Tag: massimiliano mirabelli

  • Da Maldini a Donnarumma due “colpi” alla credibilità del Milan cinese

    Da Maldini a Donnarumma due “colpi” alla credibilità del Milan cinese

    Perché Gigio Donnarumma ha detto no al Milan? Avremo mai una risposta a questa domanda? I tifosi del Milan ma in generale tutto il mondo pallonaro si interroga e molto probabilmente continuerà a farlo per almeno tutta questa calda estate sul perché non ci sia stato un lieto fine a una “storia” che sulla carta aveva tutti i requisiti per esser a lieto fine. Nonostante sia milanista non ce l’ho con Donnarumma e non riesco ad avercela nemmeno con il suo procuratore, il potentissimo Mino Raiola, che da padre padrone e con l’arroganza di chi sa di aver sempre il coltello della parte del manico ha deciso di non dare credibilità al progetto di rilancio rossonero in formato cinese.

    I grandi dubbi sul closing derivanti dalla difficoltà del presidente Li Yonghong nel racimolare i capitali necessari per acquisire il Milan nei tempi concordati, i rinvii, la necessità di richiedere un finanziamento al fondo statunitense Elliot sono oggettivamente passi inusuali per chi ha l’ambizioso obiettivo di riportare il Milan nel calcio che conta così come il rinvio al prossimo autunno dell’approvazione del “voluntary agreement” presentato da Marco Fassone all’Uefa per ridefinire i paletti del Financial Fair Play per il piano di rilancio del nuovo Milan non fanno altro che innescare il dubbio sulla solidità del progetto e sulla credibilità degli interlocutori cinesi.

    Il progetto di Fassone e Mirabelli è sembrato sin da subito molto chiaro: dimostrare compattezza, capacità economica e competenza per far si che si inizi a dar credito al Milan e permetter così al presidente Li Yonghong di trasmettere fiducia. Gli acquisti di Musacchio, Rodriguez, Kessie e André Silva, l’inserimento in organico di due bandiere storiche e carismatiche come Gennaro Ringhio Gattuso e Cristian Abbiati vanno sicuramente in quella direzione e fanno sperare i tifosi del Milan di poter ritornare a vedere la loro squadra finalmente più competitiva per le posizioni che contano e non dover esultare per uno striminzito sesto posto.

    Tutto però si gioca sulla credibilità e al no di Gigio Donnarumma per forza di cose si deve aggiungere quello adesso dimenticato ma altrettanto doloroso e senza un vero perché. Il dopo Berlusconi infatti per il Milan cinese era nato da un altro importante no, quello di capitan Maldini, che rifiutò di metterci la faccia a un progetto con tante linee d’ombra e dai contorni non del tutto chiari. Da tifoso milanista ma anche per il calcio italiano spero che Maldini prima e Donnarumma dopo si pentiranno delle loro scelte e il Milan possa tornare ad esser protagonista nell’elite del calcio che conta e riacquisire quella credibilità che adesso non ha e ha convinto Raiola a non dar fiducia agli attuali interlocutori.

  • Che caos a Cosenza: Toscano si dimette, i Pagliuso lasciano

    Che caos a Cosenza: Toscano si dimette, i Pagliuso lasciano

    E’ un periodo nero quello che attraversando il Cosenza. Alla crisi societaria si sono aggiunti da qualche mese a questa parte risultati negativi che hanno fatto piombare la squadra silana al decimo posto in classifica esattamente a metà strada tra la zona playoff e quella playout con la vittoria che ormai manca dal lontano 11 dicembre (2-1 a Foggia). E come se non bastasse a giorni arriverà anche la penalizzazione, certa, di almeno due punti da scontare nel campionato in corso, da parte della Commissione Disciplinare per inadempienze Co.Vi.Soc.

    Il ko casalingo pesante di ieri subìto dalla Lucchese (2-4) è stata l’ultima goccia che ha fatto traboccare il vaso. Il Cosenza, dopo aver stravolto nel corso del mercato di gennaio la rosa che ad inizio anno avrebbe dovuto fare un sol boccone delle rivali in Prima Divisione, si trova a dover lottare contro il tempo per evitare il fallimento societario e per concludere al meglio il campionato in corso cercando di centrare una tranquilla salvezza.
    Il tecnico Toscano e il dg Mirabelli si sono dimessi oggi dopo essere ritornati al timone solo qualche settimana addietro sgravando così i loro ingaggi (pesante soprattutto quello del dirigente) dal bilancio; il pacchetto di maggioranza del club, nelle mani della famiglia Pagliuso, sta per essere ceduto, per la gioia dei tifosi rossoblu che non hanno mai gradito la loro gestione, al commercialista Eugenio Funari facente capo ad una cordata di imprenditori ancora top secret. In serata dovrebbe arrivare la fumata bianca. Solo dopo il passaggio di consegne la nuova proprietà comincerebbe a lavorare sul nuovo assetto societario e tecnico: per la panchina il favorito è Stringara, esonerato a settembre e ancora sotto contratto con i Lupi, così da non appesantire ulteriormente con l’ingaggio di un altro tecnico le già precarie finanze della società calabrese.

