Tag: Massimiliano Allegri

  • Pato tra attacco a 4 punte e Debora Lyra

    Dopo una stagione costellata da tanti problemi fisici, la delusione mondiale e la separazione da Sthephany Brito Pato si è rituffato nel nuovo anno con buoni propositi galvanizzato dalla convocazione in Nazionale e dai nuovi acquisti del Milan in attacco.

    Il giovane carioca applaude le scelte della società ed è pronto ad aiutare in fase di non possesso la squadra per permettere ad Allegri di poter schierare contemporaneamente i 4 quattro fuoriclasse rossoneri.

    “Le decisioni le prende il tecnico ma credo che noi quattro siamo in grado di giocare insieme là davanti. Siamo in grado di dare una mano in fase difensiva e andare in gol”. “Dobbiamo essere felici di essere nel Milan – prosegue Pato – Siamo una grande squadra, siamo forti e dobbiamo fare del nostro meglio”

    Lo straordinario momento di Pato è frutto anche di un nuovo legame amoroso con la bella Debora Lyra. Il Papero rossonero è stato beccato insieme a Miss Brasile 2010 in giro per Venezia

    LA FOTOGALLERY DI DEBORA LYRA

  • Allegri: “per lo scudetto lottiamo con l’Inter”

    Ex calciatore, da quest’anno alla guida di un grande squadra, il Milan, dopo una gavetta che gli ha fatto conoscere persino la serie C. Parliamo di Massimiliano Allegri, raggiante in occasione del meeting con gli allenatori di Champions a Nyon:
    “Abbiamo un organico di prim’ordine, anche per l’Europa”.
    In merito a disquisizioni tattiche circa l’eventualità di ammirare contemporaneamente le quattro stelle del suo parco offensivo, dichiara:
    “A volte giocheranno assieme, altre si alterneranno: torneranno solo due giorni prima della partita contro il Cesena”.
    Riguardo la cessione del bomber napoletano, Marco Borriello, esclude qualsivoglia ingerenza, propria e della società:
    “Ha fatto una scelta di cui credo sia convinto”.
    Naturalmente grandi felicitazioni sono state espresse in favore delle grandi operazioni di mercato portate a termine dalla società di via Turati:
    ”Sono felicissimo per l’arrivo di Ibrahimovic, un grande giocatore. Non mi aspettavo un rinforzo supplementare del calibro di Robinho. Si tratta di un bel regalo del presidente Berlusconi che ringrazio di cuore”.
    Per quanto concerne la bagarre scudetto il pensiero del tecnico toscano è lapidario:
    ”L’Inter ed il Milan sono chiaramente favoriti per lo scudetto. La Roma resta in agguato”.
    Se ci avete fatto caso all’appello manca una squadra al pari vestita di nero e di bianco, diversamente dall’orizzonte che gli si prospetta…
  • Milan a forza 4 con il Lecce. Nel giorno di Ibra brilla la stella di Pato

    Milan a forza 4 con il Lecce. Nel giorno di Ibra brilla la stella di Pato

    Cronaca: Chi ha assistito alla partita e tifava Milan si è senza dubbio divertito. Dinanzi all’ineffabile classe dei rossoneri il Lecce non si è dimostrato altro che una vittima sacrificale sul altare di Ibrahimovic, sceso in campo nell’intervallo tra primo e secondo tempo per ricevere un caloroso benvenuto (e non bentornato, per la sottile differenza che passa tra venire e tornare). Prima di cedere il palcoscenico a Ibra il Milan spiega calcio: con un break a centrocampo i rossoneri recuperono palla, Pato in un fazzoletto di campo stoppa, tira fuori la squadretta e disegna un diagonale imprendibile. Il Milan passa in vantaggio. Pochi giri di lancette d’orologio e i rossoneri raddoppiano con Thiago Silva sugli sviluppi di un’azione da corner a dir poco convulsa. Il Lecce patisce soprattutto il fatto che i blasonati avversari non diano punti di riferimento grazie all’impianto di movimento istallato da Max Allegri al proprio team. La fattispecie della tesi appena avanzata è il tre a zero milanista: Ronaldinho apre col no-look-pass, Pato si infila, circumnaviga l’estremo difensore pugliese e appoggia in rete. Il secondo tempo ostenta un Milan ingordo nonostante i tre gol di vantaggio. E’ Inzaghi, subentrato ad un opaco Borriello, a marcare il definitivo quattro a zero.

