Tag: Massimiliano Allegri

  • Calvario Pato, stagione finita

    Calvario Pato, stagione finita

    L’ennesimo infortunio. Quello che probabilmente segnerà l’epilogo di una stagione, di sicuro la peggiore della sua carriera, dove la sfortuna e i dolori sono stati. Aveva rivisto la luce Alexandre Pato. Lo aveva fatto alla vigilia della sfida con il Barcellona quando era stato considerato abile e arruolabile. Un’ottima notizia per Massimiliano Allegri che in vista di un match delicato come quello del Camp Nou, e memore del suo gol nel corso dei gironi eliminatori di Champions League decide di portarlo con se in panchina.

    Potrà tornare utile si pensa. E così sembra quando nel corso della ripresa entra in campo per cercare di dare una mano ai propri compagni che nel frattempo stanno perdendo. Ed invece ecco l’ennesimo infortuno, il numero quattordici da gennaio 2010 ad ora. La media esatta di uno ogni due mesi. Troppo per un giocatore così come per il medico che lo ha seguito più degli altri, il belga Meerssman. Stavolta a fermare il papero, secondo la risonanza magnetica cui si è sottoposto nel corso della giornata di ieri, una lesione di 1°-2° grado al bicipite femorale della gamba sinistra che gli imporrà ulteriori controlli tra quindici giorni circa.

    Quanto basta per considerare la sua stagione finita, come dichiarato anche dal luminare belga che ha seguito il talento verdeoro ad Atlanta. “Non so più a che santo votarmi” ha dichiarato. Il Milan, che a gennaio rifiutò una grossa offerta da parte del Paris Saint Germain rinunciando così a prendere Tevez al suo posto, non ha intenzione di mollare, tanto da aver pubblicato un comunicato sul proprio sito ufficiale. “Tornerà presto ancora più forte di prima – si può leggere nella nota – Risolveremo i suoi problemi muscolari. “Tutto l’A. C. Milan è fortemente determinato a risolvere in modo positivo e nel termine più breve i problemi muscolari di Alexandre Pato – continua il comunicato – Numerose strade sia diagnostiche sia terapeutiche restano aperte e non c’è dubbio che l’attuale situazione sarà superata in modo soddisfacente. Pato tornerà presto ancor più forte di prima“.

    Alexandre Pato © OLIVIER MORIN/AFP/Getty Images

    Il Milan dunque è vicino al giocatore, ma Meersseman sembra essere sconsolato. “Come risolveremo definitivamente il problema della sua fragilità muscolare? E’ stato ovunque, dalla Germania all’America, stuoli di medici lo hanno visto e curato. Ho chiesto alla mia consigliera spirituale di pregare per lui” ha dichiarato alla Gazzetta dello Sport. “Non ho chiuso occhio – ha proseguito Meersseman –. Mi assumo le mie responsabilità, anche se non so quali siano. Non ho risolto in tre settimane quello che non si riesce a risolvere da più di due anni. Pato è stato dichiarato clinicamente guarito tredeci volte, ma è evidente che guarito non è. Quando ho visto in tv che si era fatto male sono stato male anche io. Non mi aspettavo che accadesse così“.

    Per Pato dunque la stagione è finita, ma a questo punto bisognerà capire come e quando rientrerà. I rimpianti del Milan per non averlo ceduto a gennaio sono tanti e venderlo in estate appare una missione impossibile. Non resta che aspettare un suo recupero magari con un aiuto da parte della Medicina che possa risolvere l’alone di mistero che regna intorno alla muscolatura del giocatore.

  • Milan, Pato un mistero. Impossibile la cessione in estate

    Milan, Pato un mistero. Impossibile la cessione in estate

    Alexandre Pato fatica a trovare la luce in fondo al tunnel in cui è sommerso dalla scorsa stagione. La frequenza degli infortuni del Papero è un qualcosa di impressionante, inspiegabile. Un esempio più unico che raro quello dell’attaccante del Milan, che in due anni si è fermato per 10 volte ai box, sempre a causa di problemi muscolari. Arrivati a questo punto sembrano chiariti almeno due aspetti dell’intera vicenda Pato, ovvero l’assoluta innocenza del campo di San Siro e il motivo per il quale Galliani, in accordo con il tecnico Allegri, aveva deciso di vendere il brasiliano quando ancora poteva esserci una plusvalenza in favore dei rossoneri. Forse ora è troppo tardi.

    STOP SENZA FINE – Tutto ebbe inizio nella stagione 2009-2010, con Leonardo sulla panchina del Milan. Pato disputò quasi l’intero girone d’andata, segnando anche un discreto numero di reti (8), per poi infortunarsi alla 17^ giornata contro la Fiorentina alla vigilia di Natale. Trascorsero quasi due mesi prima di rivedere il Papero in campo, ma l’attesa venne ripagata subito con un gol da parte dell’asso brasiliano nell’incontro casalingo contro l’Udinese. L’infortunio però era di nuovo dietro l’angolo, e dopo tre partite un nuovo stop di un mese. Rientra alla 29^ giornata nella sfida contro il Napoli e dopo appena 16′ minuti è costretto a tornare negli spogliatoi per l’ennesimo infortunio muscolare. Stagione praticamente finita per Pato, che tornerà soltanto due mesi più tardi a campionato ormai concluso, lasciando la sua firma contro la Juventus, in quella che fu l’ultima partita di Leonardo sulla panchina del Milan. Nel corso di quell’anno l’attaccante rossonero disputò 23 partite in Serie A, mettendo a referto 12 gol.

