Tag: martin castrogiovanni

  • Rugby, Italia deludente, dominio Irlanda. Addio Mallett

    Rugby, Italia deludente, dominio Irlanda. Addio Mallett

    La nazionale azzurra di rugby non riesce a scrivere la storia uscendo sconfitta, anzi umiliata, nel match più importante del mondiale che poteva sancire uno storico accesso ai quarti di finale per la compagine azzurra. Finisce 36-6 per l’Irlanda con gli azzurri che, come contro l’Australia, durano solo un tempo per poi crollare nel secondo subendo tre mete e non riuscendo mai a reagire.

    ©Warren Little/Getty Images
    Proprio la mancanza di reazione caratteriale fa cadere molte responsabilità sulla guida tecnica azzurra, con Nick Mallett che non ha saputo trasmettere la voglia e la capacità di soffrire, ad un gruppo molto più forte tecnicamente rispetto a tanti anni fa ma che in molte situazioni non riesce proprio a reagire alle prime difficoltà. Il primo tempo è molto equilibrato, si gioca sui calci piazzati di O’Gara e Bergamasco, la mischia azzurra tiene benissimo ma l’infortunio di Castrogiovanni è una mazzata tremenda per gli azzurri che di lì in avanti non riusciranno più a dominare nelle mischie, lasciando via libera agli irlandesi. Il primo tempo si chiude 9-6 per l’Irlanda con Bergamasco che fallisce il pari colpendo il palo all’ultimo minuto della prima frazione. Il secondo tempo è imbarazzante per i colori azzurri con i primi 15’ in cui l’Irlanda chiude i conti segnando due mete e facendo capire che, anche in mischia la nazionale azzurra è poca roba, si perdendo tutti gli incroci con il povero Totò Perugini sovrastato in tutte le fasi. La prima meta è ispirata da Bowe che accelera bruciando Bocchino e consegnando a O’Driscoll il via libera in mezzo ai pali. Al 10’ D’Arcy rompe due placcaggi e arriva a 5 metri dalla linea di meta, il riciclo riesce benissimo con palla a Earls che va in meta: 24-6, tracollo azzurro e O’Gara che trasforma il 26-6. Il calvario azzurro finisce con l’ultima meta irlandese segnata ancora da Earls all’ultimo minuto sancendo un uscita dal Mondiale per la nazionale azzurra davvero brutta e deludente. Si chiude l’era di Nick Mallett alla guida dell’Italia con il C.T. che in questi anni ha dimostrato buone capacità organizzative, migliorando di molto la deficitaria Touche italiana, ma che ha fallito completamente nella trasmissione del gioco e soprattutto nella disciplina in campo facendo dell’Italia, una delle nazionali più fallose al mondo.

  • Italrugby vincente con gli Usa. E ora l’Irlanda

    Italrugby vincente con gli Usa. E ora l’Irlanda

    L’Italia del Rugby vince contro gli Stati Uniti la seconda partita nel suo Mondiale, battendo la Nazionale a Stelle e Strisce per 27-10, con quattro mete messe a segno. Una vittoria frutto di un ottimo inizio, grintoso e determinato, con la prima meta Azzurra messa a segno dopo pochi minuti, da capitan Parisse, che porta gli Azzurri a dieci punti in classifica, a meno tre dagli Irlandesi, prossimi avversari.

    © Warren Little/Getty Images
    Dopo un ottimo inizio, però, gli Azzurri si ritirano in difesa, lasciando eccessivo spazio alle iniziative statunitensi, che mettono paura alla squadra di Mister Mallet. Ma la mischia Azzurra, nonostante gli eccessivi buchi difensivi, riesce a conquistare tutti gli ingaggi, con un Castrogiovanni assoluto protagonista del match, uomo indispensabile per la nostra Nazionale. Dopo questa vittoria, l’attesa è già rivolta, però, all’incontro con l’Irlanda, un test impegnativo e complesso, che misurerà realmente le ambizioni degli Azzurri. In quell’occasione bisognerà assolutamente evitare le distrazioni difensive e gli eccessivi preziosismi che potrebebro essere pagati a caro prezzo contro un avversario molto più esperto.

