Tag: mario balotelli

  • Ancelotti confessa: “Tifavo Inter e ho anche pianto per i nerazzurri”

    Qualche giorno fa i giovani dell’Inter Mario Balotelli e Davide Santon avevano dichiarato di tifare Milan. Questa volta è toccato ad un milanista doc confessare la propria fede nerazzurra. In un’intervista rilasciata a Sky il tecnico del Chelsea Carlo Ancelotti ammette che da ragazzino tifava Inter: “Sì, tenevo per l’Inter. Il mio idolo era Mazzola. Ero stato comprato, diciamo, da tifoso, perché avevo mio cugino che viveva a Milano e mi aveva portato un completo dell’Inter, con la maglia e i pantaloncini, e da quel giorno ero diventato tifoso nerazzurro“.

    Ancelotti, che ha vinto tutto quello che c’era da vincere con la maglia rossonera, ha trascorso una vita da giocatore e allenatore del Milan. Il tecnico non nasconde nulla e assicura che per lui forza Inter è impossibile da dire ma rivela un particolare: “Per l’Inter ho anche pianto e questo lo posso dire, perché una volta, l’unico modo per poter veder l’Inter era a Mantova. L’Inter andò a Mantova a giocare ma purtroppo non riuscimmo a trovare i biglietti, però, con astuzia mi sono messo davanti a un cancello a piangere per 45 minuti e alla fine, a furia di vedermi piangere, lo steward mi lasciò entrare a vedere il secondo tempo. Mi ricordo che nel secondo tempo l’Inter fece 5 gol e vinse 6 a 1 quella partita. E’ stata l’unica volta che ho visto l’Inter dal vivo“.

    Ora manca solo che Mourinho dica di essere milanista. Ve lo immaginate?

  • Juventus – Inter, Zanetti avverte: “Interruzione della partita se sento cori razzisti”

    Il sentitissimo derby d’Italia tra Juventus e Inter è alle porte e il capitano nerazzurro Javier Zanetti per l’occasione affronta uno dei temi più discussi negli ultimi giorni, i cori razzisti che la tifoseria juventina, in particolar modo, sta riservando a Mario Balotelli.
    Zanetti durante un’intervista ha esplicitamente avvertito la curva bianconera: “Se la cosa dovesse ripetersi nella gara che giocheranno contro di noi, mi rivolgerò all’arbitro chiedendo lo stop della partita. Mario sa che contro la stupidità c’è poco da fare, ed è tranquillo. La stupidità di poche persone ha rovinato l’immagine di Mario“.

    La società Juventus con il suo presidente Jean Claude Blanc ha già condannato gli episodi avvenuti durante la gara di domenica contro l’Udinese e quelli successivi nel pre-partita di Bordeaux: “La Juventus non smetterà di schierarsi contro ogni forma di razzismo fino a quando scompariranno definitivamente cori e atteggiamenti che abbiamo sempre censurato. Cerchiamo di trasmettere ai nostri giovani la cultura del rispetto e del fair play, collaboriamo con l’Unesco per promuovere questi valori e vogliamo che il nostro stadio sia un luogo dove tutti si sentano a casa e dove i bambini possano vivere un’esperienza di sport“.

  • Juve sub iudice per i cori a Balotelli. A rischio la gara contro il Bayern Monaco

    La Juventus questa volta rischia per davvero: dopo essere stata multata per i cori offensivi da parte della curva indirizzati a Balotelli durante il posticipo di campionato contro l’Udinese, ieri nel match di Champions League a Bordeaux i tifosi bianconeri hanno intonato frasi razziste verso l’attaccante di colore dell’Inter.

    Decisivo sarà il rapporto del direttore di gara Iturralde Gonzalez che verrà consegnato al massimo organismo del calcio europeo nella giornata di domani e nel caso in cui venisse certificato il “fattaccio”, la Uefa potrebbe decidere per la squalifica del campo di Torino.
    Un suicidio perfetto perchè tra 2 settimane all’Olimpico c’è in palio la qualificazione agli ottavi di Champions League contro il Bayern Monaco.

