Tag: Massimiliano Allegri

  • Catania – Milan 1-1, le pagelle. Carrizo invalicabile. Ibra non basta

    Catania – Milan 1-1, le pagelle. Carrizo invalicabile. Ibra non basta

    Tra Catania Milan spicca la prova del portiere argentino Carrizo, man of the match dell’anticipo pomeridiano della 30^ giornata di Serie A. Agli ospiti non basta un buon Ibrahimovic per conquistare i tre punti contro la squadra di Montella, che conferma di attraversare un grande periodo di forma. Maxi Lopez, entrato negli ultimi 10 minuti dell’incontro, non riesce ad incidere sull’esito finale. Da registrare l’ennesima prestazione positiva di Bonera. In vista della sfida di martedì contro il Barcellona, Allegri può essere felice per aver recuperato il terzino Abate, apparso durante tutti i 90′ minuti in ottima condizione. Nelle fila rossonere non brilla l’ex giallorosso Aquilani. Per Boateng un’ultima mezzora di gioco opaca.

    Catania Milan 1-1, pagelle.

    CATANIA
    Carrizo 7,5: il portiere argentino è autore di una prova strepitosa. Nel primo tempo nega il gol prima ad Emanuelson e poi ad Ibrahimovic. Nella ripresa compie altri tre interventi importanti che salvano il risultato. Spettacolare la presa in tuffo sul colpo di testa di Mexes, parata che a molti ha ricordato quella di Zoff ai Mondiali ’82 sul difensore centrale del Brasile Oscar. Imbattibile
    Spolli 6,5: grazie alla sua rete il Catania trova il meritato pareggio. L’argentino firma il secondo gol consecutivo nel giro di una settimana. Al San Paolo aveva dato il là alla rimonta sul Napoli, ieri un suo guizzo sugli sviluppi del calcio d’angolo battuto da Lodi ha fermato la corsa della capolista. Sentenza
    Lodi 7: è uno dei segreti di questa squadra. Dai suoi piedi passano tutte le azioni dei siciliani, alimenta il tridente d’attacco con verticalizzazioni degne del Pirlo di qualche anno fa. Non sarebbe una follia se Prandelli decidesse di portarlo agli Europei in programma fra due mesi. Genio
    Gomez 6,5: dalla sua fascia nascono i pericoli maggiori per la retroguardia rossonera. Sfortuna vuole che debba confrontarsi con il terzino migliore in Serie A. Esce sfinito nel corso della ripresa. Argento vivo
    Bergessio 5,5: meno lucido rispetto ad altre volte, va vicino al gol nel primo tempo con un colpo di testa che si spegne di poco alto sulla traversa. Contro Bonera e Mexes non riesce a trovare lo spunto vincente. Inspiegabile quando nella seconda frazione di gioco ruba una punizione da posizione ottima allo specialista Lodi, con risultati tutt’altro che invidiabili. Bischero

    zlatan ibrahimovic | © Marcello Paternostro/AFP/Getty Images

    MILAN
    Abbiati 5,5: oltre al gol fantasma di Robinho, il portiere rossonero è l’altro giallo del Massimino. Esco, non esco? Alla fine decide di restare in campo, ma in occasione del gol di Spolli dimostra di non essere al 100%. Martedì al Nou Camp i tifosi del Milan si augurano che l’enigma sia risolto. Mistero
    Bonera 7: ultime partite da incorniciare per l’ex difensore del Parma. Al Cibali conferma l’ottimo periodo di forma che l’ha visto protagonista sia contro la Roma sabato scorso che nella sfida di Champions contro i blaugrana. Si candida seriamente per una maglia da titolare in terra catalana. Peter Pan
    Aquilani 5: rientrato due settimane fa da un lungo stop, il centrocampista rossonero non riesce ancora ad ingranare. Allegri gli concede 80′ minuti, nei quali l’ex giallorosso non combina nulla. Difficile rivederlo fra due giorni. Casper
    Ibrahimovic 7: non trova il gol, anche complice la prestazione monster di Carrizo, però l’assist che manda in porta Robinho vale da solo il prezzo del biglietto. Con un Ibra così il Milan può dormire sogni tranquilli. One man show
    Robinho 6,5: segna il momentaneo 1-0 per i rossoneri, dopo una pregevole finta che inganna il portiere avversario. Va a folate, non è ancora il giocatore dei primi mesi del 2012. Inoltre le notizie che giungono dagli Usa non sembrano portare liete novelle al brasiliano. Che sia giunta l’ora della panchina? Mister x

    Catania Milan 1-1, tabellino
    Catania (4-3-3): Carrizo 7,5, Motta 6,5, Legrottaglie 6, Spolli 6,5, Marchese 6, Lodi 7, Almiron 7 (92′ Seymour s.v.), Izco 6,5, Gomez 6,5 (85′ Lanzafame s.v.), Barrientos 5,5 (71′ Llama 6,5), Bergessio 5,5.
    Panchina: Kosicky, Bellusci, Ricchiuti, Catellani. Allenatore: Montella
    Milan (4-3-1-2): Abbiati 5,5, Abate 7, Bonera 7, Mexes 6,5, Antonini 7, Ambrosini 6, Nocerino 5,5, Aquilani 5 (84′ Maxi Lopez s.v.), Emanuelson 5,5 (53′ Boateng 5,5), Ibrahimovic 7, Robinho 6,5, (73′ El Shaarawy 5,5). –
    Panchina: Amelia, Zambrotta, Yepes, Gattuso.

    CATANIA MILAN 1-1, HIGHLIGHTS
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  • Catania – Milan 1-1, Montella blocca la capolista

    Catania – Milan 1-1, Montella blocca la capolista

    Al Massimino il primo anticipo della 30^ fra Catania Milan termina con il punteggio di 1-1. Pareggio meritato per gli uomini di Montella, che rimediano al gol iniziale di Robinho (38′) con il gol del difensore Spolli ad inizio ripresa sugli sviluppi di un corner. I rossoneri sprecano così un match ball importante in chiave scudetto, dando la possibilità alla Juventus di avvicinarsi a meno due, con i bianconeri impegnati domani nel big match contro il Napoli. Gli etnei continuano a sognare, raggiungendo quota 43 punti in classifica, ad un solo punto dalla Roma di Luis Enrique che occupa l’ultima posizione utile per un posto in Europa League.