  • Rugby, mondiali 2011, scelta la formazione italiana. All Blacks buon esordio

    Rugby, mondiali 2011, scelta la formazione italiana. All Blacks buon esordio

    ©VINCENZO PINTO/AFP/Getty Images
    Il c.t. Nick Mallett ha comunicato il XV azzurro che sfiderà nella mattinata dell’11 settembre l’Australia nel match d’esordio ai mondiali in Nuova Zelanda. Poche sorprese da parte di Mallett che praticamente schiera la stessa formazione che ha perso contro la Scozia nell’ultimo test match disputato dalla nazionale italiana prima dei mondiali. Le uniche due novità sono rappresentate dal tallonatore della Benetton Treviso, Ghiraldini, allora precauzionalmente a riposo, che ritorva il suo posto sostituendo Ongaro mentre Zanni rimpiazza Derbyshire in terza linea. Ovviamente, Il reparto sul quale fare più affidamento, come sempre, sarà la mischia: Parisse, Barbieri e Zanni in terza linea, Van Zyl e Del Fava in seconda, Castrogiovanni, Ghiraldini e Lo Cicero in prima. In panchina spazio a D’Apice, Cittadini, Bortolami, Derbyshire, Gori, Bocchino e McLean. Intanto buon esordio dei padroni di casa neozelandesi che questa mattina hanno sconfitto 41-10 i rivali di Tonga in una partita dai forti connotati culturali, oltre che sportivi e che ha visto gli All Blacks, dominare su tutte le zone del campo con la prima meta segnata dall’estremo Israel Dagg all’11’ con l’unica meta per Tonga messa a segno dal pilone Alisona Taumalolo. Domani, sempre ad Auckland, ma al North Harbour Stadium, si giocherà la seconda partita della Pool A, tra la Francia e il Giappone del c.t. John Kirwan, ex allenatore della nazionale italiana. Per la Pool B giocheranno invece Scozia-Romania ad Invercargil e Argentina-Inghilterra a Dunedin, per la Pool D a Rotorua si affronteranno Figi e Namibia.

  • Six Nations, il cucchiaio di legno è sempre più vicino, Italia vs Galles 16-24

    Six Nations, il cucchiaio di legno è sempre più vicino, Italia vs Galles 16-24

    Si batte bene la nazionale italiana ma alla fine arriva anche la sconfitta contro il Galles, 16-24 il punteggio che condanna la nazionale di Mallett, alla conquista del cucchiaio di legno con ogni probabilità visto il prossimo match, molto proibitivo contro la Francia.

    La partenza non è male per gli azzurri infatti, dopo aver subito i primi tre punti da calcio piazzato, la reazione è veemente con la metà firmata da Gonzalo Canale. Splendido numero di Gonzalo Canale che riceve l’ovale e con un calcetto raggiunge l’area di meta dove schiaccia, nonostante l’opposizione di Davies. Mirco Bergamasco sbaglia la trasformazione e non è un buon segnale visto che dopo 4 minuti il Galles pareggia il conto delle mete con Stoddart. Mirco si riscatta da calcio piazzato al 11’ ma il Galles sorprende di nuovo l’ Italia con Warbuton che sfrutta un’ altra azione splendida di Hook. Al 25’ il giallo, L’Italia sfonda a sinistra sfruttando il vantaggio: Burton trova Mirco Bergamasco, poi arriva Semenzato. L’ultimo sostegno è di Masi che passa sopra e sembra schiacciare in meta. Per l’ arbitro, dopo aver consultato il TMO, è solo calcio: Mirco Bergamasco segna l’11-15. Il primo tempo si chiude però non bene a causa di altri due calci piazzati dei gallesi che fissano il punteggio dopo il primo parziale, sul 11-21.

    Il secondo tempo vede l’ Italia più convinta in campo e dopo 12’ la meta della speranza con Parisse, il capitano azzurro riceve l’ovale a sinistra e sulla corsa respinge la difesa di Stephen Jones trascinandolo con sè fino a terra, dove schiacchia l’ovale che vale 5 punti. Mirco Bergamasco sbaglia la trasformazione: 16-21. Tuttavia, nonostante i continui sforzi, l’ Italia non riesce più a sfondare, sbaglia in mischia e con Orguera su calcio piazzato con il Galles che chiude la partita al 34’ con un drop di Hook, migliore in campo.

