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  • Inter all’inferno Juventus in Paradiso

    Inter all’inferno Juventus in Paradiso

    Non riesce l’impresa dell’Inter di Ranieri di infrangere l’imbattibilità della Juve proprio allo Juventus Stadium, proprio per mano del nemico numero uno, quella rivalità che l’era Calciopoli non ha fatto altro che rafforzare. E proprio a Calciopoli era chiaro il riferimento della coreografia sugli spalti della squadra ospite. Un grande scudetto bianconero centrale che faceva da spartiacque su tutti gli scudetti, ventinove, conquistati sul campo dalla Vecchia Signora come a voler ribadire da parte dei supporters che sulla questione, forse, non si potrà mai voltare pagina.

    La Juventus aveva l’arduo compito di portare a casa i tre punti per continuare a rimanere sulla scia del Milan che anche ieri nell’anticipo contro la Roma ha chiaramente confermato che di mollare non ne ha nessuna intenzione; salvare l’imbattibilità stagionale che da settimane ormai fa gola a tante squadre (si è discusso molto alla fine di Juve – Milan in Coppa Italia sulla questione “imbattibilità infranta o no“), salvare l’imbattibilità proprio contro il rivale numero uno di sempre. Conte ci riesce, porta a casa i tre punti battendo per 2-0 i nerazzurri. Fondamentale la mossa di richiamare in panchina Pepe e un poco lucido Matri per l’inserimento di Bonucci e Del Piero. Proprio il capitano chiuderà il match facendosi ancora una volta trovare pronto alla chiamata del mister.

    Nella Juventus si parte con il 4-3-3 con Conte che propone in attacco il tridente formato da Pepe-Matri-Vucinic; centrocampo affidato ai soliti Vidal, Marchisio e Pirlo. In difesa, recuperato Barzagli, si completa il reparto con Chiellini, De Ceglie e Caceres a lavorare sulle fasce. L’uruguagio accenderà le luci dello Juventus Stadium risultando tra i migliori in campo della serata assieme a Del Piero, Buffon e Arturo Vidal.
    Ranieri invece si affida al 4-4-2 con Milito e Forlan sul reparto avanzato, in difesa con Lucio, Samuel, Nagatomo e Maicon; centrocampo affidato invece all’instancabile Zanetti, Poli, Stankovic e Obi con Cambiasso spedito in panchina.

    Parte bene la Juve che riesce a spingere sulla destra trovando da subito due ghiotte palle gol che Matri sciupa malamente, dapprima colpendo centralmente di testa poi sparando alto di destro. Tanti errori dei padroni di casa creano tante occasioni per le ripartenze degli ospiti che sfruttano al meglio le verticalizzazioni. L’ultimo quarto del primo tempo è tutto a favore dei nerazzurri che sulla loro strada trovano il sempre attento Buffon: al 29′ il numero uno para sul colpo di testa di Forlan, qualche minuto più tardi dice no a Milito, al 35′ è il sinistro di Obi ad esaltare ancora una volta il portierone e cinque minuti più tardi tocca anche a Stankovic passare per i “guantoni di Super Gigi“. Poca Juve sul finale complice anche il pressing asfissiante di Poli su Pirlo e il confronto tra Vucinic e Maicon nettamente vinto dal brasiliano.

    Alessandro Del Piero © Giuseppe Cacace/Getty Images

    Si va negli spogliatoi e subito è Pepe a sprecare un contropiede che probabilmente farà accelerare la scelta di Conte di cambiare qualcosa in campo. Si passa dal 4-3-3 al 3-5-2 con Pepe e Matri che faranno posto a Bonucci e Del Piero. La mossa si rivelerà vincente e, subito dopo il gran tiro di Marchisio che Julio Cesar devierà in calcio d’angolo, arriva il vantaggio bianconero. Dalla bandierina Pirlo scodella un cross perfetto per la zuccata di Caceres che si trova inspiegabilmente solo in mezzo all’aria, dimenticato da Lucio. Per l’Inter la partita finisce con il gol dell’uruguagio, accusa il colpo moralmente anche con la complicità dello Stadio che diventa una bolgia, Ranieri capisce il momento no dei suoi e immediatamente cambia passando al 4-3-1-2 con Pazzini, al posto di Obi, che andrà a fare la terza punta insieme a Forlan e Milito e Faraoni che prenderà il posto di Poli. Per il tecnico nerazzurro però i cambi non avranno gli stessi effetti positivi come per il collega bianconero e infatti al 25′ Del Piero metterà a segno il suo 318esimo gol in carriera, il nono all’Inter e il secondo in cinque giorni, dopo il momentaneo 1-0 al Milan in Coppa Italia, legittimando il risultato. Il gol nasce da una palla dello stesso numero 10 bianconero per Vucinic, ma il montenegrino sbaglia clamorosamente a tu per tu con Julio Cesar. L’azione non finisce e sul proseguo Vidal recupera palla e fintando un tiro riesce a servire un pallone perfetto per il capitano che batte in uscita Julio Cesar. Linguaccia per i 40mila allo stadio e stessi cori che abbiamo sentito martedì sera in Coppa Italia contro il Milan.
    Sul 2-0 l’Inter smette di lottare e rischia anche di subire il colpo del 3-0 con Maicon che salva sulla linea su tiro di Quagliarella servito da Chiellini e lo Julio Cesar che nega la gioia del gol allo stesso difensore bianconero.

