Tag: Massimiliano Allegri

  • Juventus, dall’inferno al paradiso in 5 minuti

    Juventus, dall’inferno al paradiso in 5 minuti

    5 minuti, tanti sono passati dal gol di N’Dinga, che aveva regalato il vantaggio per 2-1 all’Olympiacos, sino al tiro di Pogba che è valso il sorpasso per 3-2 per la Juventus.

    Emozioni concentrate nello spazio di poco più di 300 secondi che hanno visto calciatori e tifosi della Juventus passare dal baratro della quasi certa eliminazione al gol che regala ancora ampie speranze di passaggio del turno, in fondo con questo successo tutto rimane nelle mani della Juve. Rimane però il rimpianto di quel rigore fallito da Vidal, anzi ben intercettato da Roberto, che avrebbe permesso ai bianconeri di ribaltare lo scontro diretto ed aumentare le chance di qualificazione.

    Per quanto riguarda le formazioni Allegri sfodera il 4-3-1-2 con Asamoah e Lichtsteiner sulle fasce e Vidal ad agire alle spalle di Morata, preferito a Llorente, e Tevez. 

    Michel sorprende schierando con un 4-3-3 nel quale Dominguez ed Afellay vanno a comporre il trio d’attacco con Mitroglou. 

    Partenza arrembante della Juventus che prova a chiudere dietro gli avversari anche se nei primi 10 minuti Roberto non corre rischi. La Juve insiste e al 21° Vidal ruba un pallone a metà campo, la passa a Pogba che parte in progressione e conquista una punizione dal limite, sul pallone va Andrea Pirlo che trasforma magistralmente. Passano solo 2 minuti e su azione da corner Botia sorprende Chiellini e trova il colpo di testa che vale il pari. I bianconeri paiono accusare il colpo e non riescono a ripartire forte come nei primi minuti. Al 31° Morata dopo una gran giocata di squadra ha la palla per il nuovo vantaggio ma la difesa greca si salva. La Juventus tiene uno sterile pallino del gioco e l’Olympiacos si chiude sfruttando le ripartenze. Sul finale di tempo ci prova Pogba, ma il tiro esce di poco. La prima frazione si chiude così sul 1-1.

    Paul Pogba
    Paul Pogba

    Si riparte senza cambi con la Juventus che prova a spingere ma le maglie difensive greche sono ben serrate e Roberto non corre pericoli. Al 55° ripartenza veloce della Juventus ma Vidal dinanzi a Roberto anzichè calciare, decide di passarla e il portiere greco si salva. Al 60° calcio di punizione di Dominguez, la palla finisce sul secondo palo dove viene rimessa in mezzo da Maniatis per N’Dinga che di testa trova il vantaggio. Nei minuti successivi succede l’incredibile, prima al 64° cross di Pirlo tocco di Llorente, entrato da poco per un Morata in serata no, carambola palo-Roberto e pareggio bianconero. Passa un minuto e Pogba dopo un rimpallo si trova il pallone al limite e lascia partire il tiro vincente per il 3-2. La Juventus non si abbassa e prova a cercare il 4° gol ma al 77° Elabdellaoui lascia partire un diagonale che spaventa Buffon. I bianconeri ci credono spingono a testa bassa e creano diverse palle gol. Nell’ultimo minuto di recupero Tevez si procura un calcio di rigore, Vidal va dal dischetto ma Roberto salva deviando sulla traversa, subito dopo Atkinson fischia la fine.

     

    JUVENTUS – OLYMPIACOS 3-2 (1-1) (21° Pirlo (J), 23° Botia (O), 60° N’Dinga (O), 64° aut. Roberto (O), 65° Pogba (J))

    Juventus (4-3-1-2): Buffon; Lichtsteiner, Bonucci, Chiellini, Asamoah (83° Pereyra); Pirlo, Marchisio (70° Padoin), Pogba; Vidal; Morata (57° Llorente), Tevez.

    Allenatore: Allegri.

    Olympiacos (4-3-3): Roberto; Elabdellaoui, Botía, Abidal, Masuaku; Maniatis (83° Diamantakos), Milivojevic, N’Dinga (77° Kasami); Dominguez (71° Fuster), Mitroglou, Afellay.

    Allenatore: Michel.

    Arbitro: Atkinson.

    Ammoniti: Tevez (J), Botia (O)

  • Champions League: Juventus è l’ora della verità

    Champions League: Juventus è l’ora della verità

    La Juventus di Allegri si trova dinanzi alla prima svolta fondamentale della stagione, questa sera allo Juventus Stadium contro l’Olympiacos, per la 4° gara della fase a gironi di Champions League, i bianconeri hanno a disposizione solo un risultato: la vittoria.

