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  • Capolavoro Hamilton. Kimi beffa Vettel, Alonso 5°

    Capolavoro Hamilton. Kimi beffa Vettel, Alonso 5°

    Lewis Hamilton ha vinto il Gran Premio d’Ungheria, decima prova del Mondiale 2013 di Formula 1. Sul circuito dell’Hungaroring il pilota britannico ha ripetuto la splendida prestazione dello scorso anno al volante della McLaren centrando il quarto successo in carriera sul tracciato ungherese, il primo a bordo del suo nuovo team, la Mercedes. Un capolavoro cominciato con un giro da favola nelle qualifiche del sabato, dove Lewis ha strappato di forza una pole position che sembrava saldamente nelle mani del favoritissimo Vettel, e continuato con un dominio netto per i 70 giri di gara in cui nessuno è riuscito a tenergli testa. Al contrario di quello che ci si aspettava alla vigilia il gran caldo non ha influito sul degrado degli pneumatici della W04 che sta entrando di prepotenza nella lotta per entrambi i titoli iridati, e ciò ha permesso all’anglo-caraibico di poter sfruttare al meglio il suo stile di guida e spingere fino al limite; ne sa qualcosa Webber, beffato per ben due volte alla curva 3 con un fenomenale sorpasso all’esterno che ha permesso al pilota dell Mercedes di avere pista libera davanti a sè e imprimere il proprio ritmo.

    Lewis Hamilton
    Lewis Hamilton © Mark Thompson/Getty Images

    Tutto ciò che invece non è riuscito a Sebastian Vettel, il grande favorito per la vittoria del GP  e invece vera delusione del week-end. Il campione tedesco non è riuscito a replicare alla grande prestazione di Hamilton nelle qualifiche ed ha finito per essere beffato anche da Kimi Raikkonen, che grazie ad una sosta in meno è riuscito a scavalcare il tre volte campione del mondo in carica e a prendersi la seconda posizione finale. Al finlandese infatti è bastato tenere il suo ritmo di gara con una Lotus particolarmente in forma e come sempre dolcissima sulle gomme per far si di ritrovarsi davanti alla Red Bull numero 1; le caratteristiche tortuose del circuito che non favoriscono di certo i sorpassi hanno poi fatto il resto con Vettel che le ha tentate davvero tutte pur di scavalcare il finnico che ora è diventato il primo avversario anche nella classifica generale.

    Il tedesco invece è stato sfortunato nelle dinamiche di gara che per ben due volte lo hanno visto uscire dai pit-stop alle spalle della McLaren di Button, duello in cui il pilota della Red Bull ha avuto anche il danneggiamento dell’ala anteriore in seguito ad un contatto con il posteriore della McLaren numero 5 che ha fatto da tappo favorendo l’allungo dell’ex compagno di squadra Hamilton.

    Quarto posto per Mark Webber, autore davvero di una bella gara in risposta ai problemi avuti nelle qualifiche del sabato al Kers che lo hanno fatto qualificare in decima posizione. L’australiano, partito con una strategia di pneumatici diversa rispetto ai primi, ha recuperato diverse posizioni portandosi a ridosso delle posizioni di vertice e classificandosi davanti a Fernando Alonso, centrando l’obiettivo del team Red Bull di classificare entrambe le monoposto davanti allo spagnolo.

    Per il pilota della Ferrari invece è arrivata l’ennesima delusione portata dalla scarsa competitività della F138. Le novità aerodinamiche apportate per questo GP non hanno funzionato e in casa Ferrari si sta cercando di compiere un passo indietro per raddrizzare la situazione. La Rossa non ha mai avuto il passo per lottare per la vittoria e in più si è commesso l’errore nelle libere di concentrarsi sul giro singolo e non sul passo gara segno che le idee a Maranello sono tutt’altro che chiare. E sarebbe potuta andare ancora peggio se non fosse stata comminata una penalità a Romain Grosjean, a cui è stato inflitto un drive throught per un contatto a metà gara con Button. Il pilota francese, che oggi aveva il passo per lottare per la vittoria, si è portato nel finale nella scia dell’asturiano che tuttavia è stato bravo a non lasciare spiragli per un sorpasso portando a casa almeno il quinto posto.

