Tag: Massimiliano Allegri

  • Milan, Pato in bilico. Torna di moda Tevez

    Milan, Pato in bilico. Torna di moda Tevez

    Al Milan tiene banco il caso Pato. Il brasiliano lunedì volerà negli Usa dove verrà seguito da un nuovo guru del settore. Nonostante le rassicuranti esternazioni di Adriano Galliani, il futuro del Papero appare lontano da Milanello. L’ad rossonero non ha fatto nulla per nascondere la propria ammirazione per Carlos Tevez, tornato a giocare in Premier e subito protagonista nel match vinto contro il Chelsea di Di Matteo. Oltre all’Apache il Milan segue da vicino anche l’evolversi della situazione Van Persie, il cui contratto scade a giugno del 2013. In ogni caso Galliani avrebbe già allacciato i discorsi con il Catania per  completare l’acquisto di Maxi Lopez quest’estate. Tra il Milan e Pato sarà ancora amore?

     

    PATO – Gli infortuni che hanno colpito il numero 7 rossonero rappresentano un vero e proprio rebus, e nonostante l’intervento dei più grandi specialisti l’attaccante brasiliano continua a restare fermo ai box. In questa stagione ha totalizzato soltanto 11 presenze in campionato, realizzando un solo gol. Da quando è approdato in Italia, il 22 enne ha subito 13 infortuni gravi, quasi tutti a livello muscolare. Il miglior Pato è stato proprio quello della stagione 2008-2009, l’ultima che ha visto Carlo Ancelotti sedere sulla panchina del Milan, quando venne schierato in 36 occasioni realizzando 15 gol (fin qui il miglior score del brasiliano in Serie A). Dall’arrivo di Leonardo all’avvento di Allegri, il Papero in quasi 3 anni ha disputato meno di 60 incontri in campionato, praticamente la metà di quelli disponibili.

    Sebbene la carta d’identità induca a riflettere bene prima di una cessione avventata, in Via Turati non hanno avuto particolari remore nell’imbastire la duplice trattativa che avrebbe permesso l’arrivo di Tevez in rossonero e l’approdo di Pato a Parigi, dove ad aspettarlo a braccia aperte c’era il maestro Ancelotti insieme a Leonardo. L’affare saltò a causa dell’intervento presidenziale, con Berlusconi primo tifoso del “genero” e preoccupato dalle bizze dell’argentino. Da gennaio ad oggi il verdeoro si è bloccato per altre due volte, disputando la miseria di due incontri, quanto basta per convincere anche il tifoso più scettico. Il viaggio negli Usa del Papero è da leggersi in chiave mercato, perché al Milan c’è l’assoluta necessità di mostrare un Pato sano per l’ultima parte di stagione, affinché l’interesse e il prezzo del giocatore rimangano alti. Il Psg rimane alla finestra.

    alexandre pato | © Valerio Pennicino/Getty Images

    TEVEZ – La punta del City rimane in cima alla lista dei desideri di Galliani. L’assist per Nasri nell’ultimo incontro di campionato sarà stato tuffo al cuore per l’ad rossonero, da sempre estimatore dell’argentino. Il flirt tra Tevez e il Milan potrebbe sbocciare nuovamente in estate, quando i rossoneri avranno la possibilità di presentarsi adeguatamente al cospetto della dirigenza inglese, forti della sempre più probabile cessione di Pato al Psg.

    VAN PERSIE – Non è però tramontata nemmeno l’ipotesi Van Persie. L’olandese dell’Arsenal non ha ancora rinnovato il proprio contratto (in scadenza nel 2013 ndr)  con i Gunners, e qualora il club londinese non dovesse centrare la qualificazione alla prossima edizione della Champions League, l’attaccante olandese potrebbe salutare Londra e offrirsi ad una nuova squadra. Su Van Persie non c’è soltanto il Milan. La stagione fin qui straordinaria del giocatore ha suscitato l’interesse dei più grandi club europei, fra cui Real Madrid e lo stesso City di Roberto Mancini.

     

    MAXI LOPEZ – Da non sottovalutare infine il futuro dell’ex Barcellona. L’argentino sta facendo di tutto per conquistare la considerazione di mister Allegri, e le ottime prestazioni fin qui disputate (Udine, Torino) sembrano aver convinto Galliani nell’acquistare a titolo definitivo il cartellino dell’etneo, potendo contare sugli ottimi rapporti con la società del Catania e il direttore sportivo Lo Monaco.

  • Milan, contro la Roma tornano Nesta e Boateng

    Milan, contro la Roma tornano Nesta e Boateng

    Dopo l’eliminazione dalla Coppa Italia di martedì scorso, il Milan è atteso dalla sfida contro la Roma di Luis Enrique. Partita cruciale in ottica campionato per la squadra rossonera, che attualmente conserva un margine di 4 punti sui rivali bianconeri. Le notizie che arrivano dall’infermeria rallegrano Massimiliano Allegri, che potrà contare sui rientri di Nesta e Boateng. Non solo Roma però, fra meno di 10 giorni a San Siro arriva il Barcellona, lanciatissimo nella Liga, dove ha riaperto la sfida scudetto con i rivali del Real Madrid. Per la sfida di Champions League potrebbero tornare a disposizione del tecnico rossonero anche Van Bommel e Robinho, insieme al capitano Ambrosini.

