Tag: mario balotelli

  • Manchester City re del mercato: preso anche Kolarov, ora assalto a Balotelli

    Manchester City re del mercato: preso anche Kolarov, ora assalto a Balotelli

    Gli ingaggi nei giorni scorsi di Yaya Toure dal Barcellona e David Silva dal Valencia per un ammontare di 60 milioni di euro sono stati soltanto l’antipasto di quello che sarà il mercato del Manchester City. Il tecnico Roberto Mancini, che ha in mano anche Dzeko (difficile che la Juventus pareggi l’offerta del club inglese, 35 milioni al Wolfsburg, 4.2 netti al giocatore) vuole costruire una squadra che punti dritta alla Champions League.

    E’ notizia di pochi minuti fa che il City abbia trovato l’accordo con il presidente della Lazio Lotito per il terzino Aleksandar Kolarov, battendo la concorrenza di Real Madrid, Inter e Juventus. L’operazione si è chiusa sulla base di 18 milioni e il serbo si trasferirà in Inghilterra nei prossimi giorni.
    Sistemata la corsia laterale di sinistra, Mancini confluirà tutte le forze economiche del club per strappare all’Inter Mario Balotelli, sempre più in rotta con la società nerazzurra. Se prima i problemi del ragazzo riguardavano esclusivamente il rapporto con Mourinho, ora le problematiche sono più generali con il gruppo che nella stagione appena conclusa ha centrato il triplete, ha “emarginato” il forte attaccante di colore che non ne vuole sapere di trascorrere un’altra stagione tra campo, panchina e tribuna.

    Moratti però ha già dichiarato di venderlo soltanto per un’offerta pari a 40 milioni di euro respingendo al mittente un timido tentativo del club dello sceicco Mansour di 25 milioni. Probabile che a metà strada l’accordo si farà ma sarà fondamentale il parere sulla faccenda del nuovo tecnico nerazzurro Benitez.

  • L’ennesima “ragazzata” di Balotelli

    Nei giorni in cui tutta Italia lo innalza a salvatore della patria condannando Lippi per la sua mancanza in Sudafrica ed esortando Prandelli per il futuro super Mario combina l’ennesima bravata.

    Balotelli fermato in pieno centro insieme ad altri quattro amici per aver sparato con una pistola scacciacani. Il nerazzurro pare si sia giustificato con le numerose pattuglie accorse sul posto dicendo è solo una “ragazzata”

  • Cannavaro:”Non esistono più i Totti o i Del Piero di una volta”

    Dopo l’eliminazione al Mondiale sudafricano, oltre a Lippi è toccato anche a Cannavaro analizzare la disfatta che ha visto la nazionale italiana protagonisti. “Una delle serate più brutte, nessuno si aspettava che finissimo ultimi nel girone e che ci fosse questa mancanza di gioco. Vincere il Mondiale era difficile, ma la speranza era di andare avanti il più possibile”, confessa amareggiato.

    Poi il prossimo giocatore dell’Al-Ahli, ricalca in qualche maniera, le dichiarazioni di Lippi e di Abete nei confronti dei giocatori lasciati a casa. Il riferimento a Balotelli e a Cassano (giusto per fare due nomi) è ovvio “Io con Antonio ho fatto due europei, ma non li abbiamo vinti e Balotelli è molto giovane. Fenomeni in giro non ce ne sono, non ci sono più i Totti, i Del Piero di una volta. Se qualcuno li ha visti li portasse”, sottolinea il capitano azzurro.

    Di certo grandi fenomeni come nelle altre nazionali per fare un esempio (Argentina e Brasile) non ce ne sono, ma sicuramente visti i problemi di concretizzazione e di costruzione di gioco, portare due  giocatori fra i più talentuosi in Italia, di certo non avrebbe guastato..