    alexandre pato | © Valerio Pennicino/Getty Images

    PRIMO ANNO ALLEGRI – E’ la stagione del 18° scudetto del Milan, e nonostante sia costretto ad arrendersi per tre volte a causa degli stessi infortuni dell’anno precedente, Pato riesce a scrivere un pezzo fondamentale del cammino trionfale della squadra di Allegri, migliorando addirittura la media realizzativa del 2009-2010 (25 presenze, 14 gol). Un primo stop di un mese ad inizio settembre, dopo la sfortunata trasferta di Cesena. Segue poi un filotto di sei partite consecutive nelle quali realizza quattro reti. Quando tutto sembrava tornato alla normalità, Pato ricade nell’ennesimo infortunio muscolare della sua giovane carriera, salterà due mesi. Rientra nella penultima gara d’andata, e da lì continua la sua marcia inarrestabile fino alla 33^ giornata, quando ricade nuovamente nel match casalingo contro la Sampdoria. Lo stop dura poco meno di un mese. Ha così il tempo di partecipare alla festa scudetto insieme ai suoi compagni di squadra nella trasferta di Roma. Nessuno però si sarebbe immaginato che la stagione successiva diventasse una reale Via Crucis per il brasiliano.

    ANNO MALEDETTO – I numeri di quest’anno sono impietosi nei confronti di Pato . Undici presenze totali in campionato, sette da titolare, con un solo gol all’attivo. E’ stato in campo due mesi, dall’altra parte cinque mesi fermo. Quattro infortuni, sempre al bicipite femorale. Il primo durante la 4^ giornata, quando esce dopo 21′ minuti per lasciare spazio a El Shaarawy nella sfida contro l’Udinese. Torna a fine novembre, totalizza sei presenze prima di infortunarsi nuovamente nella partita di Coppa Italia contro il Novara, nella quale segna il gol che porta i rossoneri ai quarti. Rientra esattamente un mese più tardi nell’andata degli ottavi di Champions contro l’Arsenal. Dieci giorni dopo si riferma nel big match di San Siro contro la Juventus. Ciò che segue è storia recente, il viaggio negli Usa, il miracolo tanto decantato ai media nazionale, rivelatosi poi un autentico flop. Al Camp Nou i muscoli di Pato tengono 14′ minuti prima di rompersi nuovamente. E’ la fine?

    CESSIONE – L’affare costruito a gennaio dalla mente di Galliani, cessione di Pato al Psg e con il ricavato assegno agli sceicchi del City per Tevez, è improponibile nel prossimo futuro. I 40 milioni di euro offerti dal club parigino sono difficilmente ipotizzabili all’apertura del mercato estivo, e se davvero il Milan volesse ancora l’Apache, dovrà cercare di fare cassa in un altro modo. Magari vendendo Robinho, che ha ampiamente deluso le aspettative nella sua seconda stagione in rossonero, perché la doppietta in Champions contro l’Arsenal non può cancellare la miseria di 5 gol fatti fin qui in campionato.

    A Pato gli estimatori non mancano, dal suo maestro Carlo Ancelotti, ad Arsene Wenger dell’Arsenal, fino allo stesso Roberto Mancini del City. Una domanda però nasce spontanea, chi ancora crede in lui? Chi potrebbe investire in un calciatore di 22 anni che negli ultimi 2 anni ha subito infortuni che l’hanno costretto ai box per quasi 12 mesi? Fino a tre anni fa Pato era considerato una promessa del calcio mondiale. A distanza di 36 mesi stridono le profezie di Ancelotti prima e Leonardo poi, che avevano affermato di vedere il Papero prossimo Pallone d’oro, con un potenziale maggiore a quello del suo vecchio compagno di squadra Kaka. La carriera di Pato è destinata a concludersi nel modo più assurdo oppure una nuova luce investirà il numero 7 rossonero?

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    Barcellona Milan Pagelle e video highlights
    Da Ovrebo a Kuipers qualche aiutino per gli extraterrestri

  • Barcellona da Ovrebo a Kuipers, quanti aiuti agli extraterrestri

    Barcellona da Ovrebo a Kuipers, quanti aiuti agli extraterrestri

    All’indomani dell’eliminazione del Milan ad opera del Barcellona nei quarti di finale di Champions League, la stampa italiana solleva unanime la voce per l’ennesima “spinta” arbitrale concessa ai blaugrana negli ultimi quattro anni. Nessuno vuole mettere in discussione la forza della squadra di Guardiola , che con il suo gioco ha fatto innamorare tutti gli esteti del calcio, ma se il Barca è arrivato alla conquista di due Coppe Campioni negli ultimi quattro anni è anche perché è stata in grado di sfruttare al massimo i volontari assist dei direttori di gara. Tutto ebbe inizio con Ovrebo tre stagioni fa. Da lì in avanti gli episodi chiave degli incontri sono quasi sempre girati a favore dei blaugrana.

    CHELSEA BARCELLONA, ritorno semifinale Champions League 2009 – Nel match di andata giocato in Spagna gli inglesi erano riusciti ad imporre lo 0-0 casalingo ai catalani. A Stamford Bridge la squadra allenata da Hiddink passò in vantaggio grazie al gol di Essien nei primi minuti di gara. Il resto dell’incontro venne letteralmente dominato dai Blues, ai quali vennero negati nei 90′ minuti ben quattro rigori, che consentirono al Barcellona di restare in partita. In pieno recupero arrivò poi il gol di Iniesta per l’1-1 finale, che qualificava i ragazzi di Guardiola alla finale di Roma, dove i blaugrana travolsero per 2-0 il Manchester United.

