Nel mercato invernale di Serie A non può non essere la Roma la squadra che ha operato meglio, in particolare sul settore giovanile. A partire da Radja Nainggolan, di certo non un colpo per il settore giovanile ma per rinforzare un centrocampo già forte di per sé. Poi tutta la lista di giovani campioncini, a partire da Antonio Sanabria, gioiellino paraguaiano del Barcellona B, 7 gol stagionali con la maglia dei catalani, parcheggiato in prestito al Sassuolo. In prestito al Chievo dai giallorossi invece il centrocampista argentino Leandro Paredes, un gol quest’anno con la maglia del Boca Juniors. I capitolini si sono aggiudicati il match di mercato col Borussia Dortmund: preso Valmir Berisha, da non confondere col portiere albanese della Lazio: stiamo parlando di un attaccante svedese soprannominato il nuovo Ibra, di appena 18 anni. Non sembra eccessivo il soprannome, visti i 7 gol in 7 partite del recente mondiale U17 del 2013. E’ comunque probabile che andrà in prestito in una squadra del nostro campionato, altrimenti giocherà per la primavera.
Dal Nitra la Roma ha preso il classe ’96 Vestenicky, giovanissimo attaccante slovacco, che ha giocato con la sua nazionale i mondiali U17, segnando 5 gol, è arrivato agli ottavi con l’Uruguay, con cui però ha perso 4-2, mettendo comunque a segno una rete. E ancora: Rafael Toloi, ventitré anni, difensore centrale del San Paolo, di origini italiane (di Treviso). Ha giocato due partite in Copa Sudamericana (l’equivalente della nostra EuropaLeague). Non è finita: arriva il diciannovenne Petar Golubovic, terzino destro della nazionale U21 serba. Se dovesse partire Marquinho la Roma potrebbe pensare al trequartista ventenne del Fenerbahce Salih Ucan. Sempre più vicino il rinnovo di Miralem Pjanic per proteggersi dagli attacchi del PSG, che si è “accontentato” di Yohan Cabaye. In uscita, ufficiali Marco Borriello in prestito al West Ham e Burdisso al Genoa. Da tempo è invece ufficiale la cessione a titolo definitivo di Michael Bradley al Toronto.
Nicola Bellomo, giovanissimo attaccante attualmente in forza al Bari, si è accordato con la Roma per la prossima stagione. Secondo quanto riportato dal sito della Gazzetta dello Sport, questa mattina il club giallorosso avrebbe chiuso l’affare Bellomo. Si parla di una comproprietà per una cifra intorno ai 2 milioni di euro per la metà del cartellino più il prestito di Tallo. Intanto il giocatore rimarrà fino a giugno in Puglia per farsi le ossa. Zeman viene così accontentato dalla dirigenza che porterà nella capitale un attaccante duttile, giovane e predisposto al sacrificio proprio come quelli che tanto adora il tecnico boemo. La Roma continua però a lavorare in silenzio e lontana da occhi indiscreti per rafforzare ulteriormente la rosa. Approfondiamo dunque il mercato in entrata e quello eventuale in uscita della squadra giallorossa. Chi sono i nomi caldi?
CASSANI O MESBAH- Le richieste di Zeman erano abbastanza chiare: un attaccante e un terzino. Il reparto offensivo è già superdotato ma visto il mezzo flop di Destro e la delicata situazione di Osvaldo che viene corteggiato da molti club e spesso è indisponibile per ripetute squalifiche, serviva un giovane in grado di dare garanzie. Nicola Bellomo è l’uomo giusto e la Roma avrebbe beffato una bella concorrenza formata in primis dalle due milanesi Inter e Milan. Non solo attacco ma anche difesa, sotto osservazione le corsie esterne. Piris non sembra essere il giocatore che tutti si aspettavano e dall’altra parte Balzaretti non può giocare sempre al top. Ecco che un terzino è un altro rinforzo molto utile alla Roma. Si parlava nei giorni scorsi di Santon ma la pista inglese sembra ormai essere dimenticata a favore della più facile operazione riguardante Mattia Cassani. Il giocatore della Fiorentina attualmente si trova ai margini dei piani di Vincenzo Montella e portarlo nella capitale non sembra essere un’utopia. Altro colpo easy per la corsia mancina sembra essere quello di Djamel Mesbah: l’algerino ha una situazione molto simile a quella di Cassani e, messo sul mercato dal Milan, non vede l’ora di cambiare aria. La sensazione è che uno dei due potrebbe trasferirsi a Roma in questa sessione invernale.
