Tag: mario balotelli

  • Premier League, Capodanno amaro per il Manchester City

    Premier League, Capodanno amaro per il Manchester City

    Se il 2011 dei cugini dello United non era finito nel migliore dei modi con la sconfitta all’Old Trafforda contro il fanalino di coda Blackburn, il 2012 del Manchester City non inizia meglio. La squadra di Roberto Mancini incappa nella seconda sconfitta stagionale in Premier League nel posticipo della 19esima giornata andata in scena il giorno di Capodanno punita proprio a tre secondi dal fischio finale dalla rete del sudcoreano Ji Dong, entrato in campo al posto di Niklas Bendtner, l’attaccante della nazionale danese arrivato al Sunderland in estate dall’Arsenal con la formula del prestito, ma la cui rete è viziata da un evidente fuorigioco dello stesso match winner.

    Manchester City | © Stu Forster/Getty Images

    Senza Balotelli, spedito in tribuna da Mancini (punito probabilmente per il vizio del fumo dell’attaccante ex Inter), il Manchester City si presenta allo Stadium of Light di Sunderland con Johnson, Yaya Tourè e Nasri a sostegno  del centravanti Dzeko tenendo in panchina sia Silva che Aguero. Nel primo tempo i Citizens fanno tanto gioco sfiorando addirittura il 70% nel possesso palla grazie alla dinamicità in mezzo al campo di Barry e de Jong ma senza rendersi particolarmente pericolosi, a parte la traversa scheggiata da Dzeko, verso la porta difesa da Mignolet che non ha fatto rimpiangere il titolare Westwood, decisivo nel secondo tempo in almeno un paio di interventi prodigiosi. A colpire invece potrebbero essere i padroni di casa, decimati dagli infortuni che hanno costretto il tecnico Martin O’Neill a varare un undici di emergenza, ma Hart si supera su Bendtner mentre l’attaccante dei Black Cats cerca di superarlo in uscita.

    Nella ripresa il canovaccio della gara non cambia, il Manchester City schiaccia nella propria metà campo il Sunderland che è sempre pericoloso nelle ripartenze specialmente quando Sessegnon si divora una clamorosa occasione calciando di esterno destro a lato quando avrebbe potuto servire Bendtner che aveva la porta spalancata davanti a sè. Mancini fa entrare ad inizio ripresa Aguero e poco più tardi anche Silva per dare più qualità al reparto offensivo che non riesce a trovare sbocchi nella fitta rete di maglie biancorosse. Proprio l’argentino ex Atletico Madrid ha l’occasione giusta per portare in vantaggio il City ma Mignolet si supera mettendo in mostra tutte le sue qualità. Nel finale l’assedio della squadra di Mancini porta ad un altro legno colpito dal nuovo entrato Richards ma al terzo e ultimo minuto di recupero i Citizens si fanno trovare scoperti su un contropiede avversario con Ji Dong, in posizione di fuorigioco, che chiude il triangolo con un compagno insaccando alle spalle di Hart. Un’occasione gettata al vento per il Manchester City per tornare ad essere la squadra dominatrice della Premier League e che invece resta a quota 45 punti in classifica appaiato con lo United.

  • Balotelli fa l’occhiolino a Milan e Inter, ci risiamo

    Balotelli fa l’occhiolino a Milan e Inter, ci risiamo

    Mario Balotelli fa ancora parlare di sé. Il 2012 si apre con le dichiarazione della punta del Manchester City pronte a far scattare l’ennesimo derby del mercato. L’italiano con disinvoltura afferma di essersi sentito sia con il Milan che con l’Inter ammettendo che gli piacerebbe tornare a giocare nel campionato italiano. Galliani e Moratti sono avvisati, Balotelli e Raiola sono in cerca di una nuova casa.

    Ci eravamo lasciati con l’ultima bomba di mercato del 2011, ovvero i 46 milioni di euro offerti dal Psg per Pato con i quali Galliani avrebbe dato l’assalto alla coppia degli attaccanti del City Tevez e Balotelli. Ad alimentare la notizia di Capodanno ci pensa lo stesso attaccante italiano facendo l’occhiolino al Milan e alla sua ex squadra nerazzurra. Queste le dichiarazione di Balotelli:

    “Il presidente Moratti mi vorrebbe riportare indietro all’istante, lo ringrazio, ma al momento non penso di lasciare Manchester. Non è tempo per un mio ritorno in Italia, ma è vero che ho parlato sia con il Milan che con l’Inter.

