In un’Italia stretta dalla morsa del gelo e con il solito rinvio causa maltempo, il big match della 23ma giornata si giocherà alle 18 di oggi, in campo con temperature ampiamente sotto lo zero Udinese e Milan si affronteranno per dei fondamentali 3 punti. Fondamentali più per i rossoneri, che fra oggi e mercoledì, contro l’Arsenal, decideranno le sorti della loro stagione, perdere oggi, infatti, vorrebbe dire consentire un altro match-ball per la fuga alla Juventus.
Max Allegri tra infortunati e squalificati dovrà fare a meno di molti titolari, costretto a fare delle scelte obbligate, sia in difesa che a centrocampo, l’unico dubbio riguarda l’attacco dove al fianco di Robinho, dovrebbe essere confermato il giovane faraone El Shaarawy, favorito su Maxi Lopez. In difesa oltre al solito Abbiati, ci saranno Abate e Antonini sugli esterni, con Thiago Silva e Mexes a completare il reparto. In mediana indisponibile Van Bommel per squalifica, saranno Ambrosini, Nocerino ed Emanuelson a formare una diga, davanti alla quale agirà Clarence Seedorf, che si muoverà sulla trequarti.
In casa Udinese, anche Guidolin non è messo bene in quanto ad assenze, che dovrà fare a meno dei vari Asamoah e Badu reduci dalla sconfitta in semifinale contro lo Zambia, oltre all’influenzato Pinzi, a centrocampo quindi nella parte centrale agiranno Pazienza, Isla e Fernandes, mentre sugli esterni ci saranno al solito Armero e Basta. Difesa titolare con Danilo, Benatia e Ferronetti, mentre in attacco alle spalle del bomber Di Natale, agirà il giovane Abdi, favorito su Floro Flores, come compagno di reparto del Totò nazionale.
Ecco i giudizi relativi alla sfida tra Milan e Juventus. Tra i padroni di casa in evidenza El Shaarawy: il faraone ormai non stupisce più. Emanuelson si conferma ancora una volta insufficiente. Tra gli ospiti sugli scudi Caceres e Giaccherini, ma all’esordio bene anche Padoin che gioca una gara senza fronzoli.
Pagelle Milan
AMELIA 6: Nel primo tempo compie un grande intervento sul tiro di Giaccherini. Poco può fare in occasione dei due gol. BONERA 5: I due gol dei bianconeri nascono proprio da palloni giocati sulla sua corsia. In fase di spinta non si fa mai vedere. ANTONINI 6,5: Sua la giocata da cui nasce il gol del momentaneo pari. Più volte prova ad impostare il gioco. MEXES 6: Intavola un bel duello con Borriello e nel primo tempo soprattutto ne esce spesso vincitore. THIAGO SILVA 6,5: Come al solito si dimostra elemento importantissimo per la difesa rossonera. EMANUELSON 5: Mai in partita, si addormenta in occasione del primo gol juventino quando Caceres gli passa davanti e lui non fa nulla per fermarlo. VAN BOMMEL 6: Tanta quantità per lui. Non va tanto per il sottile in mezzo al campo ma bada più alla concretezza. AMBROSINI 5,5: Se si eccettua l’assist per il momentaneo pari si può dire che gioca veramente una partita sottotono. SEEDORF 5,5: Sui suoi piedi capitano davvero pochissimi palloni giocabili. EL SHAARAWY 7: Con la sua velocità tiene in costante apprensione la difesa bianconera, in particolare Bonucci. Dimostra grande senso della posizione in occasione del gol. IBRAHIMOVIC 5,5: Dopo un’ora di grigiore assoluto si risveglia negli ultimi 30’, anche se non riesce mai a concludere pericolosamente. Ancora una volta va in difficoltà contro le big. ALLEGRI 5,5: Le sue scelte sono quasi obbligate. In quell’ambito di discrezionalità che gli rimane azzecca la mossa El Shaarawy ma sbaglia quella relativa a Bonera. Emanuelson invece in quel ruolo si conferma oggetto misterioso. Perché insistere?
