Tag: Massimiliano Allegri

  • Il derby Milan – Inter è anche sul mercato

    Il derby Milan – Inter è anche sul mercato

    Mancano soli 2 giorni al “D- Day”, ovvero al giorno decisivo del derby. Ma lo scontro totale tra le due società è già iniziato fuori dai campi di gioco. Infatti anche se i mesi del mercato estivo saranno quelli più caldi, è già partita una guerra fredda tra le due società milanesi per dimostrare di poter agguantare i migliori gioielli del mercato prima dell’altra. Gli sgarbi tra le milanesi sono cominciati quando il Milan prese Ronaldo da sempre l’idolo di tutti i tifosi interisti. La risposta dell’Inter non si fa attendere e nell’estate di Calciopoli arriva l’acquisto di Ibra destinato a finire a Milanello, viene strappato ai rossoneri e diventa protagonista delle vittorie interiste. Poi come se non bastasse si continua con un clima di rapporti tesi quando Vieri accetta il trasferimento al Milan ripudiando i colori nerazzurri. Il colpo più grande arriva però in estate quando Ibra abbandona il Barcellona e torna in Italia sulla sponda rossonera, un colpo che ancora oggi Massimo Moratti fa fatica a digerire. La vendetta è un piatto che va servito freddo: esonerato Benitez, la dirigenza nerazzurra ingaggia come nuovo tecnico Leonardo, ex giocatore e dirigente del Milan per 14 anni, dando così a Galliani un dispiacere difficile da mandar giù. Ma vediamo come si sta evolvendo questa guerra fredda utile a dimostrare chi abbia gli ‘armamenti migliori’.

    Ecco i gioielli sui quali le due società hanno forti interessi in comuni:

    Paul Henrique Ganso (21 anni Trequartista del Santos)

    Il suo destino è ogni giorno più difficile da valutare. Se infatti si parlava di un’Inter leggermente favorita per ingaggiare il ragazzo, viste le continue telefonate di Leonardo, il colpo di scena è arrivato ieri quando la presenza dei procuratori del ragazzo sotto la sede milanista ha fatto pensare che l’ago della bilancia adesso penda a favore del Milan. Il giovane talento brasiliano ha così risposto raggiunto dai microfoni di Sky: “Sento spesso Leonardo ma non l’ho incontrato in Brasile, lui mi dà tanti buoni consigli, si è dimostrato comunque un grande tecnico all’Inter. Ha tante qualità, spero che riuscirà ad imporsi e a vincere tanto, ma parlo anche con Thiago Silva”. Parole che mostrano una diplomazia maggiore del solito, in un momento in cui il famoso sorpasso nel derby c’è già stato, però sul mercato e a favore del Milan più che dell’Inter.

    Domenico Criscito (24 anni Difensore Genoa)

    Il problema maggiore in casa rossonera rimane sempre coprire in maniera adeguata la fascia del terzino sinistro con un giocatore che sia all’altezza della rosa stellare che Berlusconi sogna. Allegri in questi giorni si  sta accontentando di provare Emanuelson e Antonini in quella posizione, ma sicuramente Criscito è il giocatore ideale per ricoprire quel ruolo al Milan. Le due società sono in buoni rapporti (anche per via del prestito di Boateng che verrà riscattato a fine stagione) ma l’Inter nonostante le buone prestazioni di Nagatomo a sinistra, proprio in queste ultime ore, a sentire le parole di Preziosi, sembra aver dato una decisa accelerata alla trattativa. “Se c’e’ un po’ di Genoa in questa Inter? Si, magari in futuro potrebbe essercene di piu” ha precisato il presidente genoano lasciando qualche dubbio su un nuovo arrivo in casa nerazzurra. Kucka o Criscito? È ancora presto per dirlo, ma anche in questo caso il sorpasso nel derby di calciomercato c’è stato!

    Gli sgarbi diplomatici sembrano continuare anche su altri fronti, ma resta da valutare se le trattative siano davvero iniziate o se si tratti di notizie di fantamercato. L’ipotesi di un Pirlo in nerazzurro, potrebbe essere davvero fantascienza, ma bisogna fare attenzione a un ipotetico ritorno di Kakà in Italia. Se il brasiliano decidesse di lasciare il Real, sarebbe una vera e propria guerra di mercato fra le due società milanesi pronte a tutto per tesserarlo. Il derby è già iniziato!