    Il portavoce della Uefa Thomas Giordano ha spiegato: “Una volta ricevuti i rapporti del delegato Uefa e dell’arbitro, questi vengono trasmessi alla commissione disciplinare che decide se bisogna aprire un’inchiesta o meno. Può succedere che vengano aperti casi disciplinari in modo autonomo sulla base di testimonianze, articoli di stampa o immagini televisive, ma ciò avviene in genere solo dopo aver ricevuto i rapporti di arbitro e delegato”.

    Ieri Buffon e il direttore sportivo Alessio Secco erano andati sotto il settore occupato dagli ultrà bianconeri per cercare di bloccare sul nascere i cori anti-Balotelli. Ma forse questo non basterà ad evitare la possibile squalifica dell’Olimpico anche perchè l’Uefa ha ribadito a più riprese di voler usare tolleranza zero verso questi atteggiamenti razzisti quando avvengono in ambito internazionale.

  • Juventus: cori razzisti contro Balotelli anche a Bordeaux

    Non si placano gli insulti degli ultrà bianconeri nei confronti dell’ interista Mario Balotelli. Ricordiamo come domenica scorsa durante la partita contro l’Udinese dalla curva juventina si alzò l’ignobile coro “se saltetti muore Balotelli” che costò 20 mila euro di ammenda alla società. Se i cori di quella sera potevano esser interpretati come un insulto alla persona e non al colore della sua pelle questa sera per non lasciar dubbi al coro di domenica si è aggiunto “un nero non può esser italiano“.

    L’intervento dello speaker, cosi come quello del ds Secco e del neo presidente Jean Claude Blanc sembra che siano riusciti a placare i cori scellerati di una curva ma questa volta il danno per la Juventus potrebbe esser maggiore visto l’intransigenza dell’Uefa intorno al tema razzismo.

  • Inter: epidemia rossonera. Anche Santon tifava Milan

    Dopo Mario Balotelli il Milan scopre di avere un altro tifoso in maglia nerazzurra è il baby Davide Santon. La giovane rivelazione dello scorso campionato è stato oggi intervistato dai giornalisti della Gazzetta dello Sport e analizzando tantissimi argomenti ha svelato che da giovane (ha solo 18 anni) simpatizzava per il Milan di Marco Van Basten.

    Da piccolino simpatizzavo per il Milan, ma semplicemente perchè sono nato nel periodo di Van Basten. Penso che un calciatore possa tifare per qualsiasi squadra, poi però difende la maglia con cui gioca. Chissà quanti giocatori dell’Inter tifano Milan e viceversa… Facendo i professionisti non si può tifare ma la simpatia per la squadra resta sempre”.

    Nel corso dell’intervista il baby fenomeno ha analizzato il suo particolare momento e le difficoltà che sta incontrando nell’esprimersi ai livelli della scorsa stagione, passando poi ad analizzare la pesante sconfitta del Camp Nou contro il Barcellona e il capitolo spinoso dei cori contro Mario Balotelli.

    Penso che l’Inter sia una grande squadra, ma a Barcellona abbiamo ricevuto un duro colpo. Dobbiamo assolutamente ripartire. Questione di mentalità. La squadra c’è ed è davvero forte.


    Contro il Palermo sono entrato in campo sentendo molta pressione, dopo il secondo gol alcuni compagni se la sono presa con me e non ho capito più nulla. Devo superare il momento difficile, voglio andare al Mondiale. Le parole di Mourinho sono solo per il mio bene, vuole farmi arrivare ad alti livelli.


