Tag: marko livaja

  • Emergenza Inter, Moratti si affida a Carew

    Emergenza Inter, Moratti si affida a Carew

    Carew all’Inter ormai è quasi fatta. Manca solo l’ufficialità, che arriverà subito dopo l’esito delle visite mediche di rito che dovrà sostenere il gigante norvegese. Lo stesso presidente nerazzurro Massimo Moratti, dopo l’esito del derby si era lasciato scappare un “vedremo cosa offre il mercato degli svincolati“, facendo capire come l’assenza di Milito e la pessima scelta di cedere Livaja all’Atalanta (con la prima doppietta realizzata in carriera) debbano essere colmati in qualche modo e alla svelta, per cercare di rimanere ancorati alla lotta per il terzo posto. Ma davvero il gigante Carew, o Gulliver, (suo soprannome) con alle spalle un curriculum da vero vagabondo d’Europa, riuscirà a risolvere i problemi di sterilità offensiva evidenziati dalla banda Stramaccioni? La scelta a mercato chiuso (e sbagliato visto l’addio di Livaja e l’arrivo di Rocchi) è sembrata praticamente obbligata, vista l’assenza di candidati validi, con Van Nistelrooy che avrebbe appeso gli scarpini al chiodo e Mido che non avrebbe convinto a pieno.

    John Carew | ©  Stephen Lovekin/Getty Images
    John Carew | © Stephen Lovekin/Getty Images

    Il suo score parla di 125 gol segnati in 365 partite tra Norvegia, Spagna, Francia, Inghilterra e Italia, con una breve parentesi alla Roma, (con cui ha realizzato otto gol in meno di 30 partite), ma nelle ultime due stagioni inglesi con la maglia del West Ham e dello Stoke City, Carew ha messo a segno a malapena 3 reti in circa 30 match disputati. Uno score che dimostra come la sua parabola sia assolutamente in fase discendente. C’è da considerare inoltre come l’attaccante norvegese svincolato dallo scorso luglio abbandonato il calcio giocato, si sia trasferito a Miami, dove avrebbe sfruttato la sua immagine pubblica, per entrare nel mondo della moda e dello spettacolo. Prima fotomodello aiutato dalla sua bellissima compagna, modella di professione, e in seguito nei panni di un vero e proprio attore, in un film thriller, di produzione americana. Ad oggi sarebbe pronto per lui un gettone fino alla conclusione dell’attuale stagione, di circa 300 mila euro più eventuali bonus.

    I dubbi legati all’operazione rimangono e si palesano davanti agli occhi di qualsiasi tifoso, di fede nerazzurra e non. A 34 anni, Carew con un fisico statuario, di 1,92 cm, e quasi un anno di inattività (tra un ciak e l’altro) cosa dovrebbe garantire? Solo la presenza fisica parafrasando il personaggio comico di Ruggero De Ceglie! In aggiunta rimane ancora più incompresa la partenza di Livaja che sarebbe dovuto essere sostituito da Rocchi, fermo in panchina da oltre un mese, perché sarebbe lontanissimo dalla condizione migliore per giocare. L’arrivo dell’ex capitano della Lazio rimane il mistero più buffo e incomprensibile del mercato di riparazione invernale diretto da Branca. Cercato e inseguito, fino ad essere soprannominato il vice Milito, Tommaso Rocchi, ha preso il posto inamovibile di titolare fisso sulla trequarti della panchina nerazzurra. Nel miglior stile degli Scary Movie, Branca continua a far divertire i tifosi delle altre tifoserie e rendere più appetibile il brand Inter per la creazione di barzellette comiche sul mondo del calcio.

    Rocchi più Carew, 70 anni in due per il progetto giovani che Moratti ha affidato all’unica cosa che c’è di giovane e spensierato nella rosa nerazzurra: Stramaccioni.

  • Kovacic, Schelotto e Kuzmanovic, come cambia l’Inter?

    Kovacic, Schelotto e Kuzmanovic, come cambia l’Inter?

    Dopo aver fatto vivere momenti di rabbia, mista a incredulità a tutti i tifosi nerazzurri, la dirigenza dell’Inter capeggiata da Branca, nell’ultimo spiraglio utile di mercato ha di fatto piazzato un vero e proprio ‘Triplete’ acquisto un tris di giocatori, utili a non far rimpiangere le partenze di Sneijder e Coutinho. Sfumato il sogno Paulinho, (con il contemporaneo approdo di Balo al Milan) gennaio sembrava essere il mese perfetto per far tornare l’Inter sulla cresta delle barzellette sportive. Poi come nel miglior film con finale ad effetto, sono arrivati i colpi di scena a rimediare a un impasse tragicomica: Schelotto, Kuzmanovic e la sorpresa finale Kovacic, hanno sicuramente ripuntellato la rosa nerazzurra, nei ruoli dove sembrava essere scoperta,(soprattutto in mediana dove la qualità e la corsa latitavano in modo assurdo) dando a Stramaccioni, quei rinforzi utili a riprendere la corsa al terzo posto, per tornare ad ascoltare la tanto amata sigla dell’Europa dei grandi, la Champions League.

    COME CAMBIA L’ INTER?