    La Juventus riesce a mantenere il passo del Milan lasciando invariata la distanza di 4 punti in classifica. Complice gli interventi sempre perfetti di Gigi Buffon che in questa stagione si fa trovare sempre pronto nelle poche occasioni in cui la difesa non si dimostra attenta e di Alex Del Piero, quel giovanotto appena trentasettenne che una volta chiamato in causa rispolvera le sue scarpine capaci di accendere lo Stadio. In settimana sentiremo tantissimo parlare di rinnovo contratto e recriminazioni sul suo poco utilizzo in questa stagione, soprattutto alla luce dei 14 pareggi dovuti alle innumerevoli occasioni sprecate dal reparto avanzato. Per l’Inter, che incassa la dodicesima sconfitta in campionato, la corsa al terzo posto si complica visto che il divario con la terza in classifica (Lazio) è ormai a 10 punti. L’obiettivo su cui riparare potrebbe essere quello dell’Europa League, anche se la concorrenza non è affatto scontata. Ciò che stasera potrebbe risultare diverso dalle altre sconfitte dell’undici nerazzurro è che per almeno un’ora, tuttavia, si è vista in campo una buona squadra.

  • Genoa – Juve, inedita difesa con Caceres e Vidal per ritornare a vincere

    Genoa – Juve, inedita difesa con Caceres e Vidal per ritornare a vincere

    La Juventus è attesa a Marassi alla dura prova contro il Genoa di Mister Marino. Bianconeri ancora imbattuti in stagione, ma che non riesce più a vincere, colpita da un attacco di “pareggite” nelle ultime sei partite sono infatti 5 i pareggi e una sola vittoria (quella con il Catania). Genoa Juve diventa così una partita difficile e importante che Conte non può fallire, perchè il Milan è davanti in classifica e perdere punti in questa fase di campionato complicherebbe la corsa allo scudetto; i rossoblù invece cercano punti importanti in chiave salvezza e una vittoria di prestigio davanti al proprio pubblico di casa rappresenterebbe un’ottima dose di fiducia per la squadra.

    L’allenatore bianconero, che sarà in tribuna perché squalificato dopo le proteste contro il Bologna, dovrà fare i conti con l’emergenza in difesa visto che agli infortunati Barzagli e Chiellini si è aggiunta la squalifica di Bonucci. Una soluzione all’emergenza è il debutto dell’inedita coppia formata da Vidal e Caceres, con Lichtsteiner e De Ceglie sulle corsie laterali; a centrocampo il cileno sarà sostituito da Giaccherini con Pirlo e Marchisio a completare la linea a mediana a tre, mentre il tridente d’attacco dovrebbe essere formato dai due esterni Pepe e Vucinic, con il ballottaggio per il ruolo di punta centrale tra Matri e Borriello con l’ex cagliaritano in vantaggio per una maglia da titolare. Sarà quindi una Juventus che si presenterà a Genoa con il 4-3-3 per cercare la vittoria che manca da tre partite consecutive.

    Arturo Vidal al centro della difesa in Genoa Juve | © Marco Luzzani/Getty Images

    Anche Marino ha problemi in difesa dopo l’infortunio di Granqvist e lancia la coppia Kaladze Carvalho, con Rossi e Moretti sulle fasce, Sculli dovrebbe essere impiegato dal primo minuto a centrocampo anche se non in perfette condizioni fisiche insieme a Kucka, Biondini e a Jankovic; se il Calabrese non dovesse farcela è pronta l’ipotesi Mesto, mentre per quanto riguarda l’attacco rientra Gilardino che affiancherà Palacio. All’andata finì 2 a 2 con i bianconeri beffati all’ultimo minuto da un gol di Caracciolo, dopo una comunque buona prova del Genoa allora allenato da Malesani, di Matri (doppietta) e Rossi gli altri gol.
    Arbitrerà Rizzoli di Bologna.