    Considerazioni: “Quest’anno vinciamo noi”: ecco a voi le parole di Ibra ai 50.000 di San Siro. Vero è che il buon Zlatan si ritrova un naso alla Pinocchio, ma negli ultimi sette anni chi ha potuto fregiarsi della sua presenza in rosa ha poi puntualmente vinto il campionato. A suffragio del vaticinio di Ibra si sposa perfettamente la performance di un Milan in grande spolvero. Oltre alla super prestazione del golden boy Pato, chiamato quest’anno alla consacrazione definitiva, i rossoneri hanno potuto contare su un Ronaldinho stratosferico: rabone, no-look pass, elastici e chi più ne ha più ne metta. Funambolismi a parte, il numero ottanta rossonero ha impressionato soprattutto per la partecipazione alla fase di ripiego, addirittura abbiamo ammirato uno dai rari tackle che si sia mai concesso in carriera. Ad ottimizzare il rendimento dei due assi brasiliani hanno influito non poco le disposizione del neo tecnico Allegri, oggi al debutto in gara ufficiale: Ronaldinho non viene confinato sul esterno e libero gioca dove più gli conviene, così da mettere a frutto la propria vena fantasiosa sorprendendo sempre l’avversario. Lo stesso Pato appare tirato a lucido dalla guida Allegri, che valorizza i suoi tagli in profondità, vedi tre a zero. Le mezz’ale, alle quali Allegri dedica grande attenzione avendo giocato prorio in quel ruolo, alimentano l’azione rendendosi utili anche in fase offensiva. Per completezza di cronaca c’è da dire che il Lecce si è dimostrato davvero poca cosa. In difesa hanno giocato un ’90 e un ’92, contingenza che certifica lo stato di precarietà in cui versavano i pugliesi. Questo però, non vuole essere un ridimensionamento delle ambizioni scudetto perpetrate dai rossoneri. Anzi proprio l’innesto di Ibra potrebbe risultare determinante in tal senso, giacché Marco Borriello è stato l’unico rossonero a rendersi autore di una prestazione anonima, non solo questa sera ma anche in occasione dei matchs più importanti della scorsa annata: mi riferisco ai due derby, andata e ritorno, e agli ottavi di Champions contro il Manchester. Se il rendimento di Ibra dello scorso anno (29 presenze e 16 gol) è stato reputato scadente, figuriamoci quello di Borriello (37 presenze e 15 gol). La dissertazione è limpida, e la conclusione altrettanto: Borriello non è da Milan (titolare s’intende), Ibra sì. Certamente lo svedese soffre di “mal di Champions”, ma ha scelto la migliore clinica per curarsi: il Milan sette volte campione d’Europa. A supportarlo in questo volo pindarico dalle grandi orecchie potrebbe essere Robinho, indiziato colpo dell’ultima ora prospettato nientemeno che dal presidente Silvio Berlusconi che quest’anno ha deciso di appendere il Milan come manifesto elettorale (vi rimando a un mio vecchio articolo che ipotizza i motivi del cambio di rotta dirigenziale occorso alla società di via Turati). Ora più che mai c’è solo da temere al cospetto dei rossoneri, come scrisse Herbert Kilping, co-fondatore e primo capitano del Milan: “Saremo una squadra di diavoli. I nostri colori saranno il rosso come il fuoco e il nero come la paura che incuteremo agli avversari!”. Cominciate a tremare, il Diavolo è tornato dall’inferno…

    Il tabellino:
    Milan (4-3-3): Abbiati 6; Bonera 6, Nesta 6.5, Thiago Silva 7, Antonini 6.5; Ambrosini 6.5 (26’st Gattuso sv), Pirlo 7.5, Seedorf 6; Pato 8.5 (31’st Boateng), Borriello 5.5 (15’st Inzaghi 7), Ronaldinho 8. A disposizione: Amelia, Papastathopoulos, Abate, Oduamadi. All.: Allegri.
    Lecce (4-3-2-1): Rosati 6; Donati 5.5, Sini 6, Ferrario 5.5, Giuliatto 4 (32′ Chevanton 5.5 (44’st Brivio sv)); Munari 5 (8’st Piatti 5), Giacomazzi 5, Großmuller 5.5; Mesbah 5; Corvia 5. A disposizione: Benassi, Reginiussen, Gustavo, Bergougnox, Bertolacci. All.: De Canio.
    Arbitro: Peruzzo di Schio
    Marcatori: 16′ e 28′ Pato, 22′ Thiago Silva, 45’st Inzaghi
    Ammoniti: Großmuller (L)
    Espulsi: nessuno
  • Milan: arriva Ibra, adesso so c…i Allegri

