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  • Lazio Milan 2-0, Hernanes e Rocchi stendono i rossoneri

    Lazio Milan 2-0, Hernanes e Rocchi stendono i rossoneri

    Lazio batte Milan 2-0 nel turno infrasettimanale del mercoledì. I biancocelesti superano gli avversari grazie alle reti di Hernanes e Rocchi negli ultimi 15 minuti di gara. Per i rossoneri battuta d’arresto pesante, che lascia alla Juve la possibilità di portarsi a +4. Consolida invece il vantaggio sulla quinta in classifica la Lazio, che approfitta del mezzo passo falso dell’Inter a San Siro contro il Palermo. Prestazione da dimenticare per alcuni giocatori chiave del Milan, tra tutti spicca la prova deludente di Ibrahimovic. Esordio con la maglia rossonera per Maxi Lopez, arrivato al posto di Carlos Tevez negli ultimi giorni del mercato di gennaio.

    PRIMO TEMPO – Più sbadigli che altro nei primi 45’minuti del primo tempo, dove all’Olimpico le due squadre chiudono sullo 0-0. L’unica vera azione pericolosa la porta Nocerino al 6° minuto, quando un assist delizioso di Ibrahimovic trova l’ottimo inserimento del centrocampista rossonero, con il colpo di testa parato non senza difficoltà dall’estremo difensore biancoceleste. Per tutto il primo tempo El Shaarawy si segnala per il suo dinamismo. Ne sa qualcosa Matuzalem che dopo 10 minuti lo stende beccandosi il cartellino giallo. Dopo un quarto d’ora di sterile dominio degli ospiti, la Lazio alza la testa. Prima è Matuzalem a provare il tiro dal limite, con il pallone che si spegne fuori di poco. Al 23′ è la volta di Lulic, che sempre da fuori lascia partire un tiro che non impensierisce Abbiati. Al 23′ il centrocampista biancoceleste Ledesma salva in scivolata un contropiede pericolosissimo del Milan, che aveva lo svedese Zlatan Ibrahimovic come protagonista. Alla mezzora è ancora il capocannoniere della Serie A a rendersi pericoloso, servendo un grande pallone filtrante per El Shaarawy. Il Faraone supera Marchetti di slancio, ma il suo tiro viene deviato da Konko in corner. Ibra macchia una prestazione fin lì positiva sprecando un contropiede molto favorevole, ritardando il passaggio al centro verso l’ex padovano.

    hernanes | © GABRIEL BOUYS/AFP/Getty Images

    EPISODIO DIAS – Subito giallo all’inizio del secondo tempo. L’arbitro Damato indica il dischetto del rigore per il fallo di mano di Dias dopo l’incursione di El Shaarawy. Decisione che viene cambiata nel giro di 30″ dopo una concitata consultazione con l’assistente di linea. La moviola chiarisce come il difensore brasiliano abbia toccato volontariamente il pallone con la mano. Al 56’minuto Matuzalem prova l’affondo in solitaria, ma prima di entrare dentro l’area viene fermato dall’intervento di Nocerino, uomo ovunque dei rossoneri. Tre minuti più tardi è Konko a rendersi protagonista involontario, con un cross dalla destra che diventa una conclusione velenosa che Abbiati respinge in corner. Il Milan fatica, i padroni di casa dimostrano di avere più gamba e cattiviera agonistica. Alla mezzora proteste laziali per un presunto fallo di Thiago Silva ai danni di Radu in area di rigore. Il capitano Rocchi viene ammonito da Damato in seguito alle proteste prolungate.

    IL MILAN CAPITOLA – La partita si accende negli ultimi 15 minuti. Sono gli ospiti ad avere la palla per il vantaggio. Discesa pericolosa di Robinho, che serve il pallone al centro per Seedorf. Marchetti però si supera, dopo la deviazione di Biava che stava rischiando di beffare l’estremo difensore biancoceleste. Sessanta secondi più tardi la Lazio trova l’1-0 grazie al gol di Hernanes, che sfrutta una finta-assist di Rocchi e con un destro chirurgico batte Abbiati. La squadra di Massimiliano Allegri subisce il colpo e scompare dal campo. Passano due minuti ed il Profeta sfiora il raddoppio, su azione praticamente identica a quella precedente. All’84° minuto arriva il raddoppio della Lazio. Azione partita da Hernanes che serve sulla corsa Lulic. Il serbo trova Rocchi al centro dell’area che lascia partire una conclusione di prima sulla quale non può nulla il portiere avversario. La serata no per il Milan è evidenziata all’ennesima potenza dall’errore di Ibrahimovic, che spreca la palla del 2-1 a tre minuti dal 90′. Nei minuti finali Reja concede anche l’esordio in Serie al giovanissimo attaccante Rozzi (classe ’94) entrato al posto del capitano Rocchi.

  • Lazio Milan, Klose contro Ibrahimovic

    Lazio Milan, Klose contro Ibrahimovic

    Stasera va in scena all’Olimpico la sfida fra Lazio Milan, valevole per la 21^ giornata d Serie A. Nonostante il maltempo stia condizionando il regolare svolgimento del turno infrasettimanale, le due squadre dovrebbero scenderanno in campo per conquistare tre punti fondamentali. I rossoneri vincendo a Roma salirebbero al primo posto, in attesa del recupero della partita fra Parma-Juventus. Invece gli uomini di Reja, ottenendo questa sera un successo che manca da 14 anni contro i rossoneri, consoliderebbero il quarto posto in classifica andando ad insidiare l’Udinese che occupa la terza piazza. Tra i padroni di casa Klose agirà come unica punta, in un inedito 4-2-3-1, mentre la squadra di Allegri schiererà la coppia Ibra-Robinho davanti, con Seedorf ancora trequartista.

