Tag: massimo ambrosini

  • Milan Cagliari 3-0, Ibrahimovic segna e inventa

    Milan Cagliari 3-0, Ibrahimovic segna e inventa

    Il Milan non molla la Juventus. Dopo la vittoria per 2-1 nell’anticipo serale contro l’Udinese, i bianconeri vedono avvicinarsi il Diavolo a una sola lunghezza di distanza. I rossoneri hanno la meglio su un ottimo Cagliari, anche grazie ad una prestazione da incorniciare di Ibrahimovic, autore del gol che sblocca l’incontro al 32′. Il raddoppio arriva sette minuti più tardi con Nocerino, nel secondo tempo è un destro del nuovo entrato Ambrosini a fissare il risultato finale sul 3-0. Allegri concede all’83° minuto l’ingresso in campo a Pippo Inzaghi, il quale viene osannato dalla curva milanista. In attesa del turno infrasettimanale, il Milan si porta a 43 punti, a meno uno dagli uomini di Antonio Conte, mentre il Cagliari scivola al 14° posto e vede ridursi di un punto il vantaggio sulla zona retrocessione (+7 sul Lecce, che ha ottenuto tre punti fondamentale nella sfida di Via del Mare contro l’Inter).

    INARRESTABILE IBRA – Applausi al Milan, che ancora una volta deve ringraziare Zlatan Ibrahimovic, autore di una prova disarmante, l’ennesima della stagione. Merita però ampiamente la sufficienza il Cagliari di Ballardini che fino al 90′ minuto attacca i padroni di casa portando dentro l’area 5-6 uomini di movimento, dimostrando che la resa sia un concetto inesplorato nel libro di tattiche custodito al centro di allenamento Ercole Cellino. Il calcio di punizione di Ibra al 32′ che sblocca il risultato in favore del Diavolo è un’opera d’arte (15° gol in campionato, scavalcato Di Natale fermo a quota 14). Pallone calciato dai 25 metri, niente potenza stavolta ma la stessa classe che Pirlo e altri artisti dei calci piazzati usano per realizzare i propri lavori.
    Neanche il tempo per prendere le misure al quadro che i rossoblu incassano il 2-0 al 39′ minuto del primo tempo. Ibracadabra con un colpo di testa serve all’indietro l’assist perfetto per la corsa di Nocerino che al volo da 16 metri colpisce al volo realizzando il suo settimo gol in questa stagione, diventando il secondo miglior marcatore della rosa di Allegri.

    Zlatan Ibrahimovic| © Claudio Villa/Getty Images

    LA ZAMPATA DEL CAPITANO – Ballardini non ci sta e ad inizio ripresa sceglie la carta Thiago Ribeiro per il terzino Pisano. Gli attaccanti diventano 4 al 58′ quando Cossu lascia il posto al marocchino El Kabir. I rossoblu vogliono fare bella figura difronte al loro presidente Cellino, avvistato insieme all’agente Mino Raiola, e la determinazione profusa durante l’arco dei 94′ minuti giocati è un ottimo biglietto da visita. A cancellare però il buon debutto del neo acquisto Pinilla e la fisicità di Ibarbo, ci pensa Nocerino, giocatore ovunque nel 4-3-1-2 dei rossoneri. Agazzi salva sull’ex palermitano che lascia partire un gran destro dal limite dell’area.
    Sale in cattedra anche Emanuelson, che prova l’azione personale al 22° minuto del secondo tempo ma l’estremo difensore cagliaritano para in due tempi. A metà della ripresa entra in campo Ambrosini per l’olandese Seedorf e proprio il capitano del Milan chiude la partita. Emanuelson regala un assist al bacio al numero 23 rossonero che firma il definitivo 3-0, mettendo in rete il suo primo gol nel campionato 2011-2012. Gli isolani chiudono in avanti seguendo i comandanti del generale Ballardini, sebbene un monumentale Mexes e l’evergreen Nesta riescano a respingere le minacce degli attaccanti del Cagliari.