BARCELLONA – Attenzione ai possibili addi. Nelle ultime ore si vocifera di un forte interessamento del Barcellona per due giocatori della Roma. Il primo è Pjanic, l’altro è Marquinhos, difensore diciottenne titolare del reparto arretrato di Zeman. Questo per sottolineare i meriti del giovane che, in un sistema di gioco come quello offensivo praticato dal boemo, offre prestazioni convincenti in difesa, proprio il punto debole delle squadre zemaniane. Per adesso la Roma trattiene entrambi considerandoli incedibili. Un altro giocatore che ha fatto molto parlare di sé per le ultime dichiarazioni è Capitan futuro, Daniele De Rossi. Nonostante il mal di pancia del centrocampista, le sirene francesi e inglesi e le esclusioni di Zeman, alla fine non dovrebbero esserci problemi per una permanenza del giocatore in quel di Roma. Lo stesso club giallorosso si è da tempo accordato col Gremio per Marquinho(attenzione, non il difensore ma il centrocampista: da notare la “s” finale) ma il giocatore non riesce a trovare l’intesa per quanto riguarda l’ingaggio. Altro addio probabile è quello di Stekelenburg ormai relegato a vice di Goicoechea: sull’olandese al momento c’è solo il Fuhlam.
Arriva l’ufficialità della notizia che da giorni circola negli ambienti giallorossi: la Roma ha riscattato il cartellino del giovane centrocampista Brasiliano Marco Antonio De Mattos Filho, detto Marquinho, esercitando il diritto di riscatto a titolo definitivo. Ad annunciare l’operazione con una nota è la stessa società giallorossa attraverso un comunicato ufficiale:
“L’A.S. Roma S.p.A. rende noto di aver esercitato il diritto di opzione per l’acquisizione a titolo definitivo del diritto alle prestazioni sportive del calciatore Marco Antonio De Mattos Filho (Marquinho), a fronte del riconoscimento in favore del Fluminense FC di un corrispettivo pari a 3,5 milioni di euro” si legge nella nota emessa dal club.
Marquinho, 25 anni, è arrivato in prestito alla Roma a Gennaio dal Fluminense che nella giornata di ieri, 29 Giugno, ha ceduto all’offerta dei giallorossi: l’accordo prevede che la società capitolina versi nelle casse dei Brasiliani 3,5 milioni pagabili in 2 rate, la prima, di due milioni, sarà pagata entro il 10 Luglio 2012, mentre la seconda rata, che prevede il pagamento della restante somma di 1,5 milioni, deve essere pagata entro e non oltre il 10 Luglio 2013. Restano ancora sconosciute le cifre che percepirà il giocatore che comunque rimarrà legato alla Roma fino al 30 Giugno 2016.
Nella passata stagione il centrocampista ha totalizzato 12 presenze con la maglia giallorossa realizzando 3 reti convincendo i dirigenti romani a trattare per il suo riscatto che doveva avvenire prima del 30 Giugno così da evitare che il calciatore fosse considerato un acquisto della nuova stagione calcistica (2012-2013) così da occupare il posto da extracomunitario che la Roma vuole lasciare libero per Castan (che sarà ufficializzato il 4 Luglio dopo la finale di ritorno della Coppa Libertadores).
Intanto continua il mercato per la società di Di Benedetto che dopo i riscatti di Borini dal Parma e Florenzi dal Crotone, è stata quasi perfezionata anche l’acquisizione a titolo definitivo del rumeno Adrian Stoian. Sta nascendo la nuova Roma di Zdenek Zeman.