    KLOSE PUNTO DI RIFERIMENTO – Sarà il tedesco Miro Klose, già a quota 12 reti in campionato, a guidare l’attacco biancoceleste, dopo l’addio di Cissè e la decisione del tecnico Reja di lasciare in panchina il capitano Rocchi e varare il 4-2-3-1, con Hernanes alle spalle dell’ex Bayern e Gonzales-Lulic esterni. A centrocampo giocherà Ledesma in coppia con Matuzalem (l’ex Brocchi da forfait). Reparto di difesa confermato, con la coppia centrale composta da Biava e Dias, Konko terzino destro e Radu sulla corsia opposta. A difendere i pali della porta laziale ci sarà Federico Marchetti, le cui ultime prestazioni hanno entusiasmato l’intero ambiente biancoceleste. I capitolini sono reduci dall’ottima vittoria esterna contro il Chievo di Di Carlo, che ha permesso il balzo al quarto posto in classifica, approfittando del passo falso dell’Inter nella trasferta di Lecce. Nel girone d’andata la Lazio ha avuto un ruolino di marcia casalingo non particolarmente esaltante, con 4 vittorie, 4 pareggi e 2 sconfitte, conquistando 16 punti sui 30 disponibili.

    miroslav klose | © Dino Panato / Getty Images

    MAXI LOPEZ IN PANCHINA – Per Allegri sono tre i dubbi relativi alla formazione che scenderà in campo questa sera nella sfida contro i biancocelesti. Se non sembrano esserci dubbi riguardo la coppia offensiva, che con tutta probabilità sarà formata da Ibra-Robinho più l’olandese Seedorf alle spalle dei due, a centrocampo c’è il ballottaggio fra Ambrosini ed Emanuelson per una maglia da titolare. Confermato l’impiego dal primo minuto di Van Bommel in mezzo al campo e Nocerino mezz’ala sinistra. In difesa rientra Thiago Silva, con Nesta favorito su Mexes come compagno di reparto del brasiliano. L’altro dubbio riguarda l’utilizzo a sinistra di uno fra Antonini e Mesbah. L’algerino sembra riuscire ad avere la meglio sul terzino italiano, dopo le buone prestazioni di cui si è reso protagonista l’ex calciatore del Lecce. Abate scenderà regolarmente in campo presidiando la fascia di destra, in porta invece Abbiati, che ha ormai risolto i problemi muscolari che l’hanno afflitto nelle settimane scorse.
    Il Milan punta alla vittoria per scavalcare la Juventus, bloccata dalla neve di Parma, in classifica ed esercitare una pressione psicologica in più sugli acerrimi rivali bianconeri. La squadra di Massimiliano Allegri ha reagito alla sconfitta del derby conquistando 4 vittorie in 11 giorni, due in campionato contro Novara e Cagliari, più i successi in Coppa Italia contro i piemontesi nerazzurri e gli stessi biancocelesti.

    PRECEDENTI – Il Milan non perde contro la Lazio da 14 anni in campionato, mentre l’ultima affermazione dei capitolini in ambito nazionale sugli avversari rossoneri è datata dicembre 2008, quando in Coppa Italia eliminarono la squadra allora allenata da Carlo Ancelotti. L’andamento degli ultimi anni ha visto trionfare il segno X. Quattro pareggi nelle ultime due stagioni fra le due compagini. Nel girone d’andata il Milan ha impattato sul 2-2, dopo essere passato in svantaggio di 2 reti a San Siro nei primi minuti di gara, con il bomber tedesco a segno.

    Probabili formazioni Lazio Milan

    Lazio (4-2-3-1): Marchetti, Konko, Biava, Dias, Radu, Ledesma, Matuzalem, Hernanes, Lulic, Gonzales, Klose.
    Panchina: Bizzarri, Diakitè,  Stankevicius, Scaloni, Zampa, Candreva, Rocchi. Allenatore: Reja

    Milan (4-3-1-2): Abbiati, Abate, Nesta, Thiago Silva, Mesbah, Emanuelson, Van Bommel, Nocerino, Seedorf, Ibrahimovic, Robinho.
    Panchina: Amelia, Mexes, Bonera, Zambrotta, Ambrosini, Maxi Lopez, El Shaarawy. Allenatore: Allegri

  • Milan Cagliari, le ultime da San Siro. Emanuelson per Ambrosini

    Milan Cagliari, le ultime da San Siro. Emanuelson per Ambrosini

    Le ultimissime da San Siro ad un’ora dall’inizio di Milan Cagliari. Tra i rossoneri in difesa Antonini da forfait, con Mesbah che parte titolare dal primo minuto. A centrocampo non ce la fa neanche Ambrosini. Il capitano del Diavolo potrebbe non andare nemmeno in panchina. Seedorf viene spostato sulla trequarti, mentre Emanuelson giocherà nell’undici titolare al fianco di Van Bommel sul centrodestra, mentre Nocerino conserva il posto sul versante di sinistra. In attacco il tandem Ibrahimovic Robinho. Solo panchina per El Sharaawy, il quale farà compagnia al nuovo acquisto Maxi Lopez.

    Probabile un’altra tribuna per Filippo Inzaghi, sempre più vicino ad un trasferimento in questi ultimi giorni di calciomercato, con Lazio e Parma fortemente interessate al bomber rossonero. In porta torna a difendere i pali rossoneri il portiere Christian Abbiati, che rientra dopo un infortunio che l’ha tenuto fuori dai campi di gioco per due settimane, con Amelia che si siede in panchina.

