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  • Gioia Italia: Fiorentina e Napoli in semifinale di Europa League

    Gioia Italia: Fiorentina e Napoli in semifinale di Europa League

    Serata di grande gioia per l’Italia calcistica, Fiorentina e Napoli raggiungono le semifinali di Europa League e, sommandosi alla Juventus qualificatasi ieri alle semifinali di Champions, tengono altissimo l’onore del calcio italiano che finalmente torna a ruggire in ambito europeo.

    Due qualificazioni totalmente diverse, il Napoli partiva dall’agevole vantaggio, ha lasciato giocare il Wolfsburg nel primo tempo, ha colpito due volte nella ripresa, si è rilassato nel finale, permettendo ai tedeschi, quantomeno, di pareggiare.

    La Fiorentina invece, a cui bastava anche lo 0-0, è partita fortissimo, ha sbagliato tantissimo, ha sfruttato il rosso a Lens e ha colpito con Gomez nel finale di primo tempo, nella ripresa stesso copione con ampi brividi nel finale spazzati via dal gol in pieno recupero di Vargas.

    La gioia dei calciatori della Fiorentina | Foto Twitter
    La gioia dei calciatori della Fiorentina | Foto Twitter

    Veniamo al racconto delle due gare partendo dalla sfida del Franchi.

    FIORENTINA – DINAMO KIEV

    Montella recupera Borja Valero e Pizarro a centrocampo mentre in avanti si affida al tridente Joaquin-Gomez-Salah. 

    La Dinamo Kiev scende in campo con un 4-4-1-1 con Lens e Yarmolenko sugli esterni, Belhanda trequartista e Teodorczyk di punta.

    La Fiorentina parte forte, spinge e trova anche il gol ma Gomez è oltre la difesa ucraina, rete annullata. Al 9° ci prova anche Alonso col tiro da fuori ma la palla si stampa sulla traversa, poi Borja Valero, palla deviata di poco sul fondo, insomma è un vero e proprio dominio viola. Gli uomini di Montella continuano a costruire e serve un super Shovkovski per fermare Gomez al 20°. La Fiorentina continua a costruire ma spreca e al 40° ottiene anche la superiorità numerica perchè Lens riceve il giallo per simulazione, era già ammonito e quindi viene espulso. Passano 3 minuti e le cose si mettono ancora meglio perchè Gomez colpisce in modo strano un cross di Joaquin e la palla finisce in gol. Si va al riposo sul 1-0 per i padroni di casa.

    Si riparte con la Dinamo che sulla carta cerca di essere più offensiva ma è Salah a sfiorare il gol colpendo il palo. Il copione non cambia è la Fiorentina a continuare a costruire con Neto che rimane inoperoso. La squadra di Montella continua a produrre e sprecare palle gol e al 85° serve un prodigioso Neto a salvare sul tiro di Rybalka. Poco dopo altro rischio per la difesa della Fiorentina, la gran giocata di Yarmolenko viene deviata in corner. Il finale è pieno di brividi per la Fiorentina, la beffa sembra dietro l’angolo ma per fortuna non è così perchè al 94° ci pensa Vargas a cacciar via le paure siglando il 2-0 che mette il sigillo sulla qualificazione alle semifinali di Europa League.

     

    FIORENTINA – DINAMO KIEV 2-0 (43° Gomez, 94° Vargas)

    Fiorentina (4-3-3): Neto; Tomovic, Rodríguez, Savić, Alonso; Mati Fernández, Pizarro (84° Aquilani), Borja Valero (79° Badelj); Joaquin, Gomez, Salah (88° Vargas).

    Allenatore: Montella.

    Dinamo Kiev (4-4-1-1): Shovkovski; Danilo Silva, Vida, Khacheridi, Antunes; Yarmolenko, Rybalka, Buyalsky (69° Sydorchuk), Lens; Belhanda (63° Kalitvintsev); Teodorczyk (45°+1 Gusev).

    Allenatore: Rebrov.

    Arbitro: Eriksson.

    Ammoniti: /

    Espulsi: Lens (D)

     

    NAPOLI – WOLFSBURG

    Nonostante il netto successo maturato all’andata in Germania, Benitez decide di non rinunciare ai titolarissimi con Higuain al centro dell’attacco supportato dal trio Mertens-Hamsik-Callejon.

    Hecking deve rinunciare a Schurrle, De Bruyne e Vieirinha e dà spazio dall’inizio ad Arnold, Bendtner e Perisic. 

    La gara è certamente condizionata dal risultato dell’andata, i tedeschi dovrebbero fare un impresa e provano subito, dopo appena un minuto, a cercare il vantaggio con Perisic, risponde Andujar. Ci provano poi Guilavogui e Bendtner ma senza trovare la giusta mira. Al 42° torna protagonista Andujar che neutralizza una conclusione molto insidiosa di Bendtner. Il Napoli si vede solo al 44° con una conclusione di Higuain che finisce sul fondo. Il primo tempo si chiude sullo 0-0

    La ripresa si apre con tutto un altro Napoli. Gli azzurri prima sfiorano il gol con la conclusione di Mertens, poi lo trovano con Callejon servito da Higuain. La rete carica il Napoli che trova il raddoppio con Mertens al 66°. I tedeschi hanno un moto d’orgoglio e tra il 71° ed il 72° trovano le due reti del pari con Klose e Perisic. La qualificazione rimane ampiamente in mano al Napoli ma il tiro di poco fuori di Naldo al 78° spaventa i partenopei. Non accade altro, il Napoli pareggia ma festeggia il passaggio alle semifinali di Europa League.