Doveva essere la partita del riscatto per la Roma ed in un certo qual modo lo è stata, purtroppo per i giallorossi il pari, acciuffato in extremis, non serve a molto se non a dare fiducia agli uomini di Luis Enrique, che nel primo tempo del match di ieri e dopo il black out valso il ribaltone del Napoli, hanno dimostrato di essere in grado di fornire prestazioni di ottima qualità.
Il posticipo serale dell’Olimpico è la sintesi di tutta la stagione di entrambe le squadre, la Roma a tratti spettacolare ma inconcludente e molto fragile psicologicamente, mentre il Napoli sornione e cinico, ma troppo distratto e ingenuo su palloni vaganti. Due squadre quelle a confronto che danno dimostrazione di avere un ottimo impianto di gioco, ma che per diventare grandi dovranno studiare ancora molto.
I padroni di casa ci tengono a far bella figura davanti al proprio pubblico per riappacificarsi con i tifosi e soprattutto per dimostrare che il progetto che ha come condottiero il tecnico spagnolo è vivo e ha la massima fiducia di tutta la società. Effettivamente la rabbia agonistica mostrata nel primo tempo fa presagire ad una nottata a forti tinte giallorosse, i romanisti, infatti, dopo aver concesso un paio di occasioni agli avanti partenopei, si scatenano portando avanti con rabbia un vero e proprio assedio, collezionando in 4 minuti, esattamente tra il 25° e il 29°, tre nitide palle gol, la più clamorosa è quella che capita sui piedi di Gago, che da pochi passi riesce a sbagliare un gol praticamente già fatto, su una conclusione di Totti respinta alla bene e meglio da De Sanctis, il centrocampista argentino sul tap-in manda fuori da metri zero. Ci prova poi Bojan a scaldare le mani dell’estremo difensore napoletano con una bella bordata da fuori e sempre il piccolo canterano a fornire un bel assist al compagno Marquinho che di testa spedisce alto, ma per il centrocampista, arrivato a gennaio, l’appuntamento col gol è solamente rimandato, a pochi minuti dalla fine del primo tempo, infatti, il numero 7 porta in vantaggio meritatamente i padroni di casa finalizzando al meglio un ottima manovra sviluppatasi sulla sinistra sull’asse Totti-Rosi, che ha portato quest’ultimo a mettere un ottimo pallone in mezzo per l’accorrente compagno che di esterno sinistro non lascia scampo a De Sanctis.
Si va a riposo con i padroni di casa avanti e sostenuti dal loro pubblico.
Al rientro dall’intervallo ci si aspetta un’ovvia reazione del Napoli che è stato del tutto assente nella prima frazione ed eccola che questa non si fa attendere, passano appena 3 minuti e Zuniga, che durante i primi 45′ era stato impalpabile e completamente sovrastato da Rosi, s’inventa un gol straordinario scagliando un bolide da 30 metri che batte l’incolpevole Lobont e riporta la gara in parità. Un minuto dopo Marquinho, ancora lui, prova ad emulare l’avversario e dalla parte opposta prova a sorprendere De Sanctis con un bel mancino che finisce poco a lato.
E’ l’ultimo sussulto giallorosso che poi per mezz’ora crolla e subisce la pressione degli azzurri che con l’ingresso di Pandev, adesso, provano a vincere la partita creando grossi pericoli alla porta di Lobont fino ad allora quasi mai impegnato, clamorosa l’occasione di Maggio che a tu per tu con l’estremo romanista si fa ipnotizzare e sbaglia clamorosamente. Due minuti dopo però ecco che si consuma la beffa per i padroni di casa, quando Cavani, 22 gol per lui in questa stagione, s’inventa un gol da cineteca, con un tiro a giro sul secondo palo sul quale il numero uno giallorosso nulla può. Sembra il colpo del K.O. per la Roma, per la Champions e per il progetto tanto declamato dall’inizio dell’anno.