  • Moratti:”Mascherano? Costa troppo. Mi intriga Melo, Balotelli resta”

    Massimo Moratti, ai microfoni della Rai, comincia a sbilanciarsi sulle strategie dell’Inter per il prossimo mercato. Il presidente nerazzurro non si è stancato di vincere, anzi rilancia ancora la sfida all’Europa: “Vogliamo ripartire alla grande e vin­cere tutto anche la prossima stagione. In Ita­lia sono convinto che possiamo conquistare anche i prossimi due scudetti, ma per resta­re al top in Champions League servirà un col­po. Mascherano è forte, ma è improba­bile che arrivi. Costa troppo e non è detto neppure che il Liverpool lo venda. Melo? E’ un’idea che ci sta intrigando e sulla quale stiamo lavorando. Coutinho? E’ il nostro vero colpo, davvero un feno­meno. Tornerà ad inizio luglio e sarà la sor­presa dell’anno. Può giocare trequartista con Sneijder arretrato. Benitez è un tipo diverso da Mou­rinho e ci dovremo adattare, ma è bravo, un gran lavoratore, uno molto pignolo”.

    Il paragone con la Grande Inter non dispiace al numero uno di Corso Vittorio Emanuele. Le squadre erano diverse, ma avevano entrambe un Moratti al timone: “Formazioni diver­se, in epoche diverse. La famiglia Moratti evi­dentemente è destinata a regalare emozioni agli interisti”.

     Infine, c’è un accenno anche al mercato in uscita, un mercato che non riguarderà Balotelli e Milito: “Mario Balotelli è il nostro futuro, ricominceremo da lui. Mili­to? Non si muoverà. Maicon? Vediamo…”.

  • L’Inter non dimentica: in arrivo una maxi multa per Balotelli

    L’Inter non dimentica: in arrivo una maxi multa per Balotelli

    La gioia e i festeggiamenti in casa Inter non hanno annebbiato la memoria della società che a bocce ferme e dopo qualche tempo per riflettere sembra in dirittura d’arrivo una maxi multa per Mario Balotelli. Il comportamento di SuperMario durante la stagione non è stato irreprensibile e dopo aver rotto con Josè Mourinho e alcuni compagni di squadra ha deluso anche i tifosi lanciando la maglia nella magica serata di Champions League contro il Barcellona.

    Se il popolo, deluso dell’avventura in Sudafrica della nazionale, ha dimenticato richiamandolo a gran voce come salvator di patria l’Inter pare voglia combinargli una decuratazione del 30% dell’ingaggio. Alla società nerazzurra oltre quel gesto non è andata giù l’uscita pubblica a Striscia la Notizia indossando la maglia del Milan.

  • Nazionale da rifondare? Ecco i nomi da cui ripartirà Prandelli

    Nazionale da rifondare? Ecco i nomi da cui ripartirà Prandelli

    In Italia c’è voglia di voltar pagine e dimenticare più in fretta possibile l’onta di una disfatta annunciata ma non prevedibile in queste dimensioni. Il dopo Lippi sarà per Prandelli ancora più difficile e per l’ex tecnico viola non ci sarà la pazienza di aspettare la formazione di un nuovo gruppo.

    Il compito di Prandelli non sarà semplice, sostituire i logori campioni del mondo di Lippi in un campionato dove da tanto tempo non vi è un ricambio generaziole in alcuni ruoli cardine sarà davvero un compito arduo. Ma in attesa di capire come vorrà agire il nuovo commissario tecnico e sopratutto il modo in cui la Federazione proverà ad arginare il problema, magari naturalizzando per tempo i giocatore dei vivaii italiani, proviamo a veder da dove potrà ripartire.

    In porta, il rebus è Gigi Buffon, il portierone bianconero dopo tre stagioni di calvario ha deciso di ricorrere all’operazione per debellare finalmente il problema cronico alla schiena. Operazione complicata, sopratutto per un portiere, ma tutta Italia spera di poter ancora fare affidamento sul suo carisma tra i pali. Alle spalle, l’incerto Marchetti del Sudafrica merita un altra possibilità anche se il vero talento sembra Emiliano Viviano.