    STANDING OVATION – All’83° minuto c’è spazio anche per Pippo Inzaghi, che entra al posto di Ibra, uomo partita del match di stasera. Superpippo, acclamato da ogni angolo di San Siro, con la solita frenesia cerca il guizzo vincente che però non arriva. Potrebbero essere stati gli ultimi sette minuti con la maglia del Milan. Discreta la prova di El Shaarawy, entrato nei primi 15′ minuti della ripresa al posto di Robinho. Il Faraone ha sfiorato la rete con una girata al volo sugli sviluppi di un calcio di punizione calciato da Seedorf. Da segnalare tra le fila dei sardi il buon debutto del cileno Pinilla, che sembra essersi già integrato abbastanza bene con i suoi nuovi compagni di squadra.

    Milan Cagliari 3-0 video highlights Youtube
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  • Milan Cagliari, le ultime da San Siro. Emanuelson per Ambrosini

    Milan Cagliari, le ultime da San Siro. Emanuelson per Ambrosini

    Le ultimissime da San Siro ad un’ora dall’inizio di Milan Cagliari. Tra i rossoneri in difesa Antonini da forfait, con Mesbah che parte titolare dal primo minuto. A centrocampo non ce la fa neanche Ambrosini. Il capitano del Diavolo potrebbe non andare nemmeno in panchina. Seedorf viene spostato sulla trequarti, mentre Emanuelson giocherà nell’undici titolare al fianco di Van Bommel sul centrodestra, mentre Nocerino conserva il posto sul versante di sinistra. In attacco il tandem Ibrahimovic Robinho. Solo panchina per El Sharaawy, il quale farà compagnia al nuovo acquisto Maxi Lopez.

    Probabile un’altra tribuna per Filippo Inzaghi, sempre più vicino ad un trasferimento in questi ultimi giorni di calciomercato, con Lazio e Parma fortemente interessate al bomber rossonero. In porta torna a difendere i pali rossoneri il portiere Christian Abbiati, che rientra dopo un infortunio che l’ha tenuto fuori dai campi di gioco per due settimane, con Amelia che si siede in panchina.

    Nel Cagliari non ce la fa Conti, Ballardini gli preferisce ancora una volta lo svedese Ekdal. Confermato Pinilla dal primo minuto, con al fianco la variabile impazzita Ibarbo. Alle loro spalle Cossu, che spera di ripetere il gol della sfida contro la Juventus capolista due giornate fa. A centrocampo giocheranno Nainggolan e Dessena, con il belga chiamato ad una grande prova dopo il recente interessamento dei bianconeri di Antonio Conte. Il reparto difensivo sarà composto dalla coppia centrale Canini Astori, come terzini i sardi schiereranno Pisano a destra e Agostini sulla corsia opposta. In porta Michael Agazzi.

    urby emanuelson | © giuseppe cacace / getty images

    Formazioni Milan Cagliari

    Milan (4-3-1-2): Abbiati, Abate, Nesta, Mexes, Mesbah, Nocerino, Van Bommel, Emanuelson, Seedorf, Ibrahimovic, Robinho.
    Panchina: Amelia, Bonera, Zambrotta, De Sciglio, Ambrosini, El Shaarawy, Maxi Lopez. Allenatore:  Allegri

    Cagliari (4-3-1-2): Agazzi, Pisano, Astori, Canini, Agostini, Ekdal, Nainggolan, Dessena, Cossu, Pinilla, Ibarbo.
    Panchina: Avramov, Gozzi,  Perico, Conti, Ceppelini, El Kabir, Larrivey. Allenatore: Ballardini

  • Pagelle Novara Milan. Magico Ibra

    Pagelle Novara Milan. Magico Ibra

    Ujkani 6: Il portiere novarese nel primo tempo chiude la porta ai vari tentativi degli avanti milanisti e specialmente a quelli di Ibra. Ma nella ripresa purtroppo deve arrendersi alla netta superiorità tecnica della squadra rossonera.

