Tag: mario balotelli

  • Juve: Tosel chiude la curva. Ancora cori razzisti contro Balotelli

    La Juve giocherà senza tifosi in Curva Scirea contro la Roma per i cori razzisti nei confronti di Mario Balotelli nella partita di ieri di ottavi di Coppa Italia contro il Napoli. Continua dunque il rapporto conflittuale tra il giovane talento nerazzurro e la curva bianconera che tanto ha fatto discutere durante i mesi scorsi nella relazione del giudice sportivo Tosel si fa riferimento anche al fitto lancio di petardi che ha disturbato il corso della partita. Di seguito il referto del giudice sportivo:

    Dopo aver letto “la relazione del collaboratore della Procura federale” e “considerato che, al rientro delle squadre negli spogliatoi per l’intervallo, sostenitori della Juventus, collocati nel settore denominato “Curva-Sud”, indirizzavano ad un calciatore tesserato per altra società (l’interista Mario Balotelli, ndr) un coro costituente espressione di discriminazione razziale; preso atto della specifica e reiterata recidivita’ in relazione ai provvedimenti sanzionatori di cui al C.U. n. 261 del 20 aprile 2009 e del C.U. n. 167 del 12 gennaio 2010; valutata, ai fini della quantificazione dell’entità della sanzione, la non reiterazione nel corso della gara del comportamento discriminatorio, la sua riferibilità esclusiva a uno specifico settore dello stadio e la concreta cooperazione offerta dalla Societa’ alle forze dell’ordine a fini preventivi e dissuasivi”

  • Serie A: squalificati e diffidati al giro di boa delle 20 squadre

    Un interessante ricerca tra i comunicati federali condotta da Virtualcalcio.com ci permette di aver un quadro completo della situazione disciplinare delle 20 sorelle di serie A al giro di boa. Come ben si sa nella seconda parte del campionato è fondamentale per gli allenatori gestire al meglio l’organico in modo di aver l’organico nelle migliori condizioni per i match clou. Guardando la situazione diffidati in vista del doppio big match tra Inter e Milan e Juventus e Roma si nota come Ambrosini abbia speso bene la quarta ammonizione andando in squalifica domenica prossima contro il Siena tornando poi a disposizione per i nerazzurri. La squadra Mourinho ha invece la “fedina” immacolata e domenica torna disponibile anche Balotelli.

    Per la Juventus anche la situazione disciplinare è ad alto rischio, Ciro Ferrara (o chi prenderà il suo posto) deve già far i conti con una rosa ridotta all’osso dagli innumerevoli infortuni e dovrà far attenzione nell’utilizzo di Marchisio, Melo e Diego per non privarsi degli unici superstiti del centrocampo rimasti arruolabili. Per la Roma è in diffida Totti ma difficilmente recupererà per domenica prossima.

    ATALANTA
    Diffidati: Garics G. (3) Pellegrino M. (3)
    Squalificati: Garics G.
    BARI
    Diffidati: Almiron B. (3) Donati M. (3) Meggiorini R. (3)
    Squalificati: Almiron B.
    BOLOGNA
    Diffidati: Guana R. (7) Britos M. (3) Mudingayi G. (3) Zenoni C. (3)
    Squalificati: nessuno
    CAGLIARI
    Diffidati: Astori D. (7) Lazzari A. (3) Lopez D. (3)
    Squalificati: nessuno
    CATANIA
    Diffidati: Andujar M. (3) Delvecchio G. (3) Ledesma P. (3) Martinez Barrios J. (3) Mascara G. (3)
    Squalificati: Carboni E. Bellusci G.
    CHIEVO
    Diffidati: Pinzi G. (7) Mandelli D. (3) Morero S. (3) Rigoni L. (3)
    Squalificati: nessuno
    FIORENTINA
    Diffidati: Felipe DalBelo D. (3) Gobbi M. (3) Kroldrup P. (3) Pasqual M. (3)
    Squalificati: Donadel M. Castillo J.
    GENOA
    Diffidati: Milanetto O. (7) Bocchetti S. (3) Criscito D. (3) Juric I. (3)
    Squalificati: nessuno
    INTER
    Diffidati: nessuno
    Squalificati: nessuno
    JUVENTUS
    Diffidati: Camoranesi M. (3) Diego R. (3) Grosso F. (3) Grygera Z. (3) Legrottaglie N. (3) Marchisio C. (3) Melo F. (3) Sissoko M. (3)
    Squalificati: Amauri C.

