Tag: massimo cellino

  • Cellino annuncia: “Ho venduto il Cagliari agli americani”

    Cellino annuncia: “Ho venduto il Cagliari agli americani”

    Ho venduto il Cagliari a un gruppo americano, sono felicissimo. Dio li benedica, ora saranno loro a lottare con la burocrazia.

    Massimo Cellino
    Massimo Cellino

     

    Così Massimo Cellino ha comunicato il cambio di proprietà, dopo ben 22 anni, della società rossoblù. La fumata bianca è arrivata al termine del lungo incontro che si è svolto a Miami nella notte italiana tra lo stesso Cellino ed i rappresentanti del gruppo statunitense, guidati in Italia dal manager Luca Silvestrone. Queste le parole rilasciate da Cellino al termine dell’incontro:

    Sono felicissimo, spero che facciano fare a loro ciò che non hanno fatto fare a me. Abbiamo raggiunto un accordo e abbiamo abbozzato una lettera di intenti che prevede il loro ingresso nella società a scaglioni.

    Oltre alla proprietà del Cagliari, Cellino ha ceduto anche il centro sportivo di Assemini ed i terreni di Elmas, zona dove sarebbe dovuto nascere lo stadio privato della squadra sarda.

    Per la chiusura definitiva dell’operazione mancano ancora le firme ma l’accordo di massima, con conseguente stretta di mano, c’è stato. 

    Oggi ai microfoni del portale Tuttomercatoweb.com ha parlato proprio Silvestrone, l’intermediario del fondo americano, confermando il buon esito della trattativa e aprendo alla questione stadio:

    Adesso possiamo dire che la trattativa è chiusa. Ce l’abbiamo fatta, ieri sera ci siamo incontrati a Miami col presidente e nel giro di pochissimo tempo siamo venuti ad un accordo. Siamo alla fase delle revisioni del contratto e andremo adesso in Comune a risolvere la questione stadio. Venerdì alle 15 avrò un appuntamento col sindaco di Cagliari Massimo Zedda e definirò la questione stadio. La volontà è quella di fare una cosa fatta bene. Possiamo ringraziare il presidente Cellino che è stato bravissimo. Tra l’altro, lo stesso Cellino ci ha autorizzato ad andare dal sindaco a nome del Cagliari Calcio. Insomma, è come se avessimo firmato già. Noi faremo uno stadio nuovo e ci affideremo al noto architetto Dan Meis. Nel frattempo cercheremo una soluzione fino a quando non sarà costruito il nuovo impianto.

    Dunque va a finire l’era Cellino e si appresta a nascere un nuovo Cagliari a stelle e strisce.

     

  • Massimo Cellino, addio sogni d’oltre manica?

    Massimo Cellino, addio sogni d’oltre manica?

    Non è bastata la sconfitta subita dal Cagliari contro il Bologna a far soffrire Massimo Cellino, ma ci si è messo anche l’organo inglese giudicante sull’acquisizione della società Leeds United.  E’ arrivato il responso definitivo da parte della Football League è stata bocciata definitivamente a causa di una vecchia multa per evasione fiscale da parte del patron del Cagliari.

    Così Massimo Cellino, che ha già versato nelle casse del club due milioni di sterline, non potrà esserne proprietario per colpa di una sanzione di 600.000 Euro ricevuta dal fisco il 17 marzo scorso per non aver pagato l’I.V.A. sull’acquisto di una barca a vela negli Stati Uniti.

    La telenovela però non sembra essere arrivata ad un termine definitivo, infatti come si apprende in una nota ufficiale del Leeds United la società si dichiara dispiaciuta del responso ricevuto e conferma l’intenzione di continuare a mediare tra la Football League e la società Eleonora Sport Ltd. per trovare una soluzione che possa trovare d’accordo entrambe le parti.

    In effetti non è una situazione facile, in quanto attualmente il 75% delle quote azionarie del Leeds United, che erano in possesso della Gulf Finance House, consorzio con sede in Bahrain, dopo l’autorizzazione della Football Leagues Owners and Directors Test sono passate di mano alla Eleonora Sport Ltd. gruppo a cui fa capo lo stesso Massimo Cellino. Un affare da circa 50/60 milioni di Euro che si sarebbe dovuto concretizzare materialmente nell’arco di due anni e correlato dal progetto di acquisizione anche di Ellan Road (stadio del Leeds) ed l’ambizione di riportare il club in Premier.

