Tag: massimo ficcadenti

  • Cagliari, la panchina va a Ivo Pulga. Il suo vice sarà Diego Lopez

    Cagliari, la panchina va a Ivo Pulga. Il suo vice sarà Diego Lopez

    Dopo un lungo tira e molla, il solito Cellino ha piazzato la zampata finale. Ivo Pulga sostituirà il partente Ficcadenti, al suo fianco si siederà l’uruguaiano Diego Lopez, che secondo i bene informati sarà più di un vice, ma che avrà bisogno di un prestanome non avendo ancora conseguito il patentino di allenatore per la massima serie italiana. Il duo Pulga – Lopez ha già diretto il primo allenamento nella giornata di ieri e si è presentato al gruppo. Il patron del Cagliari (che ha ritirato l’autosospensione dalla carica di presidente) pretende una svolta sul piano dei risultati e del gioco, vista l’involuzione avuta con il tecnico ex Cesena. Alla stampa quest’oggi verrà quindi presentato Ivo Pulga come nuovo allenatore dei sardi.

    Ma, chi è Ivo Pulga? I tifosi cagliaritani lo ricorderanno con la maglia rossoblu che indossò per ben 174 volte tra serie C, B e A. Uno dei protagonisti della doppia promozione con in panchina Claudio Ranieri e decisivo con un gol all’Ischia per la promozione matematica degli isolani in Serie B. Ex centrocampista, amato dal pubblico del Cagliari per il cuore e per la voglia di lottare su ogni pallone, sopperendo così alla scarsa tecnica individuale. Dopo sei stagioni a Cagliari, passò al Parma dove vinse una Coppa Italia e una Coppa delle Coppe.

    Cellino ha deciso. Via Ficcadenti, dentro il duo Pulga-Lopez © Enrico Locci/Getty images

    Da allenatore. La carriera dopo il calcio giocato inizia nelle giovanili del Modena, squadra nella quale aveva militato la stagione prima di approdare in Sardegna, guidando inizialmente la  Primavera modenese e poi gli Allievi Nazionali. Nella stagione appena conclusa era il vice di Cuttone nella panchina gialloblu. Ora la grande occasione a Cagliari, anche se indirettamente dovrà seguire le direttive di Diego Lopez.

    Altri collaboratori. Con il cambio di mister, cambiano anche i collaboratori. Torna Nico Facciolo, già preparatore dei portieri ai tempi di Bisoli e Ballardini. Invece Luigi Corellas, bomber di vecchia data sempre ex rossoblu, forse poco conosciuto fuori dall’isola, ma autore di stagioni importanti nelle varie squadre sarde in serie D, Eccellenza e Promozione ricoprirà il ruolo di collaboratore tecnico.

    Il posto lasciato libera da Diego Lopez nella panchina della Primavera del Cagliari verrà occupato da un altro ex rossoblu. Vittorio Pusceddu.

  • Panchine serie A, via Ficcadenti e Di Carlo. Dentro Lopez e Corini

    Panchine serie A, via Ficcadenti e Di Carlo. Dentro Lopez e Corini

    Panchine Serie A bollenti. Dopo l’esonero arrivato nelle primissime giornate ai danni di Sannino, sostituito a Palermo dal’ex tecnico dell’Inter Gasperini, è arrivato anche il turno di Mimmo Di Carlo e Massimo Ficcadenti che lasciano rispettivamente Chievo Verona e Cagliari. Se per il primo, è già arrivato l’annuncio ufficiale, per l’ex Cesena si attende ancora il comunicato della società sarda. Al loro posto sono pronti a sedersi in panchina due storici capitani. Eugenio Corini per i clivensi (cinque stagioni per lui a Verona) e Diego Lopez per i rossoblu (dodici campionati in Sardegna). Quindi niente Del Neri, Reja o Delio Rossi per i due club.

    QUI CHIEVO VERONA – Campedelli, nelle scorse ore ha annunciato l’esonero di Di Carlo, dopo aver ottenuto cinque sconfitte consecutive (di fatto ha vinto solo alla prima giornata, perdendo le successive partite). Decisione difficile, visto l’ottimo rapporto che lega i due e la grande stagione scorsa, conclusa con un ottimo decimo posto in classifica ed un salvezza raggiunta senza problemi. Ma, il patron della Paluani ha voluto dare una scossa all’ambiente e per questo motivo ha chiamato a guidare i clivensi un’ex molto amato dal pubblico, nonché capitano della squadra che meravigliò l’Italia intera nella stagione 2001-2002 quando da neo promossa riuscì a rimanere nella parte alta della classifica per gran parte del campionato. Eugenio Corini. In realtà, la carriera da allenatore dell’ex centrocampista gialloblu non è stata esaltante fino a oggi. Infatti, nel giro di due stagioni ha cambiato tre squadre, la prima esperienza al Portogruaro nell’estate 2010 si è conclusa dopo pochi giorni dalla sua firma per divergenze societarie sul mercato. Qualche mese dopo la chiamata da Crotone ed esonero in tre mesi con 8 punti conquistati in 11 partite. A novembre 2011, terza e ultima esperienza in panchina a Frosinone in Lega Pro, stavolta conclude la stagione e chiude all’ottavo posto in classifica risolvendo il contratto consensualmente. Ora la chiamata del Chievo e la grande opportunità nella massima serie.