    Milan: arriva Ibra, adesso so c…i Allegri

    Ibra è sbarcato a Milano e questa sera a San Siro riceverà la standing ovation del popolo rossonero che vede in lui l’uomo decisivo per compiere il fatidico passo avanti e contrastare quindi gli odiati cugini interisti.

    Indubbiamente lo svedese è uno di quei giocatori che da solo può spostare l’ago della bilancia ma allo stesso tempo è uno restio al sacrifico e in al senso sarà fondamentale il lavoro di Allegri.

    Il tecnico rossonero dovrà trovare l’alchimia tattica giusta per far coesistere il tridente “champagne” (ribattezzato da Galliani) con Ronaldinho e Pato. Sarà importante il lavoro dei centrocampisti per non costringere la difesa a carichi di lavoro supplementari.

  • Barcellona – Milan: i blaugrana conquistano il trofeo Gamper ai rigori

    Barcellona – Milan: i blaugrana conquistano il trofeo Gamper ai rigori

    Si è appena concluso allo stadio Camp Nou il Trofeo Gamper che ha visto ancora una volta l’una contro l’altra  il Barcellona e Milan, le due società che in questi giorni si trovano a disputare un’altra partita che vale il colpo di mercato dell’estate 2010, la cessione da parte dei catalani di Zlatan Ibrahimovic alla società rossonera. La partita si è conclusa al 90′ con il punteggio di 1-1 con Villa che porta per prima in vantaggio la squadra di casa e Super Pippo Inzaghi che pareggia con un gran sinistro al volo che gli vale un lungo applauso da tutto lo stadio.
    Occhi puntati su Ibrahimovic che al 27′ raccoglie un cross dalla destra e batte Amelia con una sforbiciata volante, l’arbitro però annulla per fuorigioco. Spettacolare comunque la giocata dell’attaccante blaugrana.

    Fondamentale è stato Flavio Roma che in più occasioni è riuscita a salvare il risultato, mentre emozionante è stato il ritorno, nel suo ex stadio,  di Ronaldinho accolto con grande entusiasmo dal pubblico che per 5 anni l’ha amato, e che al 77′ non si è risparmiato dal regalargli una standing ovation quando Allegri decide di richiamare in panchina il brasiliano per fare posto al giovane Merkel.
    Il trofeo è stato conquistato dai blaugrana al termine dei calci di rigore 4-2 (fondamentali gli errori dal dischetto di Sergio (B), Pirlo (M) e Jankulowsky (M)).

    IL TABELLINO
    BARCELLONA – MILAN 4-2 dcr (1-1)
    Barcellona (4-3-3): Pinto, Adriano, Milito (18’st Fontas), Puyol (18’st Pique), Abidal (1’st Dani Alves); Maxwell (1’st Thiago), Jeffren (18’st Pedro), Jonathan (18’st Busquets); Iniesta (18’st Keita), Ibrahimovic (1’st Bojan), Villa (18’st Messi). A disposizione: Valdes, Xavi. All.: Guardiola.
    Milan (4-3-3): Amelia (15’st Roma); Bonera (1’st Abate), Nesta (1’st Papastathopoulos), Thiago Silva (15’st Yepes), Antonini (1’st Jankulovski); Ambrosini (1’st Seedorf), Pirlo, Boateng (37’st Strasser); Huntelaar (10’st Oduamadi), Borriello (10’st Inzaghi), Ronaldinho (31’st Merkel). All.: Allegri.
    Marcatori: 2’st Villa (B), 22’st Inzaghi (M)
    Arbitro: Borbalan (Spa)
    Ammoniti: Milito (B)
    Espulsi: nessuno

  • Milan: Allegri boccia Bocchetti

    Massimiliano Allegri di ritorno da Detroit dove il suo Milan ha ottenuto la prima vittoria, seppur ai rigori, non è del tutto contento del lavoro della squadra per molti versi ancora distante dalla sua visione di gioco. Pur aspettando rinforzi l’ex allenatore del Cagliari boccia l’arrivo del promettente Bocchetti non per aspetti tecnici o tattici bensì per l’abbondanza nel settore arretrato.