    Carlos Tevez e Massimiliano Allegri
    Carlos Tevez e Massimiliano Allegri

     

    Le due sconfitte maturate in trasferta con Atletico Madrid e proprio con i greci pone la squadra di Allegri con le spalle al muro, il successo è obbligatorio se si vogliono ancora alimentare speranze di passaggio del turno e sarà fondamentale che tutti gli interpreti diano il massimo sul campo per superare un ostacolo che non pare insormontabile.

     

    In conferenza stampa il tecnico livornese è apparsi sicuro e convinto dei mezzi della propria squadra, confidando nel pubblico amico e aspettandosi un Olympiacos speculare rispetto a quello visto ad Atene:

     

     

     

    Domani l’importante è vincere.La crescita nel secondo tempo dimostra che la squadra sta bene. E’ importante aumentare il ritmo progressivamente, soprattutto quando gli avversari iniziano a calare. Non esiste alcun complesso europeo. Abbiamo però tre punti e dobbiamo rimediare a questa situazione. Mi aspetto più o meno una gara simile a quella di Atene. Dovremo fare una partita migliore sul piano tecnico, servirà anche maggiore intensità. Non dobbiamo farci prendere dall’ansia, servono nervi saldi e sfruttare tutto il tempo a nostra disposizione per ottenere il risultato che ci interessa. I tifosi sono stati eccezionali, questa sera servirà entusiasmo e positività, ci dovrà essere un’atmosfera bellissima.

     

    Il tecnico dell’Olympiacos Michel è convinto dei mezzi della propria squadra e sicuro di poter fare bene come accaduto all’andata:

    Per loro sarà una partita decisiva, quindi è la Juventus che avrà addosso più pressione. Il nostro obiettivo è quello di cercare di fare anche meglio dell’andata al Pireo e di ottenere un altro risultato positivo.

    Per quanto riguarda le formazioni Allegri, vista la molto probabile assenza di Ogbonna,  potrebbe rinunciare al 3-5-2 e puntare su un 4-3-1-2 con Lichtsteiner ed Asamoah sulle fasce, Pirlo, Marchisio e Pogba sulla mediana  con Vidal dietro alla coppia Tevez-Morata. Asamoah però è un incognita e quindi potrebbe venir sostituito da Padoin.

    Michel invece, nel suo 4-2-3-1, recupera N’dinga e Dominguez ma molto probabilmente rinuncerà anche stavolta dal primo minuto ad Afellay.

     

    JUVENTUS – OLYMPIACOS probabili formazioni

    Juventus (4-3-1-2): Buffon; Lichtsteiner, Bonucci, Chiellini, Asamoah; Marchisio, Pirlo, Pogba; Vidal; Morata, Tevez.

    Allenatore: Allegri.

    Olympiacos (4-2-3-1): Roberto; Elabdellaoui, Botia, Abidal, Masuaku; N’dinga, Milivojevic; Maniatis, Dominguez, Fuster; Mitroglou.

    Allenatore: Michel.

  • Juventus: tragedia greca, Kasami segna e l’Olympiacos vince

    Juventus: tragedia greca, Kasami segna e l’Olympiacos vince

    Una brutta Juventus per almeno 60 minuti, esce con le ossa rotte dallo stadio Karaiskakis e con una sconfitta firmata dalla rete di Kasami nel primo tempo e dalle fenomenali parate del portiere Roberto nell’ultima mezz’ora.

    Una sconfitta pesante che poteva essere un pareggio se non ci fosse stato l’ottimo portiere dei greci ma questo però non deve essere un alibi, la Juventus vista nel primo tempo è stata davvero troppo brutta, troppo sottoritmo e con due dei protagonisti annunciati ed attesi, Pirlo e Tevez (che si è un pochino riscattato nel finale) che hanno disputato una gara decisamente sotto i loro potenziali. Ora, vista la contemporanea vittoria dell’Atletico sul Malmoe, la situazione del girone si complica, niente è impossibile ma adesso a Torino sarà obbligatorio battere i greci.

    Tanto merito va anche al tecnico dell’Olympiacos Michel che ha schierato una squadra quadrata e compatta che ha beneficiato di un ottimo Dominguez, davvero incontenibile a tratti nella prima frazione.

    Per quanto riguarda le formazioni Allegri scioglie i due ballottaggi a favore di Pirlo e Morata.

    Michel invece sistema la squadra con il 4-4-2 puntando sull’estro di Dominguez e sul Bomber Mitroglou davanti, lasciando Afellay inizialmente in panchina.