    RITORNA BOA – I tifosi del Diavolo attendevano il rientro del Boa da quasi un mese. L’ultima del ghanese a San Siro era stata la partita “perfetta”, quel Milan Arsenal terminato 4-0 in favore dei rossoneri. Ancora è prematuro affermare se Allegri rischierà un suo utilizzo già questo sabato nel match contro i giallorossi, oppure lo preserverà per lo scontro con la formazione di Guardiola, con la seconda ipotesi più plausibile. Nel caso Boateng venisse risparmiato nell’incontro di sabato, sarà l’olandese Emanuelson a giocare nel ruolo di trequartista, dopo le ultime prestazioni che hanno fatto registrare una crescita esponenziale dell’ex calciatore dell’Ajax.

    Oltre al Boa, a Milanello si è rivisto anche Alessandro Nesta. Il difensore centrale rossonero ha svolto l’intera seduta di allenamento con i propri compagni di squadra, e anche lui può dirsi pienamente recuperato. Nonostante il suo recupero, Allegri pare intenzionato a schierare Mexes (ex della partita). Il francese rientra dalla squalifica di tre giornate inflittagli dal giudice sportivo in seguito al pugno rifilato a Borriello in Milan Juventus, e al momento l’ex giallorosso offre maggiori garanzie al tecnico toscano.

    kevin prince boateng | © ANDREAS SOLARO/AFP/Getty Images

    VAN BOMMEL – L’infermeria del Milan continua lentamente a svuotarsi. Nello spazio di pochi giorni torneranno a completa disposizione Mark Van Bommel, Ambrosini e il giovane Merkel. Il primo è fermo dalla sfida di Londra contro i Gunners di Arsene Wenger per un problema alla schiena e la sua presenza in campo contro il Barcellona rappresenterebbe una notizia decisamente rassicurante per i tifosi del Diavolo. Sulla via del recupero anche il capitano della squadra rossonera. La lieta novella però arriva dal rientro lampo del giovane Merkel, infortunatosi a gennaio nella partita di Coppa Italia contro il Novara. Una grave distorsione al ginocchio, con interessamento al collaterale, che aveva fatto pensare al peggio. Sorprende come dopo soli due mesi il centrocampista classe ’92 sia pronto a tornare in gruppo, offrendo così ad Allegri un ulteriore pedina a centrocampo. Rino Gattuso, convocato sette mesi dopo la sua ultima apparizione, dovrà lottare con tutte le sue forze per ottenere un posto da titolare in mezzo al campo rossonero, considerata l’agguerrita concorrenza.

    ROBINHO – Meno sicuro invece il recupero del brasiliano Robinho, infortunatosi alla caviglia destra la settimana scorsa. Dal Milan trapela un cauto ottimismo. Qualora l’attaccante verdeoro non dovesse farcela, con ogni probabilità sarà il turno di Maxi Lopez. L’argentino, già sicuro di un posto da titolare nella sfida contro la Roma dopo l’ottima prova offerta martedì in Coppa Italia, ha la concreta opportunità di giocare contro i suoi ex compagni blaugrana. Intanto Pato è volato negli Usa per un nuovo consulto riguardo gli infortuni muscolari che ormai lo perseguitano da oltre un anno. Sarà la volta buona?

  • Vucinic salva imbattibilità Juve? E’ caos nel web

    Vucinic salva imbattibilità Juve? E’ caos nel web

    Oltre alla finale di Coppa Italia conquistata, Conte può sorridere anche per un altro aspetto, l’imbattibilità della Juventus continua. I numeri non sono tutto, ma a volte riescono a spiegare abbastanza bene la stagione di una squadra. In Italia non accadeva da anni che un club arrivasse a marzo inoltrato senza aver subito una sconfitta. Se lo ricorderanno i tifosi del Milan, che all’inizio degli anni ’90 firmò la striscia record di 58 risultati utili consecutivi in campionato. Nel frattempo in internet impazza la polemica fra le due tifoserie di Juve e Milan in merito al match di ieri sera che ha visto i rossoneri chiudere i primi 90′ minuti avanti per 2-1. Il Diavolo recrimina, le statistiche però sono a favore dei bianconeri.

     

    CARTA CANTA – Il regolamento parla chiaro e gli esempi a riguardo sono particolarmente significativi. L’imbattibilità della Juventus è salva perché le statistiche del calcio non si interrompono al 90° quando il match in questione prevede lo svolgimento anche dei tempi supplementari o i rigori. Quindi l’incontro andato in scena a Torino fra Juventus e Milan verrà registrato negli almanacchi come 2-2 d.t.s. , e non 1-2 per la squadra di Allegri. E’ un concetto razionale, lo esige la logica. Se ad esempio noi volessimo sfogliare la bibbia del calcio e conoscere il risultato di Italia – Germania, non vedremo mai l’1-1 dei primi 90′ minuti, ma leggeremo il leggendario 4-3 maturato durante i tempi supplementari.

    La stessa partita di ieri sera mostra un altro concetto fondamentale, ovvero che i 30′ minuti aggiuntivi non costituiscono una partita a sé ma continuano ad essere considerati il prolungamento naturale dei 90′ minuti di gioco. Infatti qualora il Milan avesse segnato un gol nei tempi supplementari, sarebbero stati i rossoneri a conquistare il pass per la finale, grazie alla regola dei gol segnati in trasferta. Nel caso i supplementari fossero giudicati una partita isolata, la gara si sarebbe conclusa ai calci di rigore se i rossoneri avessero risposto al gol di Vucinic.

    mirko vucinic | © GIUSEPPE CACACE/AFP/Getty Images

    MONDO SCOMMESSE – Le scommesse sportive la pensano invece in maniera totalmente differente, poiché le puntate valgono soltanto per i 90′ minuti di gioco, anche qualora la partita dovesse proseguire con i tempi supplementari. Tutti coloro che avevano puntato sul 2 del Milan hanno regolarmente vinto, dal momento che il punteggio al termine dei 90′ era fissato sul 2-1 per il Diavolo, mentre hanno perso gli scommettitori che hanno puntato sul pareggio. Però ai fini delle statistiche del calcio le scommesse non contano, e quindi l’imbattibilità della Juventus è salva.