Pagelle Juventus
STORARI 6: Ordinaria amministrazione per lui. Non può nulla sul gol rossonero. BARZAGLI 6,5: Una sola sbavatura in tutta la partita. Si conferme il solito mastino ringhiando contro chiunque capiti dalle sue parti. CHIELLINI 7: Se Ibra non va mai al tiro in porta gran parte del merito è anche suo. Esce più volte in anticipo sull’avversario. Grande prova. BONUCCI 6: Tra quelli dietro è l’unico ad andare qualche volta in difficoltà, dovendosela vedere con il ficcante El Shaarawy. CACERES 8: Un esordio cosi, forse, non poteva immaginarselo nemmeno nel più ottimista dei sogni. Due gol da grande opportunista, ma nel complesso una buona prova in un ruolo non facile da interpretare come esterno di un centrocampo a cinque. Una serata che ricorderà a lungo. PADOIN 6,5: Alla prima in bianconero non delude. Fa il suo, senza strafare, molto ordinato e ciò che più conta senza commettere errori. Buon inizio. PIRLO 6,5: Qualche giocata di classe la si vede, ma è chiamato anche a fare il lavoro sporco, e ci riesce con la stessa efficacia. GIACCHERINI 7: Da una sua progressione nasce il gol vittoria. Ma è lui l’unico a farsi pericoloso nel primo tempo e soprattutto è tra i poco ad aggredire gli spazi. Importantissimo il peperino bianconero. ESTIGARRIBIA 6,5: Alterna buone giocate a qualche errore. Nel primo tempo per poco non trova il gol ma in generale disputa una buona prova anche perché scala spesso a dare una mano ai difensori. DEL PIERO 6: Cerca sempre il dialogo con i compagni e pur non andando mai alla conclusione è un punto di riferimento in avanti. Gli manca il passo nelle ripartenza ma non è una cosa nuova: lui sopperisce con l’esperienza. BORRIELLO 6: Nel primo tempo bada più a protestare che a giocare. E Mexes non lo fa mai passare. Nella ripresa invece comincia a fare qualcosa di buono e dal suo tiro, respinto da Amelia, nasce il 2-1. CONTE 7: E sono venticinque. Ci riferiamo ai risultati utili di fila, ma più in generale questa Juve non stupisce più. Almeno contro le grandi. Decide di schierare una difesa a tre, e lo fa affidandosi ai giocatori che hanno fatto più apparizioni sin qui. Scelta azzeccata. Come quella di Caceres esterno di centrocampo: quest’ultimo non solo si adatta ma fa anche due gol. Getta nella mischia Padoin e anche quest’ultimo non sfigura. Su Giaccherini inutile esprimerci ma azzecca anche il momento in cui cambiare le due punte nella ripresa. Una serata sì per lui.
Va alla Juventus la semifinale di andata di Coppa Italia. Grazie ad una doppietta di Caceres, all’esordio in bianconero, la formazione di Conte piega il Milan a cui non basta il gol del giovane El Shaarawy per ottenere un risultato positivo. Piemontesi che dunque ipotecano il passaggio del turno, anche se l’atto decisivo si avrà il 20-21 marzo allo Juventus Stadium. Un match non brillantissimo, specie nel primo tempo, mentre nella ripresa si sono aperti diversi spazi che sono risultati decisivi ai fini del 2-1. Continua dunque l’imbattibilità dei torinesi, giunta a 25 partite. Per il Milan invece in evidenza i soliti limiti: quando si gioca contro grosse squadre infatti i rossoneri stentano parecchio.
Allegri mette in campo il consueto 4-3-1-2. Davanti ad Amelia reparto difensivo formato da Mexes e Thiago Silva centrali, Bonera e Antonini sulle corsie laterali. A centrocampo ecco Van Bommel, Ambrosini ed Emanuelson. Seedorf agisce tra le linee con El Shaarawy, preferito a Maxi Lopez, che svaria lungo tutto il fronte d’attacco ed Ibrahimovic a fare da boa.
Conte schiera il 3-5-2 previsto alla vigilia ma con alcune importante varianti rispetto a quanto preventivato. In porta c’è Storari e davanti a lui il trio è formato da Barzagli, Bonucci e Chiellini. A centrocampo esterni sudamericani, ossia Caceres ed Estigarribia, con Pirlo in mezzo al campo ed accanto a lui agiscono Padoin, ultimo arrivato, e Giaccherini. In avanti ci sono Del Piero e Borriello.
In avvio si vede una Juventus più propositiva ma che non riesce a creare grossi pericoli visto che la difesa rossonera fa buona guardia su Del Piero e Borriello. Al 10’ si fa vivo il Milan con Seedorf ma il suo tiro finisce a lato della porta difesa da Storari. Al 16’ occasionissima per i rossoneri: lancio di Bonera per El Shaarawy che con un tunnel fa secco Caceres ma da posizione defilata non riesce ad inquadrare la porta con la palla che scorre lungo tutto lo specchio della porta prima che la difesa bianconera la spazzi via. Al 32’ ci prova la Juventus: in azione di rimessa Giaccherini serve Estigarribia il quale in area di rigore fa sedere due avversari e da posizione defilata calcia di punta con il pallone che si perde di poco a lato. Passano un paio di minuti e i bianconeri vanno vicinissimi al gol: Giaccherini ci prova da fuori e il suo tiro, smorzato da Mexes, prende una strana traiettoria ma Amelia con un colpo di reni mette in angolo. Primo tempo che si chiude così sullo 0-0, risultato giusto con i padroni di casa che non riescono mai a mettere in moto Ibrahimovic e i piemontesi che invece non riescono a sfruttare al meglio gli spazi che si aprono di rimessa, forse a causa della mancanza di giocatori veloci in proiezione offensiva.