    PRIMO TEMPO – A sorpresa Allegri decide di schierare Robinho al fianco di Ibrahimovic, lasciando El Shaarawy in panchina. Per il resto confermate le formazioni della vigilia. Partono forte i padroni di casa ma è il Milan ad avere l’occasione da gol più importante con Emanuelson, che si fa ipnotizzare da Carrizo da posizione favorevolissima. Quando gli etnei ripartono creano più di un pericolo alla retroguardia rossonera, grazie alla velocità del trio d’attacco tutto argentino. E’ ancora il Diavolo però ad andare vicino al vantaggio con Zlatan Ibrahimovic al 16′, Carrizo dice no per la seconda volta nello spazio di dieci minuti. Sul capovolgimento di fronte Gomez da sinistra pesca la testa di Bergessio che non riesce a inquadrare lo specchio della porta. Bella partita al Massimino.

    Al terzo tiro in porta il Milan passa. L’1-0 è firmato proprio dal brasiliano Robinho, ma il merito è tutto di Ibrahimovic che realizza un assist incredibile a favore del compagno di squadra. Minuto 34′, i rossoneri sono a +7 dalla Juventus. Il Catania però reagisce alla grande e due minuti più tardi gli etnei colpiscono la traversa con un tiro da fuori area di Gomez. Nei minuti finali del primo tempo i ritmi si abbassano e la difesa degli ospiti non deve affrontare alcuna minaccia. Da segnalare l’ottima prestazione di Abate nei primi 45′. Il recupero del terzino destro non può che rendere felice Allegri in vista del match di martedì contro il Barcellona.

    nicolas spolli | © MARCELLO PATERNOSTRO/AFP/Getty Images

    SECONDO TEMPO – Giallo nelle battute iniziali del secondo tempo, con l’arbitro Bergonzi che annulla il gol di Gomez su segnalazione dell’assistente di linea, per un fuorigioco di rientro di Bergessio. Decisione difficilissima, un’autentica perla della terna arbitrale. Il Catania continua a spingere e dopo una mischia furibonda nell’area rossonera conquista un calcio di punizione da ottima posizione. Quando tutti si aspettano la sentenza di Lodi, arriva Bergessio. L’argentino dimostra di avere un piede leggermente diverso rispetto allo specialista etneo. Gli sforzi della squadra di Montella vengono premiati al 57′ grazie alla rete di Spolli, che trova la deviazione vincente sugli sviluppi di un calcio d’angolo. Risultato in parità, tutto da rifare per il Milan.

    Nel giro di 60 secondi i rossoneri vengono fermati per due volte consecutive dal guardalinee Ghiandai, che cancella due ghiotte occasioni da rete per gli ospiti. Il Milan recrimina anche per un gol fantasma, stavolta di Robinho. La moviola non chiarisce se il pallone sia entrato del tutto o meno. Nonostante lo squillo del brasiliano gli uomini di Allegri appaiono in difficoltà, con i padroni di casa cresciuti in maniera esponenziale rispetto alla prima frazione. Dopo l’ingresso di Boateng al posto di Emanuelson, il tecnico livornese decide di far entrare El Shaarawy per Robinho, sperando in un’invenzione del Faraone negli ultimi 20′ minuti di gara. Carrizo si esalta sul colpo di testa di Mexes in seguito all’angolo calciato da El Shaarawy, negando il gol al francese.

    Il Milan ci crede, dando fondo alle ultime energie rimaste. Ci prova Ibrahimovic, il sinistro a incrociare dello svedese non trova però lo specchio della porta. Montella negli ultimi dieci minuti prova la carta Lanzafame. Allegri risponde inserendo il grande ex della partita, Maxi Lopez, che prende il posto di uno spento Aquilani. A un minuto dal termine Ibrahimovic prova la magia con un pallonetto sul secondo palo, Carrizo è attento. I rossoneri cercano in tutti i modi la rete del 2-1, è ancora l’estremo difensore etneo a dire no allo svedese. Finale thrilling per i tifosi del Diavolo, con Antonini che si immola sulla conclusione a botta sicura di Izco. Finisce 1-1, un pareggio che arresta la corsa del Milan. La Juventus domani ha l’opportunità di rientrare a due lunghezze di distanza, riaprendo così i giochi scudetto.

  • Catania – Milan, gli etnei sfidano il tabù rossonero. C’è Robinho con Ibra

    Catania – Milan, gli etnei sfidano il tabù rossonero. C’è Robinho con Ibra

    Oggi pomeriggio al Massimino si affrontano Catania Milan, match valido per la 30^ giornata di Serie A. Allegri pare intenzionato a fare un mini turnover in vista della sfida europea di martedì contro il Barcellona. Boateng dovrebbe partire dalla panchina, mentre Abate ha recuperato dallo stiramento ed è pronto a giocare titolare. I padroni di casa scendono in campo determinati ad accarezzare il sogno Europa League. I ragazzi di Montella son stati protagonisti di una stagione da record, e al momento occupano il settimo posto in classifica, a soli due punti dalla Roma di Luis Enrique. L’argentino Bergessio guiderà il tridente d’attacco etneo. Giornata speciale per Maxi Lopez, il grande ex della partita, che torna per la prima volta da avversario al Massimino.

    GARA DECISIVA – Il tecnico del Milan l’ha definito l’incontro cruciale per le sorti del campionato. Quando mancano 9 gare al termine della stagione, il vantaggio sulla Juventus è di 4 punti. Se i rossoneri riusciranno a mantenere inalterato il distacco sui bianconeri, apporrebbero un mattoncino fondamentale verso la conquista del titolo di campione d’Italia per il secondo anno di fila.

    NESTA RIPOSA – Nella lista dei 21 convocati per il match di Catania non figurano Nesta, Seedorf e Van Bommel. Non preoccupano le condizioni del difensore romano, tenuto a riposo precauzionale dopo il match di mercoledì scorso contro il Barca. Riposa anche Seedorf, titolare contro i blaugrana, mentre il connazionale Van Bommel potrebbe tornare di nuovo a disposizione per la sfida del Nou Camp in programma fra 4 giorni.