    CHI MEGLIO DELLA JUVE? – In Serie A c’è però chi ha fatto ancora meglio della squadra bianconera. E’ il Milan degli Invincibili, targato Sacchi prima e (sopratutto) Capello poi. Iniziò tutto al termine della stagione ’90-91, l’ultima (o quasi) di Sacchi in rossonero, per poi sfociare nell’incredibile annata successiva con Capello nel ’91-92, dove il Milan vinse il campionato senza subire una sola sconfitta. La striscia positiva proseguì anche all’inizio della stagione ’92-93, e fu l’attaccante del Parma Asprilla a mettere fine all’incredibile sequenza di 58 risultati utili consecutivi degli uomini di Capello (il destino volle che il gol realizzato dal colombiano entrasse in porta al 58° minuto dell’incontro, Milan Parma 0-1).

    SEMPRE MILAN JUVE – E’ sempre Milan – Juve. Lo scontro sull’imbattibilità bianconera è soltanto l’ultimo di una lunga serie. Galeotto fu quel gol fantasma di Muntari nel corso del primo tempo del big match disputato a San Siro un mese fa. Antonio Conte non ha mai nascosto il proprio orgoglio nell’essere ancora imbattuto, ricordandolo anche dopo il pareggio di Bologna che ha permesso al Milan di allungare in classifica. I tifosi rossoneri possono mettersi il cuore in pace, mentre i tifosi della Juve possono anche segnarsi un altro dato statistico: nessuna squadra che ha pareggiato 15 volte nell’arco dello stesso campionato ha poi vinto lo scudetto (i bianconeri sono fermi a quota 14). Però in fondo si sa, il calcio non è soltanto una questione di numeri.

  • Juve – Milan, mistero Ibra. Non gioca, forse si

    Juve – Milan, mistero Ibra. Non gioca, forse si

    Non gioca, gioca, anzi no, forse si. Zlatan Ibrahimovic ha la febbre e, contrariamente a quanto annunciato questa mattina, non dovrebbe partire nell’undici titolare del Milan che stasera affronterà la Juventus a Torino per la semifinale di ritorno di Coppa Italia ma dovrebbe accontentarsi di assistere al match dalla panchina. Questo a meno di clamorose sorprese dell’ultimo momento. Pare però che Allegri, in questo senso, stia facendo pretattica.

    Il tecnico rossonero alla vigilia aveva fatto intuire che avrebbe concesso un turno di riposo a chi aveva giocato di più in vista delle delicate sfide con Roma in campionato e Barcellona nei quarti di Champions, dando spazio alle seconde linee nonostante l’importanza della gara. Tra questi rientravano proprio Ibra e Thiago Silva, sostituiti in formazione rispettivamente da Maxi Lopez e Yepes. Questa mattina invece la novità, il gigante svedese e il forte centrale brasiliano erano dati entrambi partenti dall’inizio per fare coppia l’uno con El Shaarawy e l’altro con Mexes.

    Pochi minuti fa l’aggiornamento sulle condizioni di salute di Ibra, vittima di un attacco influenzale e quindi costretto a dare forfait ma a tingere di giallo la vicenda le ultime di Milan Channel che ha dato l’attaccante svedese in campo dal primo minuto, notizia questa che rafforza la tesi della pretattica adottata da Allegri per l’occasione. Chi affiancherà il Faraone dall’inizio lo sapremo solo quando il tecnico campione d’Italia deciderà di comunicare la formazione ufficiale non prima delle 20 lasciando noi e Conte con il dubbio fino all’ultimo momento. Per quanto riguarda il resto tutto confermato con Amelia in porta, Antonini e Mesbah agiranno sulle fasce con Mexes e Thiago Silva al centro della difesa; in mediana ci saranno Muntari, l’ex Aquilani e Seedorf favorito su un altro ex, Nocerino, che aveva segnato nell’ultima sfida di campionato, con Emanuelson vertice alto del rombo ed El Shaarawy che attende con ansia di conoscere il nome del compagno di reparto (Ibra o Maxi Lopez).

    Zlatan Ibrahimovic © Valerio Pennicino/Getty Images

    In casa Juventus Conte ha dato una certezza: giocherà capitan Del Piero, lo aveva annunciato ieri pomeriggio nella consueta conferenza stampa della vigilia. “E’ la gara più importante dell’anno, sarà la partita di Alex” aveva detto ieri il tecnico che dovrà fare a meno di Barzagli che ancora non si è ristabilito completamente dall’infortunio; in compenso Conte recupera Chiellini il quale giocherà dal primo minuto nel 4-3-3 che prevede Storari tra i pali, certa la presenza di Lichsteiner a destra dal momento che il terzino svizzero sarà squalificato per il prossimo impegno di campionato contro l’Inter, Bonucci e Caceres centrali e il difensore livornese dirottato a sinistra; in mezzo al campo niente riposo per Pirlo che sarà al suo posto in cabina di regia con Vidal e Giaccherini al suo fianco, in attacco tridente Vucinic, Del Piero e Pepe. Ma anche in casa bianconera ci potrebbero essere sorprese dell’ultima ora con Conte che potrebbe pensare al solito 3-5-2 quando si tratta di affrontare grandi squadre, con Lichtsteiner che avanzerebbe sulla linea dei centrocampisti e i 3 dietro che saranno Caceres, Bonucci e Chiellini; Giaccherini farebbe l’interno di centrocampo con Pepe spostato a sinistra e Vucinic o Quagliarella ad affiancare Del Piero in attacco. Panchina invece per Matri.