  • Six Nations, Italia a Twickenham contro i maestri inglesi

    Six Nations, Italia a Twickenham contro i maestri inglesi

    Secondo match del Six Nations per la nazionale azzurra di scena a Twickenham contro i padroni di casa inglesi.

    Dopo l’ esordio positivo nel cuore e nel coraggio ma non nel risultato, sfumato negli ultimi minuti, l’ Italia è al suo impegno più tosto contro i maestri inglesi e per giunta nel tempio sacro di Twickenham. Il C.T. Mallett è alle prese con alcune defezioni, Edoardo Gori, infortunatosi alla spalla nel match contro l’ Irlanda, deve dare forfait come pure Pablo Canavosio che non potrà garantire tutti gli 80’ minuti ma con un suo possibile utilizzo nel corso del match. La novità sarà quindi rappresentata da Semenzato che partirà titolare come Valerio Bernabò al posto di Josh Sole, scelta tecnica invece per l’inserimento nella formazione titolare di Luciano Orquera all’apertura (Kris Burton va in panchina) e di Carlo Del Fava (al cap numero 50) in seconda linea, preferito a Santiago Dellapé. Sarà regolarmente al suo posto il capitano e numero 8 Sergio Parisse, chiamato ancora una volta a stringere i denti per la ferita tra il mignolo e l’anulare della mano sinistra (14 punti di sutura).

    Ecco il XV azzurro: 15 Luke McLean; 14 Andrea Masi, 13 Gonzalo Canale, 12 Alberto Sgarbi, 11 Mirco Bergamasco; 10 Luciano Orquera, 9 Fabio Semenzato; 8 Sergio Parisse (cap), 7 Alessandro Zanni, 6 Valerio Bernabò; 5 Quintin Geldenhuys, 4 Carlo Antonio Del Fava; 3 Martin Castrogiovanni, 2 Leonardo Ghiraldini, 1 Salvatore Perugini.
    A disposizione: 16 Fabio Ongaro, 17 Andrea Lo Cicero, 18 Santiago Dellapé, 19 Robert Barbieri, 20 Pablo Canavosio, 21 Kristopher Burton, 22 Gonzalo Garcia.

  • L’Italia di Mallet è pronta per “raccogliere” il quadrifoglio irlandese

    L’Italia di Mallet è pronta per “raccogliere” il quadrifoglio irlandese

    Inizierà sabato al Flaminio di Roma, tempio tricolore della nazionale azzurra di rugby, il sei nazioni 2011 con l’ Italia guidata da Mallett opposta alla sempre temibile Irlanda.

    Il tanto pubblicizzato nuovo corso non è partito e, a cominciare dalla guida tecnica con Mallett, rimasto sul ponte di comando, l’ Italia tenterà per prima cosa di evitare il tanto temuto e poco ambito cucchiaio di legno, onorificenza assegnata alla squadra che chiuderà il six nations senza nemmeno vincere un match. Il punto forte della nazionale azzurra è la mischia, reparto invidiato da molte nazionali al mondo ed è proprio la mischia che dovrà costituire il punto fermo del quindici azzurro.

    Per la sfida contro l’ Irlanda l’ Italia dovrà stare attento soprattutto alla ripartenza irlandese, suo vero punto di forza e chiudere il gioco in velocità creato dai lampi di genio di Brian O’Driscoll e Gordon D’Arcy. Purtroppo le notizie dall’ infermeria non sono buone, con le terze linee Sergio Parisse e Robert Barbieri e il centro Gonzalo Garcia ancora non in condizione di potersi allenare con il resto del gruppo, il c.t. Nick Mallett ha convocato Josh Sole (flanker degli Aironi), Valerio Bernabò (seconda/terza linea del Benetton) e Matteo Pratichetti (centro degli Aironi). E’ tornato invece a casa l’altro flanker Paul Derbyshire, arrivato al raduno con un problema muscolare al soleo e non recuperabile per le prime due partite del torneo, quella contro l’Irlanda di sabato a Roma e quella contro l’Inghilterra di sabato 12 febbraio a Twickenham. Ma anche l’ Irlanda dovrà fare i conti con molti infortuni, ci sono nove uomini diversi rispetto alla formazione che ha battuto i Pumas argentini 29-9 nell’ultimo test match di novembre. Con Keith Earls all’altra ala e Luke Fitzgerald estremo, l’Irlanda si presenterà così con un triangolo arretrato inedito. Alle prese con diversi infortuni (Tommy Bowe, Andrew Trimble, Rob Kearney, Geordan Murphy, Jamie Heaslip e Stephen Ferris), Kidney si affiderà poi in terza linea a Mike Ross, alla prima presenza nel Torneo.