  • Verso il Derby: Ranocchia migliora, i dubbi di Allegri

    Verso il Derby: Ranocchia migliora, i dubbi di Allegri

    Sabato 2 Aprile, il giorno della verità, probabilmente. Il derby dovrebbe consegnare al campionato un verdetto, tanto parziale quanto importante – psicologicamente e non solo – per le sorti del campionato.

    Allegri, allenatore del Milan, orientato a schierare un 4-2-3-1 per il Derby. In casa Inter, recupera Ranocchia, Chivu in forse
    La settimana di avvicinamento inizia ufficialmente oggi, ma l’attenzione, per ora, sembra mitigata dal fatto che molti dei protagonisti sono ancora impegnati con le rispettive nazionali, almeno fino a mercoledì. Poi, l’attenzione sarà tutta per la stracittadina. In casa Inter, sembra stia rientrando l’allerta per Ranocchia, sottopostosi a Roma a Villa Stuart ad una serie di controlli al ginocchio destro, in accordo con lo staff medico dell’Inter e della Nazionale, e questo pomeriggio ritornerà ad Appiano Gentile per allenarsi con i compagni. Per lui, dopo le paure dei giorni scorsi, la presenza nel derby sembra ormai molto più probabile. Sono maggiori i dubbi, invece, per le condizioni di Christian Chivu. Il difensore rumeno ha lasciato il ritiro della sua Nazionale a causa di un risentimento al polpaccio, che gli aveva impedito di giocare contro la Bosnia, e non potrà disputare neppure la partita di martedì contro il Lussemburgo. In casa Milan le certezze riguardano l’assenza di Ibrahimovic per squalifica, ma – nonostante la pesante defezione – Thiago Silva, di rientro dagli impegni con il Brasile, si mostra fiducioso ed ottimista.  “Si può vincere anche senza Ibra. È un grandissimo giocatore, mi dispiace che abbia preso la squalifica, però quando rientrerà ci aiuterà. Saranno di fronte due squadre con un attacco forte, sicuramente non sarà 0-0, speriamo che Pato faccia gol”. Pato, infatti, nonostante i problemi alla caviglia, ci sarà. E, se non dovesse essere Pato a segnare, Thiago Silva si candida in prima persona per violare la porta del suo amico e connazionale Julio Cesar: “E se fossi io a sorprendere tutti? È dalla partita contro il Lecce che non segno. Un secolo fa. Magari potrei beffare Julio con un colpo di testa. Questa è la mia sfida all’Inter”. Intanto, Allegri studia le possibili soluzioni tattiche per sorprendere l’Inter, alla ricerca di un equilibrio offensivo e di una vena realizzativa che, nelle ultime prestazioni, è sembrata mancare. In attacco dovrebbe restare fuori, almeno inizialmente, Antonio Cassano, deludente nelle ultime prestazioni sia con il Milan che con la Nazionale, lasciando spazio a Robinho, e scegliendo, così, un 4-2-3-1, con Boateng, Seedorf e Robinho a supporto di Pato, e Gattuso e Van Bommel a formare la diga di centrocampo. L’olandese Van Bommel, nella giornata di ieri aveva lasciato il ritiro della Nazionale Orange a causa di un gonfiore al ginocchio e salterà, così, la gara di domani contro l’Ungheria, ma si è trattato solo di una decisione precauzionale. Le sue condizioni verranno valutate a Milanello nei prossimi giorni, ma non è azzardato ipotizzare che, se dovesse recuperare completamente, scenderà in campo anche da titolare. Intanto, nonostante le dichiarazioni di Allegri dei giorni scorsi, orientate a stemperare la pressione: “Partita affascinante ma vincere il campionato conta di più”, a Milano la febbre da Derby è già esplosa da diversi giorni. San Siro è già completamente esaurito, si respira aria di sfida decisiva, di scontro fra titani, sia per lo scudetto che per il predominio cittadino. Tra cinque giorni, il verdetto del campo: sarà sorpasso o allungo?

  • Van Bommel ko, derby a rischio

    Van Bommel ko, derby a rischio

    Van Bommel lascia il ritiro della nazionale olandese per un problema al ginocchio che non permette l’utilizzo nella partita contro l’Ungheria in programma martedì all’Allianz Arena.

    E’ lo stesso ginocchio che in avvio di stagione fece sorgere un contenzioso tra il Bayern Monaco e l’Olanda privando i tedeschi per diverso tempo del giocatore. Un problema in più per Allegri che in vista del derby dovrà reinventarsi la mediana anche se Pirlo e Ambrosini stanno finalmente per tornare in gruppo.