  • Cosenza, si dimettono Somma e il dg Castagnini. Tornano Toscano e Mirabelli

    Cosenza, si dimettono Somma e il dg Castagnini. Tornano Toscano e Mirabelli

    Il secondo pareggio interno consecutivo nell’arco di una settimana con Ternana e Cavese e un andamento in campionato non soddisfacente hanno segnato un vero e proprio terremoto dirigenziale e tecnico in seno al Cosenza: ieri sera l’allenatore Mario Somma aveva rassegnato le proprie dimissioni cui sono seguite stamattina quelle del direttore generale Renzo Castagnini, ex capo degli osservatori della Juventus e con un passato sia da giocatore che da dirigente a Cosenza, e del team manager Alberto Urban. La squadra occupa attualmente il settimo posto del Girone B di Prima Divisione, risultato deludente dopo che gli addetti ai lavori ad inizio stagione avevano accreditato il Cosenza come una delle maggiori pretendenti al salto di categoria in Serie B.

    Il presidente Paolo Fabiano Pagliuso, insediatosi ufficialmente lo scorso 28 dicembre e tornato a sedersi sulla poltrona più ambita del club rossoblu a distanza di 7 anni, ha deciso di riaffidare la guida tecnica e gestionale a Domenico Toscano, l’allenatore più vincente della storia del club silano, e Massimiliano Mirabelli che avevano rotto definitivamente con il Cosenza a cavallo tra la fine della vecchia e l’inizio della nuova stagione ed entrambi artefici delle due promozioni consecutive dalla Serie D alla Prima Divisione.
    In particolare per il tecnico si tratta del terzo incarico dopo essere stato esonerato nella scorsa stagione il giorno di Pasqua seguente la sconfitta di Pescara e il licenziamento dopo i problemi sorti con l’allora neo dg Castagnini ad inizio stagione.

    Una scelta quella di richiamare in sella Toscano e Mirabelli, che verrano presentati ufficialmente questo pomeriggio assieme al vice del tecnico Michele Napoli, inevitabile: con le casse societarie appesantite da numerosi e onerosi contratti sarebbe stata una mossa deleteria e suicida per il Cosenza affidare ad altri la panchina e la carica di direttore considerati i noti problemi economici che il club sta cercando di risolvere, avendo sotto contratto già un dg (Mirabelli) e ben due tecnici (oltre Toscano c’è anche Stringara a libro paga). E le dimissioni di Somma, Castagnini e Urban hanno favorito un ulteriore alleggerimento del monte ingaggi.

  • Cosenza, esonerato di nuovo Toscano. Stringara è il nuovo tecnico

    Cosenza, esonerato di nuovo Toscano. Stringara è il nuovo tecnico

    C’è stata aria di tempesta a Cosenza in questi ultimi giorni. Prima il siluramento del direttore generale Mirabelli e l’avvento al suo posto dell’ex capo osservatore e responsabile del settore giovanile della Juventus Renzo Castagnini, nella serata di ieri il fulmine a ciel sereno dell’esonero dell’allenatore Toscano prima dell’inizio della nuova stagione dopo averlo presentato alla stampa solo dieci giorni fa. Si tratta del secondo esonero per il tecnico artefice di due promozioni consecutive e rimasto alla guida dei Lupi per due anni e mezzo. Il primo divorzio ci fu a 5 giornate dal termine della stagione appena conclusa quando il Cosenza fu sconfitto a Pescara 3-1.
    Al suo posto è arrivato Paolo Stringara, l’ex allenatore della Cavese che, nonostante la parola data alla dirigenza delle Aquile biancoblu, non ha saputo resistere alla chiamata del Cosenza e ha già diretto il suo primo allenamento nel ritiro di San Giovanni in Fiore. Pomeriggio verrà presentato anche alla stampa.