Nella ripresa le due squadre si presentano in campo senza variazioni. All’ 8’ la Juventus passa in vantaggio: Giaccherini in azione di rimessa tocca in verticale per Padoin il quale, contrastato da Thiago Silva, appoggia su Borriello, quest’ultimo da posizione defilata calcia in porta, Amelia non trattiene e sulla palla si avventa Caceres che insacca facilmente. Per il giocatore uruguayano quindi gol all’esordio ma la cosa che più incuriosisce è che il gol sia scaturito proprio dai tre arrivi del mercato invernale bianconero. Immediata la risposta dei rossoneri: punizione da fuori di Ibrahimovic ma Storari si oppone nonostante la palla gli rimbalzi davanti. La Juventus a questo punto pensa a contenere gli attacchi avversari facendosi viva in contropiede come al 15’ con Del Piero che da fuori calcia di un soffio a lato. Allegri si gioca la carta Robinho, al posto di Emanuelson. E poco dopo il Milan trova il pari: cross di Antonini dalla sinistra, Ambrosini sul secondo palo appoggia al centro per El Shaarawy che in area piccola insacca facilmente. Ad Ibrahimovic intanto viene annullato un gol per fallo di mano. Anche Conte cambia: prima le due punte, Del Piero e Borriello, affidandosi a dei velocisti quali Vucinic e Quagliarella. Poi fuori anche Padoin e dentro il giovane Marrone. Al 26’ un errore di Barzagli in uscita lancia Ibra ma Chiellini riesce a fermarlo. Poco dopo Ambrosini perde palla in favore di Vucinic ma il suo tiro è respinto da Amelia. La Juve punta tutto sulla velocità e sulla freschezza dei propri uomini offensivi ma il Milan non si lascia sorprendere. Almeno sino al 38’ quando Vucinic innesca Giaccherini sulla sinistra, quest’ultimo mette in mezzo con la difesa del Milan che respinge corto, al limite c’è piazzato Caceres che con un bel pallonetto supera Amelia. Allegri si gioca l’ultima carta: dentro Maxi Lopez al posto di Van Bommel a 4’ dalla fine. Ma è Quagliarella a farsi pericoloso con un bel diagonale che si perde a lato. Dall’altra parte il tentativo di El Shaarawy è deviato, involontariamente da Robinho. Finisce così 2-1 per la Juventus ma a fine gara non mancano le scintille tra Storari e Ibrahimovic. Per i bianconeri la finale è più vicina dopo il successo esterno di stasera. Al ritorno infatti basterà non perdere.
Così come in Spagna con Real Madrid e Barcellona, anche in Italia la Coppa nazionale regala lo scontro tra le due battistrada del campionato. Alle 20:45 Milan e Juventus si troveranno di fronte per la seconda volta in questa stagione, in questo caso per la semifinale di Coppa Italia.
In campionato si imposero i bianconeri allo Juventus Stadium grazie ad una doppietta di Marchisio. Ma adesso sarà un’altra storia, con due squadre diverse rispetto ad allora, almeno nell’undici iniziale, e querelle del tutto nuove. A partire da quella tra Allegri e Conte, i quali da diverse settimane si punzecchiano a distanza. Il tecnico juventino in più di un’occasione ha indicato i milanesi come nettamente favoriti per la vittoria del campionato, il rossonero invece ha ribattuto asserendo che il comportamento di Conte sminuisce il valore dei torinesi. Adesso però è tempo di lasciare da parte le parole e pensare alla sfida. Un match che vedrà tra i protagonisti, sin dall’inizio, Zlatan Ibrahimovic: lo svedese, squalificato per tre turni in campionato a causa di un ceffone rifilato ad Aronica e che dunque, salvo sconti, non potrà partecipare al match scudetto con i bianconeri, potrà rifarsi subito. E’ intenzione di Allegri utilizzarlo vista l’indisponibilità in campionato.
Per quanto riguarda il resto della squadra Allegri deve fare i conti con le numerose defezioni. In porta al posto di Abbiati c’è Amelia, difesa a quattro con Abate e uno tra Mesbah, favorito, e Antonini a sinistra. Thiago Silva e Mexes, complice anche la defezione di Nesta, agiranno in mezzo. A centrocampo spazio al trio Ambrosini, Van Bommel ed Emanuelson, con Seedorf che agirà dietro al tandem formato da Ibra e presumibilmente Maxi Lopez, favorito su El Shaarawy.
Pochi problemi invece per Conte che comunque farà leva sul turnover. In porta c’è Storari, davanti a lui difesa a tre con l’esordiente Caceres, Bonucci e Chiellini. A centrocampo sugli esterni agiranno Giaccherini ed Estigarribia, con Padoin, Pirlo e Marrone centrali. Out invece Marchisio e Pepe. In avanti accanto al capitano Del Piero c’è Borriello, ex di turno.
