Tag: massimo cellino

  • Astori rifiuta lo Spartak Mosca e giura fedeltà al Cagliari

    Astori rifiuta lo Spartak Mosca e giura fedeltà al Cagliari

    La trattativa Astori Spartak Mosca si è conclusa con un nulla di fatto per i russi. Torniamo indietro di qualche giorno, quando Cellino, presidente del Cagliari, propose ad Astori il rinnovo del contratto a 800 mila euro l’anno fino al 2015. Uno sforzo importante per la società rossoblu. Il giocatore riceve la proposta e ci pensa.

    Nel mentre a Cagliari arrivano i russi con un assegno da 15 milioni di euro per l’acquisto del difensore e un contratto per Astori da quasi due milioni di euro annui. Il Cagliari tentenna davanti a quei quindici milioni e dopo una breve trattativa sulle modalità di pagamento, la società rossoblu decide di accettare l’offerta russa. Passa tutto nelle mani del giocatore che si trova davanti ad una scelta importante. Lasciare Cagliari e l’Italia e partire verso la fredda Mosca.

    Davide Astori © Roberto Serra/Getty Images

    Intanto in quel di Berlino, Astori inizia e finisce le visite mediche per conto dello Spartak Mosca. L’affare sembra ormai in porto. Si aspetta la fumata bianca e le firme per poter ufficializzare il passaggio di uno dei più promettenti difensori italiani nel campionato russo, ma il difensore tentenna, non è convinto del trasferimento in Russia.

    La firma non arriva e con un colpo di coda che ha dell’incredibile, Astori decide di rimandare al mittente l’offerta da due milioni di euro annui. Decide di rimanere a Cagliari e di giocarsi le sue chance di convocazione in Nazionale con la maglia rossoblu. Dichiara di avere un conto aperto con la società isolana e di credere nel progetto del presidente Cellino. Il presidente rossoblu, euforico (solo di facciata?), si dice orgoglioso della decisione di Astori che ora attende il rinnovo per poter chiudere definitivamente questa telenovela.

    Il Cagliari rinuncia a 15 milioni di euro, non pochi per una società che si autofinanzia, mentre il 25enne difensore bergamasco giura fedeltà al Cagliari dove percepirà un ingaggio dimezzato rispetto al contratto offerto dallo Spartak Mosca.

    Storie di altri tempi, storie sempre più rare in un mondo dove il denaro è il padrone.

  • Astori allo Spartak, dietrofront di Cellino. L’affare salta

    Astori allo Spartak, dietrofront di Cellino. L’affare salta

    Davide Astori allo Spartak Mosca, la telenovela continua. Quando ormai sembrava raggiunto l’accordo tra il Cagliari e la società russa, il patron rossoblu Massimo Cellino ha fatto saltare il trasferimento all’ultimo momento. Non trova pace il difensore dei sardi, cresciuto nel vivaio del Milan, accostato più volte quest’anno ai russi, giunti secondi in campionato alle spalle dello Zenit di Spalletti. La stagione appena conclusa è stata la quarta consecutiva con la maglia del Cagliari, dopo essere sbarcato nel capoluogo dell’isola nel 2008-2009. Da due anni Davide Astori attende ormai di essere ceduto ad una grande squadra, dopo la consacrazione sotto la gestione Allegri e la prima presenza nella Nazionale maggiore durante l’amichevole con l’Ucraina.

    Astori aveva già le valigie in mano quando ha ricevuto la comunicazione del dietrofront di Cellino che ha di fatto bloccato la trattativa. Il difensore del Cagliari si stava dirigendo all’aeroportodi Elmas, destinazione Monaco di Baviera, dove avrebbe eseguito le visite mediche per la nuova squadra.

    davide astori | ©Enrico Locci/Getty Images

    L’affare era virtualmente concluso già nella giornata di mercoledì, quando i due club avevano trovato l’intesa per il trasferimento di Astori ad una cifra vicina ai 15 milioni di euro, superiore alla precedente offerta da 12 milioni di euro presentata dai russi al Cagliari al termine del campionato.

    Il calciatore era pronto a firmare un contratto quadriennale da 1,8 milioni di euro a stagione, ovvero più del doppio di quanto prenda adesso in rossoblu e dell’ultima proposta di rinnovo contrattale avanzata dal Cagliari nei giorni scorsi (800 mila euro ndr).

