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  • Russia 2018: Mandzukic regala una storica finale alla Croazia

    Russia 2018: Mandzukic regala una storica finale alla Croazia

    Un gol storico, un gol arrivato al minuto 109 con la firma di Mario Mandzukic, un gol che ha permesso alla Croazia di conquistare la prima storica finale di un Mondiale.

    L‘Inghilterra colleziona una pesante delusione, non riuscendo nell’impresa di tornare a disputare l’ultimo atto del mondiale, obiettivo che aveva ottenuto solo nel 1966, anno del successo casalingo.

    La gara si era messa bene per gli inglesi con il gol dopo pochi minuti su punizione di Trippier. Gli uomini di Dalic hanno provato a reagire e nella ripresa, quando Perisic ha deciso di accendersi, ha trovato il pari con il gol proprio del centrocampista nerazzurro che, dopo un palo al 71°, ha trovato l’assist vincente per Mandzukic al minuto 109°.

    Domenica la Croazia se la vedrà contro la Francia per provare ad entrare ancora di più nella storia del calcio.

     

    Veniamo al racconto della seconda semifinale del mondiale di Russia 2018, Croazia-Inghilterra.

    Pronti via e l’Inghilterra passa subito in vantaggio con la perfetta punizione calciata da Trippier al minuto 5°. La Croazia non riesce nella reazione e la squadra inglese prova ad approfittarne. Alla mezz’ora clamoroso errore di Kane che solo davanti a Subasic colpisce il portiere, sulla respinta, da posizione angolata centra in pieno il palo, il guardalinee alza la bandierina invalidando il gioco, dal replay però rimane qualche dubbio. Lo spavento sveglia i croati che cominciano a spingere. Il primo tempo si chiude sul 1-0 per l’Inghilterra.

    Si riparte con gli stessi 22 protagonisti in campo. Nei primi dieci minuti non si assiste a grandi occasioni con la Croazia che cerca di creare possibilità  ma commette sempre troppi errori. Al 66° gran tiro di Perisic, s’immola Walker che respinge. Passano solo 2 minuti e su un perfetto cross di Vrsaljko, Perisic s’inserisce e con una bella acrobazia mette la palla alle spalle di Pickford. Il numero 4 della Croazia è “On Fire” e al 71° con un gran diagonale supera Pickford ma il palo salva l’Inghilterra. Al 82° grande occasione per Mandzukic che stoppa bene ma si fa respingere il tiro da Pickford. Le due squadre non riescono a superarsi, si va ai supplementari.

    Si riparte con un’Inghilterra più propositiva rispetto ad una Croazia più attendista. Al 98° gran colpo di testa di Stones, Subasic è superato ma sulla linea c’è Vrsaljko che di testa allontana. Nel primo minuto di recupero Mandzukic si lancia su gran cross di Perisic, l’attaccante croato tocca il pallone ma Pickford in uscita salva prima di travolgerlo. Il primo tempo supplementare si chiude sul 1-1.

    Si riparte e dopo due minuti la Croazia ha la chance per il vantaggio, Brozovic è bravo a farsi trovare libero su azione da corner, va al tiro ma non inquadra la porta.  Al minuto 109 Perisic effettua una sponda di testa, Mandzukic sbuca alle spalle della difesa inglese e batte Pickford. Al 119° Kramaric spreca un contropiede cercando la conclusione, anziché servendo Perisic solissimo. Non succede altro, la rete di Mario Mandzukic porta la Croazia ad una storica finale mondiale. L’Inghilterra si ferma ad un passo dall’ultimo atto.

     

    CROAZIA – INGHILTERRA 2-1 (5° Trippier (I), 68° Perisic (C), 109° Mandzukic (C))

    Croazia (4-2-3-1): Subasic; Vrsaljko, Lovren, Vida, Strinic (94° Pivaric); Rakitic, Brozovic; Rebic (101° Kramaric), Modric (118° Badelj), Perisic; Mandzukic (115° Corluka).

    Allenatore: Dalic.

    Inghilterra (3-5-2): Pickford; Walker (112° Vardy), Stones, Maguire; Trippier, Dele Alli, Henderson (97° Dier), Lingard, Young (91° Rose); Sterling (74° Rashford), Kane.

    Allenatore: Southgate.

    Arbitro: Cakir.

    Ammoniti: Mandzukic (C), Walker (I), Rebic (C).

  • Juve che beffa, la rimonta si ferma al 97°

    Juve che beffa, la rimonta si ferma al 97°

    Una beffa, una vera e propria doccia gelata nell’ultimo minuti di recupero toglie alla Juve la gioia di una vera e propria impresa sfiorata al Bernabeu.

    I Bianconeri hanno giocato una grandissima partita, passati subito in vantaggio, hanno chiuso il primo tempo sul 2-0 grazie alla doppietta di Mandzukic. Al 61° al gol di Matuidi la rimonta era stata totalmente compiuta. Sembrava tutto apparecchiato per i supplementari poi a pochi secondi dal 93° è arrivato il rigore fischiato per il contatto Benatia-Vazquez che ha portato alle violente proteste di Buffon, poi espulso, e al gol di Cristiano Ronaldo che ha fissato l’uno a tre che è valso il passaggio del turno per i Blancos.

    C’è tanto rimpianto, un po’ per la gara d’andata, la si poteva giocare decisamente meglio, un po’ per l’episodio finale, a Torino un contatto su Cuadrado all’ultimissimo secondo non fu fischiato.

    Alla Juventus rimane la piccola soddisfazione di aver tenuto in scacco il Real Madrid ed aver espugnato il Bernabeu con un 3-1 che purtroppo però non è servito al passaggio del turno.

    Veniamo al racconto della gara.