    Tifosi del Leeds espongono uno striscione su Cellino | Foto Twitter / Il Pallonaro
    Tifosi del Leeds espongono uno striscione su Cellino | Foto Twitter / Il Pallonaro

    Dopo i guai avuti con i tifosi del Leeds a proposito dell’esonero, poi annullato, del tecnico Brian McDermott e della manifestazione prima di una gara da parte degli stessi vestiti da mafiosi adesso ci si mette anche l’organo giudicante la Championship (lega nella quale milita attualmente il Leeds) ad impedire a Cellino di ricoprire il ruolo direttivo nel club.

  • I tifosi del Leeds accolgono Cellino vestiti da mafiosi

    I tifosi del Leeds accolgono Cellino vestiti da mafiosi

    Poco più di un mese fa il proprietario del Cagliari Massimo Cellino aveva acquistato il Leeds, squadra inglese di seconda categoria, l’equivalente della nostra Serie B. Tra Cellino e i tifosi del club inglese non è mai sbocciato un grande rapporto, ma è davvero incredibile come i tifosi abbiano accolto il loro nuovo presidente: sono arrivati a Londra vestiti da mafiosi in occasione del match contro il Queens Park Rangers. Camicia e borsalino neri, cravatta bianca, pantaloni e giacca gialla: così hanno sfilato per le vie di Londra verso le tribune del Loftus Road, lo stadio del QPR.

    Uno stereotipo del boss italiano messo in scena per protestare contro l’acquisto del 75 per cento delle quote del club da parte di Cellino, condannato nel 2001 per falso in bilancio. Per la FA i problemi con la legge di Cellino non costituiscono un ostacolo per l’acquisizione del club poiché risalgono a oltre dieci anni fa.

    I tifosi del Leeds vestiti da mafiosi
    I tifosi del Leeds vestiti da mafiosi

    Nel 2010 Cellino aveva provato ad acquistare il West Ham e per questo motivo non ci riuscì. Se per l’FA Cellino può comodamente diventare presidente perché dieci anni senza problemi con la legge bastano, non la pensano allo stesso modo i tifosi del Leeds, che proprio non ci stanno ad avere come presidente chi in passato ha avuto problemi con la giustizia. Tra presidente e tifosi già dall’inizio non c’è stato un bel rapporto: nell’ultimo giorno di calciomercato, quando Cellino decise di esonerare l’allenatore Brian McDermott, i tifosi tentarono di bloccarlo all’interno dello stadio Ellan Road per evitare il completamento della trattativa. Il prossimo incontro sull’affare Leeds-Cellino è previsto per il 13 marzo – “a meno che tutte le questioni rimanenti possano essere risolte in modo soddisfacente prima di questa data” – ha chiarito il portavoce. Il lasciapassare per la tribuna d’onore di Ellan Road è ormai prossimo, ma Cellino pare debba attendere ancora molto.

  • Cellino-Leeds, una gatta da pelare made in U.K.

    Cellino-Leeds, una gatta da pelare made in U.K.

    Nemmeno il tempo di arrivare a Leeds per visionare i suoi nuovi ragazzi e la sua nuova società che Massimo Cellino, patron del Cagliari ed ora azionista mecenate della squadra inglese, si ritrova a dover affrontare una dura contestazione dei tifosi britannici.

    Ricapitoliamo i fatti. Massimo Cellino, oltre ad affrontare il calciomercato per il Cagliari, era anche impegnato in due trattative molto importanti. In una lo vedeva acquirente della quota di maggioranza di azioni del Leeds, fatto per cui manca solo l’ufficialità e nell’altra lo vedeva venditore di una quota importante di azioni del Cagliari Calcio a favore dello sceicco Nasser Al Khelaifi ( lo stesso del Paris Saint Germain), fatto per cui si sta ancora trattando.

    Proprio l’ultimo giorno di mercato Cellino, impegnato in Inghilterra per chiudere l’affare con il Leeds procedeva alle prime mosse relative al club di Championship, esonerando il tecnico attualmente in carica, Brian McDermott e piazzando al suo posto un suo fedelissimo, Gianluca Festa. Oltre ad alcuni passaggi in prestito  di giocatori di proprietà del Cagliari al Leeds.

