Tag: martin caceres

  • Calciomercato Juventus: i nomi caldi per le corsie laterali

    La grande malata del calcio italiano oltre che curare per il prossimo anno la difesa centrale, urge un difensore da affiancare a Chiellini, deve pensare inoltre come riempire le sue due fasce. Al momento il nome già sicuro è quello di Martin Caceres c’ e’ un riscatto fissato a 12 milioni ma il Barcellona potrebbe accettare l’ offerta di 10 milioni presentata dai dirigenti nelle scorse settimane, molto calda risulta essere anche la pista Van Der Wiel dell’ Ajax, ma su questo tipo di operazione pesa l’ eventuale richiesta dei lancieri che potrebbe risultare molto cara per le casse bianconere.

    A sinistra, molto probabile ci sarà l’ addio di Cristian Molinaro che sarà riscattato dallo Stoccarda in virtù delle sue ultime positive prestazioni, Paolo De Ceglie molto probabilmente sarà utilizzato come contropartita tecnica per arrivare a Pazzini mentre la carriera di Fabio Grosso sembra ormai sulla via del tramonto. E’ di oggi un sondaggio per Reto Ziegler della Sampdoria, ma Marotta vorrebbe blindare il terzino con un rinnovo imminente, da non trascurare l’ ipotesi Drenthe vista l’ ennesima rivoluzione che ci sarà nel Real, operazione che potrebbe andare in porto con un offerta intorno ai 7 milioni.

  • Juve: Manninger out per 15-20 giorni, Chimenti titolare contro il Fulham

    La Juventus torna ad allenarsi dopo il rocambolesco 3-3 di ieri pomeriggio contro il Siena che non ha consentito il sorpasso al Palermo nella corsa al quarto posto. Nella testa dei bianconeri e di Zac c’è il return match di Europa League contro il Fulham. Il risultato dell’andata fa pensare alla trasferta inglese con una certa tranquillità ma le lacune difensive e gli infortuni impongono quantomeno una riflessione più approfondita.

    Manninger, bloccatosi ieri durante il riscaldamento pre partita ha riportato una distrazione di primo grado al retto femorale della coscia destra. La prognosi è di 15-20 giorni da oggi per il completo recupero. Quindi sarà richiamato agli straordinari Chimenti con altre 3 partite in dieci giorni.

    Desta più preoccupazioni invece la condizione di Martin Caceres, il difensore soffre di una forma acuta di pubalgia e il perdurarsi del dolore fa pensare all’operazione.

  • Juventus: Chiellini ha solo un affaticamento

    Giorgio Chiellini è stato sottoposto a risonanza magnetica il cui esito è stato abbastanza positivo: non ci sono lesioni muscolo-tendinee a carico della regione posteriore della coscia sinistra, solo un leggero affaticamento che comunque costringerà il centrale bianconero a saltare la gara di Europa League contro il Fulham. Molto probabilmente resterà a riposo anche con il Siena Domenica per poi ritornare nel ritorno di Coppa contro gli Inglesi il 18 marzo.
    Alberto Zaccheroni può così tirare un bel sospiro di sollievo, anche perché dall’infermeria arrivano altre buone notizie: Camoranesi e Caceres sono recuperati. Questa mattina entrambi hanno disputato tutta la partitella contro i ragazzi della Berretti e, insieme a Poulsen e Iaquinta già impiegati sabato a Firenze, sono pronti per la sfida con gli Inglesi. Prima tappa del tour de force che proseguirà nell’ordine con Siena, di nuovo Fulham a Londra, Sampdoria, Napoli e Atalanta. 6 partite nelle quali la Juve si gioca la stagione e il suo futuro.

  • Calciomercato, Juventus: è Mexes il rinforzo per la difesa

    La Juventus dopo aver ripianato la situazione in campionato almeno dal punto di vista dei risultati sta iniziando ad intavolare le trattative per la prossima stagione. Da quanto trapela gli sforzi maggiori saranno fatti in difesa, è la retroguardia infatti il reparto che viene considerato più debole. Gli obiettivi? Si parte dalla conferma di Caceres, è vicinissimo l’olandese Greogry Van der Wiel, ma il vero obiettivo è il francese Philippe Mexes.