    BOATENG IN PANCA – I rossoneri scenderanno in campo con il consueto 4-3-1-2. In porta Abbiati. In difesa Bonera sostituisce Nesta, con Mexes al suo fianco. Con ogni probabilità Abate partirà sulla destra dal primo minuto, mentre Antonini verrà dirottata sulla corsia di sinistra. Solo panchina per Mesbah. A centrocampo confermato Massimo Ambrosini dopo l’ottima prova nella partita contro gli uomini di Guardiola. Ritorna tra i titolari l’ex giallorosso Aquilani, con Nocerino che completa il reparto dei centrocampisti. Prince Boateng, apparso non al meglio mercoledì,si accomoderà in panchina, al suo posto Allegri schiera Emanuelson. In attacco l’unico punto inamovibile è rappresentato da Zlatan Ibrahimovic. Dietro lo svedese la corsa a tre fra El Shaarawy, Maxi Lopez e Robinho è stata vinta dal brasiliano che necessita forse di minuti per recuperare la condizione in vista della Champions League.

    Curiosità Catania Milan sarà la prima di Stephan EL Shaarawy da giocatore del Milan a tutti gli effetti. Galliani e Preziosi da quanto svela Sky Sport hanno trovato l’accordo per la cessione a titolo definitivo per una cifra vicina ai 6 milioni di euro e l’intero cartellino di Merkel.

    stephan el shaarawy | © Valerio Pennicino/Getty Images

    CINQUINA – Il Milan è alla caccia della vittoria numero 20 in campionato,e arriva da 4 successi consecutivi. L’ultima partita contro la Roma ha messo in evidenza lo strapotere dell’attaccante numero 11 rossonero, attuale capocannoniere del campionato con 22 reti in 23 presenze. Negli ultimi 4 incontri Ibra è andato a segno sette volte, con una media di quasi 2 gol a partita. Lo svedese si ripeterà anche al Massimino?

    OCCHIO A QUEI TRE – Il Catania è in striscia positiva da sette giornate, con 15 punti guadagnati, frutto di quattro vittorie e tre pareggi. Numeri alla mano, la squadra di Montella è al momento una delle più in forma. Il pericolo più grande per la difesa del Milan è rappresentato dal tridente offensivo composto dagli argentini Gomez, Bergessio e Barrientos, che con la loro velocità possono mettere in crisi la retroguardia rossonera. Nel 4-3-3 dell’ex aeroplanino di Samp e Roma, a centrocampo troviamo Lodi, Almiron e Izco. In difesa invece torna Motta nel ruolo di terzino destro, con Marchese sul lato opposto. La coppia di centrali difensiva è composta dall’ex Legrottaglie e Spolli, mentre tra i pali ci sarà Carrizo. Una curiosità: nell’undici titolare anti-Milan, Montella schiera sette argentini e quattro italiani.

    PRECEDENTI – Le ultime sfide fra le due formazioni al Massimino sorridono ai rossoneri. L’anno scorso i ragazzi di Allegri superarono l’ostacolo etneo con un sofferto 2-0, di Robinho e Ibra le reti che decisero l’incontro a favore del Diavolo. Nella passata stagione, quando sulla panchina del Milan sedeva Leonardo, i rossoneri espugnarono con lo stesso punteggio di 2-0 i padroni di casa. Identico risultato anche nell’ultimo anno di Ancelotti, con il Milan che passò 2-0 sul campo del Catania grazie alle reti di Inzaghi e Kaka. In totale le due squadre si sono affrontate 14 volte. Il bilancio è a favore dei rossoneri, che hanno conquistato 6 vittorie, 6 pareggi e perso soltanto in due occasioni. L’ultimo successo del Catania al Cibali contro il Milan risale al 1963. Montella riuscirà a sfatare un tabù che prosegue da mezzo secolo?

    Catania Milan, probabili formazioni.

    Catania (4-3-3): Carrizo, Motta, Legrottaglie, Spolli, Marchese, Izco, Lodi, Almiron, Gomez, Bergessio, Barrientos.
    Panchina: Kosicky, Bellusci, Capuano, Seymour, Llama, Ricchiuti, Lanzafame. Allenatore: Montella

    Milan (4-3-1-2): Abbiati, Abate, Bonera, Mexes, Antonini, Ambrosini, Nocerino, Aquilani, Emanuelson, Ibrahimovic, El Shaarawy.
    Panchina: Amelia, Zambrotta, Yepes, Gattuso, Boateng, Maxi Lopez, Robinho. Allenatore: Allegri

  • Milan bastone e carota per battere il Barcellona. Le strade per Allegri

    Milan bastone e carota per battere il Barcellona. Le strade per Allegri

    La sfida contro il Barcellona appariva una sfida proibitiva, ma ora il pareggio a reti inviolate conquistato a San Siro ha fatto cambiare idea a molti in casa Milan. Allegri, insieme al vice Tassotti, sta studiando un piano per riuscire a superare indenne la prova del Nou Camp, in programma martedì prossimo. La mission impossible blaugrana fa meno paura ai tifosi del Diavolo. I rossoneri si presentano in Spagna avendo a disposizione due risultati su tre per passare il turno e approdare alle semifinali di Champions League, dove incontrerebbero la vincente di Benfica-Chelsea (all’andata terminata con la vittoria degli inglesi per 1-0 in Portogallo). Scopriamo quale idea serpeggia a Milanello per battere il Barcellona di Guardiola.

