Tag: Massimilano Allegri

  • Perché l’addio di Antonio Conte è una sconfitta per tutti

    Perché l’addio di Antonio Conte è una sconfitta per tutti

    Non scrivo da tantissimo tempo e a volte pur avendone la voglia non trovo l’argomento giusto per farlo. Attraverso Il Pallonaro in molti mi avete conosciuto e come sapete non ho mai nascosto la mia fede rossonera ma nonostante sia romantico e veda di buon occhio il ritorno di Pippo Inzaghi il suo ritorno in rossonero non mi ha dato lo stimolo giusto. Il clamoroso addio di Antonio Conte alla Juventus e la scelta di affidare il nuovo corso a Massimiliano Allegri invece mi hanno fatto scattare la voglia di dire la mia e quindi di tornare a scrivere.

    Perchè Antonio Conte ha lasciato la Juventus?
    Sul perché Antonio Conte abbia lasciato la Juventus ci sono tante illazioni ma poche certezze, dai mancati arrivi legati al mercato alla presunta partenza di un big come Arturo Vidal, dalle incomprensioni nate durante la squalifica alle difficoltà nel gestire la comunicazione. La cosa certa è che qualcosa si era rotto già da tempo e le dichiarazioni di fine stagione stridevano molto con i record ottenuti. La crepa inoltre potrebbe coinvolgere anche direttamente la proprietà che Antonio Conte non nomina mai nel video nel quale ringrazia però l’amico e presidente Andrea Agnelli.

    Antonio Conte
    Antonio Conte

    Perché ha perso Antonio Conte?
    Non stimo Conte per i suoi modi di fare, troppo arrogante, troppo sicuro di se e sempre pronto a farsi scudo delle critiche elencando i suoi successi ma, obiettivamente, come allenatore c’è poco da dire. Antonio Conte è uno di quei mister che riesce a prender la testa dei giocatori coinvolgendoli in un progetto ambizioso e per questo aiutarli a dare sempre qualcosa in più delle normali possibilità. E allora perché ha perso Antonio Conte? Ha perso perché un giorno capirà che solo la Juventus poteva regalargli alcune sensazioni, che il non aver accettato la possibilità di non vincere ad ogni anno gli ha precluso la possibilità di diventare un immortale per la Juventus al pari di Ferguson per il Manchester United.

    Perché ha perso la Juventus?
    Le semifinali di Europa League e lo scudetto dei record non sono bastati alla Juventus per migliorare il bilancio della stagione precedenti e dalla proiezioni nemmeno il prossimo esercizio sarà positivo. Tenere a posto i bilanci e esser competitivi è d’obbligo ormai per tutte le società ma è da sempre un marchio di fabbrica della Juventus che pur nell’era Moggi era sempre costretta a racimolare il budget per la campagna acquisti dalle cessioni eccellenti. La Juventus ha perso perché sarà difficile trovare il carisma di Antonio Conte in Massimiliano Allegri e di conseguenza senza poter spendere nella campagna acquisti riuscire a migliorare il posizionamento nella prossima Champions League.

    In generale comunque è il calcio italiano a uscirne ancora una volta sconfitta perché se è vero che la differenza la fanno sempre i calciatori (e quelli buoni arrivano sempre più raramente in Italia) è pur vero che i bravi allenatori riescono sempre a mascherare il gap sulle altre big d’Europa.

  • Verso Milan-Cesena, Allegri risparmia Nesta

    Verso Milan-Cesena, Allegri risparmia Nesta

    Obiettivo tre punti. Il Milan cerca alla quarta giornata di campionato la prima vittoria stagionale utile per recuperare in classifica e dar nuove convinzioni ad un gruppo scosso dal corposo numeri di infortuni. Allegri dopo la gara contro l’Udinese perde anche Pato, costretto all’ennesimo stop, e non recupera nessuno dall’infermeria tanto da chiedere un nuovo sforzo agli stessi. Rspetto all’undici mercoledi potrebbe aver un turno di riposo Nesta in difesa con il conseguente debutto stagionale per Yepes, mentre è finalmente in ballotaggio Taiwo con Zambrotta per il ruolo di esterno sinistro di difesa. I problemi maggiori sono in mediana dove giocano praticamente da quattro partite consecutive gli stessi 4 e con Seedorf a mezzo servizio. Allegri dovrebbe confermare lo stesso assetto anche se non è escludere l’inserimento di Emanuelson con Aquilani e Seedorf a dividersi un tempo a testa. Per la gioia di Prandelli Cassano giocherà ancora una volta titolare con a fianco il piccolo faraone El Shaarawy.

