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  • Liscio & Sbalascio: i trionfi di Lazio e Palermo, le sfuriate di Mourinho e Lavezzi

    Si è da poco conclusa la sedicesima giornata di campionato che anche quest’oggi è ricca di promossi e bocciati.
    Iniziamo a promuovere il Bari di Ventura, che con la vittoria schiacciante contro la Juventus, si porta a quota 24 punti. Ventura era costretto ad una formazione rimaneggiata visto i tanti assenti, ma ciò nonostante ha messo in seria difficoltà la squadra bianconera, che ne è uscita umiliata (almeno nel risultato) dal San Nicola.

    Merita ancora una volta gli elogi il Parma, che questa settimana, in rimonta contro il Bologna, continua la scia positiva portandosi a 2 punti dalla Juve e 3 dal Milan.

    Oggi entra nella classifica dei premiati anche la Lazio di Ballardini, che finalmente conquista la vittoria mancante da più di tre mesi. E allo stesso modo  promuoviamo la vittoria del Palermo contro il Milan che regala i primi 3 punti della gestione Rossi.

    Vogliamo promuovere oggi anche Cagliari e Napoli per lo strepitoso spettacolo che hanno offerto sabato pomeriggio in campo. La formazione sarda, sotto di due goal recupera la partita (impresa questa che fin’ora era sempre riuscita al Napoli di Mazzarri) portandosi addirittura sul 3-2. Poi il Napoli torna a fare “il Napoli” e chiude in pieno recupero sul 3-3. Per la serie, non si molla mai!

    E’ arrivato il momento di esaminare i peggiori della giornata, e non possiamo non iniziare con l’ennesima disfatta bianconera. Ferrara ormai è una conferma in negativo, la conferma che è troppo inesperto per guidare una squadra che ha una storia come la Juve. E’ facile anche condannare i giocatori sui quali si è puntato un’intera stagione e che continuano a deludere, ma chi più di ogni altro vogliamo condannare è la dirigenza bianconera, che continua a non volersi prendere le proprie responsabilità e che calma i propri tifosi con un misero: “Continuiamo il nostro progetto!“. Verrebbe da chiedersi in cosa consiste il progetto, se consiste nello sfasciare una storia calcistica già tormentata dai fatti del 2006, e allora dobbiamo dare atto alla società che il progetto sta avanzando alla grande. Se il progetto consiste nel mantenere saldo l’impegno verso gli unici (o l’unico) obiettivi rimasti, allora qualcosa da rivedere ci sarebbe. Aspettare la fine del mondiale per l’ingresso al vertice di Lippi, potrebbe essere troppo tardi.
    Qualcuno a fine partita tra Bari e Juve ha detto: “La differenza tra Leonardo e Ferrara è che il primo ha alle spalle una società importante, il secondo no” e noi condividiamo in pieno questo pensiero.

    Anche questa settimana entra nella classifica dei bocciati Jose Mourinho, e non per il mancato allungamento in classifica visti gli stop di Milan e Juve, ma per il suo comportamento a fine partita. Mourinho non accetta le critiche, Mourinho non ha gli stessi problemi di Ferrara e di Leonardo ad inizio campionato, eppure è bastato metterlo in “discussione” dopo la partita di Champions contro il Barcellona che l’idillio con la stampa (la stessa che non ha mai attaccato il tecnico nerazzurro dal suo arrivo in Italia) è saltato. Oggi è stato protagonista di un gesto poco elegante nei confronti di un giornalista. Quest’ultimo sarebbe stato insultato e spinto dal portoghese solo perchè si era presentato nei pressi del pullman dove erano previste le interviste di Inter Channel(però al momento non vi sono nè smentite nè conferme sull’episodio) Ad ogni modo riteniamo la sua reazione e la sua decisione di ignorare la stampa troppo esagerata!

    Condanniamo anche il gesto irrispettoso di Lavezzi nei confronti di Allegri. Va bene la rabbia e la foga agonistica ma a tutto ci deve essere un limite. E, ad onor del vero (ma non vuole essere una giustificazione per il Pocho), va condannato anche il gesto poco sportivo di Allegri che allontana il pallone dalla rimessa in campo, scatenando le ire dell’argentino.