    Centurioni 6,5: il capitano novarese nei primi 45′ alza un muro invalicabile e mostra ai propri compagni come si fa a tenere a distanza i pericolosi avversari. Ma nella ripresa la musica cambia e deve arrendersi alla netta superiorità rossonera.

    Porcari 6: prova a battersi in mezzo al campo e a dannarsi l’anima, ma il centrocampo milanista è in forma oggi e si vede. certo non si può dire che abbia grossi demeriti, ma neanche grossi pregi, senza infamia e senza lode.

    Zlatan Ibrahimovic decide Cagliari Milan | ©Getty Images

    Caracciolo 6: ha la palla buona all’inizio del secondo tempo che forse avrebbe potuto cambiare le carte in tavola, purtroppo per lui si ritrova un Amelia in grande spolvero che gli nega la gioia del gol. Ha il merito di salvare due volte sulla linea, le conclusioni di Mexes e Thiago Silva. La sua partita però è tutta qui, poco troppo poco.

    Mascara 5: voluto fortemente da Tesser per alzare il tasso tecnico del suo attacco, l’ex Napoli conclude veramente poco in queste prime due apparizioni in maglia novarese. L’azzurro sabaudo ancora non se lo sente addosso e si vede.

    Novara (5-3-2): Ujkani 6; Morganella 5,5, Centurioni 6,5, Rinaudo 5,5, Garcia 5,5 (17′ st Marianini 6), Gemiti 5,5; Porcari 6, Pesce 6 (17′ st Rubino 5), Rigoni 5,5; Caracciolo 6, Mascara 5 (24′ st Jensen sv).A disp.: Fontana, Coubronne, Lisuzzo, Jeda.

    Amelia 6,5: il voto di fatto è solo per la parata fatta su tiro insidioso di Caracciolo, per il resto non è mai stato chiamato in causa e quindi una domenica in totale tranquillità.

    Ambrosini 6,5: scelto al posto di Merkel, dato alla vigilia come titolare, si rende protagonista di una grande prova e oltre a fornire un assist al bacio ad Ibra, che vale il vantaggio, si fa trovare sempre presente in ogni azione pericolosa dei suoi.

    El Sharaawy 6,5: il giovane faraone rossonero dimostra di star attraversando un eccellente momento di forma, entra e cambia con la sua vivacità le sorti della partita, facendosi trovare sempre in zona calda, mancando un gol e propiziando entrambe le ultime due marcature della gara.

    Robinho 6,5: si muove bene su tutto il fronte d’attacco, soffre molto i pochi spazi a disposizione e prova ad inventare qualcosa di buono con qualche giocata delle sue. Ottimo il suo opportunismo in occasione della seconda rete, quando intuisce la traiettoria del tiro strozzato da El Sharaawy e ci si tuffa in scivolata per insaccare a porta vuota.

    Ibrahimovic 7,5: è l’ago della bilancia, è il mago e il suo secondo gol è un vero coniglio dal cilindro, prima ci mette un tempo per perfezionare la mira, anche  perchè Ujkani gli sbarra la strada, ma quando nel secondo tempo gli capita la palla giusta non si fa certo pregare per metterla nel sacco. Averlo in squadra è di certo una manna dal cielo, quando la partita è bloccata ci si affida a mister Ibra e tutto cambia.

    Milan (4-3-1-2): Amelia 6,5; Abate 6, Mexes 6, Thiago Silva 6,5, Antonini 6 (1′ st  El Shaarawy 6,5); Ambrosini 6,5 (46′ st Seedorf sv), Van Bommel 6, Nocerino 6,5; Emanuelson 6; Robinho 6 (41′ st Merkel sv), Ibrahimovic 7,5. A disp.: Roma, Bonera, Mesbah, Inzaghi.