    Mateo Kovacic ©  Damir Sencar/EuroFootball/Getty Images
    Mateo Kovacic © Damir Sencar/EuroFootball/Getty Images

    Con l’arrivo dei nuovi innesti, come cambia la rosa nerazzurra? Via Sneijder e Coutinho, l’Inter si è privata di entrambi i trequartisti, e di gli unici giocatori in grado di inventare gioco nell’undici in campo. Nonostante l’olandese fosse ai margini del progetto e il brasiliano fosse continuamente alle prese con gli infortuni muscolari, i nerazzurri hanno rinunciato al tassello dell’uomo a ridosso delle due punte, adattando per un paio di partite in quel ruolo Fredy Guarin, con risultati non proprio soddisfacenti. La trasformazione nel modulo avviene praticamente a centrocampo dove si concentrano tutti i colpi di mercato di gennaio. Con i nuovi arrivi il modulo dovrebbe virare verso un 3-5-2 ampio, utilizzando le corsie laterali per sfruttare la corsa e la velocità degli esterni: Schelotto arrivato dall’Atalanta, dovrebbe agire sul versante opposto di Nagatomo. Al centro della mediana, riposo concesso a Cambiasso, con l’inserimento di un vero play basso in grado di vedere e creare gioco, garantito dal nuovo gioiellino Kovacic aiutato da Kuzmanovic. Rimane da capire se il giovane croato saprà ripagare la fiducia e lo sforzo economico di Moratti, o farà la fine di molti giovani in stile Coutinho. Per il momento tutti gli addetti ai lavori nell’ambito calcistico ne tessono le lodi, parlandone come un giocatore pronto per il salto di qualità, ma in fin dei conti solo il campo sarà il giudice supremo. Ovviamente, seguendo sempre in maniera più rigida i dettami del Fair Play Finanziario a cambiare drasticamente, conti alla mano, è anche il bilancio nerazzurro nella voce costi per gli ingaggi: tra la partenza di Sneijder e la nuova politica al ribasso per quanto riguarda gli stipendi dei calciatori, l’Inter avrebbe risparmiato circa 55 milioni di euro al lordo sugli ingaggi.

    Davanti rimane l’unico grande dubbio sulla partenza di Livaja in direzione Atalanta. Perché lasciar partire il giovane attaccante, senza rimpiazzarlo con un altro nome? Nonostante in campionato la punta croata non avesse di certo fatto sognare il tifo nerazzurro (ricordare il palo clamoroso contro il Genoa), in Europa League il suo score personale parlava di quattro reti segnate. L’infortunio di Milito, e la condizione certamente non proprio da grande professionista di Cassano, non dovrebbero far dormire sonni tranquilli a Stramaccioni. Palacio e Rocchi in stile tramonto della carriera, basteranno fino a giugno? Forse era il caso di far rimpatriare Longo.

  • Francesco Lodi espulso. Nervoso per l’offerta dell’Inter?

    Francesco Lodi espulso. Nervoso per l’offerta dell’Inter?

    Prima del match tra Catania e Torino sui maggiori siti sportivi nazionali era apparsa la notizia di un’offerta ufficiale dell’Inter per Francesco Lodi. Il Pirlo del Catania sembra aver convinto definitivamente una big ad affidargli le chiavi del centrocampo dopo aver dimostrato in Sicilia di aver la qualità e la giusta determinazione per occupare il cuore nevralgico di una squadra di calcio. Il centrocampista arrivato in Sicilia nello scorso mercato invernale ha conquistato a suon di gol e grandi prestazioni l’appellativo di vice Pirlo attirando su di se gli occhi attenti delle big di serie A e soprattutto l’Inter alla ricerca di qualità nella linea mediana.

    Francesco Lodi
    Francesco Lodi torna al centro del mercato | ©Maurizio Lagana/Getty Images
    Offerta ufficiale? L’Inter fa sul serio e da quanto trapela al Massimino ha recapitato nelle ultime ore l’offerta ufficiale per portare Francesco Lodi in nerazzurro nella sessione di mercato invernale. La società di via Durini avrebbe offerto 2,5 milioni di euro più la comproprietà di Lorenzo Crisetig e Marko Livaja due stelline della Primavera nerazzurra.

    Pulvirenti blocca tutto. Il patron del Catania intervistato prima del match da Sky Sport smentisce ogni trattativa togliendo tutti i big etnei dal mercato fino alla prossima estate “L’Inter su Lodi? Io non so nulla di questa offerta. – ha affermato – Da Catania non si muove nessuno fino a giugno. Il Catania ha un progetto preciso, c’è una società serie alle spalle che programma il futuro. L’interesse di grandi squadre sui nostri giocatori fa comunque piacere”.

    Francesco Lodi cosa vuole? Il centrocampista napoletano vuole cimentarsi in una realtà diversa e più competitiva? Sicuramente si e forse la volontà della società di bloccare i suoi big ad ogni costo lo ha reso nervoso e poco concentrato rovinando di fatto la sua partita e in parte quella del Catania con una manata ingenua e incomprensibile rifilata a Meggiorini dopo appena 13′ dall’inizio dell’incontro.

