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  • Latina: il ritorno di Roberto Breda

    Latina: il ritorno di Roberto Breda

    Il Latina ha cambiato allenatore, Roberto Breda è il nuovo tecnico della società laziale, esonerato Mario Beretta. La società ha deciso un cambio di rotta, comunicando il cambio in panchina: Beretta saluta dopo sette giornate di campionato in cui ha raccolto altrettanti punti frutto di una vittoria, quattro pareggi e una sconfitta. Il Latina non ottiene i tre punti dalla seconda giornata di campionato quando sconfisse in casa per 1-0 il Crotone. L’ormai ex tecnico paga un un deludente avvio del Campionato di Serie B.

    Roberto Breda torna sulla panchina del Latina dopo aver conquistato il terzo posto in classifica nella passata stagione, 68 punti ottenuti da neopromossa, con la sconfitta nella finale playoff per mano del Cesena, due sconfitte per 2-1.

    Il nuovo allenatore ha tenuto la sua prima conferenza stampa allo stadio “Francioni” ed è già al lavoro per preparare il

    Roberto Breda torna sulla panchina del Latina
    Roberto Breda torna sulla panchina del Latina

    prossimo impegno di campionato, domenica 12 ottobre, quando la sua squadra riceverà il Bologna. Ecco alcune delle dichiarazioni del neo tecnico in conferenza stampa: “C’è tanto da lavorare, tornando a portare la filosofia che c’era lo scorso anno e traendo il massimo da un gruppo molto competitivo. E’ diverso dall’anno passato, da certi punti di vista so che potrò avere certe risposte dall’altro c’è da lavorare molto. Cambia il progetto perché c’è un gruppo diverso, l’anno passato ci calavamo in un campionato nuovo e avevamo certi tipi di stati d’animo ora dobbiamo creare un gruppo con un’anima forte e il percorso è però diverso”. 

    Il Presidente del club Pasquale Maietta ha dichiarato che la separazione da Beretta è stata consensuale, e che quindi l’ex tecnico non graverà mensilmente sulle casse della società.

    Questo è lo staff di cui potrà disporre Roberto Breda: il vice allenatore sarà Carlo Ricchetti; il collaboratore tecnico sarà Michele Mignani, ex difensore del Siena; i preparatori atletici saranno Donatello Matarangolo e Maurizio Miele, il preparatore dei portieri sarà Luca Gentili.

  • La Fiorentina vuole la semifinale, il Siena la sogna

    La Fiorentina vuole la semifinale, il Siena la sogna

    Decisamente animi contrapposti quelli delle due squadre che si affronteranno questa sera. La Fiorentina ha nel mirino la semifinale di Coppa Italia (altro…)

  • Cesena – Udinese 0-1, lampo di Fabbrini poi il nulla

    Cesena – Udinese 0-1, lampo di Fabbrini poi il nulla

    Cesena Udinese finisce 0-1, decide il primo gol in Serie A di Diego Fabbrini nel primo tempo. Cesena mai sceso in campo con Adrian Mutu che sbaglia anche un rigore.

    Importantissima vittoria dei friulani che mantengono il contatto con il Napoli per la corsa al terzo posto valido per i preliminari di Champions League approfittando anche dei passi falsi della Lazio, fermata in casa dal Siena e dell’Inter capitolata al “Tardini” di Parma sotto i colpi di Sebastian Giovinco.

    Francesco Guidolin decide all’ultimo minuto di schierare Totò Di Natale dall’inizio, a far coppia con il capitano bianconero c’e’ Diego Fabbrini, giovane talento bianconero e nazionale Under 21 di Ciro Ferrara. La decisione di Guidolin è azzeccata, infatti è proprio Fabbrini che sblocca il risultato dopo appena 4’ di gioco:  cross di Pasquale, assist non del tutto volontario di Danilo (in netta posizione di fuorigioco) e il trequartista insacca da due passi. Il gol rassicura gli ospiti che si limitano a controllare il match e probabilmente segnano anche il 2-0 con Asamoah che con un diagonale di sinistro prima colpisce la traversa e poi non si vede assegnare il gol con la palla che varca decisamente la linea di porta. L’unico sussulto dei padroni di casa arriva al 20’ quando un fallo di Domizzi su Mutu consente proprio al romeno di presentarsi sul dischetto di fronte a Samir Handanovic. Ma anche dal dischetto il rumeno conferma la sua stagione no, colpendo la traversa e sprecando di fatto l’unica occasione per i padroni di casa di segnare il gol del pareggio.