    Pronti via e la Juventus passa subito in vantaggio, grande azione di Douglas Costa, palla a Khedira che pennella un cross perfetto per la testa di Mandzukic ed il croato segna. Al 7° ancora Douglas Costa, il brasiliano va via sul fondo ma Navas è bravo a salvarsi in due tempi su Higuain. Al 10° una leggerezza di Mandzukic permette al Real di arrivare in area con la combinazione veloce, Bale va al tiro, Buffon respinge corto, il gallese ci riprova di tacco ma mette fuori. Al 13° il Real trova il pareggio ma Isco si fa trovare in fuorigioco sulla respinta di Buffon. La Juve però c’è e Mandzukic su corner ha una grossa chance per raddoppiare ma il suo tocco sul corner di Pjanic è troppo centrale. Al 17° problema per Allegri, De Sciglio è costretto a lasciare il campo per infortunio a Lichtsteiner. Al 34° Isco scatta sul filo del fuorigioco, si presenta davanti a Buffon ma il portiere della Juve è bravo a chiudere lo specchio. Al 37° la Juve raddoppia, Lichtsteiner trova un cross perfetto per Mandzukic che colpisce ancora di testa bucando Navas. Nel primo minuto di recupero la traversa salva la Juventus dal perfetto colpo di testa di Varane, si va al riposo sul doppio vantaggio per gli uomini di Allegri. 

    Si riparte nel secondo tempo con un doppio cambio nel Real, escono Casemiro e Bale ed entrano Lucas Vazquez e Asensio. Il primo pericolo lo crea Douglas Costa che si accentra e lascia partire il sinistro che finisce alto. Il Real Madrid inizia il suo palleggio e si rende insidioso al 57° con la conclusione di Cr7 bloccata da Buffon. La risposta bianconera è immediata con il tiro di Higuain respinto da Navas. Al 61° cross di Douglas Costa, papera di Navas che si perde il pallone, arriva Matuidi che deve solo spingerlo in porta. Il Real Madrid prova a crescere anche cercando di approfittare della stanchezza della Juve. Al 74° una conclusione deviata da Pjanic spaventa Buffon ma finisce sul fondo di un niente. Al 78° strepitoso Buffon che salva in tuffo la conclusione di Isco deviata da Benatia. La sfida sembra destinata a scivolare ai supplementari ma proprio all’ultimo secondo una sponda di Cristiano Ronaldo trova solo Vazquez che sta per calciare ma viene toccato da Benatia, l’arbitro fischia il rigore che scatena le proteste che portano al rosso di Buffon. Szczesny entra al posto di Higuain ma non riesce nel miracolo di fermare Cristiano Ronaldo, la Juve sfiora l’impresa leggendaria ma in semifinale va il Real Madrid.

     

    REAL MADRID – JUVENTUS 1-3 (2°, 37° Mandzukic (J), 61° Matuidi (J), 97° rig. Ronaldo (R))

    Real Madrid (4-4-2): Navas; Carvajal, Vallejo, Varane, Marcelo; Kroos, Casemiro (46° Asensio), Modric (74° Kovacic), Isco; Bale (46° Lucas Vazquez), Ronaldo.

    Allenatore: Zidane.

    Juventus (4-3-3): Buffon; De Sciglio (17° Lichtsteiner), Benatia, Chiellini, Alex Sandro; Matuidi, Pjanic, Khedira; Douglas Costa, Higuain (96° Szczesny), Mandzukic.

    Allenatore: Allegri.

    Arbitro: Oliver.

    Ammoniti: Pjanic (J), Carvajal (R), Mandzukic (J), Lichtsteiner (J), Alex Sandro (J), Douglas Costa (J), Marcelo (R), Benatia (J), Ronaldo (R)

    Espulso: Buffon (J)

  • Mandzukic salva la Juve, la Roma sfiora l’impresa col Chelsea

    Mandzukic salva la Juve, la Roma sfiora l’impresa col Chelsea

    Serata dalle mille emozioni in Champions League per le due italiane impegnate, la Juve ringrazia Mandzukic che segna nel finale il gol che vale il 2-1 in rimonta sullo Sporting Lisbona. Una Roma davvero brillante non si fa spaventare dal doppio vantaggio del Chelsea, rimonta, passa avanti grazie alla doppietta di Dzeko e poi subisce il 3-3 che lascia così un sapore dolce amaro in bocca ai tifosi giallorossi.

    Un successo importante quello della Juventus perchè con questa vittoria i bianconeri allungano a +3 sullo Sporting posizionandosi al secondo posto del girone alle spalle del super Barcellona vittorioso 3-1 contro l’Olympiacos.

    Pesante anche il pari della Roma che, in una giornata che poteva rivelarsi negativa sulla carta, ha mantenuto i tre punti di vantaggio sull’Atletico Madrid fermato sullo 0-0 in casa del Qarabag.

    Veniamo al racconto della gara dell’Allianz Stadium.

    Ci si aspetta una super Juventus ed invece i bianconeri non partono per niente bene, sembrano contratti e al 13° vanno sotto, Gelson Martins solo davanti a Buffon sbaglia ma la palla respinta dal portiere finisce sui piedi di Alex Sandro per uno sfortunato autogol. La Juve abbozza una reazione e Rui Patricio è decisivo su una conclusione di Khedira. I bianconeri insistono e prima Mandzukic viene anticipato in corner poi poco dopo è Dybala ad aver la palla gol ma il suo tiro esce. Alla mezz’ora arriva il pareggio firmato da una punizione perfetta calciata da Pjanic. Passa un minuto e Mandzukic ha subito la palla del vantaggio ma Rui Patricio salva. La Juve è in crescita e sul finale di tempo è bravissimo Rui Patricio a salvare su Higuain. Si va al riposo sul 1-1.