    Pjatim Kasami
    Pajtim Kasami

     

    Parte subito forte l’Olympiacos con Masuaku che dalla fascia mette un paio di cross bassi insidiosi. Al 7° punizione quasi perfetta di Dominguez con Buffon che vola a deviare in corner. La Juve inizia ad accendersi con Morata che dribbla il difensore avversario ma il suo cross viene respinto in corner e sul susseguente tiro dalla bandierina El Abdellaoui salva sulla linea su un tocco di Tevez. I bianconeri crescono ed al 19° trovano anche il gol ma Tevez è in fuorigioco, rete annullata. La spinta di Masuaku torna a farsi sentire con l’ennesimo cross che permette a Dominguez la gran giocata, palla fuori di poco. Al 35° Pirlo sbaglia nuovamente un passaggio che permette ai biancorossi di infilare un contropiede ben finalizzato da Kasami col tiro preciso da fuori. Morata prova a trascinare i suoi ma una Juve troppo brutta non riesce a rendersi pericolosa, si va al riposo sul 1-0 per i greci.

    La Juventus prova a partire un po’ più forte ma gli errori d’impostazione sono sempre presenti. Al 57° dopo una punizione totalmente sballata finisce la pessima gara di Pirlo. Al 60° Kasami fallisce un occasione ghiottissima per raddoppiare. Al 65° gran giocata di Morata che scambia con Tevez si gira e calcia ma Roberto respinge, Pogba si lamenta con il compagno perchè era messo meglio per calciare a rete. La Juventus cresce e cominciano ad arrivare le occasioni e Roberto sfodera un’altra super parata su Tevez al 75°. 80° miracolo di Roberto che tocca sulla traversa una violenta conclusione di Morata. Il protagonista è sempre Roberto che cala un vero e proprio muro davanti alla sua porta. Allegri prova anche la carta Giovinco per Pogba ma non c’è niente da fare, la gara la vince l’Olympiacos 1-0 ed ora nel girone si fa durissima.

     

    OLYMPIACOS – JUVENTUS 1-0 (1-0) (35° Kasami)

    Olympiacos (4-4-2): Roberto; El Abdellaoui, Abidal, Botia, Masuaku; Milivojevic, Kasami (91° Giannoulis), Maniatis, N’Dinga; Dominguez (84° Fuster), Mitroglou (68° Afellay).

    Allenatore: Michel.

    Juventus (3-5-2): Buffon; Ogbonna (77° Pereyra), Bonucci, Chiellini; Lichtsteiner, Vidal, Pirlo (57° Marchisio), Pogba (86° Giovinco), Asamoah; Morata, Tevez.

    Allenatore: Allegri.

    Arbitro: Mazic.

    Ammoniti: Lichtsteiner (J), Botia (O), Masuaku (O), Pogba (J), Marchisio (J).

  • Tevez e la Juventus alla conquista di Atene

    Tevez e la Juventus alla conquista di Atene

    Questa sera ad Atene la Juventus  si trova davanti il primo fondamentale snodo stagionale. La gara contro l’Olympiacos vale molto più dei tre punti in palio, vincere nella bolgia di Atene, in un girone decisamente equilibrato con tutte le squadre a 3 punti, potrebbe dare la giusta spinta per il proseguio del cammino europeo e cancellerebbe tutti i dubbi sorti dopo il ko in Europa con l’Atletico Madrid ed il pareggio di sabato scorso in campionato contro il Sassuolo.

    Sicuramente non sarà semplice, i bianconeri dovranno giocare al Karaiskaki in un ambiente caldissimo, per questo motivo Allegri dovrà affidarsi a veri e propri guerrieri come Carlitos Tevez e Arturo Vidal.

    Il cileno ci sarà dal primo minuto, è stato proprio il tecnico livornese a darne conferma in conferenza stampa, oltre a parlare dell’importanza e delle difficoltà dell’incontro:

    Quelli che sono qui stanno tutti bene e possono giocare. Devo ancora fare delle scelte,  giocheranno sicuramente Lichtsteiner, Ogbonna, Chiellini, Bonucci, Vidal, Tevez e Buffon. Questa sarà una partita importante ma non decisiva. Dobbiamo conquistare più punti possibile tra questa gara di Atene ed il ritorno tra 15 giorni a Torino. Troveremo un tifo caldo ma in campo vanno i giocatori, non i tifosi. Per noi sarà una gara dura sia sotto il profilo fisico che tecnico.

    Carlos Tevez
    Carlos Tevez

    Dunque si parla di 7 titolari sicuri, in realtà paiono 9 quelli certi, rimangono solo due ballottaggi: a centrocampo tra Pirlo e Marchisio con il primo in vantaggio e davanti per trovare il compagno di Tevez, con Llorente che pare ancora in pole position rispetto a Morata.

    Il perno fondamentale dell’attacco sarà sempre lui, l’Apache Carlos Tevez. Il bomber bianconero in quest’inizio di stagione si è rivelato decisivo segnando 6 gol in campionato e sbloccandosi in Champions League con la doppietta all’esordio con il Malmoe, ma sopratutto quando Tevez non ha reso al top, la Juventus ha sofferto come accaduto con Atletico e Sassuolo.