La Roma però ha il carattere del proprio allenatore e non vuole mollare dimostrando che è ancora viva e allora ecco che dal protagonista che non ti aspetti viene fuori una splendida giocata, parliamo di quella del giovanissimo Tallo che fatto fuori un avversario sul lato corto dell’area mette dentro un pallone invitante sul quale si avventa Simplicio, bravo e opportunista il brasiliano che sigla il punto del pari salvando Lucho e tutta la baracca.
Un risultato tutto sommato giusto per quello che si è visto in campo, con due squadre che per larghi tratti si sono equivalse e che hanno ancora tanto da migliorare specie nella fase difensiva e di non possesso palla. Un pari però che potrebbe avvantaggiare le dirette concorrenti per il posto Champions, specie l’Inter che oggi affronterà in una gara alquanto semplice un Cesena già retrocesso e che non ha niente da chiedere a questo campionato.
Pagelle Roma
Rosi 6: un primo tempo spettacolare presente sia in fase offensiva, suo l’assist per Marquinho, che in fase difensiva, aggiudicandosi il duello con Zuniga. Poi nel secondo tempo un crollo vertiginoso che lo porta a sbagliare anche le cose più banali.
Gago 6: ha sulle spalle un clamoroso errore che difficilmente dimenticherà e che avrebbe potuto cambiare la partita, ma nel complesso è autore di una buona prova regalando ordine al centrocampo della propria squadra.
Bojan 6: nel primo tempo corre e si danna l’anima, provando anche a rendersi pericoloso, nelle ultime uscite sta cercando di riscattare un campionato nettamente al di sotto di tutte le aspettative d’inizio stagione.
Totti 6: nel primo tempo mette lo zampino in tutte le azioni pericolose della propria squadra, poi cala vistosamente, ma è pur sempre il capitano e al momento la squadra non può prescindere dalla sua presenza in campo.
Marquinho 7: arrivato come oggetto misterioso del mercato di gennaio, si sta rivelando un ottimo acquisto, sigla il gol del vantaggio e arriva più volte vicino al raddoppio, prezioso anche in fase d’interdizione.
Pagelle Napoli
Fernandez 5,5: il sostituto di Campagnaro nella prima frazione di gioco non brilla in difesa e troppo spesso si fa infinocchiare dagli avversari, nel secondo tempo riesce a prendere le misure anche se dalla sua parte arriverà il cross per il punto del pareggio romanista
Zuniga 6: vale lo stesso discorso fatto per Rosi, nel primo tempo subisce la pressione dell’avversario e si schiaccia troppo, al rientro in campo prima si riscatta con un gol strepitoso, approfittando poi dell’entusiasmo e respingendo tutti gli attacchi che arrivano dalla sua parte, nel finale però si fa anticipare troppo facilmente da Simplicio.
Dzemaili 6: nelle ultime gare ha sempre dimostrato di meritare più spazio, in questa si è limitato a svolgere il compitino, senza infamia e senza lode.
Cavani 6,5: quando è in serata è devastante, quando non lo è sparisce dal gioco, la gara di ieri è a mezza via, nullo nel primo tempo, nel secondo s’inventa un gol da cineteca e poi lascia spazio ad un più fresco Lavezzi.
Hamsik 5,5: sembrava essere tornato ai suoi vecchi standard ma ieri sera è stato troppe volte assente dal gioco, bravo in un sola occasione che però Lobont respinge con relativa semplicità.
Una bella Romabatte per 3-1 l’Udinese in modo inequivocabile. Gli uomini di Luis Enrique infatti hanno dominato per tutto il corso della gara concedendo all’Udinese un’unica occasione nel momento del gol. Una gara impostata sulla compattezza difensiva, novità assoluta in casa Roma, e sulla brillantezza in attacco. Dall’altra parte l’Udinese falcidiata dagli infortuni non è riuscita ad esprimere la consueta esplosività in contropiede e ha peccato di concentrazione nel pacchetto difensivo.