    Massimilaino Allegri ©Claudio Villa/Getty Images
    Il possibile undici rossonero: Milan (4-3-1-2): Abbiati; Abate, Thiago Silva, Yepes, Zambrotta (Taiwo); Nocerino, Van Bommel, Seedorf (Emanuelson); Aquilani; El Shaarawy, Cassano. A disp.: Amelia, Nesta, Taiwo, Mexes, Emanuelson, Valoti, Inzaghi. All.: Allegri Giampaolo quest’oggi in conferenza stampa si è dimostrato tranquillo e fiducioso per il match di San Siro, il modulo, il solito 4-3-3, sarà in realtà cortissimo e rinchiuso a protezione di Ravaglia chiamato ancora una volta a sostituire Antonioli e sfuttare poi la velocità di Eder e Mutu. Dovrebbe giocare dal primo minuto Martinez che nella scorsa stagione proprio contro il rossoneri fece la sua migliore partita con la maglia della Juventus. In difesa possibili cambi con Comotto adattato a sinistra e Rodriguez in mezzo al posto di Rossi. Cesena (4-3-3): Ravaglia; Ceccarelli, Von Bergen, Rodriguez, Comotto; Parolo, Guana, Candreva; Eder, Mutu, Martinez. A disp.: Calderoni, Lauro, Rossi, Martinho, Ghezzal, Colucci, Malonga. All.: Giampaolo

  • Milan ko con il Bayern, Ibra show, super Abbiati. Video

    Milan ko con il Bayern, Ibra show, super Abbiati. Video

    Dovrà rimandare il suggestivo confronto con i campioni d’Europa ma Allegri può esser soddisfatto dei progressi fatti intravedere dal suo Milan ieri sera contro il Bayern Monaco. I rossoneri in evidente ritardo di preparazione rispetto ai tedeschi paga ancora l’assenza di qualità nel centrocampo costringendo la difesa spesso al lancio lungo per evitare la pressione dei bavaresi, in compenso però all’Allianz Arera si è visto un Ibrahimovic in versione stellare, tonico e cattivo al punto giusto tanto da far presagire un inizio di stagione da protagonista assoluto. Ottime indicazioni anche da Abbiati che nel secondo tempo ha respinto tutti i pericolosi attacchi di Gomez e compagni, ed Abate oramai sicuro tanto nell’attaccare lo spazio che nelle diagonali di difesa. In ritardo di condizione Nesta, Taiwo, Van Bommel, Boateng e Cassano. Impalpabile invece la prova di Emanuelson.

    © CHRISTOF STACHE/AFP/Getty Images
    I bavaresi senza Ribery sfoggiano un tonico Robben e uno scatenato Gomez in attacco, il centrocampo è invece diretto magistralmente dal sogno rossonero Schweinsteiger. La partita in avvio vede un MIlan pronto a far male di rimessa con la difesa chiusa e pronta ad innescare le punte. Dopo appena 4′ i rossoneri passano con un lancio illuminante di Bonera per Ibra che evidenzia le crepe dei bavaresi e la mira infallibile dello svedese. Il Bayern cerca di riorganizzarsi ma mostra il fianco ancora ad Ibra che prima prova la conclusione personale con un bel tiro al volo e poi serve a Cassano un assist geniale ma il barese si fa ipnotizzare da Neuer. Il Bayern spinge ma trova il pari solo dopo la mezzora grazie ad uno spunto dal limite dell’area di Kroos. Da quel momento però sale in cattedra Abbiati respingendo ogni conclusione verso la sua porta fino ai calci di rigore dove risulta decisivo l’errore dal dischetto di Paloschi. Nella seconda parte di gara Allegri ha provato i Sudamericani di rientro dalla Coppa America. Questa sera il MIlan sfiderà l’Indipendiente che ieri è uscito sconfitto ai rigori dal match contro il Barcellona.

  • Milan, Berlusconi non molla. Galliani conferma Cassano

    Milan, Berlusconi non molla. Galliani conferma Cassano

    Il Milan ha iniziato a sudare a Milanello dando il via alla preparazione della nuova stagione, Galliani, Allegri e sopratutto i 5000 tifosi accorsi al centro sportivo rossonero sono riusciti, in qualche modo, a placare la delusione dell’assenza del Premier Silvio Berlusconi alle prese con impegni istituzionali.