    Settimo Jenson Button, che ha davvero sgomitato per ottenere oggi il miglior risultato possibile. L’inglese è stato autore di una gara generosa che lo ha portato a chiudere davanti alla Ferrari di Felipe Massa. A punti anche l’altra McLaren di Sergio Perez che ormai ha recuperato la distanza in classifica costruttori dalla Force India, e Pastor Maldonando che ha regalato il primo punto stagionale alla Williams. Fuori Nico Rosberg a pochi giri dal termine della gara per la rottura del motore Mercedes. Sfortunatissimo il pilota tedesco che dopo il contatto con Massa ad inizio gara si è ritrovato a centro gruppo perdendo molto terreno dai primi.

  • Vettel trionfa al Nurburgring davanti alle Lotus. Alonso 4°

    Vettel trionfa al Nurburgring davanti alle Lotus. Alonso 4°

    Sebastian Vettel ha trionfato nel Gran Premio di Germania sul tracciato del Nurburgring, nono appuntamento della stagione 2013 di Formula 1. Il pilota della Red Bull ha messo il suo primo sigillo sullo storico tracciato tedesco, sul quale prima d’ora non aveva mai vinto pur essendoci andato molto vicino, grazie ad una strategia di gara impeccabile frutto anche di una grande partenza che gli ha permesso di balzare subito al comando e imprimere il proprio ritmo alla corsa, e nonostante gli episodi in gara parevano girare tutti a suo sfavore il campione del mondo in carica ha saputo resistere alla grande agli attacchi minacciosi degli avversari alle sue spalle, andando a tagliare per primo il traguardo sotto la bandiera a scacchi riscattando la delusione del ritiro di una settimana fa a Silverstone con 25 punti importantissimi che gli permettono di allungare il passo nella classifica generale del Campionato.

    Alle spalle del tedesco hanno chiuso le due Lotus di Kimi Raikkonen e Romain Grosjean, in netta crescita rispetto alle ultime uscite stagionali e ritornate sugli standard prestazionali di inizio campionato. Nonostante una strategia di gara diversa entrambi i piloti di Enstone sono rimasti in gioco per la vittoria fino all’ultimo anche se si è dovuto ricorrere ad un gioco di squadra per permettere al finlandese, nettamente più veloce del compagno di squadra grazie agli pneumatici a mescola morbida montati nel finale, di andare ad insidiare la posizione di Vettel senza però risultati. Comunque molto importante il risultato del team inglese che dopo la disastrosa gara di casa a Silverstone è ritornata a piazzare i suoi due piloti sul podio.

    Podio da qui è rimasto giù per un soffio Fernando Alonso che le ha tentate tutte per scavalcare Grosjean senza riuscire a trovare il guizzo giusto per agganciare la terza posizione. Ancora una volta lo spagnolo è riuscito a limitare i danni in gara dopo che le disastrose qualifiche chiuse all’ottavo posto avevano fatto presagire una gara tutta in salita, e in effetti così è stato ma Nando è riuscito a difendersi bene portando a casa il massimo risultato possibile. Giornata agrodolce per la Ferrari che ha visto il ritiro dopo soli 4 giri di Felipe Massa finito in testacoda alla prima curva per un probabile problema tecnico.

    Delusione in casa Mercedes, dopo la pole del sabato Di Lewis Hamilton che aveva fatto sperare il team di Stoocarda in una gara da assoluti protagonisti. La W04 invece si è dimostrata assolutamente sottotono soffrendo ancora le alte temperature e solamente all’ultimo giro l’anglo-caraibico è riuscito a conquistare la quinta posizione ai danni di Jenson Button. Ci si attendeva decisamente di più da Nico Rosberg, vincitore dell’ultima gara a Silverstone e solo nono al termine del GP, autore di una gara abbastanza anonima.

    Sebastian Vettel
    Sebastian Vettel © Paul Gilham/Getty Images

    In ripresa rispetto alle ultime gare la McLaren, entrata in zona punti sia con Button, sesto dopo una ottima strategia che gli ha permesso di effettuare un pit in meno rispetto agli altri, che con Sergio Perez, ottavo, scavalcato solo nel finale da Mark Webber quando si è ritrovato in crisi con le gomme. Sfortunatissimo invece l’australiano costretto ad una gara di rimonta dall’ultima posizione dopo lo spiacevole inconveniente in corsia dei box; lo pneumatico avvitato male da un meccanico si è sganciato dalla sua RB8 andando a colpire un cameraman trasportato subito al centro medico per accertamenti. Il numero due della Red Bull è stato poi aiutato a ripartire dai meccanici dopo un nuovo pit-stop.