PROBABILI FORMAZIONI MILAN JUVENTUS
MILAN (4-3-1-2): Amelia; Abate, Mexes, Thiago Silva, Mesbah; Ambrosini, Van Bommel, Emanuelson; Seedorf; Ibrahimovic, Maxi Lopez. A disp.: Roma, Zambrotta, Bonera, Antonini, El Shaarawy, Inzaghi, Robinho, Allenatore: Allegri.
JUVENTUS (3-5-2): Storari; Caceres, Bonucci, Chiellini; Giaccherini, Padoin, Pirlo, Marrone, Estigarribia; Borriello, Del Piero. A disp.: Buffon, De Ceglie, Barzagli, Lichsteiner, Elia, Matri, Quagliarella. Allenatore: Conte.
Il Milan paga l’ennesimo errore di Robinho in fase realizzativa, e viene tradito dal calciatore simbolo, Zlatan Ibrahimovic, espulso a metà della ripresa. Il Napoli non riesce a creare grandi occasioni da rete, a parte quella di Cavani che però spreca mandando alto un colpo di testa da posizione favorevole.
Thiago Silva 6,5: con il passare degli anni è diventato una sicurezza. Ha preso ormai il posto di Nesta nella retroguardia rossonera, insuperabile per tutti. Non è un caso che i giocatori del Napoli riescano a costruire una sola palla gol in 90′ minuti di gara.
Mexes 6,5: titolare a causa dell’assenza di Nesta, riesce a farsi valere al centro della difesa. Unica pecca della gara il pasticcio che nel primo tempo ha dato l’occasione a Lavezzi di concludere facilmente a tu per tu con Abbiati, ma per fortuna del Milan il calciatore argentino fallisce l’aggancio decisivo.
Van Bommel 6,5: vince il ballottaggio per la maglia da titolare nei confronti del capitano Ambrosini e non delude. Giganteggia a centrocampo nonostante le difficoltà della partita, non si arrende fino al 90′. Autentico guerriero.
Seedorf 5: l’olandese è in un periodo di forma no, anche quest’oggi deludente e mai incisivo durante l’arco della partita, prima di essere sostituito da Ambrosini in seguito all’espulsione di Ibrahimovic. Si rende pericoloso solo in una circostanza, quando con un tiro da fuori sfiora la traversa della porta difesa da De Sanctis.
Ibrahimovic 4,5: entra in gara nervoso. Sembra avercela con il mondo intero. Alla fine del primo tempo sbotta dopo l’ennesimo cross sbagliato. Ad inizio ripresa parte con il piglio giusto e un De Sanctis strepitoso gli nega la gioia del gol. Pochi minuti più tardi perde la ragione colpendo con uno schiaffo Aronica. Espulsione e maxi squalifica in arrivo. La Juventus è a rischio.
Robinho 4: i primi 45′ minuti lo vedono protagonista di una prestazione fumosa, inconcludente, senza capo né coda. Al 50′ minuto del secondo tempo spreca l’inimmaginabile solo davanti a De Sanctis con tutto lo specchio della porta a disposizione. Sostituito da Maxi Lopez nel finale di gara, riceve il “caloroso saluto” da parte di San Siro, ormai stufo degli errori macroscopici dell’attaccante brasiliano.
De Sanctis 7: due miracoli del portiere azzurro salvano il risultato a San Siro del Napoli. L’intervento in tuffo sul tiro angolatissimo di Ibrahimovic nei primi minuti del secondo tempo e la parata al volo sulla conclusione difficilissima di Robinho nel finale di partita. Quanto basta per meritarsi la palma di migliore in campo.
Zuniga 6,5: il colombiano mette in grande apprensione Abate sulla corsia di destra dei padroni di casa, puntandolo ogni qualvolta si presenti l’occasione, stravincendo il duello con il terzino destro rossonero. Mazzarri azzecca la scelta di preferire il colombiano a Dossena.
Inler 6: subentra nel secondo tempo a Dzemaili, non demeritando. Si rende pericoloso anche in una circostanza con un tiro dalla distanza, ma la sua conclusione finisce lontana dallo specchio della porta difesa da Amelia.
Hamsik 6: senza infamia e senza lode la prestazione dello slovacco, uno degli uomini più attivi della truppa di Mazzarri in avvio di partita. Sua la prima conclusione in porta del match, con l’estremo difensore rossonero che respinge come può il violento tiro. Pregevole in alcuni scambi con gli altri due “tenori”. In ombra nel secondo tempo, quando il Milan prende in mano il pallino del gioco e cerca di vincere la partita nonostante l’inferiorità numerica.
Lavezzi 5,5: il Pocho è protagonista di qualche buona ripartenza nel primo tempo, ma anche di un mancato stop che avrebbe significato un’occasione da gol molto importante per i suoi compagni di squadra. Sparisce letteralmente nel secondo tempo.