    La conferenza stampa è comunque filata liscia e a farsi portavoce della famiglia Berlusconi è la figlia Barbara sempre più in prima fila. La “rampolla” di casa Berlusconi ha confermato la volontà del padre di continuare a sostenere il Milan verso nuovi e più importanti traguardi sognando insieme la dirigenza e allo staff tecnico il raggiungimento della Champions League.

    E’ toccato a Galliani invece far da cerimoniere e presentare i nuovi arrivati dal bravo ragazzo El Shaarawy, al francese Mexes, a Taiwo e al rientrante Paloschi. Il calciomercato per il momento è semichiuso ma l’ad rossonero ha paventato la possibilità di qualche colpo in extremis. Capitolo partenze: andranno via Strasser e giocatori “minori” non Cassano definito un top player ed importante per il Milan.

    Allegri ha presentato la nuova stagione che a suo dire sarà con un Milan ancora favorito, in virtù dello scudetto in bacheca, e protagonista. Il tecnico campione d’Italia si aspetta ancora un colpo di mercato ma si dice contento del lavoro fin qui svolto dalla società permettendogli di avere già quattro volti nuovi sin dalla prima giornata di ritiro.

    Capitan Ambrosini ha usato il suo spazio per salutare e ringraziare ufficialmente Pirlo per i dieci anni di rossonero e per la prossima stagione oltre a candidarsi come l’esterno sinistro richiesto da Allegri si dice convinto del valore assoluto del Milan e della possibilità di disputare una nuova grande stagione.

  • Milan, la prima conferenza stampa in diretta live

    Milan, la prima conferenza stampa in diretta live

    Mancherà Silvio Berlusconi ma la conferenza stampa pre ritiro in casa rossonera offrirà spunti interessanti per capire gli obiettivi del Milan per la prossima stagione e le strategie societarie per far fronte alla sentenza del Lodo Mondadori che impone la Fininvest (propietaria del Milan) a pagare 560 milioni di euro alla Cir.

    Allegri e Galliani | © Giuseppe Cacace/Getty Images
    Mancheranno i quattro sudamericani impegnati in Coppa America (Yepes, Robinho, Pato e Thiago Silva) cosi come Ibra e Cassano attesi per il 18 di luglio ci saranno invece i nuovi e ben sette elementi della Primavera aggregati da Allegri alla prima squadra. L’appuntamento è per le 15:30 vi aggiorneremo in tempo reale sugli spunti più interessanti della conferenza stampa, previsti ben 5000 tifosi a Milanello.

    • 16:35 Galliani saluta tutti è finita la prima conferenza stampa per la prossima stagione
    • 16:32 Capitolo Pirlo. Galliani “Andrea è stato dieci anni fondamentale per noi. Si è deciso di comune accordo di non rinnovare”. Allegri “Abbiamo perso un grande giocatore a livello tecnico.  Ambrosini “Abbiamo perso un amico oltre che un grande giocatore e colgo l’occasione di ringraziare a nome di tutti i giocatori”
    • 16:28 Taiwo “Sono felicissimo di esser qui. Farò di tutto per esser titolare e dimostrare il mio valore”
    • 16:22 Galliani “Il dott. Tavana era andato via dal Milan per una sua scelta ma gli ottimi rapporti con la società e i giocatori hanno suggerito un suo ritorno”. Differenze di fiscalità “E’ una utopia avere tutti gli stadi di proprietà e la stessa fiscalità”
    • 16:20 Allegri “Il Milan parte favorito, ma Inter, Napoli, Juve e Roma renderanno il campionato più equilibrato”
    • 16:16 El Shaarawy “Sono al Milan per crescere e metter in difficoltà Allegri”
    • 16:14 Galliani “Taiwo resta tesserato comunque comunitario. Lo stadio è un handicap ma Milan e Inter restanoa San Siro fino al 2016”
    • 16:10 Mexes “Sono molto orgoglioso di vestire la maglia rossonera ma per il posto nella Nazionale devo ringraziare i miei vecchi compagni. Adesso lavoro per recuperare e mettermi a disposizione di Allegri”
    • 16:07 Ambrosini “puntiamo alla Champions, solo il Barcellona è forte”
    • 16:02 Galliani “qualcuno partirà, la rosa sarà di 25-26 giocatori. Cassano resta”
    • 15:41 Partiamo per la prossima stagione nel migliore dei modi, – dice Allegri – la società si è mossa subito benissimo, ha portato 4 nuovi innesti, 3 più il ritorno di Paloschi. Dobbiamo adesso partire bene per centrare subito il primo obiettivo che sarà il 6 agosto con la supercoppa.
    • 15:39 Galliani “La famiglia Berlusconi non molla, il presidente è e sarà Silvio Berlusconi che oggi non è presente per la morte del soldato italiano”
    • Galliani ringrazia Allegri e Ambrosini per lo scudetto e tutto il settore giovanile
    • 15:35 Galliani al centro con Allegri a destra e Ambrosini a sinistra
    • Foto di rito con Allegri, capitan Ambrosini e i nuovi arrivati
    • 15:30 Presente Barbara Berlusconi
    • Franco Ordine “Berlusconi non lascia ma raddoppia”, Monica Colombo “Arriverà Mister X e Ganso arriverà a gennaio”
  • Scudetto milanese. Le due facce di Milano: Moratti e Galliani