    Il biondo difensore della Roma, punto di forza della gestione Spalletti, è smesso messo in discussione da Ranieri che gli preferisce Burdisso e Juan, in casa bianconera è invece considerato il partner giusto per formare una coppia dinamica ed affidabile con Giorgio Chiellini.

    Arrivare a Mexes non è semplicissimo per le ingenti pretese della società giallorossa, ma con un contratto in scadenza nel 2011 e con la possibilità di inserire qualche contropartita tecnica val la pena provarci.

  • Juve: il futuro parte da Caceres. Bettega e Secco in Spagna per il riscatto

    La Juve seppur con le ossa rotte cerca di riprendersi e guardare con ottimismo al futuro. Affidato a Zaccheroni il compito di salvare il salvabile, Bettega e Secco stanno cercando di guardarsi attorno per programmare al meglio la prossima stagione che dovrebbe vedere sulla panchina della Vecchia Signora lo spagnolo Rafa Benitez anche se in questi mesi tutto potrebbe cambiare con un ritorno di fiamma per l’olandese Hiddink o con un nome a sorpresa come Gasperini o Allegri.

    Il primo colpo per la prossima stagione potrebbe esser il riscatto dell’uruguaiano Martin Caceres dal Barcellona. Il difensore nonostante i problemi della squadra è riuscito ad emergere e pur adattato con esterno destro si è sempre messo in luce per impegno e saggezza tattica. La cifra del riscatto è altissima, il Barcellona chiede 13 milioni di euro ma Bettega e Secco sono volati in Spagna proprio per cercare un compromesso e abbassare le pretese del club di Laporta anche in virtù del fatto che il tecnico Guardiola non sembra voler dargli fiducia nella sua squadra. L’esito della trattativa non è certo ma la volontà del giocatore e del suo procuratore Daniel Fonseca fanno ben sperare.

  • Giudice Sportivo: multe e squalifiche per Balotelli e l’Inter

    Giudice Sportivo: multe e squalifiche per Balotelli e l’Inter

    Serie a
    Il giudice sportivo Gianpaolo Tosel decide di sanzionare la condotta antisportiva di Mario Balotelli (7000 euro) per le frasi ingiuriose verso il popolo veronese e l’ironico applauso verso i supporter del Chievo al momento della sostituzione. Ad esser multata questa volta per i cori razzisti è l’Inter (15000 euro), i tifosi nerazzurri infatti hanno preso di mira l’ex Luciano. Appiedati per un turno anche i collaboratori di Mourinho Josè Manuel Ferreira De Morais e Rui Felipe Da Cunha Faria. Il primo paga “per avere, al 7′ del secondo tempo, contestato platealmente una decisione arbitrale, rivolgendo pesanti insulti nei confronti del Direttore di gara”. Il secondo, invece, “per avere, al 40′ del primo tempo, contestato platealmente una decisione arbitrale, rivolgendo delle espressioni ingiuriose nei confronti degli Ufficiali di gara.

    15 invece i giocatori fermati tutti per un turno dopo il turno dell’Epifania:
    Caceres (Juventus), Perticone, Marchini (Livorno), Miccoli (Palermo), Balotelli (Inter), Bianco, Padoin (Atalanta), Canini (Cagliari), Comotto (Fiorentina), Morrone (Parma), Rossi (Genoa), Sardo (Chievo), Spolli (Catania), Valiani, Zenoni (Bologna)

  • Felipe Melo: “Io resto alla Juve”

    Sono passati quasi 6 mesi dal suo acquisto e dall’arrivo in maglia bianconera, ma in tutto questo lasso di tempo non è riuscito a trovare, nel vero senso della parola, il ritmo giusto e la continuità di rendimento. Stiamo parlando di Felipe Melo, tecnico e combattivo centrocampista brasiliano che per essere strappato alla Fiorentina ha richiesto un ingente investimento da parte della Juventus, una cifra molto elevata pari a 25 milioni di euro. In un’intervista rilasciata a Globoesporte il mediano rivela:

    Mi sento rinato e non ho alcuna intenzione di lasciare la Juventus. Non ho mai pensato alla cifra che ha speso la Juventus per comprarmi, non l’ho mai presa in considerazione. Voglio dimostrare che non hanno commesso un errore a pagarmi così tanto“.