    Brian McDermott | © Tony Marshall / Getty Images
    Brian McDermott | © Tony Marshall / Getty Images

    Proprio qui Massimo Cellino è incappato, al suo esordio nella nuova realtà, in una topica d’immagine paurosa. McDermott è amatissimo sia dal pubblico che dalla squadra. Cellino intervistato il giorno dopo aveva dichiarato:

    Gli ho detto che volevo arrivare e costruire qualcosa di speciale. Alla fine non abbiamo avuto altra scelta, ha fatto di tutto per essere licenziato. Ha iniziato a litigare con tutti e reso la cosa impossibile”.

    La reazione da parte inglese immediata è stata quella da parte del capitano della squadra, Ross McCormack, che intervistato da una Tv locale si è schierato apertamente a favore di McDermott. La stessa cosa hanno fatto due sponsor del Leeds United, la Enterprise Insurance e Flamingo Lan, che hanno minacciato di venire meno agli accordi.

    Nel frattempo la squadra è stata affidata al tecnico in seconda, Neil Redfearn, in attesa di Festa.

    Ieri il colpo di scena. I tifosi del Ledds inferociti hanno sequestrato la sede di Ellan Road chiedendo un confronto con Cellino. Immediatamente è intervenuta la Polizia che ha ripristinato l’ordine e permesso allo stesso Cellino di lasciare la sede della società.

    In serata in una nota il Leeds ha fatto sapere non solo che McDermott resta alla guida della squadra ma che:

    Non è stato esonerato come è stato suggerito e non vediamo l’ora di andare avanti con lui“.

    In realtà lo stesso McDermott aveva raccontato, sempre alla stampa britannica, di aver ricevuto la notizia dell’esonero e in occasione della vittoria per 5-1 sull’ Huddersfield, primo successo dopo 8 gare.

    Tutto questo aspettando il definitivo via libera all’acquisto del Leeds da parte del Football League’s Owners & Directors Test, commissione chiamata a valutare i requisiti finanziari e morali dello stesso Cellino. Nel 2010 il presidente del Cagliari provò ad acquistare il West Ham, e fu proprio la FLOD a bocciarne l’acquisizione a causa di alcuni guai giudiziari. Dopo la querelle “Is Arenas“, che ha portato addirittura in carcere Massimo Cellino bisognerà vedere come il comitato di vigilanza preposto sentenzierà sull’acquisizione del club.

    Massimo Cellino|© Claudio Villa / Getty Images
    Massimo Cellino|© Claudio Villa / Getty Images

    Il Leeds, attualmente dodicesimo in Championship e senza vittorie da otto partite, non se la sta passando troppo bene. McDermott però pare aver pagato soprattutto l’insubordinazione nei confronti del nuovo proprietario che avrebbe voluto affiancargli fin da subito Gianluca Festa, successore designato.

    Le sorprese, insomma, restano davvero dietro l’angolo e per l’attuale presidente del Cagliari non sembra proprio iniziata bene l’avventura inglese. Prima ancora di iniziare a lavorare ricostruendo il club dovrà tirarsi su le maniche per ricompattare il gruppo e l’ambiente.

  • Cellino acquista il Leeds e pensa di vendere il Cagliari

    Cellino acquista il Leeds e pensa di vendere il Cagliari

    Che il presidente del Cagliari avesse ultimamente rivolto i suoi interessi più che alla vendita dei giocatori a quella dei club si era capito quando già aveva messo gli occhi sul West Ham, in quel caso però la trattativa non era andata in porto. Ora però sembra fatta. è arrivata l’ufficialità dell’acquisto di un altro club inglese: il Leeds, squadra di Football League Championship (l’equivalente della nostra Serie B). Cellino lavorava già da molto per acquistare il club. Nel palmares della squadra ci sono tre scudetti, una FA Cup, una coppa di lega e due Community Shield (ovvero la Supercoppa inglese).