    Scudetto milanese. Le due facce di Milano: Moratti e Galliani

    QUI CASA NERAZZURRA: MASSIMO MORATTI

    È un Massimo Moratti comunque sorridente quello intervistato dai microfoni di Sky Sport nonostante la sua squadra scenda in campo contro la Fiorentina dopo 5 anni per la prima volta da vice campione d’Italia. Come ci si sente a veder vincere e festeggiare l’altra squadra di Milano?: “Sono un milanese illuminato…– scherza il presidente nerazzurro- ma a parte tutto, mi sembra che il Milan si sia meritato questo scudetto, ha avuto continuità, ci ha creduto, non ha commesso ingenuità e si e’ rinforzato molto, è giusto così.

    Altra battuta senza polemica sui festeggiamenti rossoneri: “Festeggiamenti fastidiosi? Immagino il fastidio che hanno avuto loro per cinque anni”,mentre sembra davvero infastidito dalle dichiarazioni di Fabio Capello che aveva definito questo il primo vero campionato dopo Calciopoli: “Diciamo che mette tutto al proprio posto, fa capire come stavano le cose prima di Calciopoli e dopo”.

    BERLUSCONI- Ancora una battuta ma questa volta molto pungente in risposta a quanto detto dal presidente rossonero Berlusconi, sull’ipotesi di accontentarsi di vincere uno scudetto a testa all’anno: “Beh – ha allargato le braccia Moratti – veramente siamo 5-1…”.

    LEONARDO-“Leonardo da me ha avuto tutte le rassicurazioni”. Massimo Moratti si sbilancia in maniera evidente anche sul futuro dell’attuale tecnico brasiliano sulla panchina interista spiegando come Pep Guardiola sia per il momento un’ipotesi di fantamercato giornalistico: “Nel calcio si sbaglia a pensare troppo lontano, io preferisco concentrarmi sull’anno prossimo” ha puntualizzato il presidente interista, allargando il discorso già esposto da Leonardo nella conferenza stampa di sabato e riguardanti l’indisponibilità di molti grandi allenatori a venire ad allenare in Italia “è un problema che riguarda il campionato italiano, dove in effetti non arrivano allenatori a frotte dall’estero”.

     

    QUI CASA ROSSONERA: ADRIANO GALLIANI

    Diverse le emozioni in casa rossonera per uno scudetto che mancava da 7 anni, e che ha fatto tornare il Milan nel posto che gli compete in Italia. Certamente il presidente Berlusconi, soddisfatto per il primato italiano, adesso chiederà anche la conquista della Champions  per la prossima stagione. Adriano  Galliani ai microfoni di Sky Sport spiega i progetti futuri per la squadra rossonera: “Qualcosa va fatta, ma non dimentichiamo che quest’anno non potevamo schierare giocatori come Van Bommel, Cassano ed Emanuelson che giocavano in campionato. Oltre a loro qualcosa faremo, ci proveremo, ma sarà sempre più difficile competere con le big da 400 milioni di fatturato”.

    SCUDETTO- Alla domanda se avesse mai temuto di vedersi sfuggire lo scudetto Galliani risponde con assoluta sincerità: “L’unico momento in cui ho temuto qualcosa è in occasione del derby di ritorno: vinto quello ho capito che ormai non poteva fermarci nessuno, è stato il momento decisivo della stagione”. Con l’aggiunta dei ringraziamenti al presidente nerazzurro Moratti in occasione di una chiamata tra ‘amici’: “ Voglio ringraziare Moratti che stamattina mi ha telefonato complimentandosi ed è stato molto carino e cortese.”