Cavani 5,5: non è facile neanche per il Matador affrontare gente del calibro di Thiago Silva e del Mexes di oggi. Resta in ombra per quasi tutto il match. E’ però proprio al calciatore uruguaiano che capita l’occasione più limpida del Napoli nel secondo tempo, dopo che il Milan era restato in 10 uomini. Palla gol sprecata da Cavani, che solitamente da quella posizione inquadra la porta. Nonostante ciò riesce ad offrire una prestazione più che discreta.
Milan Napoli 0-0 video highlights youtube [jwplayer config=”240s” mediaid=”122968″]
Finisce a reti inviolate il big match fra Milan Napoli. I rossoneri non approfittano del mezzo passo falso della Juve contro il Siena. Robinho sbaglia un incredibile occasione nei minuti iniziali del secondo tempo. Espulso Ibrahimovic per uno schiaffo ai danni di Aronica, con la concreta possibilità che lo svedese possa saltare la sfida scudetto contro la Juventus in campionato. Il Napoli non ha la forza di prendere in mano l’iniziativa e il risultato non cambia.
Primo tempo equilibrato a San Siro, con i rossoneri che riescono a tenere il pallone fra i piedi e gli ospiti che si rendono pericolosi grazie alla velocità di Lavezzi. Il primo tiro in porta arriva al 18′ ed è Hamsik a sparare un tiro violentissimo che Abbiati respinge in angolo. Passano pochi minuti ed una grave incomprensione della coppia Mexes-Abate permette a Lavezzi di trovarsi a tu per tu con il portiere avversario ma l’argentino vanifica tutto sbagliando lo stop. Il Milan fa fatica a creare pericoli alla retroguardia azzurra, con Robinho che appare ancora una volta in giornata no. Nel finale Abbiati, in collaborazione con Abate, regalano il pallone a Cavani, ma il Matador completa la sagra degli errori calciando malissimo.
Il secondo tempo registra subito l’occasione più clamorosa della partita per i rossoneri. Binho completamente solo davanti a De Sanctis manda a lato. Fischi copiosi sull’attaccante brasiliano piovono dagli spalti di San Siro. E’ un Milan più pimpante quello della ripresa. Seedorf scocca un tiro velenoso dal limite che sfiora la traversa. Al 60′ è Ibrahimovic ad andare vicinissimo al gol, ma De Sanctis si supera. Tre minuti più tardi l’episodio che potrebbe cambiare il corso della partita e il destino del campionato. Il bomber svedese, nervoso per tutti i primi 45′ minuti, scarica la propria rabbia su Aronica colpendolo con uno schiaffo. L’arbitro Rizzoli non vede nulla, De Sanctis corre verso l’assistente di linea che segnala l’accaduto all’arbitro il quale non può far altro che espellere l’attaccante rossonero.
Il Napoli potrebbe approfittare dell’inferiorità numerica del Milan ma non trova la forza o il coraggio per impensierire la squadra di Allegri, tranne in un’occasione che vede protagonista Cavani, il quale sbaglia un facile colpo di testa davanti ad Amelia (subentrato all’inizio del secondo ad Abbiati, rimasto negli spogliatoi a causa dell’ennesimo problema muscolare di questa stagione). Il Milan continua ad avere il controllo sul match però non riesce a sbloccare il risultato neanche nel finale, quando Maxi Lopez è subentrato a Robinho senza incidere più di tanto. Tensione alle stelle nei minuti conclusivi, con Allegri che viene espulso per proteste. La squadra di Mazzarri può cautamente sorridere, considerate le sconfitte di Lazio, Inter e Udinese, mentre i rossoneri si rammaricano per la ghiotta occasione sprecata.
Va in scena questo pomeriggio alle 15 la sfida fra Milan Napoli , due formazioni in cerca di riscatto dopo l’ultimo turno infrasettimanale piuttosto deludente per entrambe. Tra i rossoneri non ci sarà Nesta, che non è stato nemmeno convocato a causa di un risentimento muscolare. Mazzarri sembra intenzionato a schierare dal primo minuto l’attacco delle meraviglie, con Lavezzi e Hamsik a supporto del Matador Cavani.
SEEDORF TITOLARE – Allegri ha le idee abbastanza chiare. Il 4-3-1-2 rossonero vedrà protagonista tra i pali Abbiati, in difesa al posto dell’acciaccato Nesta giocherà il francese Mexes, al fianco di Thiago Silva. Sulla destra conserva il posto da titolare Abate, sebbene non lucidissimo nelle ultime uscite, e Antonini farà rifiatare il neo acquisto Mesbah. A centrocampo l’unico ballottaggio è quello per la posizione centrale, dove Van Bommel e il capitano Ambrosini si giocheranno una maglia da titolare fino all’ultimo, con il numero 23 stavolta favorito. Nocerino ed Emanuelson confermano il posto da titolare a centrocampo. In attacco il tecnico livornese rinuncia al tridente, facendo sedere in panchina il giovane El Shaarawy per dare fiducia al brasiliano Robinho, che giocherà in coppia con l’inamovibile Zlatan Ibrahimovic. Nel ruolo di trequartista sarà rispolverato l’olandese Seedorf, che nelle partite importanti ha sempre dato un contributo importante alla causa milanista.