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    barcellona inter | © FILIPPO MONTEFORTE/AFP/Getty Images
    BARCELLONA INTER, ritorno semifinale Champions League 2010 – I blaugrana erano chiamati alla classica remuntada contro la banda di Mourinho. Barcellona Inter verrà ricordata sopratutto per l’incredibile muro eretto dalla squadra italiana per tutta la durata dell’incontro, complice anche un’espulsione nei primi minuti di gara nei confronti del centrocampista nerazzurro Thiago Motta, fra l’altro un ex della partita (tra le fila dell’Inter c’era anche Eto’o ndr). Un cartellino rosso forse troppo frettoloso nei confronti dell’italo-brasiliano, comminato dall’arbitro De Bleeckere. Al Barcellona però non riuscì l’impresa di segnare quei due gol che gli avrebbero permesso di centrare la seconda finale consecutiva dopo Roma 2009. Al Bernabeu andò l’Inter, che trionfò in finale contro i tedeschi del Bayern Monaco per 2-0.

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    BARCELLONA ARSENAL, ritorno quarti finale Champions League  2011 – Ancora una volta il Barcellona si trovava nella condizione di ribaltare un risultato negativo del match d’andata, con gli inglesi di Arsene Wenger vincitori per 2-1 all’Emirates Stadium. Al Camp Nou, sul risultato di 1-1, ancora favorevole quindi all’Arsenal, l’arbitro svizzero Busacca decide di espellere l’attaccante olandese Van Persie per doppia ammonizione, dopo aver calciato il pallone a gioco fermo. Un espulsione giudicata come “vergognosa” dal tecnico dei Gunners nelle interviste del post-partita. Con l’Arsenal in dieci uomini i blaugrana trovarono la rete del 2-1 con Xavi e due minuti più tardi fu Messi a realizzare il penalty del 3-1 che consegnò ai catalani la finale di Wembley, dove il Barcellona sconfisse nuovamente nel replay della finale di due anni prima lo United di Sir Alex Ferguson con il punteggio di 3-1.

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    Anche ieri sera contro il Milan, al Barcellona è stato regalato un rigore piuttosto discutibile quando il risultato era ancora favorevole ai rossoneri (1-1 ndr), in quanto la trattenuta di Nesta era iniziata a gioco fermo. Nonostante ciò l’arbitro olandese Kuipers ha fatto proseguire l’azione per poi fischiare il penalty alla squadra di Guardiola.

    C’è un proverbio che calza a pennello sul Barca: la fortuna aiuta gli audaci. Chi scende in campo, su qualsiasi campo, per dominare la partita attraverso il gioco, senza fermarsi neanche sul 5-0, chi rivoluziona il modo di fare calcio (vedere i primi 10′ minuti della partita di ieri), forse riesce a conquistarsi anche la grazie della Dea bendata.

    BARCELLONA MILAN VIDEO E PAGELLE

  • Barcellona – Milan 3-1 pagelle “legge” Messi. Ibra svalutation

    Barcellona – Milan 3-1 pagelle “legge” Messi. Ibra svalutation

    C’era davvero qualche possibilità per i rossoneri di passare il turno? Più che una mission impossible, Barcellona Milan è stata la partita della sottoMessione. Nel 3-1 finale spicca la doppietta di Lionel Messi, che anche ieri ha confermato la tendenza di segnare soltanto su rigore contro le squadre italiane, prolungando così la sua astinenza che prima del fischio di inizio durava da oltre 500′ minuti. La “legge” dell’argentino però è implacabile, quando segna il Barca sa solo vincere. Al Milan recriminano per l’arbitraggio di Kuipers, ma forse Allegri e Ibrahimovic farebbero meglio a spiegare come sia concepibile il passaggio del turno tirando soltanto tre volte nell’arco dei 90′ minuti di gioco.

    Pagelle Barcellona Milan 3-1, ritorno dei quarti di Champions League.

    BARCELLONA
    Victor Valdes 6: praticamente inoperoso durante tutta la partita.  Avrà pagato anche lui il biglietto come i 90 mila del Camp Nou? INFILTRATO
    Mascherano 6,5: è l’uomo più rude del Barca, non per nulla Guardiola l’ha reinventato difensore dopo una vita da mediano. Da lì non si passa. BUTTAFUORI
    Piquè 6: non sarà la sua migliore stagione con la maglia blaugrana, però quelli che non lo conoscono avrebbero difficoltà nel capirlo. FRAC
    Puyol 6,5: in Spagna è una leggenda. Anche ieri impeccabile. Tiene in bilico la clessidra del tempo, per lui non trascorre mai. HIGHLANDER
    Dani Alves 7: è una delle chiavi del gioco catalano. All’inizio con la difesa a tre gioca da ala pura. Dopo il 2-1 Guardiola torna alla difesa a quattro e lui si posiziona come terzino. Il risultato non cambia, per la retroguardia rossonera sono grossi guai ogni volta che entra in area. URAGANO
    Xavi 6: in dubbio fino all’ultimo, è autore di una prestazione ben al di sotto rispetto agli standard a cui ci aveva piacevolmente abituato. IN PANNE
    Busquets 6: se il Camp Nou fosse il teatro, lui sarebbe il miglior attore in circolazione. Spesso e volentieri accentua ogni fallo che subisce da parte dei centrocampisti del Milan. Al Real lo conoscono fin troppo bene. ATTORE
    Iniesta 7: con il pallone fra i piedi fa quello che vuole. Segna il terzo gol che chiude l’incontro sfruttando un rimpallo della difesa avversaria. “Purtroppo” ha come compagno di squadra Messi, altrimenti potrebbe lottare benissimo per la conquista del Pallone d’Oro. MAGO DI OZ
    Fabregas 7: la sua posizione iniziale crea una grande confusione mentale nella testa dei giocatori del Milan. Che cosa ci fa nella posizione di trequartista dietro Messi? Non è un caso che i primi 15′ minuti di gioco siano i più belli dell’incontro da parte del Barca, un modulo altamente sperimentale di cui Fabregas rappresenta la degna sorpresa. FOLLETTO
    Cuenca 6: la presenza nell’undici titolare del “canterano” ha sorpreso un po’ tutti, considerata anche la presenza in panchina di gente come Sanchez e Pedro. Nonostante l’importanza della partita non sfigura all’interno della sinfonia blaugrana. BRAVO RAGAZZO
    Messi 7,5: non c’è niente da fare, il Pallone d’oro argentino ancora una volta dimostra di essere il calciatore più forte del pianeta. Quando tocca palla si accende una magia che solo i più grandi del calcio hanno saputo trasmettere. Ridicolizza Mexes nell’azione del primo rigore della serata. Come un burattinaio giostra a suo piacimento la difesa del Milan. STEVEN SPIELBERG