    Benatia non rientra dagli spogliatoi, al suo posto Barzagli, e si parte subito con un brivido per i bianconeri, una brutta palla persa a metà campo innesca il contropiede ospite, salva tutto Chiellini. La Juventus pare più aggressiva e vogliosa, attacca a testa bassa ma la situazione non si sblocca. Al 60° grosso rischio per la Juventus con Buffon costretto a dribblare l’avversario a causa di un pericoloso retropassaggio di Sturaro. Dopo la spinta di inizio ripresa la Juve sembra spegnersi e lo Sporting controlla i ritmi e si rende anche insidioso. Passato un momento di stanca i bianconeri provano a buttarsi a capofitto in avanti ma i portoghesi sono organizzatissimi e non concedono molto. Al 84° però ci pensa il solito Mandzukic a colpire di testa, su cross del neoentrato Douglas Costa, e a portare la Juve in vantaggio. Al 92° brivido per tutto lo Allianz Stadium, Doumbia arriva in leggero ritardo e non riesce a toccare in rete la palla del possibile 2-2. Finisce così, la Juventus soffre molto ma porta a casa un successo molto importante.

     

    JUVENTUS – SPORTING LISBONA 2-1 (13° aut. Alex Sandro (J), 29° Pjanic (J), 84° Mandzukic (J))

    Juventus (4-2-3-1): Buffon; Sturaro (84° Douglas Costa), Benatia (46° Barzagli), Chiellini, Alex Sandro; Khedira (62° Matuidi), Pjanic; Cuadrado, Dybala, Mandzukic; Higuain.

    Allenatore: Allegri.

    Sporting Lisbona (4-2-3-1): Rui Patricio; Piccini, Coates, Mathieu, Coentrao (77° Silva); Carvalho, Battaglia (87° Doumbia); Gelson Martins (76° Palhinha), Bruno Fernandes, Acuna; Dost.

    Allenatore: Jesus.

    Arbitro: Oliver.

    Ammoniti: Coates (S), Bruno Fernandes (S), Sturaro (J), Chiellini (J)

     

    Veniamo al racconto della gara.

    La Roma tenta di partire bene nella tana del Chelsea ed ha anche una buona chance con Perotti al minuto numero 8, il suo tiro finisce però alto di poco. Passano solo 3 minuti e David Luiz si inventa un gran tiro a giro da fuori che non lascia scampo ad Alisson. Bruno Peres non pare in gran serata ed al 21° concede un’occasione ad Hazard il cui tiro esce di poco. Il Chelsea si accontenta e si limita ad attesa e ripartenze ma al 31° Courtois è costretto al miracolo salvando a tu per tu, con i piedi, una conclusione di Nainggolan presentatosi solo dinanzi al portiere. La Roma però gioca bene ed al 35° è Perotti ad avere la palla per il pari ma il suo tiro è debole e bloccato da Courtois. Al 37° però un brutto pallone perso da Bruno Peres permette a Morata di metterla in mezzo per Hazard che deposita in gol. Il gol non scoraggia i giallorossi che anzi al 40° accorciano con una gran conclusione di Kolarov dopo una bella azione personale. Al riposo va in vantaggio il Chelsea sul 2-1.

    Si riparte senza cambi e con la stessa buona Roma vista nei primi 45 minuti. Le occasioni da rete per gli ospiti si ripropongono anche nella ripresa ed al 55° un bel cross messo in area da Kolarov non viene sfruttato da nessun compagno. Gli uomini di Di Francesco giocano bene ma rischiano molto sulle veloci ripartenze di Morata. Al 64° il pareggio però arriva, gran conclusione al volo di sinistra di Dzeko che non lascia scampo a Courtois. La Roma non si ferma, anzi insiste ed al 70° Dzeko con un colpo di testa su punizione calciata da Kolarov trova addirittura il vantaggio. I Blues si ributtano in avanti e con un gran colpo di testa di Hazard al 75° trovano il gol del 3-3. Risponde subito Nainggolan ma la palla esce di poco. Al 82° Dzeko va vicino alla tripletta ma il suo colpo di testa su cross di Bruno Peres esce non di molto. Il Chelsea si lancia in avanti ma una grandissima Roma si difende ed anzi cerca pure di trovare il gol vittoria, non arriva ma il 3-3 a Stamford Bridge è da considerarsi un risultato splendido.

     

    CHELSEA – ROMA 3-3 (11° David Luiz (C), 37°, 75° Hazard (C), 40° Kolarov (R) 64°, 70° Dzeko (R))

    Chelsea (3-5-2): Courtois; Azpilicueta, Christensen, Cahill; Zappacosta (77° Rudiger), David Luiz (57° Pedro), Bakayoko, Fabregas, Marcos Alonso; Hazard (80° Willian), Morata.

    Allenatore: Conte.

    Roma (4-3-3): Alisson; Bruno Peres, Fazio, Juan Jesus, Kolarov; Strootman (83° Florenzi), Gonalons, Nainggolan; Gerson (74° Pellegrini), Dzeko, Perotti (88° El Shaarawy).

    Allenatore: Di Francesco.

    Arbitro: Skomina.

    Ammoniti: Bakayoko (C)

    I risultati di serata in Champions League | © UEFA.com

    Nelle altre gare di serata vincono facile il Bayern Monaco, 3-0 sul Celtic, ed il Psg, 4-0 in casa dell’Anderlecht. Successi in trasferta per il Manchester United, 1-0 in casa del Benfica, e del Basilea 2-0 a Mosca contro il Cska.