    Il presidente del Cagliari avrebbe sborsato per l’operazione 50 milioni di euro: una parte cash e il resto con fondi azionari. Si tratterebbe di un investimento biennale, in modo da garantire un’ esposizione graduale in questa avventura inglese. Tra le indiscrezioni, rilanciate anche dagli esperti di calciomercato di Sky Sport, c’è anche quella che vuole Massimiliano Allegri, fresco di esonero dal Milan, sulla panchina del Leeds. Ma per ora nessuna conferma si dovrà attendere ancora qualche giorno per avere maggiori certezze al riguardo.

    Massimo Cellino, presidente del Cagliari e del Leeds|© Giuseppe Bellini, Getty Images / Il Pallonaro
    Massimo Cellino, presidente del Cagliari e del Leeds|© Giuseppe Bellini, Getty Images / Il Pallonaro

    Intanto sembra che nella mente dell’imprenditore sardo ci sia anche l’idea di vendere il Cagliari ipotesi che sembra aver l’interesse di qualche emiro, addirittura qualcuno è pronto a giurare che Cellino avrebbe incontrato ieri i vertici del Paris Saint Germain.

    Domenica scorsa l’affare sembrava praticamente fatto, poi sono sorti problemi sulla valutazione del club e le firme sono slittate. Ma l’affare si è definito ieri pomeriggio, quando in Inghilterra c’è stato il nuovo affondo di Cellino. Il traguardo è dunque tagliato. Il sardo ha già piazzato un grande colpo: Julio Cesar. Tra l’altro, nel match Watford-Leeds potremo assistere al “derby italiano dei presidenti”, infatti, il Watford, insieme al Granada, è di proprietà del patron dell’Udinese Pozzo. Al Leeds potrebbero approdare anche Tabanelli, giocatore del Cesena, e Cacia, attaccante del Verona che non sta trovando lo spazio desiderato negli schemi di Mandorlini. 

  • Inter, Moratti chiama Cellino: “Voglio Nainggolan”

    Inter, Moratti chiama Cellino: “Voglio Nainggolan”

    E’ ufficialmente iniziato il mercato anche per l’Inter del patron Massimo Moratti e del nuovo condottiero in panchina Walter Mazzarri, dopo la cessione ufficiale di Antonio Cassano al Parma (altro…)

  • Is Arenas ed il Cagliari mancato

    Is Arenas ed il Cagliari mancato

     Con un comunicato ufficiale datato 2 aprile 2013 il Cagliari ha messo la parola fine al suo controverso rapporto con il comune di Quartu San’Elena, con cui aveva sottoscritto una concessione triennale per l’impianto sportivo dell’Is Arenas. Una controversia dalla conclusione drammaticamente scontata, dopo che negli ultimi mesi era accaduto praticamente di tutto intorno alla storia purtroppo burocraticamente travagliata di questo stadio e delle istituzioni che ne hanno condotto la gestione. La vicenda dell’Is Arenas si colloca purtroppo perfettamente nel momento politico ed istituzionale del nostro paese. Una squadra di calcio che prova a dotarsi di un impianto proprio per giocare un campionato peraltro anche dignitoso di Serie A, ma con la vicenda che al momento viene archiviata tra ricorsi in tribunale, partite perse a tavolino ed addirittura arresti.

    L’impianto di Is Arenas è stato ristrutturato negli scorsi mesi estivi ed ha visto il proprio debutto ufficiale, ma a porte chiuse, nella sua nuova veste lo scorso 2 settembre 2012 con la partita terminata in parità per 1-1 tra il Cagliari e l’Atalanta. Il Presidente Massimo Cellino lo ha fatto ricostruire su una struttura preesistente, in cui giocava il Quartu Sant’Elena, compagine locale che negli Anni Ottanta ha conosciuto anche il suo massimo traguardo della Serie C2. Con supporti d’acciaio e tecnologia prefabbricata l’impianto ha raggiunto la capienza di 16.500 posti ed il Cagliari ha sottoscritto un accordo triennale con un canone di affitto annuale di 30.000 euro con il Comune di Quartu. Il piccolo stadio è stato definito ideale per il calcio, seppur di capienza ridotta. Anzi a molti cagliaritani ha fatto ritornare in mente il vecchio e glorioso Amsicora, delle gesta di Gigi Riva e di un calcio eroico. Ma purtroppo l’Is Arenas non ha avuto nulla da condividere con la vena romantica del calcio.