    Grande risultato per Nico Hulkenberg, che per la seconda gara consecutiva è riuscito ad entrare nella top-ten e a chiudere in decima posizione. Sicuramente una bella vetrina per un pilota che sta nettamente stracciando il suo compagno di squadra per aspirare ad un volante più prestigioso nella prossima stagione.

    Momenti di vera paura al 39esimo giro: la Marussia di Jules Bianchi ferma a bordo pista dopo un problema al motore viene letteralmente dimenticata dai commissari facendola scivolare pericolosamente sulla pista in prossimità dell’ultima chicane, dopo il lungo rettilineo dell’ Hatzenbects. Per fortuna in prossimità del tratto di pista non transitava nessuna vettura ma l’episodio di fatto ha inevitabilmente causato l’uscita in pista proprio a metà gara della safety-car rimescolando le carte e rendendo la seconda parte della corsa decisamente avvincente.

  • Rosberg ringrazia Vettel e vince a Silverstone. 3° Alonso

    Rosberg ringrazia Vettel e vince a Silverstone. 3° Alonso

    Una gara pazzesca. E’ questo il primo termine che viene in mente pensando al Gran Premio di Gran Bretagna 2013, ottavo appuntamento del Mondiale di Formula 1. (altro…)

  • Pole di Hamilton a Silverstone. 2° Rosberg davanti alle Red Bull. Solo 10° Alonso

    Pole di Hamilton a Silverstone. 2° Rosberg davanti alle Red Bull. Solo 10° Alonso

    Lewis Hamilton conquista la pole position nel Gran Premio di casa a Silverstone. Il pilota inglese, col tempo “monstre” di 1:29.607, strappa proprio al fotofinish la prima posizione in griglia al compagno di scuderia Nico Rosberg, conquistando la seconda pole stagionale e monopolizzando ancora una volta la prima fila in qualifica e dimostrando di essere ancora la monoposto più veloce sul giro secco, lasciando la seconda fila alle due Red Bull di Sebastian Vettel e Mark Webber, qualificatisi rispettivamente in terza ed in quarta posizione sulla griglia di partenza attardati di 5 decimi dal beniamino di casa.

    Lewis Hamilton
    Lewis Hamilton © Alexander Klein/Getty Images

    Grandissima prestazione delle due Force India di Paul di Resta e Adrian Sutil, che ottengo il quinto e il settimo tempo e della Toro Rosso di Daniel Ricciardo il quale si inserisce proprio tra le monoposto della scuderia indiana ottenendo la sesta posizione in griglia. A seguire le Lotus di Romain Grosjean e di un Kimi Raikkonen molto in ombra, chiude la Q3 Fernando Alonso con una Ferrari sottotono che ha fatto fatica a rientrare anche in Q2, nonostante i proclami di miglioramento dettati qualche settimane fa dopo la deludente qualifica canadese di Montreal. Undicesimo Jenson Button le cui scarse prestazioni in pista ormai non fanno neanche più notizia, scavalcata in classifica anche da Force India e Toro Rosso, segno di un’allarmante regressione che sembra non avere fine. Felipe Massa, ancora una volta eliminato in Q2, finisce dodicesimo dopo l’ennesimo weekend nero della sua lunga e incostante carriera in Ferrari, segnato da un altro incidente di cui è stato protagonista nelle libere del venerdì, lasciando spazio a molte voci di mercato che lo allontanerebbero dalla scuderia di Maranello.

