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  • Champions League: Milan – Real Madrid. Le voci dei protagonisti

    Leonardo: “Credo che il Real Madrid ha giocato un modulo molto offensivo, e nel primo tempo ha giocato meglio di noi, creando spazi e occasioni da goal. Noi eravamo bassi e poco propositivi. Nella ripresa invece siamo andati bene, ripartendo sempre alla grande. Il pareggio è giusto ma rimane il rammarico per quel goal di Pato. Sono soddisfatto perchè stiamo trovando grande continuità, questo è decisivo. La squadra ha una grande forza dentro e dobbiamo continuare. Il goal di Pato? Regolare. Tutti sono andati alla grande, sacrificandosi per il gruppo. Cosa è cambiato nell’ultimo periodo? Era necessario fare un percorso, e passare dalla difficoltà ci è servito molto”

    Oddo: “Queste sono partite speciali, lo senti nell’aria, lo avverti nella gente. Sono gare bellissime da giocare e credo che il pubblico si sia divertito. Come ho fatto a riconquistare il posto? Con la fiducia in me stesso, e con la grande voglia di non mollare mai. Ovviamente poi è anche merito del mister che mi ha sempre tenuto in considerazione”


    Ambrosini:
    “Il Real ha iniziato meglio di noi, passando meritatamente in vantaggio. Poi ci siamo svegliati ed è arrivato il nostro pareggio. Il risultato alla fine è giusto. Il gol annullato a Pato? Un mistero. Sinceramente non so cosa abbia fischiato l’arbitro. Ma devo dire che è stata una bella partita anche grazie al metro di arbitraggio, in Italia è raro e si vedono partite meno spettacolari”

    Pato: “Io stavo già esultando, perchè ero convinto di aver fatto goal. Succede. Io non l’ho presa con la mano, ma con la spalla. Sono contento comunque per il risultato e perchè siamo messi molto bene in classifica. Queste gare sono speciali, e giocarle è speciale. Peccato per quella decisione dell’arbitro, ma ora mettiamoci questa sera alle spalle e guardiamo avanti. Ronaldinho? E’ una grande, anche fuori dal campo, ride sempre e ci trascina. Sono molto felice per il suo goal, che è stato importantissimo per noi. Oggi volevo far goal e vincere, ma l’arbitro, ripeto, mi ha annulato un goal buono. Io sono sempre stato tranquillo, lavorando molto in allenamento, e ora mi trovo benissimo in quel ruolo, largo sulla destra.

    Non poteva mancare il commento del migliore in campo del Real Madrid Kaka, il brasiliano ha ricevuto l’ovazione di San Siro prima della partita e poi in campo ha dimostrato di esser un serio professionista non facendosi travolgere dalle emozioni e trascinando il Real ad una grande partita. Ecco le sue parole:

    Kaka: Sono molto felice per l’accoglienza dei tifosi del Milan, ma me l’aspettavo. Qua ho vissuto momenti bellissimi e li porto sempre con me. Il Milan? E’ una grande squadra e soprattutto hanno un gruppo fortissimo, ed in Champions, nelle partite che contano, tirano fuori sempre il meglo. Real e Milan sono due società che devono vincere sempre, io sono partito bene poi quando i risultati sono diventati negativi ho sofferto anche io. Ora però ci stiamo ritrovando. Pato e Dinho? Qualche settimana fa parlavano tutti male di loro, ora stanno facendo bene. Pato è molto giovane e non si può dargli tutte le responsabilità. Le parole di Borriello? Ci siamo parlati anche prima della gara, ma nessun problema, c’abbiamo scherzato su. Non era facile per me stasera, l’emozione era davvero tanta”

    Marco Borriello: Era una partita difficile, ma abbiamo dimostrato che stiamo diventando una squadra tosta. Oggi ci sono state poche occasioni per me, però la partita era impegnativa e il Real Madrid è veramente bravo. Siamo stati un po’ in difficoltà nel primo tempo, ma poi nella ripresa siamo usciti noi.
    L’azione che ha portato al rigore è stata una bella azione e il fallo su Zambrotta era rigore netto. Per me era la seconda partita in cui giocavo veramente sereno, giocare a San Siro contro il Real è stata una cosa davvero bella.
    Adesso abbiamo a disposizione tre giorni per lavorare e siamo pronti per la partita di domenica.”

  • Milan: Leonardo recupera Ronaldinho e l’ironia, domani a Udine senza Thiago Silva e Ambrosini

    Milan: Leonardo recupera Ronaldinho e l’ironia, domani a Udine senza Thiago Silva e Ambrosini

    leonardo 1Il Milan parte alla volta di Udine con l’obiettivo di continuare nella striscia positiva iniziata nella magica notte di Marsiglia in Champions League e poi domenica a San Siro nel soffertissimo uno a zero firmato Seedorf contro il Bologna. L’Udinese è un avversario temibile sopratutto in attacco grazie all’imprevedibilità di Di Natale, il dinamismo di Pepe ma anche Floro Flores sa esser pericoloso sopratutto se lanciato negli spazi, per contrastare l’attacco friulano però Leonardo dovrà fare a meno di Thiago Silva, la novità piu bella di inizio stagione, bloccato per un risentimento muscolare. Al fianco di Nesta ci sarà ancora una volta Kaladze con il recuperato Zambrotta a sinistra e il confermatissimo Abate a destra. A centrocampo mancherà il capitano Ambrosini alle prese con un problema al ginocchio che potrebbe esser sostituito da Flamini o da Seedorf con l’inserimento di Ronaldinho a ridosso delle punte che questa volta dovrebbero esser Inzaghi e Pato.