    I cori contro Balotelli non dovrebbero nemmeno esistere e sono dovuti più al razzismo che alla presunta antipatia di Mario”

  • Giudice Sportivo: Maicon fermato per 2 turni, salterà “Torino”

    A nulla sono valsi i tentativi di Mourinho e Moratti di “influenzare” attravero l‘ars oratoria il giudice sportivo in merito alle decisioni su Maicon, per il turno di squalifica in seguito all’espulsione nel finale di BolognaInter e per la squalifica del campo per la Juventus  a causa dei cori contro Balotelli durante la partita JuventusUdinese. Ha avuto la meglio la versione di Ayroldi scritta sul referto arbitrale e quindi in attesa di possibili ricorsi Maicon dovrebbe saltare le partite con Juventus e Fiorentina.
    Il giudice sportivo Gianpaolo Tosel ha infatti deciso di punire la società bianconera ad un’ammenda di 20.000 euro senza quindi optare per la squalifica del campo  si legge dal comunicato in quattro occasioni nel corso della gara, hanno rivolto cori insultanti e incitanti alla violenza nei confronti di un calciatore tesserato per altra Societa”’ in base all’articolo 12 del codice di giustizia sportiva e che ”l’entità della sanzione è stata attenuata per avere la società concretamente operato onde prevenire tali deplorevoli comportamenti”..
    Il giocatore nerazzurro invece è stato punito con due giornate di squalifica saltando dunque il tanto atteso match contro la Juventusper avere, al 46° del secondo tempo, rivolto a un assistente reiteratamente un’espressione ingiuriosa“.

    Mano pesante del giudice anche per Lazio e Napoli, avvalendosi della prova televisiva Tosel ha squalificato per tre giornate Cruz e Rinaudo protagonisti di reciproche scorrettezze, infine una giornata di squalifica per il Luciano del Chievo e Donadel della Fiorentina. Saranno assenti nella 14° giornata per aver raggiunto la quarta ammonizione Pirlo (Milan), Peluso (Atalanta), Yepes (Chievo Verona), Mesto (Genoa), Galloppa (Parma)

  • Mourinho vuole la squalifica del campo della Juve

    Mourinho torna a commentare i cori da parte della curva della Juventus riservati a Balotelli e confessa ai giornalisti, anche se afferma di voler giocare a Torino, di aspettarsi la squalifica dell’Olimpico per la super sfida in programma il 5 dicembre: “Quella che riguarda Mario è una storia vecchia, io non posso fare niente per cambiarla, posso solo lavorare sul giocatore per farlo migliorare. Mentre Balotelli stava in un albergo di Barcellona, in ritiro con la sua squadra, succedeva tutto questo contro di lui in uno stadio in Italia. Vedremo cosa succederà adesso. A me piacerebbe che Juve-Inter si giocasse a Torino, io voglio giocare a Torino, però ci sono delle regole e quindi magari la partita non si giocherà a Torino…

    In casa bianconera però c’è tranquillità in merito perchè a differenza del precedente dell’anno scorso, quando il giudice sportivo optò per la squalifica dell’Olimpico poi convertita in gare a porte chiuse, non ci si trova davanti a insulti razzisti ma a cori contro un giocatore che poteva essere chiunque a prescindere dal colore della sua pelle.
    Ulteriore attenuante a favore della Juventus è il tempestivo intervento dello speaker della società bianconera che ha cercato di mettere a tacere i cori incriminati minacciando la sospensione della partita qualora si fosse andato avanti con le offese.

    E poi diciamola tutta: se condanniamo il “se saltelli muore Balotelli” da parte dei tifosi juventini dobbiamo fare altrettanto con gli ultrà interisti che durante i derby contro i cugini rossoneri intonano “nella camera iperbarica
    Ci Mettiam Weah Leonardo e Ba, rossoneri ebrei” per non parlare delle offese che si riservano ai napoletani. Quindi evitiamo questi falsi moralismi e condanniamo tutti gli insulti razzisti sia che provengano dai sostenitori della Juve che da quelli dell’Inter o del Milan etc etc.
    Detto ciò Mourinho non aveva detto che aveva la testa solo alla gara contro il Barcellona…?

  • Liscio & Sbalascio: Gladiatore Totti, da censura i cori a Balotelli

    Terminata la 13° giornata di campionato riprendiamo la nostra rubrica Liscio & Sbalascio e quindi scopriamo insieme i promossi e i bocciali della settimana.