    Nel Cagliari non ce la fa Conti, Ballardini gli preferisce ancora una volta lo svedese Ekdal. Confermato Pinilla dal primo minuto, con al fianco la variabile impazzita Ibarbo. Alle loro spalle Cossu, che spera di ripetere il gol della sfida contro la Juventus capolista due giornate fa. A centrocampo giocheranno Nainggolan e Dessena, con il belga chiamato ad una grande prova dopo il recente interessamento dei bianconeri di Antonio Conte. Il reparto difensivo sarà composto dalla coppia centrale Canini Astori, come terzini i sardi schiereranno Pisano a destra e Agostini sulla corsia opposta. In porta Michael Agazzi.

    urby emanuelson | © giuseppe cacace / getty images

    Formazioni Milan Cagliari

    Milan (4-3-1-2): Abbiati, Abate, Nesta, Mexes, Mesbah, Nocerino, Van Bommel, Emanuelson, Seedorf, Ibrahimovic, Robinho.
    Panchina: Amelia, Bonera, Zambrotta, De Sciglio, Ambrosini, El Shaarawy, Maxi Lopez. Allenatore:  Allegri

    Cagliari (4-3-1-2): Agazzi, Pisano, Astori, Canini, Agostini, Ekdal, Nainggolan, Dessena, Cossu, Pinilla, Ibarbo.
    Panchina: Avramov, Gozzi,  Perico, Conti, Ceppelini, El Kabir, Larrivey. Allenatore: Ballardini

  • Milan Cagliari, Thiago Silva out. Pinilla titolare

    Milan Cagliari, Thiago Silva out. Pinilla titolare

    Milan Cagliari si affrontano questa sera a San Siro per il posticipo della 20^ giornata di Serie A. I rossoneri perdono il difensore Thiago Silva, al suo posto Mexes. El Shaarawy titolare, Maxi Lopez scalpita in panchina. Fra gli ospiti occhi puntati sul neo acquisto Pinilla, che Ballardini sembra intenzionato a promuoverlo da primo minuto al fianco di Ibarbo e Cossu. Il Diavolo deve ottenere obbligatoriamente i tre punti per restare in scia della Juve, vittoriosa ieri sera nell’anticipo contro l’Udinese per 2-1. Gli isolani cercano il quarto successo in 31 partite disputate fino ad ora a San Siro contro i milanisti.

    THIAGO SILVA OUT – La squadra di Massimiliano Allegri arriva alla sfida contro il Cagliari dopo i tre risultati utili consecutivi ottenuti all’indomani della sconfitta nel derby. La vittoria di giovedì sera contro la Lazio in Coppa Italia ha permesso al Milan di arrivare in semifinale, dove ad aspettarlo c’è la Juve di Antonio Conte. In porta rientra Abbiati, dopo l’infortunio al polpaccio che l’ha tenuto fuori per due settimane. In difesa la coppia centrale difensiva sarà composta da Nesta e Mexes. Thiago Silva non viene nemmeno convocato da Allegri per dei guai muscolari. Abate confermato sulla corsia di destra mentre a sinistra ballottaggio fra Antonini e il neo acquisto Mesbah. Il centrocampo rossonero vede la presenza dal primo minuto dell’olandese Van Bommel, con Nocerino e Clarence Seedorf nell’inedita posizione di centro-destra che partiranno nell’undici titolare. In attacco spazio dal primo minuto a El Shaarawy che giocherà al fianco dello svedese Zlatan Ibrahimovic. Alle loro spalle agirà il brasiliano Robinho. Ancora una bocciatura per il bomber Pippo Inzaghi, mentre con tutta probabilità Maxi Lopez farà parte dei sette uomini che si siederanno inizialmente in panchina. Saranno indisponibili invece gli infortunati Boateng, Merkel (per lui si profila un lungo stop), Flamini, Gattuso e Yepes, senza dimenticare il convalescente Cassano.

    Thiago Silva | ©JOSEP LAGO/AFP/Getty Images
    PINILLA DALL’INIZIO – Nel Cagliari Ballardini potrà contare sul pieno recupero di Daniele Conti. Il capitano rossoblu è pronto a prendere in mano il centrocampo isolano dopo l’infortunio che l’ha tenuto lontano dai campi di gioco per quasi due mesi, ma è probabile che ancora una volta tocchi allo svedese Ekdal a giocare dal primo minuto. Dessena e il richiestissimo Nainggolan andranno a completare il centrocampo sardo. In attacco potrebbe partire titolare il neo acquisto Pinilla, che insieme a Ibarbo e Cossu reciterà un ruolo fondamentale nel reparto offensivo rossoblu. Gli uomini della difesa saranno sempre gli stessi, con Canini e Astori centrali, Pisano e Agostini terzini. In porta il numero uno del Cagliari Agazzi. I sardi sono imbattuti da 3 partite. Infatti, dopo la vittoria ottenuta contro il Genoa nella prima partita dell’anno, sono arrivati i pareggi al Juventus Stadium contro i bianconeri, e lo 0-0 casalingo domenica scorso contro la Fiorentina. La situazione in classifica degli isolani è tutto sommato tranquilla, grazie agli 8 punti di vantaggio sul Cesena terzultimo.