    La difesa, reparto sotto accusa in Sudafrica, ripartirà da Chiellini e Bonucci e su questo reparto dovrà esser Prandelli a metterci del suo perchè al momento non si vedono giocatori prontissimi all’esperienza azzurra da protagonisti. Indiziati, sugli esterni potrebbero esser Santon, Motta e De Silvestri più la riconferma di Maggio e Criscito, nel ruolo di centrale si spera nella definitiva esplosione di Ranocchia.

    Capitolo centrocampo: Pirlo già ieri ha dato la sua disponibilità per il nuovo corso azzurro, infortuni permettendo sarà ancora il regista rossonero a dettare tempi e movimenti nell’Italia prandelliana ma è d’obligo iniziar a trovare il suo sostituto in ottica Brasile 2014. Del gruppo Lippi dovrebbero esser riconfermati De Rossi, Palombo, Marchisio e Montolivo entrerà nel gruppo il giovane Poli e dall’estero si spera che possa tornare un Aquilani in condizioni fisiche stabili.

    In avanti, scontato che Prandelli si affidi ancora una volta al fido Gilardino. Porte aperta anche per Pazzini (speriamo siano superate le incomprensioni di Firenze), Quagliarella e agli esclusi dell’ultimo momento Borriello e Rossi. A furor di popolo sembrano scontati gli inserimenti in pianta stabile di Mario Balotelli e di Antonio Cassano.

  • Mondiali 2010: i bocciati di Lippi. Ecco la nazionale degli assenti

    Mondiali 2010: i bocciati di Lippi. Ecco la nazionale degli assenti

    L’avvio stentato (eufemismo) della Nazionale italiana a Sudafrica 2010 rilancia le critiche circa le convocazioni del C.T. Marcello Lippi che avevano destato più di una perplessità già nel momento dell’ufficializzazione dei 23 prescelti. Il Commissario Tecnico italiano, in verità, è in buona compagnia in tal senso dato che anche Dunga, Maradona e Domenech erano stati oggetto di feroci critiche da parte di media e tifosi (come lasciare a casa elementi del calibro di Pato, Ronaldinho, Cambiasso, Zanetti, Benzema e Mexes, solo per citarne alcuni, e pretendere di essere immuni dagli strali dell’opinione pubblica?).

    Se tuttavia i due C.T sudamericani possono vantare comunque un parco giocatori di tutto rispetto ed il responso del campo (per ora) favorevole alle loro scelte, Domenech e Lippi vivono momenti delicati con il francese già eliminato e l’italiano che si gioca tutto contro la Slovacchia di Hamsik. Puntando sul modulo più frequentemente usato da Lippi in questo avvio di Mondiale, il 4-2-3-1, e giocando con gli esclusi, abbiamo provato ad ipotizzare una Nazionale degli assenti. Tra i pali Sirigu del Palermo, convocato da Lippi nei 30 azzurri iniziali e poi lasciato a casa (scelta questa non criticata). La linea a quattro difensiva, stante le indisponibilità di Ranocchia e Nesta, conta su Cassani a destra e Santon a sinistra (con l’eroe di Germania 2006 Fabio Grosso ed il romanista Cassetti rincalzi di lusso) mentre per il reparto centrale i prescelti sono Paolo Cannavaro, autore di un campionato splendido a Napoli, e Legrottaglie, vale a dire l’usato garantito.

    Per i mediani davanti alla difesa, la scelta ricade su Ambrosini ed Aquilani, giusto mix di fisicità e tecnica, freschezza ed esperienza, con D’Agostino e Nocerino come principali alternative. Per quanto concerne il terzetto di talentuosi alle spalle dell’unica punta, identificabile in Borriello (freddo sotto porta, forte fisicamente e perfetto per movimenti nel 4-2-3-1), pochi dubbi: fuori Miccoli per infortunio, i deputati ad inventare assist e reti sarebbero Giuseppe Rossi, Cassano e Balotelli con Cossu,Perrotta e Candreva ad accomodarsi in panchina. Un gruppo di calciatori di livello internazionale, dunque, lasciato a casa: questa Nazionale di Illustri Assenti avrebbe demeritato in Sudafrica?