    Fabbrini festeggiato dai compagni ©Mario Carlini / Iguana Press/Getty Images

    Infatti i secondi 45’ non regalano assolutamente nulla allo spettacolo con Mario Beretta che tenta di animare un po’ l’apatico attacco cesenate, con l’inserimento di Malonga per uno spento Mutu. Il cambio non dà i frutti sperati, non succede praticamente nulla di rilevante con qualche sprazzo regalato solo da Totò Di Natale che viene risparmiato da Guidolin al 34′, in vista della delicata sfida di domenica prossima contro il Genoa. Tutto fila liscio per ospiti che comodamente controllano i ritmi del match fino al 90’ senza correre mai alcun rischio.

    Qualificazione in Europa League in cassaforte per la squadra del Patron Pozzo ma la speranza dell’ingresso nell’Europa che conta per i friulani non è ancora del tutto svanita. Adesso Udinese e Napoli sono appaiate al terzo posto con 58 punti ma i partenopei, oltre ad avere lo scontro diretto a favore, hanno anche un calendario più semplice con Bologna e Siena che hanno poco da chiedere ormai a questo campionato ma, dopo il capitombolo inaspettato della Juventus in casa contro il Lecce, tutto può succedere fino all’ultimo minuto di recupero di domenica 13 maggio.

    Tabellino e Pagelle Cesena Udinese 0-1

    CESENA (3-5-2) Ravaglia 6; Benalouane 6, Moras 6, Von Bergen 5,5; Ceccarelli 5,5 (dal 32′ s.t. Filippi 6), T. Arrigoni 6 (dal 45′ s.t. Urso s.v.), Guana 6, Djokovic 6, Martinho 6,5; Rennella 5, Mutu 4,5 (dal 1′ s.t. Malonga 5,5). (Antonioli, Rodriguez, Rossi, Colucci). All. Beretta

    UDINESE (3-5-1-1) Handanovic 6; Coda 6, Danilo 6,5, Domizzi 5,5; Basta 6, Pereyra 6, Pinzi 6, Asamoah 6,5, Pasquale 6,5; Fabbrini 6,5 (dal 27′ s.t. Fernandes 6); Di Natale 6 (dal 34′ s.t. Floro Flores s.v.). (Padelli, Ekstrand, Pazienza, Armero, Torje). All. Guidolin

  • Cesena – Udinese, Guidolin dilemma Di Natale

    Cesena – Udinese, Guidolin dilemma Di Natale

    Cesena Udinese si sfideranno questa sera al “Manuzzi” in una sfida dal valore inestimabile esclusivamente per la compagine bianconera guidata da Mister Guidolin che ha ancora speranze di qualificazione per i preliminari di Champions League.

    Tuttavia il Cesena, sebbene già retrocesso, non concederà assolutamente nulla avendo il dovere di chiudere a testa alta una stagione disastrosa che doveva portare alla vigilia, a ben altri traguardi.

    Mario Beretta dovrà raschiare il fondo del barile per riuscire a presentare una formazione affidabile, tante e troppe le assenze fra i padroni di casa che devono rinunciare, oltre allo squalificato Mario Alberto Santana, anche a Simone Del Nero, Colucci, Comotto, Lauro e Vincenzo Iaquinta con l’ex giocatore della Juve alle prese con un affaticamento ai flessori. Quindi  Moras e Ceccarelli  agiranno sugli esterni e Benalouane, Von Bergen e Rodriguez come centrali. A centrocampo il trio composto da Arrigoni Parolo e Guana, mentre in avanti la coppia sarà formata da Mutu e Rennella.

    Totò Di Natale ©Dino Panato/Getty Images

    Francesco Guidolin è invece alle prese con il dilemma rappresentato dalla presenza in campo di Totò Di Natale, il capitano e trascinatore dei friulani è alle prese con un affaticamento muscolare che lo terrà in dubbio fino all’ultimo minuto. Se Di Natale non dovesse farcela ecco pronto Floro Flores, il trequartista sarà Fabbrini. A sinistra ballottaggio tra Armero e Pasquale con l’italiano favorito nei confronti del colombiano. A centrocampo conferma per Pereyra dopo il contestatissimo e rocambolesco gol contro la Lazio ed in difesa, squalificato Benatia, ci sarà Coda con Domizzi e Danilo.