    HIGHLIGHTS NOVARA MILAN 0-3
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  • Novara Milan 0-3, ci pensa il mago Ibra

    Novara Milan 0-3, ci pensa il mago Ibra

    Doveva essere vittoria e vittoria è stata, non senza affanni, ma alla fine, soprattutto grazie ad un grande Ibrahimovic, i tre punti sono arrivati e il Milan si è confermato, almeno per il momento, seconda forza del campionato.

    Zlatan Ibrahimovic | © Claudio Villa/Getty Images

    Il primo tempo non è stato certo dei più esaltanti, i pochi spazi concessi da un ordinato Novara agli avanti milanisti, hanno frenato molto lo spettacolo, le uniche occasioni da gol sono, infatti, arrivate soprattutto da palle da fermo, con lo stesso copione a ripetersi più volte, botta da fuori da parte di Ibra e il portiere Ujkani, bravo e fortunato, a respingere tutti i tentativi del bomber svedese. Quando non ci pensa il numero uno piemontese, tocca a Caracciolo, nella strana veste di ultimo difensore, salvare la baracca con due interventi decisivi su tiri a botta sicura di Mexes e soprattutto di Thiago Silva, che da due passi di testa colpisce a botta sicura, ma trova la respinta da parte dell’attaccante ex-genoano. Il primo tempo di fatto si chiude con poche emozioni, il Milan a fare pressione e il Novara a difendere ordinatamente senza mai mettere il muso fuori dalla trequarti campo.

    Al rientro in campo ti aspetti una pressione ancora più rabbiosa da parte degli ospiti, anche e soprattutto per l’ingresso in campo del giovane El Shaarawy al posto di uno spaesato Antonini. Modulo a tre punte quindi per cercare di allargare il gioco e le maglie della stressa difesa novarese.  Ma in realtà la prima vera occasione di spezzare l’equilibrio capita sui piedi di Caracciolo, che ben servito da Rigoni, cerca da dentro l’area di piazzare il tiro a giro sul palo lungo, ma Amelia, sostituto dell’infortunato Abbiati, si fa trovare pronto e devia in angolo. La partita dei padroni di casa di fatto finisce qui, perchè professor Ibra sale in cattedra e decide di chiudere la pratica Novara, prima sfruttando, a dir la verità molto facilmente, uno splendido assist di Ambrosini, dato in panchina alla vigilia, che lo mette a tu per tu con il portiere e da lì lo svedese non può sbagliare.

    Rotto l’equilibrio ecco che si comincia a vedere un’altra partita, Tesser, prova a rimettere le cose in pari, rinunciando ad un difensore (Garcia) ed inserendo un altro attaccante (Rubino), ma così facendo si apre alle sortite degli avanti milanisti che trovano terreno fertile per le loro incursioni. Proprio El Shaarawy prova a sfruttare questo spazio arrivando a saltare il portiere ma concludendo in precario equilibrio e non riuscendo ad inquadrare la porta. Passano solo due minuti e il Milan chiude la partita, palla dentro di Ibra, sempre lui, per Nocerino che controlla non bene e con un tocco fortuito di mano tiene la palla vicino a sè e girandosi mette in mezzo per il Faraone milanista che tira ma cicca un po’, la conclusione si trasforma in un assist per Robinho che in scivolata non può sbagliare a due passi dalla linea di porta. Gioco, partita, incontro. Ma quando il risultato pare avviato alla conclusione fisso sul 2-0, ecco il colpo del genio che delizia la platea, e chi potrebbe farlo se non il Mago di Malmoe che sfruttando una corta respinta della difesa novarese, batte di tacco l’estremo difensore. Chapeau e sipario che cala sullo stadio Silvio Piola.