    LAZIO
    Diffidati: Foggia P. (3) Radu S. (3)
    Squalificati: Kolarov A.
    LIVORNO
    Diffidati: Miglionico L. (3) Mozart S. (3) Pulzetti N. (3) Rivas Lòpez N. (3)
    Squalificati: nessuno
    MILAN
    Diffidati: Flaminì M. (3) Seedorf C. (3)
    Squalificati: Ambrosini M.
    NAPOLI
    Diffidati: Aronica S. (7) Contini M. (7) Grava G. (3) Pazienza M. (3) Quagliarella F. (3) Rinaudo L. (3)
    Squalificati: Campagnaro H.
    PALERMO
    Diffidati: Blasi M. (3) Bresciano M. (3) Cavani E. (3) Simplicio F. (3)
    Squalificati: Kjær S.
    PARMA
    Diffidati: Panucci C. (7) Lanzafame D. (3) Paci M. (3) Paloschi A. (3) Zaccardo C. (3)
    Squalificati: Panucci C.
    ROMA
    Diffidati: Mexes P. (3) Totti F. (3)
    Squalificati: Doni D.
    SAMPDORIA
    Diffidati: Gastaldello D. (7) Cassano A. (3) Ziegler R. (3)
    Squalificati: Zauri L.
    SIENA
    Diffidati: Brandão G. (3) Del Grosso C. (3)
    Squalificati: Cribari E. Reginaldo F.
    UDINESE
    Diffidati: Coda A. (3) Domizzi M. (3) Pepe S. (3)
    Squalificati: Inler G.

  • Mourinho: “il potere reagisce sempre male contro l’Inter”

    Gli strascichi della partita di Verona contro il Chievo sembrano non volersi affievolire anzi dopo le decisioni del giudice sportivo di multare Balotelli e l’Inter. Il giovane attaccante dell’under 21 è stato multato per aver risposto ai fischi dei tifosi clivensi con un ironico applauso mentre l’Inter è stata multata per i buu razzisti dei propri tifosi verso Luciano.

    Mourinho in conferenza stampa per la presentazione della partita contro il Siena con un atteggiamento pacato e meno aggressivo rispetto al solito manifesta il suo disappunto e sulla stessa linea del presidente Moratti definisce assurda la multa a Balotelli “In questo momento nulla mi sorprende, mi aspetto di tutto. Non mi è piaciuto il modo in cui il potere ha reagito in questa situazione, non capisco perché Balotelli sia stato sanzionato né come mai l’Inter sia stata punita per i cori dei nostri tifosi e il Chievo no. Questo non è normale come non è normale la squalifica ai miei assistenti che sono rimasti tutta la partita nella panchina vicina alla mia. Ma all’Inter sono successe tante cose e non mi sorprendo. Ma non è un problema“.

    Il tecnico portoghese bacchetta anche Balotelli per il suo comportamento in campo “A Mario continuo a dire che deve entrare in campo, giocare a pallone senza sentire nulla e dopo la partita tornare a casa. Ma sicuramente non è facile. Non vale la pena arrabbiarsi, preferisco valutare quello che fa in campo dal punto di vista tecnico-tattico. Non c’è niente da fare con le sue ammonizioni naif. A Verona ha rimediato una squalifica, ma la vedo in positivo, pensando che ci sarà con Bari e Milan”.

    Domenica sera la Juventus affronta il Milan nel big match nell’ultima giornata del girone d’andata e lo Special One spera di poterla vedere tranquillamente “Voglio guardare Juve-Milan come ho visto in pullman Parma-Juve e poi la sera Milan-Genoa, cioè con tutta la tranquillità, senza pressione. E questo è possibile solo se vinci la tua partita. La partita contro il Siena secondo me è una partita difficile che bisogna affrontare molto molto bene – ha avvertito Mou – . La classifica del Siena è bugiarda e principalmente questo 5-1 è bugiardo, perché arriva in un momento positivo per la squadra, che ha avuto prima di Malesani un grande allenatore che ha fatto un lavoro fantastico (Giampaolo, ndr) e ha lasciato una squadra con qualità. Poi è arrivato Malesani che ha fatto risultati positivi, facendo 6 punti in casa nelle prime due partite. Mi ricordo ancora bene, poi, che l’anno scorso abbiamo affrontato il Torino ultimo e non siamo andati oltre l’1-1