  • Raiola:”Balotelli al Napoli è come Hamsik al Catania”

    Raiola:”Balotelli al Napoli è come Hamsik al Catania”

    Mino Raiola, fresco della vittoria al Golden Goal come miglior procuratore è intervenuto a Radio Kiss Kiss Napoli per spiegare la situazione di Ibrahimovic e Balotelli.

    In merito al giovane italiano, esclude ogni possibile trattativa con De Laurentis, spiegando, infatti, che il Napoli non sarebbe mai disposta a sborsare l’enorme cifra richiesta da Moratti per liberare il suo gioiellino. «Se il presidente del Napoli vuole fare un investimento, toccherà a lui mettere in piedi una trattativa con Moratti. So che Mario si è trovato molto bene a Napoli, ma non avevo dubbi. Chi conosce Mario sa che è un ragazzo molto intelligente, che però ancora non è pronto per venire a Napoli, poi quando e se De Laurentiis deciderà di investire su Balotelli, prenderemo in considerazione la situazione. Il presidente, però, non mi ha mai chiamato. Conosco anche Bigon, lo stimo molto come dirigente e se lui vuole sa come trovarmi».

    Alle continue domande su Ibrahimovic, invece, il procuratore risponde: «Non voglio più parlare di Zlatan, lo lascio fare agli altri e ne prendo atto». Sul Mondiale degli azzurri in Sudafrica l’agente spiega: «L’esclusione di Mario dai 23 di Lippi? Come talento e capacità tecniche, al Mondiale sarebbe stato bene, però il ct ha fatto le sue valutazioni. In questo gruppo, comunque, c’è tanta qualità, lo dimostra anche De Rossi che è il miglior centrocampista al mondo. Decide Lippi, è l’unico pagato per fare delle scelte, però credo anche che la Nazionale, quando inizia male un Mondiale, poi lo finisce sempre bene».

  • Moratti: “riprenderei Ibra e su Balotelli…”

    Con Zlatan Ibrahimovic non c’entro più niente. Lo riprenderei, per il campione che è, ma la squadra è impostata diversamente

    Massimo Moratti a differenza dei tifosi dimostra riconoscenza e rispetto verso Zlatan Ibrahimovic, riconoscendogli il ruolo di campione e paventando la possibilità di un suo ritorno anche se remoto al momento. Il presidente nerazzurro a Roma per l’assemblea di Up parla pure di Mario Balotelli e delle continue voci di interessamento da parte di Mancini per il Manchester City: “È apprezzato? Va bene.” E le voci di un possibile addio non trovano smentite.

  • Calciomercato: il Mancio vuole Burdisso e Balotelli

    Il Manchester City pronto ad una follia per portar in Inghilterre Burdisso e Balotelli. Roberto Mancini per rinforzare la rosa e provare finalmente ad insiedare le big per la vittoria finale chiede uomini di sua fiducia e bussa in casa nerazzurra.

    Sarebbero 43 i milioni messi sul piatto dallo sceicco Mansour per convincere patron Moratti a disfarsi di Mario Balotelli e cercar di soffiare alla Roma Nicolas Burdisso.

    Partiamo per gradi, il difensore argentino vuole solo la Roma ma per il presidente Rossella Sensi discutere il riscatto non sarà affatto semplice. L’Inter vorrebbe nove milioni di euro e il corteggiamento dei Citizens non fà che aumentare il valore del giocatore. Per il momento la trattativa è congelata ma non è escluso che possa riaprirsi.

    Mario Balotelli vuol garanzie sul suo futuro. SuperMario vuol esser finalmente protagonista e per questo chiederà all’Inter garanzie sul suo futuro. Qualora non dovesse arrivare la fumata bianca il Manchester City sarebbe in pole position per la presenza di Mancini e sopratutto per la possibilità di aumentare il suo ingaggio.