  • Milan-Bate Borisov 1-1, le pagelle. Ambro e Binho disastrosi

    Milan-Bate Borisov 1-1, le pagelle. Ambro e Binho disastrosi

    Il pre-partita non è stato dei migliori per via dei problemi fisici di Cassano e sull’incertezza del suo futuro ma il Milan visto quest’oggi a Minsk contro un modestissimo Bate Borisov è stato l’emblema di questa prima parte di stagione. Disattento in mediana e troppo molle in attacco il Milan comanda la prima parte della partita segnando la rete del vantaggio con il solito Ibra che conclude al meglio un azione di rimessa di Robinho poi spreca tantissimo con lo stesso brasiliano e Aquilani prima di esser raggiunto dal Bate Borisov con un rigore generoso e aver rischiato addirittura di perderla nel finale.

    Zlatan Ibrahimovic | © Valerio Pennicino/Getty Images
    Abbiati: 7 Dopo il bel intervento di sabato all’Olimpico è costretto a ripetersi anche in Ucraina. Abate: 6 Solita corsa sulla fascia meno lucido in difesa e ingenuo sul calcio di rigore. Nesta: 5,5 Dicono non possa giocare due partite consecutive, questa sera è infatti più sulle gambe e finisce anzitempo per un problema muscolare. Thiago Silva: 7 I compagni di reparto non lo aiutano ma lui fa sempre bella figura. Taiwo: 4,5 Se Nocerino e Aquilani sono i fiori all’occhiello della campagna acquisti low cost di Galliani lui rischia di esser il più grande flop. Distratto in difesa presuntuoso in fase di spinta. Ambrosini: 5 Ennesima prova incolore del capitano rossonero. Rallenta l’azione di ripartenza, perde decine di palloni e non contento ricorre al fallo sistematico. Nocerino: 6 Meno pimpante del solito mette però la solita grinta Aquilani: 5,5 Serata storta per l’ex bianconero gioca tanti palloni ma non con la solita qualità. Boateng: 6 Non al meglio della condizione da la solita carica anche se con come continuità e qualità. Robinho: 4,5 Corre tantissimo ma sempre con meno lucidità. Spreca due ghiottissime occasioni evidenziando un problema attacco. Ibrahimovic: 6,5 E’ ritornato il trascinatore di un tempo. – Bonera: 5,5 Entra a freddo per sostituire Nesta alterna grandi interventi ad errori. –Seedorf: 5 Si presenta con magia tra tre giocatori ucraini poi il nulla. – Ganz sv Allegri: 5 Non riesce a tenere il passo del Barcellona più per demeriti dei suoi giocatori che suoi. L’ingresso di Ganz ha però ancora una volta evidenziato l’errore di non inserire El Shaarawy o Inzaghi nelle liste Champions. Bate Borisov (4-2-3-1): Gutor 6,5; Yurevich 5, Radkov 4,5, Bordachev 5, Simic 4,5; A. Volodko 6, Likhtarovich 6 (63′ Olekhnovich 6); Kontsevoi 7 (84′ Gordeychuk sv), Renan Bressan 6,5, Baga 6,5 (76′ Pavlov 5,5); Skavysh 6,5. A disp.: Chesnovski, M. Volodko, Rudik, Kezman. All.: Goncharenko 6