     

    NAPOLI – WOLFSBURG 2-1 (50° Callejon (N), 66° Mertens (N), 71° Klose (W))

    Napoli (4-2-3-1): Andujar; Mesto, Albiol, Britos, Ghoulam; Inler, David Lopez; Callejon, Hamsik (60° Insigne), Mertens (83° Henrique); Higuain (68° Zapata).

    Allenatore: Benitez.

    Wolfsburg (4-2-3-1): Benaglio; Träsch (79° Bas Dost), Klose, Naldo, Rodriguez (66° Schafer),; Luiz Gustavo, Guilavogui (75° Jung); Caligiuri, Arnold, Perišić; Bendtner.

    Allenatore: Hecking.

    Arbitro: Cakir.

    Ammoniti: /

     

    Nelle altre due gare della serata colpaccio del Dnipro che grazie al gol di Shakov al 82° rompe l’equilibrio con il Club Brugge, era finita 0-0 in Belgio, e conquista la qualificazione.

    Tante emozioni invece tra Zenit e Siviglia. Si partiva dal 2-1 per gli spagnoli dell’andata ed al 6° Bacca porta avanti gli ospiti trasformando un calcio di rigore. Sembra finita per i russi ma nella ripresa al 48° Rondon pareggia, papera di Beto, e al 72° Hulk pareggia calciando quasi da metà campo. Lo Zenit ci crede, accelera ma rimbalza su Beto che diventa straordinario, e al 85° arriva il gol di Gameiro che regala la semifinale al Siviglia. 

  • “Manita” italiana in Europa League, 5 squadre agli ottavi

    “Manita” italiana in Europa League, 5 squadre agli ottavi

    Strepitosa “Manita” delle squadre italiane in Europa League. Cinque squadre su cinque qualificate agli ottavi d’Europa League e per un calcio che ha dovuto soffrire parecchio in Europa negli ultimi anni, quella di stasera ha l’aria di una grande rivincita.

    Cinque qualificazioni tutte diverse tra loro. La Fiorentina partiva con ottimismo ma il Tottenham faceva comunque paura, i viola hanno saputo soffrire e alla fine vincere quasi in scioltezza. Ha sofferto più del previsto l’Inter che ha potuto tirare il sospiro di sollievo solo al 87°. Il Napoli ha fatto poco più di una passerella, visto il netto successo dell’andata. Impresa vera e propria quella del Torino che ha espugnato il San Mames in un’altalena di emozioni. Successo teso ma meritato quello della Roma che in una gara, sospesa nella ripresa per le intemperanze dei tifosi di casa, ha saputo portar a casa un successo pesante a Rotterdam nella tana del Feyenoord.

    Domani con i sorteggi scopriremo il destino delle nostre compagini, intanto però godiamoci a pieno una notte di rinascita del calcio nostrano.

    Veniamo al racconto delle gare di oggi.

    FIORENTINA – TOTTENHAM

    In settimana, prima della gara, i dirigenti viola si erano raccomandati con i tifosi di non fischiarlo e lui, Neto, si è reso super protagonista e se la Fiorentina ha compiuto l’impresa dell’eliminare il Tottenham il portiere brasiliano ha tanto merito. Nel primo tempo infatti si assiste ad una viola troppo brutta che viene salvata dal proprio portiere che al 29° disinnesca un contropiede di Soldado andando ad arpionare il passaggio dell’attaccante ad un solissimo Eriksen. Nella ripresa però è tutta un altra Fiorentina, i ragazzi di Montella passano in vantaggio al 54° con Gomez che ben servito da Badelj, batte Lloris. Gli Spurs accusano il colpo e Salah al 71° piazza la rete che chiude il match. La viola non corre più rischi e il Franchi, pieno di gioia, festeggia il passaggio del turno.

    FIORENTINA – TOTTENHAM 2-0 (54° Gomez, 71° Salah)

    Fiorentina (4-3-3): Neto; Richards, Savic, Basanta (57° Rodriguez), Alonso; Badelj, Pizarro, Fernandez (24° Aquilani); Joaquin (78° Pasqual), Gomez, Salah.

    Allenatore: Montella.

    Tottenham (4-2-3-1): Lloris; Chiriches, Fazio, Vertonghen (75° Walker), Davies; Bentaleb (63° Kane), Stambouli; Chadli (63° Townsend), Eriksen, Lamela; Soldado

    Allenatore: Pochettino.

    Arbitro: Göçek.

     

    INTER – CELTIC

    L’Inter fatica più del previsto ma alla fine vince e porta a casa la qualificazione. Subito brivido in partenza con Carrizo costretto al salvataggio su Mackay-Steven. L’Inter pian piano cresce e al 36° si trova in superiorità numerica per l’espulsione di van Dijk. Il vantaggio di un uomo sembrerebbe spianare la strada per una goleada, così non è perchè il portiere Gordon si dimostra in grande serata. Il Celtic si compatta e cerca il contropiede, i nerazzurri spingono e trovano il gol che fa tirare un sospiro di sollievo ai tifosi solo al 87° quando Guarin s’inventa una gran conclusione, un missile imparabile per Gordon che vale successo e qualificazione agli ottavi.

    INTER – CELTIC 1-0 (87° Guarin)

    Inter (4-3-1-2): Carrizo; D’Ambrosio (80° Campagnaro), Ranocchia, Juan Jesus, Santon; Guarin, Medel, Hernanes (79° Kovacic); Shaqiri; Icardi, Palacio (88° Puscas)

    Allenatore: Mancini.

    Celtic (4-2-3-1): Gordon; Matthews, Denayer, van Dijk, Izaguirre; Brown, Bitton; Mackay-Steven (38° Ambrose), Johansen, Armstrong (78° Commons); Guidetti (58° Forrest)

    Allenatore: Deila.