    Come spesso è accaduto nel corso del campionato, la Red Bull in gara ha completamente capovolto lo scenario delineatosi durante le qualifiche del sabato, mostrando una netta superiorità sulle Mercedes per affidabilità e consumo delle gomme. Staremo a vedere se ancora una volta Sebastian Vettel sarà in grado di allungare in classifica sui rivali o se i progressi compiuti dalla scuderia tedesca daranno nuova linfa ad un Mondiale che sembra già essersi incanalato su binari ben precisi, Fernando Alonso permettendo…

     

  • Vettel, dominio assoluto a Montreal. Alonso limita i danni, è 2°

    Vettel, dominio assoluto a Montreal. Alonso limita i danni, è 2°

    Sebastian Vettel ha vinto il Gran Premio del Canada sul circuito di Montreal, sesto appuntamento della stagione 2013 di Formula 1. Sul tracciato canadese il pilota della Red Bull ha dominato dal primo all’ultimo giro grazie ad un passo gara insostenibile per gli avversari che non hanno potuto far altro che veder allontanare giro dopo giro la sagoma viola e blu della RB8 numero 1, la cui leadership in gara non è mai stata messa in discussione neanche nei valzer dei pit-stop. Il tedesco con una gestione di gara pressochè perfetta è così riuscito ad apporre la prima firma nell’albo d’oro di Montreal, la 28esima totale della carriera, pur ottenuta con qualche rischio di troppo come quello corso nelle prima fasi di gara che ha portato il campione del mondo in  carica a sfiorare il muretto all’uscita della prima chicane.

    Sebastian Vettel
    Sebastian Vettel in pole nel GP del Canada © Mark Thompson/Getty Images

    Ma nonostante ciò la prima posizione non è mai stata in dubbio, al contrario è stata apertissima la lotta per la seconda posizione. Lewis Hamilton che sembrava sicuro del secondo gradino del podio ha ceduto clamorosamente nell’ultima parte di gara, dopo il secondo pit-stop, venendo raggiunto da Fernando Alonso che a 8 giri dalla fine gli ha soffiato il secondo posto. Il ferrarista forse poteva essere l’unico in grado di poter impensierire il vincitore coma ha dimostrato il duello a distanza sul filo dei millesimi per ottenere il giro più veloce ma sulla sua condotta di gara ha pesato l’aver fatto i primi giri alle spalle della Williams di Valterri Bottas, che sull’asciutto ha perso la competitività avuta nelle qualifiche del sabato rallentando lo spagnolo. Per il pilota della Mercedes sono affiorati invece i soliti problemi di usura gomme che lo hanno costretto a cedere agli attacchi dell’asturiano, e peggio è andata al suo compagno di squadra Nico Rosberg autore di tre pit-stop e di una gara abbastanza anonima chiusa solamente al quinto posto e ad un distacco abissale, un minuto e dieci secondi, primo dei non doppiati. Sfortunato invece è stato Mark Webber, quarto finale, che avrebbe potuto giocarsi benissimo il podio se solo nelle fasi cruciali del GP, nel bel mezzo del duello con Alonso, non fosse stato autore di un contatto con la Caterhem del doppiato Van Der Garde, contatto che ha provocato il danneggiamento dell’ala anteriore e la conseguente perdita di carico aerodinamico per circa metà della gara. All’ australiano è andato comunque il merito e la soddisfazione di aver ottenuto il giro più veloce di gara nell’ultimo giro della corsa.

    In sesta posizione ha chiuso il francese della Toro Rosso Jean Eric Vergne che no nonostante sia stato il primo tra i doppiati ha portato punti pesanti a casa per il team. Alle sue spalle l’inglese Paul Di Resta che con una strategia ad un solo pit-stop e una prima parte di gara lunga ben 54 giri è riuscito a portare a casa un ottimo sesto posto. A punti anche il compagno di squadra Adrian Sutil che ha chiuso la top-ten guadagnando un punticino nonostante un drive-through per aver ignorato le bandiere blu “vendicandosi” nei confronti dell’ex amico Hamilton che, rallentato, è stato poi superato da Alonso.