  • Lecce-Milan 3-4, le pagelle. Ci pensa il Principe dei Diavoli

    Lecce-Milan 3-4, le pagelle. Ci pensa il Principe dei Diavoli

    Oddo 6: da ex milanista consuma la vendetta perfetta siglando il gol del 2-0 su calcio di rigore e tenendo a bada le scorrazzate di uno spento Robinho e di un poco ispirato Ibrahimovic, assiste inerme alla disfatta del secondo tempo del suo Lecce Mesbah 6: contiene bene e compie un mezzo miracolo su Ibrahimovic, anticipando l’attaccante svedese su una palla messa in mezzo da Robinho, per il resto bene nel primo male nel secondo come tutto l’undici salentino Strasser 6,5: come il suo collega Merkel contro la JUventus si mostra giovane d’interessante prospettiva correndo in mezzo al campo e creando seri problemi ad Ambrosini e Van Bommel Giacomazzi 6,5: apre le marcature che illudono i lupi pugliesi, è l’unico indomito anche dopo il pareggio del Milan, deve arrendersi esausto alla legge del più forte Corvia 5,5: dovrebbe essere l’uomo gol dei salentini, concreto poco, bravo a procurarsi il rigore sfruttando l’errore di Abbiati per il resto veramente troppo poco Lecce (4-4-2): Benassi 5,5; Oddo 6, Tomovic 6, Esposito 5,5, Mesbah 6; Obodo 6, Strasser 6,5, Giacomazzi 6,5, Grossmuller 6 (14′ st Bertolacci 5,5); Cuadrado 6 (36′ st Ofere sv), Corvia 5,5 (28′ st Giandonato 5,5). A disp.: Gabrieli, Brivio, Olivera, Pasquato.

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    Kevin Prince Boateng| © Maurizio Lagana/Getty Images
    Abbiati 5: compie alcuni buoni interventi incolpevole su due gol ma sul rigore c’è il suo zampino, si lascia sfuggire la palla con troppa leggerezza e poi atterra in maniera goffa l’opportunista Corvia Yepes 6: riscatta la sua prova opaca con il gol vittoria che gli fa meritare la sufficienza, sul primo gol è fermo come una statua di marmo, di certo non è Thiago Silva Ambrosini 4: da lui ci si aspettava molto di più, al rientro come titolare sbaglia tutto quello che si può sbagliare e viene giustamente sostituito da Aquilani all’inizio del secondo tempo, non è un caso che dopo la sua uscita il Milan cresca esponenzialmente nella qualità di gioco Ibrahimovic 5,5: per una volta la scena non è la sua e si defila concedendo a Boateng gli onori della cronaca. Lo scorso anno siglò una rete straordinaria quest’anno si perde in frivolezze che non portano a niente, apparso stanco dovrà recuperare in tempo per il turno infrasettimanale, Allegri non può prescindere da lui o forse no? Boateng 9: Perfetto. E’ l’unica parola che uno spettatore può pensare vedendo il suo primo quarto d’ora di gioco subito dopo l’ingresso in campo. 3 gol che valgono il pareggio e che danno nuova linfa al diavolo per conquistare la vittoria con il gol di Yepes. L’avevano accusato di fare delle notti brave ma se i risultati sono questi che ben vengano le serate all’insegna dell’eccesso. Milan (4-3-1-2): Abbiati 5; Abate 5,5, Nesta 6, Yepes 6, Antonini 5,5; Ambrosini 4 (1′ st Aquilani 6,5), Van Bommel 5, Nocerino 6,5; Robinho 5 (1′ st Boateng 9); Ibrahimovic 5,5, Cassano 6,5 (44′ st El Shaarawy sv). A disp.: Roma, Mexes, Bonera, Taiwo.

  • Milan, Berlusconi non molla. Galliani conferma Cassano

    Milan, Berlusconi non molla. Galliani conferma Cassano

    Il Milan ha iniziato a sudare a Milanello dando il via alla preparazione della nuova stagione, Galliani, Allegri e sopratutto i 5000 tifosi accorsi al centro sportivo rossonero sono riusciti, in qualche modo, a placare la delusione dell’assenza del Premier Silvio Berlusconi alle prese con impegni istituzionali.

    La conferenza stampa è comunque filata liscia e a farsi portavoce della famiglia Berlusconi è la figlia Barbara sempre più in prima fila. La “rampolla” di casa Berlusconi ha confermato la volontà del padre di continuare a sostenere il Milan verso nuovi e più importanti traguardi sognando insieme la dirigenza e allo staff tecnico il raggiungimento della Champions League.

    E’ toccato a Galliani invece far da cerimoniere e presentare i nuovi arrivati dal bravo ragazzo El Shaarawy, al francese Mexes, a Taiwo e al rientrante Paloschi. Il calciomercato per il momento è semichiuso ma l’ad rossonero ha paventato la possibilità di qualche colpo in extremis. Capitolo partenze: andranno via Strasser e giocatori “minori” non Cassano definito un top player ed importante per il Milan.