  • Juve missione compiuta, it’s time for Cardiff

    Juve missione compiuta, it’s time for Cardiff

    Ora si può dire, missione compiuta per la Juve, il momento è giunto, è arrivata l’ora di pensare ad un viaggio in Galles nei primi giorni di giugno: It’s time for Cardiff.

    Una Juventus solida, un pizzico imprecisa sottoporta, sfrutta un’altra grande serata di Dani Alves, batte 2-1 il Monaco grazie ai gol nel primo tempo di Mario Mandzukic e proprio del brasiliano, a segno Mbappé per i monegaschi nella ripresa, e conquista la finale di Champions League a Cardiff.

    E’ il successo della squadra ma è anche una grande vittoria di Massimiliano Allegri che ha saputo cambiare modulo ed interpreti per rendere più agevole una semifinale che sulla carta sembrava insidiosa vista la freschezza ed il talento dei giovani guidati da Jardim.

    Veniamo al racconto della gara.

    Allegri schiera lo stesso 3-4-2-1, a parte Khedira che prende il posto di Marchisio, visto all’andata al Louis II con Barzagli in difesa, Dani Alves spostato a centrocampo e davanti il trio delle meraviglie Dybala, Mandzukic ed Higuain.

    Jardim modifica la sua formazione con l’inserimento di Raggi e Joao Mutinho, al posto di Lemar e Fabinho, dal primo minuto. L’allenatore del Monaco è costretto ad un’ulteriore modifica per la perdita di Dirar nel riscaldamento, al suo posto Mendy.

    Il Monaco prova a partire forte ed aggressivo creando un piccolo brivido dopo solo un minuto con un cross insidioso che sfila sul fondo. Al 5° super spavento per la retroguardia bianconera, un tiro deviato finisce sui piedi di Mbappé che calcia e colpisce il palo, l’attaccante francese però era in fuorigioco. Al 10° si ferma Khedira che lascia il campo per un problema muscolare, dentro Marchisio. Gli uomini di Allegri provano ad abbassare i ritmi ma non riescono a produrre occasioni da gol. Al 22° occasionissima per Higuain che entra in area a tutta velocità, colpisce la palla sotto che scavalca Subasic ma viene allontanata nei pressi della linea. La Juve cresce e al 25° Subasic è strepitoso a salvare su Mandzukic presentatosi solo al suo cospetto. Un minuto dopo e ancora Mandzukic ha l’occasione buona ma il suo colpo di testa finisce fuori di poco. Le occasioni fioccano e Raggi è costretto ad una gran scivolata per salvare su Pjanic. Al 33° il gol arriva, Dani Alves mette un cross con il contagiri Mandzukic colpisce di testa, Subasic salva ma la palla torna all’attaccante bianconero che ribadisce in gol. Al 35° Higuain trova il raddoppio ma il Pipita è in fuorigioco. Il numero nove della Juve ci riprova due minuti dopo ma la sua conclusione viene bloccata da Subasic. Il Monaco accusa il colpo ma al 42° si rifà vedere avanti con un cross molto pericoloso che costringe Chiellini, in anticipo su Falcao, al grande intervento in scivolata. Al 44° altra occasione mancata da Dybala che si fa deviare in corner da Subasic una conclusione a botta sicura. Sul successivo calcio d’angolo la palla respinta finisce fuori area con Dani Alves che colpisce al volo infilando la palla nel sacco. Il primo tempo si chiude sul rassicurante 2-0 per la Juve.

    La ripresa vede la Juve partire con ritmi blandi ed il Monaco provare ad accelerare ma Buffon non corre alcun rischio. Quando gli uomini di Allegri accelerano però creano sempre occasioni, al 55° il neoentrato Cuadrado ci pensa troppo e permette al difensore di deviare in corner. Al 67° si erge a protagonista anche Buffon che respinge in corner la conclusione di un Mbappé che sino a quel momento si era visto davvero poco. La Juve pare distratta e al 69° Mbappé sfrutta un bel passaggio basso di Moutinho e accorcia le distanze. Gli animi si surriscaldano Glik interviene durissimo su Higuain con una tacchettata sul ginocchio, l’arbitro non si accorge di niente e fa proseguire. Jardim si gioca anche la carta Germain ma la porta bianconera non corre alcun pericolo. Non succede molto altro nei restanti minuti, dopo 3 minuti Allegri ed i suoi ragazzi possono esultare, la Juve vola a Cardiff. 

     

    JUVENTUS – MONACO 2-1 (33° Mandzukic (J), 44° Dani Alves (J) 69° Mbappé (M))

    Juventus (3-4-2-1): Buffon; Barzagli (85° Benatia), Bonucci, Chiellini; Dani Alves, Khedira (10° Marchisio), Pjanic, Alex Sandro; Dybala (54° Cuadrado), Mandzukic; Higuain.

    Allenatore: Allegri.

    Monaco (4-4-2): Subasic; Raggi, Glik, Jemerson, Sidibè; Mendy (54° Fabinho), Joao Moutinho, Bakayoko (74° Germain), Bernardo Silva (69° Lemar); Mbappè, Falcao.

    Allenatore: Jardim.

    Arbitro: Kuipers.

    Ammoniti: Falcao (M), Mendy (M), Bonucci (J), Mandzukic (J)

  • Consigli Fantacalcio 8° giornata Serie A 2016/17

    Consigli Fantacalcio 8° giornata Serie A 2016/17

    Mandata in archivio la sosta per la nazionali, che per alcuni fantallenatori ha portato la gioia di vedere i propri calciatori dimostrare gran forma mentre per altri la tristezza di aver perso per lungo tempo il bomber su cui avevano puntato,  la Serie A 2016/17 è pronta a vivere la sua ottava giornata e con il ritorno in campo del massimo campionato di calcio italiano, torna anche la nostra rubrica sui Consigli Fantacalcio.