    Formazioni Cesena Udinese

    Cesena (5-3-2): Antonioli; Moras, Benalouane, Von Bergen, Rodriguez, Ceccarelli; Arrigoni, Parolo, Guana; Mutu, Rennella. Panchina: Ravaglia, Rosi, Lolli, Urso, Martinho, Djokovic, Malonga. Allenatore: Mario Beretta.

    Udinese (3-5-1-1): Handanovic; Coda, Danilo, Domizzi; Basta, Fernandez, Pinzi, Asamoah, Fabbrini; Torje; Di Natale. Panchina: Padelli, Ekstrand, Pazienza, Abdi, Pereyra, Barreto, Floro Flores. Allenatore: Francesco Guidolin.

  • Inter – Cesena, Guarin e Pazzini dal 1′ minuto

    Inter – Cesena, Guarin e Pazzini dal 1′ minuto

    La 35^ giornata di Serie A  propone Inter Cesena , una gara scontata solo sulla carta. Questo Stramaccioni lo sa, di fatto non si fida della compagine emiliana. Cesena reduce dalla sconfitta di misura contro la Juventus, neroazzurri rivitalizzati dalla cura del nuovo tecnico, sul quale ha espresso parole di elogio anche il presidente Massimo Moratti.

    Inter a caccia dei tre punti che darebbero grande morale e fiducia per la rincorsa al terzo posto, piazza che garantirebbe la qualificazione ai preliminari di Champions League. Dopo il passo falso di Roma e Napoli, scontro diretto terminato in pareggio, i neroazzurri hanno una grande possibilità di recuperare terreno sulle dirette rivali.

    Stramaccioni vola basso e predica calma. L’ ex tecnico della primavera neroazzurra si affida all ‘ormai collaudato 4-3-1-2. Difesa a quattro, con Lucio e Ranocchia centrali e Maicon e Negatomo sugli esterni. A centrocampo confermati Guarin e Avarez dal 1’ minuto. In attacco ancora fiducia a Sneijder, ritornato su ottimi livelli. Unica novità Pazzini dal 1′ minuto con Milito in panchina.

    Andrea Stramaccioni © PETRUSSI DIEGO/AFP/Getty Images

    Mister Beretta non vuol lasciare strada alla compagine milanese. Il Cesena, matematicamente retrocesso in Serie B dopo la sconfitta contro la Juventus, giocherà la partita a viso aperto e con il coltello tra i denti. Non ci sarà spazio dunque per regali o “lascia-passare”, episodi all’ordine del giorno fino al campionato passato. Gli emiliani sanno benissimo che l’evolversi del capitolo calcioscommesse potrebbe alterare l’attuale classifica di Serie A, quindi è un imperativo cercare di totalizzare più punti possibili. Beretta dovrà rinunciare a Rennella e Colucci squalificati.  Consueto 5-3-2,  con Comotto pienamente recuperato, il quale andrà a ricoprire la solita posizione di tornante destro. Centrocampo imbottito con Guana e Parolo dal 1′ minuto. In attacco ancora out Iaquinta, spazio dunque al rientrante Mutue al confermato Malonga.

    “Dentro o fuori”. Inter Cesena sarà la partita che decreterà se i neroazzurri potranno ambire o meno al massimo traguardo Europeo.

    Ecco le probabili formazioni:

    Inter (4-3-2-1): Julio Cesar; Maicon, Lucio, Ranocchia, Nagatomo; Guarin, Cambiasso, Poli; Sneijder, Alvarez; Pazzini.
    Panchina.: Castellazzi, Cordoba, Faraoni, Obi, Forlan, Zarate, Milito. All.: Stramaccioni
    Cesena (5-3-1-1): Antonioli; Comotto, Benalouane, Von Bergen, Rodriguez, Lauro; Santana, Parolo, Guana; Mutu, Malonga. Panchina : Ravaglia, Ceccarelli, Rossi, Arrigoni, Martinho, Lolli, Iaquinta. All.: Beretta

  • Cesena – Juventus 0-1, Borriello avvicina lo scudetto

    Cesena – Juventus 0-1, Borriello avvicina lo scudetto

    Continua a non voler nominare la parola scudetto Antonio Conte, ma il sogno, come lo chiama lui, almeno per cinque minuti dalla fine del match contro il Cesena, sembrava davvero ad un passo, almeno finchè dal tabellone del Manuzzi non è apparso il vantaggio del Milan sul Genoa.