  • Serie A: pari pirotecnico tra Cagliari e Napoli con rissa finale

    Nel primo dei due anticipi della 16esima giornata di Serie A, gol e spettacolo tra Cagliari e Napoli: al Sant’Elia finisce 3-3 con i sardi che rimontano dallo 0-2 al 3-2 per poi venire riagguantati a tempo scaduto dal gol di Bogliacino. Partita esaltante soprattutto nell’ultimo quarto d’ora di gioco in cui succede di tutto.

    Il Napoli parte forte e con Lavezzi trova subito la via del gol: l’argentino si sbarazza della marcatura di 3 avversari e con un tiro rasoterra beffa Marchetti sul secondo palo. Il Pocho è scatenato e i difensori isolani devono faticare per contenerlo. Il primo tempo si chiude sul vantaggio meritato partenopeo (1-0).
    Nella ripresa il Napoli raddoppia con Pazienza al 65′ che rianima il Cagliari: infatti i sardi, subìto lo chock del doppio svantaggio, cominciano ad assediare nella propria metà campo i napoletani. Al 75′ è Larrivey ad accorciare le distanze, anticipando la marcatura del difensore e mettendo alle spalle di De Sanctis.
    Il Cagliari ci crede e con Matri raggiunge il meritato pareggio con un colpo di testa da vero bomber; per l’attaccante rossoblu si tratta del suo settimo gol in campionato in sette partite di fila (eguagliato il record di Gigi Riva).
    Partita finita? Neanche per sogno perchè Allegri capisce il momento favorevole e ad un minuto dal termine si gioca la carta Jeda: il brasiliano appena entrato castiga il Napoli con un perfetto colpo di testa completando la rimonta.
    Nel finale, Napoli e soprattutto Lavezzi nervosi: quest’ultimo macchia la sua gara innescando una rissa per aver colpito con una pallonata Allegri, segno di frustazione per aver gettato alle ortiche il doppio vantaggio quando il match sembrava ormai chiuso. Inevitabile la sua espulsione.
    Nell’ultima azione disponibile per i partenopei oltre i minuti di recupero, è Bogliacino a pareggiare definitivamente i conti.

    Il tabellino
    CAGLIARI-NAPOLI 3-3
    22′ Lavezzi (N), 65′ Pazienza (N), 75′ Larrivey (C), 80′ Matri (C), 90′ Jeda (C), 96′ Bogliacino (N)
    CAGLIARI (4-3-1-2): Marchetti; Pisano (66′ Dessena), Lopez, Canini, Agostini; Biondini, Parola, Lazzari; Cossu (89′ Jeda); Matri, Nenè (59′ Larrivey) .
    A disposizione: Vigorito, Astori, Barone, Brkljaca.
    Allenatore: Allegri.
    NAPOLI (3-4-2-1): De Sanctis; Grava, Cannavaro, Aronica; Maggio, Gargano, Pazienza, Zuniga; Lavezzi, Hamsik; Quagliarella (82′ Denis).
    A disposizione: Gianello, Rullo, Bogliacino, Cigarini, Datolo, Pià.
    Allenatore: Mazzarri.
    Arbitro: Piepaoli
    Espulsi: Lavezzi (N)
    Ammoniti: Maggio (N), Lavezzi (N), Aronica (N), Zuniga (N), Nenè (C), Pazienza (N), Matri (C)

  • Serie A: Cagliari – Napoli 3-3. Le interviste

    Massimiliano Allegri: “E’ stata una buona partita. Nel secondo tempo abbiamo sofferto troppo nei primi venti minuti ed il Napoli era meritatamente in vantaggio per 2-0. Dopo il raddoppio siamo cresciuti tantissimo, soprattutto dal punto di fisico e i ragazzi sono stati bravissimi a crederci e il 3-2 era anche giusto. Purtoppo poi è arrivato questo goal nel finale, che dispiace ma rimane la prestazione importante ed un buon punto. Lo screzio con Lavezzi? Si è arrabbiato perchè secondo lui ho perso tempo, ma va bene così, finisce tutto sul campo. Noi a Cagliari siamo anche troppo corretti, a differenza di quanto accade altrove. Io sono molto educato e rispettoso, e non voglio confondermi con altra gente. Se io ho sbagliato chiedo scusa. Mazzarri? Lasciamo perdere, io mi considero un gentiluomo. Basta. L’arbitro è stato bravissimo, come sempre”