    DUE STRADE – Ci sono due strade in grado di mettere in difficoltà la sinfonia catalana. Una è il pressing fin dalla loro area di rigore, in modo tale da tagliare i rifornimenti a gente come Xavi e annullare contemporaneamente la fonte di gioco più luminosa, il Pallone d’oro Messi. Atteggiamento che il Milan ha avuto nel corso dei primi 10′ minuti della partita d’andata, durante i quali i rossoneri sono riusciti a mettere in seria difficoltà un Barca apparso troppo timoroso. Tale pressing però è impensabile per una squadra come quella di Allegri per tutti i 90′ minuti, perché giocatori come ad esempio Seedorf, Ambrosini, Robinho non hanno né il dinamismo né la forza per un lavoro del genere. Sono pochissime le squadre capaci di affrontare il Barcellona in questo modo. Forse soltanto il Real Madrid di Mourinho ha avuto la forza di pressare con una ferocia agonistica disumana gli uomini di Guardiola, dal primo all’ultimo minuto. La finale di Copa del Rey dello scorso anno rimane l’esempio più eclatante in questo senso ma anche l’unico trionfo del vate di Setubal contro l’acerrimo rivale blaugrana da quando è sulla panchina dei Blancos.

    massimiliano allegri | © OLIVIER MORIN/AFP/Getty Images

    L’ALTRA VIA – L’altra strada è quella rappresentata dal “catenaccio”. Allegri però sta pensando di aggiungere al sistema di gioco più antico del mondo qualche variante di originalità per sorprendere il Barcellona. La base resta quella di sempre, con una linea di difesa bassissima. La sorpresa dovrebbe essere un pressing improvviso ai danni dei giocatori blaugrana, che sbilanciati in avanti offrirebbero importanti spazi per il contropiede rossonero, una delle armi fondamentali che a San Siro gli uomini di Allegri non sono riusciti a innescare. Inoltre il recupero di Abate, assente nel match d’andata, consentirà al Milan di sfruttare la spinta dei suoi terzini, i quali secondo il piano della coppia Allegri-Tassotti dovranno proporsi in avanti per poi tagliare alle spalle dei difensori avversari. La retroguardia blaugrana rappresenta il punto debole del dream team di Guardiola, ed il Milan ha gli uomini in grado di colpire mortalmente la squadra spagnola.

  • Barcellona solo tiki taka, il Milan con più speranze al Camp Nou

    Barcellona solo tiki taka, il Milan con più speranze al Camp Nou

    Termina sul punteggio di 0-0 l’andata dei quarti di Champions League fra Milan Barcellona. A San Siro è dominio blaugrana, ma il Milan riesce a conquistare un insperato pareggio. Qualsiasi discorso qualificazione è ora rinviato al match di ritorno in Spagna. I rossoneri dopo un ottimo avvio possono recriminare per le occasioni sprecate da Robinho e Ibrahimovic. Gli uomini di Guardiola ancora una volta giocano una partita strepitosa, e il possesso palla blaugrana fa infuriare il presidente Berlusconi. La girandola di sostituzione nella ripresa non cambia il risultato finale di parità. Fra i rossoneri da sottolineare la grande prestazione di Nesta e capitan Ambrosini, mentre delude ancora una volta Ibra. Nel Barcellona non smette mai di stupire Messi, mediocre invece la prova di Sanchez.

    PRIMO TEMPO – I primi 10′ minuti vedono un Milan arrembante. Pressing totale fin nell’area blaugrana, e gli uomini di Guardiola vanno in tilt. L’occasione più ghiotta del primo tempo capita prima a Boateng ma sopratutto a Robinho, con il brasiliano che spreca una palla incredibile calciando alto da posizione favorevolissima. La squadra di Allegri alla prima offensiva catalana tira i remi in barca e dal pressing iniziale passa al catenaccio made in Italy, facendo mandare su tutte le furie il presidente Silvio Berlusconi.

    Il Barcellona diventa padrone assoluto del campo, grazie al trio delle meraviglie composto da Messi, Xavi e Iniesta, ed è soltanto un miracolo che Abbiati riesca a non subire gol durante la prima frazione di gioco. I blaugrana possono inoltre recriminare per il rigore non concesso a Sanchez durante il 16° minuto, con Abbiati che entra in ritardo sull’ex attaccante dell’Udinese, ma il fischietto svedese Eriksson fa segno di proseguire. Per il Milan l’ultima chance dei primi 45′ capita a Ibra, che lanciato da un passaggio illuminante di Seedorf colpisce di sinistro in maniera troppo timida, rendendo così facile il compito a Valdes. Al termine del primo tempo il dato sul possesso di palla è piuttosto inquietante, con il 65% a favore del Barca. Fallita la missione del Diavolo, stavolta il padrone del giuoco (Berlusconi’s copyright) è l’avversario.

    zlatan ibrahimovic | © GIUSEPPE CACACE/AFP/Getty Images

    SECONDO TEMPO – Allegri prova a cambiare le carte in tavola, gettando nella mischia El Shaarawy togliendo uno spento Robinho. San Siro approva la scelta. Il Barcellona prosegue il suo cammino ed il Milan attende sulle corde come un pugile battuto. Emblematica l’espressione di Nesta dopo l’ennesimo fallo su Messi, come a voler dire: chi lo ferma questo? Guardiola capisce che è il momento di punire i rossoneri, rinforzando il reparto offensivo con la sostituzione del giovane Tello per Iniesta. A sorpresa Allegri risponde togliendo dal campo Boateng, non ancora meglio, per Emanuelson, con l’olandese che ha subito l’opportunità di involarsi verso l’area di rigore avversaria ma finisce per dribblarsi da solo.

    Oltre ad accusare chiari segni di stanchezza, la squadra di casa perde anche Nesta, fino a quel momento uno dei migliori in campo insieme al capitano Ambrosini. Il difensore centrale viene sostituito da Mesbah, con Bonera che si sposta al centro della difesa e Antonini che scala a destra. Fuori anche un evanescente Sanchez, dentro Pedro. Nonostante un avvio incoraggiante i blaugrana sembrano faticare più del previsto per trovare la via del gol, il Milan però neanche prova ad affacciarsi oltre la metà campo. San Siro incoraggia i propri beniamini spingendoli alla ricerca del gol vittoria, senza trovare risposte positive dal campo. Nel finale brivido Tello, il quale si avventa sulla ribattuta di Abbiati dopo la conclusione di Messi ma Antonini salva il risultato, immolandosi in scivolata.

  • Champions League, Milan – Barcellona. Robinho c’è

    Champions League, Milan – Barcellona. Robinho c’è

    Ci siamo. Mancano meno di 4 ore al fischio di inizio di Milan Barcellona, andata dei quarti di Champions LeagueAllegri schiera dall’inizio Robinho al fianco di Ibrahimovic, sciogliendo così l’ultimo dubbio della vigilia. Dall’altra parte Guardiola pare intenzionato a schierare Mascherano in difesa, con Puyol terzino. San Siro è sold out. I rossoneri sfidano quella che è attualmente considerata la squadra più forte mai esistita. Arbitrerà l’incontro lo svedese Eriksson.