    L’ottavo turno di Serie A 2016/17 sarà un vero e proprio turno spezzatino e si disputerà su ben tre giorni, con l’inconsueto triplo anticipo del sabato, le gare della domenica che vedranno in programma anche il lunch match, le partite delle 15, il consueto posticipo delle 20.45 ed un posticipo di lunedì sera che andrà a chiudere il turno calcistico. Il sabato si partirà alle 15 con il big match del San Paolo tra Napoli e Roma. Alle 18 il Pescara ospiterà la Sampdoria mentre alle 20.45 la Juventus proverà a scacciare il fantasma Udinese, ultima squadra ad aver vinto allo Stadium. Il lunch match della domenica sarà Fiorentina-Atalanta. Alle 15 della domenica si giocheranno 4 partite: Genoa-Empoli, Inter-Cagliari, Lazio-Bologna e Sassuolo-Crotone. Il posticipo della domenica sarà una sfida di alta classifica tra Chievo e Milan. Il turno sarà poi chiuso lunedì alle 20.45 da Palermo-Torino.

    CONSIGLI FANTACALCIO 8° GIORNATA SERIE A 2016/17

    NAPOLI – ROMA sabato 15/10 h.15

    CONSIGLIATI: GABBIADINI (N), DZEKO (R)

    SCONSIGLIATI: JORGINHO (N), JUAN JESUS (R)

    SORPRESE: ALLAN (N), EL SHAARAWY (R)

     

    PESCARA – SAMPDORIA sabato 15/10 h.18

    CONSIGLIATI: BAHEBEKC (P), QUAGLIARELLA (S)

    SCONSIGLIATI: CAMPAGNARO (P), SKRINIAR (S)

    SORPRESE: BENALI (P), BUDIMIR (S)

     

    JUVENTUS – UDINESE sabato 15/10 h.20.45

    CONSIGLIATI: MANDZUKIC (J), THEREAU (U)

    SCONSIGLIATI: LICHTSTEINER (J), ARMERO (U)

    SORPRESE: HERNANES (J), DE PAUL (U)

     

    FIORENTINA – ATALANTA domenica 16/10 h.12.30

    CONSIGLIATI: KALINIC (F), PETAGNA (A)

    SCONSIGLIATI: VECINO (F), KONKO (A)

    SORPRESE: SANCHEZ (F), GRASSI (A)

     

    GENOA – EMPOLI domenica 16/10 h.15

    CONSIGLIATI: SIMEONE (G), PUCCIARELLI (E)

    SCONSIGLIATI: ORBAN (G), PASQUAL (E)

    SORPRESE: PAVOLETTI (G), MAURI (E)

     

    INTER – CAGLIARI domenica 16/10 h.15

    CONSIGLIATI: ICARDI (I); BORRIELLO (C)

    SCONSIGLIATI: SANTON (I), MUNARI (C)

    SORPRESE: GABIGOL (I), DI GENNARO (C)

     

    LAZIO – BOLOGNA domenica 16/10 h.15

    CONSIGLIATI: IMMOBILE (L), VERDI (B)

    SCONSIGLIATI: WALLACE (L), DONSAH (B)

    SORPRESE: MILINKOVIC SAVIC (L), TAIDER (B)

     

    SASSUOLO – CROTONE domenica 16/10 h.15

    CONSIGLIATI: DEFREL (S), FALCINELLI (C)

    SCONSIGLIATI: ANTEI (S), ROHDEN (C)

    SORPRESE: LIROLA (S), CLAITON (C)

     

    CHIEVO – MILAN domenica 16/10 h.20.45

    CONSIGLIATI: BIRSA (C), NIANG (M)

    SCONSIGLIATI: SPOLLI (C), ABATE (M)

    SORPRESE: INGLESE (C), LAPADULA

     

    PALERMO – TORINO lunedì 17/10 h.20.45

    CONSIGLIATI: NESTOROVSKI (P), BELOTTI (T)

    SCONSIGLIATI: CIONEK (P), ROSSETTINI (T)

    SORPRESE: ALEESAMI (P), BENASSI (T)

  • Mandzukic lancia la Juve negli ottavi di Champions

    Mandzukic lancia la Juve negli ottavi di Champions

    La Juventus porta a termine il compito, i bianconeri sconfiggono per 1-0 il Manchester City allo Juventus Stadium, grazie alla rete di Mario Mandzukic nel primo tempo, conquistano l’accesso agli ottavi di Champions League con un turno d’anticipo.

    Le buone notizie però non finiscono qua, Allegri può gioire per un’ottima prestazione di Alex Sandro, per il gol di Mandzukic e per una difesa che chiude le sue tre sfide casalinghe in Champions League da imbattuta.

    Il prossimo step sarà cercare di confermare il primo posto nel girone, ottenuto questa sera, per evitare diverse corazzate negli ottavi. Per riuscirci, alla Juventus basterà un pareggio nell’ultima gara da disputare a Siviglia.

    Mario Mandzukic | Foto Twitter
    Mario Mandzukic | Foto Twitter

    Veniamo al racconto della gara.

    Allegri opta per il suo affidabile 3-5-2 con Sturaro in mezzo al campo, Lichtsteiner e Alex Sandro sulle fasce e una coppia d’attacco formata da Mandzukic e Dybala.

    Pellegrini, con diverse assenze, manda in campo il City con un 4-2-3-1 che vede Sterling inizialmente in panchina e con De Bruyne, Fernandinho e Navas alle spalle del Kun Aguero.