    Arbitro: Kruzliak.

    Espulso: van Dijk (C) al 36°

     

    ATHLETIC BILBAO – TORINO

    Impresa granata al San Mames, in una serata ricca di emozioni, a gioire è il Torino che espugna lo stadio dei baschi e porta a casa la qualificazione agli ottavi. La gara si mette subito bene per il Toro che al 16° trova il vantaggio con un rigore, per fallo di Gurpegi su Vives, trasformato da Quagliarella. L’Athletic si butta in avanti e al 44° Iraola è abile a trovare la rete del pari. Gioia che dura poco perchè nel primo minuto di recupero Maxi Lopez trova il colpo di testa vincente per il nuovo vantaggio ospite. Nella ripresa Maxi fallisce il match point ed il destino sembra punirlo quando De Marcos al 61° riporta la gara in parità. Il cuore granata però è enorme e al 67° Darmian s’inventa un gran gol per il 2-3 che è come un colpo da ko per l’Athletic che non riesce sostanzialmente a far più paura al Torino che può così gioire.

    La gioia dei calciatori del Torino | Foto Twitter
    La gioia dei calciatori del Torino | Foto Twitter

    ATHLETIC BILBAO – TORINO 2-3 (16° rig.Quagliarella (T) 44° Iraola (A), 45°+2 Maxi Lopez (T), 61° De Marcos (A), 67° Darmian (T))

    Athletic Bilbao (3-5-2): Iago Herrerìn; Etxeita, Gurpegi (42° Inaki Williams), Laporte; Iraola, Beñat (70° Susaeta), San Josè, Rico (78° Unai Lopez), De Marcos; Muniain, Aduriz.

    Allenatore: Valverde.

    Torino (3-5-2): Padelli; Maksimovic, Glik, Moretti; Darmian, Gazzi, Vives, El Kaddouri (84° Farnerud), Molinaro; Maxi Lopez (73° Martinez), Quagliarella.

    Allenatore: Ventura.

    Arbitro: Liany.

     

    FEYENOORD – ROMA

    Partita tesissima alla vigilia e tesa anche in campo tant’è che già nel primo tempo l’arbitro ha dovuto sospendere il match per qualche minuto per il lancio di una banana gonfiabile. Nella ripresa poi lunga sospensione per lancio d’oggetti, uno dei quali avrebbe colpito il direttore di gara, dopo l’espulsione di te Vrede. Veniamo al racconto della gara partono meglio gli olandesi ma è Totti a sfiorare due volte il gol, con un cucchiaio fuori di poco ed una punizione che colpisce il palo esterno. Sul finire del tempo arriva il vantaggio della Roma con Ljajic bravo a girare in rete un cross di De Rossi. Nella ripresa il fattaccio, al 54° l’arbitro mostra il rosso diretto a te Vrede e parte il lancio d’oggetti che porta alla sospensione. Si riparte e il Feyenoord in 10 contro 11 pareggia con il neo entrato Manu che s’infila nella difesa giallorossa. La Roma reagisce quasi subito e al 60° Gervinho, servito da Torosidis, realizza sottoporta il 2-1. Gli olandesi ci provano con tutto l’orgoglio ma non riescono a riaprire la qualificazione che viene ottenuta dagli uomini di Garcia.

    FEYENOORD – ROMA 1-2 (45°+1 Ljajic (R), 57° Manu (F), 60° Gervinho (R))

    Feyenoord (4-3-3): Vermeer; Boulahrouz (55° Manu), Van Beek, Kongolo, Nelom; Clasie, Toornstra, El Ahmadi; Karsdorp, Kazim-Richards (30° te Vrede),Vilhena (84°Achahbar) .

    Allenatore: Rutten.

    Roma (4-3-3): Skorupski; Torosidis, Manolas, Yanga Mbiwa, Holebas; Pjanic (73° Nainggolan), De Rossi, Keita; Gervinho, Totti (82° Paredes), Ljajic (73° Iturbe)

    Allenatore: Garcia.

    Arbitro: Turpin.

    Espulso: Te Vrede (F) al 54°

     

    NAPOLI – TRABZONSPOR

    Tutto facile per il Napoli che partiva dalla vittoria per 4-0 ottenuta in Turchia 7 giorni fa. I partenopei hanno fatto la partita anche al San Paolo e oltre al gol siglato da De Guzman al 19°, gli uomini di Benitez hanno avuto altre occasioni per render il passivo ancora più pesante. Praticamente inesistente il Trabzonspor.

    NAPOLI – TRABZONSPOR 1-0 (19° De Guzman)

    Napoli (4-2-3-1): Rafael; Mesto, Henrique, Britos, Ghoulam; Inler, Jorginho; Callejon (75° Hamsik), De Guzman (69° Gabbiadini), Mertens; Higuain (63° Zapata).

    Allenatore: Benitez.

    Trabzonspor (4-3-3): Arikan; Dursun (88° Yavru), Bosingwa, Demir, Dogan; Atik (76° Aydogdu), Ekici, Medjani; Hurmaci, Cardozo, Zengin (83° Ylmaz)

    Allenatore: Yanal.

    Arbitro: Bebek.

     

  • Mario Gomez trascina la Fiorentina in semifinale

    Mario Gomez trascina la Fiorentina in semifinale

    La Roma non riesce più a vincere, dopo i 4 pareggi consecutivi in campionato, intervallati dal successo solo ai supplementari contro l’Empoli negli ottavi di Tim Cup, arriva una sconfitta casalinga contro la Fiorentina che costa l’eliminazione proprio nella coppa nazionale.

