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  • Shaq O’Neal tra Knicks ed Hawks, McGrady verso i Clippers

    Continuano senza sosta le voci e le trattative in NBA.
    Ecco le più importanti e rilevanti: Shaquille O’Neal sarebbe stato contattato dai New York Knicks per sondare la sua disponibilità a trasferirsi nella “Grande Mela”. I Cavaliers vorrebbero un “sign and trade” per il loro centro. Su Shaq ci sono sempre gli Atlanta Hawks a cui i Cavs hanno chiesto la stessa formula (dello scambio) inserendo magari Marvin Williams, ala piccola che dovrebbe prendere il posto di LeBron James in squadra, ma la proposta non è gradita agli Hawks. Nelle prossime ore si attendono comunque sviluppi.

    Sembra molto seria invece la trattativa che potrebbe portare il free agent Tracy McGrady ai Los Angeles Clippers. Sul giocatore c’è l’interesse anche dei Chicago Bulls e dei Miami Heat, ma nei prossimi giorni (se non addirittura nelle prossime ore) McGrady dovrebbe decidere la sua futura destinazione.

    Chicago, Boston, Portland, Utah, Washington e Cleveland hanno espresso interesse verso il free agent Ronnie Brewer, soprattutto i Bulls potrebbero acquisire la guardia se Orlando dovesse pareggiare l’offerta fatta da Chicago nei giorni scorsi a J.J. Redick.

    Cleveland dopo l’offerta fatta a Kyle Lowry (ma fonti sicure dicono che Houston pareggerà l’offerta fatta dai Cavs al playmaker per tenerlo in Texas) sta sondando il terreno dei registi per dare un valido cambio a Mo Williams: nel mirino ci sono Mike Conley dei Memphis Grizzlies e Ramon Sessions dei Minnesota Timberwolves.

    Miami dopo l’acquisizione di Mike Miller continua a cercare dei tiratori di sicuro affidamento: Rasual Butler (un ex) è in cima alla lista).

    Larry Hughes vorrebbe restare con i Charlotte Bobcats e in queste ore sta trattando un eventuale rinnovo con la squadra del North Carolina.

  • NBA: Atlanta vuole John Salmons

    John Salmons, guardia dei Milwaukee Bucks, è sotto stretta osservazione da parte degli Atlanta Hawks.
    Salmons, ha disputato una stagione eccellente, prima a Chicago, e poi a Milwaukee dopo il trasferimento avvenuto a febbraio, dove con i Bucks ha alzato vertiginosamente il suo livello di gioco trascinando i rossoverdi ai playoff e diventando un cardine della squadra.
    Salmons, che ha 30 anni ma ancora qualche ottimo anno di carriera davanti a sè, è legato alla compagine del Wisconsin anche per la prossima stagione dove andrà a percepire 5.8 milioni di dollari ma ha la facoltà per via di una clausola di chiedere di uscire dall’attuale contratto già in questa Estate.
    Gli Hawks vorrebbero tutelarsi qualora Joe Johnson, free agent tra pochi mesi, dovesse decidere di abbandonare la nave e firmare per qualche altra squadra. Anche se le dichiarazioni del numero 2 di Atlanta hanno rassicurato i tifosi:

    Perchè dovrei andarmene? Sono arrivato quando la squadra era una delle peggiori della Lega e ho contribuito a portarla tra le più forti. Ci manca poco per competere per il titolo, e non ho voglia di andare in qualche altra squadra a ricostruirla e portarla ai vertici come ho già fatto in questi anni con gli Hawks. Se aggiungeremo qualche altro buon giocatore saremo molto competitivi e potremo scrivere assieme la storia di Atlanta

    Queste le parole pronunciate poco tempo fa dalla talentuosa guardia tiratrice.
    Certamente l’aggiunta di Salmons potrebbe essere clamorosa visto anche il basso ingaggio percepito dal giocatore di Milwaukee. Se poi gli Hawks riuscissero a prendere qualcuno sotto canestro come cambio per Horford e Josh smith, allora veramente la squadra della Georgia diventerebbe non solo una delle più forti nella Eastern Conference, ma di tutta la Lega. Anche perchè il vero problema degli Hawks sono i cambi per i lunghi che non sono, purtroppo, di livello per competere con i team più forti.
    Aggiungendo Salmons e un lungo di ottimo livello la franchigia diventerebbe pericolosissima per chiunque, dato che il talento non manca di certo scorrendo il roster: atleti come Mike Bibby, Joe Johnson, Marvin Williams, Josh Smith, Al Horford, Jamal Crawford non hanno certo bisogno di presentazioni.