    Allegri ha presentato la nuova stagione che a suo dire sarà con un Milan ancora favorito, in virtù dello scudetto in bacheca, e protagonista. Il tecnico campione d’Italia si aspetta ancora un colpo di mercato ma si dice contento del lavoro fin qui svolto dalla società permettendogli di avere già quattro volti nuovi sin dalla prima giornata di ritiro.

    Capitan Ambrosini ha usato il suo spazio per salutare e ringraziare ufficialmente Pirlo per i dieci anni di rossonero e per la prossima stagione oltre a candidarsi come l’esterno sinistro richiesto da Allegri si dice convinto del valore assoluto del Milan e della possibilità di disputare una nuova grande stagione.

  • Pirlo, il saluto del capitano “il Milan grande grazie a lui”

    Pirlo, il saluto del capitano “il Milan grande grazie a lui”

    Il rinnovo del contratto è stata poco più di una formalità, Massimo Ambrosini continuerà anche nella prossima stagione a vestire la maglia rossonera e a portare la fascia di capitano. Il centrocampista, come racconta ai microfoni di Sky, non si vedeva proprio lontano da Milanello e dalla società con cui è cresciuto fino a diventarne una bandiera.

    “E’ andata bene, sono contento ed era quello che volevamo tutti. Offerte di altri club? La mia volontà è sempre stata quella di restare e quando hai questo desiderio non stai neanche a sentire altre ipotesi. I giocatori felici di restare al Milan? Si rendono conto di essere in una società di altissimo livello con obiettivi importanti e con dei tifosi molto affettuosi.”

    Da buon capitano Ambro saluta Pirlo ringraziandolo per tutto quello che ha dato al Milan in questi anni “Lo ringrazio prima di tutto, è un giocatore unico e un ragazzo straordinario, abbiamo condiviso tanto insieme e se il Milan è diventato grande negli ultimi anni, è anche merito suo. Le scelte professionali vanno rispettate ma quello che ha fatto per il Milan rimane”.

    Ambrosini si dice sicuro del rinnovo di Seedorf “Secondo me resta. Penso che la sua volontà non sia nascosta così come quella della società. I dettagli si sistemeranno”. Dell’importanza di Cassano “E’ già stato molto utile, è normale che avere un ruolo magari marginale può portare chiunque ad essere un pelo meno felice ma Antonio ha dato un grande contributo in questi mesi”

    L’ultima domanda è sul mercato e Ambrosini sponsorizza Pastore “Per la divisa mi sembra un po’ troppo magro (scherza). Al Milan ci starebbe alla grande, può cambiare il volto di una squadra e conoscerebbe anche il calcio italiano”.

  • Galliani incontra Ambrosini, poi Seedorf e… Cassano

    Galliani incontra Ambrosini, poi Seedorf e… Cassano

    Ieri in casa Milan si è registrato il primo addio eccellente, Andrea Pirlo ha salutato tutti consapevole che con Allegri la sua leadership in mezzo al campo non era più cosi certa ed allo stesso tempo dopo 10 anni di rossonero era giunta l’ora di intraprendere una nuova strada. Nessun rancore con la società e un ormai prossimo annuncio di matrimonio con la Juventus.

    Nessun problema invece con Nesta e Inzaghi arrivati in via Turati senza procuratore per apporre la firma al contratto che li legherà ai rossoneri per la prossima stagione con una decurtazione dell’ingaggio vicina al 50% ma con la reale speranza di esser parte integrante nella scalata alla prossima Champions League. Lo stesso iter toccherà oggi anche a capitan Ambrosini il cui rinnovo è oramai poco più di una formalità.