    Quella contro i viola è stata una partita che ha mostrato ancora una volta una Roma con poche idee, che ha costruito poco in avanti e che ha concesso due reti simili e fin troppo facili alla Fiorentina. Adesso Garcia  avrà sicuramente da lavorare per riportare la sua squadra a quei livelli di gioco visti nella scorsa stagione e nella prima parte di questa.

    L'esultanza di Mario Gomez | Foto Twitter
    L’esultanza di Mario Gomez | Foto Twitter

    Montella invece può essere decisamente soddisfatto dei suoi. I viola hanno giocato adattandosi ai ritmi bassi nel primo tempo, poi nella ripresa sono cresciuti e, con la coppia Pasqual-Gomez, hanno confezionato i due gol che sono valsi il successo. Adesso per la Fiorentina nella semifinale di Tim Cup ci sarà la Juventus.

     

    Veniamo al racconto della gara.

    Rudi Garcia schiera la Roma con il consueto 4-3-3, tra i pali va il portiere di coppa Skorupski. Chance per Cole in difesa e Paredes a centrocampo, in avanti tridente Ljajic-Totti-Florenzi.

    Montella manda in campo i suoi con un 3-5-2, con l’assenza di Gonzalo Rodriguez in difesa vanno Basanta, Savic e Tomovic. In attacco la coppia è formata da Diamanti e Mario Gomez. 

    Si parte ed il match viaggia sull’equilibrio, nei primi dieci minuti si segnala solo un inserimento di Florenzi con conclusione alta. I ritmi si mantengono bassi, una svirgolata di Skorupski potrebbe favorire Gomez che però non ne approfitta e poco dopo è Ljajic a venire ben imbeccato da Totti ma il tiro del serbo viene deviato in corner. Alla mezz’ora, con la gara che stenta a decollare, Tatarusanu è bravo a neutralizzare un tiro da fuori di Nainggolan deviato da Cole. Un primo tempo non certo indimenticabile si chiude sullo 0-0.

    Le due squadre tornano in campo senza sostituzioni e dopo pochi minuti un tiro da fuori di Diamanti spaventa Sk0rupski. Nel primo quarto d’ora si nota un leggero aumento di ritmo, la Roma tiene e fa girare palla ma non riesce mai a rendersi pericolosa dinanzi a Tatarusanu mentre la Fiorentina cresce, rispetto alla prima frazione, provando ad innescare un paio di volte Gomez. Al 65° la gara si sblocca, lancio lungo e preciso di Badelj per Pasqual che controlla e mette in mezzo una palla sulla quale si avventa Mario Gomez che con un tocco beffa Skorupski. Ci si aspetta una reazione furiosa della Roma che però non arriva. Garcia al 73°si gioca la carta Ibarbo, il colombiano, all’esordio con la maglia giallorossa, prova subito a vivacizzare l’attacco della Roma. I padroni di casa si buttano in avanti più con orgoglio che con idee, la Fiorentina tiene, anzi i viola trovano il raddoppio, ancora una volta Pasqual crossa in mezzo, Mario Gomez controlla e batte a rete superando Skorupski.

    ROMA – FIORENTINA 0-2 (0-0) (65°, 89° Gomez)

    Roma (4-3-3): Skorupski; Maicon (80° Verde), Manolas, Astori, Cole; Keita, Nainggolan, Paredes (57° Pjanic); Florenzi, Totti (73° Ibarbo), Ljajic

    Allenatore: Garcia.

    Fiorentina (3-5-2): Tatarusanu; Tomovic, Savic, Basanta; Joaquin, Pizarro, Badelj, Borja Valero (79° Mati Fernandez), Pasqual; Diamanti (69° Ilicic), Gomez (90° Babacar).

    Allenatore: Montella.

    Arbitro: Damato.

    Ammoniti: Badelj (F), Nainggolan (R), Borja Valero (F), Astori (R)

  • Gomez torna al gol ma Fiorentina-Roma è 1-1

    Gomez torna al gol ma Fiorentina-Roma è 1-1

    La Fiorentina affronta la Roma nel posticipo domenicale delle 20:45 in questa ventesima giornata di Serie A. I giallorossi devono rispondere alla Juventus che sul proprio campo ha conquistato i tre punti contro il modesto Chievo nelle gare delle 15:00 e si è portata momentaneamente a +8 sulla Roma.

    Nella Fiorentina in porta c’è Tatarusanu che sostituisce Neto, messo fuori probabilmente per le note discrepanze con la società sul contratto, il resto è la formazione tipo con il gigante Gomez davanti. La Roma riporta Francesco Totti in avanti al fianco di Adem Ljajic, a centrocampo De Rossi affianco a Strootman e sulle corsie laterali Florenzi da una parte e Iturbe dall’altra.

    Mario Gomez torna al gol | Foto Twitter
    Mario Gomez torna al gol | Foto Twitter

    Il primo tempo prende decisamente da subito i connotati viola con la Fiorentina che preme l’avversario mettendogli paura più di una volta, al 14° Rodríguez di testa mette la palla in porta ma De Rossi sulla linea devia il tiro del fiorentino. Al 19° però la squadra di Montella segna il vantaggio con Mario Gomez che devia di sinistro, in posizione al limite del fuorigioco, un tiro di Pizarro da fuori area spiazzando De Sanctis.

    La Fiorentina prende coraggio e sfiora il raddoppio con un bel tiro incrociato di Basanta in precario equilibrio dentro l’area sugli sviluppi di un calcio di punizione. Dalla mezz’ora in poi si vede la Roma che va vicina al pareggio in due occasioni, prima con un colpo di testa di Nainggolan e poi di De Rossi mentre al 34° i giallorossi devono rinunciare a Strootman che in un contrasto di gioco si fa male ad un ginocchio.