    PROBABILI FORMAZIONI
    GENOA 4-4-2 Frey, Rossi, Kaladze, Carvalho, Moretti, Biondini, Kucka, Jankovic, Sculli, Palacio, Gilardino. All Marino
    A disp.: Lupatelli, Constant, Mesto, Belluschi, Veloso, Zé Eduardo, Jorquera. All.: Marino.
    Indisponibili: Antonelli, Birsa, Bovo, Granqvist
    squalificati: nessuno
    JUVENTUS 4-3-3 Buffon, Vidal, Caceres, De Ceglie, Lichtsteiner, Pirlo, Marchisio, Giaccherini Pepe, Vucinic, Matri. All. Alessio
    A disp.: Storari, Marrone, Giaccherini, Del Piero, Borriello, Quagliarella, Elia. All.: Alessio
    Indisponibili: Barzagli, Chiellini
    Squalificati: Bonucci (1), Conte (1)

  • Juventus, emergenza difesa. Vidal con Caceres

    Juventus, emergenza difesa. Vidal con Caceres

    Per la trasferta di domani a Genova, la Juventus deve fare i conti con pesanti assenze nel reparto di difesa. Oltre ai già indisponibili Chiellini e Barzagli, fuori per infortunio, i bianconeri hanno perso Bonucci per squalifica. Domani toccherà al cileno Vidal ricoprire il ruolo di centrale difensivo, al fianco dell’ex Siviglia Caceres. L’allenatore in seconda Angelo Alessio (Conte non sarà in panchina perché appiedato un turno ndr), ha dichiarato che oltre a Vidal si sta pensando anche alla soluzione Marrone, centrocampista classe ’90, prodotto del vivaio bianconero.

    TRE SU TRE – Tre croci imperversano nella rosa juventina. Fin qui non ci sarebbe nulla di preoccupante (gli anni scorsi si sarebbe gridato al miracolo), se non fosse che la mannaia si è abbattuta nel solo reparto difensivo, per di più sugli unici calciatori di ruolo che ricoprono una determinata posizione in campo. Maledetta fu la sfida casalinga contro il Chievo del 3 marzo scorso, quando si infortunò la coppia Barzagli-Chiellini, fin a quel giorno la migliore del campionato, calcolando i freddi numeri delle statistiche. Il primo dovrebbe rientrare fra due giornate, mentre il toscano è sulla via del recupero e già nella prossima sfida del Franchi contro la Fiorentina tornerà a disposizione. Se non bastasse, mercoledì nel recupero di Bologna, la Juve ha perso anche l’ultimo centrale di ruolo, con Bonucci che si è fatto espellere per doppia ammonizione nell’incontro del Dall’Ara, conclusosi sull’1-1 senza non poche polemiche.

    arturo vidal | © Mario Carlini / Iguana Press/Getty Images

    VIDAL ARRETRA – Per la sfida contro il Genoa sarà con tutta probabilità Vidal ad occupare il posto vacante in difesa, affiancato da Caceres. Se l’uruguaiano è arrivato a Torino con l’etichetta di jolly difensivo, non si può dire che l’ex Leverkusen sia un calciatore poco duttile. Già in passato infatti il cileno, oltre a poter ricoprire qualsiasi ruolo del centrocampo, ha giocato in difesa, sia al centro che come terzino. I tifosi della Signora si augurano che Vidal non sia particolarmente arrugginito, anche perché difronte se la dovrà vedere con il tandem d’attacco rossoblu Palacio-Gilardino.

    MIGLIORE DIFESA – Fin qui la Juventus ha la miglior difesa del campionato, con 17 gol subiti in 26 incontri. Nonostante tale record, Buffon nelle ultime 4 sfide ha sempre subito almeno un gol a partita. Dall’altra il Genoa è la peggior difesa della Serie A (48 reti subite), sebbene l’attacco rossoblu non possa definirsi sterile, in particolare tra le mura di casa, dove il Grifone è andata a segno 21 volte nelle 13 partite disputate.

    PAREGGITE – L’emergenza in difesa arriva nel periodo più difficile della stagione bianconera, dopo il febbraio nero appena trascorso. Cinque pareggi e una sola vittoria (contro il Catania) hanno inceppato la macchina da guerra costruita da Conte. Nel giro di un mese il Milan ha racimolato 6 punti sull’ex capolista, nonostante quest’ultima possa ancora mostrare lo zero nella casella sconfitte. Per spiegare la “pareggite” juventina, un elemento non affatto trascurabile è quello che riguarda la condizione fisica mostrata al rientro dalla sosta natalizia, andata man mano peggiorando nel corso delle settimane. Bisogna anche tenere in considerazione il fatto che la Juve ha dovuto disputare 7 partite in poco meno di un mese (una partita ogni 4 giorni ndr), una media ben diversa rispetto a quello sostenuto nel girone d’andata.