    La Juventus centra la settima vittoria consecutiva nella sfida contro il Cesena il cui unico risultato utile per sperare ancora nella salvezza era la vittoria. I romagnoli, nonostante le numerose assenze, ce la mettono tutta ad onorare i colori della società, ma Antonio Conte estrae dal cilindro magico la carta vincente con l’inserimento di Borriello che, all’80’, trova il colpo del ko condannando matematicamente il Cesena alla retrocessione.

    Parte con il 3-5-2 il tecnico bianconero con Caceres preferito a Lichtsteiner e Matri a sostituire lo squalificato Quagliarella. Stesso modulo per Beretta che deve rinunciare a Mutu e Iaquinta inserendo Del Nero e Rennella come coppia d’attacco. Non parte a mille come al solito la Juve che, anzi, nelle prime battute del match soffre il pressing dei romagnoli. All’8′ l’episodio che potrebbe far cambiare subito le sorti della gara, l’arbitro concede un calcio di rigore a favore degli ospiti per un tocco di mano di Moras (la moviola chiarirà che il fallo è fuori area), sul dischetto Pirlo spara sul palo alla destra di Antonioli sbagliando il secondo rigore in soli 3 giorni.
    Cresce col passare dei minuti la Juventus che si riversa completamente nell’area di rigore avversaria. Al Cesena non resta che attuare un perfetto catenaccio per arginare i tentativi dei bianconeri di sbloccare il risultato. Ci prova De Ceglie con un colpo di testa che colpisce il palo esterno protetto da Antonioli, poco più tardi tocca a Vucinic il cui colpo di testa finisce alto sulla traversa. Il primo tempo si conclude a reti inviolate, stesso risultato arriva da Milano.

    Cesena – Juventus – Marco Borriello | 6copy; TIZIANA FABI / Getty Images

    Nella ripresa ci prova il Cesena al 4’con un tiro di Ceccarelli che però non impensierisce Buffon. Piuttosto è Matri che al 20′ fa gridare al gol (considerevole la presenza di tifosi bianconeri sugli spalti) con un tiro che impegna per ben due volte Antonioli, l’ultimo con un intervento sulla linea. I minuti scorrono e Conte prova a cambiare inserendo prima Giaccherini per Caceres e poi Borriello e Del Piero per De Ceglie e Matri, l’intento è evidente, portare a casa i tre punti. E la mossa premia la scelta del tecnico, infatti il capitano subito si procura e calcia un calcio di punizione che richiede ancora una volta una prodezza del numero uno romagnolo. E’ il preludio al gol che arriva all’80: su cross ancora di Del Piero Vucinic appoggia di testa quel poco che basta per servire Borriello che con una conclusione potente al volo insacca di diagonale nell’angolino basso alla destra di Antonioli. Si sblocca anche l’ultimo degli attaccanti della Vecchia Signora nel momento più importante della stagione. Serviva mantenere i 3 punti di vantaggio sull’inseguitrice che, al gol da Cesena, ha risposto con il vantaggio sul Genoa firmato da Boateng al suo rientro dopo il lungo stop. Condannato invece il Cesena per il quale arriva il verdetto matematico della serie B.

    PAGELLE CESENA JUVENTUS

    CESENA
    Antonioli 7: Avere 43 anni e non sentirli proprio, il numero uno oggi si trasforma in un “gatto volante”. Para il rigore a Pirlo, si fa trovare pronto sul colpo di testa di De Ceglie, poi con un grande colpo di reni salva il risultato sulla conclusione di Matri, infine, nn si fa sorprendere sulla punizione calciata da Del Piero. Si deve arrendere solo al tiro di Borriello.

    Benalouane 6,5: Argina gli attacchi di Vucinic e sopratutto annienta Matri.Perfetta la sua partita fino a quando perde la posizione su Borriello in occasione del gol.

    Santana 6,5: Entra subito in partita dispensando assist per i compagni e mettendo in allerta la retroguardia bianconera specie nei primi minuti di gara. La sua prestazione cala alla distanza sotto la pressione dei bianconeri.

    Parolo 6: Mette ordine a centrocampo e ci prova da fuori con qualche conclusione senza però trovare fortuna.