Il big match della 22^ giornata è un crocevia fondamentale per il Milan. Un passo falso quest’oggi e la contemporanea vittoria della Juve contro il Siena a Torino rappresenterebbe una sciagura in termini di classifica, con i bianconeri che andrebbero ad un potenziale +6 sulla squadra di Allegri, dovendo recuperare la partita del Tardini rinviata la scorso martedì. Una vittoria invece lascerebbe la situazione invariata, a meno che gli uomini di Conte non incappino in un clamoroso stop allo Juventus Stadium.
ANCORA UNA BOCCIATURA PER INLER? – Mazzarri sa che a San Siro c’è in ballo qualcosa di molto più importante che i 3 punti. Espugnare il campo del Milan significherebbe non solo rilanciarsi per una rincorsa all’Europa che conta, ma anche essere visti in Italia come i giustizieri dei campioni d’Italia in carica, cucendo sul petto degli juventini il primo scudetto dopo Calciopoli. Il ruolino di marcia dei partenopei in trasferta non è dei più esaltanti, con 13 punti conquistati sui 30 disponibili, frutto di 3 vittorie, 4 pareggi e 3 sconfitte.
Il 3-4-2-1 del Napoli vedrà partire dal primo minuto in porta De Sanctis. Cannavaro è recuperato e torna titolare in un reparto difensivo completato da Aronica e Campagnaro. A centrocampo il tecnico degli azzurri è intenzionato a bocciare per l’ennesima volta Inler, sostituito alla fine del primo tempo nel match casalingo di mercoledì contro il Cesena. Al suo posto è pronto Dzemaili, che farà coppia con Gargano. Nelle fasce confermato Maggio sulla destra, mentre sulla corsia di sinistra Zuniga dovrebbe vincere il ballottaggio con l’ex Liverpool Dossena. In attacco spazio ai tre “tenori”, Hamsik e Lavezzi insieme a Cavani, che proveranno a penetrare il fortino rossonero.
PRECEDENTI – Da quando il Napoli è tornato in Serie A (stagione 2007-2008), non ha mai vinto a San Siro contro il Milan. Quell’anno la formazione azzurra dovette inchinarsi per 5-2, gara che i milanisti ricordano molto bene perché fu il debutto assoluto in maglia rossonera di Alexandre Pato, che bagnò la prima ufficiale con una splendida rete. La stagione successiva vinse sempre la squadra allenata da Carlo Ancelotti, che sconfisse 1-0 i partenopei. Nel 2010 l’unico punto conquistato dagli azzurri, quando riuscirono a strappare l’1-1 alla formazione di Leonardo. L’anno scorso invece ci fu la clamorosa affermazione degli uomini di Allegri per 3-0, un successo che spinse i rossoneri verso la conquista dello scudetto.
I tifosi azzurri sperano che i loro beniamini sappiano ripetere le gesta del girone d’andata, quando riuscirono a sconfiggere un Milan incerottato con un perentorio 3-1, grazie alla fantastica tripletta del Matador Cavani.
Probabili formazioni Milan Napoli
Milan (4-3-1-2): Abbiati, Abate, Mexes, Thiago Silva, Antonini, Ambrosini, Emanuelson, Nocerino, Seedorf, Ibrahimovic, Robinho.
Panchina: Amelia, Bonera, Zambrotta, Mesbah, Van Bommel, El Shaarawy, Maxi Lopez. Allenatore: Allegri.
La sfida di domani fra Milan Napoli è uno spartiacque importante per le due formazioni. I rossoneri si giocano una fetta importante di scudetto, mentre gli azzurri non vogliono perdere ulteriore terreno dopo le recenti delusioni in campionato, che vedono la squadra partenopea lontana dalle posizioni di vertice.
Massimiliano Allegri, all’indomani della sconfitta nel turno infrasettimanale contro la Lazio, aveva avvertito che la sua squadra non si sarebbe lasciata scappare la Juventus capolista. Domani la prova d’appello, e qualora dovesse arrivare l’ennesimo risultato negativo contro una “grande”, lo scudetto prenderebbe la strada per Torino. Un ipotesi che i tifosi milanisti vogliono tenere lontana il più possibile.
La condizione generale della truppa di Allegri non è delle migliori, con il ritiro di Dubai messo sul banco degli imputati, considerato il mese di gennaio non certamente esaltante per il Milan (due sconfitte in campionato e la sofferta qualificazione ai quarti di Coppa Italia contro un Novara ultimo in Serie A). Il tecnico rossonero, che ha da poco firmato il prolungamento del contratto, si gioca gran parte delle proprie carte in questo mese. Contro il Napoli è una sfida ad altissimo coefficiente di difficoltà, sebbene proprio l’anno scorso arrivò uno delle vittorie più belle del Milan targato Allegri. La Juventus è impegnata in casa contro il Siena, non di certo un match impossibile per gli uomini di Antonio Conte, che potrebbero approfittare di una sconfitta a San Siro dei rossoneri per portarsi a un potenziale +7 difficilmente colmabile dal club di Via Turati, considerato anche il calendario che attende il Milan nel mese appena iniziato.