    Ma qual è stato il motivo del divorzio tra Toscano e società? Alla base della rottura pare ci sia stata la richiesta di Toscano di prolungare di un altro anno, con scedenza 2012, il contratto che lo lega al club silano ma circolano alcune voci le quali insinuano che l’allenatore non abbia digerito il licenziamento di Mirabelli e sarebbe andato in società ad esternare il proprio malumore. Da qui l’assenza dell’intero staff tecnico per la ripresa degli allenamenti e la decisione, maturata ieri sera, dei dirigenti rossoblu di sollevare dall’incarico Toscano e i suoi collaboratori.

  • Il Cosenza divorzia da Mirabelli. Castagnini nuovo dg

    Il Cosenza divorzia da Mirabelli. Castagnini nuovo dg

    Massimiliano Mirabelli non è più il direttore generale del Cosenza. La separazione è stata annunciata attraverso un comunicato ufficiale della società rossoblu che ha ringraziato l’ormai ex dg per il lavoro svolto in questi ultimi 3 anni ricchi di successi con la conquista di due promozioni consecutive dalla Serie D fino alla Prima Divisione.
    Ad onor del vero i rapporti tra Mirabelli e la società erano tesi da ormai un anno quando Giuseppe Carnevale aveva assunto la carica di presidente del Cosenza. L’entrata in società di Luca Pagliuso, figlio dell’ex patron Paolo Fabiano, come socio e come general manager negli ultimi mesi di campionato aveva minato il ruolo del direttore generale incrinandone ancor di più il legame con la dirigenza che nell’ultimo periodo era apparso burrascoso e culminato con il silenzio stampa per oltre due mesi proprio di Mirabelli.

    Mirabelli, che aveva ancora altri 4 anni di contratto e che ha voluto salutare la città e i tifosi cosentini con una lettera, verrà sostituito da Renzo Castagnini, capo degli osservatori della Juventus dal 2008 fino a giugno di questo anno quando il restyling dirigenziale del club bianconero ha portato, oltre al suo siluramento, anche a quello di Bettega e Secco.
    Castagnini volerà a Cosenza nella giornata di domani per mettere nero su bianco sul nuovo accordo e verrà presentato alla stampa nella giornata di lunedì. Per lui si tratta di un ritorno avendo già ricoperto il ruolo di direttore sportivo in passato a Cosenza e giocato con la maglia rossoblu dal 1987 al 1990.
    Così facendo il Cosenza rafforza l’amicizia con la Juventus instauratasi dopo che la società rossoblu si era prodigata nell’organizzazione dell’amichevole tra bianconeri e Lione che si giocherà al San Vito il prossimo 24 luglio. E chissà che Castagnini non porti in riva al Crati qualche ottimo giovane della Primavera della Vecchia Signora.

  • Cosenza – Giannini, si tratta. L’alternativa per la panchina è Atzori

    Cosenza – Giannini, si tratta. L’alternativa per la panchina è Atzori

    Archiviato il campionato di Prima Divisione, più che deludente se si considera il girone di ritorno con 3 vittorie conquistate di cui 2 in trasferta e soltanto 1 in casa, il Cosenza si è messo al lavoro per cominciare a programmare sin da subito la nuova stagione.
    La nuova proprietà, che ha visto l’entrata in società di Luca Pagliuso, figlio dell’ex patron, ha già fissato l’obiettivo da raggiungere: conquistare la promozione in Serie B e per questo Pagliuso di comune accordo con il dg Mirabelli, si sono già mossi per regalare alla piazza un tecnico di valore; il candidato principale a sedere sulla panchina rossoblu per la stagione 2010-2011 è Giuseppe Giannini, ex tecnico del Gallipoli portato da lui stesso alla storica promozione in cadetteria.

    Chiusa l’era Toscano (l’allenatore che ha portato i Lupi alla conquista di due promozioni consecutive dalla Serie D alla Prima Divisione) e la mini avventura di Glerean (chiamato a sostituire l’esonerato Toscano per le ultime 5 partite di campionato), il Cosenza vuole portare in riva al Crati il “Principe” per l’immediato salto di categoria. Ed è stato lo stesso Giannini ha confermare l’esistenza della trattativa in un’intervista rilasciata al Quotidiano della Calabria:

    Il Cosenza? Stiamo parlando, lì da voi ho degli amici e ci stiamo confrontando. Ho sentito telefonicamente Luca Pagliuso e anche il ds Massimiliano Mirabelli e ci siamo sentiti qualche volta per abbozzare un discorso. Per andare nei dettagli di certo non si può parlare per telefono, bisogna sedersi ad un tavolo, confrontarsi e capire dove bisogna e si vuole andare. Cosenza è una piazza importante che vale con una tifoseria calda che segue, viene allo stadio, molto attaccata alla propria squadra“.