    DIAMANTE BOATENG – Il Milan schiera in porta Abbiati. La linea dei quattro difensori sarà composta con ogni probabilità da Bonera e Antonini terzini con Nesta e Mexes al centro. Vertice basso del centrocampo il capitano Massimo Ambrosini, vista l’assenza dell’olandese Van Bommel, costretto allo stop per un problema alla schiena. Sul centro-destra giocherà Nocerino, mentre Seedorf occuperà il ruolo di mezz’ala sinistra, avendo vinto il ballottaggio con l’acciaccato Emanuelson. Nella trequarti fondamentale il recupero di Boateng, rientrato nell’ultima di campionato contro la Roma. In attacco spazio alla coppia Ibrahimovic-Robinho, capace insieme di segnare tre gol nel match casalingo degli ottavi contro gli inglesi dell’Arsenal. Pronti a subentrare nel corso dei 90′ Aquilani, Maxi Lopez ed il Faraone El Shaarawy.

    GIOCA SANCHEZ – Guardiola schiera il consueto 4-3-3 affidandosi a Victor Valdes in porta. In difesa il tecnico blaugrana sceglie l’opzione Mascherano. L’argentino farà coppia con Piquè, mentre il capitano Puyol sarà dirottato sull’out di sinistra, mentre Dani Alves sarà impiegato sulla corsia di destra. A centrocampo Sergio Busquets, Xavi e Fabregas costituiranno il cervello del tridente offensivo formato da Sanchez, Iniesta e Messi. Soltanto panchina per Pedro.

    robinho | © GIUSEPPE CACACE/AFP/Getty Images

    CURIOSITA’ – Nei precedenti 14 incontri casalinghi dei quarti di finale il Milan non ha mai perso, collezionando 10 vittorie e 4 pareggi. Basterà questo dato per esorcizzare un’eventuale sconfitta contro i marziani del Barca? Secondo i bookmaker no, i quali danno la vittoria della squadra rossonera quasi 5 volte la posta, mentre il successo del Barcellona è quotato 1,60.

    Probabili formazioni Milan Barcellona, andata dei quarti di Champions League
    Milan (4-3-1-2)
    :  Abbiati, Bonera, Nesta, Mexes, Antonini, Ambrosini, Nocerino, Seedorf, Boateng, Ibrahimovic, Robinho.
    Panchina: Amelia, Yepes, Zambrotta, Aquilani, Emanuelson, Maxi Lopez, El Shaarawy. Allenatore: Massimiliano Allegri

    Barcellona (4-3-3): Valdes, Dani Alves, Piquè, Mascherano, Puyol, Sergio Busquets, Xavi, Fabregas, Messi, Sanchez, Iniesta.
    Panchina: Pinto, Montoya, Tello, Thiago Alcantara, Keita, Pedro, Cuenca. Allenatore: Joseph Guardiola

  • Milan Barcellona, un dubbio a testa per Allegri e Guardiola

    Milan Barcellona, un dubbio a testa per Allegri e Guardiola

    La quiete prima della tempesta. Volti distesi e sorrisi tirati hanno caratterizzato la vigilia di Milan Barcellona. Domani a San Siro andrà in scena la sfida più affascinante dei quarti di Champions League. Allegri da una parte e Guardiola dall’altra hanno sciolto gli ultimi dubbi di formazione, o quasi.

    Milan Barcellona vedrà anche il duello a distanza fra Ibrahimovic e Messi, con lo svedese pronto a confermare le parole entusiastiche di Mino Raiola rilasciate nella giornata di ieri.

    Gli ultimi precedenti non depongono a favore dei rossoneri, ma a Milanello si respira aria di impresa. Davide contro Golia? Forse, però nel calcio nulla può essere dato per scontato.

    BINHO O MAXI – Allegri è atteso dal rebus Robinho. Dopo aver saltato gli ultimi 3 incontri, il brasiliano è tornato a disposizione del tecnico in vista del big match di domani. Dietro Binho, che rimane comunque favorito, scalpitano Maxi Lopez ed El Shaarawy. Il primo è dato in ottima condizione e formerebbe con Ibrahimovic una coppia di ex avvelenati, mentre la velocità del Faraone potrebbe mettere in difficoltà i centrali difensivi blaugrana (la lezione di Pato al Nou Camp non è in bianco e nero). A spuntarla però dovrebbe essere ancora una volta Robinho, in quanto costituisce insieme ad Ibra la coppia d’attacco più collaudata.

    RIECCO IL BOA – Un rientro fondamentale sarà quello di Boateng, che si riprenderà il ruolo di trequartista, affidato nelle ultime giornate di campionato ad un sorprendente Emanuelson. Il ghanese partirà dal primo minuto, determinato a ripetere le prestazioni casalinghe contro Arsenal e lo stesso Barcellona durante la fase a gironi. Allegri ritrova quel calciatore che in più di un’occasione ha rappresentato l’autentico spartiacque delle ultime due stagioni rossonere, dimostrando di esaltarsi proprio nelle sfide più difficili. Contro i blaugrana il Boa delizierà i suoi tifosi con una delle sue magie?

    SENZA THIAGO – La difesa del Milan sarà orfana di Thiago Silva, dopo Ibrahimovic il leader indiscusso della formazione rossonera. Toccherà alla coppia Mexes-Nesta cercare di fermare gli attacchi di Messi e compagni, con il difensore romano che rientra da un lungo stop. Difficile immaginare Bonera al centro della difesa, sopratutto perché si presenterebbe un problema non di poco conto sulla corsia di destra. Bonera al fianco di Mexes costringerebbe Allegri a schierare Antonini sulla destra, lasciando Mesbah a sinistra. L’algerino però ha dimostrato anche nell’ultimo impegno di Champions contro l’Arsenal di non essere ancora pronto per calcare palcoscenici così importanti, sconsigliandone quindi un suo eventuale impiego proprio contro la squadra attualmente più forte del mondo. Discorso a parte per Zambrotta, il quale contro la Roma ha evidenziato una forma fisica a dir poco sconcertante, che indurrebbe qualunque allenatore a concedergli una salutare pausa di riflessione.

    zlatan ibrahimovic | © OLIVIER MORIN/AFP/Getty Images

    IBRA vs MESSI – Solo quest’anno insieme hanno messo a segno qualcosa come 84 gol. La cosa che però fa più rabbrividire è il confronto fra i due. Leo doppia Zlatan, nonostante quest’ultimo stia attraversando la sua migliore stagione da quando gioca in Italia. Il blaugrana ha segnato fino ad oggi 55 reti, 12 in Champions, dove ha raggiunto lo storico traguardo di cinque reti segnate nell’arco dello stesso incontro. Lo svedese viaggia a una media di un gol a partita in Serie A, 22 reti in 23 partite, mentre in Europa ha già raggiunto il suo migliore score personale, con 5 gol negli 8 match fin qui disputati.