E’ chiaro che a Milanello si facciano due conti. Con che morale potrebbero affrontare la sfida di mercoledì contro i bianconeri in Coppa Italia se arrivasse una delusione domani pomeriggio contro la squadra di Mazzarri? E con l’eventualità di essere già a febbraio fuori gioco per lo scudetto, con che spirito potrà essere affrontata l’importantissima sfida in Champions League contro l’Arsenal?
Domande che i fan del Milan potrebbero chiedersi anche considerando l’ipotesi opposta, con le risposte che non tarderebbero ad arrivare.
A Napoli l’euforia per il passaggio agli ottavi di Champions League sembra essere ormai acqua passata. Gli azzurri in campionato non stanno ripetendo le gesta della passata stagione, che gli aveva visti protagonisti assoluti e addirittura in lotta per lo scudetto a primavera inoltrata. C’è chi lancia accuse verso gli arbitri, chi considera la squadra poco attrezzata per tre impegni, chi ancora crede che Mazzarri con il suo turnover esasperato più di una volta abbia fatto perdere punti importanti ai partenopei. Tutto più o meno condivisibile, sebbene ora sia giunto il momento della svolta. O si vince al Meazza domani (impresa già compiuta dal Napoli quest’anno, quando sul campo c’erano i nerazzurri di Ranieri) oppure si dovrà dire definitivamente addio ad un posto in Champions League, l’obiettivo neanche tanto nascosto del presidente De Laurentiis.
Il settimo posto in classifica, ma sopratutto gli 11 punti di distacco dall’Udinese terza in classifica, sono lo specchio dell’altalenante stagione della squadra di Mazzarri, bella e impossibile in Europa ma non all’altezza in Serie A. L’accesso all’Europa League sembra alla portata dei partenopei, con la semifinale di Coppa Italia raggiunta ed un impegno agevole contro il Siena, che dovrebbe spianare la strada verso la finale del torneo. Ma l’Europa League non è la Champions, e la squadra azzurra è chiamata alla grande impresa, la quale si preannuncia molto complicata.
Milan Napoli le indiscrezioni e i possibili schieramenti Allegri si affida a Seedorf riproposto sulla trequarti sperando che l’olandese possa ispirare Ibrahimovic e Robinho. In mediana capitan Ambrosini dovrebbe dare riposo a Van Bommel mentre Emanuelson partirà da mezzala destra. In difesa Mexes agirà in coppia con Thiago Silva. Nel Napoli Mazzarri si affida al trio delle meraviglie spedendo in panchina il positivo Pandev al cui posto giocherà il rientrante Lavezzi. A centrocampo Dzemaili dovrebbe esser preferito a Inler.
Il Milan ha presentato ieri sera la lista ufficiale di Champions League di 25 giocatori, i quali potranno essere schierati da Massimiliano Allegri per le successivi fasi della competizione europea (ricordiamo che il Milan sarà impegnato fra due settimane nella doppia sfida contro l’Arsenal di Arsene Wenger valida per gli ottavi di finale).
Poche le sorprese che hanno accolto il comunicato della società di Via Turati. Come era stato abbondantemente anticipato, Pippo Inzaghi non farà parte della rosa che disputerà la Coppa Campioni. Lo stesso bomber rossonero, dopo il rifiuto nell’ultimo giorno di mercato all’offerta del Siena di Mezzaroma, aveva ribadito la propria volontà di continuare l’avventura nel club che l’ha visto protagonista negli anni 2000 anche se ciò avrebbe significato non giocare, consacrandolo al grande calcio internazionale e diventando uno degli attaccanti più prolifici in campo europeo (dietro solo alla leggenda spagnola Raul).
Al posto di Superpippo, Allegri ha scelto di dare ad El Shaarawy la possibilità di calcare per la prima volta il terreno della Champions, promuovendo così l’ottimo periodo di forma mostrato dal Faraone nelle ultime partite disputate in campionato e Coppa Italia. Tra i 25 giocatori scelti figura anche il nuovo acquisto Maxi Lopez, il quale andrà a sostituire il convalescente Antonio Cassano (presumibilmente il barese tornerà direttamente nella prossima stagione, sempre che ottenga l’ok da parte dei medici).
L’altra assenza pesante a centrocampo è rappresentata dal nome di Ringhio Gattuso. Il centrocampista rossonero è ancora in cura per il problema che ha funestato tutto il girone d’andata del mediano campione del mondo a Berlino, e Allegri ha preferito non rischiarlo. Non lo sostituirà Muntari, il quale non figura nella lista, ma Merkel. Il giovane prodotto del vivaio rossonero è stato incluso nella lista B, avendo meno di 21 anni ed essendo cresciuto a Milanello.