Infatti dopo soli 8 minuti ha concesso un canale centrale a Osvaldo che, bravo e fortunato, ha insaccato dopo la ribattuta di Handanovic. La Roma ha continuato col pressing alto creando svariate occasioni anche grazie agli inserimenti di Marquinho e alle conclusioni di Totti. Il primo tempo però si è concluso con la doccia fredda del gol di Fernandes innescato splendidamente da Di Natale nell’unico errore giallorosso al minuto 47. Nella ripresa la Roma è leggermente calata senza abbandonare la pressione sugli avversari e la grande voglia di fare. Il palo di Osvaldo e la ghiotta occasione di Lamela sono stati soltanto i preludi del gol partita di Totti all’ 86′ che, dopo una splendida azione di Osvaldo, ha depositato in rete da zero metri. Con l’inerzia del match e un’Udinese senza energie è arrivato anche il 3-1 finale di Marquinho su cross del neontrato Bojan al minuto 92.
Luis Enrique 6,5 La sua squadra è pragmatica e concentrata e lui, a differenza di Lecce, incita e sgomita come fosse in campo per caricare i suoi calciatori.
Osvaldo 7,5 Segna il gol in apertura e porge l’assist perfetto a Totti che regala i 3 punti nel finale. Nel mezzo una partita di grande corsa, qualità e innumerevoli duelli vinti coi difensori avversari.
Totti 7 E’ il match winner con un gol impossibile da sbagliare, ma durante tutta la gara dispensa classe con lanci e aperture al bacio ritrovando la voglia di calciare da fuori area.
Marquinho 7 Oltre al bel gol fa vedere perfetti tempi di inserimento, percussioni ad alta velocità, passaggi smarcanti e tanta voglia di correre e farsi notare.
Gago 5 Gioca un match all’insegna del disordine tattico. Pressa furiosamente, ma da solo e con una foga che toglie soltanto lucidità. Infatti poi sbaglia semplici appoggi e letture di gioco.
Lamela 4,5 E’ irriconoscibile. Vaga per il campo cercando un’illuminazione che non arriva mai tra stop errati e passaggi in ritardo. Squilla una volta su punizione e un’altra su azione, ma Handanovic c’è. La classe non basta.
Jose Angel 4,5 E’ il peggiore in campo. Difficile trovare in Serie A un giocatore capace di abbinare così poca personalità a così tante giocate sbagliate.
Stekelenburg 6; Kjaer 6; De Rossi 6; Taddei 6; Pjanic 5; Bojan 6,5
PAGELLE UDINESE
Guidolin 5,5 Giustificato dalle troppe assenze. Comunque l’Udinese è lontanissima dal rullo compressore di qualche tempo fa. Manca brillantezza atletica e tasso tecnico oltre a qualche fragilità piscologica e difensiva su cui bisognerà lavorare.
Handanovic 6,5 Nonostante non sia impeccabile in più di un’uscita, effettuta belle parate nel primo tempo e fa due miracoli nel secondo su Osvaldo e Lamela..
Di Natale 6 Regala un assit fantastico a Fernandes per l’ 1 a 1, poi perde il pallone fondamentale che porta al vantaggio romanista. Nel mezzo non si vede nenche l’ombra del fuoriclasse che tutti conoscono e che soffre di solitudine lì davanti e di astinenza da palle giocabili.
Fernandes 6 Partita di grande sostanza e poca qualità condita da un bel gol arrivato grazie ad un inserimento intelligente
Domizzi 5 Dovrebbe essere il leader difensivo, ma insieme a Danilo e Coda si fa costantemente anticipare dalle punte romaniste che sfuggono da tutte le parti.
Abdi 4,5 Ha il difficile compito di mezza punta dietro a Di Natale e non lo aiuta mai. Non si propone per ricevere il pallone e quando ne è in possesso non sa cosa fare.
Il lunch match tra Roma e Novara della 30esima di Serie A vede il successo dei giallorossi in rimonta per 5 a 2. Una partita costellata da molti errori da parte delle due squadre e anche della terna arbitrale, una Roma come al solito molto svagata in difesa sfrutta un Novara catenacciaro che non sembra in grado di raddrizzare una stagione fallimentare per convinzione e qualità della rosa. Nonostante tutto i piemontesi tengono vivo il match insidiando il risultato con qualche squillo.