    Mario Balotelli | © IAN KINGTON/AFP/Getty Images

    Inoltre SuperMario spiega come il suo legame con la città di Napoli sia molto forte ma che al momento non rappresenti la sua prima scelta in vista di un eventuale trasferimento dal City:

    “il Napoli? Mi piace molto la città. Ma ci sono altre squadre qui in Inghilterra o in Spagna che mi attraggono”.

    Galliani ha a suo favore l’amicizia con Mino Raiola (procuratore anche di Ibrahimovic ndr), con il quale ha concluso importanti colpi di mercato nella scorsa stagione (è sempre valida anche la pista che porta all’azzurro Hamsik). I cugini dell’Inter sperano invece nel rapporto che lega il calciatore con il presidente Massimo Moratti. Il numero uno nerazzurro ha continuato ad essere il primo tifoso di Balotelli anche dopo il suo addio alla società di corso Vittorio Emanuele. Sarà remake interista o tradimento con il Milan?

  • Pato al Psg per 46 milioni. Milan su Tevez e Balotelli

    Pato al Psg per 46 milioni. Milan su Tevez e Balotelli

    L’ultimo botto di capodanno lo spara il Corriere dello Sport, che questa mattina esce in edicola con una clamorosa indiscrezione di mercato. I petroldollari dello sceicco Al Thani per l’acquisto di Pato sarebbero indirizzati verso la coppia dei Citizen Tevez-Balotelli. Il primo arriverebbe in prestito a gennaio mentre l’italiano sarebbe il grande colpo della prossima estate.

    Galliani ha in mente un doppio colpo difficilmente ripetibile. La cessione, seppur dolorosa, di Pato consentirebbe all’amministratore delegato rossonero di raggiungere due obiettivi di mercato impensabili fino a poche settimane prima. Il Psg di Carlo Ancelotti e Leonardo è disposto ad offrire 46 milioni per il Papero. Una cifra impressionante, pensando anche ai 18 milioni di euro spesi più di 4 anni fa per acquistarlo dall’Internacional. Nella società milanista sono in tanti ad essere attratti dall’idea di vedere un attacco con Ibra, Tevez, Balotelli, Boateng e Cassano durante la prossima stagione, un’idea che potrebbe diventare realtà, senza prelevare un centesimo dalla casse rossonere. I 46 milioni di euro offerti dal Paris Saint German verrebbero equamente divisi per portare a termine i trasferimenti della coppia City. Per Tevez la proposta sarebbe sempre quella di un prestito gratuito per questo gennaio e un obbligo di riscatto fissato intorno ai 23 milioni di euro. Balotelli invece, con il benestare del procuratore Mino Raiola, arriverebbe in estate con un operazione che si aggirerebbe sui 30 milioni, spalmati in tre anni.

    alexandre pato | © Claudio Villa/Getty Images

    Un’operazione di mercato che se conclusa positivamente avrebbe del clamoroso. Gli addetti ai lavori danno credito all’abilità dimostrata da Galliani in queste ultime stagioni (Ronaldinho, Beckham, Ibrahimovic, Robinho, Cassano) sono soltanto alcuni dei nomi acquistati dal Milan negli ultimi 4 anni. Nel recente passato il Diavolo sembra aver prepotentemente dirottato le proprie attenzioni su calciatori dal forte carisma e aggressivi agonisticamente (Boateng, Ibra, Cassano). Tevez e Balotelli si andrebbero ad inserire perfettamente nel nuovo ambiente che sta nascendo a Milanello. L’ultima bomba di mercato del 2011. è servita, la firma il Milan anche se il sacrificio Pato non sembra esser ben visto dai tifosi

  • Prandelli “Convoco Di Natale, Pirlo da Pallone d’Oro”

    Prandelli “Convoco Di Natale, Pirlo da Pallone d’Oro”

    Alla vigilia del 2012, anno di campionati Europei nei quali la Nazionale Azzurra sarà impegnata, Cesare Prandelli, ct Azzurro, parla dei suoi progetti per l’anno che verrà.

    Argomento “caldo”, il fattore convocazioni per i prossimi campionati di Polonia ed Ucraina: il ct rivela, così, che vorrebbe sperimentare l’inedita coppia formata da Totò Di Natale e Mario Balotelli, per vederla all’opera nella prossima amichevole di febbraio contro gli Usa, naturalmente in prospettiva convocazioni Europee. Una coppia inedita ma che potrebbe essere ben assortita, data le diverse stature, corporature e caratteristiche tecniche dei due attaccanti, un assortimento che potrebbe risultare comunque simile alla coppia Balotelli – Cassano o Balotelli – Rossi, entrambe punte di movimento. A proposito di Balotelli, poi, il ct rivela che per le festività natalizie l’attaccante del City gli  ha inviato un messaggino molto divertente, com’è nel suo stile.