    Nella ripresa i giallorossi entrano con ben più alta decisione e subito dopo 5 minuti pareggiano il conto. Strepitosa azione di Iturbe che riesce a controllare la palla e da dentro l’area serve la sfera indietro verso il centro dove Ljajic stoppa e tira girandosi battendo Tatarusanu. In questa fase la Roma ha una marcia in più e la Fiorentina ne risente molto e al 55° Iturbe, servito bene da Totti si fa parare il tiro da Tatarusanu.

    Il resto della gara è un continuo prendere iniziative da una parte e dall’altra ma non si arriva mai ad una concretezza assoluta, infatti sia da una parte che dall’altra quando si dovrebbe fare il passaggio decisivo per mettere in porta il compagno vene commesso l’errore che fa ripartire l’azione per l’avversario. L’ultima emozione di questa bella partita giocata a ritmi piuttosto alti è per Florenzi che spara alto al 90°. Un tempo per parte e risultato giusto ma l’unica a fare festa è la Juventus che ora è lontana sette punti dai giallorossi.

     

    FIORENTINA-ROMA 1-1 (1-0) – 19° Gomez (F), 49° Ljajic (R)

    Fiorentina (3-5-1-1): Tatarusanu 6,5; Tomovic 5,5, Rodríguez 6, Basanta 6; Joaquin 6,5, Fernandez 6 (dal 63° Kurtic 5,5), Pizarro 6, Borja Valero 6, Pasqual 5,5 (dal 70° Alonso 6); Cuadrado 6; Gomez 6,5 (dal 78° Babacar S.V.).

    All.: Vincenzo Montella 6,5

    Roma (4-3-3): De Sanctis 6; Florenzi 6, Manolas 6,5, Yanga-Mbiwa 5,5, Holebas 5; Nainggolan 5,5, De Rossi 6, Strootman 5,5 (dal 34° Pjanic 6); Ljajic 6,5 (dal 87° Maicon S.V.), Totti (dal 79° Destro 6), Iturbe 7.

    All.: Rudi Garcia 6

    Arbitro: Luca Banti 6

    Ammoniti: Holebas (R), Yanga-Mbiwa (R), Ljajic (R), Pizarro (F), Cuadrado (F). Espulsi:

  • Tim Cup: Mario Gomez lancia la Fiorentina ai quarti

    Tim Cup: Mario Gomez lancia la Fiorentina ai quarti

    Mario Gomez si è sbloccato, nella gara degli ottavi di finale di Tim Cup contro l’Atalanta l’attaccante tedesco della Fiorentina è tornato al gol e grazie alla sua doppietta e ad un rigore, che però è parso dubbio, che si è procurato, i viola sono riusciti ad imporsi per 3-1 su i nerazzurri bergamaschi ed hanno così conquistato l’accesso ai quarti di finale della competizione, nei quali sfideranno la Roma.

    L’Atalanta dal canto suo, andata sotto praticamente subito, recrimina per il calcio di rigore concesso alla Fiorentina al 12°e che in sostanza ha quasi chiuso la gara.

    Veniamo al racconto della sfida del “Franchi”.

    Montella sceglie di non fare ampio turnover, ma anzi manda in campo una squadra con parecchi titolari, inserisce Richards sulla fascia e in avanti si affida al trio Cuadrado-Gomez-Vargas.

    Colantuono stravolge quasi totalmente la squadra che ha vinto a San Siro con il Milan, ben 10/11, l’unico presente è Stendardo.

    Mario Gomez | Foto Twitter
    Mario Gomez | Foto Twitter

    Il match si sblocca praticamente subito, al 6° Mario Gomez controlla  e poi piazza un tiro violento che, anche grazie ad una deviazione, si insacca alle spalle di Avramov. Passano solo poco più di 5 minuti che si arriva all’episodio che regala il raddoppio ai viola e fa infuriare i bergamaschi. Mario Gomez in area viene contrastato da Stendardo che però in scivolata pare prendere il pallone, non è di questo avviso Valeri che, nonostante le vibranti proteste, assegna il calcio di rigore che Cuadrado trasforma. La gara a questo punto si mette totalmente in discesa per i padroni di casa che al 28° trovano la terza rete con Gomez che fa doppietta, facendosi trovare pronto sul perfetto assist di Badelj e battendo da due passi Avramov. La reazione d’orgoglio dell’Atalanta si concretizza con la rete di Bianchi, che al minuto 39° riesce ad accorciare le distanze.

    Nella ripresa non c’è praticamente niente da segnalare se non l’esordio in viola di Alessandro Diamanti e l’espulsione a cinque minuti dal termine di Marcos Alonso. La Fiorentina vince ed il 3 febbraio se la vedrà con la Roma per cercare di conquistare la semifinale.

     

    FIORENTINA – ATALANTA 3-1 (6°, 28° Mario Gomez (F), 12° rig. Cuadrado (F), 40° Bianchi (A))

    Fiorentina (4-3-3): Tatarusanu; Richards, Savic, G. Rodriguez, Alonso; Kurtic, Badelj, Borja Valero (66° Mati Fernandez); Cuadrado (76° Diamanti), Gomez (71° Babacar), Vargas.

    Allenatore: Montella.

    Atalanta (4-4-2): Avramov; Scaloni, Stendardo (46°Biava), Bellini, Dramè; Spinazzola (69° D’Alessandro), Migliaccio, Baselli, A. Gomez; Boakye (61° Rosseti), Bianchi.

    Allenatore: Colantuono.

    Arbitro: Valeri.