    Con l’Inter potrebbe esser Seedorf a far il playmaker con Gattuso e Flamini a far da scudieri e Boateng trequartista.

  • La volata scudetto, un sogno per 4. Il calendario è pro Inter

    La volata scudetto, un sogno per 4. Il calendario è pro Inter

    Il campionato di serie A 2010/11 rischia di esser uno dei più belli e appassionanti di sempre. Quattro squadre in lotta per il titolo ad otto giornate dalla fine da quando ci sono i tre punti in palio non si erano mai trovate a anche i casi a tre squadre si contano sulle dita di una mano.

    L’ultima occasione di incertezza fu quella del famoso 5 maggio quando l’Inter si suicitò all’Olimpico contro la Lazio regalando lo scudetto alla Juventus. Il calendario sembra agevolare l’Inter di Leonardo che se ruiscirà ad uscire indenne dal derby contro il Milan avrà poi un calendario in discesa dovendo affrontare Chievo, Parma, Lazio, Cesena, Fiorentina, Napoli, Catania. La media punti dei nerazzurri con Leonardo in panchina è stratosferico e una volta in testa alla classifica è obiettivamente ipotizzabile che ci possa rimanere.

    Per il Milan vincere il derby è vitale sia per allontanare l’Inter che per ritrovare convinzioni ed entusiasmo indispensabili per le trasferte di Firenze, Roma e Udine.

    Se il pari dovesse esser il risultato del derby e Napoli ed Udinese dovessero far bottino pieno contro Lazio e Lecce il finale di campionato sarebbe ancora più incerto e gli scontri diretti tra Napoli-Udinese (33a), Napoli-Inter (37a) e Udinese-Milan (38a) sarebbero delle vere proprie ghigliottine.

    L’empasse in campionato può aver alleati o non alleati negli impegni delle Nazionali, di Champions League dell’Inter e di Coppa Italia di Milan e Inter.

    IL CALENDARIO DI MILAN, INTER, NAPOLI ED UDINESE DEGLI ULTIMI OTTO TURNI

    31ª giornata: Milan-Inter; Lecce-Udinese; Napoli-Lazio
    32ª giornata: Fiorentina-Milan; Inter-Chievo; Bologna-Napoli; Udinese-Roma
    33ª giornata: Milan-Sampdoria; Parma-Inter; Napoli-Udinese
    34ª giornata: Brescia-Milan; Inter-Lazio; Palermo-Napoli, Udinese-Parma
    35ª giornata: Milan-Bologna; Cesena-Inter; Napoli-Genoa; Fiorentina-Udinese
    36ª giornata: Roma-Milan; Inter-Fiorentina; Lecce-Napoli; Udinese-Lazio
    37ª giornata: Milan-Cagliari; Napoli-Inter; Chievo-Udinese
    38ª giornata: Udinese-Milan; Inter-Catania; Juve-Napoli

  • Milan, adesso serve l’intervento di Berlusconi

    Milan, adesso serve l’intervento di Berlusconi

    Solo domenica scorsa il Milan aveva la possibilità di chiudere il discorso scudetto portandosi a +7 dall’Inter sfruttando il passo falso dei nerazzurri a Brescia, invece? La truppa di Allegri ha perso l’occasionissima rischiando addirittura di perdere contro l’ormai retrocesso Bari.

    L’inesperienza di Allegri nel gestire il momento delicato ha permesso ai rossoneri di dilapidare un vantaggio importante riuscendo nell’impresa di risvegliare il Palermo e far salvare la panchina a Cosmi. Il Milan di Allegri non può prescindere da Ibra, lo svedese infatti, con tutti i suoi difetti, maschera le lacune di un organico forse troppo sopravvalutato.

    Ricordo a memoria tutte le sfuriate di Berlusconi nei confronti di Zaccheroni, Ancelotti e Leonardo e solo adesso capisco che la sua assenza, adesso, può costare al Milan il titolo. Il Milan berlusconiano si dice non possa prescindere dal bel gioco, dal possesso di palla, dall’esser padrone della partita. Il centrocampo di Allegri non ha le caratteristiche per far questo e senza Ibra per i prossimi due impegni è necessario inventarsi qualcosa.