  • Mercato Inter, dalla Lazio in arrivo il vice Milito. Ecco Rocchi

    Mercato Inter, dalla Lazio in arrivo il vice Milito. Ecco Rocchi

    Avanti un altro! Prendiamo spunto dal popolare programma di Mediaset condotto proprio dall’interista Paolo Bonolis per aggiornarvi sulla situazione in casa Inter sul vice Milito. Nel giro di una settimana sono stati detti tanti, forse troppi nomi, alcuni fattibili, altri al limite nell’impossibile. E adesso ecco spuntare una nuova punta. Si tratta di Tommaso Rocchi, attaccante della Lazio, ai margini della squadra biancoceleste dopo l’arrivo di Petkovic. Si tratterebbe di un acquisto low cost, visto il contratto in scadenza a giugno e l’utilizzo con il contagocce in questa prima parte di stagione (appena 3 presenza in campionato e 154 minuti giocati!). Ma il giocatore laziale è davvero quello che serve a Stramaccioni? Siamo certi possa risultare più utile del giovane Livaja? I dubbi sono legittimi visto il rendimento della punta nelle ultime tre stagione.

    Il popolo nerazzurro avrebbe già espresso la propria opinione. Tante risate al momento dell’accostamento tra Rocchi e l’Inter. Preferirebbero un ritorno di Samuele Longo o la conferma di Marko Livaja.

    Potrebbe essere Rocchi il vice Milito © Dino Panato/Getty Images
    Potrebbe essere Rocchi il vice Milito © Dino Panato/Getty Images

    Le cifre – Conoscendo Lotito, difficilmente libererà l’attaccante gratuitamente, nonostante si possa liberare a parametro zero fra appena sei mesi e il suo scarsissimo utilizzo sotto la guida tecnica di Petkovic che gli preferisce Kozak e Floccari. Detto questo, il presidente laziale non potrà chiedere più di 500-600 mila euro per il cartellino dell’ex capitano biancoceleste, mentre l’accordo tra Inter e l’entourage della punta sarebbe già stato trovato sulla base di un contratto semestrale da 800 mila euro.

    Pro – Esperienza nazionale e internazionale, senso del gol e silenzioso vice Milito, pronto a scendere in campo quando chiamato in causa senza lamentarsi. Tommaso Rocchi potrebbe rivelarsi una buona riserva, da utilizzare quando l’argentino si ritroverà a riserva.

    Contro – L’età, gli infortuni e il periodo d’appannamento da tre stagioni. Non dimentichiamo infatti che si tratta di un classe ’77, ormai quasi al termine della carriera. I numeri guai muscolari ne hanno limitato le prestazioni negli ultimi campionato (52 presenze e solamente 12 gol).

    E il progetto? – Ci rimane un dubbio. Ma, in una stagione di transizione come questa con la Juventus già in fuga in campionato, non sarebbe più corretto puntare sui giovani? Livaja, nonostante qualche incertezza e qualche errore clamoroso, ha dimostrato di poterci stare nella rosa interista. Certo, non potrà diventare il trascinatore nella seconda parte di stagione, ma potrà accumulare la giusta esperienza per il proseguo della sua carriera. E perché non riportare alla base Samuele Longo? Dopo un inizio folgorante all’Espanyol sotto la cura di Pochettino, ha visto ridursi notevolmente il suo minutaggio con l’arrivo di Aguirre sulla panchina del club spagnolo. D’altronde, che stagione di transizione sarebbe se non si da un minimo di fiducia ai propri giovani?

  • Partizan-Inter Palacio, Silvestre e la difesa a 4

    Partizan-Inter Palacio, Silvestre e la difesa a 4

    Esaurito l’entusiasmo per il successo allo Juventus Stadium, Stramaccioni e l’Inter cercheranno di chiudere già stasera contro il Partizan di Belgrado la pratica qualificazione Europa League. Vincere stasera, garantirebbe ai nerazzurri un pensiero in meno per il giovedì sino a Febbraio, consentendo quindi al tecnico e alla sua rosa di gestire e indirizzare le forze sin da subito sul campionato. Nel mirino oltre alla qualificazione anticipata c’è anche la ‘statistica’, ovvero provare a centrare il decimo successo consecutivo in trasferta, che vorrebbe dire entrare di fatto con un record assoluto nella storia dei colori nerazzurri per un ‘neofita’ come Stramaccioni. Se sino a poco tempo fa i paragoni con un mostro sacro come Mourinho, potevano rasentare l’eresia, oggi l’accostamento tra i due tecnici, sembra meno utopico e fantascientifico. Lo stesso tecnico interista ha cercato di calmare i suoi e l’ambiente nerazzurro, sin troppo avanti con l’entusiasmo, spiegando come dopo la Juventus, l’unico bianconero a cui pensare sia quello del Partizan!