    MERCATO– Un punto fermo del prossimo mercato rossonero? Ganso? No è Ibrahimovic! Lo svedese non si muove da Milano è ovvio: “Lo teniamo e cercheremo di vincere con lui la Champions League” Galliani si avventura nel discorso dei giocatori in scadenza di contratto, come nel caso di Andrea Pirlo che secondo molte alcune indiscrezioni si sarebbe già accordato con la Juventus per il prossimo anno: “Sono sicuro che nessuno dei nostri giocatori ha firmato per nessun’altra squadra, aspettiamo la partita di martedì sera a Palermo, poi dalla settimana prossima cominceremo a parlare con i nostri 9 giocatori senza contratto. C’era da scegliere se fare una distinzione tra figli e figliastri o se lasciare tutti nella stessa situazione, ho optato per questa seconda ipotesi”.

    (Fonte: Eurosport- Corriere dello Sport)

  • Milan – Palermo: ingordo Allegri, Rossi fiducioso

    Milan – Palermo: ingordo Allegri, Rossi fiducioso

    Il Milan ospita il Palermo questa sera nel match d’andata delle semifinali di Coppa Italia. In casa rossonera è ritornato l’entusiasmo grazie alle tre vittorie consecutive scacciando le ombre di una crisi nata proprio dalla sconfitta subita al Barbera dai rosanero di Serse Cosmi.

    I siciliani vorrebbero conqusitare la finale per assicurarsi un posto in Europa viste le difficoltà a raggiungerlo attraverso il campionato e per questo Delio Rossi manderà in campo la miglior formazione possibile sperando che la tenuta difensiva questa sera tenga al cospetto di Ibra e Cassano. Anche Allegri non fa sconti mandando in campo il miglior undici possibile pur dando riposo a chi ha tirato di più la “carretta”.

    L’ambiente rossonero si aspetta una reazione (positiva) da Ibrahimovic dopo che la doppia squalifica lo ha costretto alla tribuna nel momento topico del campionato. Si rivede Pirlo in regia con al fianco capitan Gattuso e Flamini, tour de force per Thiago Silva e Boateng. Delio Rossi confida nel momento positivo di Pinilla e per la voglia di superare le polemiche di Miccoli, in difesa Goian dovrebbe esser preferito a Munoz.

    PROBABILI FORMAZIONI
    MILAN (4-3-1-2):
    Amelia; Oddo, Thiago Silva, Sokratis, Antonini; Gattuso, Pirlo, Flamini; Boateng; Cassano, Ibrahimovic. A disp: Roma, Legrottaglie, Abate, Seedorf, Emanuelson, Robinho, Beretta. All. Allegri.

    PALERMO (4-3-2-1):
    Sirigu; Cassani, Goian, Bovo, Balzaretti; Migliaccio, Bacinovic, Nocerino; Pastore; Miccoli, Pinilla. A disp: Benussi, Munoz, Darmian, Liverani, Ilicic, Acquah, Hernandez. All. D. Rossi.

    Arbitro: De Marco di Chiavari.

  • Milan – Inter: Allegri sceglie Zambrotta, Leo lancia Stankovic

    Milan – Inter: Allegri sceglie Zambrotta, Leo lancia Stankovic

    Finalmente il giorno è arrivato! Stasera alle ore 20 e 45 allo Stadio Giuseppe Mezza si sfideranno le due contendenti al titolo, il Milan capolista contro l’Inter inseguitrice. Dopo una pausa infinita lunga quasi 15 giorni, non se ne poteva più di aspettare e sentire continue dichiarazioni sul fatto che la partita fosse decisiva o no. Stasera a parlare sarà il campo.

    Se a vincere dovesse essere il Milan di Allegri, sarebbe una forte risposta al periodo un po’ storto del Milan, che dopo lo scialbo pareggio di Bari e la pesante sconfitta di Palermo ha perso lo smalto necessario a mantenere il primato in classifica. Vincendo i rossoneri si garantirebbero un + 5 sull’Inter e ulteriore distacco sul pericolosissimo Napoli. Per l’Inter vincere significherebbe molto di più a livello di morale, che di punti. Un’eventuale vittoria infatti porterebbe i nerazzurri a scavalcare il Milan con un vantaggio esiguo di un solo punto. Certamente togliere il primato ai cugini rossoneri vorrebbe ribaltare le carte in tavole e non poter più contare solo sulle proprie forze come si auspicano Galliani e Berlusconi.