  • Giudice Sportivo: multe e squalifiche per Balotelli e l’Inter

    Giudice Sportivo: multe e squalifiche per Balotelli e l’Inter

    Serie a
    Il giudice sportivo Gianpaolo Tosel decide di sanzionare la condotta antisportiva di Mario Balotelli (7000 euro) per le frasi ingiuriose verso il popolo veronese e l’ironico applauso verso i supporter del Chievo al momento della sostituzione. Ad esser multata questa volta per i cori razzisti è l’Inter (15000 euro), i tifosi nerazzurri infatti hanno preso di mira l’ex Luciano. Appiedati per un turno anche i collaboratori di Mourinho Josè Manuel Ferreira De Morais e Rui Felipe Da Cunha Faria. Il primo paga “per avere, al 7′ del secondo tempo, contestato platealmente una decisione arbitrale, rivolgendo pesanti insulti nei confronti del Direttore di gara”. Il secondo, invece, “per avere, al 40′ del primo tempo, contestato platealmente una decisione arbitrale, rivolgendo delle espressioni ingiuriose nei confronti degli Ufficiali di gara.

    15 invece i giocatori fermati tutti per un turno dopo il turno dell’Epifania:
    Caceres (Juventus), Perticone, Marchini (Livorno), Miccoli (Palermo), Balotelli (Inter), Bianco, Padoin (Atalanta), Canini (Cagliari), Comotto (Fiorentina), Morrone (Parma), Rossi (Genoa), Sardo (Chievo), Spolli (Catania), Valiani, Zenoni (Bologna)

  • Balotelli: “Il pubblico di Verona mi fa sempre più schifo”

    Nel dopo partita tra Chievo Verona e Inter, che ha visto i nerazzurri imporsi per 1-0 con goal di Balotelli, è SuperMario a far scalpore oltre che per la sua prestazione, per alcune frasi rilasciate. Fischiato (ma nella normalità, visto che da un po’ di tempo a questa parte, ricevi fischi in quasi tutti i campi) durante i 90 minuti di gioco, specie ogni volta che il nerazzurro finiva a terra, dichiara alle telecamere di Sky:

    Questo pubblico di Verona mi fa sempre più schifo“.

    A questo punto bisognerebbe prendere dei provvedimenti perchè o bisogna accogliere l’invito di SuperMario e far qualcosa affinchè cessino questi cori, o se si ritiene che Balotelli abbia esagerato nelle dichiarazioni, occorre punire il nerazzurro poichè un tesserato non può rilasciare frasi offensive (in questo caso contro il pubblico pagante).

  • Inter: Eto’o salta il Chievo. Il Camerun nega il permesso

    Inter: Eto’o salta il Chievo. Il Camerun nega il permesso

    samuel eto'o
    Il Camerun di Paul Le Guen non concede all’Inter la possibilità di disporre del centravanti Samuel Eto’o per la partita dell’Epifania contro il Chievo Verona costringendolo ad aggregarsi al ritiro parigino della sua nazionale domenica 4 gennaio. Mourinho auspicava che la federazione camerunese concedesse all’Inter la possibilità di utilizzare l’attaccante e di aver cosi a disposizione una scelta in più in attesa dell’ufficializzazione di Goran Pandev.

    Con Suazo oramai al Genoa e Arnautovic declassato alla Primavera il tecnico portoghese avrà a disposizione soltanto Balotelli e Milito e avrà problemi a schierar la formazione vista anche le contemporanee squalifiche di Thiago Motta e Stankovic .

  • Champions League: Inter – Rubin Kazan, le interviste

    Al termine della gara vinta contro il Rubin Kazan e valida per l’accesso agli ottavi di Champions, parla Eto’o, uno dei protagosti dell’Inter e autore del primo delle due reti messi a segno:

    La squadra ha corso molto, ma soprattutto ha corso bene. Tutti giocavano per tutti, stasera.Il mio è stato un goal Importante, e pesante, in chiave qualificazione naturalmente. Non spero di trovare nessuna squadra in particolare agli ottavi, è risaputo che spesso le meno blasonate schiaffeggiano le big, perciò dipenderà solo ed esclusivamente dall’atteggiamento dell’Inter, e non dall’avversaria che ci ritroveremo di fronte. Noi non abbiamo paura di nessuno, quando giochi in una squadra come l’Inter nessuno al mondo può incuterti timore.  Quattro giocatori offensivi significano sacrificio per le punte. Ma quando ci sono lo spirito e la voglia di vincere, si riesce a fare tutto“.