    Innanzitutto non possiamo non promuovere al gradino più alto del nostro podio il gladiatore di oggi: Francesco Totti. Il capitano, in forma strepitosa, segna tre goal nella prima mezzora, uno su rigore, uno su punizione e uno su una splendida azione con Perrotta che termina con un sinistro a girare. Insomma, non male per un giocatore che solo qualche mese fa è stato operato al ginocchio. Fa bene dunque il Pupone a ribadire il concetto: ” Dicano pure che sono un giocatore finito… Tanto mi porta bene

    Bene anche per l’Inter che nonostante il momentaneo pareggio di Zalayeta, stravince sul Bologna imponendosi ancora una volta come la squadra più completa e tosta da battere.

    E se molti ne hanno bocciato la difesa, noi vorrà dire che ne promuoviamo l’attacco e quindi bene il Milan che, in svantaggio di due goal a uno contro l’ottimo Cagliari, ribalta il risultato chiudendo il match sul 4-3. trascinato da un ritrovato Ronaldinho e dai lampi estrosi di Pato. Ma se in attacco si balla la samba, in difesa i diavoli rossoneri (orfani di Nesta) continuano a ballare la tarantella.

    Ci sentiamo di promuovere quest’oggi il gesto di un campione come Gigi Buffon che, vedendo rientrare il suo capitano in campo, si sfila la fascia da capitano che nel frattempo aveva ereditato, per darla al legittimo proprietario. Peccato che l’arbitro non abbia capito il gesto (che a noi è piaciuto molto) e abbia preferito applicare la regola così come andava applicata.

    Per un riciproco scambio di stima in campo, purtroppo non ne è susseguito uno sugli spalti. E allora bocciamo e condanniamo senza alcun indugio, i cori dei tifosi juventini contro Balotelli. Innanzitutto perchè non tolleriamo episodi di razzismo (anche se a mio modesto parere non si è trattato oggi di razzismo) ma di “astio” verso una persona (in questo caso Balotelli) indipendentemente dal colore o dalla nazionalità. Detto ciò, e avendo dunque precisato che condanniamo e continueremo a farlo qualsiasi forma di razzismo o di violenza, se Balotelli oggi non è stato vittima di razzismo ma di eccessivo astio, sarebbe utile fermarsi e pensare anche il perchè il giovane nerazzurro viene continuamente contestato (anche a Bologna ieri si è alzato qualche coro contro). Non vorremmo mai che riconducendo tutto al razzismo, si rischi di non far capire realmente le “responsabilità” (se così si possono definire) di Balotelli.

    Accantonata la stupidità che purtroppo ogni tanto risorge dagli spalti, continuiamo con le bocciature in Juventus-Udinese e bocciamo (come del resto ha fatto anche Ciro Ferrara) Felipe Melo che, nonostante si fosse preoccupato durante la settimana a rassicurare i propri tifosi che la cifra del suo ingaggio non fosse alta se da lui ripagata a dovere, dubitiamo sia riuscito a convincerli. In soli 25 minuti di gioco sono state contate 5 palle goal perse a centrocampo dal brasiliano, un po’ troppi.

    Parliamo anche oggi del Genoa. Svogliata, lenta, con poche idee chiare, questa è la squadra vista in campo oggi. Gasperini, attento come sempre, indovina i cambi ma non basta, il Genoa dello scorso anno e di inzio campionato sembrano ormai cosa lontana.

  • Juventus: la curva insulta Balotelli. E’ possibile la squalifica del campo contro l’Inter

    Continua a far notizia il rapporto non idilliaco tra la curva della Juventus e il giovane attaccante dell’Inter Mario Balotelli. L’odio nei confronti di Balotelli non è di natura razzista ma è comunque odioso e antisportivo inneggiare ed augurare la morte di qualcuno è per questo che nonostante le dichiarazioni dello speaker durante la partita prendesse le distanze dai tifosi e dai loro slogan adesso la società bianconera rischia sanzioni anche se il pericolo maggiore è la squalifica del campo.