Trova spazio tra i 25 giocatori anche il nuovo arrivato Mesbah. L’ex leccese va a prendere il posto di Taiwo, che ceduto durante il mercato invernale ai Queens Parker Rangers, è stato tolto dalla lista.
Dopo 14 anni la Lazio batte il Milan in una sfida di campionato. Una vittoria arrivata negli ultimi minuti di gara, dopo 75′ minuti passati a controllare la sterile iniziativa rossonera per poi colpire in contropiede. Protagonista della vittoria, oltre al Profeta Hernanes autore del gol che ha sbloccato il match, anche il capitano Rocchi. L’attaccante ha prima servito l’assist per il brasiliano e qualche minuto più tardi ha realizzato la rete che ha decretato il successo per 2-0 dei padroni di casa. Abulica la prestazione degli ospiti, che pagano la serata no di Ibrahimovic. Buoni lampi da parte del giovane El Shaarawy, mentre nel finale Allegri fa debuttare il nuovo acquisto Maxi Lopez.
Pagelle Lazio Milan
Rocchi 7: il capitano laziale ha il merito di sbloccare un incontro molto difficile, mandando in bambola l’intera retroguardia milanista ed un opaco Nesta, permettendo ad Hernanes di infilare Abbiati. Decisivo anche nell’azione del secondo gol, quando con un destro imparabile per l’estremo difensore rossonero fa andare in estasi i tifosi laziale. Contestazione dimenticata, Cissé anche.
Hernanes 7: il Profeta segna il gol del momentaneo 1-0 che arriva come un fulmine a ciel sereno sulla testa dei giocatori di Allegri. Da il là all’azione del secondo gol biancoceleste, servendo a Lulic un pallone filtrante che il serbo finalizza in assist a Rocchi. Due minuti dopo il primo gol sfiora il raddoppio replicando lo stesso movimento realizzato in occasione della prima segnatura.
Marchetti 6,5: si conferma un autentico baluardo per la retroguardia biancoceleste, comandata dalla coppia dei centrali difensivi Biava-Dias. Due parate decisive, una nel primo tempo sul colpo di testa di Nocerino al 6° minuto e l’altra sulla respinta dello stesso Biava sugli sviluppi di un azione molto pericolosa da parte di Robinho.
Lulic: 6,5: il serbo ha gamba e sprint per mettere in difficoltà la fascia destra del Milan e in particolar modo Abate. Pericoloso con il tiro da fuori nel primo tempo, serve l’assist per il secondo gol che porta la firma di Tommaso Rocchi.
Biava 6,5: fisicamente è inferiore a pochi. Ne sa qualcosa Zlatan Ibrahimovic, più volte in chiara difficoltà contro il difensore laziale. Provvidenziale la respinta sul tentativo di passaggio in area di rigore della punta milanista Robinho in favore di Seedorf.
Dias 6: il brasiliano stenta a ripetere le prestazioni dell’anno scorso. Nonostante tutto disputa una prova sufficiente, sebbene non sia difficile contro i vari Robinho-Ibra visti quest’oggi.
Thiago Silva 6,5: l’unico a salvarsi nel naufragio rossonero. Dimostra la sua classe con ottimi interventi nel primo tempo, non riesce ad arrestare però la disfatta negli ultimi minuti dell’incontro.
El Sharaawy 6: il migliore nell’attacco milanista. Corre, mostra dinamismo e lampi di classe. Il ragazzo sta crescendo, merito anche della pazienza di Allegri. Il tecnico livornese riuscirà a ritagliare uno spazio importante per l’ex attaccante del Padova una volta che rientrerà a pieno regime anche Pato?
Nocerino 6: la corsa è quella di Rino Gattuso, ovunque nel campo dell’Olimpico. Gli inserimenti in area di rigore sono quelli del Principe Boateng. Mescolate le due personalità esce lui, Nocerino. L’ex centrocampista rosanero chiarisce al pubblico come sia riuscito a diventare il secondo miglior marcatore della stagione del Milan.
Mesbah 5,5: volontà e determinazione non mancano al terzino sinistro arrivato dal Lecce poco più di una settimana fa. Una domanda però nasce spontanea vedendo la partita di questa sera. Chi ha insegnato all’algerino a calciare i cross dal fondo? Di sicuro non Serse Cosmi.
Nesta 5,5: per l’ex difensore della Lazio una giornata no. Gravi indizi di colpevolezza gravano sul centrale rossonero in occasione del primo gol biancoceleste. Il divario fra lui e Thiago Silva si allarga a dismisura. L’allievo supera il maestro.
Ibrahimovic 5: una delle partite più brutte durante quest’annata e i tifosi del Diavolo si augurano che rimanga un “unicum” della stagione. Una partita no può capitare a tutti, forse non allo svedese. Domenica contro il Napoli arriva la rivincita?