    TABU SAN SIRO – I precedenti non sorridono al Cagliari. I rossoblu negli ultimi 10 incontri in Serie A hanno ottenuto soltanto un punto (0-0 casalingo nella stagione 2008-2009), a fronte di nove sconfitte. Nel recupero di dicembre, i rossoneri rifilarono 2 gol ai sardi di Ballardini tra le mura amiche. L’anno scorso a San Siro terminò 4-1 in favore della formazione milanista, che con quella vittoria festeggiarono lo scudetto della stagione passata. Nei 30 incontri disputati a Milano, i padroni di casa hanno vinto 18 incontri, pareggiato in 9 occasioni e subito soltanto 3 sconfitte.

    Probabili formazioni Milan Cagliari

    Milan (4-3-1-2): Abbiati, Abate, Nesta, Mexes, Antonini, Seedorf, Van Bommel, Nocerino, Robinho, El Shaarawy, Ibrahimovic.
    Panchina: Amelia, Zambrotta, Bonera, Mesbah, Emanuelson, Ambrosini, Inzaghi, Maxi Lopez. Allenatore: Allegri

    Cagliari (4-3-1-2): Agazzi, Pisano, Canini, Astori, Agostini, Ekdal, Nainggolan, Dessena, Cossu, Pinilla, Ibarbo.
    Panchina: Avramov, Gozzi, Perico, Conti, Ceppelini, El Kabir, Larrivey. Allenatore: Ballardini

  • Novara Milan 0-3, ci pensa il mago Ibra

    Novara Milan 0-3, ci pensa il mago Ibra

    Doveva essere vittoria e vittoria è stata, non senza affanni, ma alla fine, soprattutto grazie ad un grande Ibrahimovic, i tre punti sono arrivati e il Milan si è confermato, almeno per il momento, seconda forza del campionato.

    Zlatan Ibrahimovic | © Claudio Villa/Getty Images

    Il primo tempo non è stato certo dei più esaltanti, i pochi spazi concessi da un ordinato Novara agli avanti milanisti, hanno frenato molto lo spettacolo, le uniche occasioni da gol sono, infatti, arrivate soprattutto da palle da fermo, con lo stesso copione a ripetersi più volte, botta da fuori da parte di Ibra e il portiere Ujkani, bravo e fortunato, a respingere tutti i tentativi del bomber svedese. Quando non ci pensa il numero uno piemontese, tocca a Caracciolo, nella strana veste di ultimo difensore, salvare la baracca con due interventi decisivi su tiri a botta sicura di Mexes e soprattutto di Thiago Silva, che da due passi di testa colpisce a botta sicura, ma trova la respinta da parte dell’attaccante ex-genoano. Il primo tempo di fatto si chiude con poche emozioni, il Milan a fare pressione e il Novara a difendere ordinatamente senza mai mettere il muso fuori dalla trequarti campo.

    Al rientro in campo ti aspetti una pressione ancora più rabbiosa da parte degli ospiti, anche e soprattutto per l’ingresso in campo del giovane El Shaarawy al posto di uno spaesato Antonini. Modulo a tre punte quindi per cercare di allargare il gioco e le maglie della stressa difesa novarese.  Ma in realtà la prima vera occasione di spezzare l’equilibrio capita sui piedi di Caracciolo, che ben servito da Rigoni, cerca da dentro l’area di piazzare il tiro a giro sul palo lungo, ma Amelia, sostituto dell’infortunato Abbiati, si fa trovare pronto e devia in angolo. La partita dei padroni di casa di fatto finisce qui, perchè professor Ibra sale in cattedra e decide di chiudere la pratica Novara, prima sfruttando, a dir la verità molto facilmente, uno splendido assist di Ambrosini, dato in panchina alla vigilia, che lo mette a tu per tu con il portiere e da lì lo svedese non può sbagliare.

    Rotto l’equilibrio ecco che si comincia a vedere un’altra partita, Tesser, prova a rimettere le cose in pari, rinunciando ad un difensore (Garcia) ed inserendo un altro attaccante (Rubino), ma così facendo si apre alle sortite degli avanti milanisti che trovano terreno fertile per le loro incursioni. Proprio El Shaarawy prova a sfruttare questo spazio arrivando a saltare il portiere ma concludendo in precario equilibrio e non riuscendo ad inquadrare la porta. Passano solo due minuti e il Milan chiude la partita, palla dentro di Ibra, sempre lui, per Nocerino che controlla non bene e con un tocco fortuito di mano tiene la palla vicino a sè e girandosi mette in mezzo per il Faraone milanista che tira ma cicca un po’, la conclusione si trasforma in un assist per Robinho che in scivolata non può sbagliare a due passi dalla linea di porta. Gioco, partita, incontro. Ma quando il risultato pare avviato alla conclusione fisso sul 2-0, ecco il colpo del genio che delizia la platea, e chi potrebbe farlo se non il Mago di Malmoe che sfruttando una corta respinta della difesa novarese, batte di tacco l’estremo difensore. Chapeau e sipario che cala sullo stadio Silvio Piola.

  • Novara Milan, Allegri lancia Merkel dall’inizio

    Novara Milan, Allegri lancia Merkel dall’inizio

    Dopo la sfida in Coppa Italia ecco che Novara Milan si rincontrano anche in campionato, partita delicata per i rossoneri di Allegri, che dovrà fare a meno di molti titolari e che ovviamente dovrà puntare alla vittoria per non lasciare allontanare la Juventus, ieri corsara a Bergamo.