    Corini, si siederà sulla panchina del Chievo Verona © Roberto Serra/Getty Images

    QUI CAGLIARI – In Sardegna, non è ancora arrivata l’ufficialità, ma nelle prossime ore Massimo Ficcadenti dovrà svuotare il suo armadietto nel centro sportivo di Asseminello per lasciare spazio a Diego Lopez, già a Cagliari nelle vesti di allenatore della Primavera. Nel capoluogo sardo aspettano con ansia il comunicato della società, viste anche le recenti contestazioni contro l’attuale (ancora per poco) allenatore rossoblu che non gode della massima stima tra i tifosi. Lopez sarebbe la scelta low cost cercata dal patron Cellino, che quest’anno ha sul libro paga Ballardini (ancora sotto contratto con il club sardo) e appunto Ficcadenti. Per questo motivo la dirigenza cagliaritana starebbe cercando di arrivare alle dimissioni dell’ex tecnico del Cesena, con quest’ultimo non intenzionato a rinunciare all’ingaggio, quindi è più probabile che si vada verso la risoluzione contrattuale. Il nuovo tecnico del Cagliari però non è provvisto di patentino per la massima serie e dovrà essere affiancato da un “tutor” che con ogni probabilità sarà Ivo Pulga, anche lui ex rossoblu negli anni 80-90. Le voci su Delio Rossi e Reja si sono invece spente sul nascere, dopo i grandi rifiuti dei due, che cercano esperienze più importanti.

  • Panchine roventi a Cagliari e Chievo, Ficcadenti e Di Carlo verso l’esonero

    Panchine roventi a Cagliari e Chievo, Ficcadenti e Di Carlo verso l’esonero

    Arrivati alla sesta giornata di Serie A di questa nuova stagione cominciano già le polemiche sugli allenatori: dopo Sannino, esonerato nella scorsa settimana per lasciare posto a Gasperini approdato alla guida del Palermo, concluse le partite del week end a rischio sono Ficcadenti e Di Carlo. Il primo, allenatore del Cagliari, si trova in una situazione di certo non favorevole dopo la sconfitta subita con la neopromossa Pescara: l’1-2 di ieri ha infatti mosso definitivamente Cellino il quale non vuole continuare ad essere il fanalino di coda della classifica. In sei partite i sardi hanno totalizzato solamente due punti, frutto dei pareggi rispettivamente contro il Palermo e l’Atalanta: nelle restanti gare infatti sono usciti sempre sconfitti dal campo con risultati e prestazioni da dimenticare. Proprio per questo l’idea è quella di dare una scossa a tutta la squadra e di cambiare la guida di essa: i primi nomi che compaiono sulla lista di Cellino sembrano essere Edy Reja, ex tecnico della Lazio, e Delio Rossi, tanto discusso nella passata stagione per l’episodio con il suo giocatore Ljajic.

    Quel che è certo è che i vertici del Cagliari sono alla ricerca di una persona in grado di dare una svolta a questa squadra, in modo tale da cominciare a guadagnare punti importanti per scrollarsi di dosso l’ultimo posto. Da non sottovalutare è l’ipotesi di promuovere Diego Lopez, attuale allenatore della primavera, il quale a detta di molti porterebbe quel qualcosa in più all’interno della squadra; altri papabili sostituti si identificano poi in Daniele Arrigoni, Alessandro Costacurta e soprattutto in Davide Ballardini.

    Massimo Ficcadenti © Enrico Locci/Getty Images

    Altra panchina a rischio è quella veronese del Chievo: in queste ore si sta infatti discutendo il lavoro svolto fino ad oggi da Domenico Di Carlo in quanto l’unica vittoria dall’avvio del campionato non sta accontentando il presidente Luca Campedelli. A peggiorare la situazione è stata poi la partita di ieri dove i gialloblu si sono arresi con un pesantissimo 4-1 al Palermo: questa sconfitta è andata ad aggiungersi alle altre quattro subite con Parma, Lazio, Juve e Inter ma soprattutto ha dato dei segnali negativi vista la mancata grinta e la poca determinazione messa in campo.