    Cesare Prandelli | © Getty Images

    In tema di attaccanti inevitabile un riferimento ad Antonio Cassano, con il quale il ct ha avuto modo di parlare sempre in occasione degli auguri di Natale: Cassano, come rivela Prandelli, vorrebbe “spaccare il mondo”, al punto che è quasi necessario porre un freno alla sua voglia di tornare in campo al più presto possibile, anche se il ct rivela di aver intenzione di aspettarlo fino all’ultimo secondo disponibile. Una manifestazione di affetto, stima e considerazione davvero non indifferenti. D’altronde, il tecnico ha nel suo stile la volontà di stare vicino ai suoi calciatori, anche quando non godono di perfetta salute: ecco perchè, a fine Gennaio, si recherà in Spagna per seguire da vicino il programma di recupero di Giuseppe Rossi.

    A proposito di campioni inevitabile anche un riferimento ad Andrea Pirlo, che secondo Cesare Prandelli meriterebbe il Pallone d’Oro perchè “è il numero uno da dieci anni a centrocampo“, ed anche perchè questo potrebbe essere un segnale inequivocabile di un suo grande Europeo e di un grande Europeo da parte della Nazionale Italiana.

  • Adriano spara ad una ragazza ma è giallo

    Adriano spara ad una ragazza ma è giallo

    Adriano si regala a Natale una follia in pieno stile Far West. A farne le spese una giovane ragazza, amica dell’attaccante brasiliano, la quale è rimasta ferita alla mano da un colpo di pistola.

    EL PISTOLERO – E così Adriano scopre di avere un talento innato per il tiro a segno. Verità o leggenda delle favelas? Stando al racconto della 20enne Adriene Pinto il calciatore del Corinthians avrebbe preso in mano la pistola della sua guardia da corpo e per sbaglio avrebbe aperto il fuoco, colpendo la mano sinistra della stessa ragazza. Il fatto sarebbe accaduto all’interno della macchina di Adriano, dopo una serata trascorsa in una discoteca di Rio de Janeiro, nella notte di Natale.

    Adriano | ©ANDREAS SOLARO/AFP/Getty Images

    ADRIANO SI DIFENDE – L’ex attaccante di Parma e Inter si difende dall’accusa della ragazza, sostenendo come non sia lui il colpevole dell’accaduto. In aiuto di Adriano arriva anche la testimonianza della guardia del corpo, che afferma di non aver mai prestato la propria pistola al giocatore 29enne. Per completezza occorre segnalare che al momento dello sparo erano presenti anche altri due amici della punta del Timao. Le prime perizie sembrano confermare la tesi del brasiliano, non essendo state rilevate tracce di polvere da sparo nella sua mano.

    I PRECEDENTI – Dal suo ritorno in Brasile Adriano si è reso protagonista più volte di episodi che l’hanno immortalato nelle pagine di cronaca più che in quelle sportive. Tutti lo ricorderanno al fianco di un esponente della malavita di Rio con in mano un fucile. Allora l’attaccante si difese sostenendo che fosse un semplice giocattolo.

    FRATELLI – Le disavventure di Adriano ci ricordano da vicino un altro giocatore spesso finito nell’occhio del ciclone mediatico per le sue follie extra calcistiche: Mario Balotelli. L’ultima impresa del giovane italiano è stata quella di aver incendiato la propria casa sparando dei fuochi d’artificio dal balcone. E se fossero in realtà fratelli?

  • Balotelli Santa Claus: ma è solo una bufala

    Balotelli Santa Claus: ma è solo una bufala

    Natale si avvicina e nelle fredde serate inglesi Mario Balotelli resta uno degli argomenti “leggeri” preferiti dai tabloids, che hanno trovato nell’attaccante del Manchester City una fonte inesauribile di iniziative, a volte deprecabili e non consone ad uno sportivo, altre volte singolari e divertenti, per far parlare di sè.