    Massimiliano Allegri | ©Valerio Pennicino/Getty Images

    Il tecnico milanista dovrà fare ricorso a molte seconde linee per tamponare i buchi in formazione provocati da i molti infortuni e dalla squalifiche che hanno colpito la sua squadra. In porta dopo il forfait di Abbiati per un risentimento muscolare, spazio ad Amelia, mentre sulla linea difensiva Mexes prenderà il posto dello squalificato Nesta al fianco di Thiago Silva. Sugli esterni spazio al duo Abate-Antonini. La linea a 3 di centrocampo sarà invece composta dal neo-acquisto Merkel, che giostrerà sul settore di centrodestra con Van Bommel e Nocerino a completare il reparto. Confermato sulla trequarti Emanuelson, dietro il duo d’attacco Ibra-Robinho, con quest’ultimo chiamato a sostituire Pato, alle prese con l’ennesimo infortunio muscolare che lo terrà fuori dal campo per almeno un mese.

    In casa Novara, partita molto delicata anche per le sorti di mister Tesser che per cercare di mettere in difficoltà i Campioni d’Italia in carica, ricorrerà ad un coperto 5-3-2, con i neo-acquisti Caracciolo e Mascara a far coppia in attacco. Mentre in difesa a difesa di Ujkani, ci saranno Gemiti e Morganella sugli esterni, mentre il trio centrale sarà composto da Centurioni-Rinaudo-Garcia. In mediana, Radovanovic influenzato, è in forte dubbio, ma dovrebbe stringere i denti ed essere regolarmente in campo. L’ex catanese Pesce favorito su Jensen per il ruolo di playmaker davanti alla difesa, con il talentuoso Rigoni a completare il reparto.

    PROBABILI FORMAZIONI NOVARA MILAN

    Novara (5-3-2): Ujkani; Morganella, Centurioni, Rinaudo, Garcia, Gemiti; Jensen, Radovanovic, Rigoni; Caracciolo, Mascara.
    A disp.: Fontana, Coubronne, Pesce, Marianini, Mazzarani, Rubino, Morimoto.

    Milan (4-3-1-2): Amelia; Abate, Mexes, Thiago Silva, Antonini; Merkel, Van Bommel, Nocerino; Emanuelson; Robinho, Ibrahimovic.
    A disp.: Roma, Bonera, Mesbah, Seedorf, Ambrosini, Inzaghi, El Shaarawy.

  • Milan Inter 0-1, le pagelle. Favola Milito

    Milan Inter 0-1, le pagelle. Favola Milito

    Il “Principe” Milito fa volare i nerazzurri. Il derby Milan Inter si conclude con la vittoria per 0-1 degli uomini di Ranieri grazie a una rete dell’argentino tornato ad essere un grande protagonista. I rossoneri falliscono la chance per superare la Juve di Conte, e pagano la giornata no di Ibrahimovic.

    Milan Inter, le pagelle

    MILAN

    Abbiati 6: non può nulla sul diagonale di Milito, si fa trovare pronto nel primo tempo quando Alvarez a due passi fallisce il possibile vantaggio nerazzurro.

    Abate 4,5: al rientro dopo 3 settimane dall’infortunio, parte bene contenendo l’argentino Alvarez nel primo tempo. Nella ripresa il liscio clamoroso che spiana la strada a Milito in occasione del gol.

    Nesta 6: uno dei migliori della propria squadra. Compie buoni interventi difensivi durante il match, rendendo praticamente nulli Pazzini e Milito nei primi 45′. Nel secondo tempo cala insieme ai suoi compagni ma chiude una partita dignitosa.

    Thiago Silva 6: il brasiliano illumina la scena a San Siro quando alla mezzora, dopo uno stop difensivo, parte dalla propria area spingendo per un contropiede che non troverà fortuna. Qualche errorino qua e là, ma anche per il verdeoro la prestazione è alla fine sufficiente.

    Zambrotta 5,5: gioca un’ora prima di lasciare il campo a Robinho. E’ col freno a mano tirato per tutto il tempo che rimane sul rettangolo di gioco, spaventato dalle discese di Maicon.

    Van Bommel 6: l’olandese va vicinissimo alla rete del vantaggio a un minuto dal termine del primo tempo, ma il suo tiro dal limite dell’area si stampa sulla traversa. Ottimi primi 45′ minuti, con grande pressing e bei lanci in avanti per le ripartenze rossonere. Meno convincente nella ripresa.

    Nocerino 5: prestazione opaca rispetto alle precedenti occasioni per il numero 22 rossonero. Salva il risultato al 39′ quando sbilancia Alvarez al momento del tiro, però il suo apporto in fase offensiva risulta nullo.

    Boateng 5,5: tenta un tiro a coefficiente altissimo nei primi minuti della gara. E’ sempre in prima linea quando si tratta di recuperare il pallone. Ha il demerito di calare vistosamente nel secondo tempo, con l’aggravante di una cattiveria fin troppo accesa.

    Emanuelson 5,5: paradossalmente meglio questa sera che in tanti altri incontri disputati nel girone d’andata. L’ex Ajax parte trequartista per terminare esterno di sinistra. Qualche buon lancio per i suoi compagni al momento delle ripartenze.

    Pato 6: Forse il più vivace dei suoi. Prova scatti decisi, si lancia negli spazi, più volte coglie impreparati Lucio e Thiago Motta. Pesa come un macigno l’errore dopo 10′ minuti quando fallisce una clamorosa occasione. Sostituito da El Sharaawy quando mancano 10 minuti dalla conclusione.

    Ibrahimovic 5,5: siamo abituati ad assistere a ben altre prestazioni da parte dello svedese. Nel primo tempo l’unica giocata pericolosa dell’attaccante rossonero è il colpo dello scorpione finito alto di poco sulla traversa.