    lionel messi | © LLUIS GENE/AFP/Getty Images

    MILAN
    Abbiati 6,5: forse Bojan ancora non conosce il portiere rossonero, se è vero che a poche ore dall’inizio del match l’ha etichettato come il punto debole del Milan. In più di un’occasione decisivo nel mantenere accettabile il divario fra le due squadre. GRANDE PUFFO
    Abate 5,5: non spumeggiante come in altre occasioni, se bene o male riesce a contenere Cuenca non si può dire la stessa cosa per Iniesta. RUOTE SGONFIE
    Nesta 6,5: uno dei migliori in campo. Riesce a sbrogliare situazioni complicate che vedono in Messi l’artefice principale. Da parte del Milan sono grandi i rimpianti per non aver avuto ieri sera un giocatore come Thiago Silva. PREDICATORE
    Mexes 4: errore macroscopico quello che compie ad inizio primo tempo, dal quale scaturisce il vantaggio del Barca. Da lì in poi la sua partita è una lunga Via Crucis. SCIAGURA
    Antonini 4,5: stavolta non ripete la prestazione super dell’andata. Suo il fallo da rigore su Messi per il primo penalty della gara. Dani Alves lo asfalta regolarmente. MOSCERINO
    SEEDORF 5,5: potrebbe essere stata la sua ultima partita in Champions League con la maglia rossonera. Forse a maglie invertite potrebbe dire ancora la sua, però le idee di Allegri sono leggermente distanti da quelle di un Cruijff, volendo citarne uno. Di questa serata Clarence ricorderà gli applausi del Camp Nou al momento della sua sostituzione. MOICANO
    Ambrosini 5: più nervosismo che altro. Il capitano del Milan incarna il sentimento di rabbia della squadra rossonera nei confronti dell’arbitro olandese e dimentica un dettaglio non trascurabile, il giocare. KILL BILL
    Nocerino 6,5: quando tutti si aspettano un Robinho, un Boateng, un Ibrahimovic, chi va a segnare al Camp Nou? Lui, Nocerino. Deriso nella prima partita della fase a gironi dal pubblico blaugrana per via della sua tecnica non proprio entusiasmante, l’ex rosanero fa ricredere tutti andando a segno proprio nel tempio spagnolo. VENDETTA
    Boateng 5,5: che duello con Pujol. Il Boa appare in ripresa rispetto alle ultime due uscite in campionato contro Roma e Catania, ma non è sufficiente per cambiare l’inerzia della partita. ASPRO
    Robinho 4,5: qualche numero lo estrae dal cilindro, però i tifosi rossoneri sarebbero più contenti se occasioni come quelle del secondo tempo avessero un esito diverso rispetto al solito pugno di mosche a cui Binho ci ha abituato. POLVERI BAGNATE
    Ibrahimovic 5,5: mezzo punto in più per l’assist a Nocerino nell’azione del momentaneo 1-1 del Milan. Piqué e Mascherano lo contengono senza troppi patemi d’animo. Nel corso del primo tempo fallisce una ghiotta occasione non trovando il pallone al momento del tiro. Quest’ultima è forse l’immagine più emblematica dello svedese in Europa. RE NUDO

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  • Barcellona – Milan 3-1, doppio Messi. Calvario Pato

    Barcellona – Milan 3-1, doppio Messi. Calvario Pato

    L’Italia saluta la Champions League. Al Camp Nou Barcellona Milan finisce 3-1 per i padroni di casa, che si illudono alla mezzora del primo tempo con il gol di Nocerino che aveva riportato momentaneamente in parità l’incontro sbloccato al 10′ minuto dal rigore di Messi. Il dominio dei blaugrana è però schiacciante e al 41′ il secondo penalty della serata consente agli uomini di Guardiola di mettere una seria ipoteca per la qualificazione alla semifinale. Nella ripresa arriva anche il terzo gol ad opera del centrocampista Iniesta. Per i rossoneri una notte da dimenticare, resa ancora più drammatica per l’infortunio muscolare di Pato, uscito quasi subito dopo il suo ingresso a metà della seconda frazione di gioco. Il Barca è meritatamente per il quinto anno consecutivo in semifinale di Champions.