    Cordoba: “Abbiamo affrontato la gara come una finale. Mourinho era molto contento. Abbiami raggiunto un obiettivo e adesso non ci dobbiamo fermare. Stasera seve essere un punto di partenza per crescere ancora. Sinceramente ora non si deve pensare ai possibili avversari. Tanto per arrivare alla fine le grandi squadre vanno affrontate tutte. Sicuramente questa partita ci ha dato qualcosa in più a livello di convinzione. Ringrazio i tifosi che si sono comportati alla grande. Su Balotelli – “Piano piano tutto si sistemerà, il mister ha grande esperienza e Mario deve ascoltarlo ed esprimersi al meglio“.
    Mourinho: “Questa vittoria è merito di tutti, di un gruppo che ha saputo soffrire” Poi qualcuno in Rai fa notare che l’Inter visto oggi somiglia molto al modulo di leonardo è qui lo Special One risponde alterato: “Sembra che adesso il Milan sia la prima squadra della storia a giocare con questo modulo. Ma noi abbiamo giocato altre volte così, non è la prima. Quando in conferenza stampa avevo detto che l’Inter non avrebbe pensato al risultato del Barcellona, pensavo che in quel momento i giornalisti potessero capire con che tipo di schieramento avremmo giocato. Lo abbiamo fatto ed è andata bene grazie al lavoro dei tre centrocampisti: Thiago Motta per me è stato il miglior giocatore dell’Inter. E anche Sneijder e Stankovic hanno dato equilibrio. Dietro abbiamo avuto qualche problema che Julio Cesar ha saputo risolvere. Abbiamo una serata piuttosto tranquilla e siamo agli ottavi di finale. Il merito è di tutti, da Julio Cesar a Mario, fino a quelli che non hanno giocato. E’ merito di un gruppo che ha saputo soffrire insieme. Balotelli ha fatto la sua partita come sempre, con le sue cose negative e positive. Milito anche senza segnare ha fatto un lavoro importante così come Eto’o che è anche andato in gol. Non ho nessuna preferenza sulla squadra da tovare agli ottavi di finale“.

    Infine, Mou ci tiene a togliersi qualche sassolino dalla scarpa con chi pensava al suo esonero in caso di mancata qualificazione:

    Pensavo che l’Italia fosse un paese in cui contano i risultati, ma evidentemente non è così per tutti. Solo per qualcuno. E questo faccio un po’ fatica a capirlo. Siamo stati campioni d’Italia lo scorso anno, siamo in testa quest’anno, lo scorso anno siamo stati eliminati dai campioni d’Europa del Manchester e quest’anno siamo arrivati secondi in un girone con il Barcellona campione”.

  • Champions League: l’Inter supera il Rubin Kazan, Balotelli questa volta è delizia

    L’Inter non sbaglia l’appuntamento decisivo con l’Europa e superando il Rubin Kazan si qualifica al turno successivo come seconda alle spalle del Barcellona vittorioso a Kiev. Mourinho sceglie un modulo a trazione anteriore copiando un pò il modulo del Milan schiera Sneijder alle spalle del tridente Balotelli, Eto’o e Milito ma i primi venti minuti di gara sono ad appannaggio dei russi pericolosi sulle fasce e nelle ripartenze. E’ capitan Zanetti però a dar la scossa con le sue solite sgroppate questa volta sulla fascia sinistra, in una di queste il Rubin va in affanno e il pallone finisce a Balotelli che dalla linea di tacco serve Eto’o per il gol del vantaggio. La rete sblocca i nerazzurri che giocano con meno affanno e vanno più volte vicini al raddoppio che non arriva.

    La ripresa inizia sulla falsariga dei primi 45′ minuti Rubin pericolosissimo ma troppo impreciso e sfortunato sotto porta, al 19′ però è Balotelli che decidedi chiudere la contesa e con un bolide dalla distanza beffa l’incerto Ryzhikov. La partita cala d’intensità e i nerazzurri possono dilagare con Balotelli, Sneijder la cui conclusione finisce sul palo e poi con Milito. Qualificazione in tasca e adesso si attende un urna benevola perchè la qualificazione non sia un punto d’arrivo ma di partenza.