    Dall’altra parte della barricata ci sarà un Olympiacos, che in casa ha dimostrato di essere molto pericoloso sconfiggendo l’Atletico Madrid nel match d’esordio, il cui tecnico Michel si affiderà alla forza del Bomber Mitroglou, alle giocate di Afellay e all’esperienza del difensore centrale ex Barcellona e Monaco Eric Abidal.

     

    OLYMPIACOS – JUVENTUS le probabili formazioni

    Olympiakos (4-4-2): Roberto; Masuaku, Abidal, Botia, Elaboellaoui; Afellay, Milivojevic, Kasami, Maniatis; Dominguez, Mitroglou.

    Allenatore: Míchel.

    Juventus (3-5-2): Buffon; Ogbonna, Bonucci, Chiellini; Asamoah, Pogba, Marchisio, Vidal, Lichsteiner; Morata, Tevez.

    Allenatore: Allegri.

     

  • Bonucci decide un Juve-Roma tra le polemiche

    Bonucci decide un Juve-Roma tra le polemiche

    Ci si aspettava spettacolo dal big match tra le due prime della classe, i gol non sono mancati, lo spettacolo forse non è stato all’altezza delle due rose ma come sempre non sono mancate le polemiche che sono state furiose ed abbondanti.

    Sulla graticola finisce l’arbitro Rocchi colpevole di aver sbagliato praticamente tutto in una gara nervosa sin dai primi minuti.

    Leonardo Bonucci
    Leonardo Bonucci

    Venendo al campo invece il protagonista numero uno è stato sicuramente Leonardo Bonucci che al minuto 86° realizza un gran gol che permette ai bianconeri di trovare il 3-2 che vale i tre punti.

    Veniamo al racconto della gara.

    Allegri sorprende tutti ed inserisce Pirlo dal primo minuto al posto di Vidal e conferma gli altri 10 visti in campo nella sfida di Champions contro l’Atletico Madrid. 

    Garcia invece scegli Holebas sulla fascia al posto di Cole e rilancia Iturbe dal primo minuto al posto di Florenzi. 

    Si parte ed è subito la Juventus a lamentarsi al 10° per un contatto tra Marchisio ed Holebas, i bianconeri chiedono il rigore Rocchi non lo concede. Il nervosismo nella gara cresce ed aumenta quando al 27° per un tocco di mano di Maicon, in area o fuori non si capisce, su punizione di Pirlo l’arbitro concede il rigore che Tevez trasforma, Garcia non gradisce lo fa notare all’arbitro con un gesto che pare “una sviolinata” e il direttore di gara lo espelle. Passano pochi minuti e Rocchi concede un altro penalty per una trattenuta di Lichtsteiner su Totti, ma anche qua nuove polemiche in quanto pare esserci un primo fallo del capitano giallorosso. Dal dischetto Totti fa 1-1 e ferma l’imbattibilità in campionato di Buffon. Al 44° azione di Gervinho che salta in velocità Caceres e trova Iturbe che fa 1-2. Passa pochissimo e l’equilibrio si ristabilisce con un altro rigore per la Juventus per fallo di Pjanic su Pogba, al limite dell’area ma più fuori che dentro, Tevez trasforma ancora. Si va al riposo sul 1-1.

    Nella ripresa Allegri è costretto a sostituire Caceres, infortunato, con Ogbonna. Il clima sembra leggermente meno teso e le due squadre hanno un occasione per parta, un tiro di Pjanic fuori di nulla al 60° ed un incrocio dei pali colpito da Morata intorno al 80°. Il colpo di magia però lo realizza poco dopo Leonardo Bonucci che dal limite calcia al volo dopo una respinta della difesa e realizza il gol vittoria. Negli ultimissimi minuti rosso per Morata e Manolas, il primo colpevole di una brutta entrata, il secondo di una reazione.

    Vince la Juventus, gli uomini di Allegri mantengono il punteggio pieno dopo 6 giornate, prima sconfitta per la Roma che però non è stata distrutta come lo scorso anno allo Stadium e certamente darà battaglia sino all’ultima giornata.

     

    JUVENTUS-ROMA 3-2 (2-2) (27° rig., 45°+1 rig. Tevez (J), 32° Totti (R), 44° Iturbe (R), 86° Bonucci (J))

    Juventus (3-5-2): Buffon; Caceres (46° Ogbonna), Bonucci, Chiellini; Lichtsteiner, Marchisio, Pirlo (79° Vidal), Pogba, Asamoah; Tevez, Llorente (59° Morata).

    Allenatore: Allegri.