    Matias Silvestre © OLIVIER MORIN/AFP/Getty Images

    Le note dolenti arrivano da un’infermeria sempre più affollata. Infatti questa sera, l’attesa più grande, riguarda principalmente, su come Stramaccioni schiererà la sua Inter sempre più cameleontica. Indisponibili i due titolarissimi centrali difensivi Ranocchia e Samuel, con Chivu ancora fermo ai box, scatta l’ora X di Matias Silvestre, chiamato alla prova del riscatto dopo un inizio di stagione deludente e nell’anonimato totale. Oscurato dalla crescita esponenziale di Juan Jesus, l’argentino stasera dovrebbe scendere in campo proprio a fianco del giovane brasiliano, riproponendo una linea a quattro dietro, con Jonathan e Pereira sugli esterni. Oppure se il tecnico nerazzurro non concederà un turno di riposo a Cambiasso è molto probabile che il centrocampista argentino giochi centrale, con la classica linea a tre uomini, supportato da Juan Jesus e Silvestre. In mediana spazio a Guarin, Mudingayi, con Nagatomo e Zanetti esterni. Davanti ballottaggio tra Cassano e Palacio, con l’unica certezza di vedere dal primo minuto Marko Livajasempre presente nella competizione europea e con già due gol all’attivo. A riposo in panchina rimarranno il Principe Milito, Gargano e le nuove leve della Primavera nerazzurra.

    Dall’altro lato i padroni di casa, forti del pubblico caloroso presente allo stadio di Belgrado, cercheranno di interrompere il filotto di vittorie consecutive nerazzurre. Il tecnico Vermezovic è consapevole (soprattutto dopo il 3 a 1 rifilato dall’Inter in casa dei campioni d’Italia) della forza e del momento favorevole dei nerazzurri, ed è per questo motivo che sembra aver preparato un match con l’obiettivo di attaccare per tutti i 90 minuti la squadra di Stramaccioni. Nella scelta del modulo il Partizan dovrebbe scendere in campo con un 4-2-3-1, utilizzando una linea difensiva a quattro con Miljkovic, Ostojic, Ivanov e Volkov, e sfruttando la doppia copertura in mediana di Medo e Smiljanic. Più avanzati e sugli esterni agiranno Tomic e il giovane talento Markovic, sul quale in chiave mercato, l’Inter sembra aver messo gli occhi già da tempo. Concludono l’undici titolare Ilic subito dietro l’unica punta Scepovic.

    PROBABILI FORMAZIONI PARTIZAN-INTER :

    PARTIZAN (4-2-3-1): Petrovic; Miljkovic, Ostojic, Ivanov, Volkov; Medo, Smiljanic; Tomic, S. Ilic, L. Markovic; Mitrovic. A disp. Ilic, S. Scepovic, Sretenovic, Lazevski, S. Markovic, Jojic, M. Scepovic. All. Vermezovic

    INTER (4-4-2): Handanovic; Jonathan, Silvestre, Juan Jesus, Pereira, Obi, Mudingayi, Guarin, Nagatomo; Livaja, Palacio. A disp. Belec, Pasa, Zanetti, Benassi, Cassano, Gargano, Milito. All. Stramaccioni.

  • L’Inter giovane vince e convince contro il Neftçi

    L’Inter giovane vince e convince contro il Neftçi

    L’Inter si conferma vincente anche in Europa. A Baku Neftçi-Inter termina 1-3 con le reti nerazzurre firmate da Coutinho (splendido gol di tacco), Obi e Livaja e la rete dei padroni di casa firmata da Canales. Nell’altra gara del girone H i russi del Rubin Kazan hanno superato per 2-0 il Partizan Belgrado raggiungendo proprio l’Inter al primo posto del girone H a quota 4 punti. Gli uomini di Stramaccioni nonostante l’ampio turnover hanno avuto vita facile sul campo azero e trascinati da Coutinho e Guarin hanno conquistato la sesta vittoria stagionale in trasferta su 6 partite disputate.

    LA PARTITA – Stramaccioni conferma la difesa a 3 ma ad affiancare Silvestre e Juan Jesus c’è Cambiasso con la fascia da capitano vista l’assenza di Zanetti. Il match inizia a ritmi blandi ma l’Inter dà l’impressione di poter far male in attacco. Tale impressione si tramuta in realtà quando al 10′ arriva per i nerazzurri il meritato gol del vantaggio. A firmarlo è il gioiello Coutinho che servito splendidamente da Guarin infila di tacco il pallone in rete. Il Neftçi fa fatica a scuotersi e rischia di capitolare velocemente sotto i colpi di un inspiratissimo Coutinho. Il 20enne brasiliano fa quello che vuole in attacco e fa letteralmente impazzire la difesa avversaria con le sue giocate piene di tecnica e velocità. Al 27′ il numero 7 interista va vicino al raddoppio personale con un tiro a giro che sibila di poco a lato. Nonostante ciò il raddoppio dei nerazzurri è nell’aria e pochi minuti più tardi ci pensa Joel Obi, al rientro da titolare dopo un infortunio di 4 mesi, a siglare il raddoppio su assist del solito Guarin. Il gol di Obi permette ai nerazzurri di raggiungere il 500esimo gol nelle coppe europee. Il 2-0 spezza le gambe ai padroni di casa che reagiscono solo con una timida punizione.

    Philippe Coutinho © Valerio Pennicino/Getty Images

    Ecco allora che l’Inter decide di indirizzare il match sui binari di un allenamento andando in rete per la terza volta al 40esimo minuto grazie ad un colpo di testa a porta vuota di Marko Livaja. Per il 19enne croato è il secondo gol in Europa League in 2 partite da titolare giocate. Il primo tempo termina 3-0 per l’Inter che ad inizio ripresa però deve fare i conti con il ritorno degli avversari, desiderosi di riscattare la prestazione scialba dei primi 45′. Gli azeri dopo 5 minuti di assedio alla difesa interista trovano il gol dell’1-3 al 53′ grazie a Canales che capitalizza un cross di Wobay. Incassato il primo gol della stagione in trasferta l’Inter reagisce immediatamente con un’ottima azione di Alvaro Pereira, che va vicino al quarto gol. Nella parte finale del match pura accademia degli ospiti con Stramaccioni che fa entrare Ranocchia per Obi, Garritano per Coutinho ed infine Gargano per Guarin. I nerazzurri ottengono la prima vittoria nel girone di Europa League e adesso possono concentrarsi sull’importante derby di Milano in programma domenica sera a San Siro.