    Ottava posizione per Felipe Massa, che ha compiuto un ottima rimonta dalla 16esima posizione iniziale risultando anche uno dei piloti più attivi in pista con il maggior numero di sorpassi, mentre abbastanza opaca è stata la giornata della Lotus e di Kimi Raikkonen, nono e senza uno spunto degno di nota; il finlandese ha chiuso per la 24esima gara consecutiva nella zona punti, conquistando il record, ma ha perso la seconda posizione in classifica generale in favore di Alonso. A punti non è andata invece nessuna delle due McLaren che è rimasta a secco dopo ben 64  gare in cui almeno uno dei due piloti chiudeva in zona punti; Sergo Perez e Jenson Button si sono classificati rispettivamente in 11esima e 12esima posizione e  tutto ciò rappresenta benissimo la situazione disastrosa attuale del team di Woking, entrata in una crisi che sembra non avere fine

  • Rosberg domina a Montecarlo. A podio le Red Bull, Alonso 7°

    Rosberg domina a Montecarlo. A podio le Red Bull, Alonso 7°

    Nico Rosberg ha trionfato nel Gran Premio del Principato di Monaco, sesto appuntamento della stagione di Formula 1. Sul circuito di Montecarlo il tedesco ha dominato la gara mantenendo la testa della classifica dall’inizio alla fine avvantaggiato anche dalle caratteristiche del circuito che non ha favorito i sorpassi. Su questo tipo di tracciato cittadino era importante dunque partire davanti e il pilota della Mercedes è stato abilissimo a sfruttare la pole position conquistata nelle qualifiche del sabato, la terza della stagione ottenuta in modo consecutivo dopo quelle ottenute in Bahrain e in Spagna, per regalarsi e regalare al team della stella a tre punte il primo successo della stagione, il secondo dal rientro in F1 dopo quello ottenuto in  Cina nella scorsa stagione sempre con Rosberg al volante. Il successo del giovane figlio d’arte rimanda alla memoria del papà Keke che proprio 30 anni fa su questo circuito ottenne la vittoria dopo aver conquistato il titolo iridato.

    Nico Rosberg
    Nico Rosberg © Bryn Lennon/Getty Images

    Come era prevedibile lo spettacolo del Principato di Monaco è stato terribilmente noioso nonostante i piloti fossero tutti velocissimi e velocissimi racchiusi l’uno dall’altro soltanto da una manciata di decimi. Questo almeno fino a metà gara e precisamente fino al giro numero 30 dove l’episodio sparti acque è stato decisamente l’incidente di Felipe Massa che ha perso il controllo della sua Ferrari alla Saint-Devote in una dinamica pressochè uguale all’incidente delle libere del sabato che lo ha obbligato a saltare le qualifiche. L’episodio involontariamente ha favorito le due Red Bull che nel valzer dei pit-stop sono riuscite a sopravanzare la Mercedes di Lewis Hamilton, che in un sol colpo ha perso due posizioni. L’anglo-caraibico, alla ripresa della corsa, le ha tentate davvero tutte per riportarsi davanti ma i suoi attacchi come prevedibile sono stati vani; tutto a vantaggio di Sebastian Vettel che nonostante una gara priva di acuti degni di nota è riuscito a raccogliere il massimo risultato con il minimo sforzo piazzandosi in seconda posizione incrementando il suo vantaggio in classifica sugli inseguitori diretti.  A Mark Webber è andata la gioia del “virtuale” gradino più basso del podio. Il pilota australiano come il compagno di squadra ha corso una gara regolare e dopo aver guadagnato in modo fortunoso la terza posizione si è limitato a resistere nel finale agli attacchi di un’arrembante Hamilton raccogliendo un risultato importante dopo le ultime uscite abbastanza deludenti.

    Questi sono stati i quattro piloti racchiusi praticamente in pochi secondi, alle loro spalle il vuoto con Adrian Sutil quinto ma ad una quindicina di secondi. Grande risultato comunque quello del pilota della Force India bravissimo a cogliere le poche posiibilità di sorpasso che la pista gli ha presentato. Il tedesco ha fatto vittime illustri, come Alonso e Jenson Button, che poi ha chiuso alle sue spalle in sesta posizione, superati entrambi al tornantino della Loews e si è preso la soddisfazione di centrare il miglior risultato di sempre sulla pista monegasca, riscattandosi proprio quì dove nel 2008 Raikkonen, allora alla Ferrari, lo tamponò facendogli perdere la quarta posizione.