    PRIMO TEMPO – Porqué? Manca soltanto Mourinho nel primo tempo del Camp Nou. Due rigori per il Barcellona, nati entrambi da regali dei difensori del Milan. Prima è Mexes a perdere il pallone a centrocampo su pressione di Messi che si invola indisturbato verso l’area rossonera. E’ poi Antonini ad atterrare la Pulce, non lasciando altra scelta all’arbitro Kuipiers che fischiare il penalty in favore dei padroni di casa. L’argentino è implacabile, il Barcellona è già avanti per 1-0 al 10′ minuto. I catalani sembrano controllare agevolmente la partita, ma commettono l’errore di far rientrare in gara la squadra di Allegri. Alla mezzora infatti, dopo un contropiede fulmineo, il Diavolo trova la rete dell’1-1. Ibrahimovic pesca con un delizioso assist l’inserimento di Nocerino che di destro insacca alle spalle di Victor Valdes. La gioia dei quattromila tifosi rossoneri però dura poco perché al 41′ minuto il Barca si riporta in vantaggio grazie al secondo rigore della serata. Nell’occasione il direttore di gara olandese appare troppo fiscale, giudicando da penalty la trattenuta di Nesta ai danni di Busquets. Gli uomini di Guardiola chiudono il primo tempo avanti 2-1. La quinta semifinale di Champions negli ultimi cinque anni è più vicina. Messi con i suoi 14 gol in Europa appare irraggiungibile.

    lionel messi | © LLUIS GENE/AFP/Getty Images

    SECONDO TEMPO – Il Barcellona continua a dominare l’incontro, sebbene non sia in giornata di grazia. Per questo Milan però può bastare così. Passano otto minuti e i blaugrana si portano sul 3-1, grazie al gol di Iniesta che si avventa su un rimpallo dopo la conclusione di Messi e infila senza problemi Abbiati. A questo punto è abbastanza inspiegabile la scelta tattica di Allegri nel far entrare Aquilani al posto di Seedorf, rinunciando ad inserire una punta in più fino al 70′, quando Pato subentra a Boateng. Il Milan prova a sbilanciarsi ulteriormente, ma la forza sembra abbandonare il Milan. La disfatta rossonera è completa con l’uscita del Papero dopo appena dieci minuti il suo ingresso in campo. Ennesimo infortunio muscolare per il brasiliano, tutto inutile quindi il viaggio negli Usa e quello che era stato salutato come un miracolo all’interno dell’ambiente del Milan. Nel finale il Barca potrebbe allungare ancora il divario con il neo entrato Adriano, che grazia Abbiati. Finisce con i 90 mila del Camp Nou in festa, la trasferta spagnola del Milan si rivela un flop senza attenuanti.

  • Barcellona – Milan, le ultimissime dal Camp Nou. Xavi titolare

    Barcellona – Milan, le ultimissime dal Camp Nou. Xavi titolare

    Tutto pronto al Camp Nou. Barcellona Milan, lo spettacolo sta per cominciare. Tra i 90 mila del Camp Nou ci saranno anche 4 mila tifosi del Diavolo, arrivati dall’Italia per spingere i propri beniamini verso il traguardo delle semifinali. All’interno del clan blaugrana serpeggia grande ottimismo per il big match di questa sera contro i rossoneri. Il sorriso dei catalani è anche per il pronto recupero di Xavi. L’ultimo provino di stamani ha sciolto ogni dubbio circa la presenza in campo del centrocampista spagnolo, giocatore fondamentale per il gioco del Barca. Tutto confermato invece nel Milan, nonostante nel pomeriggio fosse circolata la voce di un Bonera pronto a sostituire Nesta nel caso il difensore romano avesse dato forfait.

    Ricordiamo che il Diavolo per qualificarsi ha a disposizione due risultati su tre. Infatti sia un pareggio con gol che qualsiasi vittoria consegnerebbero alla squadra di Allegri il pass per approdare al turno successivo. Il Barcellona invece deve per forza vincere. Per i blaugrana sarebbe sufficiente anche una semplice vittoria per 1-0.

    lionel messi | © LLUIS GENE/AFP/Getty Images

    I due protagonisti più attesi della serata saranno Lionel Messi da una parte e Zlatan Ibrahimovic dall’altra. L’argentino è il capocannoniere della competizione, grazie ai 12 gol messi a segno negli otto incontri disputati fin qui, cinque dei quali nel ritorno degli ottavi di finale contro il Leverkusen. Lo svedese del Milan invece ha realizzato cinque reti in sette partite.

    L’ultima squadra che ha eliminato il Barcellona dalla Champions League è l’Inter di Mourinho, nelle semifinali dell’edizione 2009-2010. Infine Messi nella sua carriera ha segnato alle squadre italiane soltanto grazie a dei calci di rigore.

    Probabili formazioni Barcellona Milan, andata quarti Champions League

    Barcellona (3-4-3): Valdes, Piqué, Pujol, Mascherano, Dani Alves, Iniesta, Xavi, Busquets, Messi, Sanchez, Pedro.
    Panchina: Pinto, Montoya, Adriano, Keita, Thiago Alcantara, Tello, Cuenca. Allenatore: Guardiola
    Milan (4-3-1-2): Abbiati, Abate, Nesta, Mexes, Antonini, Ambrosini, Nocerino, Seedorf, Boateng, Ibrahimovic, Robinho.
    Panchina: Amelia, Zambrotta, Bonera, Aquilani, Emanuelson, Pato, Maxi Lopez. Allenatore: Allegri

  • Cassano può giocare. Il Milan riabbraccia Fantantonio

    Cassano può giocare. Il Milan riabbraccia Fantantonio

    Antonio Cassano rinasce. Nella mattinata di oggi il sito del Milan ha confermato il rientro ufficiale del numero 99 rossonero, dopo aver ricevuto l’idoneità all’attività agonistica da parte della commissione di medici chiamata a decidere circa il futuro calcistico del fantasista barese. Scongiurate così le ipotesi più cupe che davano per conclusa la carriera del calciatore. Una notizia che non può non riempire di gioia l’ambiente milanista, che attendeva questo giorno da cinque mesi. Potrebbe essere proprio Cassano l’asso nella manica di Allegri per le ultime otto partite di campionato. Sorride anche Cesare Prandelli. Il ct della Nazionale azzurra si è detto entusiasta della possibilità di contare sul talento di Bari vecchia in vista degli Europei.