    Dopo le freccette lanciate all’indirizzo dei compagni in allenamento, la rissa sfiorata con il compagno di squadra Richards, l’incendio nella sua villa appiccato accidentalmente in un eccesso di goliardia fra amici, dopo il servizio fotografico in posa da pugile sul ring, con tanto di guantoni e posa in stile Tyson, ecco un altro singolare episodio targato Super Mario.

    Mario Balotelli | © GLYN KIRK/AFP/Getty Images

    Questa volta, però, non si tratta di avvenimenti negativi, tutt’altro: sabato sera, alla vigilia del match della sedicesima giornata di Premier League fra Manchester City ed Arsenal, su Twitter impazza il tam tam di notizie sul presunto avvistamento di Mario Balotelli vestito da Babbo Natale, o meglio da Santa Claus, intento a distribuire, nel centro della città, banconote da venti euro ai passanti, in una sorta di “simbolico” regalo di Natale, un modo per fare beneficenza.

    Il tweet, però, era solo una falsa notizia, una “bufala”, diffusasi in pochissimo tempo grazie alla rete e giunta, naturalmente, anche all’orecchio di mister Roberto Mancini, tecnico dei Citizens, costretto a commentare per l’ennesima volta in conferenza stampa un episodio che vede protagonista (anche se, come detto, si è trattato poi di una bufala, ndr) il suo pupillo Mario Balotelli.

    Mancini, quindi, decide di usare la strada dell’ironia per commentare l’accaduto ed, alle domande rivoltegli circa il presunto travestimento di Balotelli da Santa Claus risponde con il sorriso, precisando che con Mario tutto sarebbe possibile. Aggiungendo, però, di esser quasi sicuro che Mario fosse in albergo con la squadra, ma “senza fuochi d’artificio”, lanciando una frecciatina in riferimento al recente episodio dell’incendio causato dallo scoppio dei fuochi d’artificio in casa Balotelli.

    Questa volta, dunque, la fantasia ha superato la realtà, ma con l’imprevedibilità di Balotelli c’è da aspettarsi di tutto, anche se immaginarlo con la barba bianca ed il vestito rosso resta, comunque, un pensiero molto divertente.

  • Premier League, Silva decide City Arsenal. Lo United tiene, frena il Chelsea

    Premier League, Silva decide City Arsenal. Lo United tiene, frena il Chelsea

    La sedicesima giornata di Premier League vede le due di Manchester conquistare i tre punti e allungare il passo sulle inseguitrici, soprattutto sul Chelsea fermato in traferta dal Wigan. Il Manchester City di Roberto Mancini esce vittorioso dalla difficile sfida casalinga contro l’Arsenal, che arrivava da un ottimo periodo in campionato. I Citizens dopo un primo tempo in cui si sono resi pericolosi un paio di volte con El Kun Aguero trovano il gol della vittoria con David Silva su iniziativa sulla sinistra di Balotelli. Con questa vittoria il City consolida il suo primato in classifica, allontanando gli spettri dellla prima sconfitta in campionato di lunedì scorso con il Chelsea, del caso Tevez e della lite fra Balotelli e Richards in allenamento, e tenendo i cugini dello United a due punti di distanza. I Red Devils hanno espugnato il campo del QPR per 0-2, andando in vantaggio al primo minuto con Rooney in tuffo du testa su assist di Valencia e raddoppiando con Carrick al 55′, che dopo una galoppata di quaranta metri mette la palla sul primo palo, gran gol e continua la rincorsa al City.

    Silva sempre più protagonista della Premier League | ©ANDREW YATES/Getty Images
    Il Chelsea di Villa-Boas riesce a prendere un solo punto dalla trasferta sul campo del Wigan. I Blue passano in vantaggio con Sturridge al 59′, autore di un gran gol, con controllo di sinistro su lancio lungo e diagonale di destro. Il giovane attaccante non smette di stupire ma il Chelsea subisce il pareggio dei padroni di casa all’88’ con rete di Gomez che vanifica tutti gli sforzi fatti dai londinesi per rifarsi sotto alle due di Manchester. In zona Champions Tottenham e Liverpool vincono, i nord-londinesi conquistano i tre punti in casa contro il Sunderland con gol dell’uomo mercato Pavlyuchenko e i Reds espugnano il Villa Park con reti di Bellamy e Skrtel, piazzandosi sesto posto a meno 3 dal Chelsea.