    Roma (4-3-3): Skorupski; Maicon, Yanga Mbiwa, Manolas, Holebas; Pjanic (85° Paredes), Keita, Nainggolan; Iturbe (66° Florenzi), Totti (74° Destro), Gervinho.

    Allenatore: Garcia.

    Arbitro: Rocchi.

    Ammoniti: Maicon (R), Totti (R), Gervinho (R); Chiellini (J), Bonucci (J), Lichtsteiner (J), Tevez (J)

    Espulsi: Morata (J), Manolas (R).

  • Arda Turan ferma il ciclone Juve

    Arda Turan ferma il ciclone Juve

    Una gara non certo bella ed indimenticabile quella che è andata in scena questa sera al Vicente Calderon e che è stata decisa da un tocco di Arda Turan.

    Una partita nella quale la Juventus forse è stata un po’ troppo remissiva con l’idea in testa di accontentarsi del pari e con l’Atletico di Simeone, abile a chiudere qualsiasi spazio e a sfruttare quelle poche occasioni, una delle quali è bastata a consegnare i tre punti ai Colchoneros.

    L’Atletico dunque, senza incantare, porta a casa i tre punti e si rilancia in un girone equilibratissimo visto il successo del Malmoe per 2-0 sull’Olympiacos. Adesso tutte e quattro le squadre si trovano a 3 punti.

    Veniamo al racconto della gara, Simeone schiera i suoi con il 4-4-2 sorprendendo nella scelta di inserire Saul sull’esterno a centrocampo facendo partire Griezmann dalla panchina.

    Allegri invece rimanda in campo la stessa formazione vista contro l’Atalanta in campionato con l’eccezione del recuperato Caceres che sostituisce Ogbonna nel trio difensivo.

    Partenza molto aggressiva dell’Atletico ma la Juventus regge bene ed ha una chance con un tiro da fuori di Marchisio che esce sul fondo. Al 25° Vidal perde palla al limite, tiro immediato di Mandzukic con Buffon pronto alla respinta. Al 32° è Pogba a provare il tiro ma la sua conclusione a giro si spegne sul fondo. Il match si mantiene sul filo dell’equilibrio ma non si contano altre occasioni, il primo tempo si chiude sullo 0-0.

    Arda Turan
    Arda Turan

    Si riparte senza cambi per il secondo tempo ma il copione non cambia, squadre aggressive ma nessuna chance. Intorno al quarto d’ora l’Atletico aumenta la pressione e prova a schiacciare la Juventus ma i bianconeri se pur con qualche apprensione reggono. Passato il momento più difficile gli uomini di Allegri provano a riprendere in mano il gioco cercando di abbassare i ritmi e cercando con il palleggio di provare a costruire. Ma ecco che al 74° arriva il gol dell’Atletico con Turan che è abile ad inserirsi su un cross di Juanfran, bucato da Mandzukic, e beffa Buffon. La Juve prova a spingersi in avanti, entrano Pereyra, Morata e Giovinco ma i bianconeri non riescono a sfondare e al fischio finale è festa per i Colchoneros.

     

    ATLETICO MADRID – JUVENTUS 1-0 (0-0) (74° Arda Turan)

    Atletico Madrid (4-4-2): Moya; Juanfran, Miranda, Godin, Ansaldi; Saul (52° Griezmann), Tiago, Koke, Arda Turan (88° Siqueira); Raul Garcia, Mandzukic (83° Suarez).

    Allenatore: Simeone.

    Juventus (3-5-2): Buffon; Caceres (77° Pereyra), Bonucci, Chiellini; Lichtsteiner (88° Giovinco), Vidal (82° Morata), Marchisio, Pogba, Evra; Tevez, Llorente.

    Allenatore: Allegri.

    Arbitro: Brych.

    Ammoniti: Bonucci (J), Raul Garcia (A), Chiellini (J), Ansaldi (A), Lichtsteiner (J), Morata (J), Pogba (J), Giovinco (J)

     

  • Allegri e la Juventus all’esame Atletico

    Allegri e la Juventus all’esame Atletico

    Una notte fondamentale per Massimiliano Allegri, la sua avventura da allenatore della Juventus si trova davanti il primo vero e proprio esame stagionale: la sfida in trasferta a Madrid all’Atletico di Simeone.

    Carlos Tevez
    Carlos Tevez

    Una gara già complicata sulla carta, l’Atletico Madrid ha perso in casa una sola volta in 16 gare disputate in Europa negli ultimi 3 anni, resa ancora più difficile dalla sconfitta incassata dai colchoneros nel primo turno di Champions League ad Atene con l’Olympiakos.

    Il protagonista atteso della gara, sulla sponda juventina, sarà certamente Carlitos Tevez che dopo essersi sbloccato con la doppietta decisiva contro il Malmoe, cercherà di ripetersi in casa degli spagnoli, mantenendo così la strepitosa media realizzativa vista in quest’inizio di stagione.