    IDONEO – Era nell’aria, ora è ufficiale. Cassano è di nuovo a disposizione di Allegri e può essere convocato già dalla prossima partita di campionato che vedrà il Milan impegnato contro la Fiorentina di Delio Rossi a San Siro. L’idoneità è arrivata questa mattina dall’Istituto di medicina dello sport di Milano e sarà valida per i prossimi 12 mesi. Il giocatore era accompagnato da Rodolfo Tavana, il responsabile sanitario del Milan, il quale ha voluto esprimere la propria gratitudine nei confronti della Federazione Medico sportiva italiana. Il direttore dell’istituto lombardo, che ha firmato personalmente il nullaosta a Cassano, ha rivelato come il rossonero, appresa la notizia, abbia corso con il certificato in mano fino a casa per festeggiare con la moglie e il piccolo Christopher.

    UOMO SCUDETTO – Il rientro di Cassano deve leggersi anche in chiave scudetto. E’ innegabile come l’ex doriano rappresenti un’arma in più nella lotta fra il Milan e la Juventus per il titolo di campione d’Italia. Forse è prematuro parlare di una convocazione del barese già nella prossima sfida di campionato, considerata la forma fisica prevedibilmente approssimativa. Più realistico invece vedere un Cassano pronto nel giro di due settimane, e quindi disponibile per l’impegno casalingo contro il Bologna in programma domenica 22 aprile, quando mancheranno cinque gare al termine della stagione.

    Antonio Cassano torna a Milanello | ©Oliver Morin/Getty Images

    NUMERI – Dal suo arrivo a Milanello nella finestra del mercato invernale della scorsa stagione, Antonio Cassano ha totalizzato 26 presenze totali. Lo scorso anno in meno di cinque mesi andò a segno quattro volte, sfornando nove assist ai propri compagni di squadra. Anche quest’anno l’avventura al Milan sembrava iniziata sotto i migliori auspici, grazie ai due gol e i sette assist, oltre alla marcatura in Champions League durante la fase a gironi contro i cechi del Viktoria Plzen.

    VALZER – Il calciatore più felice del rientro di Cassano sarà con tutta probabilità Ibrahimovic. In questi mesi lo svedese ha spesso dichiarato di sentire la mancanza del numero 99 rossonero, con il quale fin dall’anno scorso si è instaurato un rapporto speciale a tal punto da “costringere” Allegri a preferire ad  inizio stagione la coppia Ibra-Cassano, mettendo in discussione i brasiliani Robinho e Pato, in particolare quest’ultimo. Nella frattempo alla comitiva rossonera si è aggiunto l’argentino Maxi Lopez, senza dimenticare l’esplosione del talentuoso El Shaarawy. Quali saranno le future gerarchie all’interno del Milan? Un dato è certo, a Milanello non c’è spazio per tutti.

    EUROPEI – Cesare Prandelli strabuzza gli occhi. Sembrava una mission impossible, ma alla fine il commissario tecnico degli azzurri potrà contare anche sulle giocate di Antonio Cassano per i prossimi Europei di Ucraina e Polonia. L’ex allenatore di Fiorentina e Parma non ha mai nascosto la propria ammirazione nei confronti del calciatore del Milan, tanto da incentrare il nuovo progetto Italia intorno alla figura del talento di Bari vecchia. La Spagna fa meno paura?

     

  • Barcellona – Milan, Guardiola vara il 3-4-3. Xavi in forse, Nesta c’è

    Barcellona – Milan, Guardiola vara il 3-4-3. Xavi in forse, Nesta c’è

    La notte tanto attesa è arrivata. Al Camp Nou va in scena la sfida fra Barcellona Milan, ritorno dei quarti di finale di Champions League. All’andata terminò con un pareggio a reti bianche, sebbene gli uomini di Guardiola avessero avuto il comando delle operazioni per quasi tutti i 90′ minuti di gioco. Allegri ha chiesto ai suoi di giocare senza alcun timore reverenziale nei confronti dei blaugrana, consapevole di avere a disposizione due risultati su tre per passare il turno. Le ultime notizie che giungono dalla Spagna danno Xavi, in dubbio fino a ieri, recuperato. Tra i rossoneri invece certa l’assenza di Van Bommel, mentre Boateng e Nesta partiranno nell’undici titolare. Barcellona Milan, che lo spettacolo abbia inizio.

    L’ORA DI IBRA? – Tutti gli occhi dei centomila tifosi presenti questa sera al Camp Nou saranno puntati verso il numero 11 rossonero. Zlatan Ibrahimovic, l’eterno battuto in Europa, è atteso a una delle sfide più importanti della sua carriera. Lo svedese infatti ha l’occasione unica di cancellare definitivamente la triste fama che lo accompagna in tutti gli stadi internazionali. Per farlo il destino gli ha messo difronte la squadra più forte del mondo. Al Milan sanno che per ottenere il pass della semifinale occorrerà il miglior Ibra di sempre. Una prestazione non entusiasmante una settimana fa a San Siro, sulla quale pesa l’errore a tu per tu con Victor Valdes nel corso del primo tempo, che avrebbe portato in vantaggio i propri compagni di squadra. L’attesa è finita, il Camp Nou dirà quale Ibrahimovic sarà ricordato nel prossimo futuro.