    Ecco dunque che sul web spopolano i primi nomi anche se, a detta dell’interessato Di Carlo, il Chievo non avrebbe parlato di esonero: si vocifera che il club veneto abbia contattato Delio Rossi, già in trattativa con il Cagliari, ma abbia pensato anche a Ballardini, Malesani e Delneri, ma si dice anche che la società voglia aspettare il risultato e le prestazioni del match della prossima settimana. Sabato i veronesi dovranno affrontare la Sampdoria la quale è riuscita a mettere in piedi un avvio positivo grazie alle vittorie con Pescara, Siena e Milan, portandosi al quinto posto in classifica: di certo i ragazzi di Ciro Ferrara vorranno riprendersi dalla sconfitta subita domenica contro il Napoli già da questo imminente impegno. Dall’altra parte se Di Carlo dovesse fallire nuovamente, le possibilità che Campedelli scelga di togliergli la guida del Chievo diventano altissime dato che al presidente gialloblu non sta di certo bene il terzultimo posto in classifica davanti solamente a Cagliari e Siena.

  • Cagliari, Delio Rossi o Reja se salta Ficcadenti

    Cagliari, Delio Rossi o Reja se salta Ficcadenti

    Si sarà pure dimesso dalla carica di Presidente del Cagliari, ma Massimo Cellino continua ad osservare da vicino la squadra e nei giocatori non vede la cattiveria giusta e la voglia di lottare su ogni pallone, caratteristica che il patron sardo vuole dai ragazzi per centrare una difficile salvezza. Per questo motivo avrebbe messo in discussione la posizione del mister Ficcadenti, concedendogli ancora due settimane di tempo per dare una sterzata netta alla stagione dei rossoblu che si ritrovano in piena zona retrocessione avendo guadagnato due punti in cinque partite senza neanche convincere sull’aspetto del gioco. Chi sta peggio del Cagliari è il Palermo dell’amico Zamparini, ultimo con un solo punto in classifica e con il cambio della guida tecnica già effettuato.

    I DUBBI – Cellino non è convinto pienamente sul modulo tattico utilizzato da Massimo Ficcadenti, che manda in campo la squadra con il 4-3-3, ma in squadra l’unico esterno di ruolo è Victor Ibarbo, che è alla sua seconda stagione in Italia e non fa della saggezza tattica il suo cavallo di battaglia, limitando ulteriormente il modo di giocare dei rossoblu che spesso si affidano più all’estro di Pinilla che alla costruzione di una manovra corale. C’è da aggiungere che il colombiano non è tra i titolari, infatti l’ex allenatore del Cesena preferisce due esterni non di ruolo come Cossu e Thiago Ribeiro, che devono sobbarcarsi anche tutta la fase difensiva, limitando notevolmente le loro caratteristiche offensive. Altra nota dolente è la difesa. Pisano esterno sinistro costa gol subiti e poca spinta sul quella fascia e preferirlo ad Avelar (terzino sinistro di ruolo) o ad Ariaudo (che ha giocato più volte in quella posizione con buoni risultati) sembra quasi una mossa da kamikaze. La coppia difensiva non è più solida come negli ultimi anni, e Astori senza il compagno di una vita Canini, sta inanellando una serie di prestazioni molto sotto la sufficienza.

    Ficcadenti, due settimane per tenersi la panchina sarda © Enrico Locci/Getty Images

    FIDUCIA A TEMPO – L’attuale mister del Cagliari ha le ore contate. Avrà occasione di far cambiare idea al patron rossoblu vincendo e convincendo nella doppia sfida salvezza contro Pescara e Torino. La prima in casa, finalmente in uno stadio aperto parzialmente al pubblico e la seconda in trasferta, contro l’ex Ventura che sta entusiasmando per il gioco offerto, meno per i risultati raccolti. I tifosi vorrebbe l’esonero di Ficcadenti immediatamente, già contrari la stagione scorsa al suo richiamo dopo l’allontanamento di Davide Ballardini. Non resta che aspettare, domenica in caso di sconfitta il tecnico cagliaritano dovrà chiudere la valigia e salutare l’isola.

    I SOSTITUTI – Circolano già i primi nomi. In rigoroso ordine alfabetico troviamo Marino, Reja e Delio Rossi. Il primo, pallino del presidente da qualche anno non convince sotto l’aspetto tattico visto che utilizzerebbe un modulo simile a quello attuale. Invece Reja, ex rossoblu (autore dell’ultima promozione in A del Cagliari), è il classico tecnico che si adatta ai ragazzi a disposizione e avrebbe l’esperienza necessaria per uscire da questa brutta situazione. L’ultimo nome è quello dell’ex tecnico di Lazio e Fiorentina, apprezzato notevolmente dal pubblico sardo che vedono in lui l’allenatore ideale per aprire un ciclo importante. Rossi ultimamente ha sempre rilasciato dichiarazioni pro-Cagliari e questo fa ben sperare sul suo arrivo. I tifosi ci sperano. Ora non resta che aspettare.