    IL TABELLINO
    INTER – RUBIN KAZAN
    2-0 31′ Eto’o (I), 64′ Balotelli (I)
    Inter (4-2-1-3): Julio Cesar; Maicon, Lucio, Samuel (15′ Cordoba), Zanetti; Stankovic (52′ Cambiasso), Thiago Motta; Sneijder; Eto’o, Balotelli (77′ Muntari), Milito. A disposizione: Toldo, Vieira, Materazzi. All.: Mourinho.

    Rubin Kazan (4-4-2): Ryzhikov; Kaleshin, Salukvadze, Cesar Navas, Popov; Ryazantsev (84′ Baliaykin), Noboa (81′ Bystrov), Semak, Murawski; Dominguez, Karadeniz (73′ Kasaev). A disposizione: Revishili, Ansaldi, Gorbanets, Sibaya. All.: Berdiyev.
    Arbitro: Vink (OLA)
    Ammoniti: Balotelli, Lucio (I), Murawski, Navas (R)

  • Liscio & Sbalascio: il derby a Juve e Roma. Il fair play voluto e poi condannato

    Con il derby della capitale si conclude la 15 giornata di campionato che ci ha riservato molti promossi e altrettanto bocciati.
    Prima di passare ad analizzare i promossi del big match tra Juve ed Inter, promuoviamo il coraggio ed il fair play di Giuseppe Pillon, il quale ha intimato ai suoi ragazzi di resistuire il goal subìto dalla Reggina mentre cercava di mandare fuori il pallone per consentire le cure ad un giocatore infortunato.

    Per prima promuoviamo la Juventus, com’è ovvio che sia, per la vittoria contro l’acerrimo rivale nerazzurro. In settimana Ferrara aveva chiesto una Juve perfetta per battere l’Inter, la perfezione non c’è stata, ma sabato serà la determinazione e il cuore hanno prevaricato sulla tecnica. Nello specifico è doveroso promuovere sul gradino più alto del podio lo splendido capolavoro di Claudio Marchisio, giocatore la cui assenza in campo in questo periodo ha fatto la differenza. Ma sabato per una conferma come Marchisio, è arrivata anche la sorpresa Caceres, giocatore partito in sordina e per questo criticato. L’uruguaiano è stato perfetto in campo, nella fase di chiusura come in fase offensiva.

    Per dovere di cronaca promuoviamo la Roma alla quale va il primo derby stagionale contro la Lazio. Un derby è sempre una partita che ha un significato che va oltre i tre punti, e i giallorossi hanno il merito di aver concretizzato nell’ultimo quarto rispetto alla Lazio che è addirittura sembrata a tratti più bella. Dopo l’avvio disastroso in campionato, i giallorossi risalgono in quinta posizione ad un punto dal Parma.

    Bentornato a Fabio Quagliarella, che con i due goal messi a segno riporta il Napoli alla vittoria con rimonta, come da abitudine. Scatenato il partenopeo, ha si è visto parare il destro da Gillet, poi si vede salvare un goal fatto sulla linea di porta da Ranocchia, poi mette a segno il goal del pareggio con un colpo di testa; c’è spazio per lui anche di un tiro che sfiora l’incrocio dei pali. Sul 2-2 Quagliarella, evidentemente stanco dai tanti tentativi falliti, decide di far segnare Maggio servendogli un assist disegnato con pennello. Ma non basta, perchè per tornare ad essere l’acclamato giocatore dei tempi dell’Udinese, è tempo di calarsi nelle vesti dell’idolo del San Paolo e portare a casa i tre punti. Ecco servito per la palla del 3-2 che questa volta non fallisce. Anche per lui a fine partita non sfuggiranno i segnali di fumo a Lippi.

    Se guardiamo la classifica ad oggi, tra i grandi nomi: Inter, Milan e Juve, troviamo la “cenerentola” del campionato italiano, il Parma, che punta ad obiettivi importanti come la Champions. Nessuno forse avrebbe scommesso ad Agosto di vedere gli emiliani come la quarta forza del campionato capace di esprimere uno del più bel calcio visto finora.