    Ammoniti: Boakye (A), Baselli (A), A. Gomez (A), Biava (A), Scaloni (A)

    Espulsi: Alonso (F).

  • Fiorentina-Juventus, l’Europa in una notte

    Fiorentina-Juventus, l’Europa in una notte

    Fiorentina-Juventus significa Europa, prestigio, superiorità sull’avversaria storica. La notte del Franchi (il tardo pomeriggio, a dir la verità considerando il fischio d’inizio delle 19) porterà con sè tutto questo, e anche di più. (altro…)

  • Roma: Osvaldo verso il City, Gomez è l’obiettivo

    Roma: Osvaldo verso il City, Gomez è l’obiettivo

    Molta attività in sede di calciomercato per i giallorossi intenti ad ottimizzare la squadra del neo tecnico Rudi Garcia. Il D. S. Walter Sabatini continua a vagliare le varie ipotesi, anche a livello internazionale, per gli acquisti e le eventuali cessioni. (altro…)

  • Calciomercato Napoli, Gomez e Mascherano nel mirino

    Calciomercato Napoli, Gomez e Mascherano nel mirino

    Continua l’impegno del Napoli in sede di calciomercato per assicurarsi nuovi tasselli propedeutici al credo tattico del neo tecnico azzurro Benitez. Vari i nomi impressi probabilmente nell’agenda del D.S. Bigon, certo è l’interesse per Gomez del Bayern Monaco e Mascherano del Barcellona. (altro…)

  • Italia-Germania 2-1, Balotelli schianta i tedeschi, è finale

    Italia-Germania 2-1, Balotelli schianta i tedeschi, è finale

    La seconda semifinale di Euro 2012 tra Italia-Germania termina 2-1 per gli azzurri, che accedono così alla finalissima del primo luglio. A Kiev incontreranno la Spagna, che nell’altra semifinale ha battuto il Portogallo di Cristiano Ronaldo ai calci di rigore. Protagonista assoluto dell’incontro Mario Balotelli. L’attaccante del Manchester City ha messo a segno una doppietta nella prima mezzora di gioco. Splendido l’assist di Cassano in occasione del primo gol al 20′ minuto, lancio millimetrico di Montolivo nella seconda rete (36′). Per la Germania continua la maledizione azzurra. Adesso gli italiani possono vantare un record di 4 vittorie, 4 pareggi e nessuna sconfitta nei grandi tornei. Clamoroso il flop di Gomez e Ozil. Addio anticipato per Low?

    HULK – Quando Mario Balotelli segna non è mai banale. Dopo il gol da cineteca rifilato all’Irlanda (fra le altre cose fondamentale per la qualificazione ai quarti), avevamo profetizzato per Supermario un Europeo da protagonista. Ieri la riprova che quanto affermato una settimana fa non era poi così lontano dalla realtà. Due gol speciali. Annientato Badstuber nello stacco di testa, imperioso. Quindici minuti più tardi arriva la perla, un destro di inaudita potenza che va a infilarsi là dove Neuer non può arrivare. Portiere tedesco annichilito, come il resto dei suoi compagni d’altronde. E allora Mario Balotelli rivela la sua vera essenza: “ciao, sono l’incredibile Hulk”.

    gianluigi buffon | ©Michael Steele/Getty Images

    MURO – Se l’Italia ha fin qui subito un solo gol, lo deve anche ad un superlativo Gigi Buffon. Il portiere della Juventus pare essere tornato quello del 2006, quando a Berlino trascinò gli azzurri ad un successo epico contro i Galletti di Domenech. Ieri si è rivisto il grande Buffon, decisivo su Khedira e Reus, capitano vero in ogni circostanza. Alla vigilia c’era chi dubitava circa la tenuta mentale dell’estremo difensore bianconero per via dell’inchiesta calcio-scommesse. Oggi più che mai quel qualcuno farà un’enorme fatica nel salire sopra il carro dei vincitori.

    TABÙ – E’ ufficiale: la Germania non sa vincere contro l’Italia. Partiti anche ieri come favoriti assoluti del match, i ragazzi di Low sono stati schiacciati dal gioco e dal carisma degli azzurri. Il primo gol di Mario Balotelli ha completamente annichilito i tedeschi, incapaci di reagire per tutto il primo tempo e buona parte della ripresa, fino al gol su calcio di rigore realizzato da Ozil. Oggi in Germania sarà tempo di processi. Perché la Ferrari del calcio europeo non riesce più a vincere un grande torneo? Se nel 2006 era ancora presto, nel 2008 e nel 2010 c’era una Spagna imbattibile, quest’anno per Low le attenuanti sono terminate. Quella di ieri sera forse è stata l’ultima sua panchina con la Nazionale. La logica almeno vorrebbe così.

    Italia-Germania 2-1, le pagelle

    ITALIA
    Buffon 8: bravissimo su Khedira nel primo tempo, agile come un gatto nella ripresa sulla punizione di Reus (il pallone colpisce anche la traversa). Furibondo con Marchisio per aver mancato il gol del ko tecnico. CAT-MAN
    Bonucci 7: è una delle sorprese più piacevoli degli Europei 2012. Partito da Coverciano in mezzo alla bufera calcio-scommesse, il difensore bianconero contro Inghilterra e Germania ha disputato le sue migliori partite in Nazionale. RIVELAZIONE
    Pirlo 7,5: anche se non segna, anche se non confeziona l’assist decisivo, anche se non vincerà il Pallone D’oro, anche se non fa il “cucchiaio”, Pirlo è il fuoriclasse del centrocampo azzurro. L’eterno dubbio (Xavi o Pirlo?) almeno in Ucraina e Polonia è facilmente risolvibile. TOTEM
    Di Natale 5: nel primo match contro la Spagna aveva illuso i tifosi azzurri di essere diventato determinante anche con la maglia della Nazionale. Ieri però è tornato il Di Natale formato Italy di sempre. SPRECONE
    Balotelli 9: il dieci ce lo teniamo per la finalissima. Si prende l’Italia in una delle sfide più importanti degli ultimi 6 anni. Quando i ragazzi delle future generazioni andranno a ricercare Italia-Germania, non potranno non rimanere incantati di fronte alla forza bruta di Mario. HULK