L’avvio nella pentola bollente dell’Olimpico è sotto il segno dei ritmi bassi con la Roma che trotterella con la palla tra i piedi. Così dopo un pericoloso tiro cross di Osvaldo, al 17′ l’Airone Caracciolo si avvita splendidamente su un cross di Jeda e anticipando De Rossi di testa realizza il gran gol del vantaggio piemontese. La risposta di una Roma disordinata, però, non si fa attendere e al 25′ Marquinho pareggia di testa su cross di Bojan sfruttando la totale solitudine in mezzo all’area. Il Novara non è brillante e pensa solo a difendersi, ma la Roma non fa meglio col classico possesso sterile. Al 34′ così arriva il gol del 2 a 1 giallorosso da palla inattiva: calcio d’angolo di Totti e Osvaldo ancora una volta solo in piena area batte di testa Ujkani. Il primo tempo si conclude con la Roma in lieve crescita e tanti passaggi sbagliati da entrambe le parti con un Novara che da la sensazione di poter mettere in difficoltà la Roma con semplice lanci lunghi.
Il caldo si fa sentire per gli uomini di Luis Enrique che cominciano la seconda frazione di gioco in affanno con un Novara redivivo che si rende pericoloso con Caracciolo ancora una volta. Poi lo snodo della partita al 56′ con Simplicio che dopo una percussione centrale sfrutta un batti e ribatti e gela il neoentrato Fontana con un delizioso cucchiaio: è 3 a 1. La partita sembra in discesa per i giallorossi che trovano molti spazi nella disastrosa retroguardia del Novara tant’è che al 63′ Bojan sfrutta una prateria sulla destra si presenta davanti a Fontana e fa 4 a 1 con freddezza. Il gol dello spagnolo sembrerebbe aver ucciso la partita, ma la fragilità difensiva della Roma la riapre: è Taddei che regala un assit a Caracciolo che serve Morimoto che al 78′ accorcia le distanze e riporta i suoi sul 4 a 2. Il Novara però non ne ha più e la Roma è in controllo del match. Al 92′ c’è gloria poi per il neoentrato Lamela che fissa il punteggio sul 5 a 2.
LE PAGELLE
ROMA
Luis Enrique 5,5 Il risultato abbondante potrebbe nascondere le inammissibili lacune difensive che invece sono il vero problema della Roma.
Bojan 7 E’ l’uomo più in palla della Roma. Quando accelera è imprendibile, salta uomini come birilli e riesce a essere lucido nelle giocate di rifinitura. Il gol legittima una bella prestazione.
Osvaldo 6,5 Non è molto brillante, ma segna ed è questo che conta per un attaccante.
Marquinho 6,5 E’ fra i migliori della Roma, segna, corre e si propone con discreta qualità.
Simplicio 6 Partita anonima. Sembra un fantasma fino al momento del delizioso gol.
Totti 5,5 Il capitano non è in forma e sbaglia qualche appoggio non da lui. Di positivo c’è qualche sventagliata alla sua maniera, ma fa troppi errori e non trova più la porta.
De Rossi 5,5 Nel nuovo ruolo di centrale difensivo ha più di un problema. Caracciolo lo anticipa sullo 0-1 e in generale balla insieme a Kjaer contro un Novara che attacca con due uomini e sfrutta una Roma messa male dietro.
Kjaer 5 Come al solito soffre tantissimo la tattica difensiva di Enrique, ma abbina una costante insicurezza e irruenza negli interventi.
Tesser 5 La sua squadra è ormai condannata alla retrocessione, ma questo non giustifica l’atteggiamento e lo schieramento rinunciatario.
Caracciolo 6,5 Realizza un grandissimo gol e si batte per tutta la partita contro l’intera difesa romanista.
Jeda 6 Insieme all’Airone attacca la Roma sgusciando ai difensori in più di una occasione ma non è supportato dalla squadra.
Jensen 6 Partita di grande sostanza e ordine a centrocampo.
Morganella 6 Difende molto bene sulla sua fascia di competenza, ma probabilmente gli ordini di scuderia gli impediscono di spingere.