    “E’ un buon giocatore, ma dietro siamo molto coperti” dice Allegri dimostrando di aver il carattere giusto per non sottostare alle idee della dirigenza. L’arrivo di Bocchetti, in un certo senso, potrebbe però far cambiare scenari al mercato del Milan che per reperire fondi potrebbe a quel punto metter sul mercato Thiago Silva.

    Più aperto all’arrivo di Boateng che nella prossima settimana dovrebbe esser rossonero dopo che Galliani e Preziosi troveranno l’accordo per la comproprietà.

  • E’ di rigore la prima di Allegri. Brillano Merkel e Oduamadi

    Al quarto tentativo arriva la prima vittoria del Milan targato Allegri. I rossoneri nella trasferta di Detroit sono riusciti ad avere la meglio del Panathinaikos che solo due giorni fa aveva superato i cugini nerazzurri.

    Nonostante una formazione ampiamente rimaneggiata il Milan dimostra che la strada intrapresa dall’ex tecnico del Cagliari è quella giusta. Compatta in difesa e pronta a ripartire grazie alla verve di Borriello e alla vivacità dei giovani Merkel e Oduamadi, promossi a pieni voti da Allegri e dalla critica.

    I greci più avanti nella preparazione hanno avuto più occasioni per passare in vantaggio ma Abbiati prima e Amelia blindano la porta rossonera. Nella ripresa, a dire il vero, il solito Cisse aveva perforato la porta rossonera ma il gol non è stato visto dalla terna arbitrale.

    I rossoneri si sono imposti 5-3 dopo i calci di rigore. Decisivo il gol messo a segno dal dischetto da Daniele Bonera. Pato non sceso in campo per un dolore alla caviglia è comunque arruolabile per le prossime amichevoli.

    Le parole di Allegri:
    “Dopo Londra e gli Usa posso ritenermi soddisfatto. Anche stasera abbiamo dato tutto e creato molto finche c’è stata benzina. Continuare a lavorare con gioia e serenità è fondamentale. Io e la squadra ci staimo conoscendo quindi si può ancora fare molto. Qui ci sono giocatori di qualità e questo aiuta. Antonini? E’ lui che mi ha dato la possibilità di schierarlo a centrocampo, perchè ripeto che nel calcio solo la tecnica non basta. Merkel? Ha tecnica, sa stare in campo e ha i tempi giusti del passaggio, deve strutturarsi ma lui, come gli altri giovani, nel giro della prima squadra possono starci benissimo”.

  • Il Milan ha scelto Mesto e Ledesma, poi Dos Santos

    Il Milan ha scelto Mesto e Ledesma, poi Dos Santos

    Con un occhio al bilancio e senza grossi proclami il Milan sta lavorando per garantire ad Allegri i rinforzi giusti per render la squadra competitiva su tre fronti. Le prestazioni imbarazzanti di Antonini e Oddo nelle prime amichevoli sotto la guida dell’ex tecnico cagliaritano sembrano aver convinto la società a sacrificare Abate per arrivare a Mesto.

    I buoni rapporti con il presidente Preziosi e la predilezione di Gasperini per gli esterni alti potrebbero far decollare la trattativa con uno scambio di prestiti. Il rinforzo per la mediana potrebbe esser Christian Ledesma, confermato da Lotito ma messo sul mercato dagli ormai imminenti arrivi di Hernaness e Kevin Boateng.

    L’acquisto dell’argentino garantirebbe al Milan un alternativa a Pirlo nella costruzione del gioco ma soprattutto la possibilità di giocare con il doppio regista. L’ultimo colpo, potrebbe esser quello di Giovani Dos Santos, rilanciatosi in Sudafrica il messicano potrebbe esser un alternativa a Pato e Ronaldinho sulle fasce.