    CAPITOLO GUARDIOLA – Oltre a Messi, il numero 11 rossonero rivedrà Pep Guardiola. Non è un segreto che il rapporto fra i due sia ormai del tutto compromesso, e lo stesso Ibrahimovic ha confermato che con ogni probabilità non stringerà la mano al suo ex allenatore. Dall’altra parte lo spagnolo ha elogiato lo svedese, ricordando come lo stesso attaccante svedese sia stato fondamentale durante la Liga del 2009, dove il suo apporto fu prezioso per raggiungere il traguardo incredibile di 99 punti in 38 partite.

    PRECEDENTI – Gli ultimi scontri fra le due squadre sono terminati quasi sempre a favore del Barcellona. Dal 2000 ad oggi il Milan ha battuto i catalani soltanto in due occasioni. Il successo a San Siro manca dal lontano 20 ottobre del 2004, quando i rossoneri guidati da Ancelotti sconfissero i blaugrana per 1-0 nel gruppo F della fase a gironi grazie alla rete dell’ucraino Shevchenko. Quest’anno i due club hanno già avuto modo di affrontarsi durante il girone eliminatorio. All’andata i rossoneri riuscirono nell’impresa di pareggiare 2-2 in Spagna grazie all’inzuccata di Thiago Silva nei minuti di recupero, dopo che i rossoneri si erano fatti rimontare il gol del vantaggio iniziale di Pato. Partita completamente diversa nel ritorno a San Siro, dove la squadra di Allegri giocò una partita coraggiosa, facendo dimenticare ai propri tifosi l’imbarazzante prestazione del Nou Camp. Ibrahimovic e Boateng risposero colpo su colpo ai catalani, i quali riuscirono ugualmente a vincere grazie al gol di Xavi per il 3-2 finale, che consegnò a Guardiola la vetta del girone.

    Milan Barcellona, probabili formazioni
    Milan (4-3-1-2): Abbiati, Bonera, Nesta, Mexes, Antonini, Ambrosini, Seedorf, Nocerino, Boateng, Ibrahimovic, Robinho.
    Panchina: Amelia, Yepes, Mesbah, Emanuelson, Aquilani, El Shaarawy, Maxi Lopez.  Allenatore: Massimiliano Allegri

    Barcellona (4-3-3): Valdes, Dani Alves, Mascherano, Piqué, Puyol, Xavi, Busquets, Iniesta, Sanchez, Messi, Fabregas.
    Panchina: Pinto, Montoya, Keita, Thiago, Pedro, Afellay, Cuenca. Allenatore: Pep Guardiola.

    BARCELLONA MILAN 2-2, ANDATA FASE A GIRONI HIGHLIGHTS
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    MILAN BARCELLONA 2-3, RITORNO FASE A GIRONI HIGHLIGHTS
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  • Thiago Silva fa arrabbiare Ibrahimovic. Colpa di Allegri?

    Thiago Silva fa arrabbiare Ibrahimovic. Colpa di Allegri?

    Mancano due giorni alla sfida contro il Barcellona, e al Milan tiene banco lo stop di Thiago Silva. Il brasiliano si è infortunato durante l’incontro di sabato con la Roma e resterà fermo ai box per un mese. A fine partita il tecnico Allegri si è assunto la responsabilità per l’incidente occorso al centrale difensivo, avendo voluto rischiarlo sebbene non fosse al meglio.

    Dopo il tuono è sceso a terra il fulmine di Ibrahimovic, attraverso dichiarazioni elettriche nei confronti del suo club, senza nascondere una certa riluttanza per la preparazione svolta in casa rossonera. Dietro l’infortunio di Thiago Silva si cela la sorte, fatalità, oppure la colpa è di tecnico e preparatori?

     

    FERMO UN MESE – Nel primo pomeriggio di ieri erano circolate voci incontrollate circa un ipotetico strappo muscolare subito dal brasiliano. In realtà gli esami strumentali hanno confermato la prima diagnosi che parlava di lesione di secondo grado al bicipite femorale, il cui tempo di recupero è stimato in 3/4 settimane di stop. Addio Barcellona quindi, con il calciatore che sarà indisponibile sia nel match di andata che nel ritorno al Nou Camp in programma fra meno di dieci giorni, e qualora il Diavolo riuscisse a superare l’ostacolo blaugrana, Thiago Silva potrebbe saltare anche l’eventuale andata delle semifinali.

    IBRA SBOTTA – Zlatan Ibrahimovic non è tipo che le manda a dire. L’ennesimo infortunio in casa Milan ha fatto perdere la pazienza al numero 11 rossonero, il quale ha definito inaccettabile registrare problemi di natura fisica a questo punto della stagione. Lo svedese ha chiesto con forza di cambiare tale situazione, anche perché oltre allo sbocciare della primavera marzo inoltrato decanta il momento chiave per le sorti in campo nazionale ed europeo. Per affrontare l’ultimo mese e mezzo decisivo il Milan ha bisogno di poter contare sui propri uomini migliori. Quello con cui la squadra rossonera si presenta al cospetto del Barcellona non è certamente il miglior biglietto da visita disponibile fra quelli presenti a Milanello. C’è chi come Nesta, Van Bommel, Aquilani, Boateng, Robinho ha appena recuperato da un infortunio o il cui impiego sarà incerto fino all’ultimo. Mentre altri come Abate, Thiago Silva, Maxi Lopez, Pato non sarà della partita. Concretamente stiamo parlando di 8/11 della formazione titolare. Le colpe?