  • Goian stende il Diavolo, Palermo – Milan 1-0

    Goian stende il Diavolo, Palermo – Milan 1-0

    Nel secondo anticipo della 30a giornata risorge il Palermo di Serse Cosmi che interrompe l’emorragia di 5 sconfitte consecutive e batte 1-0 il Milan. I rossoneri senza Ibrahimovic disputano una partita anonima, con un gioco incocludente nella fase offensiva e con una manovra lenta e confusa. I rosanero sfruttano al meglio il gol segnato nel primo tempo da Goian e sprecano numerose occasioni in contropiede. Campionato ufficialmente riaperto e derby della prossima giornata, tra 15 giorni, che diventa spareggio scudetto.

    CALCIO D’INIZIO – Cambio dell’ultimo secondo per i rosanero che schierano Ilicic al posto di Miccoli e Pinilla preferito a Hernandez. Nelle prime battute il Milan sembra risentire parecchio dell’assenza di Ibrahimovic e non riesce a trovare punti di riferimento nel reparto offensivo, con la difesa del Palermo che fa buona guardia. Passano i minuti e gli uomini di Cosmi iniziano a prendere in mano la partita grazie a Pastore e Ilicic che sembrano in buona serata. I rossoneri arretrano il proprio baricentro e al 10′ arriva il gol di Goian bravo a sfruttare l’imbarazzante immobilità della difesa del “Diavolo” sugli sviluppi di un calcio d’angolo.

    REAZIONE MILAN – La capolista non ci sta e prova a reagire subito, sfiorando il pareggio proprio su calcio d’angolo con Nesta che manca di pochissimo l’appuntamente col gol. Al 16′ si infortuna Jankulovski: entra Antonini. Il Palermo è bravo a gestire la partita, difendendo bene e ripartendo al momento giusto con Pinilla bravo a tenere palla tra le maglie della difesa avversaria e costringendo Thiago Silva a più di un intervento provvidenziale. L’asse Cassano-Seedorf non produce i risultati sperati e i ragazzi di Allegri non riescono a pungere nemmeno da lontano come al 25′ quando Pato spreca un calcio di punizione da buona posizione. Il Palermo continua a farsi vedere con le ripartenze di Pastore che al allarga troppo il diagonale e manca l’occasione del raddoppio. Occasionissima per Cassano al 32′ che lanciato benissimo sulla destra da Seedorf entra in area ma spara al lato. La manovra milanista è troppo lenta per impensierire i rosanero che non concedono quasi nulla sino al 41′ quando Pato prende palla in area ma viene chiuso da Goian e poi Sirigu. Finisce senza ulteriori emozioni il primo tempo.

    SECONDO TEMPO – Il Palermo inizia benissimo il secondo tempo trovando praterie nella metà campo rossonera e sfiorano il raddoppio prima con Ilicic e poi con Pinilla che da ottima posizione tira su Abbiati. Il Milan cerca di spingere ma lascia ancora una volta troppi spazi al contropiede avversario e al 57′ i siciliani si divorano letteralmente la rete del 2-0 con Darmian che non trova la porta sul passaggio filtrante di Pastore. Al 64′ si infortunia Pato che viene rilevato da Robinho. Passano due minuti e il Milan va vicino al pareggio con una grande conclusione di Flamini sulla quale si esalta Sirigu in tuffo. L’ingresso di Robinho da una scossa alla sua squadra che comincia a farsi vedere con più continuità nella trequarti avversaria. Al 73′ esce Pastore autore di una buona gara ed entra Miccoli. Il Milan cerca il tutto per tutto e al 79′ va di nuovo vicinissimo al gol con un colpo di testa sottomisura di Gattuso sul quale è ancora fenomenale Sirigu. I padroni di casa provano ad uscire dalla loro metà campo e all’82’ è proprio Miccoli ad avere la palla buona per chiudere definitvamente il match ma la sua conclusione è troppo centrale. Finale contrassegnato dalla stanchezza delle due squadre con il Milan che si allunga e cerca il passaggio filtrante per gli esterni senza rendersi particolarmente pericoloso. Al primo minuto di recupero il Palermo potrebbe chiudere i giochi in contropiede con Hernandez che solo davanti alla porta conclude al lato. Terminano i 4′ di recupero. Siciliani che tornano alla vittoria dopo 5 turni e Milan in piena crisi d’identità.

    Palermo (3-4-1-2): Sirigu; Muñoz, Goian, Migliaccio; Darmian, Bacinovic (Acquah), Nocerino, Ilicic, Balzaretti; Pastore (Miccoli), Pinilla (Hernandez). A disposizione: Benussi, Garcia, Andelkovic, Liverani,.