  • Cagliari-Roma, Zeman senza Osvaldo e Totti si affida a Destro

    Cagliari-Roma, Zeman senza Osvaldo e Totti si affida a Destro

    Nonostante gli sforzi di Cellino, la sfida tra Cagliari e Roma si giocherà a porte chiuse nello stadio di Is Arenas di Quartu Sant’Elena. La Roma e soprattutto Zeman cercano riscatto, dopo il tonfo di Bologna riuscendo a perdere una partita già in cassaforte sul 2 a 0. Le statistiche non sono a favore dei giallorossi considerando come l’ultima vittoria dei capitolini in terra sarda risale addirittura al 29 ottobre 1995. Ovviamente il tecnico boemo (che dovrà fare a meno di diversi infortunati) dovrà puntare moltissimo sull’aspetto mentale e psicologico per risollevare il morale di una squadra che solo due settimane dopo la strepitosa vittoria di San Siro contro l’Inter, sembrava realmente essersi guadagnata il titolo di Anti Juve. Il Cagliari guidato da Ficcadenti, dal canto suo cercherà di confermarsi come la bestia nera della Roma, riuscendo magari a staccarsi dal fondo della classifica e concedendo qualche settimana di permanenza in più al tecnico già traballante.

    Mattia Destro © Claudio Villa Getty Images Sport

    CAGLIARI- Ficcadenti dovrà fare a meno del suo giocatore migliore, considerando come Cossu è fermo ai box per un elongazione dell’adduttore sinistro. A questo punto ci sono ulteriori chance di vedere davanti l’autore dell’ultimo gol Sau, nonostante la tenuta fisica non sia ancora perfetta. Recuperato Astori al centro della difesa il tecnico dei rossoblu dovrebbe schierare un 4-3-3 con Agazzi tra i pali, linea a quattro con al centro l’ex Siena Rossettini e proprio Astori; agiranno larghi da terzini Pisano e Perico. In mediana Conti giocheràal centro l’ennesima partita della vita contro i giallorossi, supportato da Ekdal e Nainggolan più larghi sugli esterni. Davanti senza Cossu, spazio al tridente con Sau, Pinilla e Thiago Ribeiro.

    ROMA- Zeman deve fare i conti con l’infermeria, e la lunga lista degli indisponibili. Out pezzi da 90 come Totti, Osvaldo e De Rossi, toccherà alla ‘Roma baby’ fare la partita. Il capitano è ancora alla prese con un lieve risentimento alla coscia destra, De Rossi accusa ancora il problema patito in Nazionale e Osvaldo patisce i dolori di un trauma distorsivo al ginocchio. Non bastasse mancherà anche Bradley in mediana, lasciando ulteriori possibilità di giocare alla linea verde di Trigoria. Insomma cambiano gli interpreti ma non cambia il modulo: 4-3-3 spregiudicato e votato all’attacco con l’olandese Stekelenburg a difendere i pali e Piris, Burdisso, Castan e Balzaretti a comporre la retroguardia difensiva. In mediana visti gli indisponibili giocheranno dal primo minuto Pjanic, il greco Tachtsidis e il pupillo del boemo Florenzi, fresco di rinnovo contrattuale. Davanti mancando praticamente tutti i big, si gioca l’occasione della vita Mattia Destro, giocando da punta centrale, alla ricerca del suo primo gol giallorosso, e della sicurezza che quest’anno ancora non ha trovato. Ad affiancare l’ex attaccante del Siena ci saranno Lamela e il baby Nico Lopez.

    PROBABILI FORMAZIONI CAGLIARI-ROMA:

    CAGLIARI (4-3-3) – Agazzi; Perico Rossettini Astori Pisano; Ekdal Conti Nainggolan; Sau Pinilla Thiago Ribeiro. A disposizione: Avramov, Avelar, Ariaudo, Dessena, Ibarbo, Casarini, Nené. Allenatore: Ficcadenti.

    ROMA (4-3-3) –Stekelenburg; Piris Burdisso Castan Balzaretti; Pjanic Tachtsidis Florenzi; Lamela Destro Lopez. A disposizione: Goicoechea, Svedkauskas, Romagnoli, Taddei, Marquinhos, Lucca, Marquinho, Osvaldo, Tallo. Allenatore: Zeman.

  • Palermo-Cagliari, Sannino o Ficcadenti chi si salverà dall’esonero?

    Palermo-Cagliari, Sannino o Ficcadenti chi si salverà dall’esonero?