    E alla fine tende a precisare dei concetti molto chiari nella sua mente:

    Ero stanco primo della pausa di fine anno e avevo bisogno di riposarmi. M adesso mi sento rinato e non voglio lasciare la Juventus“.

    Dichiarazioni che piaceranno sicuramente ai tifosi juventini, visto che vorrebbero veramente vedere in campo chi dà l’anima per la squadra e si dimostra combattivo in ogni singolo aspetto del gioco. Qualità che in questo periodo di brutti risultati sono mancate un pò a tutti i componenti della rosa, forse con l’unica eccezione di Martin Caceres.
    Dopo Buffon, che nei giorni scorsi aveva chiamato il gruppo ad una pronta uscita dalla crisi, ora anche Felipe Melo spazza via i dubbi sul suo futuro e sulle sue buone intenzioni agonistiche. Che stia spuntando, per la società torinese, la luce in fondo al Tunnel?

  • Liscio & Sbalascio: il derby a Juve e Roma. Il fair play voluto e poi condannato

    Con il derby della capitale si conclude la 15 giornata di campionato che ci ha riservato molti promossi e altrettanto bocciati.
    Prima di passare ad analizzare i promossi del big match tra Juve ed Inter, promuoviamo il coraggio ed il fair play di Giuseppe Pillon, il quale ha intimato ai suoi ragazzi di resistuire il goal subìto dalla Reggina mentre cercava di mandare fuori il pallone per consentire le cure ad un giocatore infortunato.

    Per prima promuoviamo la Juventus, com’è ovvio che sia, per la vittoria contro l’acerrimo rivale nerazzurro. In settimana Ferrara aveva chiesto una Juve perfetta per battere l’Inter, la perfezione non c’è stata, ma sabato serà la determinazione e il cuore hanno prevaricato sulla tecnica. Nello specifico è doveroso promuovere sul gradino più alto del podio lo splendido capolavoro di Claudio Marchisio, giocatore la cui assenza in campo in questo periodo ha fatto la differenza. Ma sabato per una conferma come Marchisio, è arrivata anche la sorpresa Caceres, giocatore partito in sordina e per questo criticato. L’uruguaiano è stato perfetto in campo, nella fase di chiusura come in fase offensiva.

    Per dovere di cronaca promuoviamo la Roma alla quale va il primo derby stagionale contro la Lazio. Un derby è sempre una partita che ha un significato che va oltre i tre punti, e i giallorossi hanno il merito di aver concretizzato nell’ultimo quarto rispetto alla Lazio che è addirittura sembrata a tratti più bella. Dopo l’avvio disastroso in campionato, i giallorossi risalgono in quinta posizione ad un punto dal Parma.

    Bentornato a Fabio Quagliarella, che con i due goal messi a segno riporta il Napoli alla vittoria con rimonta, come da abitudine. Scatenato il partenopeo, ha si è visto parare il destro da Gillet, poi si vede salvare un goal fatto sulla linea di porta da Ranocchia, poi mette a segno il goal del pareggio con un colpo di testa; c’è spazio per lui anche di un tiro che sfiora l’incrocio dei pali. Sul 2-2 Quagliarella, evidentemente stanco dai tanti tentativi falliti, decide di far segnare Maggio servendogli un assist disegnato con pennello. Ma non basta, perchè per tornare ad essere l’acclamato giocatore dei tempi dell’Udinese, è tempo di calarsi nelle vesti dell’idolo del San Paolo e portare a casa i tre punti. Ecco servito per la palla del 3-2 che questa volta non fallisce. Anche per lui a fine partita non sfuggiranno i segnali di fumo a Lippi.

    Se guardiamo la classifica ad oggi, tra i grandi nomi: Inter, Milan e Juve, troviamo la “cenerentola” del campionato italiano, il Parma, che punta ad obiettivi importanti come la Champions. Nessuno forse avrebbe scommesso ad Agosto di vedere gli emiliani come la quarta forza del campionato capace di esprimere uno del più bel calcio visto finora.