    Is Arenas | © AFP / Getty Images
    Is Arenas | © AFP / Getty Images

    Infatti gli eventi non si sono più susseguiti nel verso giusto, in quanto la Prefettura di Cagliari ne ha ordinato l’ingresso dei tifosi come dire a singhiozzo. Tra porte chiuse, settori chiusi e non aperti, tifosi fidelizzati e non, una mistura di leggi, restrizioni, cavilli burocratici che hanno condotto a querele e ritorsioni di ogni genere fino all’arresto del 14 febbraio scorso del Presidente Massimo Cellino, del Sindaco di Quartu Mauro Contini e dell’assessore Stefano Lilliu. Insomma l’Is Arenas è rimasto un miraggio per i tifosi del Cagliari o forse neanche quello, anche perché i suoi supporti sono amovibili e dopo la rinuncia pare scontato e quantomeno prevedibile che il Cagliari vada a montarsi il suo stadio da un’altra parte. Alcune ipotesi hanno paventato la richiesta di ospitalità a Trieste oppure a Rieti, in attesa che comunque venga identificata una nuova area per costruire un piccolo stadio di calcio.

    Intanto il Cagliari che trasloca in cerca di una nuova dimora in cui concludere il suo campionato, sta peraltro disputando un torneo egregiamente giocato dai suoi uomini. Infatti, i due allenatori Ivo Pulga e Diego Lopez, ex-glorie del club sardo, stanno compiendo un miracolo doppio: salvare il Cagliari e tenere isolati i propri giocatori da certe roventi polemiche.

  • Caos Is Arenas, il Cagliari in campo con la Primavera

    Caos Is Arenas, il Cagliari in campo con la Primavera

    Non c’è pace per il Cagliari Calcio e lo stadio Is Arenas. E’ arrivata l’ennesima bocciatura per il nuovo impianto del club sardo in vista del match di fine settimana Cagliari-Sampdoria, ma stavolta la società rossoblu avrebbe preso in mano la situazione minacciando di mandare in campo la formazione Primavera se si dovesse giocare la gara a porte chiuse senza la presenza dei tifosi cagliaritani. Il clima che si respira nel club sardo inizia a diventare pesante viste le continue bocciature, seguite da nuovi improbabili lavori da eseguire che come per magia si aggiungono di giorno in giorno. I tifosi rossoblu per la giornata di domani hanno anche indetto una manifestazione che coinvolgerà sia i giocatori delle giovanili sia tutti i dipendenti del club sardo e vedrà presente anche il giornalista Ivan Zazzaroni, parso sempre molto vicino alle problematiche rossoblu.

    Is Arenas, situazione fuori controllo…

    Is Arenas vuoto... © ALBERTO LINGRIA/AFP/Getty Images
    Is Arenas vuoto… © ALBERTO LINGRIA/AFP/Getty Images

    CELLINO AI DOMICILIARI – Clamorosa è la situazione dei patron del Cagliari, Massimo Cellino, che dopo aver rifiutato gli arresti domiciliari, dichiarando di voler uscire dal carcere solamente da uomo libero, è stato costretto “all’esilio forzato” in una comunità di Villamassargia nella zona sud-ovest della Sardegna, nell’Iglesiente. Fin qui, nulla di scandaloso, visto che leggi impongono al giudice di cercare una sistemazione se l’arrestato non dovesse accettare i domiciliari, ma il problema è che la struttura che ospita il patron rossoblu è in fase di costruzione, dichiarata inagibile (che beffa) e inoltre non possiede né acqua calda, né cucina e neanche riscaldamento.

    SUPER PREFETTO – Dalla Lega Calcio arrivano i primi segnali di distensione nei confronti del Cagliari, grazie al colloquio avuto dal direttore generale del club, Marroccu, con gli alti funzionari della Lega. Per cercare di risolvere questa bruttissima situazione, che penalizza la società sarda e soprattutto i tifosi, è stato dato mandato all’ex prefetto Serra di scendere in Sardegna e trovare un compromesso e possibilmente risolvere il problema Is Arenas. Intanto la Lega Calcio chiederà ad ore la sede dove dovrà essere disputata la gara e per il Cagliari non ci sono dubbi nel dare la disponibilità del nuovo impianto sardo.