    Proprio il presidente Rossonero si è detto ottimista augurandosi che a decidere il derby sia un gol di Fantantonio Cassano : “La vittoria arriverà magari con un gol o un assist di Cassano . Parte in panchina? Può essere decisivo entrando a partita in corso, come è già successo”.

    Dall’altra sponda di Milano, quella interista le dichiarazioni d’amore sono arrivate direttamente dalla Spagna dove Mourinho si è detto quasi invidioso di  non poter giocare un derby così importante: “È un bel derby, quest’anno sarà ancora più bello perché negli ultimi due anni non c’era in palio il titolo mentre domani giocano la prima contro la seconda, un incentivo in più perché in ballo c’è lo scudetto”

    Vediamo come si stanno organizzando i due tecnici in vista del big match di stasera.

    Allegri nonostante nella conferenza stampa non abbia sciolto i dubbi sulle possibili formazioni, l’incognita più grande per il tecnico livornese rimane sul possibile utilizzo di Van Bommel, recuperato in extremis. Infatti se dovesse giocare l’olandese, Seedorf eviterà di orbitare in una posizione arretrata che mai ha gradito. In difesa la coppia centrale è scontata con il duo Thiago Silva e Nesta. Rispettivamente, a destra Abate e a sinistra Zambrotta favorito su Antonini. A centrocampo se ce la fa,  giocherà Van Bommel schermo davanti alla difesa con Seedorf e Gattuso a supportarlo, oppure l’alternativa è schierare Flamini con Seedorf basso. Boateng agirà dietro il tandem brasiliano Robinho e Pato, con l’esclusione di Cassano pronto a subentrare a partita in corso.

    Leonardo riceve buone notizie dall’infermeria, che col passare dei giorni sembra svuotarsi. Infatti in vista della sfida scudetto il tecnico brasiliano convoca tutti i giocatori ad esclusione di Suazo e Samuel infortunati e lo squalificato Lucio. Si accomoda in panchina Diego Milito, recuperato e probabilmente da inserire a partita in corso. L’undici titolare dovrebbe vedere l’inedita coppia di centrali composta da Chivu Ranocchia, entrambi recuperati nelle ultime giornate, con Maicon e Zanetti a garantire spinta e copertura sulle fasce. Il centrocampo anche per Leonardo rimane l’unico dubbio. Leo potrebbe schierare due mediani bassi (Thiago Motta e Cambiasso) con Sneijder a supporto del tridente Eto’o, Pazzini e Pandev. Oppure scegliere un modulo meno spregiudicato e lasciare Thiago Motta unico play basso, con l’aiuto ai lati di Cambiasso e Stankovic, lasciando in questo caso fuori Pandev e invariato l’attacco, sempre supportato dal tulipano orange Sneijder.

    Probabili formazioni

    Milan (4-3-1-2) Abbiati; Abate, Nesta, T.Silva, Antonini; Flamini, Seedorf, Gattuso; Boateng; Pato, Robinho.
    A disposizione: Amelia, Zambrotta, Yepes, Emanuelson, Merkel, Strasser, Van Bommel, Cassano.
    Allenatore: Allegri
    Squalificati: Ibrahimovic (1)
    Diffidati: Pirlo, Bonera, Gattuso, Ibrahimovic, Nesta
    Indisponibili: Inzaghi, Ambrosini, Bonera
    Inter (4-2-3-1) J.Cesar; Maicon, Ranocchia, Chivu, Zanetti; Cambiasso, T.Motta; Snejider, Stankovic, Eto’o; Pazzini.
    A disposizione: Castellazzi, Cordoba, Materazzi, Nagatomo, Kahrja, Mariga, Coutinho, Milito, Pandev.
    Allenatore: Leonardo
    Squalificati: Lucio (1)
    Diffidati: Pazzini, Nagatomo, Eto’o
    Indisponibili: Samuel

  • I pronostici sul derby Milan – Inter dal mondo del calcio

    I pronostici sul derby Milan – Inter dal mondo del calcio

    Cercando nel web e sui giornali italiani più famosi abbiamo voluto raccogliere le “voci” che girano intorno alla partita dell’anno. Un pronostico secco su come finirà la sfida scudetto tra Milan e Inter del 2 Aprile.