    Siccome è stato più volte criticato ad inizio campionato, promuoviamo quest’oggi anche Leonardo, l’allenatore rinato del Milan che continua l’inseguimento all’Inter (che ora si trova a -4 dai cugini) e che nelle ultime 10 giornate ha registrato numeri che neanche Ancelotti era riuscito a fare. Il Milan travolge la Sampdoria in soli 23 minuti, anche se ancora (stesso discorso che vale per la Juve) non si parla di squadra perfetta (considerandone il significato relativo del termine).

    Di personaggi e situazioni da bocciare ce ne sono tanti in questa settimana. Innanzitutto cominciamo con il bocciare i Campioni d’Italia in carica, che escono sconfitti dall’Olimpico di Torino. Non è stata una bella partita ma sicuramente è stata una partita molto dura sia sul piano dei muscoli che dei nervi.
    E il primo che perde i nervi durante la partita è proprio Mourinho (che si chiuderà in un silenzio stampa molto criticato), che si fa espellere per un applauso ironico all’arbitro sul fallo concesso a Del Piero da cui scaturisce il primo vantaggio bianconero.

    Bocciato l’arbitro Saccani che in un primo momento sembra non voglia fare il protagonista sanzionando troppi scorrettezze. E allora si lascia correre sull’intervento scomposto di Muntari su Sissoko in piena area di rigore, fino alla trattenuta di Cannavaro su Samuel per poi vedere quest’ultimo nel rovesciamento di fronte trattenere per la maglietta Chiellini. Poi tocca all’Inter reclamare il rigore per un dubbio intervento di Caceres ai danni di Milito. Ancora mancata espulsione di Samuel che ferma un Del Piero lanciato sulla fascia. Infine espulso (giustamente anche se per doppia ammonizione) Felipe Melo per gomitata alla spalla su Balotelli, che pensa bene di conquistare le simpatie di quanti in questi giorni lo criticano per i suoi comportamenti, simulando di aver ricevuto una gomitata in pieno volto. Recita che andrebbe premiata con un oscar come “Miglior attore non protagonista“.
    Infine, e si raggiunge davvero il massimo del sopportabile per una partita a grandi livelli, la rissa che vede protagonisti Chivu che rifila una testata (non si capisce bene se finta, visto i miglioramenti in recitazione dei nostri calciatori) e Buffon (che poco prima in campo si era comportato da campione riferendo all’arbitro di aver messo la palla in calcio d’angolo nonostante non fosse stato ravvisato) e Thiago Motta che se ne promettono di tutti i colori. La tattica del lasciar correre di Saccani non ha funzionato evidentemente.

    Altro spiacevole episodio da condannare è il teatrino nel dopo partita tra Genoa e Parma. Partita che ha regalato belle emozioni, è stata macchiata dal nervosismo tra i dirigenti. Preziosi che rifiuta di stringere la mano a Ghirardi per vecchi rancori, Panucci che minaccia Preziosi per non averlo ingaggiato al Parma (dovrebbe essere contento e soprattutto riconoscente verso la società emiliana per avergli concesso un’opportunità di rinascita). I tifosi di Roma e Lazio che anticiapno i botti di fine anno con petardi e quant’altro, portando alla sospensione della partita per oltre 6 minuti (e qui ci chiediamo l’efficienza dei tornelli, delle tessere del tifoso e simili, se poi si possono tranquillamente portare in campo fumogeni e bombe carta)

    Per ultimo bocciamo la reazione dei sostenitori dell’Ascoli che non hanno gradito il gesto di fair play di allenatore e giocatori, tanto da far gridare Pillon al “Non lo rifarei più, Siamo stati 2 ore negli spogliatoi“. E in questo caso ci sentiamo di comprendere il mancato fair play di Henry che ha eliminato l’Irlanda di Trapattoni e che tutto il mondo ha condannato.