    JUVENTUS

    Pirlo 5,5: Il fantasista oggi non era nella migliore condizione, all’8′ il suo errore dal dischetto, il secondo in 3 giorni, rischiava di pesare sul risultato finale. A fare notizia, più che l’errore dagli undici metri, la serie di passaggi sbagliati nella prima metà fase della gara. Riprende a guidare la squadra nella ripresa dettando geometrie e ritmo alla gara.

    Matri 5: Conte l’ha preferito a Borriello, lui non ripaga la fiducia del mister che per tutta la gara l’ha spesso richiamato. Si trova sui piedi il colpo dell’1-0 che Antonioli salva in extremis sulla linea di porta, ma certamente il centravanti poteva fare meglio anche in quell’occasione.

    Del Piero 6,5: Il capitano entra con una gran voglia di firmare il settimo successo consecutivo. Si procura una punizione da posizione interessante e solo Antonioli gli nega la gioia del gol. Dai suoi piedi parte il cross che porterà al vantaggio juventino.

    Borriello 7: Sigla una rete importante per scacciare la pressione del gol che manca da tanto, importante anche per il peso che la rete porta sulla conquista dello scudetto. Doveroso l’abbraccio a Conte che ha sempre creduto in lui.

    CESENA-JUVENTUS 0-1
    Cesena (4-3-1-2): Antonioli 7; Ceccarelli 6, Moras 6, Rodriguez 6,5, Banalouane 6,5; Djokovic 6 (32′ st Rossi 5,5), Colucci 6 (32′ Guana 6), Parolo 6; Santana 6,5; Del Nero 6 (20′ st T. Arrigoni 5,5), Rennella 5,5. A disp.: Ravaglia, Comotto, Malonga, Lolli. All.: Beretta 6
    Juventus (3-5-2): Buffon 6; Barzagli 6,5, Bonucci 6, Chiellini 6,5; Caceres 5,5 (24′ st Giaccherini 6), Vidal 6, Pirlo 5,5, Marchisio 7, De Ceglie 6,5 (29′ st Del Piero 6,5); Matri 5 (29′ st Borriello 7), Vucinic 6. A disp.: Storari, Lichtsteiner, Padoin, Marrone. All.: Conte 7

    Video Cesena Juventus 0-1

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  • Cesena – Palermo 2-2, un pari che accontenta solo i rosanero

    Cesena – Palermo 2-2, un pari che accontenta solo i rosanero

    Al “Dino ManuzziCesena – Palermo finisce 2-2 in una partita rocambolesca soprattutto nei primi 45’ di gioco dove si sono registrati tutti i gol che hanno deciso il match. Vantaggio Rosanero con Barreto, rimonta dei bianconeri in un minuto con Maria Alberto Santana e Vincenzo Rennella e pareggio nei minuti di recupero, con il rientrante Matias Silvestre.

    Le previsioni della vigilia vengono ampiamente mantenute dai due tecnici, l’allenatore dei padroni di casa, Mario Beretta schiera un Cesena offensivo dato che i bianconeri non hanno più nulla da perdere vista la quasi certezza della retrocessione, mentre Bortolo Mutti ripropone il Palermo, con Fabrizio Miccoli dal primo minuto e Matias Silvestre recuperato in difesa.

    Grande ritmo nei primi minuti di gioco, il Cesena è molto arrembante lasciando ampi spazi agli attacchi dei rosanero che comunque riescono a portarsi in vantaggio grazie ad un episodio fortunoso: Comotto scivola davanti a Munoz consentendo al giocatore rosanero, prima di arrivare indisturbato sulla linea di fondo e poi di mettere una palla d’oro al centro, che viene spinta in rete da Bertolo. I bianconeri non si perdono d’animo e riescono in un minuto a ribaltare completamente il risultato con Santana e Rennella che bucano la difesa rosanero, non certo impeccabile. L’ex giocatore del Napoli fa un numero strepitoso in mezzo a cinque difensori nell’area del Palermo, piazzando la stoccata vincente alle spalle di un incolpevole Viviano, mentre l’attaccante bianconero, con uno stop e tiro al volo insacca ancora con Viviano che nemmeno vede il pallone entrare. Un primo tempo scoppiettante non può certamente finire in maniera tranquilla, ed infatti è proprio il recuperato Matias Silvestre,che su azione da calcio d’angolo, pareggia la partita beffando i centrali bianconeri con uno stacco imperioso nell’area piccola.