    Secondo quanto si apprende stamani dall’Unione Sarda, Massimo Cellino avrebbe dato sì il via libera alla cessione di Astori, a patto però che il calciatore non effettuasse alcun allenamento prima della definizione delle modalità di pagamento. Quest’ultimo aspetto sarebbe dovuto essere discusso all’inizio della prossima settimana, quando Cellino aveva in programma un incontro con la dirigenza dello Spartak nella capitale russa.

    In ogni caso non ci sorprenderemmo se la trattativa avesse nuovamente un’accelerazione nelle prossime ore, con il difensore del Cagliari che potrebbe finalmente coronare il suo sogno di iniziare una nuova avventura professionale.

  • Nainggolan rivela “Ho un accordo con la Juve” poi smentisce

    Nainggolan rivela “Ho un accordo con la Juve” poi smentisce

    Corteggiato dai più importanti club del campionato italiano, Radja Nainggolan, centrocampista 24enne del Cagliari e della nazionale belga, nel corso di una intervista rilasciata per il quotidiano Belga Derniere Heure ha svelato curiose indiscrezioni sul suo futuro calcistico, mettendo in risalto il suo possibile passaggio in bianconero nel prossimo mercato estivo. Così il giocatore avrebbe confermato la firma per il contratto che lo legherebbe alla Juventus:

    C’è un accordo, lunedì il mio agente mi ha mostrato il contratto firmato con la Juve. Tutto è pronto, ma ci sono due cose che possono impedire il trasferimento: il prezzo e l’interesse di altri club come ad esempio Inter, Milan o Napoli. Lo Zenit San Pietroburgo? Sì, ma io firmerei con loro solo a fine agosto, nel caso in cui non dovessero concretizzarsi le trattative con le squadre italiane. Il denaro non è tutto, ho 24 anni e questo è il momento di fare un passo avanti nella mia carriera. Se vado in Russia mi guadagno da vivere, ma forse non avrò più l’occasione di giocare in un grande club. Sicuramente non torno in Belgio, ho lasciato il paese all’età di 17 anni per andare a Piacenza e non ho mai rimpianto questa mia scelta. Cellino è considerato il presidente più pazzo d’Italia, un giorno dice vado via e l’altro che devo rimanere. Comunque penso che chieda troppi soldi per il mio cartellino“.

    Radja Nainggolan © Enrico Locci/Getty Images

    L’interesse del club campione d’Italia in carica verso il talento belga è cosa nota già dal mercato di riparazione di gennaio scorso, quando il passo dal vestire la maglia bianconera sembrava ormai breve. Le onerose richieste di Cellino hanno fatto naufragare l’accordo anche perché il Presidente non voleva facilmente privarsi di un elemento fondamentale per la lotta alla salvezza. L’operazione potrebbe concretizzarsi invece alla riapertura del mercato estivo dato che il giovane centrocampista belga è stimato sia da Antonio Conte che dai dirigenti bianconeri. Anche Cellino sembra aver ceduto alla corte dei bianconeri dichiarando nei giorni scorsi: “Io non voglio cedere nessuno, ma al ragazzo gliel’ho promesso sei mesi fa. Se arriva una grande proposta va via. Se arriva, però…“.

    Nella trattativa per portare il belga a Torino potrebbe essere inserito il riscatto dell’intero cartellino di Ekdal di proprietà della Juventus e già in prestito al Cagliari, tuttavia potrebbe essere inserito anche Simone Padoin arrivato in bianconero dall’Atalanta nel mercato invernale, la cifra che Cellino chiede per lasciare andare via il proprio gioiellino dovrebbe aggirarsi intorno ai 16 milioni di euro.

    Intanto, dopo le dichiarazioni del centrocampista alla rivista belga, lo stesso giocatore ha prontamente smentito attraverso il suo profilo Twitter di aver raggiunto un accordo con il club bianconero: “Non ho firmato assolutamente con la Juve. Ne parlato del nostro presidente. Ho soltanto detto che è un onore essere seguito da grandi squadre“.

  • Cagliari – Juve, 30 mila tifosi bianconeri invadono Trieste

    Cagliari – Juve, 30 mila tifosi bianconeri invadono Trieste

    Dopo le polemiche a muso duro di Massimo Cellino, si ritorna a parlare di Cagliari Juve in maniera più serena. Si giocherà domenica alle 20:45 dunque. “Nereo Rocco” tutto esaurito. Ci sarà una vera e propria ondata di tifosi bianconeri, pronti a sostenere la squadra dopo l’ incredibile passo falso di mercoledì sera contro il Lecce. Sono attesi in 30.000, ma alcuni dovranno accontentarsi di incoraggiare i propri beniamini al di fuori dello stadio.