Lisuzzo 4,5 Insieme agli altri due centrali combina solo disastri. Non marca mai l’avversario sulle palle inattive, sbaglia spesso il posizionamento del fuorigioco e tra l’altro fallisce il gol dell’ipotetico 2 a 2 a fine primo tempo.
Marco Antònio de Mattos Filho in arte Marquinho sta mettendo in dubbio l’undici titolare di Luis Enrique per la gara di domenica in casa dell’Atalanta. Il calciatore brasiliano, infatti, sta stupendo tutti gli addetti ai lavori di Trigoria mettendo grande grinta e determinazione durante gli allenamenti. Il venticinquenne di Passo Fundo ha un unico obiettivo e cioè quello di farsi riscattare dalla Roma a fine stagione. I giallorossi che lo hanno preso a gennaio con un prestito oneroso di 200 mila euro a quel punto dovrebbero versare altri 4,5 milioni di euro nelle casse del Fluminense.
Ma dopo l’esordio e la voglia del ragazzo la prospettiva è cambiata. A Bergamo la Roma dovrà cercare di sbloccare la partita contro una squadra molto organizzata che concede pochissimo. Ed ecco che Luis Enrique potrebbe giocarsi la carta Marquinho per cercare di sorprendere l’avversario con gli inserimenti dei centrocampisti. Nella Roma di oggi Miralem Pjanic è deputato a questo tipo di movimento, ma in alcune partite può non bastare, soprattutto se il bosniaco non è in giornata d’oro come è accaduto qualche volta in questa stagione. Considerando che con De Rossi bloccato davanti alla difesa l’altro elemento è Fernando Gago che non fa della velocità la sua migliore qualità e predilige la giocata orizzontale, ecco che Marquinho potrebbe essere una valida alternativa tecnica prima ancora che oggetto misterioso da svelare alla tifoseria.
Il calciomercato della Roma è in fermento. Sono tre i nomi che nelle ultime ore ruotano intorno alla squadra giallorossa. Il primo è quello di Marquinho. Il brasiliano è volato nuovamente in Sudamerica, dove dovrà convincere la dirigenza del Fluminense ad accettare l’offerta di Sabatini. Dall’altra c’è il difensore del Cagliari Michele Canini, il quale è stato accostato al club capitolino dopo il pessimo avvio di stagione da parte del norvegese Kjaer. L’ultimo, ma non meno importante, è “Capitan futuro” De Rossi e la vicenda del contratto, che sta tenendo con il fiato sospeso tutti i fan giallorossi.
MARQUINHO ARRIVA? – Con tutta probabilità sì. L’esterno sinistro d’attacco del Flu è in volo verso il Brasile per discutere con la propria società riguardo gli ultimi dettagli per suo trasferimento in Italia. “Dettagli” che potrebbero però vanificare quanto fatto nella giornata di ieri. La distanza fra domanda e offerta rimane ancora elevata, con 4 milioni di euro che ballano pericolosamente sul tavolo della trattativa. Sabatini ha fissato il riscatto ad una cifra non superiore ai 5 milioni di euro, mentre la domanda iniziale da parte del Fluminense era di 9 milioni.
marquinho
PERCHE’ THIAGO NEVES? – Nonostante la discrepanza notevole, tutto lascia pensare che alla fine l’accordo verrà raggiunto. Il punto chiave dell’intera vicenda riguarda il recente acquisto del club carioca, quel Thiago Neves che durante la presentazione ufficiale aveva dato l’addio ufficiale a Marquinho, ereditando inoltre la sua maglia con il numero 7. Dal Brasile arrivano poi segnali incoraggianti, con il Fluminense che sarebbe disposto ad abbassare le proprie richieste economiche e avvicinarsi alla posizione della Roma.