    Alessandro Matri: “Dispiace per il goal subito all’ultimo minuto ma anche oggi abbiamo giocato una grandissima gara. Forse prendiamo troppi goal su palla da fermo, e su questo aspetto dobbiamo migliorare. Io nella storia del Cagliari? Ma no, non ci penso, il mio obiettivo è entrare nella storia insieme a tutta la squadra arrivando il più in alto possibile. Ci mancano 17 punti alla salvezza e speriamo di ottenerla il prima possibile”

  • Serie a: Milan-Cagliari 4-3. Le interviste

    Ronaldinho: “Abbiamo sofferto, ma questo è il nostro modo di giocare. Ora sono molto felice, San Siro è finalmente diventato casa mia”. L’ex Pallone d’Oro parla anche della possibilità di lottare per lo scudetto: “Sarà difficile, l’Inter è una grande squadra ma noi ci proveremo“.

    Leonardo: “Siamo un gruppo vincente, è nel nostro dna. Non mi aspettavo una gara con così tanti gol, ma una bella partita sì. Il Cagliari non perdeva da quattro partite, non prendeva gol da tre: sapevamo che avremmo dovuto fare molta attenzione, ma alla fine abbiamo creato molti pericoli. Il nostro modulo è molto offensivo e creiamo molte difficoltà ai nostri avversari, La nostra posizione è quella di sempre – dice ai microfoni Rai -. Il Milan deve pensare sempre a qualcosa di importante. Ora dobbiamo essere lucidi e logici e valutare il nostro potenziale partita dopo partita. E’ difficile dire quello che possiamo fare ma il nostro dna è quello che è“. Infine una battuta sull’impegno di mercoledì contro il Marsiglia. “E’ una squadra che gioca al calcio, senza chiudersi e sarà una bella partita. Se avremo la possibilità di chiudere il discorso qualificazione, lo faremo”.

    Galliani: “Il campionato italiano finalmente somiglia alla Champions League, le squadre vengono a giocarsi la partita anche fuori casa. Il nostro modulo ci permette di aver sempre la superiorità numerica nella parte importante del campo e con Dinho, Pato e Borriello l’occasione la creaimo sempre“.

    Allegri: “Sicuramente è stata una partita piacevole con molte occasioni da gol. Abbiamo creato parecchio e non era facile contro questo Milan. Abbiamo avuto 5 minuti a cavallo del secondo e del terzo gol del Milan dove siamo stati disattenti perché ci siamo rilassati troppo. Abbiamo avuto le occasioni anche nel finale ma non ci siamo riusciti. Torniamo da San Siro con il rammarico. Ronaldinho ha fatto un’ottima partita, ho visto un grande giocatore” – e sul gioco del Milan il tecnico sardo dice – “E’ un sistema che gli permette di trovare facilmente l’uno contro uno di Pato e Ronaldinho. A volte spaccano la squadra in due e se gli concedi contropiede ti fanno male. Loro stanno sfruttando al meglio le caratteristiche dei propri giocatori. Ti lasciano più spazio per giocare, ma devi sfruttarlo altrimenti ne esci con le ossa rotte“.

  • Serie A 13 Giornata: Milan – Cagliari. Probabili formazioni e live streaming

    E’ il match verità per il Milan di Leonardo, prima della sosta i rossoneri stavano vivendo un buon momento e sulla carta hanno l’intenzione di continuare a stupire tenendosi attaccati al treno scudetto. Il tecnico brasiliano nell’ormai consueto 4-2-3-1 dovrà fare a meno di Alessandro Nesta per squalifica e di Gattuso e Jankulovsky, in dubbio Ronaldinho per un influenza. Dida sarà ancora, in difesa Kaladze sarà il sostituto di Nesta e Oddo è preferito ad Antonini. Allegri sogna l’impresa a San Siro ma dovrà fare a meno del fantasista Cossu appiedato dal giudice sportivo e Marzoratti. Coppia d’attacco formata da Jeda e Nene.