    Sarà un Cagliari Juve al cardiopalma dunque! A prescindere dagli stimoli, i rossoblù saranno pronti a giocare la partita della vita, spinti e incoraggiati dal proprio presidente. Sono solo 28.000 i posti a sedere all’ interno dello stadio. 5.000 sono riservati. come d’abitudine e diritto, alla curva dei tifosi del Cagliari. Altri 5.000 saranno destinati alla curva Sud, dove verranno sistemati i tifosi bianconeri residenti in piemonte, muniti di tessera del tifoso. Gli altri 18.000 posti saranno occupati solo ed esclusivamente da tifosi bianconeri che arriveranno da ogni parte del mondo: Italia, Austria, Germania, perfino Croazia.

    tifosi Juventus © GIUSEPPE CACACE/AFP/GettyImages

    Niente ha intimorito la passione e la speranza dei supporters bianconeri, pronti a rivivere grandi emozioni dopo 6 anni di astinenza. Nonostante il passo falso contro il Lecce, i tifosi non hanno smesso di credere nel miracolo e di incoraggiare la squadra. Neanche i prezzi formato “Champions League” ,imposti dal presidente del Cagliari Massimo Cellino, ( 150-200 euro per distinti e tribuna) hanno intimidito gli oltre 20.000 bianconeri.

    Sarà una Trieste bianconera quindi. Il Cagliari, dal canto suo, non avrà alcuna pressione di risultato e questo gioverà sicuramente a favore degli uomini di Ficcadenti. I Sardi hanno dimostrato di sapersi confrontare a viso aperto con qualsiasi squadra, e dopo le pressioni del proprio presidente, cercheranno in ogni modo di onorare fino all’ ultimo minuto la maglia rossoblù. Intanto Trieste continua tingersi di bianconero, ricordando che domenica, in concomitanza con Cagliari Juve, si giocherà il derby di Milano. Prepariamoci a vivere una serata di emozioni sull ‘asse Juventus-Milan.

     

  • Cellino infiamma Cagliari – Juve: “arroganti, si scelgano anche l’arbitro”

    Cellino infiamma Cagliari – Juve: “arroganti, si scelgano anche l’arbitro”

    Massimo Cellino tuona contro la Juventus. Il Presidente del Cagliari non ha digerito lo slittamento della gara Cagliari-Juventus dalle 15:00 alle 20:45, in modo da garantire la contemporaneità con in derby di Milano in programma per le 20:45 appunto.

    Accuse a muso duro del presidente rossoblù, il quale punta l’ indice contro i bianconeri, rei di aver accettato la decisione di slittamento della gara da parte della Lega, senza  aver prima  interpellato la compagine sarda. Cellino ha accusato la Juventus di arroganza e presunzione, definendo l’accoppiata Juventus-Lega “ridicola”. Il presidente ha poi continuato affermando che non era necessario far slittare la partita Cagliari-Juve alle 20:45, in quanto si poteva anticipare benissimo il derby tra Inter e Milan alle ore 15:00  . “Qui contano solo loro, bisogna ricordarsi che la Serie A è composta da 20 squadre”, ha dichiarato Cellino.  Visibilmente affranto, il presidente, ha colto l’occasione per elogiare squadre come Cesena, Novara e Parma, definendole esempio di calcio vero.

    Massimo Cellino © Enrico Locci Getty Images Sport

    Va ricordato che anche il Cagliari gioca in “trasferta”. Se giocando alle 15:00 i giocatori sarebbero arrivati e ripartiti in giornata, con lo slittamento alle 20:45, il Cagliari dovrà organizzarsi diversamente, cercando anche un albergo dove poter sostare la notte. Sono questi i principi su cui batte il presidente rossoblù: “A noi non hanno minimamente pensatola squadra ha viaggiato in pullman per Trieste perché sapevamo di dover giocare alle 15. Ora invece la notturna ci crea problemi e disagi a non finire. Neanche l’albergo ci tiene a dormire…”.