  • NBA playoff 2010, semifinali di Conference: Orlando Magic – Atlanta Hawks

    Questa sfida dovrebbe presentare parecchi fattori di equilibrio. Tuttavia se si esaminano i precedenti nella regular season il confronto è decisamente dalla parte dei Magic, che conducono per 3 a 1. L’unica vittoria Hawks è stata inoltre vinta da un buzzer beater di Josh Smith che con un rimbalzo volante ha siglato l’86 a 84 finale a fronte di 3 vittorie nette a favore di Orlando, con uno scarto medio di oltre 22 punti che dimostrano la superiorità della squadra della Florida in questa stagione.
    Nei quattro confronti Howard, che non ha mai avuto problemi di falli commettendone al massimo 4, ha avuto una media di 16.8 rimbalzi a fronte di una media di 13.2 in totale e ha dato 3.5 stoppate, contro le 2.8 di media stagionale.
    Il confronto coi lunghi di Atlanta è stato quindi vinto dal centro di Orlando, che con il gioco molto profondo di Horford e Smith ha potuto dare il meglio di se in difesa. Il conto generale dei rimbalzi è stato comunque a vantaggio della squadra di Van Gundy, che ne ha raccolto, in 4 gare, ben 189, contro i 148 di Atlanta, ovvero in media più di 10 rimbalzi in più degli avversari.
    Cifre che sanciscono le difficoltà di Joe Johnson e compagni di limitare l’onda d’urto dei lunghi Magic. L’unica vittoria di Atlanta è arrivata tenendo i Magic sotto i 90 punti e dando ad Howard meno spazio e tenendolo a percentuali inusuali per lui solitamente sopra il 50%. Per poter giocarsela nella serie Atlanta dovrà fare tesoro di questa esperienza e chiudere bene gli spazi in area come nella partita del 24 marzo.
    Da esaminare anche un altro fattore, ovvero i giorni di riposo: ben 9 quelli di Orlando senza giocare essendosi sbarazzata dei Bobcats con un secco 4-0. Atlanta ha invece giocato fino a 48 ore fa, portata a gara 7 dai miracolosi e sorprendenti Milwaukee Bucks. C’è chi dice che sarebbe meglio non perdere il ritmo partita e propende per un vantaggio Hawks, chi invece dice che il riposo è oro colato e sancisce una vittoria della serie dei Magic. Resta il fatto che gli Hawks sono una squadra piuttosto giovane e atletica che non ha problemi a recuperare lo sforzo di una gara di playoff in 2 giorni, anche in considerazione del fatto che Gara7 contro i Bucks non ha richiesto uno sforzo molto elevato e possono quindi presentarsi a Gara1 in ritmo senza essere scarichi mentalmente o fisicamente.
    Dal canto suo Orlando ha potuto preparare le migliori soluzioni tattiche per affrontare l’avversario nel secondo turno, con Van Gundy che ha potuto studiare ogni singola debolezza degli Hawks per poterne trarre vantaggio. Vedremo solo sul campo chi avrà ragione.