    Anche Luca Pagliuso è uscito allo scoperto confermando i contatti avuti con il tecnico:

    Giannini ha chiesto dieci giorni per pensarci; ha chiuso tutte le porte alle altre squadre di Lega Pro, al Cosenza no…“.

    Sembra che l’ex calciatore della Roma, dopo la travagliata avventura a Gallipoli, voglia appurare se effettivamente a Cosenza ci sia un progetto serio e ambizioso. Sarebbe un bel colpo questo per il club silano che sbaraglierebbe anche la forte concorrenza di tanti club di Serie B e accaparrarsi uno dei tecnici più ricercati sulla piazza. Se dovesse fallire il progetto Giannini è già pronta l’alternativa Atzori, ex allenatore di Ravenna e Catania.

  • Cosenza, presentato il nuovo tecnico Glerean

    Cosenza, presentato il nuovo tecnico Glerean

    E’ stato presentato stamattina il nuovo allenatore del Cosenza Ezio Glerean, chiamato a sostituire in panchina Toscano, esonerato domenica dopo un periodo negativo di risultati, quando mancano solo 5 giornate al termine del campionato.
    L’ex artefice del miracolo Cittadella, che nel pomeriggio sosterrà il primo allenamento con la ssquadra, sembra avere già le idee chiare:

    Sono contento di essere arrivato a Cosenza, una piazza prestigiosa, e di far parte di questa società. Spero di avere la fortuna di portare qualcosa a questo gruppo così da poter raggiungere i playoff che è il nostro obiettivo come pure quello dei tifosi. Il Cosenza è una società di grandi tradizioni, da qui sono passati grandi allenatori che poi hanno avuto anche fortuna e speriamo che porti fortuna anche a me ed io al Cosenza. Inizialmente giocheremo con il 4-2-1-3 stile Milan di quest’anno. Fiore giocherà a ridosso degli attaccanti, dato che può fare il rifinitore e inventare gol da fuori aerea. Vi chiedo di non aspettarvi un santone del calcio, io farò soltanto del mio meglio. Se ci riuscirò, metterò in campo il modulo che preferisco, altrimenti mi adatterò alle caratteristiche del gruppo“.

    Questa mattina è stata anche la giornata dell’addio di Toscano che ha voluto ringraziare la squadra e in particolare Mirabelli per la meravigliosa esperienza vissuta a Cosenza (due promozioni consecutive dalla Serie D alla Prima Divisione).

    Lascio una squadra in salute con 40 punti, a due dai playoff, e con una finale di Coppa Italia da giocare. Sono convinto che questa squadra con o senza di me arriverà ai playoff e li vincerà come anche la Coppa Italia. Ringrazio soprattutto il direttore Mirabelli che mi ha dato l’opportunità di vivere questi 3 anni splendidi e che ha combattuto insieme a me una guerra dal primo giorno di questo campionato da quando è presidente Carnevale, non per difendere me ma il lavoro straordinario fatto in questi anni“.

    Salutato l’allenatore più vincente del club (che comunque ha ancora un anno di contratto) a Cosenza si volta pagina per cercare di conquistare la Serie B dalla porta secondaria dei playoff.

  • Cosenza: Toscano esonerato, arriva Glerean. Il dg Mirabelli verso le dimissioni

    Cosenza: Toscano esonerato, arriva Glerean. Il dg Mirabelli verso le dimissioni

    Pasqua amara per Domenico Toscano che da oggi non è più l’allenatore del Cosenza, sollevato dall’incarico questa mattina dal presidente del club silano Carnevale dopo la pesante sconfitta di ieri per 3-1 all’Adriatico di Pescara. Ad annunciarlo è il diretto interessato che ha confermato l’esonero smentendo le voci, circolate ieri sera, delle sue presunte dimissioni. Lo stesso Toscano, che paga lo scarso rendimento di gioco e di risultati nell’ultimo periodo che ha messo a serio rischio l’obiettivo di centrare i playoff, ha anche comunicato che martedì terrà una conferenza stampa per spiegare i motivi del divorzio.
    Con lui potrebbe abbandonare anche l’attuale direttore generale Mirabelli, da sempre sostenitore e difensore di Toscano e schieratosi dalla parte del tecnico anche ieri cercando di far desistere, inutilmente, Carnevale dalla decisione presa. Per questo il dg potrebbe rassegnare le proprie dimissioni nelle prossime ore.
    L’avventura di Toscano alla guida del Cosenza, iniziata il 2 settembre del 2007 in quel di Paternò in Serie D (0-4 il risultato in favore dei Lupi) finisce dopo quasi 3 anni in cui si è reso artefice di due promozioni consecutive dai dilettanti alla Prima Divisione vincendo sempre il campionato (solo poche squadre hanno avuto il lusso di compiere il doppio salto di categoria) e della finale di Coppa Italia di Lega Pro (il 14 del mese la gara di andata) raggiunta quest’anno ma in cui non potrà trionfare. I tifosi cosentini sicuramente non dimenticheranno l’allenatore più vincente della storia del club.