    Milan (4-2-1-3): 1 Dida; 44 Oddo, 33 Thiago Silva, 4 Kaladze, 15 Zambrotta; 21 Pirlo, 23 Ambrosini; 10 Seedorf; 7 Pato, 22 Borriello, 80 Ronaldinho.
    In panchina: 12 Abbiati, 19 Favalli, 77 Antonini, 16 Flamini, 20 Abate, 22 Huntelaar, 9 F. Inzaghi.
    All. Leonardo. Squalificati: Nesta.
    Indisponibili: Gattuso, Bonera, Di Gennaro, Onyewu, Jankulovski

    Potrai assistere alla partita direttamente dal tuo pc cliccando sul link che ti collegherà al canale: CANALE 1, CANALE 2, CANALE 3
    Cagliari (4-3-1-2): 22 Marchetti; 21 Canini, 6 Lopez, 13 Astori, 31 Agostini; 4 Dessena, 5 Conti, 8 Biondini; 10 Lazzari; 9 Nenè, 27 Jeda.
    In panchina: 24 Lupatelli, 14 Pisano, 16 Sivakov, 18 Parola, 20 Barone, 32 Matri, 23 Larrivey. All. Allegri.
    Squalificati: Cossu.
    Indisponibili: Marzoratti

  • Atalanta: esonerato Gregucci. Fatale il ko contro il Bari

    Dopo la quarta giornata salta la prima panchina di serie A a pagare per una falsa partenza è il tecnico dell’Atalanta Gregucci chiamato in estate per sostituire Del Neri. Zero punti in classifica e un solo gol all’attivo sono il sintomo che in sede di preparazione qualcosa si è sbagliato, sicuramente il tecnico avrà le sue colpe ma la campagna acquisti dei bergamaschi è altrettanto discutibile e se si pensa che il giovane tecnico non può contare su un Doni al 100% forse qualche attenuante ci sarebbe. Il nome del sostituto arriverà in serata per come comunicato dalla stessa società e  sembra una corsa a tre tra Delio Rossi, Arrigoni e Beretta.

    In serie A dopo la quarta giornata ci sono anche altre panchina a forte rischio, il primo della lista è Atzori che nonostante il pari contro la Lazio non soddisfa in pieno la società etnea. Per il momento rischiano meno Zenga ed Allegri ma aver a che fare con presidenti come Zamparini e Cellino dovrebbe evitar di far dormire sogni tranquilli ai tecnici di Palermo e Cagliari

  • Serie A: Fiorentina-Cagliari. Probabili formazioni e live streaming

    Fiorentina (4-2-3-1): Frey; Comotto, Gamberini, Dainelli, Pasqual; Montolivo, C.Zanetti; Marchionni, Jovetic, Vargas; Gilardino. A disposizione: Avramov, Natali, Donadel, Jorgensen, Gobbi, Santana, Babacar. All.: Prandelli.

    Cagliari (4-3-1-2):
    Marchetti; Marzoratti, Lopez, Astori, Agostini; Biondini, Conti, Dessena; Cossu; Matri, Jeda. A disposizione: Lupatelli, Canini, Parola, Barone, Lazzari, Nené, Larrivey. All.: Allegri.

    Potrai vedere l’incontro a partire dalle ore 15:00 direttamente dal tuo pc cliccando sul link che ti collegherà al canale dell’evento: canale 1, canale 2 , canale 3

  • Cagliari il dopo Acquafresca arriva dal Brasile: Nenè. Conosciamolo

    Cagliari il dopo Acquafresca arriva dal Brasile: Nenè. Conosciamolo

    nenéUna nuova scommessa di Cellino per sostituire il partente Robert Acquafresca nell’attacco del suo Cagliari, dai portoghesi del National Madeira arriva il brasiliano Anderson Miguel Da Silva meglio conosciuto come “Nené”. Nené è stato il capocannoniere con 20 reti dell’ultimo campionato portoghese trascinando la sua squadra al quarto posto e in Europa per la prossima stagione. Il National Madeira lo pescò dai brasiliani del Cruzeiro e adesso su di lui c’era il forte interesse di Benfica ed Arsenal: Nené(26) è forte fisicamente, dotato nel gioco aereo e con un gran destro che gli permette di calciar anche le punizioni. Il costo del suo cartellino è di 4,5 milioni di euro piu il prestito di Magliocchetti piu altri premi legati al rendimento dell’attaccante. I dubbi che girano intorno a Nené non sono di natura tattica o tecnica ma di tenuta mentale alle forti pressioni del campionato italiano, Cellino riuscirà a vincere un altra scommessa?


    Guarda il video dei suoi gol nell’ultima stagione

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