  • Brutte notizie in casa Juve, fuori Barzagli e Chiellini

    Brutte notizie in casa Juve, fuori Barzagli e Chiellini

    Brutte notizie in casa Juve , Andrea Barzagli e Giorgio Chiellini non saranno a disposizione di Antonio Conte in vista del recupero di domani contro il Bologna e della partita di domenica pomeriggio, in casa del Genoa, al “Luigi Ferraris”.

    Infatti gli esami medici a cui si sono sottoposti i due difensori centrali bianconeri hanno evidenziato una elongazione al soleo del polpaccio sinistro per Chiellini e una lesione muscolare al gemello mediale del polpaccio destro per Barzagli che costringeranno ad un riposo forzato di 10 giorni il primo e di almeno 20 il secondo. Quindi Chiellini, salterà sicuramente i due match di campionato contro Bologna e Genoa, mentre per Barzagli, niente Bologna, Genoa, Fiorentina, ma soprattutto niente ritorno di Coppa Italia contro il Milan (20 marzo) e poche possibilità contro l’Inter il 25.

    Andrea Barzagli | © MARCELLO PATERNOSTRO/AFP/Getty Images

    Arrivano allora i primi infortuni in casa bianconera che sino a questo momento non aveva pagato dazio all’infermeria, a differenza delle passate stagioni in cui si contavano più infortunati che giocatori disponibili. Certo, il momento non è sicuramente il migliore per rinunciare ai due difensori che avevano dato, soprattutto Barzagli, sicurezza e compattezza a tutto il reparto e facendo della Juve la difesa meno battuta di tutta la serie A con appena sedici gol al passivo.

    Si prospetta quindi per Antonio Conte una scelta davvero obbligata in difesa con il duo BonucciCaceres come coppia inedita di centrali titolari sia a Bologna che a Genova. La delicatezza della scelta di Conte non risiede sicuramente nel valore singolo dei due giocatori ma nel loro momento psicologico infatti, Leonardo Bonucci è reduce da prestazioni altalenanti con buone partite ed errori madornali e sicuramente gli farà bene giocare lontano dallo Juventus Stadium, mentre per Martin Caceres non sarà sicuramente facile esordire da titolare in campionato in un ruolo decisamente non suo anche se, il giocatore uruguaiano, ha dimostrato in carriera di poter ricoprire, e bene, tutti e quattro i ruoli difensivi.

  • Milan Juventus 1-2, le pagelle. Giaccherini peperino, Emanuelson oggetto misterioso

    Milan Juventus 1-2, le pagelle. Giaccherini peperino, Emanuelson oggetto misterioso

    Ecco i giudizi relativi alla sfida tra Milan e Juventus. Tra i padroni di casa in evidenza El Shaarawy: il faraone ormai non stupisce più. Emanuelson si conferma ancora una volta insufficiente. Tra gli ospiti sugli scudi Caceres e Giaccherini, ma all’esordio bene anche Padoin che gioca una gara senza fronzoli.

    Pagelle Milan

    AMELIA 6: Nel primo tempo compie un grande intervento sul tiro di Giaccherini. Poco può fare in occasione dei due gol.
    BONERA 5: I due gol dei bianconeri nascono proprio da palloni giocati sulla sua corsia. In fase di spinta non si fa mai vedere.
    ANTONINI 6,5: Sua la giocata da cui nasce il gol del momentaneo pari. Più volte prova ad impostare il gioco.
    MEXES 6: Intavola un bel duello con Borriello e nel primo tempo soprattutto ne esce spesso vincitore.
    THIAGO SILVA 6,5: Come al solito si dimostra elemento importantissimo per la difesa rossonera.
    EMANUELSON 5: Mai in partita, si addormenta in occasione del primo gol juventino quando Caceres gli passa davanti e lui non fa nulla per fermarlo.
    VAN BOMMEL 6: Tanta quantità per lui. Non va tanto per il sottile in mezzo al campo ma bada più alla concretezza.
    AMBROSINI 5,5: Se si eccettua l’assist per il momentaneo pari si può dire che gioca veramente una partita sottotono.
    SEEDORF 5,5: Sui suoi piedi capitano davvero pochissimi palloni giocabili.
    EL SHAARAWY 7: Con la sua velocità tiene in costante apprensione la difesa bianconera, in particolare Bonucci. Dimostra grande senso della posizione in occasione del gol.
    IBRAHIMOVIC 5,5: Dopo un’ora di grigiore assoluto si risveglia negli ultimi 30’, anche se non riesce mai a concludere pericolosamente. Ancora una volta va in difficoltà contro le big.
    ALLEGRI 5,5: Le sue scelte sono quasi obbligate. In quell’ambito di discrezionalità che gli rimane azzecca la mossa El Shaarawy ma sbaglia quella relativa a Bonera. Emanuelson invece in quel ruolo si conferma oggetto misterioso. Perché insistere?