    thiago silva | © OLIVIER MORIN/AFP/Getty Images

    COLPA DI ALLEGRI? – Forse è facile dare la colpa ad unica persona, nell’esempio specifico Allegri, e alla sua preparazione svolta in estate e a Dubai. Riduttiva l’equazione Allegri = infortuni, sopratutto per chi abbia un minimo di “esperienza” storica. Una situazione piuttosto simile si era registrata sia durante la gestione Leonardo, sia nell’ultimo periodo in cui Ancelotti sedeva sulla panchina rossonera. Ciò ci porta ad allargare il nostro campo di considerazioni ad altri fattori, quali il terreno di gioco di San Siro, che nel recente passato ha mietuto vittime eccellenti, colpendo indistintamente giocatori di Inter e Milan oltre che gli avversari di turno. Il motivo dei numerosi infortuni che attanagliano non solo i calciatori del Milan ma anche quelli delle restanti squadre di Serie A potrebbe essere individuato anche nell’eccessiva tensione ed esasperazione che quotidianamente accompagna la vita calcistica dei giocatori.

    E SE FOSSE… – Volendo lanciare una provocazione si può affermare che da quando Milan Lab ha installato la sua rete scientifica nel centro sportivo di Milanello, la squadra rossonera non sembra averne beneficiato, anzi. Il numero di infortuni registrati prima e dopo il suo arrivo non depongono a favore della scelta compiuta dalla società in quegli anni, la quale sperava di ridurre drasticamente gli infortuni di natura muscolare. La situazione è addirittura peggiorata, e forse Pato rappresenta l’emblema più sconcertante che dovrebbe far riflettere più di una persona all’interno di Via Turati. Come si spiega tutto ciò? Alcune persone hanno trovato da tempo una risposta, giusta o sbagliata che sia sta a discrezione del lettore: più si pensa a come evitare gli infortuni, più li si attrae.  Non è da sottovalutare il perché Pato abbia scelto di rivolgersi a un chiropratico, una scelta inusuale nel mondo del calcio.

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    Ibra scudetto, Milan Roma 2-1

  • Ibra scudetto, Milan Roma 2-1

    Ibra scudetto, Milan Roma 2-1

    Un gol di Ibrahimovic nel finale decide Milan Roma, con i rossoneri vittoriosi per 2-1. I giallorossi avevano chiuso il primo tempo in vantaggio grazie alla rete di Osvaldo al 44′. Nella ripresa la rimonta della squadra di Allegri, trascinata dal bomber svedese che al 53° minuto pareggia i conti per poi regalare ai suoi compagni di squadra 3 punti fondamentali compiendo una prodezza al termine della partita. Un successo che lancia il Diavolo a più 7 dalla Juventus, impegnata questa sera nel derby d’Italia contro l’Inter, aggiungendo un altro mattoncino per la conquista dello scudetto. La Roma rimane ferma al sesto posto, in attesa di conoscere il risultato dell’incontro di oggi fra Lazio e Cagliari, con i biancocelesti che potrebbero dilatare il vantaggio sui rivali in chiave Champions League.

    DECIDE IBRA – Non è un caso che Ibrahimovic sia da una decina d’anni l’uomo scudetto per eccellenza. Ha iniziato con l’Ajax, proseguendo durante l’avventura in Italia prima con la Juventus di Capello e l’Inter post Calciopoli. Nel 2009 sbarca in Spagna e anche con la maglia blaugrana riesce a vincere la Liga. Lo scarso feeling con Guardiola lo convince a tornare in Serie A dove è capace di conquistare l’ennesimo titolo consecutivo della sua carriera con i rossoneri. La doppietta di ieri profuma di tricolore. Dopo i primi 45′ minuti a San Siro aleggiava più di uno spettro, sia per il momentaneo 0-1 dell’italo-argentino Osvaldo, sia per l’infortunio muscolare subito da Thiago Silva, con il brasiliano che sarà costretto a saltare l’incontro di mercoledì contro il Barcellona.

    Gli uomini di Allegri riescono a ribaltare il risultato nella ripresa, mettendo in evidenza i grossi limiti della difesa giallorossa. Il Milan si porta sull’1-1 al 53′, grazie al penalty concesso dall’arbitro Mazzoleni per fallo di mano del romanista De Rossi, e realizzato dal bomber svedese. La squadra di Luis Enrique scompare e i rossoneri continuano a spingere alla ricerca del gol vittoria. Ibrahimovic potrebbe raddoppiare se davanti a lui non ci fosse un maestoso Stekelenburg, che di piede salva il risultato. L’ex portiere dell’Ajax si ripete due minuti più tardi, quando al 28′ del secondo tempo devia sulla traversa una violenta conclusione del ghanese Muntari (secondo legno per i rossoneri, che nella prima frazione di gara avevano colpito il palo con El Shaarawy). La pressione dei padroni di casa viene premiata all’83’, quando Ibrahimovic sfrutta l’ingenuità di Kjaer per involarsi verso la porta giallorossa e superare Stekelenburg con un pallonetto, per poi spingere il pallone in rete con la testa. Un gol che avvicina la banda di Allegri al secondo titolo consecutivo, dopo il trionfo dello scorso anno.