    Come dire, siamo davvero lontani dal vero calcio…

  • Serie A: Gioia Juve, stende l’Inter con una magia di Marchisio

    Va alla Juventus il derby d’Italia numero 153; i bianconeri vincono la battaglia dell’Olimpico grazie alla magia di Marchisio che firma il gol vittoria al 58′ riaprendo di fatto il campionato che solo la settimana scorsa sembrava destinato ai nerazzurri. In precedenza Chiellini aveva portato in vantaggio la Juve con un gol fortunoso e pochi minuti più tardi era arrivato il pareggio dell’Inter grazie al colpo di testa di Eto’o.

    Ferrara manda in soffitta il 4-2-3-1 e rispolvera il modulo con il trequartista, Diego, dietro le due punte Amauri e Del Piero; escluso dall’undici titolare Camoranesi, mossa rischiosa perchè l’italo-argentino ha dimostrato di essere l’unico in grado di inventare a centrocampo.
    Mourinho risponde con il solito modulo e speculare a quello dei bianconeri; Balotelli parte dalla panchina, Stankovic viene avanzato dietro i due attaccanti e Zanetti sostituisce lo squalificato Maicon sulla fascia destra.

    La Juve parte subito a pieno regime cercando di arrivare subito al gol; i padroni di casa reclamano il rigore al 5′ per una spinta di Muntari alle spalle di Sissoko che stava concludendo a botta sicura ma l’arbitro Saccani (serata piena di errori per lui) lascia proseguire; i bianconeri sono più tonici e spingono molto sulla fascia destra dove Caceres, ottima la sua prova, e Sissoko tengono impegnata la retroguardia nerazzurra.
    Al 20′ arriva il vantaggio juventino: Diego scodella in area su calcio di punizione, Chiellini colpisce la palla di testa che viene deviata da Lucio nella propria porta prendendo controtempo Julio Cesar. Mourinho si infuria e protesta con il direttore di gara per il calcio di punizione assegnato ai bianconeri da cui è scaturito il gol (il fallo di Samuel su Del Piero ci stava tutto): Saccani non può fare altrimenti e lo espelle.
    L’Inter prova a reagire e Samuel impegna Buffon con un colpo di testa; pochi giri di lancette ed Eto’o ristabilisce la parità: solita disattenzione juventina che lascia Stankovic libero di crossare, Chiellini e Cannavaro si perdono Eto’o in area di rigore e il camerunense indisturbato insacca alle spalle di Buffon.

    Nella ripresa il gioco si fa più maschio e aumenta il nervosismo sia da una parte che dall’altra. La prima occasione da gol è per i nerazzurri che non riescono a concludere il contropiede; sul capovolgimento di fronte Diego serve Marchisio che dopo una cavalcata di 30 metri serve Sissoko, il centrocampista maliano prova la conclusione da fuori con un tiro non irresistibile che Julio Cesar non trattiene; sulla palla si avventa Marchisio che estrae dal cilindro una giocata magica: salta con una finta Lucio intervenuto in scivolata e con un tocco sotto batte il numero uno nerazzurro. E’ il gol vittoria che permette alla Juventus di accorciare a 5 i punti di distacco in classifica.
    Finale nervoso con Felipe Melo espulso per un fallo di reazione su Balotelli e parapiglia tra Chivu che da una testata a Sissoko e tra Thiago Motta e Buffon. Poi il fischio finale e l’Olimpico che diventa una bolgia.

    Il campionato è riaperto: il Milan, vittorioso nell’anticipo del pomeriggio balza a -4 dall’Inter capolista, seguono i bianconeri ad un punto ma l’iniezione di fiducia che ha dato il successo di stasera potrebbe valere molto di più.