    Questo il probabile XV dell’Irlanda: 15 Fitzgerald; 14 McFadden, 13 O’Driscoll (capitano), 12 D’Arcy, 11 Earls; 10 Sexton, 9 O’Leary; 8 O’Brien, 7 David Wallace, 6 Leamy; 5 O’Connell, 4 O’Callaghan; 3 Ross, 2 Best, 1 Healy.

  • L’Italia ringrazia Bergamasco, prima vittoria contro Fiji.

    L’Italia ringrazia Bergamasco, prima vittoria contro Fiji.

    Al terzo test match autunnale, la nazionale azzurra guidata da Mallett raggiunge la vittoria contro le isole Fiji in un match molto combattuto e vinto per 24-16, grazie soprattutto ai calci piazzati di un ottimo Mirko Bergamasco.

    La partita ha due volti, nel primo tempo l’ Italia è troppo molle e nonostante la solita buona mischia e qualche touche rubata le isole Fiji si portano in vantaggio nel punteggio chiudendo la prima frazione sul 16-9. Nel secondo tempo la metamorfosi azzurra, guidata da Mirko Bergamasco che non sbaglia un calcio piazzato realizzando un fantastico otto su otto che consente all’ Italia di produrre una rimonta sensazionale piazzando un parziale di 15-0 e riuscendo a conquistare la prima vittoria nei test match, dopo le sconfitte patite contro l’ Argentina e l’ Australia.

    Buona la prova di carattere degli azzurri, soprattutto nel secondo tempo giocato anche per un certo periodo in inferiorità numerica per il giallo a Castrogiovanni, ma a preoccupare, è l’ incapacità del quindici italiano di produrre delle mete, situazione assolutamente da rivedere e da migliorare assolutamente, per effettuare il definitivo salto di qualità.

  • Rugby: l’Italia cede ai campioni sudafricani ma ancora tra gli applausi

    Ancora applausi per l’Italia nel dopo partita di rugby contro i campioni del mondo del Sud Africa. E’ finita 10-32 allo stadio di Udine, e gli Azzurri hanno dimostrato per la seconda volta in una settimana di aver fatto progressi. Partita subito male (0-12) con Favaro che si fa espellere per dieci minuti , l’Italia si riporta sul punteggio di 7-12. Il gap potrebbe diminuire al 38’, quando McLean ha a disposizione un comodo piazzato. Ad errore, gli Springboks rispondono con errore: Steyn spreca ancora al 40’ e si va al riposo con i campioni del mondo con 5 punti di vantaggio. Buone le prove di Parisse e Castrogiovanni, appannata la prova invece di Gower, un giocatore completamente diverso rispetto a quello visto contro gli All Blacks. Nella ripresa ancora gli Springboks portano il punteggio sul 15-7 e sarebbe rimasto aperto il match se McLean non avesse steccato al 49′ il penalty concesso. Da quel minuto inizia il calo azzurro e l’affondo dei sudafricani che al 53′ si portano sul 22-10 con Steyn. Sette minuti dopo risponde Gower che fissa il 22-10 ma ancora Steyn risponde al 65′(25-10). Nel finale però vienea un po’ a mancare il fiato e gli Springbocks calano definitivamente il sipario al 73’con Oliver che concretizza il punteggio di 32-10.
    Sabato prossimo gli azzurri affronteranno gli isolani delle Samoa per un match da vincere assolutamente, magari questa volta gli applausi arriveranno per una vittoria e non per una sconfitta trionfale.