    Matias Silvestre ©Giuseppe Bellini/Getty Images

    Tutti si attendono un secondo tempo all’arma bianca dato che il pareggio non serve assolutamente ai padroni di casa, ma i secondi 45′ sono molto deludenti. La ripresa si apre senza novità fra i ventidue in campo, e l’atmosfera è completamente diversa rispetto ai primi 45’. Non succede praticamente nulla con i giocatori in campo che decidono di non farsi del male, da registrare il rientro di Vincenzo Iaquinta dopo un lunghissimo periodo d’inattività ed un’unica azione pericolosa per il Cesena con Santana che imbecca Mutu con il rumeno, deludente ancora una volta, che non riesce ad agganciare e perdendo l’unica occasione di poter tirare in porta in tutto il secondo tempo.

    Punto conquistato che consente ai rosanero di vivere in maniera più tranquilla la fine di un Campionato sicuramente al di sotto delle aspettative, mentre per il Cesena, solamente la matematica non consente di annunciare una retrocessione ormai ampiamente annunciata.

    Tabellino e Pagelle Cesena Palermo

    CESENA (4-3-1-2) Antonioli 6; Comotto 5,5, Moras 6, Von Bergen 5,5, Lauro s.v. (dall’8′ p.t. Ceccarelli 6); Arrigoni 5,5, Guana 6, Colucci 6; Santana 7 (dal 29′ s.t. Parolo s.v.); Rennella 6,5 (dal 22′ s.t. Iaquinta 6), Mutu 5. (Ravaglia, Rodriguez, Del Nero, Malonga). All.: Beretta.

    PALERMO (3-5-2) Viviano 6; Labrin 6, Silvestre 6,5, Mantovani 5,5; Munoz 6,5, Donati 5,5, Della Rocca 6 (dal 34′ s.t. Acquah s.v.), Bertolo 6,5; Vazquez 5,5 (dal 36′ s.t. Budan s.v.); Hernandez 5,5 (dal 19′ s.t. Bacinovic 6), Miccoli 6. (Tzorvas, Milanovic, Pisano, Zahavi). All.: Mutti.

  • Cesena – Palermo, torna Miccoli. Iaquinta in panca

    Cesena – Palermo, torna Miccoli. Iaquinta in panca

    Al “Dino Manuzzi” di Cesena i bianconeri di Beretta ospiteranno il Palermo di mister Bortolo Mutti in un match che riscuote interesse esclusivamente per la salvezza matematica ancora da raggiungere per gli ospiti.

    Infatti la serie A è stata abbondantemente abbandonata dai padroni di casa nelle scorse giornate, con le ultime sei partite, che devono essere utilizzate per onorare al meglio un Campionato partito sotto ben altre aspettative e finito nel peggiore dei modi.

    Beretta recupera un paio di pezzi importanti per l’undici iniziale, Adrian Mutu, sicuramente la delusione più grande in casa bianconera, affiancherà Malonga con Vincenzo Iaquinta che partirà inizialmente dalla panchina. Recupero importante anche in mediana con il rientro di Parolo che formerà, insieme a Guana e Colucci, il trio a copertura del trequartista Santana mentre in difesa Gianluca Comotto, recupera il suo posto nella fascia sinistra.

    Fabrizio Miccoli ©Tullio M. Puglia/Getty Images

    Il Palermo deve fare a meno dello squalificato Josip Ilicic, ma viste le ultime prestazioni dello sloveno, l’assenza non è di quelle sicuramente più importanti. Fabrizio Miccoli, dopo la panchina a Verona contro il Chievo, riprende le redini dell’attacco rosanero con l’uruguaiano Abel Hernandez a supporto, Vazquez dovrebbe prendere il posto di Ilicic sulla destra offensiva, mentre in difesa ci sono da registrare una buona ed una cattiva notizia: in settimana forfait di Federico Balzaretti a causa di un risentimento muscolare, ma è importantissimo il recupero di Matias Silvestre al centro della difesa che sarà affiancato da Munoz con Mantovani spostato a sinistra.