    Merita una menzione particolare Philippe Coutinho, migliore in campo, autore di uno splendido gol di tacco ed innumerevoli giocate di qualità che dovrebbero aver convinto Stramaccioni a regalargli una maglia da titolare nel derby. Infine è stata ottima la prestazione di Fredy Guarin, per il colombiano 3 assist e una presenza costante nella manovra nerazzurra.

    Le pagelle e il tabellino di Neftçi-Inter 1-3

    Neftçi (4-2-3-1):Stamenkovic 6; Shukurov 6,5, Mitreski 5,5, Yunusadze 5,5, Bertucci 6; Wobay 6,5, Sadikhov 6; Ramos 6, Valencio 5,5, Nurahmadov 6(1′ st Seyidov 6); Canales 6,5. A dips.: Balayev, Yunisoglu, Rodriguinho, Guliyev, Abdullayev Elshan, Abdullayev Araz, Mehdiyev. All.: Hajiyev.

    Inter (3-5-2): Handanovic 6; Juan Jesus 6, Cambiasso 6,5, Silvestre 5,5; Pereira 6,5, Obi 6,5 (19′ st Ranocchia 6), Guarin 7 (37′ st Gargano s.v), Mudingayi 6, Jonathan 6; Coutinho 7,5(30′ st Garritano 6), Livaja 6,5. A disp.: Castellazzi, Nagatomo, Benassi, Bianchetti. All.: Stramaccioni.

    Video highlights Neftçi-Inter 1-3 

    [jwplayer config=”30s” mediaid=”155843″]

  • Neftçi-Inter le probabili formazioni. Stramaccioni conferma Livaja

    Neftçi-Inter le probabili formazioni. Stramaccioni conferma Livaja

    Tutto pronto a Baku, dove l’Inter alle ore 18 italiane (le 21 ora locale) sfiderà i padroni di casa del Neftçi in un match valido per la seconda giornata della fase a gironi di Europa League. I nerazzurri, reduci dal pareggio casalingo con il Rubin Kazan, sono alla ricerca della prima vittoria nel girone H e proveranno ad ottenerla schierando una squadra ricca di seconde linee. Molti prezzi pregiati della rosa nerazzurra sono rimasti a Milano, dove potranno preparsi al meglio all’importante derby di domenica. La testa di Stramaccioni è già al Milan ma un impegno europeo, anche se sulla carta abbordabile, non va mai preso sottogamba.

    IN CASA INTER AMPIO TURNOVER – Per quanto concerne la formazione nerazzurra, che sfiderà i campionati azeri in carica, non è ancora certa la conferma della difesa a 3. Tuttavia se sarà difesa a 3 giocheranno Silvestre, Ranocchia e Juan Jesus con Handanovic in porta. A centrocampo spazio a chi ha giocato poco come Mudingayi, Obi e Jonathan aiutati da Alvaro Pereira e Guarin, due prime linee reduci dalla panchina con la Fiorentina. In attacco date le assenze di Palacio, Milito e Cassano ci sono pochi dubbi per Stramaccioni, che si affiderà al croato Livaja supportato dall’estro di Philippe Coutinho. Per il brasiliano quella con il Neftçi rappresenta una grande occasione per dimostrare di aver raggiunto una certa maturità. D’altronde all’ex Vasco da Gama manca solo una certa continuità perchè le sue qualità non sono mai state in discussione.

    Philippe Coutinho osservato speciale a Baku © Marco Luzzani/Getty Images

    L’AVVERSARIO – Il Neftçi è la squadra più titolata dell’Azerbaijan con i suoi 8 titoli. I campioni azeri in carica hanno tra le loro fila molti sudamericani. L’Inter dovrà fare attenzione soprattutto al reparto offensivo azero composto dal cileno Canales e dal brasiliano Flavinho. La difesa invece sarà composta dalla coppia Guliyev-Mitreski mentre sulle fasce agiranno Bertucci e Shukurov. In mezzo al campo da tenere d’occhio il capitano Sadygov, dotato di un buon tiro dalla distanza, così come potrebbero dar fastidio alla retroguardia nerazzurra i due esterni di centrocampo: il cileno Ramos e l’africano Wobay. Nella prima partita del girone H il Neftçi ha pareggiato 0-0 sul campo del Partizan Belgrado, inoltre in Europa gli azeri sono imbattuti da 14 partite (9 vittorie e 5 pareggi) ovvero dal ko con la Stella Rossa nei preliminari di Coppa Uefa 1999/2000. Questi numeri fanno capire che ad affrontare l’Inter non sarà certamente una squadra arrendevole anzi il supporto dei 25mila allo stadio potrebbe galvanizzare i padroni di casa a caccia di una storica impresa contro una delle squadre più forti della competizione.