    LA PROTESTA – Se, per una serie di ragioni, la partita contro la Sampdoria non dovesse disputarsi con il pubblico, il Cagliari Calcio opterà per uno sciopero importante, schierando la Primavera rossoblu in occasione del match contro i blucerchiati (con il rischio di ritrovarsi qualche punto di penalizzazione). Servirà questa “minaccia” per alleggerire la situazione di pessimismo nei confronti dell’impianto quartese, che è giusto ricordare, ha già ospitato due gare importantissime come quella contro il Napoli e il Milan, oltre che ad altre partite contro squadre di bassa-media classifica (proprio come la Samp).

  • Cagliari, inchiesta stadio Is Arenas. Cellino agli arresti domiciliari

    Cagliari, inchiesta stadio Is Arenas. Cellino agli arresti domiciliari

    Con ventiquattro ore di ritardo rispetto alle attese, Massimo Cellino abbandona il carcere di Buoncammino e passa agli arresti domiciliari. Il presidente del Cagliari Calcio dovrà attendere nella sua abitazione gli sviluppi sull’inchiesta che lo vede coinvolto riguardante la costruzione del nuovo stadio della società a Quartu Sant’Elena con le accuse di peculato. Per gli stessi motivi, finirono in manette anche il sindaco e l’assessore allo sport della città che ospita il nuovo impianto. Anche per loro è arrivata la scarcerazione con gli arresti domiciliari. I tre personaggi protagonisti della vicenda hanno visto le loro accuse trasformarsi da tentato peculato a peculato consumato, dopo l’interrogatorio di Grussu (direttore dei lavori) che ha ammesso l’utilizzo di fondi destinati alla riqualificazione dello stagno di Molentargius.

    Massimo Cellino torna a casa

    Cellino agli arresti domiciliari © Enrico Locci/Getty Images
    Cellino agli arresti domiciliari © Enrico Locci/Getty Images

    Arrestato il 14 febbraio, il patron del Cagliari torna a casa dopo due intense settimane. Interrogato per quasi 9 ore qualche giorno dopo l’arresto, dove Cellino dichiarò apertamente la propria innocenza, accusando l’assessore allo sport Lilliu di aver firmato tutte le carte e quindi di non essere a conoscenza di eventuali errori per la costruzione dello stadio di Is Arenas. Lo stesso presidente sardo ha rifiutato inizialmente gli arresti domiciliari, dichiarando di voler uscire pulito dal carcere di Buoncammino (celebre è diventata la sua frase “esco solo da uomo libero”), salvo poi accettare la seconda istanza di scarcerazione con l’obbligo di dimora in attesa di nuovi sviluppi sull’inchiesta.

    Si studiano anche le intercettazioni che vedono coinvolto Cellino insieme a Lotito, nella quale spiega i motivi dell’inizio dei lavori in piena estate e gli escamotage per la realizzazione in tempi rapidi di un nuovo impianto.

    In questo periodo il presidente del Cagliari ha ritrovato il calore del popolo rossoblu, spesso ritrovatosi intorno alle mura del carcere di Buoncammino per far sentire la propria presenza al patron sardo. Parecchi sono stati gli attestati di stima da parte dei presidenti e dei tifosi italiani, soprattutto nel sud Italia (vedi Catania e Palermo). Nelle due settimane di carcerazione del presidente, il Cagliari ha ottenuto due importantissime vittorie sul campo (una a Pescara e l’altra contro il Torino con Is Arenas a porte chiuse).

  • Sau trascina i sardi, contestazione a Pescara

    Sau trascina i sardi, contestazione a Pescara

    Importantissima vittoria rossoblu nella sfida Pescara-Cagliari, valida per la 25esima giornata di Serie A. Nella settimana più difficile della stagione per il club sardo, ci pensa il bomber Marco Sau a far tornare il sorriso a tutto l’ambiente, scosso per l’arresto ad inizio settimana del presidente Massimo Cellino, ancora dietro le mura del carcere di Buoncammino, dopo aver sostenuto un interrogatorio da 9 ore nella giornata di ieri, rifiutando gli arresti domiciliari affermando “Da qui esco solo da uomo libero”. Per gli abruzzesi invece è crisi vera, con la 18esima posizione e la zona salvezza distante quattro punti. Il pubblico dello Stadio Adriatico ha contestato a lungo squadra e allenatore durante la gara, per poi applaudire e complimentarsi con gli avversari alla fine della partita, dimostrando tanta sportività.