    PROBABILI FORMAZIONI JUVENTUS – MILAN

    JUVENTUS (4-3-3): Storari; Lichtsteiner, Caceres, Bonucci, Chiellini; Vidal, Pirlo, Giaccherini; Pepe, Del Piero, Vucinic. Allenatore: Conte.

    MILAN (4-3-1-2): Amelia; Antonini, Mexes, Thiago Silva, Mesbah; Aquilani, Muntari, Seedorf; Emanuelson; El Shaarawy, Ibrahimovic. Allenatore: Allegri.

  • Coppa Italia, Juventus – Milan probabili formazioni. Ibra e Del Piero in campo

    Coppa Italia, Juventus – Milan probabili formazioni. Ibra e Del Piero in campo

    E’ la partita più importante dell’intera stagione” così Antonio Conte descrive la partitissima Juventus Milan valevole per l’accesso alla finale di Coppa Italia. Le due squadre, che in campionato si stanno rincorrendo per la corsa allo scudetto, si affrontano per la quarta volta in stagione. Il vantaggio dei match giocati tra le due formazioni è tutto dalla parte dei bianconeri che hanno vinto la partita d’andata di campionato e pareggiato, non senza scatenare polemiche, quella di ritorno. La Juve si è inoltre aggiudicata per 2-1 l’andata di Coppa Italia a San Siro. In campionato, ai punti, è il Milan ad essere in vantaggio di 4 misure sui torinesi.

    Juve – Milan, aldilà della posta in gioco, è da sempre una partita che vale più di tante altre, vuoi per la storia dei due club, vuoi per le recenti polemiche che ruotano attorno alle due squadre e che hanno in questi ultimi mesi aumentato la rivalità, oltre che tra i tifosi, anche della dirigenza (in primis si sottolinea la poca simpatia che intercorre tra i due tecnici).

    La Juventus, forte del risultato di Firenze di sabato scorso (5-0) affronterà i rivali con il morale rafforzato anche grazie alle parole di Mister Conte il quale non ha mai nascosto il desiderio di vincere la competizione per portare a casa la decima Coppa Italia. Il modulo scelto dovrebbe essere il 4-3-3, nel corso della conferenza stampa di ieri il tecnico ha annunciato che sarà la partita di capitan Del Pierouno che ha sempre dato tanto quando è stato chiamato” – spiega Conte che comunque farà ricorso al turn over ma senza esagerare. In porta Storari così come nelle gare precedenti, in difesa potrebbe rientrare Chiellini con a fianco Bonucci e Caceres, autore delle due reti all’andata. Niente turn-over per Lichtsteiner dato che lo svizzero salterà il big match in campionato contro l’Inter perchè diffidato.
    Mediana affidata a Pirlo, Vidal e Giaccherini con Marchisio che osserverà un turno di riposo mentre in attacco il tecnico ha ancora qualche dubbio per chi andrà a formare il tridente con Del Piero, con Vucinic, Quagliarella, Borriello, Pepe ed Estigarribia in lizza per due maglie.

    Alessandro Del Piero © Claudio Villa/Getty Images

    Solito 4-3-1-2 per Allegri che deve far fronte alle diverse assenze che non consentiranno al tecnico di ricorrere al turnover. Ibrahimovic giocherà dal primo minuto al contrario della panchina ipotizzata alla vigilia che gli avrebbe permesso di risparmiare energie in vista del difficile impegno contro la Roma prima e il Barcellona dopo così come Thiago Silva, inizialmente escluso dall’undici iniziale ma che prenderà il suo posto al centro della difesa insieme a Mexes con Antonini e Mesbah sulle fasce. Confermato Amelia in porta, a centrocampo spazio per Nocerino, Aquilani, Muntari in ballottaggio con Seedorf, Emanuelson, che gode di un momento strepitoso di forma agirà dietro le due punte che saranno Ibra ed El Shaarawy.

    Tutto pronto quindi per la grande sfida che rispolvera il prestigio della Coppa Italia come un tempo. L’appuntamento è per stasera allo Juventus Stadium, l’importanza dell’evento fa sì che la il big match sia trasmesso da Rai Uno secondo gli accordi televisivi ma, per gli oltre 60 milioni di italiani all’estero, sarà trasmessa anche in diretta mondiale grazie a Mediaset Italia visibile su alcune tra le più importanti emittenti del mondo: in Europa, Nordamerica, Sudamerica e Australia. E questa volta almeno Juventus Milan sarà una sfida che in qualche modo unisce.

    PROBABILI FORMAZIONI JUVENTUS – MILAN

    JUVENTUS (4-4-2): Storari; Lichtsteiner, Caceres, Bonucci, Chiellini; Giaccherini, Pirlo, Vidal; Pepe, Del Piero, Vucinic. All. Conte.

    MILAN (4-4-2): Amelia; Antonini, Thiago Silva, Mexes, Mesbah; Nocerino, Aquilani, Muntari; Emanuelson; Ibrahimovic, El Shaarawy. All. Allegri.