    La partenza vede un Manchester City che cerca di fare la gara con un palleggio piuttosto sterile, fatta eccezione per una chance non sfruttata da Fernandinho. Al 18° la Juventus passa in vantaggio, Pogba innesca Alex Sandro, il brasiliano piazza un cross per Mandzukic che non sbaglia. I Citizens rischiano di capitolare ma Hart è strepitoso sempre su Mandzukic. Sul finale di tempo occasione clamorosa per Aguero che sfrutta un errore di Marchisio ma si trova di fronte un enorme Buffon. Il primo tempo si chiude sul 1-0 per i bianconeri.

    Ad inizio ripresa il City va vicino al pari con una carambola Buffon-palo che fa tremare i tifosi dello Stadium, poco dopo è Morata a colpire il legno con un tocco morbido. Gli inglesi ci provano, i padroni di casa sprecano diverse occasioni per raddoppiare ma alla fine lo Juventus Stadium fa festa, è vittoria e qualificazione agli ottavi di Champions League.

     

    JUVENTUS – MANCHESTER CITY 1-0 (18° Mandzukic)

    Juventus (3-5-2): Buffon; Barzagli, Bonucci, Chiellini; Lichtsteiner, Pogba, Marchisio, Sturaro, Alex Sandro (77° Evra); Dybala (82° Cuadrado), Mandzukic (55° Morata).

    Allenatore: Allegri.

    Manchester City (4-2-3-1): Hart (81° Caballero); Sagna, Demichelis, Otamendi, Clichy; Fernando, Yaya Touré; Navas, Fernandinho (60° Delph), De Bruyne; Aguero (69° Sterling).

    Allenatore: Pellegrini.

    Arbitro: Brych.

    Ammoniti: Fernandinho (M), Navas (M), Sagna (M)

  • Con Mandzukic e Dybala la Juve festeggia la sua settima Supercoppa

    Con Mandzukic e Dybala la Juve festeggia la sua settima Supercoppa

    Il primo trofeo stagionale che apre ufficialmente il campionato 2015/16 va alla Juventus che può festeggiare così la settima Supercoppa della sua storia, record per una squadra italiana. I campioni d’Italia ormai orfani di Tevez, Pirlo e Vidal, si sono imposti per 2-0 sulla Lazio di Pioli grazie ai nuovi innesti Mandzukic e Dybala, i prescelti a sostituire le gesta dei campioni uscenti.
    Ma il trofeo conquistato porta anche un altro nome, quello di Pogba, che proprio a Shangai ha debuttato con il 10 sulla maglia. Il francese, pur non segnando, ha preso per mano la squadra specie nel secondo tempo, come un campione dal compito arduo di portare il 10 sulle spalle deve fare.

    La partita non è stata bellissima, complice anche le pessime condizioni del terreno di gioco e le condizioni atmosferiche che alla vigilia minacciavano l’arrivo di un uragano. Le due squadre si sono studiate per tutto il primo tempo dove a risaltare è stata qualche giocata di Pogba. In avvio del secondo tempo Mandzukic ha la possibilità di sbloccare la partita ma il croato si fa ipnotizzare da Marchetti in uscita sciupando la prima vera occasione del match; poco dopo è Pogba che con un destro da fuori area manda la palla a lato di un soffio.

    Mandzukic

    AL 24′ la Juventus sblocca il risultato grazie ad un cross in area di Sturaro per Mandzukic che sovrasta Basta sullo stacco e infila alle spalle di Marchetti. Cinque minuti dopo tocca a Dybala, chiamato a sostituire uno spento Coman, chiudere la pratica con una girata al volo su assist di Pogba. La Lazio accenna una reazione d’orgoglio con Candreva che trova però un sontuoso e sempre pronto Bonucci a murare per due volte.

    La Juventus, trascinata dai nuovi arrivati, aggiunge così il primo dei trofei stagionali in bacheca, la compagine di Allegri è ripartita da dove aveva chiuso la precedente stagione, sempre cinica e spietata ma ancora non al meglio della condizione. Quella della Lazio è parsa molto più indietro rispetto ai campioni d’Italia, una situazione che, a meno di 10 giorni dal preliminare di Champions contro il Bayern Leverkusen, preoccupa molto i suoi tifosi.

    Juventus (3-5-2): Buffon; Barzagli, Bonucci, Caceres; Lichtsteiner, Sturaro (45′ st Pereyra), Marchisio, Pogba, Evra; Coman (15′ st Dybala), Mandzukic (35′ st Llorente). (Rubinho, Neto, Parodi, Rugani, Isla, Vitale, Padoin, Tello, Zaza). All.: Allegri
    Lazio (4-2-3-1): Marchetti; Basta, de Vrij, Gentiletti, Radu; Onazi, Biglia; Candreva, Cataldi (30′ st Kishna), Felipe Anderson (42′ st Morrison); Klose (16′ st Djordjevic). (Berisha, Guerrieri, Hoedt, Mauricio, Konko, Patric, Milinkovic-Savic, Oikonomidis, Keita). All.: Pioli
    Arbitro: Banti
    Reti: 24′ st Mandzukic, 28′ st Dybala

  • Calciomercato, le trattative per le big di Serie A

    Calciomercato, le trattative per le big di Serie A

    Il calcio giocato è fermo, le squadre hanno iniziato i ritrovi ed alcune sono già partite per i ritiri, il protagonista come ogni estate diventa quindi il Calciomercato.

    Alcune squadre si sono già mosse con discreto anticipo come la Juventus che, persi Tevez tornato al Boca Juniors e Pirlo tesserato dai New York City Fc, ha provveduto a rinforzarsi con gli acquisti di Paulo Dybala, Mario Mandzukic, Sami Khedira ed il portiere Neto. I bianconeri però sono ancora alla ricerca di qualche altra pedina, per il numero dieci si fanno i nomi di Oscar, Ozil e la suggestione Goetze, oltre al solito Cuadrado che ricoprirebbe il ruolo d’esterno offensivo. Per la difesa, oltre al rientro di Rugani, con l’addio quasi certo di Ogbonna diretto al West Ham, sembra che i Campioni d’Italia potrebbero orientarsi verso un altro acquisto, uno dei nomi più citati è quello di Mehdi Benatia. Per fare il grosso colpo però potrebbe essere necessaria la cessione di un big, più Vidal che Pogba, per questo però la Juventus ha posto il limite del 31 luglio.