    PRECEDENTI E QUOTE – Per Inter e Neftçi si tratta del primo confronto ufficiale così come i nerazzurri non hanno mai affrontato una squadra azera in Europa. A livello di nazionali invece ci sono 2 precedenti risalenti alle qualificazioni per Euro 2004. In entrambe le occasioni la nazionale italiana uscì vittoriosa, in particolare si impose 2-0 a Baku e 4-0 in casa. I bookmakers non danno per scontata la vittoria dei nerazzurri, che comunque partono favoriti e sono quotati a 1,65. Un pareggio vale quasi 4 volte la posta mentre una vittoria degli azeri pagherebbe quasi 5 volte l’importo giocato.

    PROBABILI FORMAZIONI Neftçi-Inter

    Neftçi(4-2-3-1): Stamenkovic; Shukurov, Guliyev, Mitreski, Bertucci; Sadygov, Imamverdiyev; Ramos, Flavinho, Wobay; Canales. Allenatore: Hajiyev

    Inter (3-5-2): Handanovic; Ranocchia, Silvestre, Juan Jesus; Jonathan, Guarin, Mudingayi, Obi, Alvaro Pereira; Coutinho, Livaja. Allenatore: Stramaccioni

  • Inter giovane in coppa, Stramaccioni pensa al Milan

    Inter giovane in coppa, Stramaccioni pensa al Milan

    Dopo aver ottenuto contro la Fiorentina la prima vittoria stagionale a San Siro, per l’Inter di Stramaccioni è già tempo di tornare in campo in Europa. Domani i nerazzurri affronteranno gli azeri del Neftçi a Baku in un match valido per la seconda giornata della fase a gironi di Europa League. Stamani l’Inter è partita alla volta di Baku ma la testa dei nerazzurri è già proiettata verso quel che sarà; domenica sera a San Siro c’è il derby con il Milan, viatico importante per la stagione nerazzurra: vincerlo significherebbe confermare il trend positivo recente e confermarsi ai vertici del campionato, perderlo invece significherebbe fare un passo indietro sia per ciò che riguarda la convinzione dei propri mezzi sia per le ambizioni del club di Corso Vittorio Emanuele.

    TESTA AL MILAN – Insomma la partita con il Milan è un obiettivo importante per l’Inter ed è proprio per questo che Stramaccioni vuole arrivarci nelle migliori condizioni possibili. A conferma di ciò basta sbirciare la lista dei convocati diramata dal tecnico romano in vista della partita europea di domani sera. Infatti nella lista di coloro che sono partiti per Baku non rientrano molti big della rosa interista come Milito, Cassano, Zanetti, Palacio e Samuel. A questi nomi si aggiungono poi gli indisponibili Sneijder, Alvarez, Chivu e Stankovic. Insomma Stramaccioni non vuole rischiare e lascia a Milano praticamente il meglio del potenziale offensivo nerazzurro, che però avrà la possibilità di rifiatare vedi Cassano e Milito e recuperare al meglio vedi Palacio in vista dell’importante derby di domenica.

    Andrea Stramaccioni © Dino Panato/Getty Images

    SPAZIO AI GIOVANI D’ATTACCO – Data la non convocazione di molti big, l’Inter domani sera contro il Neftci schiererà in attacco la coppia Coutinho-Livaja, 39 anni in due proprio gli stessi di capitan Zanetti. Il 20enne brasiliano verrà confermato titolare dopo l’ottima prova fornita con la Fiorentina mentre il 19enne croato giocherà la seconda partita europea da titolare dopo quella con il Rubin Kazan, nella quale ha siglato tra l’altro il gol dell’1-1. Detto della coppia d’attacco nerazzurra, analizziamo la possibile formazione anti Neftci contando sul fatto che Stramaccioni difficilmente cambierà il modulo tattico adottato di recente ovvero il 3-5-2. D’altronde squadra che vince non si cambia e l’Inter da quando è passata al 3-5-2 ha ottenuto 2 vittorie su 2 partite, frutto di 4 gol fatti e uno subito. La squadra inoltre ha dimostrato di saper interpretare meglio le partite giocando con questo modulo che permette all’undici nerazzurro di non mostrare troppo il fianco all’avversario.

    DIFESA A 3 CONFERMATA – Anche in Europa quindi l’Inter si schiererà con la difesa a 3 ed al posto di Samuel ci sarà Matias Silvestre pronto ad affiancare Ranocchia e Juan Jesus, entrambi reduci da prestazioni maiuscole in campionato. Nel centrocampo a 5 giocheranno molto probabilmente Jonathan e Alvaro Pereira come esterni, mentre al centro spazio a Mudingayi e Obi assieme a Fredy Guarin, con Cambiasso che rifiaterà in panchina. In porta dovrebbe essere confermato il numero 1 Samir Handanovic con Castellazzi e Belec in panchina.