    Da quanto si apprende da fonti vicine al club rossoblu il nuovo tecnico sarà con ogni probabilità Ezio Glerean, voluto fortemente da presidente e il nuovo general manager Luca Pagliuso, figlio dell’ex patron Paolo Fabiano, e che verrà presentato alla stampa nella giornata di martedì.
    Glerean è meglio conosciuto come l’artefice del miracolo Cittadella, portato dalla serie C2 alla Serie B in soli 3 anni mentre gli anni successivi, divisosi sulle panchine di Padova, Venezia, Spal e Bassano non sono stati molto fortunati e culminati sempre con esoneri.

  • Cosenza: Danti al Siena in comproprietà

    Alla fine a spuntarla è il Siena: il gioiello del Cosenza Domenico Danti è stato ceduto in comproprietà alla società toscana ma resterà all’ombra della Sila fino a fine stagione come precisa il sito ufficiale del club rossoblu:

    La società Cosenza Calcio 1914 comunica che in data odierna il direttore generale Massimiliano Mirabelli ha concluso con l’AC Siena l’accordo di cessione del calciatore Domenico Danti. L’attaccante è stato ceduto al club toscano con la formula della partecipazione per la cifra di 300mila euro e continuerà comunque a indossare la casacca rossoblù fino al prossimo 30 giugno“.

    L’accordo inoltre prevede il riscatto del Siena a fine stagione. Niente da fare dunque per Juventus, Roma, Inter e Chievo che avevano cercato, in particolar modo i clivensi, nei giorni scorsi di assicurarsi le prestazioni del ventenne attaccante sul trampolino di lancio ormai da tre stagioni trascorse in riva al Crati a deliziare la platea del San Vito.
    L’incontro decisivo tra le due società c’è stato questa mattina quando il presidente dei toscani Mezzaroma, da poco al vertice del club, si è incontrato con il dg rossoblu Mirabelli per ratificare l’accordo e mettere nero su bianco.

  • Calciomercato: Cosenza – Pellicori, ritorno di fiamma?

    Il mercato del Cosenza si è aperto con lo scambio di portieri con il Brindisi che ha visto arrivare all’ombra della Sila l’estremo difensore dei pugliesi Giancarlo Petrocco mentre ha effettuato il percorso inverso Andrea Pinzan che in questa prima parte di stagione non ha convinto la dirigenza rossoblu.
    Il trentaduenne, nuovo numero uno del Cosenza, ha vestito le maglie in passato, tra le altre, di Rossanese, Vittoria, Messina, Paganese e Cavese e con il Brindisi in questa stagione ha collezionato 17 presenze.
    Ma il vero obiettivo di questa campagna di rafforzamento è un attaccante capace di fare la differenza li davanti; Biancolino, nonostante i suoi 7 gol in campionato, ha commesso molti errori deludendo le aspettative di inizio stagione.
    Nei giorni scorsi si era fatto il nome di Simone Inzaghi, centravanti della Lazio messo ai margini della squadra dal tecnico Ballardini, ma il fratello minore di Pippo dovrebbe rimane un sogno perchè difficilmente scenderà in Prima Divisione; poi quello di Massimo Marazzina attualmente in forza al Bologna per il quale vale lo stesso discorso fatto sopra.
    E allora oltre alle trattative più fattibili di Fabio Bazzani e Giacomo Cipriani, entrambi attaccanti della Spal, è tornato di moda il nome di Alessandro Pellicori, che al Queens Park Rangers, militante nella seconda serie inglese, è sceso in campo solo 8 volte non andando mai a segno.
    Il dg del Cosenza Mirabelli si è già messo al lavoro per portare l’attaccante cosentino nella sua città natale, operazione che era saltata all’ultimo momento quest’estate con Di Marzio che strappò il si all’attaccante portandolo alla corte del club di Flavio Briatore proprio quando Pellicori stava per firmare con i rossoblu; in ogni caso c’è da battere la concorrenza della Salernitana.
    Nei prossimi giorni se ne saprà di più, perchè i primi movimenti di mercato dovrebbero essere in uscita per sfoltire una rosa di 30 giocatori che per il tecnico Toscano è più ampia del necessario.