  • Juve – Milan vigilia di Coppa Italia. Conte “La partita di Del Piero”, Allegri rinuncia a Ibra

    Juve – Milan vigilia di Coppa Italia. Conte “La partita di Del Piero”, Allegri rinuncia a Ibra

    La sfida infinita continua, dopo le polemiche, i veleni, le frecciate e le schermaglie delle settimane scorse fuori dal rettangolo verde di gioco, Juve Milan domani vivrà un’altra tappa cruciale della sua storia, allo ‘Stadium’ è in programma la semifinale di ritorno di Coppa Italia che decreterà la finalista della competizione. Quella di domani sera sarà la quarta sfida stagionale tra le due squadre che stanno dominando la Serie A con i rossoneri che hanno approfittato del calo della Vecchia Signora per portarsi a +4 in classifica quando il calendario dice -10 alla fine del campionato. I precedenti stagionali sorridono ai bianconeri che hanno battuto la squadra di Allegri in due occasioni, 2-0 nella gara del girone d’andata di campionato con doppietta di Marchisio al termine di una prestazione eccellente della squadra di Conte e 2-1 nella semifinale d’andata di Coppa Italia giocata a San Siro con un’altra doppietta, questa volta di Caceres.

    Ma la partita che è passata alla “storia” e che ha segnato un punto di rottura nei rapporti delle due società da sempre alleate è stata quella dello scorso 25 febbraio quando le due squadre si sono affrontate nella ‘Scala del calcio’ a San Siro per la sfida scudetto. In quell’occasione finì in parità 1-1 con gol di Nocerino e Matri ma le polemiche per la svista clamorosa sul gol di Muntari sull’1-0 in casa rossonera grida ancora vendetta, così come la Juve recrimina per un gol annullato e per le espulsioni mancate a Mexes e lo stesso Muntari. Da lì un’escalation di polemiche sfociate nel duro sfogo che ha visto coinvolto l’ad Adriano Galliani a fine primo tempo, nel “faccia a faccia” a fine partita tra alcuni giocatori delle due squadre e nelle frecciate continue di Allegri all’indirizzo della Juve, in particolar modo verso Conte e Marotta.

    Robinho e Pirlo © Valerio Pennicino/Getty Images

    Domani sera le due contendenti allo scudetto tornano ad affrontarsi, in palio non c’è solo una finale di Coppa Italia ma la volontà di affermare la propria supremazia e di dimostrare chi tra le due è la squadra più forte. Conte nella conferenza stampa alla vigilia è stato chiaro, affermando che quella di domani sera sarà la gara più importante della stagione quasi a voler caricare al massimo il gruppo. Il tecnico bianconero non ha fatto mistero su quelli che saranno gli interpreti della sfida, annunciando l’impiego dal primo minuto di Del Piero: “Sarà la partita di Alex: è giusto che la giochi perchè insieme a Buffon è sempre stato il valore aggiunto della squadra e lo ha confermato. Questa gara ci darà la possibilità di alzare un trofeo. Per questo motivo per me è la più importante dell’anno”.

    In casa Milan l’atmosfera è serena, il sorteggio avverso in Champions League che ha designato il Barcellona come avversario da affrontare ai quarti non ha sclafito il buon umore di Allegri e della squadra che anzi vedono nella sfida contro i blaugrana campioni di tutto uno una prova stimolante per testare il reale valore della squadra rossonera e per capire quanto lontano si può arrivare. Secondo le ultime previsioni il tecnico del Diavolo dovrebbe rinunciare a Ibrahimovic, mai come quest’anno così decisivo, e ai titolari concedendo loro un turno di riposo in vista del difficile turno di campionato contro la Roma e l’appuntamento cruciale della stagione contro il Barça dando spazio alle seconde linee e a chi ha giocato di meno. L’obiettivo è ribaltare l’1-2 dell’andata per accedere alla finalissima e rimanere così in corsa per tutte e tre le competizioni.

  • Parma Milan 0-2, turbo Emanuelson

    Parma Milan 0-2, turbo Emanuelson

    Il Milan vince a Parma con relativa tranquillità, senza lasciare scampo ai padroni di casa che soccombono per 2-0. Grazie al penalty realizzato Ibrahimovic raggiunge venti gol in campionato, rafforzando la propria leadership nella classifica marcatori. Tra i rossoneri da sottolineare l’ottima prova di Emanuelson, che oltre al gol dimostra di essersi perfettamente calato negli schemi di Allegri. Generosa la prestazione dei gialloblu, soltanto due traverse negano la rete agli uomini di Donadoni.

    Il successo di ieri ha permesso al Milan di mantenere intatto il vantaggio sulla Juventus, vittoriosa per 5-0 all’Artemio Franchi. Si fa preoccupante invece la classifica per il Parma, con il Lecce che ha la possibilità di accorciare a meno 3 dai ducali.