    Siccome è stato più volte criticato ad inizio campionato, promuoviamo quest’oggi anche Leonardo, l’allenatore rinato del Milan che continua l’inseguimento all’Inter (che ora si trova a -4 dai cugini) e che nelle ultime 10 giornate ha registrato numeri che neanche Ancelotti era riuscito a fare. Il Milan travolge la Sampdoria in soli 23 minuti, anche se ancora (stesso discorso che vale per la Juve) non si parla di squadra perfetta (considerandone il significato relativo del termine).

    Di personaggi e situazioni da bocciare ce ne sono tanti in questa settimana. Innanzitutto cominciamo con il bocciare i Campioni d’Italia in carica, che escono sconfitti dall’Olimpico di Torino. Non è stata una bella partita ma sicuramente è stata una partita molto dura sia sul piano dei muscoli che dei nervi.
    E il primo che perde i nervi durante la partita è proprio Mourinho (che si chiuderà in un silenzio stampa molto criticato), che si fa espellere per un applauso ironico all’arbitro sul fallo concesso a Del Piero da cui scaturisce il primo vantaggio bianconero.

    Bocciato l’arbitro Saccani che in un primo momento sembra non voglia fare il protagonista sanzionando troppi scorrettezze. E allora si lascia correre sull’intervento scomposto di Muntari su Sissoko in piena area di rigore, fino alla trattenuta di Cannavaro su Samuel per poi vedere quest’ultimo nel rovesciamento di fronte trattenere per la maglietta Chiellini. Poi tocca all’Inter reclamare il rigore per un dubbio intervento di Caceres ai danni di Milito. Ancora mancata espulsione di Samuel che ferma un Del Piero lanciato sulla fascia. Infine espulso (giustamente anche se per doppia ammonizione) Felipe Melo per gomitata alla spalla su Balotelli, che pensa bene di conquistare le simpatie di quanti in questi giorni lo criticano per i suoi comportamenti, simulando di aver ricevuto una gomitata in pieno volto. Recita che andrebbe premiata con un oscar come “Miglior attore non protagonista“.
    Infine, e si raggiunge davvero il massimo del sopportabile per una partita a grandi livelli, la rissa che vede protagonisti Chivu che rifila una testata (non si capisce bene se finta, visto i miglioramenti in recitazione dei nostri calciatori) e Buffon (che poco prima in campo si era comportato da campione riferendo all’arbitro di aver messo la palla in calcio d’angolo nonostante non fosse stato ravvisato) e Thiago Motta che se ne promettono di tutti i colori. La tattica del lasciar correre di Saccani non ha funzionato evidentemente.

    Altro spiacevole episodio da condannare è il teatrino nel dopo partita tra Genoa e Parma. Partita che ha regalato belle emozioni, è stata macchiata dal nervosismo tra i dirigenti. Preziosi che rifiuta di stringere la mano a Ghirardi per vecchi rancori, Panucci che minaccia Preziosi per non averlo ingaggiato al Parma (dovrebbe essere contento e soprattutto riconoscente verso la società emiliana per avergli concesso un’opportunità di rinascita). I tifosi di Roma e Lazio che anticiapno i botti di fine anno con petardi e quant’altro, portando alla sospensione della partita per oltre 6 minuti (e qui ci chiediamo l’efficienza dei tornelli, delle tessere del tifoso e simili, se poi si possono tranquillamente portare in campo fumogeni e bombe carta)

    Per ultimo bocciamo la reazione dei sostenitori dell’Ascoli che non hanno gradito il gesto di fair play di allenatore e giocatori, tanto da far gridare Pillon al “Non lo rifarei più, Siamo stati 2 ore negli spogliatoi“. E in questo caso ci sentiamo di comprendere il mancato fair play di Henry che ha eliminato l’Irlanda di Trapattoni e che tutto il mondo ha condannato.

    Come dire, siamo davvero lontani dal vero calcio…

  • Serie A: Gioia Juve, stende l’Inter con una magia di Marchisio

    Va alla Juventus il derby d’Italia numero 153; i bianconeri vincono la battaglia dell’Olimpico grazie alla magia di Marchisio che firma il gol vittoria al 58′ riaprendo di fatto il campionato che solo la settimana scorsa sembrava destinato ai nerazzurri. In precedenza Chiellini aveva portato in vantaggio la Juve con un gol fortunoso e pochi minuti più tardi era arrivato il pareggio dell’Inter grazie al colpo di testa di Eto’o.