    Cellino dal dente avvelenato quindi. Da quel che si vocifera pare che il presidente abbia proposto ai propri giocatori un premio partita in caso di vittoria contro i bianconeri. C’è aria di vendetta dunque. La Juventus non avrà vita facile. Cellino proverà in ogni modo a mettere il bastone tra le ruote agli uomini di Conte, i quali dovranno confrontarsi con avversari “caricati” al massimo dall’ambiente e pronti a vendere l’ anima al diavolo per la maglia rossoblù. Come dice il detto,” Non svegliar can che dorme…”

  • Biglietti per Cagliari Juventus, Cellino vara l’high cost

    Biglietti per Cagliari Juventus, Cellino vara l’high cost

    Questa mattina il sito della società sarda ha reso noti i prezzi dei biglietti per Cagliari Juventus, match valido per la 37^ giornata di Serie A in programma domenica 6 maggio. Qualche minuto più tardi la pubblicazione della nota ufficiale, si è scatenato un vero e proprio putiferio intorno alla figura del presidente rossoblu Massimo Cellino. Il motivo? Il patron del Cagliari, sprezzante della crisi che attanaglia mezza Europa, ha varato prezzi da Champions League. Qualora ci fosse il tutto esaurito nelle casse cagliaritane entrerebbe una somma pari a un milione e mezzo di euro. Da parte della dirigenza rossoblu c’è la speranza di ripetere il record di 17 mila spettatori fatto registrare nella partita contro l’Inter di Stramaccioni.

     

    TRIBOLAZIONE – Se non bastasse la tribolazione per il viaggio continentale a cui sono costretti i sardi per seguire la propria squadra del cuore dall’altro capo d’Italia, ora si aggiunge anche quella dei biglietti. Con tutto il rispetto per la Juventus, i tifosi del Cagliari (e non solo) saranno costretti a pagare delle cifre fuori-mercato, destinate soltanto ai grandi eventi come la Champions League e per squadre di fama mondiale come Real Madrid o Barcellona. Chi è intenzionato ad assistere alla partita dal settore dei distinti, dovrà sborsare 150 euro, mentre per un posto in tribuna si arriverà a spendere fino a 200 euro.

    stadio nereo rocco | © Dino Panato/Getty Images

    PROTESTA BIANCONERA – Se da una parte c’è un isola triste, a Torino la situazione non è migliore. Sul web infatti tantissimi forum dei bianconeri hanno manifestato la loro delusione per l’high cost targato Cellino. Inoltre si fa strada l’ipotesi di una rinuncia alla trasferta di Trieste, sebbene appaia inverosimile l’ipotesi dei tifosi della Juve di abbandonare la squadra di Conte, che proprio al Nereo Rocco potrebbe festeggiare in anticipo la conquista del titolo di campione d’Italia.

    Vediamo nel dettaglio i prezzi dei biglietti per Cagliari Juventus:
    – Curva rossoblu: 30 euro
    – Distinti: 150 euro
    – Tribuna: 200 euro
    – Settore ospiti: 30 euro
    – Curva bianconera: 30 euro

  • Cagliari, addio Sant’Elia. Cellino emigra a Trieste?

    Cagliari, addio Sant’Elia. Cellino emigra a Trieste?

    Il Cagliari potrebbe salutare definitivamente la Sardegna per giocare le ultime partite casalinghe di questa stagione a Trieste.

    Una scelta che ha stupito i tifosi rossoblu, sebbene siano loro stessi a invocare da mesi un nuovo stadio, dopo che gran parte del Sant’Elia è stato dichiarato inagibile.

    I noti problemi legati alla costruzione di un impianto moderno, con Massimo Cellino in guerra contro il comune cagliaritano, hanno spinto il presidente sardo a prendere la decisione clamorosa di far disputare le quattro partite interne che rimangono lontano dall’isola.

    La società della Triestina ha espresso la totale disponibilità per aprire le porte del Nereo Rocco, rendendo quindi più agevole la strada che porterebbe gli uomini di Ficcadenti a giocare i restani 9 incontri in trasferta.

    Di male in peggio avranno pensato i supporter della formazione rossoblu, i quali dall’inizio del nuovo anno vivono le domeniche allo stadio come una sorta di caccia al tesoro. La chiusura per inagibilità dei Distinti e della Curva Sud ha investito in particolar modo gli abbonati, che di colpo si sono visti privare del loro abituale posto a sedere.

    Sono piuttosto frequenti le scene che vedono come protagonisti gli stessi abbonati che lottano metaforicamente con gli steward per ottenere un posto nelle tribune laterali, predisposte ad accogliere gli “esiliati”.