    Parma Milan 0-2, le pagelle
    PARMA
    Mirante 6,5: compie un paio di interventi decisivi su Ibrahimovic ed Emanuelson, che consentono ai suoi compagni di squadra di mantenere un punteggio meno complicato da spiegare a casa.
    Zaccardo 5: completamente in bambola nell’arco dei 90′ minuti. Prima consegna il rigore al Milan trasformandosi in pallavolista in occasione del corner di Emanuelson al 17′. Passano soltanto 15′ minuti e stende Ibra in area di rigore. Banti lo grazia, ma per lui la partita sarebbe finita lì.
    Biabiany 5,5: giornata no per il francese. L’ex nerazzurro non è stato capace di confermare i progressi delle ultime giornate e al Parma servirà il miglior Biabiany per raggiungere senza troppi patemi l’agognata salvezza.
    Floccari 6: forse sta ancora tremando la porta di Abbiati, dopo la sfortuna traversa colpita dall’attaccante nel finale. Il gesto tecnico meritava ampiamente il gol, semplicemente non era destino.
    Giovinco 6: non sarà stato autore di una prova da raccontare ai nipotini, di certo però la Formica atomica è da apprezzare per la generosità messa in campo nel corso della gara. Riesce nell’impresa di far schiantare l’arbitro su Nocerino, dopo aver dribblato quest’ultimo, scatenando gli applausi del Tardini.

    urby emanuelson | © Marco Luzzani/Getty Images

    MILAN
    Abbiati 6: partita più complicata rispetto a quella di Lecce, sebbene debba compiere una sola parata importante, a tre minuti dal termine sulla conclusione di Musacci deviata da Thiago Silva (6,5).
    Bonera 6,5: al Tardini si è rivisto un Bonera d’annata, sempre attento e agile nel fermare gli attacchi dei ducali. Allegri può sorridere nonostante l’indisponibilità di Nesta e Mexes.
    Muntari 5,5: dopo le prime convincenti prestazione con la nuova maglia rossonera, il ghanese appare meno propositivo davanti, limitandosi alla semplice distruzione del gioco avversario.
    Emanuelson 7,5: la migliore gara dell’olandese da quando è sbarcato a Milano. Accelerazioni importanti, inserimenti perfetti, assist e gol. Quando rientrerà Boateng supponiamo che si posizionerà nuovamente sulla linea di centrocampo, conforta in ogni caso la crescita esponenziale avuta dall’ex lanciere in questo girone di ritorno.
    Ibrahimovic 7: lo svedese è inarrestabile. Segna la rete numero 20 in campionato su 22 presenze totali. In questa stagione sono 27 le marcature complessive del bomber rossonero, avendo disputato 31 gare fin qui. Numeri impressionanti che testimoniano l’annata incredibile del numero 11 milanista, la migliore della sua carriera.

    Tabellino Parma Milan 0-2
    Parma (3-5-2): Mirante 6,5, Zaccardo 5, Paletta 5,5, Lucarelli 5,5, Jonathan 5,  Mariga s.v. (26′ Musacci 6), Valdes 6, Morrone 5,5 (73′ Okaka 5,5), Biabiany 5,5 (63′ Valiani 5,5), Floccari 6, Giovinco 6.
    A disposizione: Pavarini, Ferrario, Santacroce, Modesto. Allenatore: Donadoni 5,5

    Milan (4-3-1-2): Abbiati 6, Zambrotta 6, Bonera 6,5, Thiago Silva 6,5, Ambrosini 6,5, Nocerino 6, Muntari 5,5 (91′ Gattuso s.v.), Emanuelson 7,5 (86′ Aquilani s.v.), Ibrahimovic 7, El Shaarawy 5 (77′ Maxi Lopez s.v.).
    A disposizione: Amelia, Yepes, Mesbah, Inzaghi). Allenatore: Allegri 7

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  • Milan, Ibra ed Emanuelson stendono il Parma

    Milan, Ibra ed Emanuelson stendono il Parma

    Ennesima prova di forza del Diavolo che torna dalla trasferta del Tardini con tre punti fondamentali ai fini della classifica. Parma Milan termina 0-2 in favore dei rossoneri.

    Sblocca il risultato un penalty trasformato da Zlatan Ibrahimovic al 17′ del primo tempo, mentre ad inizio ripresa arriva il raddoppio di Emanuelson (il gol è viziato dal fuorigioco attivo di Ibrahimovic). La Juventus è momentaneamente a più 7.

    Per gli uomini di Donadoni due traverse nell’arco dei 90′ minuti e il merito di provare a giocarsi la partita a viso aperto senza le proverbiali barricate italiane.

    VENTI IBRA – Partono bene i padroni di casa, che si rendono pericolosi nei primi 15′ minuti. Dopo le avvisaglie di Mariga e Giovinco, arriva la conclusione del cileno Valdes a impensierire seriamente l’estremo difensore rossonero. Al Milan però basta un episodio per girare completamente l’incontro. Su calcio d’angolo battuto da Emanuelson, Zaccardo tocca il pallone platealmente con una mano e l’arbitro Banti non può che fischiare il calcio di rigore. Sul dischetto si presenta Ibrahimovic, che trova il ventesimo centro in campionato, confermandosi così incontrastato leader nella classifica marcatori. Siamo al 17′, il Milan è provvisoriamente a +7 dalla Juventus.

    TRACOLLO? – Il Parma accusa il colpo e i rossoneri vanno vicini al gol in due occasioni, entrambe fallite clamorosamente da Emanuelson prima e Ibrahimovic poi. Al 34′ lo svedese viene steso in area di rigore da una brutta entrata di Zaccardo. Banti lascia correre ma la moviola evidenzia come il fallo del difensore di casa meriti l’assegnazione del penalty (inoltre l’ex rosanero avrebbe ricevuto anche il secondo cartellino giallo, lasciando così i compagni di squadra in dieci uomini). Nel finale del primo tempo la squadra di Donadoni ha l’opportunità di trovare il gol del pareggio in maniera fortuita, con Thiago Silva che di testa devia la conclusione di Paletta spingendo il pallone sulla traversa.

    zlatan ibrahimovic | © Valerio Pennicino/Getty Images

    COPIONE IDENTICO – Ad inizio ripresa il copione della partita rimane immutato, meglio il Parma nei primi minuti ma è sempre il Milan a trovare la via della rete. Al 55′ Emanuelson si lancia da solo (sebbene l’aiuto di Ibra, in posizione di fuorigioco, sia fondamentale nella riuscita dell’azione) dalla linea di centrocampo e grazie a una progressione poderosa supera Mirante, insaccando a porta vuota per il 2-0 finale.