    I Magic hanno trovato l’apporto, finalmente, di Jameer Nelson in questi playoff, e con il gioco interno di Howard restano una delle squadre più difficili da fermare: un mix di “dentro-fuori” che se attuato con perizia risulta devastante. Se si decide di dare la palla dentro il pitturato, Dwight Howard risulta letale visto il suo strapotere fisico. Se la palla viene fatta girare sugli esterni, i Magic hanno giocatori che risultano pericolosissimi nel tiro dalla lunga distanza come Vince Carter, Jameer Nelson, Rashard Lewis, J.J. Redick, Matt Barnes, Jason Williams e Mickael Pietrus. E quando queste 2 armi funzionano assieme praticamente Orlando diventa imbattibile.
    Atlanta ha un enorme livello di talento di squadra ma contro i Bucks si sono viste difficoltà inaspettate segno che non sempre il talento, senza il duro lavoro, riesce a pagare. Se si vuole estrometterre i Magic dalla post season tutto dovrà essere perfetto e girare per il meglio altrimenti saranno dolori veri per i “Falchi”.

    I Magic dovrebbero scendere in campo con questo quintetto: Jameer Nelson e Vince Carter come guardie, Rashard Lewis e Matt Barnes come ali e Dwight Howard come centro. Dalla panchina potrebbero risultare decisivi il francese Mickael Pietrus (gran difensore e buon attaccante) Marcin Gortat come cambio di Howard, J.J. Redick tiratore terrificante e Jason Williams a portare tanta esperienza quando conta. Ricordiamo che la panchina dei Magic è stata la migliore nella regular season assieme a quella dei Cavs.
    Probabilmente il quintetto di partenza per gli Hawks sarà questo: Joe Johnson e Mike Bibby come guardie, Marvin Williams e Josh Smith come ali e Al Horford come centro. Dalla panchina Jamal Crawford (sesto uomo dell’anno e pericolosissimo interprete del doppio ruolo di playmaker e guardia tiratrice), Maurice Evans e il veterano Joe Smith daranno il loro contributo ad una squadra che ha come unico limite qualche sconfitta di troppo in trasferta dovuta ad un timore reverenziale che a scorrere il roster dei “Falchi” e il talento di squadra non avrebbe modo di esistere. Anche Pachulia potrebbe essere utile per spendere qualche fallo su Howard.

    Chiavi della serie saranno il confronto tra Josh Smith (inarrivabile come fisicità messa sul parquet) e Rashard Lewis: 2 modi differenti di interpretare il ruolo di ala grande, ma importantissimi nell’economia di squadra. Poi il confronto tra Horford e Howard: in regular season il centro dei Magic ha letteralmente asfaltato e distrutto il centro degli Hawks che è chiamato ad una pronta maturazione se vuole dare qualche chance alla sua squadra di passare il turno. Le percentuali dall’arco di Vince Carter potrebbero far pendere la bilancia dall’una o dall’altra parte. Da non sottovalutare anche il confrontro tra coach: Van Gundy ha dimostrato di essere arrivato ad un ottimo livello, Woodson, al contrario, nella serie contro i Bucks, ha mostrato molte lacune e il suo rivale Scott Skiles è uscito nettamente vincente dal duello. Dovrà rimediare in questa serie contro i Magic per elevare la sua reputazione.

    Si parte stanotte alle 8.00 pm (le 2 in Italia)

    Game 1 martedì 4 maggio 2010 8.00 PM Hawks @ Magic (2.00 orario italiano)
    Game 2 giovedì 6 maggio 2010 8.00 PM Hawks @ Magic (le 2.00 in Italia)
    Game 3 sabato 8 maggio 2010 5.00 PM Magic @ Hawks (le 23.00 in Italia)
    Game 4 lunedì 10 maggio 2010 8.00 PM Magic @ Hawks (2.00 orario italiano)
    Game 5 se necessaria mercoledì 12 maggio 2010 Hawks @ Magic orario da definire
    Game 6 se necessaria venerdì 14 maggio 2010 Magic @ Hawks orario da definire
    Game 7 se necessaria domenica 16 maggio 2010 Hawks @ Magic orario da definire