    Robinho 5,5 (dal 66′): il verdeoro entra al posto di Zambrotta dopo il vantaggio di Milito. Non sfrutta una ghiotta occasione dopo un bel triangolo con El Sharaawy, buttando addosso a Julio Cesar.

    Seedorf 6 (dal 76′): un quarto d’ora è quanto Allegri concede all’olandese, che non ci pensa su due volte a calciare un tiro da 30 metri pericolosissimo, cogliendo preparato il portiere avversario.

    El Sharaawy 6 (dall’80’): primo derby per il Faraone. Entrato al posto di Pato, si fa notare per un ottimo scambio con Robinho, al quale serve un ottimo assist per firmare il pareggio ma il compagno di squadra fallisce l’occasione.

    diego milito ! © OLIVIER MORIN/AFP/Getty Images

    INTER

    Julio Cesar 6,5: il brasiliano è tornato sui suoi livelli abituali, e in più di una circostanza le sue parate offrono grande tranquillità al reparto arrettrato nerazzuro.

    Maicon 6,5: tre o quattro discese degne del nome di uno dei terzini più forti al mondo. La freccia destra è tornata.

    Lucio 6,5: è decisivo nell’annullare Ibra e fermare il connazionale Pato.

    Samuel 6: “The Wall” rappresenta un muro insuperabile per gli attacchi del forcin finale dei rivali.

    Nagatomo 6: nel primo tempo è in difficoltà come il resto della squadra. Nella ripresa si rende molto pericoloso con un tiro all’interno dell’aria milanista, che finisce centrale tra le mani di Abbiati.

    Zanetti 6,5: il capitano nerazzurro ha il merito di entrare nella rete decisiva del derby con il lancio al centro verso Milito ciccato da Abate. Suona la carica per i restanti 30 minuti dell’incontro.

    Cambiasso 6,5: il migliore a centrocampo, riesce a rintuzzare tutte le offensive dei rossoneri, sia in avvio di partita che nel secondo tempo.

    Thiago Motta 5: l’italo-brasiliano non vive una serata da ricordare a lungo, e si segnala per un battibecco avuto con Ibra al rientro degli spogliatoi nel primo tempo e per una manata rifilata a Pato durante i primi 45′ minuti della gara.

    Alvarez 5: sul suo voto pesa l’errore macroscopico al 39′, a tu per tu con Abbiati e la inconsistenza dimostrata durante tutto il derby.

    Milito 7: nel primo tempo inesistente, nella ripresa cambia marcia e sfrutta un errore clamoroso di Abate per portare 3 punti pesantissimi alla causa interista.

    Pazzini 5,5: in ombra durante tutti i 90′ (Forlan s.v. lo sostituisce durante i minuti di recupero).

    Sneijder 5,5: entrato per gli ultimi 15′ non convince nella posizione di centrocampista laterale di sinistra.

    Chivu 6: tiene abbastanza bene il campo arginando gli attacchi degli avversari.

    Tabellino Milan Inter 0-1

    Milan: Abbiati 6, Abate 4,5, Nesta 6, Thiago Silva 6, Zambrotta 5,5 (66′ Robinho 5,5), Van Bommel 6, Boateng 5,5, Nocerino 5 (76′ Seedorf 6), Emanuelson 5,5, Ibrahimovic 5,5, Pato 6 (80′ El Sharaawy 6).
    Panchina: Amelia, Bonera, Mexes, Ambrosini. Allenatore: Allegri 5

    Inter: Julio Cesar 6,5, Maicon 6,5, Samuel 6, Lucio 6,5, Nagatomo 6, Zanetti 6,5, Cambiasso 6,5, Thiago Motta 5, Alvarez 5 (66′ Chivu 6), Milito 7 (76′ Sneijder 5,5), Pazzini 5,5 (90′ Forlan s.v.). Allenatore: Ranieri 7

  • Milan Inter 0-1, Milito decide il derby

    Milan Inter 0-1, Milito decide il derby

    Finisce 0-1 il  derby fra Milan Inter. I nerazzurri superano i cugini grazie a un gol del “Principe” Milito, ancora una volta decisivo nella stracittadina. La squadra interista raccoglie tre punti fondamentali per la classifica, consolidando il quinto posto in classifica ma sopratutto portandosi a meno 6 dalla Juve (fermata sull’1-1 nel pomeriggio in casa col Cagliari) e a meno 5 dagli stessi rivali rossoneri. Sconfitta bruciante per Allegri, che nell’immediata vigilia pregustava la vittoria e il sorpasso in classifica ai danni dei bianconeri. Il Milan, dopo un buon primo tempo, è entrato in crisi una volta passato in svantaggio, senza riuscire a trovare il pareggio. I milanisti pagano la giornata non particolarmente esaltante dello svedese Ibrahimovic. Discreta la prova di Pato.