    MILAN IN SCIOLTEZZA – I rossoneri rallentano il ritmo e i gialloblu provano a reagire, la difesa del Milan però risponde presente grazie anche all’ottima prova dell’ex Bonera. Sulle ali dell’entusiasmo Emanuelson potrebbe firmare la sua prima doppietta in Serie A, ma spreca calciando di destra addosso al portiere gialloblu. Alla mezzora è ancora Ibrahimovic a rendersi pericoloso su calcio di punizione, salva Mirante. Alla mezzora entra Maxi Lopez sostituendo uno spento El Shaarawy. Brivido nel finale per Abbiati, con Floccari che colpisce la traversa attraverso una bellissima girata al volo. Standing ovation per “Ringhio” Gattuso, tornato in campo dopo quasi 7 mesi. Allegri gli concede due minuti, quanto basta per fargli sentire tutto l’affetto dei tifosi del Diavolo accorsi in massa al Tardini.

  • Parma Milan, El Shaarawy titolare. Aquilani dalla panchina

    Parma Milan, El Shaarawy titolare. Aquilani dalla panchina

    Sfida delicatissima quella del Tardini, dove si affrontano Parma Milan. Tre punti in palio fondamentali per la classifica di entrambe le squadre. I padroni di casa sognano lo sgambetto alla capolista per allontanare lo spettro della retrocessione, mentre i rossoneri cercano lo scatto decisivo verso lo scudetto. Allegri perde Abate e Robinho ma recupera Gattuso e Maxi Lopez, entrambi convocati per il match di questo pomeriggio.

    Nel Parma l’ex bianconero Giovinco, in coppia con Floccari, tenterà di fermare la corsa del Diavolo. Donadoni spera di trovare un Milan distratto dalla sfida contro il Barcellona, all’indomani dello “sfortunato” sorteggio di Champions League.

    EL SHAARAWY TITOLARE – L’infortunio di Robinho alla caviglia destra lancia il Faraone dal primo minuto. L’ex attaccante del Padova giocherà al fianco di Ibrahimovic, con Emanuelson alle loro spalle. A centrocampo Aquilani dovrebbe ancora partire dalla panchina, lasciando spazio a Muntari. In mezzo al campo giocherà Ambrosini, con Nocerino che completerà il reparto centrale. Non figura nella lista dei convocati l’olandese Van Bommel, fermato da un problema alla schiena in settimana. In difesa, probabile l’utilizzo di Zambrotta a destra con Antonini sulla corsia di sinistra, mentre Thiago Silva avrà al suo fianco Bonera (ex dell’incontro). Abbiati ha recuperato dal piccolo incidente avuto nei giorni scorsi e sarà regolarmente in porta.

    OBIETTIVO FUGA – Conquistando i tre punti quest’oggi il Milan si porterebbe momentaneamente a +7 dalla Juventus, impegnata nell’anticipo serale contro la Fiorentina all’Artemio Franchi. Una trasferta complicata per i bianconeri, i quali affrontano gli uomini di Delio Rossi con alle spalle quattro pareggi consecutivi, che sono costati la vetta proprio a favore dei rossoneri. Di tutt’altro tenore il ruolino di marcia della squadra di Allegri, 4 vittorie nelle ultime cinque partite di campionato (13 punti conquistati sui 15 a disposizione). Ibrahimovic metterà il suo sigillo anche nella gara odierna?

    stephan el shaarawy | © Dino Panato/Getty Images

    RIENTRI – Arrivano buone notizie dall’infermeria rossonera. Dopo aver ricevuto l’ok dalla federazione, Gattuso è tornato nuovamente a disposizione ed è stato convocato dal tecnico (il centrocampista del Milan non gioca una partita ufficiale da settembre). Rientra anche l’argentino Maxi Lopez, assente dalla sfida di Udine dell’11 febbraio scorso, dove andò a segno in quella che è stata definita la partita della svolta per la stagione del Diavolo. Nella lista dei 21 convocati figura inoltre Clarence Seedorf. Per l’olandese però probabile un impiego nella Primavera, in vista della sfida di martedì contro la Juventus nel ritorno della semifinale di Coppa Italia.

    DONADONI CI CREDEParma Milan sarà anche un ritorno al passato per l’allenatore degli emiliani Roberto Donadoni, ex idolo della tifoseria rossonera ai tempi del Milan di Sacchi e Capello. I gialloblu non attraversano un periodo di forma particolarmente felice, con la vittoria che manca da oltre un mese (l’ultima successo è del 5 febbraio nella sfida contro il Chievo). Da allora il Parma ha raccolto quattro pareggi e due sconfitte, scivolando pericolosamente nei bassifondi della classifica, con la zona retrocessione distante soltanto 6 punti. Contro il Milan Donadoni schiera il 3-5-2. Tra i pali Mirante, difesa a tre composta da Zaccardo, Paletta e Lucarelli. A centrocampo Valiani, Musacci e Mariga, con Biabiany e Modesto sugli esterni. Davanti giocherà il tandem d’attacco Giovinco-Floccari.