    Le probabili Formazioni di Cesena  Palermo

    Cesena (4-3-1-2): Antonioli; Comotto, Moras, Von Bergen, Lauro; Guana, Colucci, Parolo;Santana; Mutu, Malonga. Panchina: Ravaglia, Ceccarelli, Rodriguez, Djokovic, Arrigoni, Delnero, Iaquinta. Allenatore: Beretta.

    Palermo (4-4-2): Viviano; Mantovani, Munoz, Silvestre, Pisano; Vazquez, Donati, Dellarocca, Bertolo; Miccoli, Hernandez. Panchina: Tzorvas, Bacinovic, Milanovic, Acquah, Zahavi, Budan. Allenatore: Bortolo Mutti.

  • Genoa – Cesena, il Grifone tenta il riscatto. Iaquinta out

    Genoa – Cesena, il Grifone tenta il riscatto. Iaquinta out

    Genoa Cesena, gara valida per la 32^ giornata di Serie A, nasconde alcuni retroscena di una stagione disastrosa per entrambe le squadre. Se da una parte, la squadra emiliana ha tutte le ragioni per via di un mercato un po’ sterile, eccezion fatta per gli acquisti di Mutu e Iaquinta a gennaio, il Genoa non ha alcun alibi.

    L’inizio devastante di Malesani ha gettato nello sconforto tutta la piazza genoana, illusa di poter finalmente lottare per un traguardo europeo con l’ arrivo di un bomber principe come Gilardino. Ma sappiamo benissimo come è andata a finire. L’arrivo di Marino non ha migliorato le cose, anzi, tanto da spingere la proprietà a richiamare Malesani. Il solo Palacio, non è sufficiente per colmare alcune lacune evidenziate in questa stagione. Il Presidente Preziosi in estate metterà mano al portafoglio per regalare definitivamente quel sogno Europeo stile “Gasperiniano”.

    Alberto Malesani © Claudio Villa/Getty Images

    Malesani si affida al collaudato 4-4-2. I difesa ritorna Moretti, che riprenderà il suo posto come esterno basso di sinistra. A centrocampo Out Belluschi e Kucka, spazio dunque a Marco Rossi e Sculli. In avanti confermati Palacio e Gilardino.

    Genoa Cesena è un match di vitale importanza anche per gli emiliani, oramai con un piede e mezzo in Serie B,  pronti comunque a non mollare la presa. Beretta dovrà rinunciare ancora a Iaquinta, fermo ai box da un mese. Il mercato estivo è stato forse il primo tassello sbagliato di questa stagione per gli emiliani. I vari Martinez, Martinho, Mutu, Santana, non hanno garantito quel salto di qualità che la dirigenza Cesenate si aspettava. Martinez ha subito un’ involuzione imbarazzante; basti pensare che la Juventus due anni fa lo pagò al Catania 12 milioni di euro, per la gioia degli etnei! Beretta si affiderà ancora una volta al solito 4-3-1-2, con Ceccarelli e Lauro sugli esterni. A centrocampo ancora out Parolo, quindi spazio a Guana dal 1′. Sugli esterni confermati Martinho e Santana. In attacco l’inedita coppia Malonga-Mutu.

    PROBABILI FORMAZIONI GENOA – CESENA

    Genoa (4-4-2): Frey, Mesto, Carvalho, Kaladze, Moretti, Rossi, Veloso, Biondini, Sculli; Gilardino, Palacio.
    Panchina: Lupatelli, Granqvist, Bovo, Jankovic, Birsa, Jorquera, Ze Edoardo.
    Allenatore: Malesani

    Cesena (4-3-1-2): Antonioli, Ceccarelli, Moras, Rodriguez, Lauro, Arrigoni, Guana, Martinho, Santana, Malonga, Mutu.
    Panchina: Ravaglia, Benalouane, Colucci, Djokovic, Del Nero, Filippi, Rennella.
    Allenatore: Beretta

  • Cesena – Catania 0-0, le pagelle. Mutu, che succede?

    Cesena – Catania 0-0, le pagelle. Mutu, che succede?

    Il Cesena spreca anche l’ultima occasione che il calendario offriva, pareggiando 0-0 contro un Catania sprecone in avanti. Il rientrante Mutu si è reso protagonista di una prova sconcertante, tanto da costringere lo stesso Beretta ad escluderlo ad inizio secondo tempo. Tra gli ospiti Barrientos ha avuto le migliori chances per segnare, ma la sfortuna e poca lucidità nella finalizzazione hanno fatto sì che l’argentino le fallisse tutte. Nel finale di gara deplorevole la testata di Almiron ai danni di Comotto, ex compagni di squadra alla Fiorentina.