    Delusione in casa Ferrari, dove, come già detto, Massa ha chiuso con un incidente che lo ha portato in ospedale per accertamenti, mentre Fernando Alonso ha addirittura peggiorato la posizione, già non buona, delle qualifiche. Il ferrarista infatti ha chiuso in settima posizione e ha nettamente peggiorato la prestazione rispetto a Barcellona dove la F138 sembrava imprendibile; l’asturiano ha infatti subito il sorpasso di Sutil alla Loews e ha dovuto cedere la posizione a Perez per aver tagliato la chicane all’uscita del tunnel dopo il tentativo di sorpasso parzialmente riuscito del messicano, e come se non bastasse ha dovuto faticare per mantenere la posizione ai danni della Toro Rosso di Jean-Eric Vergne a dimostrazione di un’eccessiva usura delle gomme nel finale.

    Da rivedere invece la gara di Sergio Perez, che ha mostrato luci e ombre. Il messicano si è prima esibito in una grande rimonta a suon di sorpassi che gli avevano fatto guadagnare la sesta posizione, poi ha gettando tutto al vento azzardando il solito sorpasso dopo il tunnel ai danni di Raikkonen centrandolo in pieno e procurandogli una foratura che lo ha relegato in 16esima posizione; il finlandese ha poi reagito da campione recuperando fino alla decima posizione e guadagnando un punto. Il pilota della McLaren si è invece fermato qualche tornata più tardi per aver danneggiato la parte anteriore della vettura.

    Da segnalare anche al 45esimo giro il bruttissimo incidente alla curva delle piscine tra Max Chilton e Pastor Maldonado che ha causato la bandiera rossa e la sospensione momentanea della gara per mezz’ora per permettere ai commissari di pulire la pista dai detriti. Per fortuna non c’è stata nessuna conseguenza per nessuno dei piloti coinvolti.

  • Rosberg in pole position a Montecarlo

    Rosberg in pole position a Montecarlo

    Mercedes ancora protagonista nelle qualifiche della Formula 1: sul circuito di Montecarlo il più veloce è  Nico Rosberg che ottiene la terza pole consecutiva in stagione, la quarta di fila per la Mercedes, che da un mese a questa parte riesce sempre a piazzare entrambe le monoposto in prima fila nelle qualifiche del sabato. Il pilota  tedesco ferma il cronometro sull’1:13.876, precedendo il suo compagno di squadra Lewis Hamilton per poco meno di un decimo  (+0.091), in seconda fila si sono piazzate le due Red Bull, con Sebastian Vettel (1:13.980) davanti a Mark Webber. Quinta piazza per la Lotus di Kimi Raikkonen, che riesce a tenere dietro il ferrarista Fernando Alonso per soli 2 millesimi, settimo Sergio Perez con la sua Mclaren, poi Adrian Sutil su Force India, Jenson Button (McLaren) e Vergne (Toro Rosso) a chiudere la top ten. Felipe Massa, autore di un incidente durante le terze libere, partirà ultimo.

    Nico Rosberg
    Nico Rosberg © Bryn Lennon/Getty Images

    Le qualifiche monegasche sono iniziate sotto una leggera pioggia che ha reso l’asfalto del circuito del Principato viscido e insidioso, nel quale un minimo errore poteva essere pagato a caro prezzo. Su un tracciato dove i sorpassi in gara risultano pressocchè impossibili, la conquista della pole diventa fondamentale, e le favorite Mercedes devono faticare più del previsto già dalla Q1, che ha visto tanti outsider nelle prime posizioni grazie alla variabilità delle condizioni meteorologiche che ha mischiato le carte in tavola. Durante la Q2 sono emersi i veri valori delle big e con l’asfalto ormai asciutto i piloti di testa non hanno avuto grossi problemi ad entrare nella Q3, eccetto per Alonso che ha quasi compromesso la sua qualifica entrando due volte ai box negli ultimi 3 minuti della seconda manche. Nei 10 minuti finali della  Q3  la tensione è palpabile: tutti in pista con gomme super morbide e Nico Rosberg estrae dal cilindro un giro grandioso che gli permette di conquistare la pole davanti al compagno di box Hamilton e a Sebastian Vettel, segno evidente della superiorità in qualifica delle Mercedes rispetto alle avversarie.