    Ferrara manda in soffitta il 4-2-3-1 e rispolvera il modulo con il trequartista, Diego, dietro le due punte Amauri e Del Piero; escluso dall’undici titolare Camoranesi, mossa rischiosa perchè l’italo-argentino ha dimostrato di essere l’unico in grado di inventare a centrocampo.
    Mourinho risponde con il solito modulo e speculare a quello dei bianconeri; Balotelli parte dalla panchina, Stankovic viene avanzato dietro i due attaccanti e Zanetti sostituisce lo squalificato Maicon sulla fascia destra.

    La Juve parte subito a pieno regime cercando di arrivare subito al gol; i padroni di casa reclamano il rigore al 5′ per una spinta di Muntari alle spalle di Sissoko che stava concludendo a botta sicura ma l’arbitro Saccani (serata piena di errori per lui) lascia proseguire; i bianconeri sono più tonici e spingono molto sulla fascia destra dove Caceres, ottima la sua prova, e Sissoko tengono impegnata la retroguardia nerazzurra.
    Al 20′ arriva il vantaggio juventino: Diego scodella in area su calcio di punizione, Chiellini colpisce la palla di testa che viene deviata da Lucio nella propria porta prendendo controtempo Julio Cesar. Mourinho si infuria e protesta con il direttore di gara per il calcio di punizione assegnato ai bianconeri da cui è scaturito il gol (il fallo di Samuel su Del Piero ci stava tutto): Saccani non può fare altrimenti e lo espelle.
    L’Inter prova a reagire e Samuel impegna Buffon con un colpo di testa; pochi giri di lancette ed Eto’o ristabilisce la parità: solita disattenzione juventina che lascia Stankovic libero di crossare, Chiellini e Cannavaro si perdono Eto’o in area di rigore e il camerunense indisturbato insacca alle spalle di Buffon.

    Nella ripresa il gioco si fa più maschio e aumenta il nervosismo sia da una parte che dall’altra. La prima occasione da gol è per i nerazzurri che non riescono a concludere il contropiede; sul capovolgimento di fronte Diego serve Marchisio che dopo una cavalcata di 30 metri serve Sissoko, il centrocampista maliano prova la conclusione da fuori con un tiro non irresistibile che Julio Cesar non trattiene; sulla palla si avventa Marchisio che estrae dal cilindro una giocata magica: salta con una finta Lucio intervenuto in scivolata e con un tocco sotto batte il numero uno nerazzurro. E’ il gol vittoria che permette alla Juventus di accorciare a 5 i punti di distacco in classifica.
    Finale nervoso con Felipe Melo espulso per un fallo di reazione su Balotelli e parapiglia tra Chivu che da una testata a Sissoko e tra Thiago Motta e Buffon. Poi il fischio finale e l’Olimpico che diventa una bolgia.

    Il campionato è riaperto: il Milan, vittorioso nell’anticipo del pomeriggio balza a -4 dall’Inter capolista, seguono i bianconeri ad un punto ma l’iniezione di fiducia che ha dato il successo di stasera potrebbe valere molto di più.

    Il tabellino
    JUVENTUS-INTER 2-1
    20′ Chiellini (J); 26′ Eto’o (I); 58′ Marchisio (J)
    JUVENTUS (4-3-1-2): Buffon; Caceres, Cannavaro, Chiellini, Grosso; Sissoko, Melo, Marchisio (80′ Poulsen); Diego (91′ Grygera); Amauri, Del Piero (71′ Camoranesi).
    A disposizione: Manninger, Legrottaglie, Giovinco, Trezeguet.
    Allenatore: Ferrara.
    INTER (4-3-1-2): Julio Cesar; Zanetti, Lucio, Samuel (88′ Materazzi) , Chivu; Motta, Cambiasso (78′ Mancini), Muntari (63′ Balotelli); Stankovic; Eto’o, Milito.
    A disposizione: Toldo, Cordoba, Khrin, Vieira.
    Allenatore: Mourinho
    Arbitro: Saccani
    Ammoniti: Muntari (I), Melo (J), Samuel (I), Grosso (J), Amauri (J), Balotelli (I), Caceres (J)
    Espulso: 87′ Melo (J)