    Nelle precedenti campagne europee la Juventus ha sempre dimostrato di fornire ottime prestazioni nelle gare contro i grandi avversari, Allegri però è a conoscenza delle difficoltà che la gara porrà ai bianconeri ed in conferenza stampa ha voluto mettere in chiaro cosa attenderà la Juve e cosa dovranno fare i suoi ragazzi per cercare di riportare a casa un risultato positivo da questa trasferta:

    Sarà una gara difficile e complicata. Affrontiamo una squadra intensa, con grande furore agonistico e molto bravi sui calci piazzati. Dovremo giocare una partita molto tecnica, loro hanno una forza mentale incredibile, ti mettono pressione. Dobbiamo offrire una grande prestazione e cercare di tornare a casa con un risultato positivo.

    Simeone invece, che sta vedendo il suo Atletico pian piano crescere di condizione dopo una partenza stentata anche in Liga, si è mostrato molto carico alla vigilia descrivendo il match di questa sera come un vera e propria finale:

    Sarà come una finale, siamo una squadra competitiva con grandi giocatori. Ogni gara ovviamente è diversa e vedrò chi far giocare. Affrontiamo la Juve con il massimo rispetto che merita una squadra così blasonata. Mi piace il lavoro fatto negli anni dalla Juve, ho rispetto ed ammirazione.

    Per quanto riguarda le formazioni, Allegri sembra orientato a confermare l’undici visto contro l’Atalanta con l’eccezione di Asamoah che dovrebbe riprendersi la fascia occupata da Evra contro i nerazzurri e con i ballottaggi Caceres ed Ogbonna per il ruolo di centrale difensivo e quello tra Llorente e Morata per chi affiancherà Tevez, impossibile togliere l’Apache, in attacco. Favoriti Caceres e Llorente per una maglia da titolare.

    Simeone invece  dovrà rinunciare molto probabilmente a centrocampo dove agiranno Griezmann, Koke, l’ex bianconero Tiago e Arda Turan. In avanti Mandzukic dovrebbe essere appoggiato da Raul Garcia.

     

    ATLETICO MADRID – JUVENTUS le probabili formazioni

    Atletico Madrid (4-4-1-1): Moya; Juanfran, Miranda, Godin, Ansaldi; Griezmann, Koke, Tiago, Arda Turan; Raul Garcia; Mandzukic.

    Allenatore: Simeone.

    Juventus (3-5-2): Buffon; Caceres, Bonucci, Chiellini; Lichtsteiner, Pogba, Marchisio, Vidal, Asamoah; Llorente, Tevez.

    Allenatore: Allegri.

    Arbitro: Brych.

  • Tevez, due volte, e Morata, la Juve fa tris a Bergamo

    Tevez, due volte, e Morata, la Juve fa tris a Bergamo

    La risposta della Juventus al successo nell’anticipo delle 18 della Roma con il Verona, non si è fatta attendere. I bianconeri hanno espugnato il campo dell’Atalanta con un netto 3-0. Protagonisti della serata il solito Tevez autore di una doppietta e Gigi Buffon che al 58° ha parato un calcio di rigore a Denis. La bella serata della Juventus è stata completata dal primo gol in bianconero di Alvaro Morata che a pochi minuti dal termine ha chiuso definitivamente la gara.

    Colantuno può certamente rammaricarsi per la sconfitta ma in campo si è vista una buona Atalanta che quando ha giocato su ritmi alti ha saputo creare difficoltà alla Juventus.

    Per quanto riguarda le formazioni l’Atalanta è scesa in campo con un 4-4-2 con Boakye e Denis coppia d’attacco e con Estigarribia e il Papu Gomez sugli esterni.

    Allegri decide di non rinunciare a Llorente e lo mette in attacco al fianco di Tevez, classica difesa Ogbonna-Bonucci-Chiellini, Lichtsteiner ed Evra esterni con Pogba, Vidal e Marchisio a centrocampo.

    Carlos Tevez
    Carlos Tevez

    Si parte con 10 minuti di ritmi alti da ambo le parti senza però interventi dei due portieri. L’Atalanta pressa bene, non permettendo a Bonucci e Marchisio facili impostazioni e recuperando spesso il pallone sulla trequarti avversaria. Verso la mezz’ora si accende Tevez che va due volte al tiro sempre ben neutralizzato da Sportiello. Al 35° la Juventus la sblocca, Lichtsteiner si inserisce e piazza un cross in mezzo, in diversi, Sportiello compreso vanno a vuoto, arriva Tevez e a porta vuota realizza. La reazione atalantina non si vede e anzi è la Juventus con Llorente a sfiorare il raddoppio. Il primo tempo si chiude coi bianconeri avanti per 1-0.