    Pagelle Juventus

    STORARI 6: Ordinaria amministrazione per lui. Non può nulla sul gol rossonero.
    BARZAGLI 6,5: Una sola sbavatura in tutta la partita. Si conferme il solito mastino ringhiando contro chiunque capiti dalle sue parti.
    CHIELLINI 7: Se Ibra non va mai al tiro in porta gran parte del merito è anche suo. Esce più volte in anticipo sull’avversario. Grande prova.
    BONUCCI 6: Tra quelli dietro è l’unico ad andare qualche volta in difficoltà, dovendosela vedere con il ficcante El Shaarawy.
    CACERES 8: Un esordio cosi, forse, non poteva immaginarselo nemmeno nel più ottimista dei sogni. Due gol da grande opportunista, ma nel complesso una buona prova in un ruolo non facile da interpretare come esterno di un centrocampo a cinque. Una serata che ricorderà a lungo.
    PADOIN 6,5: Alla prima in bianconero non delude. Fa il suo, senza strafare, molto ordinato e ciò che più conta senza commettere errori. Buon inizio.
    PIRLO 6,5: Qualche giocata di classe la si vede, ma è chiamato anche a fare il lavoro sporco, e ci riesce con la stessa efficacia.
    GIACCHERINI 7: Da una sua progressione nasce il gol vittoria. Ma è lui l’unico a farsi pericoloso nel primo tempo e soprattutto è tra i poco ad aggredire gli spazi. Importantissimo il peperino bianconero.
    ESTIGARRIBIA 6,5: Alterna buone giocate a qualche errore. Nel primo tempo per poco non trova il gol ma in generale disputa una buona prova anche perché scala spesso a dare una mano ai difensori.
    DEL PIERO 6: Cerca sempre il dialogo con i compagni e pur non andando mai alla conclusione è un punto di riferimento in avanti. Gli manca il passo nelle ripartenza ma non è una cosa nuova: lui sopperisce con l’esperienza.
    BORRIELLO 6: Nel primo tempo bada più a protestare che a giocare. E Mexes non lo fa mai passare. Nella ripresa invece comincia a fare qualcosa di buono e dal suo tiro, respinto da Amelia, nasce il 2-1.
    CONTE 7: E sono venticinque. Ci riferiamo ai risultati utili di fila, ma più in generale questa Juve non stupisce più. Almeno contro le grandi. Decide di schierare una difesa a tre, e lo fa affidandosi ai giocatori che hanno fatto più apparizioni sin qui. Scelta azzeccata. Come quella di Caceres esterno di centrocampo: quest’ultimo non solo si adatta ma fa anche due gol. Getta nella mischia Padoin e anche quest’ultimo non sfigura. Su Giaccherini inutile esprimerci ma azzecca anche il momento in cui cambiare le due punte nella ripresa. Una serata sì per lui.

    HIGHLIGHTS MILAN JUVENTUS 1-2

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  • Coppa Italia, Milan Juventus 1-2. Caceres affonda i rossoneri

    Coppa Italia, Milan Juventus 1-2. Caceres affonda i rossoneri

    Va alla Juventus la semifinale di andata di Coppa Italia. Grazie ad una doppietta di Caceres, all’esordio in bianconero, la formazione di Conte piega il Milan a cui non basta il gol del giovane El Shaarawy per ottenere un risultato positivo. Piemontesi che dunque ipotecano il passaggio del turno, anche se l’atto decisivo si avrà il 20-21 marzo allo Juventus Stadium. Un match non brillantissimo, specie nel primo tempo, mentre nella ripresa si sono aperti diversi spazi che sono risultati decisivi ai fini del 2-1. Continua dunque l’imbattibilità dei torinesi, giunta a 25 partite. Per il Milan invece in evidenza i soliti limiti: quando si gioca contro grosse squadre infatti i rossoneri stentano parecchio.

    Allegri mette in campo il consueto 4-3-1-2. Davanti ad Amelia reparto difensivo formato da Mexes e Thiago Silva centrali, Bonera e Antonini sulle corsie laterali. A centrocampo ecco Van Bommel, Ambrosini ed Emanuelson. Seedorf agisce tra le linee con El Shaarawy, preferito a Maxi Lopez, che svaria lungo tutto il fronte d’attacco ed Ibrahimovic a fare da boa.
    Conte schiera il 3-5-2 previsto alla vigilia ma con alcune importante varianti rispetto a quanto preventivato. In porta c’è Storari e davanti a lui il trio è formato da Barzagli, Bonucci e Chiellini. A centrocampo esterni sudamericani, ossia Caceres ed Estigarribia, con Pirlo in mezzo al campo ed accanto a lui agiscono Padoin, ultimo arrivato, e Giaccherini. In avanti ci sono Del Piero e Borriello.

