato di colpo alla routine cui, fino a qualche anno fa, pareva rasseganto ed abituato, caratterizzata da una serie di esoneri imbarazzanti in conseguenza dei risultati spesso deludenti del campo.

    Dopo gli anni “ruggenti” di Mancini e Mourinho, è iniziato il lento declino, caratterizzato da alcune scelte sbagliate in chiave mercato, da alcune incomprensioni interne, e da uno spogliatoio che pare aver ormai smarrito la serenità dei tempi migliori. Pertanto, è già tempo di guardare avanti, pensando ad archiviare in maniera indolore la stagione in corso, dove l’Inter si trova a lottare per un posto in Champions League (ma la concorrenza è molto più agguerrita, ndr) ed a tentare l’impresa di ribaltare il risultato della gara d’andata contro l’Olympique Marsiglia di Didier Deshamps.

    Andrè Villas Boas | © Glyn KirkGetty Images

    Il futuro, dunque, potrebbe essere nuovamente colorato a tinte “portoghesi”, con la possibilità che “l’operazione rilancio” venga affidata a Villas Boas, lo Special Two, ancor più in una situazione in cui il tecnico portoghese potrebbe essere realmente a rischio esonero, considerando il malumore di Roman Abramovic dopo la pesante sconfitta subita dal Chelsea nell’andata degli ottavi di Champions contro il Napoli. Se nella gara di ritorno l’esito dovesse essere negativo per i Blues l’ipotesi esonero acquisterà ancor più concretezza, anche perchè pare che nello spogliatoio del club londinese lo Special Two non sia affatto ben visto dai suoi stessi giocatori ed, in particolare, dai “senatori”, che lo accusano di aver puntato esclusivamente sui suoi “pupilli”.

    Una situazione complessa, dunque, che si riflette anche sul non felice andamento della squadra in Premier League, dove occupa la quarta posizione a pari merito con l’Arsenal e dista ben 17 punti dalla capolista Manchester City di Mancini. Se Moratti non dovesse riuscire a coronare  il sogno (proibito) Pep Guardiola, dunque, Villas Boas potrebbe sedere nuovamente proprio sulla panchina del suo maestro.