    Una situazione di caos totale, perché agli abbonati si vanno ad aggiungere coloro che comprano i biglietti durante la settimana. Spesso, infatti, a quest’ultimi vengono assegnati i posti che in precedenza erano stati assegnati agli abbonati dei Distinti e Curva Sud, con il risultato finale di una vera e propria corsa al seggiolino (nei casi più fortunati).

    massimo cellino | © Enrico Locci/Getty Images

    Un caos che ha spinto il presidente Cellino ad aprire la porta verso un futuro lontano dal Sant’Elia già quest’anno. La Triestina ha confermato i colloqui avuti con la società isolana e si è detta pronta ad ospitare i rossoblu anche il prossimo campionato, qualora non si trovasse una soluzione definitiva per lo stadio nuovo.

    E’ sempre più probabile a questo punto che i tifosi del Cagliari, a meno che spinti da un amore incondizionato per la propria squadra, non potranno assistere alle sfide contro Inter e Juventus, in programma nelle ultime due partite casalinghe.

    Soltanto una salvezza tranquilla porterebbe un senso di sollievo al tifoso rossoblu, ma anche questa non sembra poi così scontata.

  • Cagliari, Ballardini licenziato “per giusta causa”. Cellino show

    Cagliari, Ballardini licenziato “per giusta causa”. Cellino show

    Cellino non finisce di stupire. Il presidente del Cagliari si è inventato il licenziamento per giusta causa. Tempistica perfetta verrebbe da dire, facendo un salto nel parlamento italiano, dove la riforma del lavoro sta dividendo fazioni politiche e sindacati. A farne le spese il tecnico Davide Ballardini, esonerato, pardon licenziato, dalla società sarda. L’ex allenatore del Palermo non ha voluto commentare l’accaduto, mentre il vulcanico Cellino ha rimandato qualsiasi domanda in merito ai suoi legali, senza però lasciare i giornalisti presenti a mani vuote. Infatti ha rivelato che il ravennate non è il primo ad essere stato licenziato, tale privilegio spetta ad un altro allenatore insospettabile.

     

    MISTERO – Il licenziamento di Ballardini per giusta causa rimane un mistero. Dai due protagonisti non è trapelata alcuna informazione utile per risolvere una vicenda che contiene delle unicità particolarmente interessanti. Non capita tutti i giorni che un tecnico venga licenziato in tronco dalla propria società, in Sardegna però vige il motto nothing is impossible, sopratutto se ci si trova nei pressi di Viale La Playa (sede del Cagliari ndr). Uno spiraglio di luce all’interno del groviglio sardo potrebbe aprirsi nei prossimi giorni, quando è attesa una risposta ufficiale da parte degli avvocati che curano gli interessi della società rossoblu.

    DIFFERENZE – Per coloro che si chiedono la differenza tra esonero e licenziamento, la risposta è abbastanza semplice. Nel caso Ballardini fosse stato esonerato avrebbe comunque continuato a percepire regolarmente lo stipendio fino al termine naturale del contratto. Nello specifico il tecnico ravennate aveva stipulato un accordo biennale, 800 mila euro per il primo anno e un milione di euro per la stagione successiva. Essendo stato invece licenziato in tronco, l’allenatore ravennate da adesso non percepirà alcuna mensilità dal Cagliari, e sarà libero di cercarsi un nuovo club senza passare prima attraverso la rescissione consensuale.

    davide ballardini | © Dino Panato/Getty Images

    PENSIERO CELLINO – Il presidente dei sardi non è apparso particolarmente preoccupato per il licenziamento di Ballardini. All’Ansa Cellino ha dichiarato di avere ben altri pensieri, primo fra tutti quello dello stadio (attualmente una buona fetta del Sant’Elia è stata dichiarata inagibile e la guerra con il comune non ha ancora avuto un happy ending per il numero uno rossoblu). Un disinteresse plateale quello mostrato nei confronti dell’ex tecnico del Cagliari, approdato per la terza volta in Sardegna e ancora oggi ricordato come l’allenatore della salvezza miracolosa (stagione 2007-2008 ndr). Queste le dichiarazioni di Cellino rilasciate all’Ansa: “a me di Ballardini non importa niente, si figuri se penso a lui ora, siamo praticamente senza stadio”. 