    Cesena Catania 0-0, le pagelle.

    CESENA
    Antonioli 6: ordinaria amministrazione per l’estremo difensore bianconero. Scommettiamo che ancora per un paio di giorni si sognerà l’argentino Barrientos, per tutte le volte che quest’ultimo ha provato a fargli gol.
    Pudil 4,5: l’esterno di sinistra lascia in 10 uomini al 21′ del primo tempo i suoi compagni di squadra in una partita fondamentale, protestando platealmente con l’arbitro Rocchi per l’ammonizione appena subita. Dopo la sua espulsione il Cesena diventa un fantasma in campo.
    Parolo 5: dove è finito il centrocampista che mezza Serie A corteggiava durante la scorsa estate? Allora venne rifiutata un’importante offerta da parte del Cagliari (6 milioni di euro più la metà di Biondini), perché considerata non adeguata al reale valore del calciatore. Difficilmente ora un’altra squadra si presenterà a giugno proponendo un’offerta migliore.

    adrian mutu | © Giuseppe Bellini/Getty Images

    Mutu 4: imbarazzante la sfrontatezza e la superficialità con cui il rumeno scende in campo al Manuzzi. Ad inizio stagione era stato acclamato come il salvatore della patria, ora invece gli viene preferito addirittura un ragazzino di 18 anni (Arrigoni ndr).
    Iaquinta 6: è l’unico a provarci durante tutti i 90′ minuti di gara, non trova però l’assistenza dei propri compagni. Arrivato in prestito dalla Juventus a fine gennaio, l’ex attaccante dell’Udinese si aspettava sicuramente qualcosa di diverso dal disastro in cui è andata incontro la squadra nelle ultime partite.

    CATANIA
    Carrizo 5,5: difronte non ha né Messi né Rooney, una serata tutto sommato tranquilla per il portiere sudamericano. Macchia però la sua partita con un intervento approssimativo sugli sviluppi di un corner, e per poco Rodriguez non ne approfitta.
    Bellusci 6,5: a sorpresa in campo al posto di Legrottaglie, il difensore classe ’89 risulta essere uno dei migliori in campo a fine partita. Montella ha tra le mani un gioiellino niente male, Prandelli dovrebbe farci più di un pensierino.
    Almiron 3: più che della sua prova in campo (nulla di trascendentale), siamo costretti a giudicarlo per la testata che rifila al suo ex compagno di squadra viola Comotto. Come si dice, a volte ritornano (Zidane docet).
    Barrientos 6: sufficienza per la voglia e determinazione con cui cerca la via della rete, trasformandosi in attaccante aggiunto nell’undici etneo. Non è un caso che gli attacchi del Catania abbiano come comune denominatore la fascia destra, dove l’argentino è il padrone assoluto. Montella avrà comunque già pronto un piano di allenamenti specifici per migliorarne la finalizzazione sotto porta.
    Bergessio 5,5: più in ombra rispetto ad altre giornate. Gioca quasi sempre di sponda per i propri compagni, e non trova quasi mai delle buone occasioni di tiro. Il riscatto dell’ex St.Etienne già nella prossima sfida casalinga contro la Fiorentina?

    Tabellino Cesena Catania 0-0
    Cesena (3-5-2):  Antonioli 6, Comotto 5, Rodriguez 5,5, Moras 5,5, Pudil 4, Colucci s.v. (26′ M.Rossi 5,5), Guana 5, Parolo 5, Santana 5,5 (18′ s.t. Martinho 5), Mutu 4 (1’s.t. Arrigoni 5,5), Iaquinta 6.
    A disposizione: Ravaglia, Rennella, Ceccarelli, Martinez. Allenatore: Beretta 4,5.

    Catania (4-3-3): Carrizo 5,5, Motta 6, Bellusci 6,5, Spolli 6, Marchese 6 (10′ s.t. Llama 6), Izco 5,5, Lodi 6, Almiron 3, Gomez 6,5 (20′ s.t. Catellani 6), Bergessio 5,5, Barrientos 6 (30′ s.t. Ricchiuti 5,5)
    A disposizione: Kosicky, Legrottaglie, Capuano, Seymour, Catellani. Allenatore: Montella 6.