    Il calcio si sa, non perdona, e se sei dipendente di due presidenti come Maurizio Zamparini o Massimo Cellino, allora ti do un consiglio. Non disfare la valigia e tocca ferro quando dichiarano “sono contento del mio allenatore, è confermato!”. Questa è la strana storia di Giuseppe Sannino e Massimo Ficcadenti, rispettivamente mister del club siciliano e di quello sardo che quest’oggi si sfideranno uno contro l’altro al Barbera nella gara tra Palermo-Cagliari e metteranno in palio la propria panchina. Il primo, arrivato da pochi mesi in Sicilia dopo un’ottima stagione a Siena, si trova dopo solamente due partite (perse entrambe 3-0 contro Napoli e Lazio) nella graticola. Stessa sorte per il collega cagliaritano, già esonerato l’8 novembre 2011 e poi richiamato nel marzo 2012, che ha guadagnato un solo punto (all’ultimo secondo contro l’Atalanta) in due gare.

    Zamparini e Cellino, due amici con il soprannome in comune di “mangia-allenatori“. Più di 50 allenatori in due, 36 quelli cambiati dal presidente sardo in vent’anni di presidenza, mentre in dieci anni di Palermo, l’ex patron del Venezia a libro paga ha avuto “solo” 21 mister. E chissà che non ci sia l’allungo del patron rossoblu oppure quello rosanero possa accorciare le distanza. Infatti, nonostante le smentite di rito, quest’oggi potrebbe verificarsi il primo esonero stagionale e i bookmakers hanno abbassato notevolemente le quote sull’esonero dei due allenatori di Palermo e Cagliari.

    Ficcadenti con la valigia in mano? © Enrico Locci/Getty Images

    VERSO PALERMO-CAGLIARI – Sannino e Ficcadenti per salvare il posto potrebbero lanciare due giovani promesse arrivate durante l’estate nelle rispettive isole. Per i palermitani è in rampa di lancio Dybala, attaccante argentino al centro di un caso internazionale in fase d’acquisto. Mentre tra i cagliaritani è pronto ad esordire con la sua squadra del cuore il sardo Sau, autore di una stagione fenomenale alla Juve Stabia. Per il resto, le due squadre si schiereranno come da programma, 4-4-2 per il Palermo e (finto) 4-3-3 per il Cagliari. Mancano poche ore alle 18 e chi perde non passerà di certo un fine settimana tranquillo, perché nel calcio è tutto possibile, ma una cosa è certa, Zamparini e Cellino non aspettano!

  • Il sogno è realtà Juventus Campione d’Italia

    Il sogno è realtà Juventus Campione d’Italia

    Il sogno è diventato realtà: la Juventus è Campione d’Italia regalando ai suoi milioni di tifosi le gioie negate sei anni fa, perchè a tanto risale l’ultimo tricolore conquistato dai bianconeri e cancellato poi dallo scandalo calciopoli. Conte ha portato a termine la sua missione siglando l’ennesimo risultato positivo battendo il Cagliari per 2-0 nella serata che registra il crollo milanista control’Inter.

    In una Trieste piovosa che ha accolto gli oltre 20 mila tifosi che hanno sfidato la distanza e i prezzi proibitivi dei biglietti imposti dalla società sarda, è subito la Juventus a sbloccare il risultato con Vucinic che sul filo del fuorigioco sfrutta un lungo lancio di Bonucci e trafigge con un diagonale preciso Agazzi in uscita. Il Cagliari subisce il colpo e la Juve cerca di aprofittarne sfiorando il gol prima con Pepe e poi con Marchisio. Al 15′ arriva il gran boato al Nereo Rocco, l’Inter passa in vantaggio sul Milan e la Juve è momentaneamente Campione d’Italia, sugli spalti è gran festa che però viene interrotta dal grande spavento per Lichtsteiner costretto ad uscire in barella per un brutto colpo in testa durante uno scrontro con Pinilla e poi per un tiro dello stesso giocatore sardo che sfiora il palo e addirittura fa gridare al gol il telecronista Sky. Si chiude con il vantaggio dei bianconeri e il risultato di parità tra Milan e Inter la prima parte di gara.

    Cagliari Juventus 0-2 – Juve Campione D'Italia | © Giuseppe Bellini / Getty Images