    In avvio si vede una Juventus più propositiva ma che non riesce a creare grossi pericoli visto che la difesa rossonera fa buona guardia su Del Piero e Borriello. Al 10’ si fa vivo il Milan con Seedorf ma il suo tiro finisce a lato della porta difesa da Storari. Al 16’ occasionissima per i rossoneri: lancio di Bonera per El Shaarawy che con un tunnel fa secco Caceres ma da posizione defilata non riesce ad inquadrare la porta con la palla che scorre lungo tutto lo specchio della porta prima che la difesa bianconera la spazzi via. Al 32’ ci prova la Juventus: in azione di rimessa Giaccherini serve Estigarribia il quale in area di rigore fa sedere due avversari e da posizione defilata calcia di punta con il pallone che si perde di poco a lato. Passano un paio di minuti e i bianconeri vanno vicinissimi al gol: Giaccherini ci prova da fuori e il suo tiro, smorzato da Mexes, prende una strana traiettoria ma Amelia con un colpo di reni mette in angolo. Primo tempo che si chiude così sullo 0-0, risultato giusto con i padroni di casa che non riescono mai a mettere in moto Ibrahimovic e i piemontesi che invece non riescono a sfruttare al meglio gli spazi che si aprono di rimessa, forse a causa della mancanza di giocatori veloci in proiezione offensiva.

    Nella ripresa le due squadre si presentano in campo senza variazioni. All’ 8’ la Juventus passa in vantaggio: Giaccherini in azione di rimessa tocca in verticale per Padoin il quale, contrastato da Thiago Silva, appoggia su Borriello, quest’ultimo da posizione defilata calcia in porta, Amelia non trattiene e sulla palla si avventa Caceres che insacca facilmente. Per il giocatore uruguayano quindi gol all’esordio ma la cosa che più incuriosisce è che il gol sia scaturito proprio dai tre arrivi del mercato invernale bianconero. Immediata la risposta dei rossoneri: punizione da fuori di Ibrahimovic ma Storari si oppone nonostante la palla gli rimbalzi davanti. La Juventus a questo punto pensa a contenere gli attacchi avversari facendosi viva in contropiede come al 15’ con Del Piero che da fuori calcia di un soffio a lato. Allegri si gioca la carta Robinho, al posto di Emanuelson. E poco dopo il Milan trova il pari: cross di Antonini dalla sinistra, Ambrosini sul secondo palo appoggia al centro per El Shaarawy che in area piccola insacca facilmente. Ad Ibrahimovic intanto viene annullato un gol per fallo di mano. Anche Conte cambia: prima le due punte, Del Piero e Borriello, affidandosi a dei velocisti quali Vucinic e Quagliarella. Poi fuori anche Padoin e dentro il giovane Marrone. Al 26’ un errore di Barzagli in uscita lancia Ibra ma Chiellini riesce a fermarlo. Poco dopo Ambrosini perde palla in favore di Vucinic ma il suo tiro è respinto da Amelia. La Juve punta tutto sulla velocità e sulla freschezza dei propri uomini offensivi ma il Milan non si lascia sorprendere. Almeno sino al 38’ quando Vucinic innesca Giaccherini sulla sinistra, quest’ultimo mette in mezzo con la difesa del Milan che respinge corto, al limite c’è piazzato Caceres che con un bel pallonetto supera Amelia. Allegri si gioca l’ultima carta: dentro Maxi Lopez al posto di Van Bommel a 4’ dalla fine. Ma è Quagliarella a farsi pericoloso con un bel diagonale che si perde a lato. Dall’altra parte il tentativo di El Shaarawy è deviato, involontariamente da Robinho. Finisce così 2-1 per la Juventus ma a fine gara non mancano le scintille tra Storari e Ibrahimovic. Per i bianconeri la finale è più vicina dopo il successo esterno di stasera. Al ritorno infatti basterà non perdere.

  • Juve capolista anche nel mercato

    Juve capolista anche nel mercato

    C’è chi storcerà il naso, c’è chi invece si godrà il momento e accoglierà i nuovi arrivati come figliocci del nuovo Messia bianconero, Antonio Conte. A quanto pare, giustamente al momento, il tecnico salentino gode di un ampio credito da parte di tutta la tifoseria juventina ed ogni sua mossa, ogni sua parola è ormai oro colato. Approfondendo accuratamente gli arrivi in casa bianconera si nota molto la mano dell’ex capitano, ora condottiero, ma andiamo per ordine.

    Il voto più alto da concedere a Beppe Marotta riguarda più che il mercato in entrata, quello in uscita, il dg della Juve è riuscito, infatti, a liberarsi di tutti quei giocatori finiti fuori dal progetto e quindi considerati non più adatti. Sistemato l’attacco con l’arrivo di Borriello, operazione low cost, e con il successivo addio del dissidente Amauri, finito ai nemici-amici viola, e di Toni andato a Dubai, e Iaquinta, partito alla volta di Cesena, i reparti più da puntellare erano il centrocampo e la difesa, anche per avere dei degni ricambi che potessero far rifiatare i titolarissimi.