    Mandzukic e Marotta | Foto Twitter
    Mandzukic e Marotta | Foto Twitter

    Scatenate sul mercato sono senza dubbio le milanesi.

    L’Inter ha rinforzato la difesa con gli arrivi di Murillo, Miranda e Montoya, a centrocampo Mancini potrà contare sul talento francese Kondogbia ed in avanti rimangono ancora vive tante piste con Jovetic e Perisic che potrebbero arrivare a vestire il nerazzurro e con Salah che, dopo la “guerra” di comunicati con la Fiorentina, sembra una pista ormai abbandonata.

    Il Milan invece ha piazzato due colpi pesanti in attacco come Luiz Adriano e Carlos Bacca, ha inserito a centrocampo l’ex Genoa e Roma Bertolacci e, oltre al sogno Ibrahimovic, continua a cercare di poter arrivare al difensore della Roma, allenato lo scorso anno alla Sampdoria da Sinisa Mihajlovic, Romagnoli. Lo scoglio da superare è quello economico. I giallorossi chiedono 20 milioni, il Milan ancora non sembra arrivare a quella cifra, si attendono sviluppi nei prossimi giorni.

    Ancora ferma sul mercato è la Roma che ha ceduto Holebas al Watford ma, anche a causa del mancato trasferimento di Gervinho e il complicarsi del passaggio di Destro al Monaco, non ha ancora trovato modo di investire negli acquisti. Resta viva la pista Dzeko, l’accordo con il giocatore sembra esser stato trovato, manca ancora quello con il Manchester City.

    Anche il nuovo Napoli di Maurizio Sarri è ancora in fase di stallo. Acquistato Valdifiori, con Allan ad un passo, i partenopei continuano a monitorare la situazione Vrsaljko, c’è da vincere anche la concorrenza della Juventus. Ancora aperta la trattativa per arrivare a Perotti dal Genoa. Fondamentale sarà capire il futuro di Higuain. Le offerte per il Pipita sembrerebbero essere arrivate ma con cifre che ancora non convincerebbero il presidente De Laurentiis.

    Attive sul mercato anche le genovesi che hanno messo a segno un paio di colpi di buon valore. Al Genoa, dopo Pandev che però già si sapeva, è arrivato dal Siviglia l’ottimo difensore esterno Diogo Figueiras. La Sampdoria invece si è assicurata il brasiliano Fernando dello Shakhtar Donetsk. 

    La Lazio, dopo i già certi acquisti di Morrison, Hoedt e Patric, è alla ricerca di una punta da affiancare a Djordjevic e Klose e magari anche di un buon centrocampista che possa sostituire lo svincolato Mauri.

    Un colpo che deve ancora essere ufficializzato, ma che pare essere ormai ai dettagli, è quello di Matteo Darmian pronto a lasciare il Torino per trasferirsi all’Old Trafford e giocare con la maglia del Manchester United. Con la cifra incassata per la cessione di Darmian, i granata sarebbero pronti ad assicurarsi due giovani talenti dell’Atalanta e dell’U21, ovvero Baselli e Zappacosta.

  • L’Italia pareggia in Croazia e in campo compare una svastica

    L’Italia pareggia in Croazia e in campo compare una svastica

    Buona prova della Nazionale di Conte che nella temuta trasferta di Spalato porta a casa un buon pareggio che tiene l’Italia ancora a due punti di distanza dalla vetta del girone, occupata proprio dalla Croazia, ma mantiene il +2 sulla Norvegia terza in classifica fermata sullo 0-0 in casa dall’Azerbaijan.

    Un pareggio importante perchè ha visto gli azzurri riuscire ad andare oltre agli episodi negativi e a recuperare l’iniziale svantaggio siglato da Mandzukic dopo soli 11 minuti.

    Positiva la prova dell’eterno Pirlo e di un ottimo ed ispirato Candreva, preoccupazione invece per De Silvestri che ha dovuto lasciare il campo in barella.

    Da segnalare un fatto sgradevole: sul campo, sulla trequarti nei pressi della linea laterale, si è notata una svastica disegnata con il taglio dell’erba, con un tentativo di cancellarla da parte degli addetti nell’intervallo. Un episodio che capita in una gara che già si giocava a porte chiuse per i lanci di oggetti e fumogeni da parte dei tifosi croati nella gara d’andata a San Siro.

    La svastica apparsa sul campo di Spalato | Foto Twitter
    La svastica apparsa sul campo di Spalato | Foto Twitter

    Veniamo al racconto della gara.

    Kovac schiera la sua Croazia con il 4-2-3-1 che vede Perisic e Brozovic a centrocampo, un trio di trequartisti formato da Olic-Rakitic-Kovacic e Mandzukic di punta.

    Conte rinuncia al suo 4-3-3 andando a schierare Astori al fianco di Bonucci in difesa, De Silvestri e Darmian sulle fasce, Parolo con Marchisio e Pirlo a centrocampo ed un tridente composto da Candreva, Pelle ed El Shaarawy.