    I 20 convocati dell’Inter per la trasferta europea in Azerbaijan

    Portieri: Handanovic, Castellazzi, Belec
    Difensori: Silvestre, Ranocchia, Jesus, Jonathan, Bianchetti, Nagatomo
    Centrocampisti: Guarin, Mudingayi, Cambiasso, Obi, Gargano, Benassi, Pereira
    Attaccanti: Coutinho, Terrani, Livaja, Garritano

  • Inter-Rubin Kazan 2-2. Nagatomo salva i nerazzurri al 91′

    Inter-Rubin Kazan 2-2. Nagatomo salva i nerazzurri al 91′

    Ci voleva una vittoria per sfatare il tabù di un San Siro maledetto, e ci volevano i tre punti per cominciare al meglio il cammino europeo di questa nuova Inter. Niente di tutto questo. Risultato Inter-Rubin Kazan 2 a 2. Alla fine i nerazzurri stringono i denti e riacciuffano per ben due volte, e soprattutto nel finale una partita che era sfuggita di mano per gravissime amnesie difensive. Prima l’erroraccio di Jonathan che dimostra di essere assolutamente fuori da ogni logica, e forse anche dal progetto Inter, poi la scarsa condizione di Samuel (incomprensibile non aver schierato nuovamente Juan Jesus), demoliscono ogni velleità di vittoria dei nerazzurri. Ora è chiaro come le riserve interiste non siano all’altezza dei titolari e di come la continuità non sia di certo un marchio di fabbrica di un’altalenante Inter ‘stramaccioniana’.

    LA PARTITA

    Stramaccioni secondo le previsioni attua un robusto turn over, lasciando in mediana Cambiasso, e schierando un tridente offensivo composto da Cassano, Livaja e Coutinho, con moltissimi big in panchina. Per il Rubin c’è da segnalare come Bocchetti sale dalla linea difensiva per giocare a centrocampo.

    Yuto Nagatomo © Marco Luzzani Getty Images Sport

    L’Inter è molto confusa nei primi minuti, e si vede nei numerosi errori in fase di impostazione, con una difesa ancora poco solida. Cala il buio a San Siro al quarto d’ora quando Jonathan senza un valido motivo, stende in area in maniera davvero evitabile Karadeniz regalando il penalty ai russi. Natcho dagli undici metri si fa ipnotizzare da Handanovic che para il rigore, ma la lentezza della difesa nerazzurra non evita il tap in vincente di Ryazantsev sulla ribattuta del portiere nerazzurro, portando il Rubin avanti 1 a 0. Non bastasse nel finale di primo tempo Jonathan spreca un’ottima palla gol temporeggiando troppo davanti la porta e facendosi murare la conclusione. L’Inter si sveglia negli ultimi cinque minuti del primo tempo con un’azione perfetta, confezionata da Cassano che inventa, Cambiasso che serve l’assist vincente e Livajache appoggia in rete da due passi riportando il punteggio sul pari, con la sua prima rete ufficiale in nerazzurro. Brividi per l’Inter pochi minuti dopo, quando il Rubin torna a premere sull’acceleratore e l’autore del gol Ryazntsev calciando dal limite colpisce il palo con Handanovic battuto e fortunato.

    Nella ripresa bocciatura per Jonathan, entra Guarin e Zanetti scala sulla fascia del terzino. Spreca un’occasione nettissima Livaja servito da Cassano, a tu per tu con il portiere cerca il tiro a giro sul secondo palo, ma la palla va alta di poco sulla traversa. Il giovane croato lascia il campo al 16’ per il subentrante Milito. Nonostante i cambi l’Inter non cancella la confusione evidenziata anche nel primo tempo. A cinque dal termine è blackout Inter: da un errore di Samuel in fase di rinvio Eremenko recupera palla e lancia Rondon che evita Ranocchia in velocità e batte con una gran rasoiata Handanovic portando i suoi in vantaggio per 2 a 1. L’Inter stringe i denti e nel finale attacca con un forcing costante, trovando la rete del pari nei minuti di recupero, solo grazie a un Milito ‘sacrificato’ sulla fascia in versione ala, a servire il cross a Nagatomo che in area calcia al volo realizzando un gol da cineteca. Fischio finale e pari che lascia molto amaro in bocca, dimostrando come la maledizione di San Siro sia ancora da sfatare.

    PAGELLE INTER-RUBIN KAZAN

    Handanovic 6 Lo sloveno fa quello che può con un paio di interventi decisivi e riesce anche a parare il rigore, sfortunato non evita però il gol del vantaggio russo.

    Samuel 5 The Wall, o meglio il muretto oggi. Non è più quello della scorsa stagione. Vuoi l’età o la condizione fisica non ottimale. Ma Strama lo sa e che fa? Lo schiera titolare assumendosene le responsabilità.

    Cassano 6 Non la sua miglior prestazione, ma nonostante tutto quando si sposta a destra inventa un assist per Cambiasso sul gol del 1 a 1.

    Jonathan 4,5 Braccia e gambe strappate all’agricoltura. Gioca per gli altri.

    Ranocchia 6 Nonostante faccia una buona partita, nel finale si fa prendere in velocità da Rondon. Forse avrebbe potuto fermarlo con un fallo da ultimo uomo evitando il gol del 2 a 1.

    Eremenko 6,5 L’Udinese aveva visto bene sulle sue qualità, e lui le rispolvera a San Siro nostalgico del campionato italiano, mostrando ai compagni la precisione nei passaggi come sia la sua caratteristica migliore.