    PRESSING MILAN – I rossoneri di Allegri dominano i primi 40′ minuti del derby grazie a un possesso palla imbarazzante (68% contro il 32% nerazzurro) e mettendo in mostra un pressing deciso sugli avversari fin dalla metà campo interista. Al quarto minuto però un sussulto fa tremare la Curva Sud. Thiago Motta mette in rete sugli sviluppi di un calcio piazzato da destra colpendo di testa, ma il guardalinee segnala un fuorigioco che il replay da bordocampo evidenzia come inesistente. Sei minuti più tardi è Pato ad avere una delle più clamorose palle gol, ma dall’altezza del dischetto di rigore fallisce una facile occasione sparando alto. Cresce il Milan e gli uomini di Ranieri vengono schiacciati nella propria area. A centrocampo Boateng, Van Bommel e Nocerino riescono a portare un pressing altissimo che costringe i cugini a buttare il pallone lontano dalla propria area. Nel primo tempo Abate vince il duello con Alvarez, apparso troppo fumoso rispetto alle ultime partite. E’ proprio l’argentino però a trovarsi sui piedi il pallone del vantaggio al 39′, ma a tu per tu con Abbiati colpisce in maniera timida. Pato è propositivo, mostra corsa e scatti decisi. Il “Papero”, in una delle tante ripartenze rossonere, serve a Van Bommel un assist molto favorevole per concludere dal limite dell’area, ma il tiro dell’olandese si stampa sulla traversa. Nella ribattuta Emanuelson calcia al volo di sinistro e Julio Cesar si salva sul corner. Nel primo tempo Ibrahimovic si segnala soltanto per il colpo dello scorpione tentato al 32′ su calcio d’angolo, con il pallone che finisce alto di poco, e un diverbio a muso duro con Thiago Motta al rientro degli spogliatoi.

    diego milito ! © OLIVIER MORIN/AFP/Getty Images

    L’UOMO DERBY – Pronti via e l’Inter trova il gol che decide l’incontro. I nerazzurri sorprendono un Milan troppo sbilanciato in avanti, Zanetti spinge sulla destra lanciando improvvisamente verso il centro dove Abate cicca incredibilmente la palla permettendo a Milito di affondare fin dentro l’area di rigore e battere con un diagonale perfetto sul secondo palo Abbiati. E’ il 9′ della ripresa, l’Inter è momentaneamente a 6 punti dalla vetta. Il Diavolo accusa il colpo e la squadra di Ranieri conquista importanti porzioni di campo. Ricky Alvarez prova a farsi perdonare per l’errore del primo tempo, ma il suo tiro dal limite non impensierisce Abbiati. Allegri capisce che la sua squadra ha bisogno di una sterzata e al 66′ opta per un cambio offensivo: fuori Zambrotta, dentro Robinho, per un tridente d’attacco composto da Pato, Binho e Ibra. Nonostante il cambio, sono ancora gli uomini di Ranieri a spingere. Il giapponese Nagatomo prova a chiudere la partita con un potente tiro dentro l’area di rigore rossonera ma il suo tentativo è centrale. Prova a rispondere il Milan con Pato al 77′, il “Papero” però non è lesto nel trovare la deviazione vincente. Le tenta tutte Allegri e negli ultimi 10′ minuti del match prova le carte Seedorf (al posto di uno spento Nocerino) e El Sharaawy, che sostituisce Pato, che fin lì non aveva demeritato. Appena entrato l’olandese si rende pericolo con una bomba da 30 metri che impegna severamente Julio Cesar. Sugli sviluppi dell’azione Robinho calcia in bocca al connazionale da buona posizione dopo aver chiuso un bel triangolo con El Sharaawy. Inutile il forcing finale, per la verità piuttosto fumoso, dei rossoneri, l’Inter vince il primo derby dopo quasi due anni e riapre i giochi scudetto. Allegri deve digerire la prima sconfitta nella stracittadina dopo tre vittorie in altrettanti incontri.

  • Milan Inter, probabili formazioni. C’è Pato al fianco di Ibra

    Milan Inter, probabili formazioni. C’è Pato al fianco di Ibra

    Stasera andrà in scena il derby numero 209 fra Milan Inter. Alla penultima giornata del girone d’andata, la stracittadina milanese potrebbe emettere già sentenze definitive. I commenti pre partita degli allenatori e le probabili formazioni di una delle sfide più importanti di tutta la stagione.

    alexandre pato | © GIUSEPPE CACACE/AFP/Getty Images

    “CROCEVIA IMPORTANTE” – Così Massimiliano Allegri sintetizza l’importanza del big match di questa sera. Il distacco sui cugini nerazzurri è importante, con gli uomini di Ranieri distanti 8 punti dalla vetta. Una vittoria del Milan darebbe un pesante schiaffo morale alla rimonta di cui si è resa protagonista la squadra di Ranieri nelle ultime gare di campionato. Al contrario, un successo dei rivali, avvicinerebbe sensibilmente il club di corso Vittorio Emanuele alle prime della classe, sempre che la Juve di Conte non ottenga i tre punti nel pomeriggio contro il Cagliari. Il Diavolo sta attraversando un ottimo periodo di forma, paragonabile per intensità al ruolino di marcia del Real Madrid nella Liga. Nelle ultime undici partite disputate, i rossoneri hanno collezionato 9 vittorie e due pareggi (entrambi in trasferta contro Fiorentina e Bologna), segnando 30 gol (con una media realizzativa di 3 gol in ciascun match). La formazione titolare dovrebbe prevedere l’impiego del recuperato Nesta al fianco di Thiago Silva in difesa, con Abate che ritorna titolare a destra dopo l’infortunio che l’ha costretto a saltare gli ultimi due incontri. A centrocampo l’infortunio alla caviglia di Aquilani rende quasi obbligate le scelte del tecnico Allegri. Van Bommel giocherà al centro, con Nocerino mezzala sinistra e Ambrosini sul centro-destra, mentre appare improbabile un utilizzo di Seedorf dal primo minuto. In attacco volatona finale fra Robinho e Pato, che si contendono il posto da titolare al fianco dell’inamovibile Ibrahimovic. Nelle ultime ore il “Papero” sembra abbia effettuato il sorpasso decisivo nei confronti del connazionale, e avrà quindi l’occasione per bissare la doppietta dell’anno scorso nel 3-0 rossonero. Alle spalle delle due punte giocherà il ghanese Boateng.