    Si parte ed in un clima davvero irreale, vista l’assenza del pubblico, la Croazia ha subito l’occasione di passare in vantaggio con Astori che commette fallo da rigore su Srna. Dal dischetto va Mandzukic ma Buffon respinge. Al 11° l’Italia trova il vantaggio con El Shaarawy, gli azzurri festeggiano ma si alza la bandierina. I croati non stanno ad aspettare e ripartono immediatamente andando a trovare il gol con Mandzukic, dalla gioia, di un gol buono non convalidato, alla beffa della rete subita. L’Italia per alcuni minuti rischia di incassare il colpo,intanto De Silvestri s’infortuna per salvare una conclusione da dentro l’area. Al 36° arriva il pareggio, Mandzukic è ingenuo a toccare di mano una punizione calciata da Pirlo, dal dischetto va Candreva che con il cucchiaio supera Subasic. Si va al riposo sul 1-1

    Il "Cucchiaio" di Candreva | Foto Twitter
    Il “Cucchiaio” di Candreva | Foto Twitter

    Nel secondo tempo entra Sirigu per l’infortunato Buffon con una gara che si giostra su ritmi bassi. Gli azzurri avrebbero occasione di trovare il vantaggio con Parolo. Anche Rakitic potrebbe portare avanti i suoi ma i gol non arrivano. Nel finale c’è tempo per l’espulsione di Srna, che prende il secondo giallo al 90°. Atkinson fischia la fine, l’Italia di Conte pareggia e mantiene il secondo posto nel girone.

     

    CROAZIA – ITALIA 1-1 (11° Mandzukic (C), 36° rig. Candreva (I))

    Croazia (4-2-3-1): Subašić; Srna, Schildenfeld, Vida, Pranjić (73° Vrsaljko); Perišić, Brozović; Olić (46° Rebić), Rakitić, Kovačić; Mandžukić.

    Allenatore: Kovac.

    Italia (4-3-3): Buffon (46° Sirigu); De Silvestri (27° De Sciglio), Astori, Bonucci, Darmian; Parolo, Pirlo, Marchisio; Candreva, Pellè, El Shaarawy (80° Ranocchia).

    Allenatore: Conte.

    Arbitro: Atkinson.

    Ammoniti: Buffon (I), Mandžukić (C), Olić (C), Parolo (I), Marchisio (I), Rebić (C).

    Espulso: Srna (C).

  • Allegri e la Juventus all’esame Atletico

    Allegri e la Juventus all’esame Atletico

    Una notte fondamentale per Massimiliano Allegri, la sua avventura da allenatore della Juventus si trova davanti il primo vero e proprio esame stagionale: la sfida in trasferta a Madrid all’Atletico di Simeone.

    Carlos Tevez
    Carlos Tevez

    Una gara già complicata sulla carta, l’Atletico Madrid ha perso in casa una sola volta in 16 gare disputate in Europa negli ultimi 3 anni, resa ancora più difficile dalla sconfitta incassata dai colchoneros nel primo turno di Champions League ad Atene con l’Olympiakos.

    Il protagonista atteso della gara, sulla sponda juventina, sarà certamente Carlitos Tevez che dopo essersi sbloccato con la doppietta decisiva contro il Malmoe, cercherà di ripetersi in casa degli spagnoli, mantenendo così la strepitosa media realizzativa vista in quest’inizio di stagione.

    Nelle precedenti campagne europee la Juventus ha sempre dimostrato di fornire ottime prestazioni nelle gare contro i grandi avversari, Allegri però è a conoscenza delle difficoltà che la gara porrà ai bianconeri ed in conferenza stampa ha voluto mettere in chiaro cosa attenderà la Juve e cosa dovranno fare i suoi ragazzi per cercare di riportare a casa un risultato positivo da questa trasferta:

    Sarà una gara difficile e complicata. Affrontiamo una squadra intensa, con grande furore agonistico e molto bravi sui calci piazzati. Dovremo giocare una partita molto tecnica, loro hanno una forza mentale incredibile, ti mettono pressione. Dobbiamo offrire una grande prestazione e cercare di tornare a casa con un risultato positivo.

    Simeone invece, che sta vedendo il suo Atletico pian piano crescere di condizione dopo una partenza stentata anche in Liga, si è mostrato molto carico alla vigilia descrivendo il match di questa sera come un vera e propria finale:

    Sarà come una finale, siamo una squadra competitiva con grandi giocatori. Ogni gara ovviamente è diversa e vedrò chi far giocare. Affrontiamo la Juve con il massimo rispetto che merita una squadra così blasonata. Mi piace il lavoro fatto negli anni dalla Juve, ho rispetto ed ammirazione.

    Per quanto riguarda le formazioni, Allegri sembra orientato a confermare l’undici visto contro l’Atalanta con l’eccezione di Asamoah che dovrebbe riprendersi la fascia occupata da Evra contro i nerazzurri e con i ballottaggi Caceres ed Ogbonna per il ruolo di centrale difensivo e quello tra Llorente e Morata per chi affiancherà Tevez, impossibile togliere l’Apache, in attacco. Favoriti Caceres e Llorente per una maglia da titolare.

    Simeone invece  dovrà rinunciare molto probabilmente a centrocampo dove agiranno Griezmann, Koke, l’ex bianconero Tiago e Arda Turan. In avanti Mandzukic dovrebbe essere appoggiato da Raul Garcia.

     

    ATLETICO MADRID – JUVENTUS le probabili formazioni

    Atletico Madrid (4-4-1-1): Moya; Juanfran, Miranda, Godin, Ansaldi; Griezmann, Koke, Tiago, Arda Turan; Raul Garcia; Mandzukic.

    Allenatore: Simeone.

    Juventus (3-5-2): Buffon; Caceres, Bonucci, Chiellini; Lichtsteiner, Pogba, Marchisio, Vidal, Asamoah; Llorente, Tevez.

    Allenatore: Allegri.

    Arbitro: Brych.