    Il vero affare è stato il ritorno di Caceres alla Juve preferito a  Guarin (accasatosi all’Inter), giocatore duttile in grado di ricoprire tutti i ruoli difensivi e quindi di essere una valida alternativa ad ogni giocatore del reparto al momento più solido della serie A.

    Antonio Conte| © gettyimages

    Reparto che si è privato del giovane Sorensen mandato a farsi le ossa a Bologna e del mai sbocciato Motta spedito sotto l’Etna a ritrovar se stesso.

    E’ forse il centrocampo il reparto che convince meno i tifosi della Juve, partito in prestito Pazienza, finito ad Udine e già in gol nella giornata di ieri, è arrivato Padoin giocatore molto importante nell’economia dei bergamaschi ma chissà se lo sarà altrettanto in quella dei bianconeri, c’è da scommettere che si metterà subito al servizio della causa e che sia stato proprio Conte a volerlo alla sua corte, dopo che a lungo si era inseguito Nainggolan, ma che Cellino non ha voluto cedere almeno fino a giugno. La sorpresa, se così si può definire potrà arrivare da un impiego più consistente del giovane Marrone, mostratosi in più occasioni (vedi Bergamo) all’altezza della situazione e che gode della fiducia del Vate bianconero. Tanta carne al fuoco, tante congetture, ma bisognerà attendere il riscontro dell’unico vero giudice inconfutabile, il campo, per avere le risposte che i molti addetti ai lavori si pongono.

  • Juve dopo Caceres… Cissokho e Nainggolan

    Juve dopo Caceres… Cissokho e Nainggolan

    Nel corso di un’intervista rilasciata ai microfoni di calciomercato.it, Alì Barat, il procuratore di Aly Cissokho, 25 anni esterno sinistro del Lione, ha sciolto qualche dubbio sul futuro del suo assistito. Cissokho, che in passato è stato ad un passo dal vestire la maglia del Milan, potrebbe presto arrivare alla corte di Antonio Conte visto che il procuratore ha ammesso di trovarsi in Italia per un appuntamento fissato per venerdì 27 gennaio, con la dirigenza bianconera – “Se il mio assistito va via a Gennaio dal Lione, sarà solo per la Juve” – avrebbe dichiarato Barat.

    Il contratto che lega Cissokho al Lione ha validità fino al 2014 e benchè il club francese ha proposto al giocatore un rinnovo biennale, la proposta sembre essere stata rifiutata dal diretto interessato che per il futuro vorrebbe cambiare aria; il Lione inoltre ha bisogno di liquidità e per questo potrebbe vendere l’esterno sinistro valutandolo circa 9 milioni di euro.

    Negli ultimi tempi il Lione ha rifiutato un’offerta da parte del Newcastle che aveva offerto 7 milioni, e sembra che sul gicatore ci sia Manchester United.

    “La Juve è una grande squadra, gioca in maniera offensiva e Aly vuole giocare la Champions e loro ora sono primi in classifica” – ha continuato Barat che, ha anche escluso la corsa della Roma al proprio assistito.

    Dopo aver sistemato la difesa con l’accordo per Caceres per il quale manca solo l’ufficialità, ora la Juve si pone l’obiettivo di sistemare la linea mediana. Nei giorni scorsi si parlava dell’acquisto di Guarin, ma la trattativa per il colombiano può definirsi ormai chiusa per la questione extracomunitari, la Juve infatti, assicurandosi Caceres avrebbe esaurito i posti disponibili.

    Il nome principale su cui ripiegare la scelta resta quello di Radja Nainggolan, una trattativa difficile ma non impossibile, anche se il presidente del Cagliari Cellino ha dichiarato che il suo giocatore lascierà la Sardegna alla volta di Torino solo a Giugno, ma la sensazione è che con un accordo ben definito, in particolare sulle contropartite tecniche, il calciatore Belga possa già raggiungere la Juventus a gennaio.
    Sono quattro i nomi che potrebbero inserirsi nell’affare: Ekdal, Immobile, Marrone e Pasquato, tutti giocatori che interessano molto ai sardi. Non è da escludere che nelle prossime ore ci siano delle novità sull’asse Torino-Cagliari, con la Juve che non ha nascosto il suo interesse per Behrami ma che Cellino ha ermeticamente rifiutato qualsiasi trattativa. Molto lontane restano infine anche le trattative per Palombo, Pizarro e Parolo.

    In conclusione segnaliamo l’ultima notizia data dai media su Mattia Destro: l’attaccante del Siena ma di proprietà del Genoa avrebbe rifiutato un’offerta dell’Inter, sua ex squadra che lo bocciò a suo tempo. Dietro il rifiuto di Destro pare che ci sia anche l’interesse della Juventus.