KJAER DELUDE, ARRIVA CANINI – Il danese ha profondamente deluso in questa prima parte di stagione, nella quale non ha ottenuto la fiducia del mister Luis Enrique e ha più volte dovuto assaggiare il sapore amaro della panchina. L’infortunio di Burdisso pareva aumentare le chances per una maglia da titolare al fianco di Juan o Heinze, ma questi ultimi due hanno estromesso l’ex Wolsburg dai giochi. Sabatini aspetterà il ragazzo fino al termine del campionato, ma qualora le prestazioni dovessero continuare ad essere negative, con molta probabilità Kjaer non verrà riscatto e tornerà in Germania. Al suo posto è stato già individuato un candidato ideale per sostituirlo. Il nome è quello di Michele Canini, difensore del Cagliari di Ballardini che da oltre 5 stagioni milita nella squadra sarda. Canini è in scadenza di contratto fra 6 mesi, e si tratterebbe di un acquisto a parametro zero, in quanto difficilmente il presidente rossoblu Cellino cederà il calciatore durante la sessione di mercato invernale.
NODO DE ROSSI – Tarda ad arrivare la firma sul contratto di Daniele De Rossi. Le trattative, comandate in primis da Franco Baldini, sembrano essere comunque arrivate al traguardo finale. Nell’ambiente giallorosso si parla di un accordo già raggiunto fra società e giocatore, con quest’ultimo che percepirà 6 milioni di euro all’anno per 4 stagioni, con la possibilità che lo stipendio arrivi fino ad un massimo di 6,5 milioni. La clausola rescissoria rimane un punto interrogativo, e occorrerà aspetterà il comunicato ufficiale del club giallorosso per stabilire quale sia in realtà la cifra che potrebbe liberare De Rossi qualora una squadra sia disposto ad acquistare il cartellino di Capitan futuro. La settimana prossima è previsto un Cda della Roma, e l’annuncio potrebbe essere dato durante la riunione dirigenziale, per buona pace dei tifosi giallorossi.
Marquinho alla Roma, ci siamo. Il centrocampista offensivo del Fluminense è sbarcato nella capitale questa mattina e con tutta probabilità firmerà per la squadra giallorossa nelle prossime ore. Luis Enrique potrà contare su un elemento aggiuntivo per il reparto offensivo, con il brasiliano che è destinato a lottare per una maglia da titolare con un altro sudamericano, l’argentino Lamela.
IN PRESTITO 6 MESI – Marquinho arriva in prestito per sei mesi. Le prestazioni del calciatore durante i prossimi mesi saranno determinanti affinché il giocatore venga riscattato dal club italiano. Il direttore sportivo giallorosso infatti ha stretto un accordo con la società brasiliana che non prevede l’obbligo di riscatto al termine della stagione. Nel caso la Roma lo vorrà acquistare a titolo definitivo, la dirigenza dovrà versare circa 8 milioni di euro alle casse del “Flu”.
marquinho
IN GIORNATA LA FIRMA – Molto probabilmente i tifosi capitolini dovranno attendere fino a pomeriggio inoltrato per leggere sul sito della squadra il comunicato ufficiale che sancirà ufficialmente il passaggio del brasiliano alla corte di Luis Enrique. Dopo essere sbarcato nella prima mattinata di oggi all’aeroporto di Fiumicino, il giocatore ha raggiunto il policlinico Gemelli, dove effettuerà le rituali visite mediche. Una volta effettuati i test atletici, Marquinho lascerà il policlinico per recarsi nella sede giallorossa. Qui apporrà la firma sul contratto di prestito, diventando così a tutti gli effetti un calciatore della Roma.
VICE LAMELA – Marquinho è un abile esterno di sinistra offensivo, dotato di grande tecnica, e che non disprezza nemmeno la rete. Classe ’86, dal 2009 gioca per il Fluminense, con cui ha disputato fino ad ora 91 presenze segnando 9 gol. Nella stagione successiva ha vinto il suo primo titolo da giocatore professionista, contribuendo in maniera determinante alla vittoria del Brasilerao. Le sue qualità fanno sì che rappresenti un’ottima alternativa come vice Lamela, sebbene l’ex River Plate abbia una maggiore tecnica palla al piede rispetto al brasiliano, ma fisicamente Marquinho si fa preferire. Possibile un suo esordio fin dalla prossima giornata di campionato, quando la Roma incontrerà all’Olimpico il Bologna.