    Le due squadre rientrano in campo con gli stessi 22 e con la Juventus che prova subito a spingere sul lato di Lichtsteiner. L’Atalanta prova ad alzare i ritmi come ad inizio gara. Al 58° Chiellini commette fallo su Molina ed è calcio di rigore. Dal dischetto va Denis ma Buffon si tuffa e respinge, sul ribaltamento di fronte azione insistita della Juventus con Tevez che dal limite calcia, sorprende Sportiello e raddoppia. L’Atalanta accusa il colpo e nell’immediato non riesce a rendersi praticamente mai pericolosa. Colantuono si gioca anche la carta Bianchi e al 78° i nerazzurri hanno una grossa chance con Molina che spara alto. Al 83° la Juventus la chiude definitivamente con Tevez che imbecca Pereyra, l’assist dell’ex Udinese è praticamente perfetto per Morata che di testa segna il 3-0. Gli ultimi minuti sostanzialmente scorrono via anonimi e dopo 4 minuti di recupero Orsato fischia la fine.

    La Juventus raggiunge così la Roma a 15 punti, mantenendo il punteggio pieno dopo 5 giornate e sopratutto la porta di Buffon ancora inviolata.

     

    ATALANTA – JUVENTUS 0-3 (0-1) (35°, 59° Tevez, 83° Morata)

    ATALANTA (4-4-2): Sportiello; Zappacosta, Biava, Benalouane, Dramé; Gomez (75° Bianchi), Carmona, Baselli (64° Cigarini), Estigarribia (49° Molina); Boakye, Denis

    Allenatore: Colantuono.

    JUVENTUS (3-5-2): Buffon; Ogbonna, Bonucci, Chiellini; Lichtsteiner, Vidal (69° Pereyra), Marchisio, Pogba, Evra; Tevez (85° Coman), Llorente (66° Morata)

    Allenatore: Allegri.

    Arbitro: Orsato.

    Ammoniti: Benalouane (A), Marchisio (J), Chiellini (J), Molina (A), Evra (J)

     

  • Roma – Juventus, la sfida a distanza continua

    Roma – Juventus, la sfida a distanza continua

    Dopo 4 giornate Juventus e Roma, le due duellanti che già l’anno scorso hanno dato vita alla lotta scudetto, sono in testa entrambe a punteggio pieno e ad una settimana dal confronto diretto che le vedrà di fronte allo Juventus Stadium, si sfideranno a distanza negli anticipi di questa 5° Giornata della Serie A 2014/15.

    Francesco Totti
    Francesco Totti

     

    Ad aprire le danze saranno i giallorossi di Rudi Garcia che, nel giorno del 38esimo compleanno del proprio capitano Francesco Totti, alle ore 18 ospiteranno il Verona ancora imbattuto in questo torneo.

    Il tecnico francese potrebbe dare un turno di riposo proprio a Totti, in vista della delicatissima ed importante trasferta di Manchester in Champions League di martedì prossimo, ed anche Gervinho potrebbe venir risparmiato dando fiducia ad Adem Ljajic, a segno nel turno infrasettimanale, e a Mattia Destro che andrebbero con Florenzi a comporre il tridente offensivo. Difesa piuttosto obbligata viste le indisponibilità di Astori e Castan, e dal sapore greco, con Yanga-Mbiwa e Manolas coppia centrale e Torosidis, Holebas sugli esterni. A centrocampo dovrebbe essere nuovamente Keita a prendere il posto di De Rossi.

     

    Se la Roma deve fare i conti con qualche giocatore mancante, Mandorlini si trova  a far fronte a diverse assenze, anche piuttosto pesanti. Come già contro il Genoa i pali saranno difesi dal giovane Gollini, vista la contemporanea assenza di Rafael e Benussi. In difesa mancheranno Rafa Marquez, sostituito dal quasi omonimo Marques, e Martic che a causa del trauma facciale rimediato nel turno precedente lascerà il posto a Sorensen. Ancora assente Halfredsson in permesso per la perdita del padre, Mandorlini potrebbe dar fiducia ancora a Ionita che viene da due marcature consecutive. Davanti l’inamovibile Toni, dovrebbe esser affiancato da Juanito Gomez e Bosko Jankovic.

     

    ROMA – VERONA Probabili Formazioni

    Roma (4-3-3): De Sanctis; Torosidis, Yanga Mbiwa, Manolas, Holebas; Nainggolan, Keita, Pjanic; Ljajic, Destro, Florenzi.

    Allenatore: Garcia.

    Verona (4-3-3): Gollini; Sorensen, Marques, Moras, Brivio; Obbadi, Tachtsidis, Ionita; Gomez, Toni, Jankovic.

    Allenatore: Mandorlini.