    Questo il pensiero e il pronostico dei grandi personaggi calcistici e di alcuni presidenti di Serie A sulla stracittadina milanese:

    Paulo Roberto Falcao ex calciatore brasiliano della Roma: “Tutti si aspettano che a decidere questi incontri siano i giocatori tecnici ma alla fine la sfida potrebbe essere decisa da un difensore“ e sul discorso campionato:“Non sarà così determinante per lo scudetto. C’è ancora da giocare. Può succedere di tutto al derby. Questo è il bello del calcio”.

    Gino Corioni, presidente del Brescia sul derby scudetto “di sicuro non lo vincerà il Brescia, ma finirà in pareggio. Lo scudetto? Lo conquisterà l’Inter”.

    Enrico Preziosi ha parlato di mercato con un possibile altro giocatore in partenza da Genoa verso la sponda nerazzurra e sulla sfida scudetto ha dichiarato: “Vincerà la squadra migliore, quella che poi si aggiudicherà lo scudetto”.

    Lothar Matthaus ex giocatore nerazzurro in un’intervista dalle pagine della Gazzetta dello sport: “Vince l’Inter ovvio. Ma lo dico non da tifoso ma da tecnico: è la squadra più in forma. Non solo la rimonta aiuta. Ti carica e mette paura agli avversari. Certo questo può essere anche un pericolo. Mai essere troppo sicuri. Senza considerare che una vittoria potrebbe dare al Milan la spinta decisiva per la volata. Ma scelgo l’Inter non solo per la partita: lo scudetto sarà nerazzurro”

    Paolo Maldini ex calciatore e simbolo rossonero ai microfoni di Sky Sport: I rossoneri devono puntare alla vittoria, spero molto in Pato data l’assenza di Ibra. La partita è fondamentale, l’Inter ha tanti campioni, Eto’o su tutti, ma il Milan è primo in classifica e può assolutamente vincere”.

    Roberto Mancini, ex tecnico interista intervistato dal quotidiano La Repubblica ha voluto spiegare il suo pensiero sul prossimo derby scudetto: “Mancano ancora tante altre partite, ma se dovesse vincere il Milan sarebbe un risultato decisivo: accumulerebbe oltre al +5 in classifica anche il vantaggio psicologico di aver battuto la rivale più insidiosa. Ma un valore enorme avrebbe anche una vittoria dell’Inter, che scavalcherebbe i rossoneri dopo un lungo inseguimento”.

    Andriy Shevchenko ex attaccante rossonero, spesso protagonista quando giocava le stracittadine da una sua visione della prossima sfida scudetto: “Al Milan mancherà un campione come Ibrahimovic, ma quello che conta è la squadra, vincerà chi si prepara meglio. Pato secondo me può fare la differenza in attacco. Penso che sia una gara decisiva per lo scudetto, I rossoneri stanno giocando bene in campionato, li vedo favoriti”.

    Tommaso Ghirardi attuale presidente del Parma: “Sarà decisivo solo se vincerà la squadra che sta davanti, il Milan. Il campionato mi sembra molto equilibrato e combattuto. Credo che sia bello per i tifosi”.

    Edinson Cavani capocannoniere del Napoli non usa diplomazia per fare un pronostico: “Vorrei che l’Inter vincesse il derby. Perché la squadra di Leonardo passerebbe al comando della classifica ma non scapperebbe via. E noi potremmo scavalcarla nello scontro diretto. Con un risultato diverso, invece, tutto dipenderebbe dal Milan”

    Aurelio De Laurentis presidente del Napoli risponde al suo gioiello migliore: “Cavani tifa per l’Inter? Ognuno fa quello che vuole, io tifo per il bel gioco. Il derby di Milano sarà una bellissima partita e ce la godremo tutti quanti”.

    Angelo Palombo cuore del centrocampo doriano non si sbilancia troppo ammettendo come sia difficile fare un pronostico su una gara del genere: “E’ una partita difficile tra due grandi squadre. L’Inter ora sta molto bene, ha fatto tanti punti nelle ultime partite quindi sarà dura per il Milan”.

    (Fonte: Gazzetta dello Sport- Fc Inter News- Tutto Mercato Web.com- Sky Sport)

  • Milan – Inter: inizia il conto alla rovescia

    Milan – Inter: inizia il conto alla rovescia

    Queste due settimane di stop per le Nazionali, non hanno comunque distolto l’attenzione sul discorso scudetto, anzi lo spazio maggiore nelle redazioni e nei tg sportivi è stato occupato proprio dai continui bollettini sui possibili recuperati in vista del derby milanese.