    GIOCA NESTA – Rispetto a mercoledì la sola novità è rappresentata dal rientro di Abate sulla corsia di destra. Per il resto Allegri ha deciso di affidarsi in blocco alla formazione che ha costretto al pari il Barca. In porta quindi Abbiati, difesa a quattro composta da Abate e Antonini terzini, con Nesta e Mexes centrali. Bonera, nonostante l’eccellente periodo di forma dimostrato, siederà in panchina. I tre di centrocampo saranno gli stessi del match di andata, con Ambrosini, Nocerino e Seedorf pronti ad affrontare i palleggiatori blaugrana. Altra bocciatura quindi per Emanuelson, scavalcato per la seconda volta consecutiva dal connazionale più anziano. Prince Boateng occuperà regolarmente il ruolo di trequartista, alle spalle del tandem d’attacco costituito da Ibrahimovic e Robinho. Attenzione però alla sorpresa Pato, tornato guarito dagli Usa e regolarmente convocato da Allegri.

    xavi hernandez | © ALBERTO LINGRIA/AFP/Getty Images

    DIFESA A TRE PER IL BARCA? – Tra i catalani tiene banco il caso Xavi. Lo spagnolo è in dubbio per un fastidio al polpaccio che l’ha costretto a saltare gli ultimi due allenamenti. Nella conferenza stampa di ieri Guardiola si è detto ottimista sul recupero del centrocampista, che quindi dovrebbe recuperare in extremis. Per la gara di ritorno il tecnico del Barca pare intenzionato a cambiare modulo, passando al più offensivo 3-4-3. Victor Valdes in porta, Piqué Puyol e Mascherano in difesa, con Dani Alves e Iniesta esterni di un centrocampo a quattro completato da Busquets e Xavi. Qualora Xavi non dovesse farcela è pronto Fabregas. Al fianco di Messi in attacco giocheranno Sanchez e Pedro, il grande escluso nella partita d’andata proprio a favore dell’ex friulano.

    CURIOSITÀ – Negli ultimi 15 incontri casalinghi di Champions League, il Barcellona non ha mai perso, conquistando 12 vittorie e tre pareggi (due dei quali proprio contro il Milan). Quest’anno gli spagnoli hanno segnato 154 gol nei 52 incontri ufficiali in questa stagione. L’ultima volta che gli spagnoli non hanno segnato nella partita di ritorno fu nel match di semifinale contro il Manchester United (2007-2008). Se i padroni di casa riuscissero a battere il Milan conquisterebbero per la quinta volta consecutiva il traguardo alle semifinali di Champions. L’ultima vittoria al Camp Nou dei rossoneri risale alla stagione 2000-2001, quando la squadra di Zaccheroni espugnò il tempio spagnolo grazie alle reti di Coco e Bierhoff.

    ARBITRO – Barcellona Milan sarà diretta dall’arbitro Bjorn Kuipiers. Il fischietto olandese non vanta alcun precedente con i rossoneri, mentre ha già arbitrato in tre incontri dei catalani, nei quali i catalani hanno ottenuto due vittorie e un pareggio.

    Probabili formazioni Barcellona Milan, ritorno quarti di finale Champions League
    Barcellona (3-4-3): Valdes, Piqué, Pujol, Mascherano, Dani Alves, Iniesta, Xavi, Busquets, Messi, Sanchez, Pedro.
    Panchina: Pinto, Montoya, Adriano, Keita, Thiago Alcantara, Tello, Cuenca. Allenatore: Guardiola
    Milan (4-3-1-2): Abbiati, Abate, Nesta, Mexes, Antonini, Ambrosini, Nocerino, Seedorf, Boateng, Ibrahimovic, Robinho.
    Panchina: Amelia, Zambrotta, Bonera, Aquilani, Emanuelson, Pato, Maxi Lopez. Allenatore: Allegri

  • Convocati Barcellona Milan, c’è Pato manca Van Bommel

    Convocati Barcellona Milan, c’è Pato manca Van Bommel

    Le polemiche di sabato sera al Massimino, la Juventus a -2 non possono distrarre troppo il Milan di Massimiliano Allegri in vista del match di martedì sera al Camp Nou di Barcellona per la partita di ritorno dei quarti di finale di Champions League. Come abbiamo avuto più volte modo di scrivere i rossoneri, così come i catalani, sono stati sfortunati nel sorteggio ma come ha dimostrato la partita dell’andata in un doppio confronto è tutto possibile e lo 0-0 dell’andata lascia praticamente aperta ad ogni risultato la qualificazione. Il Milan arriva alla partita dell’anno con l’assenza pesante di Thiago Silva e quella di Van Bommel ancora alle prese con i problemi alla schiena ma anche con la consapevolezza di esser cresciuta notevolmente da inizio stagione avendo maturato una propria identità. Barcellona Milan deve esser la partita perfetta, per batter i catalani infatti non basta un colpo estemporaneo di Ibra o una fiammata di Boateng bensì una prova corale e ovviamente tanta tanta fortuna.

    Pato convocato per Barcellona Milan | ©Valerio Pennicino/Getty Images
    Rispetto alla partita di mercoledì scorso a San Siro Allegri può senza ombra di dubbio sorridere per aver recuperato Abate che sicuramente partiranno titolari ma anche Pato e Maxi Lopez che pur partendo dalla panchina aumenteranno il peso specifico dell’attacco garantendo alternative durante i novanta minuti. La formazione del Milan al Camp Nou dovrebbe esser con Abbiati in porta, difesa con Abate e Antonini esterni mentre in mezzo con Nesta non escluderei la conferma di Bonera autore di due partite maiuscole contro Barcellona e Catania e dato in grandissima forma. Capitan Ambrosini stringerà ancora una volta i denti impadronendosi del parte centrale del centrocampo, Nocerino e Seedorf saranno le due mezzale mentre Boateng fungerà da trequartista alle spalle di Ibrahimovic e Robinho. Difficilmente Pato giocherà dal primo minuto anche se le notizie che arrivano da Milanello lo danno in grande condizione psicofisica.