    Galliani in soli quattro giorni ha risolto quasi tutti i rinnovi, resta infatti solo Seedorf come caso spinoso ma con l’olandese l’intesa economica è raggiunta dovrà invece esserci il faccia a faccia con Allegri per capire quanto il tecnico è disposto a puntare su di lui nella prossima stagione. Il centrocampista, fondamentale nell’ultima parte di stagione, è ingolosito oltretutto dalle manifestazioni d’interesse provenienti dal Brasile e nelle ultime ore dal Manchester City.

    Dopo i rinnovi l’amministratore delegato rossonero dovrà valutare le posizioni di Gattuso, Flamini e Cassano prima di gettarsi a capofitto sul mercato in entrata. Ringhio come più volte ribadito è allettato dall’offerta russa ma allo stesso è difficile per uno come lui lasciare i colori rossoneri, per Flamini invece iniziano ad arrivare richieste ma la società vorrebbe utilizzarlo come contropartita tecnica in qaulche scambio prima di cederlo pur realizzando una grossa plusvalenza.

    Il capitolo più spinoso a questo punto potrebbe esser quello relativo ad Antonio Cassano, il barese nella “prigione dorata” rossonera non si sente libero di esprimersi al meglio e pur mettendoci impegno e disciplina le scelte di Allegri lo preoccupano. Fantantonio al momento è la quarta scelta e considerato che il Milan sul mercato vuol raggiungere una trequartista oltreche un possibile vice Ibra è chiaro che le sue quotazioni potrebbero scendere ulteriormente.

    Cassano vuol giocare per arrivare all’Europeo carico e da protagonista e per questo pare sia già previsto un incontro tra Galliani e Bozzo per monitorare il futuro. La sensazione è che in caso di una buona offerta, o una allettante proposta di scambio (al Palermo per Pastore) Cassano possa lasciare il Milan.

  • Galliani blinda Thiago Silva, Seedorf vicino all’addio

    Galliani blinda Thiago Silva, Seedorf vicino all’addio

    Questa volta è stato di parola, Adriano Galliani dopo la cena con Berlusconi ed Allegri di lunedi sera ha iniziato ieri mattina la lunga sequela di incontri con i giocatori in scadenza di contratto dando vita alla nuova stagione di calciomercato rossonero.

    Un pò a sorpresa ma con tanto merito a rinnovare con un adeguamento del contratto è Thiago Silva, il brasiliano giocherà con la maglia rossonera fino al 2016 “Oggi mi sento veramete importante per la squadra, anche perché non è facile arrivare nella squadra più importante del mondo e fare bene al secondo anno. Per questo ringrazio il mister per quello che abbiamo fatto. Io spero di rimanere fino a 40 anni come Paolo Maldini. Non so se ce la farò, ma ci arrivo vicino sarò molto contento lo stesso”

    Come preventivabile è stato rinnovato di un anno l’accordo con van Bommel preziosissimo nella seconda parte del campionato, un anno anche per Roma. Sarà riscattato Boateng dal Genoa e con lui anche Amelia anche se il portiere difficilmente resterà al Milan visto il prossimo arrivo di Marchetti.

    Con Pirlo, ormai promesso sposo alla Juventus a partire potrebbe esser anche Clarence Seedorf, l’olandese come da lui stesso confermato non fa una questione di compenso ma di opportunità. Il centrocampista, infatti, è allettato dalla proposta del Botafogo pronto ad offrirgli un biennale da tre milioni di euro a stagione più una opzione per il terzo anno. Seedorf, oggi ha incontrato gli emissari brasiliani accompagnati in Italia dall’ex rossonero Serginho e l’incontro sembra essera stato fruttuoso. Imporante anche il colloquio con Galliani ma la fumata bianca non c’è stata per le garanzie tecniche che Seedorf chiederà direttamente ad Allegri nei prossimi giorni. Oggi in sede passeranno Nesta, Inzaghi e lo stesso Pirlo, poi toccherà ad Ambrosini anche se il capitano è ormai certo del rinnovo.