     

    Carlos Tevez
    Carlos Tevez

    Sapendo il risultato della Roma, alle 20.45 all’Atleti Azzurri d’Italia di Bergamo toccherà alla Juventus cercare di rispondere, in caso di successo dei giallorossi, o di tentare la fuga, in caso di stop degli uomini di Garcia. Bergamo è stata molte volte terreno di conquista per i bianconeri, 7 vittorie nelle ultime 7 gare di campionato giocate su quel campo, ma non sarà così semplice perchè i nerazzurri vengono da due ko consecutivi e vorranno rialzare la testa.

    Per quanto riguarda la formazione, Colantuono che deve fare a meno solo dei lungodegenti Spinazzola, Rosseti e Grassi, recupera Stendardo, che però dovrebbe partire dalla panchina, e sembra intenzionato a schierare il Papu Gomez sull’esterno nel 4-4-2 con Boakye e German Denis coppia d’attacco.

    Allegri invece perde Romulo nelle ultime ore, che va ad aggiungersi alle assenze già preventivate di Pirlo, Marrone, Caceres e Barzagli, e non può dare quel turno di riposo preventivato a Lichtsteiner. Difesa obbligata con Ogbonna-Bonucci-Chiellini,  a centrocampo dovrebbe tornare titolare Pogba con Marchisio e Vidal, dubbio Evra ed Asamoah con il francese che dovrebbe spuntarla mentre in attacco torna Tevez con al suo fianco il possibile esordio da titolare di Morata.

     

    ATALANTA – JUVENTUS Probabili Formazioni

    Atalanta (4-4-2): Sportiello; Zappacosta, Cherubin, Biava, Dramè; D’Alessandro, Baselli, Carmona, Gomez; Boakye, Denis.

    Allenatore: Colantuono.

    Juventus (3-5-2): Buffon; Ogbonna, Bonucci, Chiellini; Lichtsteiner, Pogba, Marchisio, Vidal, Evra; Morata, Tevez.

    Allenatore: Allegri.

  • Milan-Juve, la partita di Allegri. I rossoneri vogliono stupire

    Milan-Juve, la partita di Allegri. I rossoneri vogliono stupire

    A San Siro stasera arriva la Juventus dell’ex Max Allegri. Sia i rossoneri che i bianconeri sono a punteggio pieno in classifica, 6 punti che per una delle due oggi potrebbero diventare 9. L’anno scorso 2-0 per i bianconeri, nel primo tempo Llorente, nel secondo Tevez, la coppia d’attacco oggi sarà la stessa di un anno fa, ma contro un Milan completamente rinnovato. In realtà il cambiamento è soprattutto in  attacco (8 gol fatti in due partite) che in difesa (5 gol subiti in due partite).

    Milan contro Juventus, El Shaarawy contro Tevez
    Milan contro Juventus, El Shaarawy contro Tevez

    Sono 158 i precedenti:56 successi della Juve contro i 48 dei rossoneri; i pareggi sono 54. Il Milan ha perso tutti gli ultimi tre confronti in campionato, senza riuscire a segnare in due di questi. Più equilibrio considerando i match giocati a San Siro: negli ultimi nove ci sono state tre vittorie per parte ed altrettanti pareggi. I rossoneri hanno vinto tutte le ultime sei gare casalinghe, subendo appena due gol, la Vecchia Signora invece ha ottenuto tre punti in sette delle ultime otto trasferte di campionato, con soli tre gol subiti. Il possesso palla medio della Juve nelle prime due partite è stato del 64%; la scorsa stagione con Antonio Conte fu in media del 56%.

    Le probabili formazioni di Milan-Juve

    Milan (4-3-3): Abbiati; Abate, Rami, Zapata, De Sciglio; Poli, De Jong, Muntari; Honda, Menez, El Shaarawy. All.: Inzaghi

    Squalificati: Bonera

    Indisponibili: Montolivo, Saponara, Diego Lopez, Alex

    Juventus (3-5-2): Buffon, Caceres, Bonucci, Chiellini; Lichtsteiner, Pogba, Marchisio, Pereyra, Asamoah; Llorente, Tevez. All.: Allegri

    Squalificati: nessuno

    Indisponibili: Pirlo, Marrone

    Inzaghi ha recuperato al 100% Stephan El Shaarawy, che sarà probabilmente titolare nel tridente con Menez e Honda. Recupera anche Torres, che però non può ancora partire titolare e siederà in panchina. Stop last minute per Essien, che ha avuto un problema al piede.

    Recupera anche Vidal, che è stato regolarmente convocato, ma difficilmente partirà titolare: pronto Pereyra al suo posto. Ancora out Barzagli, confermato Caceres. Il ballottaggio Asamoah-Evra dovrebbe essere vinto dal ghanese, che ha una condizione fisica migliore.