    GERMANIA
    Hummels 5: aveva iniziato alla grande gli Europei. La semifinale di ieri sera però lo ha ridimensionato. Soffre i movimenti e le accelerazioni di Balotelli, non riuscendo a tenere a galla Badstuber. RETROMARCIA
    Schweinsteiger 4: qualcuno di voi si è accorto del centrocampista del Bayern? Anche lui forse è rimasto a bocca aperta di fronte alla classe impressionante di Pirlo. DEVOTO
    Ozil 4: il suo nome figurerà nel referto Uefa per il rigore trasformato al 92′ minuto, di sicuro però verrà ricordato più per non aver fatto nulla durante tutto l’arco dell’incontro. E a dire che i giornali tedeschi lo credono migliore di Pirlo. OZIL WHO?
    Gomez 3: clamoroso il flop di Mario Gomez. Quando tutti si aspettavano i suoi gol nella semifinale contro l’Italia, il panzer del Bayern Monaco è completamente scomparso. CASPER

    Italia-Germania 2-1, tabellino

    Italia (4-3-1-2): Buffon 8, Balzaretti 6,5, Barzagli 7, Bonucci 7, Chiellini 6,5, Pirlo 7,5, Marchisio 6,5, De Rossi 7, Montolivo 7 (64′ Thiago Motta 6), Cassano 7 (58′ Diamanti 6,5), Balotelli 9 (70′ Di Natale 5). Allenatore: Prandelli.
    Germania (4-2-3-1): Neuer 5,5, Boateng 4 (71′ Muller 5), Badstuber 4, Hummels 5, Lahm 5, Schweinsteiger 4, Khedira 6, Podolski 4 (46′ Reus 6,5), Ozil 4, Kroos 6, Gomez 3 (46′ Klose 5). Allenatore: Low.

    Italia-Germania 2-1, highlights dell’incontro

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  • Euro 2012, Top e Flop della fase a gironi

    Euro 2012, Top e Flop della fase a gironi

    Gli europei in corso di svolgimento dall’8 giugno in Polonia e Ucraina sono entrati nella fase cruciale ed eccoci qui pronti a fare un primo resoconto sui migliori giocatori apprezzati sui campi in Polonia e Ucraina. Tante sono state le conferme così come tante sono state le sorprese e le delusioni. Iniziamo allora la nostra analisi riguardo top e flop della fase a gironi di Euro 2012 che ha visto la disputa di ben 24 partite sulle 31 totali.

    TOP  fase a gironi EURO 2012 

    CRISTIANO RONALDO (PORTOGALLO) – Se il Portogallo è ai quarti di finale dove affronterà con i favori del pronostico la Repubblica Ceca di Petr Cech, lo deve soprattutto al suo numero 7 Cristiano Ronaldo. E’ dappertutto l’attaccante del Real Madrid (60 gol in 55 presenze nella stagione 2011/2012) anche se nella prima partita non riesce ad evitare la sconfitta ai suoi. Nella seconda partita vinta 3-2 con la Danimarca inizia a prendere le misure ma manca nuovamente il suo nome sul tabellino della partita.

    Cristiano Ronaldo © Lars Baron/GettyImages

    Si rifà alla grande nell’ultima sfida del girone quella da dentro o fuori con la delusione Olanda. Al vantaggio orange iniziale risponde lui con una doppietta magistrale, a cui aggiungiamo tante giocate di qualità, 2 pali e un grande assist non finalizzato da Nani. Il destino del Portogallo è legato maledettamente ai suoi piedi mentre il pallone d’oro 2012 dipende molto da fino a dove condurrà la sua nazione. Fenomeno.

    ALAN DZAGOEV (RUSSIA) – Nonostante l’eliminazione della sua nazionale, il talento Alan Dzagoev classe 1990 militante nel Cska Mosca si è attestato come uno dei migliori giocatori di Euro 2012. Proprio per questo merita a pieni voti di comparire nella classifica dei top. Semplicemente il migliore in campo nelle file russe in tutte e tre le partite. A fare la differenza nel bene o nel male sono i suoi gol. Nelle prime due partite segna lui e la Russia va. Nell’ultima partita non va a segno e la Russia va a casa. Europei da ricordare solo a livello personale (3 gol in 3 partite) ma dopo Euro 2012 tantissimi club importanti sono in fila per assicurarsi le sue prestazioni. Talento sbocciato.

    ANDRES INIESTA (SPAGNA) & ANDREA PIRLO (ITALIA) – Non potevano mancare in questa speciale classifica i due fari delle prime due squadre del girone C di Euro 2012. Andrés Iniesta con la sua solita eleganza fa sembrare facili le cose difficili, il modo in cui tiene palla al piede è inimitabile ed è il maggior interprete dell’illusionismo calcistico. Non va a segno nelle tre partite spagnole ma è lui l’elemento imprescindibile della Spagna di Vicente del Bosque. Andrea Pirlo, il faro della Juventus degli invincibili si teletrasporta in Polonia e conduce l’Italia all’obiettivo minimo dei quarti di finale. 3 dei 4 gol azzurri nascono dai suoi piedi (assist a Di Natale in Spagna-Italia 1-1, gol su punizione contro la Croazia, assist da corner a Cassano per l’1-0 sull’Irlanda). Senza di lui l’Italia sarebbe già eliminata ma fortunatamente per noi lui c’è ed è talmente lampante la sua superiorità nei confronti dei compagni che quando non gioca al massimo (come contro l’Irlanda) te ne accorgi eccome. Nonostante ciò riesce sempre a risultare decisivo. Insostituibile.