    La Champions League e Ibrahimovic. Ogni partita di Champions League può esser l’occasione giusta per Zlatan Ibrahimovic. Lo svedese pur avendo fatto passi da gigante rispetto al passato non riesce ancora a togliersi di dosso il marchio di “piccolo” nelle partite che contano. Il Camp Nou potrebbe esser la volta buona? Il Milan e tutti i suoi tifosi lo sperano.

    Barcellona più offensivo? Rispetto alla gara d’andata anche Pep Guardiola sembra orientato a far qualche cambio per Barcellona Milan. Non è escluso che il tecnico catalano faccia ricorso alla difesa a tre sopperendo così alle assenze sull’out sinistro ma è comunque abbastanza preventivabile l’utilizzo di Iniesta tra i tre di centrocampo a discapito di Keita e l’inserimento di un terzo attaccante a completare il tridente con Sanchez e Messi.

    Questi i 23 convocati da Allegri per Barcellona Milan:
    Abbiati, Amelia, Piscitelli, Abate, Antonini, Bonera, De Sciglio, Mesbah, Mexes, Nesta, Zambrotta, Yepes, Ambrosini, Aquilani, Boateng, Emanuelson, Nocerino, Seedorf, El Shaarawy, Ibrahimovic, Maxi Lopez, Pato, Robinho.

  • “Inaccettabile!” Milan protesta ufficiale con tarocco?

    “Inaccettabile!” Milan protesta ufficiale con tarocco?

    Dalle parole ai fatti. Alle dichiarazioni di Allegri e Galliani nel post partita di Catania Milan, il sito ufficiale rossonero Acmilan.com è passato all’attacco, pubblicando il fermo immagine del gol fantasma di Robinho, rete regolare non assegnata dall’arbitro Bergonzi su segnalazione errata del guardalinee Ghiandai. L’episodio che ha visto come protagonista il brasiliano non è stato l’unico a sfavore della squadra di Allegri. Sempre sul portale del Diavolo è stato pubblicato un mini-dossier che illustrava tutti gli errori arbitrali subiti nel match contro gli etnei. Ormai è guerra aperta fra il Milan e la Juventus. Da questo momento in poi lo scudetto non si giocherà soltanto sul campo ma anche attraverso i media.

    Queste le dichiarazioni di Allegri rilasciate durante l’intervista concessa ai microfoni di Mediaset Premium, durante la trasmissione Serie A live:

    Dispiace perché abbiamo lasciato due punti contro un’ottima squadra, che ha giocato bene e ci ha messo in difficoltà. Purtroppo nel secondo tempo abbiamo avuto dieci minuti di black-out dove abbiamo subito il gol di Spolli. Dopo ci siamo subito ripresi, abbiamo sprecato qualche occasione, e alcune decisioni arbitrali ci sono state sfavorevoli.

    massimiliano allegri | © MARCELLO PATERNOSTRO/AFP/Getty Images

    La cosa che mi dispiace è che noi non abbiamo mai discusso un fuorigioco, falli, rigori, per lasciare sereni gli arbitri. Poi sollevare come ha fatto il signor Marotta da Torino il problema arbitri (in riferimento all’intervista rilasciata la mattina dal dirigente bianconero a Tuttosport), allora a questo punto lo solleviamo anche noi. Noi le uniche cinque partite che abbiamo giocato e che sono rimaste in equilibrio in tutto l’arco del campionato, abbiamo subito delle decisioni arbitrali sfavorevoli. Sono le gare contro Lazio, Fiorentina, Juventus, e quella di stasera contro il Catania. Dispiace che ogni volta viene tirata in ballo la serenità degli arbitri e poi alla fine della giostra siamo noi i più penalizzati.

    Io non so se alla Juventus non danno i rigori perché non ci sono o non entrano in area. Posso solamente dire che noi spesso abbiamo vinto partite con largo punteggio e in quei cinque match equilibrati abbiamo subito delle decisioni arbitrali contrarie. Questo non è per dire che gli arbitri sbagliano o gli assistenti sbagliano, però se da Torino cominciano di nuovo a fare polemica, allora anche noi ci comportiamo come  la Juventus.

    Dopo le esternazioni di fuoco del tecnico livornese, è giunta anche l’amarezza dell’amministratore delegato del Milan Galliani, registrata dal giornalista di Mediaset Carlo Pellegatti:

    Noi non commentiamo gli arbitraggi a differenza di altri, e quindi mi va bene tutto, fuorigioco, rigori non dati. Però quest’anno sta succedendo qualcosa di incredibile, la seconda volta che un pallone varca la linea, che sarebbero due gol del Milan, che non vengono convalidati. Questo francamente non è accettabile.

    Sebbene non ufficiale, è arrivata la risposta da parte dell’ambiente bianconero, attraverso la pagina di facebook “Juve orgoglio bianconero”. I tifosi della Vecchia Signora accusano il Milan di aver taroccato l’immagine del gol fantasma di Robinho, evidenziando alcune irregolarità che la foto postata sul sito della società rossonera presenta.

    Manca ancora un mese e mezzo alla fine del campionato, la sfida tra i due club sta vivendo un momento cruciale, chi la spunterà a maggio? Milan Juve, è qui lo spettacolo.

    LA FOTO DEL GOL FANTASMA SU ACMILAN.COM

    PARLA ALLEGRI AI MICROFONI DI MEDIASET PREMIUM

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