  • Caceres Juventus accordo raggiunto, la firma a ore

    Caceres Juventus accordo raggiunto, la firma a ore

    Caceres è praticamente un giocatore della Juventus. L’accordo fra le due società è stato raggiunto, come ammesso dal ds del club spagnolo Victor Horta. Per la firma è soltanto questione di ore, ma con tutta probabilità l’uruguaiano arriverà a Torino già entro questa settimana.  Il suo acquisto esclude automaticamente l’arrivo del colombiano Guarin dal Porto, in quanto il centrocampista della squadra lusitana è extracomunitario. Dopo la felice conclusione delle trattative con il Siviglia, Marotta spera di strappare il sì di Cellino per il trasferimento anticipato del belga Nainggolan, senza aspettare alla prossima estate come concordato in precedenza con il presidente rossoblu.

    Martin Caceres | © Jasper Juinen / getty images

    CRESCITA IMPETUOSA – Si concluderà entro le prossime ore, o al più tardi nella giornata di domani la telenovela Caceres. Il calciatore torna in Italia dopo l’esperienza della stagione 2009-2010, durante la quale disputò 15 presenze realizzando un gol. Non avendo convinto la nuova dirigenza nell’estate successiva, il club juventino decise di non esercitare il diritto di riscatto e il terzino tornò al Barcellona. Gli ultimi due anni sono stati decisivi nella crescita del giocatore, il quale è riuscito a ritagliarsi un ruolo di primo piano nel club andaluso ed è stato uno dei pilastri della Nazionale uruguaiana allenata da Oscar Tabarez, vincitrice dell’ultima Coppa America e arrivata terza nel Mondiale del Sudafrica 2010. Una miglioramento costante, tanto da convincere la Juventus e Antonio Conte a puntare nuovamente su Caceres.

    CIFRE – L’accordo prevede un prestito oneroso di 1,5 milioni di euro fino al termine del campionato, e il riscatto a favore della società bianconera fissata a 8 milioni di euro (4 milioni entro l’estate e i restanti 4 entro gli otto mesi successivi). L’obbligo del riscatto è condizionato al posizionamento nell’attuale stagione della squadra juventina in Serie A. Qualora gli uomini di Conte dovessero fallire la qualificazione all’Europa League (sesto posto), l’affare verrebbe annullato, fermo restando che la Juve pagherà in ogni caso il prestito del terzino per i prossimi sei mesi.

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    Nainggolan alla Juve, colpo Marotta

    Il titolo di campione d’inverno e il ritrovato entusiasmo hanno dato nuove energie alla Juventus e al suo dg Beppe Marotta che insieme a Paratici e all’ormai noto feeling con Nedved e Antonio Conte stanno modellando l’organico della Juventus per competere al meglio per il campionato in questa stagione ma anche con un occhio al futuro. Se per il mercato invernale tutto dipenderà dall’arrivo di uno tra Caceres e Guarin (sono entrambi extracomunitari) per giugno la Juventus ha messo a segno un colpo importantissimo raggiungendo l’accordo con il Cagliari per il passaggio in bianconero di Radja Nainggolan centrocampista belga diventato a suon di ottime prestazioni il fiore all’occhiello dell’organico sardo e per questo richiestissimo sul mercato.

    Marotta porta Nainggolan alla JUve | ©Maurizio Lagana/Getty Images
    Nainggolan alla Juve a giugno per una cifra vicina ai quindici milioni di euro, l’intero cartellino di Ekdal e i prestiti di Luca Marrone e Ciro Immobile. A confermare il sorpasso bianconero sulle inseguitrici (Cska Mosca, Milan, Roma e Inter) è lo stesso patron del Cagliari Cellino “Per Nainggolan ho sancito un patto d’onore con la Juventus. Se non cambiano idea loro, a giugno Radja sarà bianconero. Ho dato la mia parola a Marotta”.

    L’arrivo di Nainggolan potrebbe però condizionare il testa a testa per il mercato invernale tra Guarin e Caceres, se Marotta riuscisse a convincere Cellino alla cessione immediata del centrocampista belga la Juventus mollerebbe la trattativa con il Porto per Fredy Guarin lanciando l’assalto decisivo al difensore del Siviglia. Mentre la squadra è impegnata nel succulento match di Coppa Italia contro la Roma di questa sera Marotta e gli uomini mercato bianconeri sono in fermento per la chiusura del cerchio.

    Sul fronte partenze potrebbe esser oggi il giorno del passaggio di Amauri alla Fiorentina mentre sembra atteso per domani un ultimo assalto dello Zenit di Spalletti a Bonucci, trattativa che al momento difficilmente avrà una impennata