    GERMANIA – E’ la squadra che più ha impressionato in questa prima fase di Euro 2012, non fosse altro per la facilità con la quale è riuscita ad ottenere i 3 punti nelle 3 occasioni a disposizione. Unica squadra a punteggio pieno di questi Europei in Polonia e Ucraina, la Germania di Loew si attesta come la principale indiziata a scalzare la Spagna dal trono d’Europa. I tedeschi hanno davvero tutto nella loro squadra ed è difficile trovare un punto debole. Due note di merito vanno a Super Mario Gomez, (3 gol in 3 partite e finalmente decisivo anche in nazionale) e a Mats Hummels, 23enne difensore del Borussia Dortmund, che ha dimostrato di avere tutte le carte in regola per diventare uno dei centrali difensivi più forti al mondo. Squadra da battere.

    ZLATAN IBRAHIMOVIC (SVEZIA) – Da uno come lui ti aspetti più di 2 gol in 3 partite, ma se consideriamo la qualità del gol segnato contro la Francia e il fatto che come compagni non ha gente come Ribery, Robben e così via possiamo inserirlo tranquillamente nella lista dei top della fase a gironi di Euro 2012. Resta comunque la delusione per l’uscita prematura della sua nazionale anche perchè ripensando alla prima partita persa contro l’Ucraina dopo essere passati in vantaggio proprio grazie ad un suo gol aumentano i rimpianti per i tifosi svedesi. Tuttavia Ibra ha lasciato il segno con un gol d’autore, un vero spot per il gioco del calcio. Spettacolo.

    FLOP fase a gironi Euro 2012

    OLANDA – Vera delusione di Euro 2012. La cenerentola che non t’aspetti. 3 sconfitte in 3 partite. Non vi stupite se nella classifica dei flop a farla da padrone sono gli olandesi. Il principale colpevole della debacle orange è certamente il tecnico Bert van Marwijk. Il mondiale 2010 concluso al secondo posto rimarrà il suo unico ricordo positivo della sua avventura olandese terminata sicuramente in Polonia e Ucraina. L’allenatore olandese non è riuscito a mettere nelle condizioni di giocar bene una rosa piena zeppa di campioni. Alcune sue scelte hanno creato clamore in Olanda come ad esempio l’ostinazione nel far giocare Mark Van Bommel (marito della figlia di Van Marwijk) risparmiandolo solo nell’ultimo match quando la frittata era fatta. L’Olanda vista ad Euro 2012 è lontana parente di quella ammirata due anni orsono ai mondiali africani e si è dimostrata squadra senza un’idea di gioco definita. Se ne salvano pochi nella squadra olandese e tra questi vi sono gli ‘italiani’ Sneijder e Stekelenburg e Van der Vaart.

    Arjen Robben in ginocchio © FILIPPO MONTEFORTE/AFP/GettyImages

    ARJEN ROBBEN (OLANDA) – Capitolo a parte merita Arjen Robben, che si guadagna a pieni voti la nomina personale come flop di Euro 2012. La sua nomina in verità ha radici antecedenti alla rassegna europea e sicuramente la debacle della sua Olanda conclude un anno da incubo che lo ha visto principale colpevole degli insuccessi del Bayern Monaco. Chi ha buona memoria come me non dimentica l’errore dal dischetto nella sfida scudetto persa poi con il Dortmund alla penultima giornata della Bundesliga. A peggiorare il quadro per Robben vi è stata la finale Champions persa dai suoi in casa e soprattutto per demerito suo. L’errore dal dischetto nei tempi supplementari di Bayern-Chelsea fa il palio con l’errore sopra citato e cancella tutto ciò di buono fatto nel corso della stagione. Anno da dimenticare. Incompiuto.

    RUSSIA – Flop punitivo per la Russia di Dick Advocaat. I russi che a pochi giorni da Euro 2012 ci avevano travolti in amichevole con il risultato netto di 3-0 hanno spazzato via all’esordio la Repubblica Ceca con un eloquente 4-1. A quel punto tutti la davano come possibile mina vagante della rassegna europea invece le restanti due partite hanno oscurato quanto di buono fatto fino a quel momento. I russi che si presentavano con una rosa nettamente superiore alle due qualificate Rep.Ceca e Grecia sprecano troppo con la Polonia non andando oltre l’1-1 e vengono puniti dall’orgoglio greco nella partita decisiva. Arrivederci.

    KARIM BENZEMA (FRANCIA) – L’ultimo flop che vi proponiamo è Karim Benzema che a differenza delle altre delusioni ha ancora la possibilità di rifarsi. L’attaccante del Real Madrid è una delle delusioni di Euro 2012 avendo giocato da titolare le 3 partite dei francesi senza riuscire ad andare in gol. I due assist nel match vinto con l’Ucraina non possono bastare né a lui né alla Francia che avrà sicuramente bisogno dei suoi gol per poter eliminare la Spagna di Vicente del Bosque. Piccola delusione nonostante la qualificazione ai quarti per la Francia, che deve veramente ringraziare Sheva ad aver sconfitto da solo nella prima giornata Ibra e compagni, altrimenti adesso staremmo parlando di un’altra eliminazione prematura dei francesi dopo quella degli ultimi mondiali. Sabato ultima chance.