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  • Emirates Cup: Milan – Lione 1-1. Allegri ancora senza vittorie

    Altro 1-1 all’Emirates Cup per il Milan di Allegri che comunque può trarre sensazioni positive dai suoi giocatori e sopratutto dai tanti giovani che per scelta e necessità sono stati lanciati nella mischia.

    Dopo il pari e qualche buona indicazione nella partita di ieri contro l’Arsenal il Milan bissa i giudizi positivi oggi contro il Lione. Tanti i cambi di Allegri rispetto alla partita di ieri ma il Lione, in formazione tipo, non fa poi cosi paura.

    L’inizio è favorevole ai francesi che spaventano la retroguardia rossonera con il talento di Pjanic. L’insolita difesa Bonera, Papastathopoulos tiene botta e per tutto il primo tempo la partita non si sblocca.

    Ad inizio ripresa arriva il vantaggio con Borriello abile a sfruttare un buon assist del giovanissimo Verdi. Il Milan sembra controllare ma su un traversone innocuo Oddo ci mette del suo per regalare il pallone del pari a Brand.

  • Pato-gol, il Milan fa 1-1 con l’Arsenal nell’Emirates Cup

    Pato-gol, il Milan fa 1-1 con l’Arsenal nell’Emirates Cup

    Il Milan riesce a strappare un buon pareggio per 1-1 nella prima sfida dell’Emirates Cup a Londra contro l’Arsenal grazie al gol nell’ultimo quarto d’ora di gara di Pato che ristabilisce la parità dopo il vantaggio iniziale dei Gunners di Chamakh.
    I rossoneri mostrano progressi notevoli rispetto al ko inaspettato alla prima uscita stagionale contro il Varese, anche se il vero protagonista del match è Abbiati che deve superarsi varie volte sulle offensive degli inglesi per evitare una sconfitta che tutto sommato la squadra di allegri non meritava.

    L’Arsenal incute subito timore ma la prima vera grande occasione capita sui piedi dell’ex fischiatissimo Flamini che dal limite dell’area colpisce la traversa. La risposta degli uomini di Wenger non si fa attendere e il nuovo acquisto Chamakh castiga i rossoneri al 36′ alla prima vera disattenzione difensiva. Poi sul finire del primo tempo è Rosicky ad avere la chance del raddoppio ma Abbiati è super.

    Nella ripresa il Milan trova il gol del pari grazie al Papero Pato che di testa infila nel sette. E’ il minuto 76 ma Abbiati in precedenza aveva salvato ancora il risultato su Arshavin. La gara va a spegnersi lentamente e c’è il tempo solo per registrare l’incrocio dei pali colpito da Zambrotta e il doppio salvataggio dell’estremo difensore rossonero su Randall prima del fischio finale.

    Domani alle 15 si scende nuovamente in campo: questa volta l’avversario di turno per il Milan è il Lione che nell’altra partita ha impattato contro il Celtic per 2-2 (reti di Bastos e Novillo per i francesi, la rimonta scozzese porta la firma di Hooper e Samaras). L’altra gara, a seguire, vedrà protagoniste l’Arsenal e il Celtic.

    Il tabellino
    ARSENAL – MILAN 1-1
    36′ Chamakh (A), 75′ Pato (M)
    ARSENAL (4-3-3): Fabiansky; Gibbs (46′ Sagnà), Koscielny, Vermaelen, Frimpong (69′ Djourou); Ebouè (46′ Clichy), Wilshere, Nasri; Rosicky (46′ Walcott), Chamakh (72′ Randall), Arshavin (62′ Vela).
    A disposizione: Almunia, Traorè, Eastmond, Nordtveit, Emanuel-Thomas.
    Allenatore: Wenger.
    MILAN (4-3-2-1): Abbiati, Papastathopoulos (65′ Zambrotta), Nesta, Yepes, Antonini; Abate (81′ Verdi), Gattuso (62′ Merkel), Flamini (76′ Strasser); Seedorf, Pato (82′ Oddo); Borriello (69′ Beretta).
    A disposizione: Amelia, Roma, Zambrotta, Albertazzi, Bonera, Novinic, Adiyah.
    Allenatore: Allegri
    Arbitro: Foy
    Ammoniti:
    Espulsi: