Il Milan continua l’inseguimento alla Juve sperando di sfruttare un passo falso della capolista per poter ancora sperare nel secondo scudetto consecutivo dell’era Allegri. Impegnata alle 15 a Siena i rossoneri sono consapevoli che i toscani non faranno sconti nonostante i 43 punti in classifica che significano la salvezza.
Giuseppe Sannino dovrà rinunciare allo squalificato Rossi e a Giorgi, Gonzalez, Calaiò ed Angelo fermati da risentimenti muscolari. I bianconeri scenderanno in campo con il solito 4-4-2, davanti a Pegolo, ci saranno Vitiello, Rossettini, Terzi e Del Grosso. Centrocampo con Brienza e Mannini sugli esterni con il duo Vergassola-Gazzi al centro. In attacco, in coppia con il bomber Destro, spazio a Bogdani.
Allegri per Siena Milan decide ancora una volta di rinunciare per scelta tecnica a Robinho e Seedorf confermando le indiscrezioni che vogliono una frattura tra il tecnico livornese e i due giocatori.
Ancora out gli infortunati Pato, Ambrosini, Emanuelson e Thiago Silva inoltre, nel 4-3-1-2 di quest’oggi in difesa con Nesta ci sarà ancora una volta Yepes preferito a Bonera al centro mentre Abate e Antonini lavoreranno sulle fasce; in mediana dovrebbe rivedersi Gattuso che in veste di capitano cercherà di dar carica e nuova linfa ai rossoneri per non lasciar nulla d’intentato nella lotta scudetto. Muntari dovrebbe cosi scalare nel ruolo di play davanti alla difesa e Nocerino recuperare quel posto di mezzala sinistra che sembra permettergli andare con più facilità al tiro. Sulla trequarti si rivede finalmente il ritrovato Boateng autore del gol contro il Genoa di mercoledì scorso, mentre in attacco Cassano sembra favorito ad El Shaarawy come partner di Zlatan Ibrahimovic.
PROBABILI FORMAZIONI SIENA MILAN
SIENA (4-4-2): Pegolo; Vitiello, Rossettini, Terzi, Del Grosso; Mannini, Vergassola, Gazzi, Brienza; Destro, Bogdani. Allenatore: Sannino. A disposizione: Brkic, Contini, Belmonte, D’Agostino, Bolzoni, Sestu, Larrondo.
MILAN (4-3-1-2): Abbiati; Abate, Nesta, Yepes, Antonini; Nocerino, Muntari, Gattuso; Boateng; Ibrahimovic, Cassano. Allenatore: Allegri. A disposizione: Amelia, Bonera, Mexès, Mesbah, Aquilani, El Shaarawy, Maxi Lopez
Il recupero della 33 giornata tra Milan Genoa termina con la vittoria dei rossoneri per 1-0, grazie al gol nel finale del neo entrato Boateng. Successo che mantiene vive le speranze della squadra di Allegri, nonostante il gol di Borriello in quel di Cesena consenta alla Juventus di avvicinarsi inesorabilmente allo scudetto. Il Grifone di De Canio esce da San Siro a testa alta, in 10 uomini ma con un pizzico di convinzione in più. La salvezza è possibile. Un punto di vantaggio sul Lecce a questo punto della stagione può voler dire tanto o niente. Quattro sfide da brivido attendono i calciatori rossoblu. Inferno e ritorno, dopo tre mesi di astinenza il Genoa non può più aspettare.
SCUDETTO? – Dove è finito il Milan di inizio stagione? E’ la domanda che si stanno chiedendo migliaia di tifosi rossoneri, quasi increduli difronte all’involuzione subita dalla loro squadra nell’ultimo periodo. Incontri che sulla carta non dovrebbero presentare alcuna difficoltà si rivelano invece montagne durissime da scalare. Giocatori molli, lenti, disuniti. Perché? Sfiducia nel tecnico, preparazione atletica errata, scarse motivazioni (e lo scudetto?). Allegri a muso duro, fuori Seedorf e Robinho, lasciati a riflettere lontano dal campo in seguito alle ultime “sfilate” di moda di cui i due calciatori avevano dato sfoggio nelle precedenti gare. Se la scelta sia stata tardiva o meno sarà poi il campo a dirlo. Con Binho fuori, tocca al Faraone. Il ragazzino però stenta a lasciare la propria impronta sul match, fatto di per sé comprensibile se si considera un Ibrahimovic sempre più “irritante” e una manovra di gioco da censura.
MAGLIA NEL CUORE – Vedendo le condizioni disastrate del Milan, il Genoa non può far altro che crederci. Ben presto infatti i giocatori di De Canio abbandonano le barricate “italiane”. I rossoneri quasi fisiologicamente iniziano a ballare dietro. Nesta fa il vigile urbano in area di rigore, stoppando con il braccio un tiro velenoso di Kucka. L’arbitro Gervasoni decide di far proseguire. Scelta piuttosto opinabile. La determinazione del Grifone nel cercare la salvezza supera di gran lunga quella dei padroni di casa, che forse a questo scudetto non ci credono più. Per oggi la maglia è salva.
NUOVA LINFA – Nella ripresa i rossoneri trovano la ricetta vincente. Fantasia e rabbia, Cassano più Boateng. Dopo il loro ingresso il Milan cambia marcia. Niente di trascendentale, quanto basta però per mettere alle corde il Genoa, tradito dall’espulsione di Jankovic nel finale. Fantantonio alza i giri del motore milanista, Boateng sgomma per il gol (86′) che vale tre punti. Lo scudetto resta al casello di Milan almeno fino a domenica. E di questi tempi è già tanto per Allegri.
Pagelle Milan Genoa 1-0 Nesta 6: uno dei pochi ad arrendersi e credere ancora nel titolo. A differenza della partita contro il Bologna non si improvvisa ala aggiunta, però dimostra di attraversare un periodo particolarmente florido dal punto di vista dell’originalità, reinventandosi un nuovo mestiere all’interno dell’area di rigore rossonera. VIGILE Nocerino 5: se prima non faceva una piega l’equazione “assist Ibra = Nocerino gol”, allo stesso modo ora l’ex centrocampista del Palermo tende a riflettere la prestazione dello svedese. LA MATEMATICA NON E’ UN’OPINIONE Boateng 7: quanto è mancato quest’anno al Milan il ghanese? La risposta la si può trovare nella partita di oggi. Escluso Ibrahimovic, Prince è l’unico calciatore della squadra rossonera a ricoprire un ruolo determinante in fase offensiva. Insieme a Thiago Silva costituiscono la spina dorsale del Milan di Allegri. VERTEBRA Ibrahimovic 4,5: condizione fisica al limite per lo svedese. Sembra di rivivere lo stesso film della scorsa stagione, sebbene allora c’era un Pato e un Robinho in più a garantire quei gol decisivi per lo scudetto del Milan. L’immagine di Ibra che ad inizio ripresa fatica a respirare è piuttosto esemplificativa. SOS
Granqvist 6,5: connazionale di Ibrahimovic, il centrale difensivo del Genoa fa un figurone insieme al suo compagno di squadra Kaladze (ex della partita). VETRINA Belluschi 7: è l’eroe dei Grifoni. De Canio lo reinventa regista di centrocampo e l’argentino disputa un match mozzafiato. Dopo aver dato fondo a tutte le energie abbandona il campo per i crampi. SORPRESA Sculli 6,5: possono pure togliergli la maglia, l’anima rossoblu però non gliela leva nessuno. Si sacrifica nel ruolo di terzino destro, è un po’ l’Eto’o o il Drogba della situazione. Se verrà seguito dai propri compagni il Grifone non dovrà più preoccuparsi. BOSS Palacio 6: l’argentino si rende protagonista di una buona prova, il gol però non arriva. La salvezza del Genoa dovrà passare per forza di cose dai suoi piedi. CHIAVE DI VOLTA
Questo pomeriggio San Siro ospita l’incontro fra Milan Genoa. Per i rossoneri, con cinque partite ancora da giocare, rappresenta forse l’ultimo treno per lo scudetto, dopo i passi falsi contro Fiorentina e Bologna. Allegri, sempre più sulla graticola, a sorpresa non convoca Clarence Seedorf e il brasiliano Robinho. Dall’altra parte c’è una squadra disperata, ancora sotto choc per quanto accaduto domenica scorso al Ferraris. Toccherà al nuovo allenatore De Canio (ex Lecce) cercare di risollevare le sorti del club genoano, precipitato al quartultimo posto in classifica, con un solo punto di vantaggio rispetto al Lecce (impegnato oggi contro il Napoli).
TOCCA AL FARAONE – Con ogni probabilità la coppia d’attacco rossonera sarà composta da Ibrahimovic ed El Shaarawy, il quale prenderà il posto di un deludente Robinho. In difesa, sebbene annunciato alla vigilia, mancherà Thiago Silva. I due centrali di difesa saranno Nesta e Yepes. Indisponibili Bonera (squalificato per una giornata) e il francese Mexes. A centrocampo Allegri conferma il blocco tutto muscoli, con Van Bommel insieme a Nocerino e Muntari. Dietro le punte giocherà Emanuelson, mentre Boateng (recuperato) partirà dalla panchina, dove siederanno anche Cassano e Maxi Lopez.
FUORI GILARDINO – De Canio, al debutto sulla panchina del Genoa, sembra intenzionato a schierare il 4-4-2, lasciando fuori il grande ex della partita, Alberto Gilardino. In difesa Carvalho e Moretti agiranno da terzini, con Kaladze (anche lui ex) e Granqvist al centro. A centrocampo invece mancherà il capitano Rossi, che sconta una giornata di squalifica. Sulle fasce probabile l’impiego di Belluschi e Biondini, mentre Kucka e Veloso formeranno la diga di centrocampo. In attacco De Canio lancia dal primo minuto la coppia Palacio-Sculli.
PRECEDENTI – A San Siro il Genoa non conquista i tre punti da 54 anni (5-1 stagione ’57-58). All’andata la squadra di Allegri espugnò il Ferraris grazie alle reti di Ibrahimovic e Nocerino. Nella scorsa stagione il Milan superò in casa i grifoni per 1-0, merito di un’invenzione dello svedese. L’ultimo punto conquistato in casa del Diavolo da parte del Genoa risale alla stagione 2008-2009, quando i rossoblu pareggiarono per 1-1 contro gli uomini di Ancelotti (rete di Milito).
Milan Genoa probabili formazioni, recupero 33^ giornata Serie A Milan (4-3-1-2): Abbiati, Abate, Nesta, Yepes, Antonini, Van Bommel, Nocerino, Muntari, Emanuelson, Ibrahimovic, El Shaarawy.
Panchina: Amelia, Mesbah, Aquilani, Gattuso, Boateng, Cassano, Maxi Lopez. Allenatore: Massimiliano Allegri. Genoa (4-4-2): Frey, Carvalho, Kaladze, Granqvist, Moretti, Belluschi, Kucka, Veloso, Biondini, Palacio, Sculli.
Panchina: Lupatelli, Bovo, Birsa, Jankovic, Jorquera, Ze Eduardo, Gilardino. Allenatore: Luigi De Canio
Il secondo passo falso del Milan a San Siro contro il Bologna ha probabilmente scucito lo scudetto dalle maglie rossonere e stando alla linea editoriale dei maggiori quotidiani italiani la panchina a Massimiliano Allegri. L’addio al Milan del tecnico livornese a fine di questa stagione è per tutti praticamente scontato tanto da esser iniziato il solito toto sostituto che ci porteremo dietro fino alla prossima estate. Allegri per tenere la panchina ha bisogno del miracolo e cioè che il Milan faccia filotto nelle ultime cinque giornate di campionato e la Juventus sbagli due partite. La condizione delle due squadre obiettivamente fa sembrare l’impresa impossibile ma lo stesso Allegri oggi in conferenza stampa non solo si sente l’allenatore del Milan ma tiene ancora allo scudetto “Finché l’aritmetica non ci darà torto dobbiamo essere lì. Non serve più a niente capire dove abbiamo sbagliato”.
Scontato che Allegri dica cosi e che i giocatori domani contro il Genoa dimostrino di aver ancora rabbia e voglia di lottare con la Juventus per lo scudetto ma è chiaro che tifosi e sopratutto i dirigenti di casa Milan stiano iniziando a porsi qualche interrogativo. Tra le ipotesi “nuove” saltate fuori quest’oggi la più affascinante sembra esser quella del Corriere della Sera che ipotizza l’arrivo sulla panca rossonera di Pep Guardiola impegnato questa sera nell’importantissimo match di Champions League contro il Chelsea. Un ko del Barcellona o comunque un non passaggio del turno potrebbero forse interrompere un ciclo proiettando il tecnico verso nuovi lidi.
E Berlusconi? Il presidente al momento sembra esser defilato in attesa di nuovi eventi ma in molti sono pronti a scommettere su una sua prossima uscita pubblica e una frase del tipo “il Milan ai milanisti” dando di fatto l’addio di Allegri Milan e lanciando la volata a Marco Van Basten o alla suggestiva ma poco praticabile scelta di Seedorf allenatore.
Nonostante il prolungamento del contratto a gennaio, Allegririschia l’esonero. Uno scudetto che fino ad un mese fa sembrava saldamente nelle mani del Milan ora rappresenta soltanto un miraggio lontano. Dopo lo sciagurato pareggio di ieri contro il Bologna a San Siro, la squadra del tecnico livornese è scivolata a meno tre dalla Juventus, vittoriosa nel posticipo serale per 4-0 sulla Roma. La situazione si presenta particolarmente complicata sul fronte giocatori, da Seedorf ad Ibrahimovic, fino ad arrivare al caso El Shaarawy, ieri in tribuna. Senza dimenticare poi l’umore del padrone di casa, Silvio Berlusconi. L’unico che ancora sembra riporre fiducia nell’allenatore è Adriano Galliani. Sarà sufficiente?
FAZIONI – Forse ieri si è manifestato all’ennesima potenza il “problema” Ibrahimovic. Perché fino a quando è girato tutto per il verso giusto l’armonia all’interno del gruppo era totale, ora invece qualcosa si è rotto. A molti dei tifosi rossoneri presenti ieri avrà destato più di un sospetto il comportamento dello svedese. Svogliato nel primo tempo, improvvisamente attivo nella ripresa, subito dopo l’ingresso in campo dell’amico Cassano al posto di un infuriato Seedorf. Semplice casualità?
INFORTUNI – Lasciando da parte il caso Pato, Allegri in questa stagione ha dovuto ricevere pesanti accuse in merito alla miriade di infortuni che ha colpito la rosa del Milan. Sopratutto ha scatenato più di un polverone l’infortunio di Thiago Silva pochi giorni prima l’andata dei quarti di Champions contro il Barcellona, con il brasiliano che è ancora fermo ai box. Come nella vita di tutti i giorni, anche nel calcio è impensabile andare avanti con i se e con i ma, in ogni caso una riflessione è d’obbligo. Se Thiago Silva fosse stato regolarmente in campo, i rossoneri sarebbero ugualmente crollati in campionato?
BEL GIOCO – Il Milan di Allegri, a parte rare occasioni (Milan-Arsenal di quest’anno per esempio), non ha mai mostrato un gioco convincente, specialmente agli occhi del presidente Berlusconi. Spesso il numero uno rossonero ha avuto parole dure nei confronti dell’ex Cagliari, ed è facile ricordare l’espressione di profonda delusione in occasione del primo tempo fra Milan Barcellona, con il Diavolo completamente in balia dei blaugrana. Non dimentichiamo poi il rapporto tra Pato e lo stesso Allegri, che durante il mese di gennaio ha innervosito in più di un’occasione la poltrona presidenziale.
FARAONE – C’è poi il caso El Shaarawy. Nei mesi scorsi il giovane attaccante rossonero sembrava in procinto di decollare e strappare una maglia di titolare a Robinho, lontano parente del giocatore della stagione scorsa. Ora invece per il Faraone c’è posto soltanto in tribuna. Sarà forse un caso che il declino dell’ex calciatore del Padova sia iniziato all’indomani dell’incontro all’Emirates Stadium contro l’Arsenal? La stessa partita dopo la quale Zlatan Ibrahimovic aveva gettato autentiche bombe nei confronti del tecnico Allegri per via del modulo a tre punte con il quale lo svedese non riusciva a sentirsi a suo agio? Casualità, destino, forse. Sicuramente il tecnico livornese dovrà rendere conto a Berlusconi anche di quest’ultimo aspetto, perché il presidente dei rossoneri non ha mai celato il proprio amore calcistico nei confronti del Faraone. L’esperienza di Allegri al Milan è giunta al capolinea?
Partita fondamentale, per non perdere punti importanti e mettere pressione alla Juventus, quella che aspetta oggi il Milan. In questo 34° turno, cominciato sotto il ricordo di Piermario Morosini, i rossoneri saranno chiamati ad affrontare una partita molto delicata, contro un Bologna che in questo campionato s’è dimostrato grande con le grandi, levandosi grosse soddisfazioni come battere l’Inter a San Siro o pareggiare allo Juventus Stadium.
Per superare l’ostacolo rossoblu, Allegri dovrà fare a meno dei soliti noti come Thiago Silva, Boateng e l’ammalato cronico Pato, anche se i primi due sono sulla via del recupero e dovrebbero essere disponibili per questo finale di campionato. Il tecnico toscano recupera Abate che scenderà regolarmente in campo occupando l’out di sinistra con Antonini ad occupare l’altro settore e la coppia Bonera-Nesta, a completare un reparto come detto orfano di un tassello importante come il centrale brasiliano. In mediana confermato il terzetto tutto corsa e muscoli composto da Muntari, Nocerino e Van Bommel nel ruolo di regista arretrato che avrà come vertice alto del rombo Seedorf, il numero 10 milanista agirà alle spalle della coppia composta dall’insostituibile Ibrahimovic e da uno a scelta tra Robinho e Cassano, con il brasiliano in vantaggio sul Pibe de Bari che però potrebbe rappresentare la carta a sorpresa dello schieramento rossonero. A tal proposito Allegri non ha ancora sciolto le riserve anche se alla fine probabilmente opterà per la coppia Ibra-Binho, visto anche la lungo degenza del talento barese che non ha ancora i 90′ nelle gambe e potrebbe risultare più decisivo a partita in corsa.
Il Bologna arriverà a San Siro con lo spirito della squadra che da questa partita ha tutto da guadagnare, ormai ad un passo dalla salvezza matematica, la squadra felsinea avrà il vantaggio di potersi giocare la partita a visto aperto schierandosi anche con un modulo un po’ più spregiudicato.
In casa rossoblu tutti o quasi a disposizione per Pioli, che dovrà solo fare a meno di una pedina importante come il portiere Gillet, che sarà sostituito da Agliardi. Per il resto solito 3-4-2-1 con il terzetto difensivo composto da Raggi, Portanova e Cherubin. In mediana sugli esterni agiranno Garics e Rubin, entrambe avranno il compito di tenere a bada le sfuriate dei terzini rossoneri, rinculando in fase di difesa e trasformando di fatto la linea a 3 in una 5 più coperta. In mezzo la coppia muscoli e polmoni Mudingayi-Perez, a far da diga e coprire le due mezze punte Diamanti e Ramirez che avranno il compito di rifornire il loro capitano Di Vaio, schierato come unica punta, e ovviamente di cercare il gol con qualche tiro dalla distanza data la loro notevole capacità balistica. Sarà sicuramente una partita importante per il trequartista toscano che spera di continuare a far bene per poter sperare in una chiamata per la spedizione europea, da parte del Ct Prandelli.
PROBABILI FORMAZIONI MILAN BOLOGNA
Milan (4-3-1-2): Abbiati; Abate, Nesta, Bonera, Antonini; Nocerino, Van Bommel, Muntari; Seedorf; Ibrahimovic, Robinho. A disp: Amelia, Yepes, Gattuso, Aquilani, Emanuelson, Maxi Lopez, Cassano. All.: Allegri.
Bologna (3-4-2-1): Agliardi; Raggi, Portanova, Cherubin; Garics, Perez, Mudingayi, Rubin; Ramirez, Diamanti; Di Vaio. A disp.: Stojanovic, Antonsson, Morleo, Kone, Taider, Gimenez, Acquafresca. All.: S. Pioli
A.A.A. Trequartista cercasi per il Milan. L’annuncio non apparirà, di certo, sui portali di informazione occupazionale, ma potrebbe comunque interessare molti candidati. La ricerca del trequartista per la squadra di Allegri, infatti, è finalizzata ad individuare un’alternativa per Kevin Prince Boatengche, se sta bene, è considerato dal mister livornese un titolare inamovibile, soprattutto alla luce della sua idea di gioco, che prevede sempre la presenza di un uomo dietro le punte. Gli attuali sostituti del ghanese, infatti, non sembrano dare le giuste garanzie al Milan, considerando che Clarence Seedorf, il prossimo anno potrebbe andar via, e che Emanuelson e Robinho mancano spesso di continuità.
Il presidente Berlusconi, soprattutto adesso che è tornato ad occuparsi a tempo pieno del Milan, vorrà “piazzare” un colpo di mercato capace di far entusiasmare i tifosi, un “colpo ad effetto” come si suol dire: i papabili, in tal senso, potrebbero essere due candidati di primissimo livello, entrambi graditissimi all’ambiente rossonero: l’indimenticato Ricardo Kakà e Marek Hamsik.
Il brasiliano, osannato quando giocava in maglia rossonera, potrebbe lasciare a fine stagione la corte di Josè Mourinho, a maggior ragione se dovesse riuscire a vincere un trofeo con la maglia delle merengues, e se decidesse di ridursi l’attuale ingaggio potrebbe ritornare a vestire la maglia che lo ha reso celebre nel panorama del calcio che conta, “dribblando” l’interesse – mai nascosto – da parte del Paris Saint Germain di Leonardo.
“Marechiaro” Hamsik, invece, potrebbe decidere di lasciare il Napoli, soprattutto dopo esser stato criticato nelle ultime uscite della squadra, in cui lo slovacco è sembrato ben lungi dai suoi standard abituali: spento e sottotono, raramente decisivo in zona gol. Nonostante sia uno dei perni della squadra, se dovesse giungere un’ offerta “irrinunciabile” il presidente De Laurentiis potrebbe decidere di lasciarlo partire, ancor di più se il Napoli non dovesse riuscire a centrare l’obiettivo terzo posto e venissero a mancare, dunque, i consistenti introiti provenienti dall’ingresso in Champions League.
A San Siro Milan Genoa si affrontano nell’anticipo della 33^ giornata. I rossoneri hanno l’occasione di riportarsi momentaneamente al primo posto in classifica qualora riuscissero a battere la squadra di Malesani, che nelle ultime settimana è precipitata fino in 17^ posizione, a soli due punti dal baratro della Serie B.
Allegri ritrova Van Bommel, tornato a disposizione dopo l’infortunio alla schiena che l’ha tenuto lontano dal campo di gioco oltre un mese. Ancora una volta confermata la coppia d’attacco titolare Ibrahimovic-Robinho. Soltanto panchina per Maxi Lopez e Cassano. Dall’altra parte i rossoblu dovrebbero schierarsi con il 4-4-2. Ballottaggio Ze Eduardo-Gilardino in attacco.
Undici titolare del Milan. Come sempre in porta giocherà Abbiati, in difesa rientra dopo la squalifica Bonera, che ricoprirà il ruolo di terzino destro. Sulla corsia opposta si rivede Antonini, assente dalla sfida del Camp Nou contro il Barcellona. Al centro confermata la coppia Nesta-Yepes, titolare nell’incontro del Bentegodi disputato martedì scorso, con Mexes che si siederà in panchina. A centrocampo Allegri schiera dal primo minuto Van Bommel, che sarà supportato da Muntari e Nocerino. Sulla trequarti Seedorf dovrebbe vincere il ballottaggio con il connazionale Emanuelson, mentre in attacco Ibrahimovic sarà affiancato dal brasiliano Robinho, preferito a Maxi Lopez ed El Shaarawy.
Genoa, cercasi impresa. Ripetere le gesta della Fiorentina, capace sette giorni fa di centrare la storica impresa sul campo dei rossoneri. Nel 4-4-2 iniziale, Malesani schiera Frey in porta, con Mesto e Bovo terzini e la coppia Carvalho-Granqvist al centro. In mezzo al campo il regista portoghese Veloso sarà coadiuvato da Kucka, mentre sulle fasce agiranno il capitano Rossi (a destra) con Sculli che si ritroverà davanti Bonera. In attacco a sorpresa potrebbe partire titolare il brasiliano Ze Eduardo, spedendo così in panchina il grande ex della partita Gilardino. Palacio completa l’undici rossoblu.
Precedenti. All’andata il Milan riuscì a superare senza troppe difficoltà il Genoa per 2-0, con le reti di Ibrahimovic e Nocerino, mentre l’anno scorso a San Siro fu ancora una rete dello svedese a consegnare i tre punti al Diavolo. Il Genoa non vince sul campo dei rossoneri dal ’58. Nei 44 match casalinghi il Milan ha battuto il Grifone in 28 occasioni, perdendo solamente quattro volte.
Curiosità. Questa sera il miglior attacco della Serie A (Milan, 62 gol), sfida la peggior difesa del campionato (Genoa, 58 reti subite). Ibrahimovic negli ultimi 4 incontri con la squadra ligure ha segnato tre reti. Fuori casa il Genoa ha ottenuto 9 punti sui 48 disponibili, vincendo soltanto in due occasioni. Il club di Preziosi non vince in campionato da 11 partite, la peggior striscia negativa fatta registrare dopo il record di 13 gare senza vittorie della stagione ’92.
Probabili formazioni Milan Genoa, anticipo 33^ giornata Serie A Milan (4-3-1-2): Abbiati, Bonera, Nesta, Yepes, Antonini, Van Bommel, Nocerino, Muntari, Seedorf, Ibrahimovic, Robinho.
Panchina: Amelia, Mexes, De Sciglio, Aquilani, Emanuelson, Maxi Lopez, Cassano. Allenatore: Allegri Genoa (4-4-2): Frey, Mesto, Carvalho, Granqvist, Bovo, Marco Rossi, Veloso, Kucka, Sculli, Palacio, Ze Eduardo.
Panchina: Lupatelli, Kaladze, Biondini, Birsa, Jorquera, Jankovic, Gilardino.
Antonio Conte esce allo scoperto. Alla vigilia della 33^ giornata di Serie A, la quale vede i bianconeri impegnati domani pomeriggio a Cesena, il tecnico salentino ha risposto prontamente alle polemiche sollevate da Allegri nella conferenza stampa di ieri pomeriggio.
Il tecnico rossonero ha affermato, che il punto di vantaggio dei bianconeri, è figlio di alcune disattenzioni arbitrali, citando in primis il goal fantasma di Muntari in Milan – Juventus, che a parere del tecnico toscano, pesa ancora come un macigno sulla classifica dei rossoneri.
Stamane Conte, in conferenza stampa pre Cesena – Juventus, ha soronamente risposto al “collega-scudetto”, definendolo “noioso.” Il tecnico salentino è apparso visibilmente infastidito dalle dichiarazioni di Allegri e ha precisato che tutto l’entourage bianconero dopo la partita di Parma ha smesso di parlare e di giudicare l’operato arbitrale, accusando i rossoneri di alimentare continue polemiche: “Qui ci chiedono di stare tutti zitti, ma sono loro che continuano a parlare, il goal di Muntari è diventato di una noia mortale”!
Chiaro, sintetico e deciso, Antonio Conte non le manda di certo a dire, ma sa benissimo che alimentare le polemiche fa parte di un pretatticismo rossonero, pronto a mettere sotto pressione l’ambiente bianconero. Furbate che fanno parte del calcio si sa, per questo una sana competizione verbale potrebbe anche essere aprezzata dagli appassionati, ma quando la questione rimane nei limiti!
Conte ha poi parlato dell’imminente impegno dei bianconeri contro il Cesena, definendola “la partita della vita”. Il tecnico bianconero vuole tenere alta la concentrazione nei suoi uomini, consapevole che le vere difficoltà della Juve di quest’anno sono sorte proprio con le squadre provinciali. La Juve affronterà un Cesena tutt’altro che rassegnato. Le vicende del calcioscommesse potrebbero riaprire i discorsi salvezza grazie a future penalizzazioni di alcune squadre. Per questo gli emiliani non getteranno la spugna fino all’ultima giornata, gettando il cuore oltre l’ostacolo in queste 6 partite finali, nonostante l’attuale posizione di classifica li penalizzi in modo evidente.
Nell’anticipo di domani tra Milan Genoa, valido per la 33^ giornata di Serie A, i rossoneri si giocheranno una buona fetta di scudetto. Allegri lo sa bene e nella conferenza stampa della vigilia ha voluto mantenere alta la concentrazione della sua squadra affinché non si ripeta la brutta prestazione offerta sette giorni fa contro la Fiorentina.
Il match di domani sarà solo il primo della lunga volata scudetto che vedrà Milan e Juventus sfidarsi in queste ultime sei gare della stagione. Allegri infine ha difeso a spada tratta l’annata rossonera, da più parti giudicata fallimentare nel caso non arrivasse la conquista del campionato.
Attenzione al Genoa. Sulla carta può sembrare un incontro a senso unico, considerando anche che i rossoblu non vincono da oltre due mesi, quando a Marassi riuscirono a superare la Lazio per 3-2 nella terza giornata di ritorno. Allegri teme sopratutto la determinazione degli uomini di Malesani nel rimanere aggrappati alla Serie A, senza cadere in quello che sarebbe un clamoroso contrappasso calcistico (non meno di un anno fa i tifosi del Genoa festeggiavano la retrocessione degli odiati rivali della Samp). In casa Milan la parola d’ordine è vincere, possibilmente dando dei segnali più confortanti sul piano del gioco, rispetto a quanto mostrato a Verona nel turno infrasettimanale.
Operazione scudetto. Allegri si è detto estremamente convinto del fatto che alla fine sarà proprio il Milan a laurearsi campione d’Italia. Vincerle tutte e sei e vedere cosa è in grado di fare la Juventus, questo l’obiettivo del tecnico rossonero. Il calendario offrirà al Diavolo cinque partite casalinghe sulle sei che rimangono da qui al termine del campionato, con la sola trasferta di Siena ad allontanare Ibrahimovic e compagni da Milanello. Qualora non dovesse arrivare lo scudetto, Allegri ha affermato che farà i complimenti alla Juventus e ad Antonio Conte per l’ottima stagione disputata quest’anno. Un’ipotesi che però l’allenatore toscano non vuole neanche prendere in considerazione.
Nessun rimpianto, tranne… Le critiche non sfiorano Allegri. Nonostante il Milan corra il pericolo di non vincere alcuna competizione quest’anno, il mister rossonero ha voluto sottolineare come la propria squadra sia stata eliminata ai quarti di Champions League dal Barcellona, attualmente la migliore squadra a livello mondiale, e in semifinale di Coppa Italia dalla Juventus con un gol subito ai tempi supplementari, mentre è in piena corsa per vincere il campionato essendo a una sola lunghezza dai bianconeri di Conte. L’unico rimpianto che Allegri rivela di avere è il gol fantasma di Muntari nel big match disputatosi quasi due mesi fa, una rete che secondo i milanisti avrebbe potuto indirizzare sul binario di Milano il titolo di quest’anno.
Torna Van Bommel, El Shaarawy titolare? In vista del match di domani contro il Genoa, Allegri potrà contare su diversi giocatori recuperati, fra tutti il centrocampista olandese Van Bommel, assente da oltre un mese. Insieme all’orange sono tornati in gruppo anche il capitano Massimo Ambrosini e la coppia di terzini Antonini-Mesbah. Resta invece indisponibile Boateng, il quale accusa un’infiammazione al pube (per lui si parla di pubalgia). In attacco infine El Shaarawy dovrebbe partire titolare al fianco di Ibrahimovic, scalzando così il brasiliano Robinho, apparso in deciso calo nelle ultime partite.