    Il tabellino
    JUVENTUS-INTER 2-1
    20′ Chiellini (J); 26′ Eto’o (I); 58′ Marchisio (J)
    JUVENTUS (4-3-1-2): Buffon; Caceres, Cannavaro, Chiellini, Grosso; Sissoko, Melo, Marchisio (80′ Poulsen); Diego (91′ Grygera); Amauri, Del Piero (71′ Camoranesi).
    A disposizione: Manninger, Legrottaglie, Giovinco, Trezeguet.
    Allenatore: Ferrara.
    INTER (4-3-1-2): Julio Cesar; Zanetti, Lucio, Samuel (88′ Materazzi) , Chivu; Motta, Cambiasso (78′ Mancini), Muntari (63′ Balotelli); Stankovic; Eto’o, Milito.
    A disposizione: Toldo, Cordoba, Khrin, Vieira.
    Allenatore: Mourinho
    Arbitro: Saccani
    Ammoniti: Muntari (I), Melo (J), Samuel (I), Grosso (J), Amauri (J), Balotelli (I), Caceres (J)
    Espulso: 87′ Melo (J)

  • Juve-Inter: Le interviste

    Marchisio: “Sono felicissimo per questo gol, per la squadra e per i nostri tifosi. Non sono ancora al meglio, col Cagliari e nel primo tempo di stasera si era visto, ma poi nella ripresa mi sono sbloccato ed è andata bene. Questo successo è molto importante, perché arriva dopo un momento duro e in cui avevamo perso terreno da Inter e Milan. I nerazzurri sono una grande squadra, la migliore in Italia negli ultimi anni, è molto difficile stargli dietro. Adesso non dobbiamo perdere altri punti per continuare a lottare per il titolo”. Sulla vicenda Balotelli, il bianconero dice: “I nostri tifosi sono stati corretti, comportandosi molto bene

    Ferrara: “Siamo molto felici per la vittoria, con i ragazzi siamo rimasti a parlare felici e soddisfatti ma dobbiamo pensare a martedì. Stasera ero tranquillo, durante la settimana non ho dovuto preparare la squadra perchè i ragazzi sono preparati in queste partite, il problema è che ci sono partite di minore intensità in cui la squadra soffre” . Su Marchisio il tecnico bianconero dice: “Marchisio non è un ragazzo che si monta la testa, sta lavorando molto bene. Satsera era arrabbiato per il goal di Eto’o e si è voluto rifare con quel goal strepisoso
    Su Caceres invece: ” è un ragazzo che si trova in un ambiente nuovo, ma ora dimostra di avere personalità. Mi Piace.
    Con il 4-4-2 ho tenuto Diego più basso rispetto Amauri, almeno fino all’espulsione di Melo. Questo modulo ci ha permesso di fare una buona partita”
    .
    Sull’esclusione di Camoranesi il tecnico elogia il centrocampista: ” Camoranesi ha fatto tante partite non è stato facile tenerlo fuori ma ho fatto una scelta e devo fare i complimenti a Mauro al riguardo perchè è rimasto sereno e tranquillo“.

    John Elkan: “Mi è piaciuta la Juve, forte, determinata. Il goal di Marchisio? Bello, spettacolare. Ora aspettiamo Martedì, ci vuole la stessa determinazione

    Del Piero: “Ottimo sapore la partita visto il risultato. Abbiamo ritrovato certe giocate. una vittoria meritata, per martedì ci vuole la stessa aggressività e determinazione“.

    Buffon: ” E’ stata una settimana serena e per questo dobbiamo fare i complimenti al Mister per questo. Ci ha dato convinzione e la giusta determinazione. Sull’episodio che l’ha visto coinvolto con Thiago Motta dice: “Sono cose che accadono durante una partita a questi livelli. Ci sta

    Inter: Nessuno dello staff tecnico commenta la partita

    Julio Cesar: “Non consola sapere che comunque sia finita la partita siamo primi in classifica, perchè in una partita come Juve-Inter vorremmo sempre vincere. Ma siamo sempre primi. Mi piacerebbe vedere il primo goal, è stata una palla deviata” – il giornalista riferisce che probabilmente a deviarla sia stato Lucio – ” comunque anche se la palla va piano, diventa difficile per il portiere prenderla, soprattutto se il campo è scivoloso, come l’ Olimpico. Oggi sono successe delle cose particolari che hanno fatto vincere la Juve”.  Infine chiede ai giornalisti: “C’erano rigori chiari per noi? Comunque pensiamo a martedì e non pensiamo ad altro”

    Zanetti: “Dopo la partita Mourinho non ha parlato con noi. La partita è stata equilibrata non c’è stata differenza tra noi e la Juve che ha vinto con un gran goal di Marchisio