    “MOMENTO FAVOREVOLE”Ranieri si presenta alla vigilia con il consueto aplomb. Il tecnico non sembra avvertire la tensione del suo primo derby milanese. L’ex di Roma e Juve è concentrato sui propri uomini e spinge tutta la pressione sulle spalle degli avversari. Ammette che i nerazzurri stiano attraversando un momento favorevole (cinque vittorie nelle ultime cinque partite disputate), e chiede una prova convincente da parte dei suoi per battere i rivali. Osservato speciale l’ex Ibrahimovic, decisivo in Supercoppa quest’estate a Pechino e nel primo derby giocato con la maglia rossonera la scorsa stagione. Se l’Inter dovesse cogliere i tre punti si riporterebbe in piena corsa per il titolo, sperando anche in un risultato negativo della Juventus nel pomeriggio. Un’eventuale vittoria questa sera darebbe anche una spinta forse decisiva alla volontà del presidente Moratti di acquistare Carlos Tevez per la definitiva rincorsa alle due capoliste. L’undici iniziale dell’Inter sarà con molta probabilità lo stesso che ha battuto il Parma la scorsa domenica per 5-0. Maicon sarà regolarmente in campo avendo smaltito il fastidio muscolare accusato durante la sfida contro i Ducali, mentre il giapponese Nagatomo spingerà sulla corsia opposta. A centrocampo Thiago Motta sarà al fianco dell’argentino Cambiasso. Ricky Alvarez, salvo sorprese, giocherà titolare sulla fascia sinistra. La coppia d’attacco sarà ancora una volta composta da Diego Milito e Giampaolo Pazzini, entrambi a segno contro il Parma. Siederanno in panchina Sneijder e Forlan. L’olandese è ormai recuperato ed è pronto a dare il proprio contributo alla squadra. Appare però irrealistico l’impiego del calciatore ex Real Madrid dal primo minuto, ciò a conferma del fatto che Ranieri voglia dare fiducia al 4-4-2 varato nelle ultime giornate.

    Probabili formazioni Milan Inter

    Milan (4-3-1-2): Abbiati, Abate, Nesta, Thiago Silva, Antonini, Van Bommel, Ambrosini, Nocerino, Boateng, Ibrahimovic, Pato.
    Panchina: Amelia, Bonera, Zambrotta, Mexes, Seedorf, Robinho, El Sharaawy. Allenatore: Allegri.

    Inter (4-4-2): Julio Cesar, Maicon, Lucio, Samuel, Nagatomo, Zanetti, Thiago Motta, Cambiasso, Alvarez, Milito, Pazzini.
    Panchina: Castellazzi, Ranocchia, Chivu, Poli, Faraoni, Sneijder, Forlan. Allenatore: Ranieri.

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    Massimiliano Allegri sarà ancora l’allenatore del Milan per le prossime due stagioni. Nel primo pomeriggio di oggi è stata posta la firma sul prolungamento del contratto in scadenza a giugno. Continua così il percorso iniziato un anno e mezzo fa, culminato con il titolo della Serie A al suo primo tentativo.

    massimiliano allegri | © Claudio Villa/Getty Images

    E’ arrivata la firma tanto attesa dai tifosi rossoneri. Allegri ha visto riconosciuti i propri meriti dalla società che l’ha premiato con un contratto che scadrà a giugno del 2014, poco prima dei Mondiali che si disputeranno in Brasile. Una notizia che lascia stupiti gli addetti ai lavori, in quanto lo stesso Galliani a inizio settimana aveva affermato che ogni discorso fosse stato rimandato all’inizio della prossima, lasciando la squadra tranquilla in vista del derby che si disputerà fra due giorni a San Siro. La differenza fra domanda e offerta era intorno ai cinquecento mila euro, ma è lecito credere che il disaccordo iniziale derivasse in realtà dalla natura del contratto. L’ad rossonero avanzava una proposta economica legata al raggiungimento degli obiettivi, mentre Allegri desiderava uno stipendio fisso senza alcuna connessione con i risultati sportivi. Ancora non sono state rese note le cifre dell’accordo. E’ probabile che tecnico e società si siano incontrati a metà strada, come spesso succede in questi casi.

    Criticato da una parte dei tifosi del Diavolo per il gioco poco spettacolare conferito sotto la sua gestione, con qualche tirata d’orecchio anche da parte del presidente Berlusconi, Massimiliano Allegri ha dimostrato di possedere la mentalità vincente. Alla prima stagione è riuscito a vincere subito il suo primo scudetto, e tre mesi più tardi si è ripetuto battendo i rivali dell’Inter nella finale di Supercoppa Italiana. L’allenatore livornese ha conquistato da subito lo spogliatoio milanista, sebbene le sue scelte senza mezze misure abbiano fatto discutere in più di una circostanza. Il benservito a Ronaldinho è storia passata. Un pezzo di storia rossonera, Pippo Inzaghi, ha subito l’onta dell’esclusione dalla lista di Champions nel corso di quest’estate. La querelle fra Pato e Allegri sembra lontana, ma le dichiarazioni del brasiliano sono difficilmente dimenticabili, come anche la volontà del club di cederlo al Psg per arrivare a Tevez. Sono in tanti ad aspettare Allegri alla prova del nove, chiamata Champions League. Qualora il tecnico riuscisse nell’impresa di conquistare il trofeo dalle grandi orecchie come i suoi più illustri predecessori potrà davvero entrare di diritto a far parte della storia del Milan.