    Nella ripresa piomba la notizia del vantaggio dei rossoneri sull’Inter grazie al gol di Ibrahimovic e ciò basta per mettere pressione ai giocatori di Conte che sembrano più nervosi e faticano più del solito a creare gioco. Il Cagliari prova a fare la partita e i cambi di Ficcadenti dimostrano l’intento dell’allenatore di provare a fare il colpaccio. Tuttavia non ci sono pericoli da segnalare dalle parti di Buffon. A spianare la strada della Juve ci pensano anche le buone notizie che arrivano da Milano, Milito pareggia su rigore e ipoteticamente si comincia a rivedere nuovamente il tricolore dalle parti di Torino. Al 78′, aiutata da un pizzico di fortuna, la Juventus mette in cassaforte il risultato portandosi sul 2-0 grazie ad un autorete di Canini che beffa Agazzi nel tentativo di anticipare il neo entrato Borriello. Sugli Spalti è esplosione dovuta anche alla notizia della tripletta rifilata da Milito ai cugini lombardi. All’85’ Maicon travolge il Milan con il definitivo 4-2 consegnando ufficialmente lo scudetto nella mani di Conte: il Mister può finalmente urlarlo ai suoi giocatori “E’ scudetto“. Si attende solo il fischio finale, la Juventus si laurea ancora Campione d’Italia, con una giornata di anticipo e, questa volta, senza subire neanche una sconfitta in campionato.

    CAGLIARI JUVENTUS 0-2
    Cagliari (4-3-3): Agazzi 6,5; Ariaudo 6, Canini 5, Astori 6, Pisano 6; Ekdal 5,5, Conti 6, Nainggolan 6,5; Thiago Ribeiro 5 (4′ st Cossu 6), Pinilla 56, Ibarbo 5 (17′ st Larrivey 5,5). A disp.: Avramov, Bovi, Perico, Dessena, Nené. All.: Ficcadenti 5,5
    Juventus (3-5-2): Buffon 7; Barzagli 7, Bonucci 7, Chiellini 7,5; Lichtsteiner 7 (25′ Caceres 7), Vidal 7 (8′ st Giaccherini 7), Pirlo 7, Marchisio 7, Pepe 7; Matri 7 (26′ st Borriello 7), Vucinic 7. A disp.: Storari, Estigarribia, Del Piero, Quagliarella. All.: Conte 7

    Video highligths Cagliari Juventus

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  • Cagliari Juventus, Conte rispolvera Matri

    Cagliari Juventus, Conte rispolvera Matri

    Dopo il mezzo passo falso di Torino contro il Lecce la Juventus non può più sbagliare, non sono più ammessi cali di tensione come successo a Torino contro un Lecce ridotto in 10 uomini. Oggi in Cagliari Juventus, sul neutro di Trieste, i bianconeri si giocano una stagione straordinaria fino  al pareggio rocambolesco contro i pugliesi che ha riaperto i giochi scudetto tra la riducendo il vantaggio sul Milan ad appena un punto. I Bianconeri affronteranno un Cagliari già salvo ma sicuramente battagliero come confermano le parole del presidente Cellino: “I bianconeri non hanno rispetto, sono arroganti. Ora tocca ai miei giocatori: o chiudono alla grande nelle ultime due gare o cambio tutto”. Fischio d’inizio Domenica alle ore 20.45 in contemporanea con il Milan che sarà impegnata nel derby contro i cugini dell’Inter.

    Alessandro Matri | ©FABIO MUZZI/AFP/Getty Images

    Per la trasferta di Trieste Conte recupera Pepe assente nelle ultime gare per un problema alla caviglia e perde per il resto della stagione De Ceglie a causa di una lesione alla coscia sinistra rimediata contro il Lecce. Con il rientro di Pepe, Antonio Conte potrebbe optare anche per il  ritorno al 4-3-3, anche se le indiscrezioni che arrivano da Trieste ipotizzano la conferma del  3-5-2, con Pepe preferito a Giaccherini ed Estigarribia sulla corsia di sinistra come vice De Ceglie, Lichtsteiner in vantaggio su Caceres sulla fascia destra. Altro dubbio è quello relativo alla punta da affiancare a Vucinic: il favorito sembrava Borriello mentre adesso è Matri ad aver vinto il ballottaggio anche perché Quagliarella non è al top.

    In casa Cagliari la squalifica di Agostini obbliga il tecnico Ficcadenti ad inserire Pisano sulla corsia di sinistra, confermando Perico dalla parte opposta mentre Canini dovrebbe affiancare al centro della difesa Astori viste anche le non perfette condizioni fisiche di Ariaudo; confermato il rombo di centrocampo con Ekdal vertice basso, Conti, Nainggolan e Cossu ad agire dietro le due punte Thiago Ribeiro (in ballottaggio con Ibarbo) e Pinilla.

    Probabili formazioni Cagliari Juventus

    CAGLIARI : (4-3-1-2): Agazzi; Perico, Canini, Astori, Pisano; Ekdal, Conti, Nainggolan; Cossu; Thiago Ribeiro, Pinilla. A disposizione: Avramov, Ariaudo, Dessena, Bovi, Larrivey, Ibarbo, Nené. All. Ficcadenti. Squalificati: Agostini (1). Indisponibili: Rui Sampaio, El Kabir.

    JUVENTUS : (3-5-2): Buffon; Barzagli, Bonucci, Chiellini; Lichtsteiner, Vidal, Pirlo, Marchisio, Pepe; Matri, Vucinic. A disposizione: Storari, Caceres, Padoin, Giaccherini, Del Piero, Borriello, Quagliarella.All. Conte. Squalificati: nessuno. Indisponibili: De Ceglie.

  • Cagliari – Catania, out Almiron e Izco

    Cagliari – Catania, out Almiron e Izco

    Nell’anticipo del  recupero della 33^ giornata di Serie A ,si affrontano Cagliari Catania, gara in programma alle ore 18:00 allo stadio Nereo Rocco di Trieste. Rossoblù ancora lontani dalla Sardegna dunque, mossa criticatissima da parte dei tifosi sardi, penalizzati dalla pesante trasferta in terra veneta.

    Veniamo alla gara. Il Cagliari, in piena lotta salvezza, avrà l’obbligo dei tre punti, onde evitare sorprese nelle ultime giornate di campionato. L’ottimo andamento del Lecce di Cosmi, ha inguaiato la situazione dei sardi, afflitti da un periodo altalenante. Ficcadenti dovrà rinunciare ad Agazzi, squalificato dal giudice sportivo. Solito 4-3-1-2 con Astori e Canini centrali difensivi. A centrocampo ancora out Dessena, spazio ad Ekdal dal primo minuto, il quale affiancherà Conti e Nainggolan. In attacco Pinilla sarà supportato da Thiago Ribeiro (ancora preferito ad Ibarbo) e da Cossu.

    Massimo Ficcadenti © Enrico Locci Getty Images Sport

    Il Catania, reduce dal successo casalingo sull’Atalanta per 2-0, non ha alcuna pressione di risultato. Raggiunto il record di punti in una stagione di Serie A, gli etnei tengono vivo il sogno Europa, consapevoli che solo un miracolo potrebbe portare i siciliani a giocare l’Europa League della prossima stagione. Montella, in vista dell’impegno odierno, si affida al collaudato 4-3-3. Ancora squalificato Carrizo, spazio quindi a Terraciano, ancora preferito a Kosicky. Al centro della difesa giocherà Bellusci, il quale prenderà il posto dello squalificato Legrottaglie. A centrocampo ancora out Almiron e Izco, quindi spazio a Seymour e Biagianti dal 1′. In attacco Gomez e Lanzafame giocheranno a ridosso dell’ unica punta Bergessio. In panchina si rivedrà l’ ex di turno David Suazo, assente dai campi di gioco da circa 5 mesi.

    Cagliari Catania sarà una partita fondamentale per il finale di stagione dei sardi, costretti alla vittoria per evitare qualsiasi complicanza con il discorso salvezza. Intanto il presidente Cellino ha comunicato l’ imminente inizio dei lavori del nuovo Stadio rossoblù, impianto che sorgerà nella zona periferica di Quartu Sant’ Elena.

    Ecco le probabili formazioni del match di stasera:

    CAGLIARI (4-3-1-2): Avramov; F. Pisano, Canini, Astori, Agostini; Ekdal, Conti, Nainggolan; Cossu; Pinilla, Thiago Ribeiro. All. Ficcadenti. Panchina: Ruzittu, Ariaudo, Gozzi, Perico, Ibarbo, Nenè, Larrivey

    CATANIA (4-3-3): Terracciano; M. Motta, Bellusci, Spolli, Marchese; Biagianti, Lodi, Seymour; Gomez, Bergessio, Lanzafame. All. Montella. Panchina: Kosicky, Calapai, Capuano, Llama, Ricchiuti, Catellani, Suazo

  • Parma – Cagliari 3-0, ducali quasi salvi

    Parma – Cagliari 3-0, ducali quasi salvi

    Nel primo anticipo della 34^ giornata, l’incontro tra Parma Cagliari termina con il risultato finale di 3-0 a favore dei padroni di casa gialloblu. E’ Giovinco direttamente da calcio di punizione a sbloccare il match a metà del primo tempo, complice anche una deviazione di Pisano. Nella ripresa ci pensano prima Floccari e poi il neo entrato Okaka (entrambi su penalty) a regalare il 2-0 ai propri compagni di squadra, che con questa vittoria salgono a quota 41 punti in classifica, issandosi momentaneamente al decimo posto. Si fa preoccupante invece la situazione in casa rossoblu, che hanno mostrato un calcio a tratti imbarazzante. Se domani il Lecce dovesse ottenere i 3 punti in casa della Lazio, il vantaggio sulla zona retrocessione sarebbe di un solo punto.