    Tanta amarezza in casa Ferrari dopo le qualifiche: Fernando Alonso, che partirà sesto, è visibilmente deluso dall’andamento della sua monoposto. Lo spagnolo ha dichiarato che la F138 ha fatto un passo indietro rispetto alle prove del giovedì e che era importante partire nelle prime posizioni per tentare di vincere la gara domenica. Peggio è andata a Massa, che non è sceso in pista a causa di un incidente occorsogli nelle prime libere del sabato: l’impossibilità dei meccanici di riparare in tempo la monoposto, distrutta nell’impatto contro il guard-rail alla Saint-Devote, ha costretto il brasiliano a restare fermo ai box e conseguentemente a partire ultimo in griglia nella gara di domani.

  • GP Bahrain: Vettel imprendibile. A podio le Lotus, Alonso 8°

    GP Bahrain: Vettel imprendibile. A podio le Lotus, Alonso 8°

    Sebastian Vettel ha vinto a mani basse la nona edizione del Gran Premio del Bahrain, quarto appuntamento della stagione 2013 del Mondiale di Formula 1. Sul circuito di Sakhir il pilota tedesco ha letteralmente dominato la gara (altro…)

  • Rosberg in pole in Bahrain, Vettel 2° precede Alonso

    Rosberg in pole in Bahrain, Vettel 2° precede Alonso

    Nico Rosberg ha ottenuto la pole position del Gran Premio del Bahrain, quarto appuntamento del Mondiale 2013 di Formula 1.  (altro…)

  • Raikkonen davanti nelle prime libere in Bahrain. Bene le Ferrari

    Raikkonen davanti nelle prime libere in Bahrain. Bene le Ferrari

    Kimi Raikkonen è stato il pilota più veloce al termine della prima sessione di prove libere svoltasi sul circuito di Sakhir che domenica ospiterà la nona edizione del Gran Premio del Bahrain. Il pilota finlandese ha fermato il cronometro sul tempo di 1:34.154 rispondendo così alle due Ferrari che nella sessione del mattino si erano imposte grazie al primo e al secondo tempo di Massa e Alonso, effettuando un tempo di circa tre decimi più veloci rispetto ai due alfieri di Maranello.

    Kimi Raikkonen
    Kimi Raikkonen © Tom Gandolfini/Getty Images

    Raikkonen ha preceduto le due Red Bull di Mark Webber e Sebastian Vettel, entrambe velocissime e staccate di un soffio dalla E21 del finlandese. L’australiano paga soltanto 30 millesimi mentre il tedesco poco più di un decimo, ma come sempre le due vetture di Milton Keynes sembrano essere messe bene soprattutto sul passo gara. Cosa che non sembra mancare neanche alla Ferrari che nel pomeriggio hanno un pò peggiorato la loro prestazione terminando rispettivamente in quarta e sesta posizione con Fernando Alonso e Felipe Massa.  Questo il verdetto di queste prime libere che hanno messo in mostra come Ferrari soprattutto, ma anche Red Bull e Lotus con Raikkonen abbiano un passo decisamente superiore rispetto agli altri il che fa presagire ad una lotta in qualifica e gara ristretta a questi cinque piloti che sono molto vicini in termini prestazionali. Con l’incognita Force India che con Paul Di Resta è riuscita a piazzarsi tra le due Rosse in quinta posizione a dimostrazione di come su questo tracciato le differenze siano pressochè minime.

    A seguire troviamo Romain Grosjean che ha chiuso in sesta posizione la sua giornata di prove. Il francese ha potuto usufruire del nuovo telaio portato appositamente per la sua E21 per questa gara da Enstone e il suo distacco dal compagno di squadra in vetta è racchiuso sotto il mezzo secondo. Attardate invece le due Mercedes che troviamo ai margini della top-ten con l’ottavo tempo di Nico Rosberg e il decimo di Lewis Hamilton. In particolare il pilota anglo-caraibico si è trovato molto in difficoltà con la gestione degli pneumatici che ancora una volta hanno mostrato un forte degrado, mentre il tedesco ha saputo difendersi meglio del compagno di team chiudendo in seconda posizione la prima parte di libere. Male ancora una volta le McLaren, ancora una volta fuori dalla top-ten in 11esima e 13esima posizione con Button e Perez e le prime vetture ad avere oltre un secondo di ritardo dalla vetta. Il sesto tempo dell’inglese nella sessione mattutina aveva illuso gli uomini di Woking che invece nel turno pomeridiano sono tornate a navigare a centro gruppo.