    Analizziamo la situazione per capire in maniera chiara come le due società arrivano alla sfida che (senza voler essere troppo diplomatici) avrà un gran peso sul discorso scudetto.

    MILAN

    Condizione fisica: Mai come in questo caso la pausa delle nazionali ha restituito ossigeno ai giocatori rossoneri, permettendo ad Allegri di far rifiatare i giocatori più spremuti. La squalifica di Ibra potrebbe far ricaricare le batterie al gigante svedese, parso sempre più stanco e più nervoso del solito. La carenza di gol nelle ultime partite era un segnale evidente della condizione fisica non perfetta. Anche a centrocampo mancavano moltissimi titolari e il recupero di Boateng, con il possibile rientro di Pirlo potrebbero far tornare la qualità in mezzo al campo richiesta da Allegri

    Condizione Psicologica: Sicuramente ritrovarsi un cliente scomodo come l’Inter a soli 2 punti in un derby che può decidere tutto, non è il top per il morale, considerando soprattutto come dall’arrivo di Leonardo i punti di distacco erano addirittura 13. Troppi i punti lasciati indietro, con il Bari in casa uno scialbo pareggio agguantato nel finale, con il Genoa un altro segno x, e con il Palermo ultimo match perso senza riuscire a dimostrare la forza della capolista.

    Calendario: Altra nota dolente. Dopo questa sfida contro i cugini nerazzurri, gli uomini di Allegri avranno un calendario non proprio in discesa. A San Siro il Milan giocherà contro Sampdoria, Bologna e Cagliari, mentre in trasferta ci saranno le insidie maggiori con la Fiorentina al Franchi nell’immediato post derby, a seguire all’Olimpico l’8 maggio la Roma dell’americano Di Benedetto e la fantastica Udinese di Guidolin nell’ultima giornata di questo meraviglioso campionato. Unica partita abbordabile fuori casa il Brescia, ma considerando la lotta salvezza userei la massima cautela.

    INTER

    Condizione fisica: Gli uomini di Leonardo, sono praticamente da valutare dopo il rientro della nazionali, perché questa sosta non ha concesso a nessuno il giusto riposo dopo la clamorosa Remuntada. In giro per il mondo la maggior parte dei titolari è stata utilizzata dalle nazionali per l’Europeo e le amichevoli. Discorso diverso per Chivu e per Ranocchia che stanno svolgendo un lavoro personalizzato per essere presenti al grande evento. Da valutare la condizione di Thiago Motta utilizzato a pieno regime con la maglia azzurra contro la Slovenia nonostante il problema al ginocchio. Le buone notizie arrivano dal recupero di Diego Milito che ha svolto l’allenamento completo con i compagni e dovrebbe accomodarsi in panchina, e magari entrare a partita in corso, svolgendo una sorta di rodaggio prima della sfida di Champions imminente.

    Condizione psicologica: Il morale è altissimo in casa nerazzurra, soprattutto considerando la scalata in classifica impensabile fino a qualche mese fa. L’Inter di Benitez a -13 dalla vetta doveva lottare per ottenere un posto in Champions. L’Inter trasformata da Leonardo e dagli innesti di mercato invernali ha una possibilità unica vincendo questo derby: scalzare i cugini dalla vetta e tornare a guardare tutti dall’alto. Una motivazione extra arriva anche dal passaggio di turno in Champions League, che come sottolineano molti giocatori nello spogliatoio nerazzurro non può che dare una carica in più per voler vincere ancora tanto. Una squadra che non ha smesso di avere fame, e dei tifosi che sognano di cantare come negli anni passati “salutate la capolista”!

    Calendario: Il Calendario nerazzurro sulla carta vede leggermente favorita l’Inter sul Milan. I nerazzurri affronteranno nel post derby, il Chievo a San Siro, con una successiva trasferta a Parma, e un’altra casalinga contro la Lazio di Reja. Ma è nelle ultime tre partite che si deciderà lo scudetto: Inter Fiorentina si giocherà l’8 maggio, e a seguire nella penultima giornata ci sarà il big match Napoli Inter al San Paolo. Come si augura Cavani, il derby è meglio che lo vincesse l’Inter in modo da tagliare fuori il Milan e battere i nerazzurri il 15 maggio in casa, riportando lo scudetto a Napoli! Suggestione mica da poco!