    PRECEDENTI – Gli ultimi precedenti non sorridono ai padroni di casa. All’andata finì con un perentorio 4-1 del Milan, risultato simile al 4-0 subito la scorsa stagione, sempre a San Siro, dagli emiliani nel girone di ritorno. La squadra di Allegri si impose anche in trasferta per 1-0 grazie ad una splendida rete di Pirlo. L’affermazione più recente del Parma al Tardini è l’1-0 conquistato nella stagione 2009-2010, successo ottenuto grazie al gol del bulgaro Bojinov.

    Probabili formazioni Parma Milan
    Parma (3-5-2): Mirante, Zaccardo, Paletta, Lucarelli, Biabiany, Valiani, Musacci, Mariga, Modesto, Floccari, Giovinco.
    Panchina: Pavarini, Ferrario, Jonathan, Galloppa, Pereira, Valdes, Okaka. Allenatore: Donadoni
    Milan (4-3-1-2): Abbiati, Zambrotta, Bonera, Thiago Silva, Antonini, Ambrosini, Nocerino, Muntari, Emanuelson, Ibrahimovic, El Shaarawy.
    Panchina: Amelia, Yepes, Mesbah, Gattuso, Aquilani, Inzaghi, Maxi Lopez. Allenatore:  Allegri

  • Conte “Allegri parla troppo”

    Conte “Allegri parla troppo”

    Alla vigilia della sfida di domani sera contro la Fiorentina, la Juventus è tornata a parlare, sciogliendo così il silenzio stampa proclamato subito dopo il match di Genova della settimana scorsa. Conferenza stampa scoppiettante per Antonio Conte, che ha affrontato tutti i temi più caldi degli ultimi giorni, spaziando dalla designazione dell’arbitro Bergonzi fino ad arrivare al logorroico Allegri e la sterilità delle punte bianconere. Infine non è mancata una frecciata nei confronti dell’ex Amauri. Lapidario invece il commento sul sorteggio di Champions League che vedrà il Milan affrontare i campioni del Barcellona ai quarti, affermando “ce la guardiamo in tv”. 

     

    CONTE ALLEGRI, ULTIMO ROUND – E’ sempre Milan Juventus. Non accennano a placarsi le polemiche fra le due società. Sono passati pochi minuti dalla sospensione ufficiale del silenzio stampa bianconero che Conte riprende da dove aveva interrotto. Forse pungolato dalle dichiarazioni di Allegri nel post-partita di Lecce (“qualcuno ha sottovalutato un episodio in Milan Juventus”, sottintendendo una plateale frecciata contro le proteste juventine per la partita di Genova), il tecnico della Juventus ha voluto rispondere a muso duro all’allenatore toscano.

    “Ho letto che Allegri dice che dovremmo stare zitti tutti. Noi l’abbiamo preso alla lettera, qui l’unico che continua a parlare è lui”.

    antonio conte | © FABIO MUZZI/AFP/Getty Images

    SFIDA INFINITA – Dopo quasi 8 mesi possiamo affermarlo con certezza, fra Conte e Allegri non scorre buon sangue. I due si sono iniziati a beccare a metà gennaio, con il rossonero infastidito dalla finta (secondo lui) umiltà del collega-rivale. Quando la Juventus era in testa alla classifica, con un discreto margine di vantaggio sul Milan, Conte era solito ripetere che, nonostante tutto, considerava i rossoneri favoriti per lo scudetto. Allegri aveva parlato delle dichiarazioni del bianconero come un attestato di sfiducia nei confronti degli stessi calciatori della Juve. Da qui in avanti il botta e risposta fra i due è proseguito senza interruzioni, fino ad esplodere all’indomani dell’ormai celebre gol fantasma di Muntari. Il tecnico rossonero non perde occasione di ricordarlo, e Conte, forse anche innervosito dagli ultimi risultati negativi, ha fatto capire chiaramente che non lo sopporta più. E fra quattro giorni c’è un Juve Milan (ritorno della semifinale di Coppa Italia ndr) niente male.

    BERGONZI INOPPORTUNO – L’incontro di domani all’Artemio Franchi verrà diretto dall’arbitro Bergonzi, una designazione che ha avuto il merito di scontentare sia i padroni di casa che i bianconeri. In primis Conte, che ha definito la scelta di Bergonzi come “molto singolare”, visto e considerato che il fischietto ligure era il quarto uomo di Bologna Juventus giocatasi 10 giorni fa, partita nella quale il mister della Juve è stato espulso proprio su segnalazione di Bergonzi. Inoltre sempre nell’incontro del Dall’Ara, la Vecchia Signora aveva protestato per un fallo da rigore su De Ceglie (in realtà la moviola evidenzierà come il terzino sinistro bianconero fosse stato atterrato prima della linea che delimita l’area di rigore con l’arbitro che però non ha sanzionato l’intervento neanche con la punizione). Conte non è l’unico a essere rimasto basito della designazione di Bergonzi, infatti anche alla Fiorentina non hanno avuto parole di elogio per la scelta di un arbitro con il quale la Juve non perde dal 2007.

    EX AVVELENATO – Parlando di Amauri, Conte ha risposto alle esternazioni della punta viola rilasciate pochi giorni fa all’indirizzo della sua ex squadra, attraverso le quali il brasiliano non si spiegava il motivo per il quale non fosse mai stato preso in considerazione fin dall’inizio del campionato. Il tecnico bianconero ha risposto per le rime all’ex attaccante di Palermo e Chievo: “Lui sa bene cosa mi ha detto e cosa ha fatto. Quando lo incontrerò lo guarderò negli occhi, lui sa che posso guardarlo negli occhi”.