  • Impresa dei Bucks ad Atlanta, i Nuggets restano in corsa

    Un grandissimo quarto periodo permette ai Milwaukee Bucks di espugnare il parquet degli Atlanta Hawks e di portarsi in vantaggio per 3-2 nella serie.
    Hawks con la partita in mano a pochi minuti dal termine (82-73), messi sotto con un parziale di 14-0 per l’incredibile 87-82 a soli 33 secondi dalla fine del match. Horford prova a caricarsi la squadra sulle spalle e con 5 punti (anche un clamoroso, per lui, tiro da 3 punti) riporta sotto i padroni di casa (89-87). Jennings si prende la responsabilità di andare in lunetta sul fallo sistematico di Atlanta, mantiene la freddezza e segna i 2 liberi della vittoria. Alla fine saranno 25 i punti per l’ex Lottomatica Roma, sempre importante nei momenti chiave, ottimo come al solito l’apporto di Salmons (19 punti) e di un fantastico Ridnour (15 punti in soli 17 minuti!). Per Gli Hawks molto sottotono Joe Johnson con soli 13 punti, Crawford (premiato nel prepartita) non dimostra le qualità che gli sono valse il premio di sesto uomo dell’anno, chiudendo con 11 miseri punti e percentuali pessime dal campo. A tirare la carretta i soli Horford (25 punti e 11 rimbalzi) e Marvin Williams (22 punti). Bucks che riescono a non far vedere l’assenza degli infortunati Bogut e Redd, tenendo testa ai lunghi degli Hawks a rimbalzo (39-39) sebbene l’assenza del centro croato-australiano si faccia sentire, e demolendo gli avversari nel tiro da 3 anche senza lo specialista Redd (2-11 per Atlanta, 8-19 per i Bucks).
    Gara 6 è in programma a Milwaukee venerdì 30 aprile, con i Bucks che non possono lasciarsi sfuggire l’occasione di chiudere la serie. Coach Skiles sta dimostrando di essere pronto per grandi franchigie, veramente un grande allenatore: nessuno dava speranze alla sua squadra, si pronosticava addirittura lo sweep sul 4-0 e invece pur dovendo rinunciare a 2 dei suoi migliori giocatori sta mettendo sotto scacco i più quotati avversari.

    Denver annulla il primo match point per i Jazz e sul parquet di casa porta la serie sul 3-2. Gara risolta solo nella ripresa dopo che per 3 quarti la partita si è mantenuta sostanzialmente in equilibrio. Ultimo parziale letale dei Nuggets che chiudono con 6 uomini in doppia cifra tra cui il solito Anthony con 26 punti e 11 rimbalzi, Billups con 21, Martin che chiude quasi in doppia doppia con i suoi 18 punti e 9 rimbalzi, i 17 di Smith con un mortifero 4/5 da 3, 10 punti 7 rimbalzi e 3 stoppate per Andersen che risponde così alle critiche di Anthony a fine gara 4 e Afflalo che ne segna 12 senza sbagliare un tiro (3/3 da 2 e 2/2 da 3!)
    Utah sempre più dipendente dal duo Williams-Boozer (34 punti e 10 assist per il primo, 25 e 16 rimbalzi per il secondo). Matthews e Millsap hanno provato ad essere di aiuto ma non è bastato per portare a casa la partita che di fatto ha riaperto la serie.
    Gara 6 è in programma a Salt Lake City venerdì 30 aprile. Per i Jazz sarebbe meglio chiudere il conto e non fidarsi di questi Nuggets.

    Risultati NBA del 28 aprile 2010

    Atlanta Hawks – Milwaukee Bucks 87-91
    –> Atl: Horford 25, Williams 22, Johnson 13 – Mil: Jennings 25, Salmons 19, Ridnour 15
    Denver Nuggets – Utah Jazz 116-102
    –> Den: Anthony 26, Billups 21, Martin 18 – Uta: Williams 34, Boozer 25, Millsap 16

    LE SERIE DEL PRIMO TURNO:

    Cavs – Bulls 4-1 (Cavs al turno successivo)
    Hawks – Bucks 2-3
    Celtics – Heat 4-1 (Celtics al turno successivo)
    Nuggets – Jazz 2-3
    Lakers – Thunder 3-2
    Magic – Bobcats 4-0 (Magic al turno successivo)
    Mavs – Spurs 2-3
    Suns – Trail Blazers 3-2