    Rondon 7 Fa praticamente reparto da solo, facendo a sportellate con la retroguardia nerazzurra, e quando nel finale gli capita la palla giusta non perdona infilando Handanovic.

    Ryanzantsev 6,5 Opportunista e sfortunato. Nel primo caso rapace d’area sul rigore parato, mentre nel secondo quando il palo gli nega la doppietta personale.

    INTER: Handanovic 6,5, Jonathan 4,5 (45’ Guarin 5,5), Ranocchia 6, Samuel 5, Nagatomo 7; Zanetti 6,5, Gargano5,5, Cambiasso 5,5; Coutinho 5,5; Livaja 6,5 (61’ Milito 6), Cassano 6,5 (67’ Pereira 5,5).

    RUBIN KAZAN: Ryzhikov 5,5, Kuzmin 5,5, Cesar Navas 6, Shoronov 6, Marcano 6,5, Bocchetti 5,5 (dall’82’ Kaleshin sv), Natcho 5, Ryazantsev 6,5 (dal 70’ Orbaiz), Eremenko 6,5, Karadeniz 6,5, Rondon 7.

    Video Gol e Highlights Inter-Rubin Kazan
    [jwplayer config=”120s” mediaid=”154201″]

  • Inter-Rubin Kazan, Stramaccioni vara il turn over

    Inter-Rubin Kazan, Stramaccioni vara il turn over

    Dopo le gare preliminari, e il turno di Play off, l’Inter inizia realmente la sua avventura in Europa League, per la prima volta da quando la coppa ha preso questo nuovo formato. Stasera infatti gli uomini guidati da Stramaccioni, affronteranno nel primo match del girone di Europa League, i russi del Rubin Kazan, sul campo di San Siro, quest’anno considerato il vero e proprio nemico interno delle milanesi. Manca infatti ancora la prima vittoria stagionale sul terreno di casa da ambo le parti, con i nerazzurri incapaci di vincere e i rossoneri guidati da Allegri addirittura a secco di gol in casa in queste prime uscite stagionali. Nella classica conferenza stampa alla vigilia del match, Stramaccioni ha messo in guardia i suoi, spiegando come il Rubin Kazan sia senza ombra di dubbio l’avversario più duro del girone, e di come naturalmente l’Inter debba cercare di vincere e puntare ad arrivare il più lontano possibile in questa competizione, sfatando prima di tutto questa sera il tabù San Siro.

    Inter Rubin Kazan © Claudio Villa Getty Images Sport

    INTER-Stramaccioni sa che la sua Inter dovrà affrontare un tour de force devastante, considerando sino al 7 di ottbre (data del derby con i cugini rossoneri) non ci saranno praticamente pause più lunghe di tre giorni. Campionato, ed Europa League succhieranno ogni energia possibile dalle gambe dei suoi calciatori, e Strama a questo punto in vista della partita di stasera sta seriamente pensando a un turn over massiccio. Non cambia il modulo, con il coperto 4-3-2-1, ma cambiano gli interpreti, con una linea di difesa rinnovata, con la presenza dei ritrovati Samuel e Silvestre al centro e Jonathan e Nagatomo sulle corsie esterne. In mediana turno di riposo per Cambiasso e probabilmente per Guarin, con Gargano e Pereira pronti a sostituirli, insieme all’immancabile capitan Zanetti. Davanti restano i dubbi maggiori, considerando come Palacio sia ancora indisponibile, l’unica certezza è Cassano, con Milito che potrebbe riposare e far esordire dal primo minuto Livaja, oppure con FantAntonio a giocare da prima punta e Coutinho alle sue spalle. Occhio anche all’ipotesi del 4-3-3 con Cassano Cou e Livaja insieme.

    RUBIN KAZAN- Il tecnico dei russi Berdyev sta preparando la partita cercando di sfruttare le sue armi migliori, cercando di continuare il trend stagionale che vede l’Inter sfortunanta a San Siro. Spazio a un 4-4-2 all’accorrenza utilizzabile come 4-4-1-1, con in difesa la linea a quattro composta da Kuzmin, Cesar Navas, Kaleshin e la vecchia conoscenza del calcio nostrano Bocchetti, emigrato in Russia già da qualche anno. Da temere per i nerazzurri il finlandese Eremenko, e la fisicità di un attaccante puro di razza come Rondon, bomber venezualano ex Malaga.

    Probabili Formazioni Inter-Rubin Kazan

    Inter (4-3-1-2): 1 Handanovic; 42 Jonathan, 6 Silvestre, 25 Samuel, 55 Nagatomo; 4 Zanetti, 21 Gargano, 31 Pereira; 7 Coutinho; 99 Cassano, 22 Milito.

    A disposizione: 27 Belec, 23 Ranocchia, 40 Juan Jesus, 19 Cambiasso, 14 Guarin, 10 Sneijder, 88 Livaja.

    Rubin Kazan (4-4-1-1):1 Ryzhikov; 2 Kuzmin, 4 Cesar Navas, 27 Bocchetti, 19 Kaleshin; 8 Ryazantsev, 23 R. Eremenko, 66 Natcho, 10 Kasaev; 11 Eduardo; 99 Rondon.

    A disposizione: 24 Arlaukis, 76 Sharonov, 25 Marcano, 55 Tore, 61 Karadeniz, 6 Orbaiz, 22 Dyadyun.