    zlatan ibrahimovic | © GIUSEPPE CACACE/AFP/Getty Images

    Milan Roma 2-1, le pagelle. 
    Ibrahimovic 8: inarrestabile. Grazie alla doppietta di ieri raggiunge 22 centri in campionato, confermandosi sempre più capocannoniere della Serie A. Ora i tifosi rossoneri si augurano che Ibra mantenga il formato campionato anche in Europa. Mercoledì a San Siro arriva il Barcellona, non una squadra qualsiasi.
    El Shaarawy 6: il Faraone va a fiammate, più ombre che luci, anche tanta sfortuna per il numero 92 rossonero quando di destro colpisce il palo alla sinistra di Stekelenburg. Il ragazzo ha i numeri per sfondare, starà al Milan e ad Allegri fare sì che il gioiellino 19 enne diventi un campione, affinché la probabile partenza di Pato a giugno venga salutati senza troppi rimpianti dalla tifoseria del Diavolo.
    Muntari 7: decisamente più in palla rispetto alle ultime uscite. Pressa, si inserisce, mette in ombra lo stesso Nocerino. Soltanto la traversa nega al ghanese il gol.
    Bonera 7: già domenica scorsa aveva dimostrato di essere in buona forma, facendosi trovare pronto per la sfida contro i suoi vecchi compagni di squadra del Parma. Dopo l’infortunio di Thiago Silva, Allegri lo posiziona al centro della difesa in coppia con Mexes, e l’ex ducale a fine partita risulta l’elemento migliore della retroguardia milanista.
    Zambrotta 4: come è lontano il 2006. Entra in campo al momento dell’uscita di Thiago Silva, mettendo in mostra una condizione fisica perlomeno discutibile. Regala l’assist a De Rossi in occasione del vantaggio della Roma. A San Siro fanno già gli scongiuri in vista del match contro il Barcellona, e qualcuno rimpiange il nigeriano Taiwo.

    Osvaldo 6,5: al suo secondo gol consecutivo in campionato dopo il rientro dall’infortunio, ma stavolta la sua rete non è foriera di punti preziosi per la squadra. Tanta grinta e una buona qualità rendono Osvaldo un punto di riferimento fondamentale per gli uomini di Luis Enrique.
    Borini 5,5: sembra essersi inceppato qualcosa nel talentuoso attaccante giallorosso. Ennesima prestazione sottotono nel giro di pochi giorni per il calciatore che aveva incantato tutta la Serie A e lo stesso ct della Nazionale azzurra.
    Totti 4,5: tornato da un infortunio, il capitano della Roma offre una prova impalpabile. Quasi mai nel vivo dell’azione durante la prima frazione di gioco, nei minuti iniziali della ripresa spreca una ghiotta occasione per portare i propri compagni sul 2-0 calciando un cucchiaio dal limite dell’area di rigore. Fallito il remake della spettacolare rete contro l’Inter di alcuni anni fa.
    Marquinho 6: il brasiliano gioca una discreta partita, dando ragione a Luis Enrique che decide di lanciarlo dal primo minuto preferendolo a gente come Lamela e Pjanic. Arrivato lo scorso gennaio dal Fluminense, il carioca comincia a integrarsi negli schemi del tecnico spagnolo, candidandosi ad una maglia da titolare per le prossime partite.
    Kjaer 3,5: c’era un motivo perché Luis Enrique non schierava il danese nelle prime uscite stagionali, sebbene il suo arrivo fosse stato battezzato in maniera quasi trionfalistica dal ds Sabatini e gli addetti ai lavori. Fa quasi tenerezza quando Ibrahimovic lo annichilisce in occasione del secondo gol del Milan.
    Stekelenburg 7,5: è grazie a lui che la Roma esce da San Siro subendo solamente due reti. Nel primo tempo si esibisce sul pericoloso calcio di punizione del numero 11 rossonero. La sfida con Ibrahimovic continua nella ripresa quando con i piedi arresta un tiro indirizzato in rete. Prodigioso sulla botta di Muntari, riuscendo a deviarla sulla traversa. Non può nulla però difronte alla magia dello svedese negli ultimi minuti di gara.

    MILAN ROMA 2-1 HIGHLIGHTS
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  • Milan Roma formazioni. Allegri si affida al Boa

    Milan Roma formazioni. Allegri si affida al Boa

    Dimenticare per novanta minuti il Barcellona e pensare al campionato. E’ questo il diktat di Massimiliano Allegri in vista di Milan Roma in programma tra poco più di un’ora. I rossoneri in piena emergenza in attacco si affidano ancora una volta al tandem Ibrahimovic El Shaarawy in attacco tenendo a riposo preventivo Robinho non ancora del tutto recuperato ma potenzialmente titolare nel match di mercoledì contro i catalani. Luis Enrique si gode l’ottimo momento della sua squadra, i copiosi complimenti per la solidità difensiva raggiunta e per un progetto che inizia a far intravedere la luce. Tra i giallorossi si rivede capitan Totti in attacco ed Pjanic a centrocampo.

    Formazione Milan Allegri deve tener conto degli infortuni, dei 120 minuti giocati in Coppa Italia ma anche della necessità di tener lontana la Juventus conquistando tre punti forse fondamentali per la corsa al 19° scudetto. In difesa a preoccupare il mister livornese è Thiago Silva, il brasiliano uscito malconcio dalla sfida dello Juventus Stadium effettuerà un provino mezzora prima del match ma a sensazione dovrebbe esserci.

    Boateng in campo Milan Roma | ©Getty Images
    La difesa sarà completata da Bonera e Mesbah che giocheranno come esterni mentre al centro Mexes dovrebbe esser preferito a Nesta ancora non al meglio della condizione. A centrocampo con l’inamovibile Nocerino dovrebbero esserci capitan Ambrosini e Aquilani che dovrebbe esser preferito a Muntari. Sulla trequarti dovrebbe rivedersi Boateng tornato a disposizione di Allegri e lanciato subito nella mischia.

    Formazione Roma Luis Enrique schiera ancora una volta Taddei come esterno di sinistra, a destra gioca Rosi, coppia centrale formata da Kjaer e da Heinze che stringe i denti per via di qualche acciacco. Con Pjanic in mediana De Rossi e Gago, in avanti tridente Totti, Osvaldo Borini.
    MILAN ROMA PROBABILI FORMAZIONI
    MILAN (4-3-1-2):
    Abbiati; Bonera, Mexes, Thiago Silva, Zambrotta; Aquilani, Ambrosini, Nocerino; Boateng; El Shaarawy, Ibrahimovic. A disp.: Amelia, Mesbah, Yepes, Muntari, Gattuso, Van Bommel, Emanuelson, Maxi Lopez. All.: Allegri.

    ROMA (4-3-1-2): Stekelenburg; Taddei, Kjaer, Heinze, José Angel; Gago, De Rossi, Pjanic; Totti; Borini, Osvaldo. A disp.: Lobont, Rosi, Simplicio, Marquinho, Perrotta, Lamela, Bojan. All.: Luis Enrique.