    Anche Ciro Ferrara tiene a bacchettare i tifosi per il gesto deplorevole “Sono contro ogni tipo di insulto, sui campi di calcio credo vadano criticati tutti i tipi di insulto. E’ vero che il pubblico paga, ma non ha alcun diritto di insultare”. “E’ il caso di finirla con gli insulti sia che si tratti di Balotelli o di qualsiasi altro giocatore di colore. La nostra cultura è totalmente sbagliata. Io sono contro ogni tipo di offesa a chi in campo fa il proprio dovere. Ma ho l’impressione che sia una dura battaglia”.

  • Serie A 13 Giornata: l’Inter espugna Bologna e vola in classifica

    Josè Mourinho può finalmente dire di voler pensare solo al Barcellona. Archiviata la “scampagnata”emiliana, i nerazzurri martedì saranno impegnati nella super sfida del Camp Nou dove in ballo c’è la qualificazione agli ottavi di Champions League.
    L’Inter dunque vince meritatamente a Bologna per 3-1 e allunga sulla Juventus in classifica (+8). Reti di Milito e Balotelli nel primo tempo con il momentaneo pareggio di Zalayeta e tris nella seconda frazione di gara di Cambiasso.

    Mourinho decide di tenere a riposo Eto’o e Snejider, quest’ultimo in forte dubbio per la trasferta catalana, e schiera la coppia Milito-Balotelli in avanti affidando le chiavi della regia a Stankovic. Colomba ripropone il 4-3-1-2 che ha demolito il Palermo due domeniche e conferma Adailton dietro le due punte Zalayeta e Di Vaio.
    Dopo una prima fase di studio dove entrambe le squadre non riescono a trovare sbocchi è l’Inter a passare in vantaggio al 22′ sugli sviluppi di un calcio d’angolo con il principe Milito, rapido a girare la sfera in rete da due passi; il tempo di portare la palla a centrocampo e, su lancio millimetrico di Adailton, Zalayeta di sinistro batte Julio Cesar per l’1-1.
    La reazione dei nerazzurri è immediata: prima Balotelli, smarcato splendidamente da Stankovic, spreca una clamorosa occasione facendosi ipnotizzare da Viviano, poi è il serbo che fa tremare il Dall’Ara con un doppio palo e sfera che danza pericolosamente sulla linea di porta rossoblu.
    Il gol del vantaggio arriva a 5 minuti dalla fine del primo tempo: calcio d’angolo battuto da Maicon e Balotelli svetta più in alto di tutti battendo così Viviano.

    Nella ripresa il giovane attaccante nerazzurro lascia il posto ad Eto’o che si mette subito in evidenza servendo una palla d’oro al compagno di reparto Milito che dal dischetto dell’area di rigore prende in pieno la traversa. Al 72′ il gol di Cambiasso che inizia e conclude l’azione: il centrocampista lancia Milito, in posizione di fuorigioco, e poi porta a 3 le marcature dei suoi su assist di esterno dell’attaccante argentino chiudendo definitivamente la partita.
    Unico neo di una partita perfetta, l’espulsione ingenua di Maicon a tempo scaduto che si becca il rosso diretto per aver insultato il guardalinee (poteva risparmiarsela) e salterà così le sfide fondamentali contro Fiorentina e Juventus.

    Il tabellino
    BOLOGNA – INTER 1-3
    22′ Milito (I), 23′ Zalayeta (B), 41′ Balotelli (I), 72′ Cambiasso (I)
    BOLOGNA (4-3-1-2): Viviano; Raggi, Britos, Portanova, Lanna; Valiani (59′ Mudingayi), Guana (85′ Zenoni), Mingazzini; Adailton; Zalayeta (70′ Osvaldo), Di Vaio.
    A disposizione: Colombo, Vigiani, Bombardini, Marazzina.
    Allenatore: Colomba.
    INTER (4-3-1-2): Julio Cesar; Maicon, Samuel, Lucio, Chivu; Zanetti, Cambiasso, T. Motta; Stankovic (75′ Vieira); Balotelli (46′ Eto’o), Milito (79′ Mancini).
    A disposizione: Toldo, Cordoba, Materazzi, Krhin.
    Allenatore: Mourinho
    Arbitro: Rosetti
    Ammoniti: Balotelli (I), T. Motta (I)
    Espulsi: Maicon (I)