    Allenatore.: Cosmi.

    Milan (4-3-1-2): Abbiati; Abate, Nesta, Thiago Silva, Jankulovski (Antonini); Gattuso, Van Bommel (Boateng), Flamini; Seedorf; Pato (Robinho), Cassano. A disposizione: Amelia, Yepes, Bonera, Emanuelson.

    Allenatore.: Allegri

  • Palermo – Milan: Le probabili formazioni. Spazio a Cassano – Pato

    Palermo – Milan: Le probabili formazioni. Spazio a Cassano – Pato

    Dopo il mezzo passo falso col Bari della settimana scorsa il Milan deve far ripartire la sua corsa scudetto contro un Palermo in piena crisi di risultati. I siciliani sono reduci da 5 sconfitte conosecutive (due nella nuova gestione Cosmi) e stasera devono sfoderare una grandissima prestazione per dare entusiasmo ad un ambiente che, a cominciare dal presidente Zamparini, sta manifestando segnali di sconforto e delusione. I rossoneri dopo l’eliminazione dalla Champions League possono concentrare tutte le energie nella cavalcata finale in campionato e vincendo stasera arriverebbero al derby della settimana prossima nelle migliori condizioni. Allegri cerca di mostrare la sicurezza che si addice ad una squadra in testa da tante giornate: “Siamo in testa al campionato da 20 giornate e dobbiamo fare di tutto per rimanerci. Abbiamo 5 punti di vantaggio che non sono pochi”

    FORMAZIONI – Orfano di Ibrahimovic, il tecnico toscano proporrà in avanti il tandem Cassano-Pato che verrà supportato da Seedorf, preferito a un Boateng ancora non in perfette condizioni. In difesa Jankulovksi favorito su Antonini per un posto da titolare. Per i siciliani ci dovrebbe essere Goian al centro della difesa a tre, completata da Munoz e Migliaccio. A centrocampo Darmian sarà l’esterno destro mentre in attacco spazio al trio composto da Pastore, Miccoli e il giovane uruguayano Hernandez

    Palermo (3-4-1-2): Sirigu; Munoz, Goian, Migliaccio; Darmian, Bacinovic, Nocerino, Balzaretti; Pastore; Hernandez, Miccoli. A disposizione: Benussi, Andelkovic, Liverani, Acquah, Kasami, Ilicic, Pinilla.

    Allenatore: Cosmi.

    Milan (4-3-1-2): Abbiati; Abate, Nesta, Thiago Silva, Jankulovski; Flamini, van Bommel, Gattuso; Seedorf; Cassano, Pato. A disposizione: Amelia, Antonini, Bonera, Yepes, Emanuelson, Boateng, Robinho.

    Allenatore: Allegri.

  • Milan a Palermo con Cassano e Boateng

    Milan a Palermo con Cassano e Boateng

    Appuntamento cruciale per il Milan sabato sera al Barbera contro il Palermo. I rossoneri dopo il passo falso contro il Bari a San Siro devono far risultato pieno per mantenere i cinque punti di distacco dall’Inter tenendosi a distanza di sicurezza in vista del derby.

    La settimana rossonera è stata caratterizzata dalla squalifica di Ibrahimovic e da qualche polemica nei confronti di Allegri reo di non aver letto lo stato fisico e mentale dello svedese e forse di non aver preparato bene il match contro i galletti.

    Senza Ibra il peso dell’attacco cade su Pato e sopratutto su Antonio Cassano che fino al momento si era limitato a qualche comparsata mettendosi al servizio dello svedese mentre adesso dovrà caricarsi il Milan sulle spalle. Allegri può gioire anche per l’ormai prossimo recupero di Zambrotta e Boateng, il ganhese dovrebbe dar riposo a Robinho giocando da trequartista con Van Bommel, Gattuso e Flamini a centrocampo.

    Nesta e Gattuso, in diffida dovranno star attenti a Palermo per non saltare il match dell’anno.

  • Berlusconi show “resisto altri 50 anni”

    Berlusconi show “resisto altri 50 anni”

    Il Milan pensava di arrivare con una vittoria alla festa dei 25 anni di presidenza Berlusconi. Il pari con il Bari a San Siro non ha però rovinato l’umore del presidente Berlusconi che da showman navigato ha tirato su l’umore dei suoi giocatori parlando a tutto tondo e assolvendo Allegri e Ibra per il risultato.