    SONETTI  DOCET – Il presidente del Cagliari ha infine svelato un aneddoto risalente a qualche anno fa, quando sulla panchina sarda c’era Nedo Sonetti, il decano degli allenatori. Cellino ha affermato che il licenziamento di Ballardini non è poi un evento eccezionale, considerato che anche Sonetti ricevette medesimo trattamento dalla società rossoblu.

    TRIBUNALE – Ballardini licenziato per giusta causa, recita così la notifica inviata al Tribunale del Lavoro di Cagliari dal club isolano. Ora il tecnico ravennate potrà decidere di impugnare il provvedimento davanti allo stesso Tribunale del capoluogo sardo, aprendo così una guerra legale contro la sua ex società. Chi la spunterà?

  • Calcioscommesse, Ilievski parla di Sculli, Signori e Serie A truccata

    Calcioscommesse, Ilievski parla di Sculli, Signori e Serie A truccata

    Altra puntata del calcioscommesse, stavolta particolarmente inquietante. Nei giorni scorsi Repubblica ha raggiunto in Macedonia Ilievski, che insieme a Gegic fa parte del cosiddetto gruppo degli zingari. Sconcertanti le dichiarazioni del latitante numero uno dello scandalo scommesse, che fra gli altri tira in ballo il calciatore del Genoa Sculli e Beppe Signori. Ilievski stravolge ciò che si era pensato fino ad oggi, addossando ogni colpa agli stessi calciatori di Serie A e B. Le procure di Cremona e Bari avranno senz’altro letto quanto sostenuto dallo “Zingaro” e le indagini potrebbero avere una svolta clamorosa nei prossimi giorni.

    NOI? NO, I CALCIATORI – Ilievski è come una trota che risale il fiume controcorrente. A chi gli dice che con la sua organizzazione combinava le partite in Italia, risponde che in realtà sono gli stessi calciatori fra di loro a truccarle, per poi vendere le informazioni a chi come lui cerca delle “dritte” sicure per investire grosse somme di denaro. Durante l’intervista chiarisce come ci siano 30 calciatori realmente affidabili, di cui il 90% gioca in Serie B, ed il restante 10% nella massima serie. Oltre alle percentuali tira in ballo anche i nomi di alcuni di questi ed elenca nel dettaglio le squadre.

    SCULLI – E’ Giuseppe Sculli il primo nome tirato in ballo da Ilievski, durante l’intervista rilasciata a Repubblica presso la cittadina di Skopje. In relazione alla partita Lazio-Genoa (conclusasi con il risultato di 4-2), lo Zingaro spiega come a truccare la partita sia stato lo stesso ex giocatore biancoceleste “insieme ad altri suoi amici di Genova”. Secondo quanto affermato da Ilievski, non sarebbe quindi coinvolto il vice-capitano della Lazio Mauri, come sospettato dagli stessi inquirenti.

    RISPOSTA LAZIO – Ferma la condanna della società laziale in merito alle affermazioni dello Zingaro, con il direttore sportivo Tare che si dice assolutamente sereno e tranquillo, riponendo grande fiducia nelle decisioni che da qui a poco verranno prese dalle procure di Cremona e Bari.

    SIGNORI – E’ poi il turno di Beppe Signori, al quale viene affibbiato l’appellativo di boss del calcioscommesse in Italia. Dichiarazioni che vanno prese con le pinze, trattandosi di semplici confidenze rilasciate ad un giornalista e non di atti processuali. Lo stesso legale dell’ex attaccante biancoceleste ha tenuto a precisare che il proprio assistito non ha mai incontrato né parlato con Ilievski, rimanendo a completa disposizione della magistratura affinché venga dimostrata la sua totale estraneità ai fatti. L’avvocato di Signori ha poi minacciato di querelare qualsiasi testata che avesse accostato il nome della bandiera del Bologna allo scandalo scommesse.

    massimo cellino | © Enrico Locci/Getty Images

    SEI SQUADRE “AFFIDABILI” – Infine Ilievski ha dichiarato di aver scommesso sulle partite di alcune squadre in particolare, grazie alle quali (citando testualmente) avrebbe fatto “un mucchio si soldi”. Queste squadre sono Sampdoria, Cagliari, Siena, Chievo, Lecce, Bari. Anche in questo caso dichiarazioni da prendere con le molle, e smentite che non si sono fatte attendere. In particolare si registra l’amarezza con cui il presidente sardo Cellino ha appreso l’intervista di Repubblica, ricordando come anche in passato Ilievski avesse fatto il nome della società rossoblu, con le indagini della procura che già allora avevano dato un esito completamente negativo.

    Spetterà ora agli inquirenti se credere o meno alle parole che giungano da Skopje. In caso venissero confermate, per la Serie A si tratterebbe forse del punto più basso mai raggiunto nella sua storia.

  • Cagliari, Ballardini esonerato. Cellino richiama Ficcadenti

    Cagliari, Ballardini esonerato. Cellino richiama Ficcadenti

    Il Cagliari ha esonerato Davide Ballardini nel tardo pomeriggio di oggi. Al suo posto torna Ficcadenti, licenziato da Cellino lo scorso 8 novembre a seguito di una sequenza negativa di 5 partite. Fatale al tecnico rossoblu la pesante sconfitta di Napoli, con gli azzurri di Mazzarri che hanno passeggiato per 6-3. Un risultato che evidentemente non è stato digerito dal vulcanico presidente sardo, che ha da subito riallacciato i rapporti con l’ex allenatore del Cesena. A ore si attende l’annuncio ufficiale del suo ritorno in Sardegna, dopo che la prima parentesi al Sant’Elia era durata lo spazio di due mesi.

    FINE DEL REGNO BALLARDINI – Stavolta è un addio, non un arrivederci. Il Ballardini III è ormai un re nudo, detronizzato in maniera definitiva dalla terra sarda. Dopo una prima sfortunata avventura nel 2005, il tecnico ravennate era stato il protagonista assoluto dell’entusiasmante salvezza della stagione 2007-2008. Non avendo trovato l’accordo economico per il rinnovo del contratto, le strade fra i due si separarono, per poi rincontrarsi tre anni dopo, quando il “Balla” venne richiamato da Cellino per sostituire Ficcadenti. Accolto in maniera trionfale dalla tifoseria rossoblu, tutto sembrava far presagire un cammino tranquillo in campionato. Quattro mesi dopo però ecco il comunicato ufficiale della società sarda che mette fine al regno di Ballardini.

    davide ballardini | © Enrico Locci/Getty Images

    ALTI E BASSI – Vittorie prestigiose, ma anche black-out improvvisi, hanno contraddistinto il terzo mandato del mister ravennate. Tra i successi più belli il 3-0 al Genoa, il 4-2 alla Roma di Luis Enrique a febbraio, la vittoria di misura sul Palermo per 2-1. Oltre ai 3 punti prestigiosi, il Cagliari ha ottenuto importanti pareggi, come quello di Torino contro la Juventus e lo 0-0 imposto all’Udinese di Guidolin al Friuli. Proprio dopo il pareggio contro i friulani i rossoblu sono andati incontro a tre sconfitte consecutive, l’ultima quella decisiva al San Paolo venerdì scorso.

    DISASTRO CONTRO LE PICCOLE – Lo scarso rendimento con le piccole ha segnato una tappa fondamentale nel percorso minato di Ballardini. Il pareggio casalingo contro il Bologna, lo 0-0 contro il Novara in Piemonte, la cocente sconfitta casalinga contro il Lecce due settimane fa, fino ad arrivare al tracollo incredibile contro il Siena di Sannino l’ultima domenica. Due ko di fila che hanno inesorabilmente avvicinato pericolosamente il Cagliari alla zona retrocessione, ora distante solamente 6 punti, quando mancano ancora 11 gare al termine della stagione. Come spiegare l’involuzione della squadra rossoblu nelle ultime 3 partite di campionato?

    ASSENZE PESANTI – Sicuramente gli infortuni non hanno dato una mano a Ballardini. Sull’economia del gioco sardo hanno eccessivamente pesato le assenze di due pedine fondamentali quali il fantasista Cossu e il bomber Pinilla. Proprio da quest’ultimo ad inizio anno erano arrivate le tanto sospirate reti agognate durante tutto il girone d’andata. Il reparto offensivo era stato più volte messo sotto accusa e l’arrivo dell’ex attaccante rosanero venne salutato come manna dal cielo nel capoluogo sardo. Pinilla, e in parte Cossu, hanno saltato le ultime 4 sfide di Serie A, che sono coincise con l’inizio della crisi. Nell’immediato post-gara di Napoli, Ballardini aveva dichiarato di aspettare con fiducia il rientro della sua punta principe. Ritorno che però il tecnico ravennate non potrà più vedere.