    La partita – Un bel Cagliari conquista tre punti meritatissimi che permettono ai rossoblu di portarsi a 28 punti in classifica e staccare proprio gli abruzzesi, fermi a 21 punti. Un 2-0 secco, tutto sardo con la doppietta di Sau e gli assist di Cossu e Pisano. Il bomber di Tonara raggiunge così quota 10 reti in campionato, raggiungendo giocatori del calibro di Klose e Pazzini, a testimonianza dell’ottimo impatto avuto dall’ex attaccante della Juve Stabia nel massimo campionato italiano.

    Sau, protagonista del match con una doppietta © Giuseppe Bellini/Getty Images
    Sau, protagonista del match con una doppietta © Giuseppe Bellini/Getty Images

    L’unico pericolo verso la porta di Agazzi è arrivato da un tiro dalla distanza di Weiss in chiusura di primo tempo con la palla che va a stamparsi sul palo dopo una leggera deviazione dell’estremo difensore dei sardi. Per il resto, un Cagliari ordinato che pur rimaneggiato (per le assenze di Astori, Dessena e Conti) dimostra grande solidità e spirito di sacrificio.

    Contestazione – Il pubblico dello Stadio Adriatico di Pescara, dopo il secondo gol di Sau ha iniziato una dura contestazione contro la società abruzzese e soprattutto contro il tecnico Bergodi, bersagliato da cori piuttosto offensivi che non hanno fatto altro che aumentare la pressione intorno alla squadra.

    PAGELLE PESCARA-CAGLIARI
    Sau 8: Prandelli batti un colpo! Il bomber di Tonara è arrivato al decimo centro stagionale senza rigori e punizioni. Tanta corsa, tanto sacrificio e poi le zampate giuste. Nonostante la statura non eccelsa, riesce a segnare anche di testa. Folletto!
    Nainggolan 7: Il belga disfa, costruisce, pressa, fa respirare la squadra. Un giocatore unico nel suo genere. Con l’assenza di Conti, Pulga e Lopez gli concedono le chiavi del centrocampo e lui conclude la partita con l’ennesima prestazione importante.
    Avelar 5.5: Brasiliano solo di nascita. I piedi probabilmente sono anche buoni, ma la spinta e la fantasia sono tutto tranne che sudamericani. Il terzino non sembra offrire ancora tante garanzie in quel ruolo.
    Weiss 6.5: E’ il più pericolo dei padroni di casa. Colpisce un palo sul finale del primo tempo e mette il panico alla difesa sarda quando punta palla al piede. Nei minuti finali, colto da un momento di nervosismo si fa espellere per un brutto fallo da dietro su Ibarbo.
    D’Agostino 5.5: L’ex regista del Siena sembra subire qualche fastidio muscolare sin dai primi minuti. Resiste fino ai primi minuti del secondo tempo e alza bandiera bianca. Fino a quel momento non incide, le sue giocate sono piuttosto lineari.
    Perin 5.5: Altri due gol subiti dal giovane portiere in questo campionato. Le qualità non si discutono anche se nel secondo gol di Sau potrebbe fare meglio. Nel primo invece viene spiazzato dall’inaspettato colpo di testa del folletto sardo.

    TABELLINO PESCARA-CAGLIARI 0-2
    Pescara (4-3-3): Perin 5.5; Zanon 5 (64′ Caprari 5.5), Bianchi Arce 6, Bocchetti 5.5, Zauri 5; Blasi 5 (75′ Vukusic 5.5), D’Agostino 5.5 (49′ Bjarnason 6), Rizzo 6; Weiss 6.5, Celik 6, Caraglio 5.5. Allenatore: Bergodi 5
    Cagliari (4-3-1-2):  Agazzi 7; Pisano 6.5, Rossettini 6, Ariaudo 6, Avelar 5.5; Casarini 6.5, Nainggolan 7, Ekdal 6.5 (88′ Eriksson sv); Cossu 7 (72′ Cabrera 6.5); Ibarbo 5.5, Sau 8 (81′ Nené 5.5). Allenatore: Pulga – Lopez 7
    Marcatori: 53′ Sau (C), 61′ Sau (C)