    Il presidente tranquillizza tutti sulla sua volontà di continuare a scrivere il suo nome al fianco di quello dei successi rossoneri “Davanti a me non ci sono altri 25 anni, ma quasi il doppioCon uno stile di vita adeguato e una alimentazione sana, si possono aggiungere anni di vita e qualità. Da parte mia cerco di non fare emergere la mia età e guardo al futuro con grande ottimismo. Sono stato il Presidente del Consiglio che per più anni ha avuto la responsabilità di condurre il consiglio dei ministri, più di De Gasperi.”

    Inevitabile una battuta su Kaka “Se non si trovasse nel suo club e come ambiente ci fosse la possibilità di un suo ritorno al Milan, noi accoglieremmo Kakà a braccia aperte. E’ un grande, anche come uomo. Mi è dispiaciuto molto per l’addio di Ronaldinho“.

    Scambio di battute con Gattuso e la squalifica “Ma cosa hai fatto?” domanda Berlusconi, “ho perso la testa” – è la risposta di Ringhio – “Noi siamo buoni, ma ogni tanto ce ne fanno di così grosse che perdiamo la testa: a me succede con Bersani” – ha concluso il Cavaliere.

    Elogi anche per Galliani eAllegri “Galliani non è lo zio Fester, Teocoli non l’ho perdonato, per questo motivo dovrà baciarmi le pantofole. Galliani è un grande attore, i suoi salti e le sue smorfie durante le partite le fa per rendere più interessanti gli incontri di calcio, così ci facciamo pagare di più i diritti televisivi. Scherzi a parte, nulla sarebbe stato possibile senza Adriano. Allegri si è integrato bene nello stile Milan, ha un rapporto sportivo con i giocatori ottimo e rappresenta bene il Milan nei contatti con la stampa. Credo che possa pensarsi per lui un futuro nel Milan coronato da tanti successi”.

    LE IMMAGINI DELLA FESTA

  • Il Milan scopre l’altro Ibra. Il Bari sfiora l’impresa a San Siro

    Il Milan scopre l’altro Ibra. Il Bari sfiora l’impresa a San Siro

    Il pari dell’Inter sul campo del Brescia e la cocente eliminazione dalla Champions League facevano supporre una partita a senso unico a San Siro, con il Bari ultimo in classifica e con più di un piede in Serie B destinato ad esser vittima sacrificale per Ibra e compagni.

    Il calcio però non è scienza esatta e i pugliesi per lunghi tratti hanno accarezzato la succulenta idea di infrangere San Siro facendo un regalo all’Inter nella corsa allo scudetto più che a se stessi per la salvezza.

    La partita. Allegri sceglie ancora una volta Pato e Robinho come partner di Ibra in attacco, mentre Merkel è preferito ad Emanuelson a centrocampo. I pugliesi si schierano con un modulo abbottonato ma pronto a ripartire in contropiede grazie ai sapienti piedi di Almiron e Codrea. I rossoneri sono svogliati nei primi 45′ e per Gillet i pericoli arrivano solo su calcio da fermo, i pugliesi sornioni trovano pure il gol pesante sorprendendo la disattenta difesa rossonera su calcio da fermo e Rudolf beffa Abbiati. Pugliesi incredibilmente avanti all’intervallo.

    La ripresa parte con il volitivo Emanuelson in campo per Merkel e l’olandese è subito protagonista con un cross al bacio per la sponda di Ibra, ma Robinho è più avanti di tutto e l’urlo di San Siro è vano. Il Milan però è adesso cattivo e costringe gli uomini di Mutti alla difesa ad oltranza, Robinho spreca un’altra ghiotta occasione prima che Allegri lo sostituisca con Cassano.

    Fantantonio inizia con il fioretto cercando sempre Ibra, ma lo svedese è in panne ormai da troppe partite e prima spreca un’occasione d’oro ciabattando fuori una conclusione facile facile e poi decide che è l’ora di prendersi il riposo rifilando un pugno a Rossi che gli costa la doccia anticipata e mette a rischio la sua presenza nel derby.

    Poteva esser il colpo del ko invece è la sveglia per i rossoneri. E’ un assedio ma Gillet vola a chiudere ogni varco,a nove dalla fine però è il barese Cassano a trovare il pari su un assist di ANtonini. Poi Pato, ancora Cassano, Emanuelson, Van Bommel, Abate cercano il gol ma Gillet resiste tenendo ancora aperto il discorso scudetto.