    La condizione dei rossoneri inizia a crescere e con essa anche i risultati tanto da far vivere una vigilia piu tranquilla a Leonardo che in conferenza stampa trova il modo per esser ironico e pungente alle domande dei giornalisti: “La formazione di domani? Non la conosco ancora, aspetto la telefonata“. Su Mourinho invece adotta la diplomazia “ognuno ha il suo stile, dovessi fare il Mourinho non riuscirei, se Mourinho dovesse fare il Leonardo non riuscirebbe. Magari avessi certe cose di Mourinho…“.

  • Milan: Leonardo nasconde l’emozione: “Sono qui per gestire le emozioni degli altri”. Seedorf e Ambrosini tra i convocati, Oddo escluso

    Milan: Leonardo nasconde l’emozione: “Sono qui per gestire le emozioni degli altri”. Seedorf e Ambrosini tra i convocati, Oddo escluso

    Prima vigilia di Serie A per il neo tecnico rossonero Leonardo, il brasiliano tra lo stupore di tutti dimostra di saper gestire le emozioni e in conferenza stampa dimostra, quantomeno a parole, di aver le idee chiare su ciò che sarà la sua avventura rossonera.

    leonardo 1Leo confessa l’importanza di partire bene dopo un precampionato difficile condito da tanti infortuni e passi falsi. “La gara contro la Juventus mi fa sentire piu forte” confessa Leonardo e continua “In questa stagione, prima di ogni altra cosa, sarà perciò importante avere tutti a disposizione. Se la rosa sarà al completo, il Milan sarà una squadra competitiva”.

    Fa impressione, Leo. Per come dosa le parole, per la serenità che manifesta. Non sembra uno catapultato sulla panchina del Milan più “difficile” da gestire a un giorno dalla prima in campionato.

    Glielo fanno anche notare e lui se la cava da fuoriclasse: “Io sono stato messo qui per gestire le emozioni degli altri – dice -. E non sono frasi di uno che vuole fare il bravo ragazzo. Quello che sento io passa in secondo piano, non conta. Sono sereno, non ho l’ansia di uno che deve fare carriera. Mi hanno chiesto di prendere in mano la squadra e l’ho fatto, rispondendo alla chiamata di una società che mi ha dato molto”.

    In vista dell’anticipo di Siena il Milan recupera due pedine importanti come Seedorf e Ambrosini tutti e due convocati, restano a Milanello Huntelaar squalificato e Oddo per scelta tecnica piu gli infortunati di lungo corso.

    L’elenco dei convocati:
    PORTIERI: Perucchini, Ro
    ma, Storari
    DIFENSORI: Antonini, Favalli, Jankulovski, Nesta, Onyewu, Thiago Silva, Zambrotta
    CENTROCAMPISTI: Abate, Ambrosini, Flamini, Gattuso, Pirlo, Seedorf
    ATTACCANTI: Borriello, Inzaghi, Pato, Ronaldinho

  • Milan: Ambrosini bacchetta Berlusconi e Galliani

    Il biondo centrocampista del Milan Massimo Ambrosini intervistato dal settiminale Sportweek in edicola il sabato insieme alla Gazzetta dello Sport dimostra di non avere peli sulla lingua e da futuro capitano dei diavoli rossoneri bacchetta la dirigenza sulla frettolosa cessione di Kaka al Real Madrid:””E’ avvenuta in maniera molto veloce, senza una programmazione alle spalle. Si è deciso di punto in bianco di fare così, di vendere il pezzo migliore per sanare il bilancio”. Le parole, fanno riflettere pensateci bene “senza programmazione alle spalle”, il Milan effettivamente da come sta gestendo il mercato non aveva programmato niente e la cessione di Kaka è stata un decisone necessaria per sanare una falla enorme per la cattiva ed illogica gestione degli ultimi anni (operazioni inutili tipo Emerson, Ricardo Olivera, Ronaldinho etc etc) ma rischia di compromettere anche il futuro del club per la mancanza di un progetto reale che possa far svoltare pagina. In passato ci sono state società che hanno ricominciato il ciclo partendo proprio dalla vendita del prezzo pregiato, pensate alla Juventus del mago Moggi con Zidane o al Manchester United di Ferguson con Beckham o altre società che sono state costrette a vendere un pezzo pregiato per tamponare il debito ma che alla fine hanno solo posticipato il tracollo finanziaro oltre che di risultati: pensate alla Roma dei Sensi costretta a vendere ogni anno un big per far cassa ma senza un progetto credibile alle spalle è riuscita solo ad allungare l’agonia di una dirigenza oramai logora.
    Alla luce di questa analisi secondo voi quale percorso è piu congeniale a questo Milan? Non avrei il minimo dubbio a dire la seconda: perso Gourcuff, partito Kaka i rinforzi tardano ad arrivare e sono frutto di tanti rifiuti e dalla difficoltà di arrivare a delle prime scelte a patto che Dzeko e Cissokho lo fossero. A conti fatti e con il ritiro ormai alle porte sarebbe stato meglio non cedere Kaka, trovare i soldi per coprire il debito di bilancio dalla vendita di Pirlo(25 milioni) Gourcuff (15 milioni) e magari Seedorf al migliore offerente e non fare acquisti. Affidandosi alle stelle Kaka e Pato e alla voglia di emergere di Abate, Antonini e Darmian.