    NEL RICORDO DEL MORO – Confermate le previsioni della vigilia, con Thiago Ribeiro che vince il ballottaggio con il colombiano Ibarbo, mentre nel Parma c’è Valiani titolari, preferito a Morrone dal tecnico Donadoni. Solo panchina per Biabiany. Prima del fischio d’inizio i giocatori osservano un minuto di silenzio per la scomparsa dello sfortunato Morosini.

    INCONTRO NOIOSO – Primo quarto d’ora di partita abbastanza noioso, con nessuna delle due squadre capace di creare pericoli alla difesa avversaria. Il match inizia ufficialmente poco dopo, quando un errore di Astori in piena area di rigore permette regala a Giovinco il pallone del possibile vantaggio ducale, ma la Formica Atomica spreca in malo modo calciando alto di sinistro. Risponde il Cagliari al 19′ con Pinilla, pescato ottimamente da Cossu, la risposta di Mirante è da campione.

    VANTAGGIO PARMA – Al 23′ l’episodio che sblocca l’incontro. L’arbitro Rizzoli fischia un calcio di punizione dal limite a favore dei padroni di casa, sulla battuta si presenza lo stesso Giovinco che di destro infila il portiere Agazzi per il momentaneo 1-0 (da segnalare la netta deviazione del difensore rossoblu Pisano). I rossoblu stentano a trovare una reazione e il risultato al termine del prima frazione di gara rimane invariato.

    sergio floccari | © Claudio Villa/Getty Images

    BRUTTO CAGLIARI – Al rientro dagli spogliatoi il match prosegue sulla falsa riga del primo tempo, con gli uomini di Ficcadenti che appaiono molto meno brillanti rispetto alle ultime uscite. I padroni di casa non fanno molto di più per farsi preferire ma almeno trovano la porta con maggiore frequenza, come nell’occasione di Floccari al 54′ minuto, il cui tiro viene sventato da Agazzi.

    FLOCCARI SU RIGORE – La partita si trascina stanca fino a metà ripresa, quando il Parma trova il raddoppio sfruttando un altro episodio chiave. Rizzoli comanda un calcio di rigore in favore dei ducali per l’atterramento del brasiliano Jonathan ad opera del centrocampista rossoblu Nainggolan. Dal dischetto si presenta Floccari che non fallisce, 2-0 per la squadra di Donadoni e gara sempre più in discesa.

    COMPLETA OKAKA – La festa del Tardini è completata da Okaka, entrato da 7′ minuti al posto di Floccari, che si procura e realizza un calcio di rigore al 90′ dopo esser stato atterrato in area dall’uscita di Agazzi. Può sorridere il Parma, che può dirsi praticamente salvo. In Sardegna invece non si sorride affatto, e adesso la classifica fa paura.

    Parma Cagliari 3-0, le pagelle

    Mirante 6,5: salva il risultato nel corso del primo tempo sulla conclusione ravvicinata del cileno Pinilla, con il risultato fermo ancora sullo 0-0. Per il resto dell’incontro non vede volare nemmeno una mosca.
    Valiani 6,5: uno dei migliori in campo questo pomeriggio al Tardini. Se il pressing del Parma costringe i rossoblu a sbagliare una quantità infinita di pallone è sopratutto merito suo. Propositivo anche in fase offensiva. E’ il jolly di Donadoni.
    Giovinco 6,5: la Formica Atomica ha il merito di sbloccare l’incontro nella prima frazione di gioco, in una partita dove era chiaro fin da subito che sarebbe vissuta su episodi. Si fa perdonare del grave errore fatto in precedenza, quando a tu per tu con Agazzi aveva sparato sopra la traversa.
    Floccari 7: un altro gol pesantissimo per la salvezza del Parma. Arrivato in estate dopo una sfortunata esperienza con la maglia della Lazio, l’ex bergamasco sta finalmente dimostrando tutto il proprio valore.

    Agazzi 5: meno lucido rispetto al passato, affonda insieme ai propri compagni di squadra. Giustamente punita con un penalty a favore dei ducali un’uscita avventata su Okaka. Pomeriggio da dimenticare.
    Astori 5: fino ad oggi uno dei migliori centrali difensivi in Italia, fino ad oggi appunto. Che sia una giornata no lo dimostra dopo pochi minuti la papera di cui si rende protagonista nei primi minuti di gara, errore che consegna a Giovinco una palla d’oro che però la Formica Atomica non sfrutta a dovere.
    Nainggolan 4,5: sbaglia tanto in fase di costruzione, incapace di reggere il confronto fisico con il centrocampo gialloblu. Autore del fallo in area di rigore che consente a Floccari di chiudere virtualmente la partita. Basta?
    Pinilla 5,5: stavolta non ce la fa a mettere la sua zampata. Il cileno però a poche colpe, anche perché non riceve quasi nessun pallone giocabile dalla sua squadra. Soltanto una prodezza di Mirante gli nega la gioia dell’ottavo gol in campionato.