    PREMIER LEAGUE I RISULTATI 16 GIORNATA
    BLACKBURN-WBA 1-2
    EVERTON-NORWICH 1-1
    FULHAM-BOLTON 2-0
    NEWCASTLE-SWANSEA 0-0
    WOLVES -STOKE 1-2
    WIGAN-CHELSEA 1-1
    MANCHESTER CITY-ARSENAL 1-0
    QPR-MANCHESTER UNITED 0-2
    TOTTENHAM-SUNDERLAN 1-0
    ASTON VILLA-LIVERPOOL 0-2

    CLASSIFICA
    MANCHESTER CITY 41, MANCHESTER UNITED 39, TOTTENHAM 34, CHELSEA 32, ARSENAL 29, LIVERPOOL 29, NEWCASTLE 27, STOKE 24, NORWICH 20, ASTON VILLA 19, SWANSEA 18, FULHAM 18, WBA 18, EVERTON 17, QPR 16, SUNDERLAND 14, WOLVES 14, WIGAN 13, BLACKBURN 10, BOLTON 9.

  • Balotelli e Richards, pace sul ring

    Balotelli e Richards, pace sul ring

    Super Mario Balotelli deve sempre far parlare di se, in Italia come in Gran Bretagna, sempre all’insegna delle sue “sbandate” fuori dal campo e di curiose iniziative, che rendano maggiormente colorite e meno prevedibili le sue giornate. Dopo la lite in allenamento, che ha coinvolto il compagno di  squadra Richards, e che stava per sfociare in una rissa se non ci fosse stato il provvidenziale intervento di Yaya Tourè e di altri compagni di squadra, ecco la “pace”, che giunge in una modalità quantomeno originale.

    Mario Balotelli | © GLYN KIRK/AFP/Getty Images

    Una pace probabilmente “forzata”, dato il rimprovero – uno dei pochi – di mister Roberto Mancini all’ indirizzo del suo pupillo, chiedendogli, con tono polemico, “perchè sempre tu?”, facendo il verso all’ormai celebre scritta sulla maglietta di Super Mario: “Why always me?”

    Una pace a prova di flash, immortalata in una fotografia, in cui i due sono ritratti mentre vestono i guantoni da boxe e si preparano al “combattimento”, in posa, ma con il sorriso naturalmente: pace fatta, dunque, anche perchè i motivi del litigio di giovedi scorso in allenamento erano davvero futili, connessi ad un passaggio non effettuato, ed a qualche parola di troppo durante la partitella rivolta da Richards all’indirizzo di Mario: “Non cresci mai”.

    Per gettare acqua sul fuoco, dopo l’irritazione iniziale per l’accaduto, è intervenuto mister Roberto Mancini, che ha precisato come l’episodio possa essere considerato “ordinaria amministrazione” sui campi di calcio, anche perchè lui stesso da giocatore alla Sampdoria è stato protagonista di simili episodi, in particolare con Trevor Francis e Liam Brady. Nonostante questo, però, mister Mancini sostiene che Mario Balotelli “dovrebbe stare più attento, in generale”, evitando di trovarsi  sempre in simili situazioni, riferendosi anche al recente episodio dell’incendio divampato nella casa di Mario Balotelli, che lo sta “costringendo” a soggiornare in un lussuosissimo hotel di Manchester. A tal proposito, significativo l’invito rivolto – in toni comunque scherzosi – da mister Mancini a Super Mario: “In vista del Natale e di Capodanno, sarebbe preferibile che stesse a casa, perchè si sa che in quel periodo i fuochi d’artificio sono particolarmente pericolosi”.

  • Mario Balotelli in hotel da 1200 euro a notte

    Mario Balotelli in hotel da 1200 euro a notte

    Non c’è giorno che Mario Balotelli non monopolizzi le prime pagine dei tabloid inglesi. L’ex nerazzurro, nonostante i suoi comportamenti siano notevolmente cambiati rispetto al passato anche recente, riesce sempre a far parlare di se. Nella trasferta napoletana che costò l’eliminazione dalla Champions League ad esempio SuperMario fu beccato a notte tarda in una pizzeria con la fidanzata Raffaella Fico. Poi qualche giorno fa, in discoteca nella notte prime del big match contro il Chelsea che è costato ai Citizens la prima sconfitta in Premier League.

    Mario Balotelli | ©GLYN KIRK/AFP/Getty Images
    Ricordare tutte le “marachelle” di Balotelli comunque è quasi impossibile, quest’oggi l’attaccante ha guadagnato due volte i primi posti nelle news più lette sul web. La prima a metà pomeriggio riguardava la sua vita privata da nababbo, come ricorderete l’azzurro qualche settimana fa fu costretto ad abbandonare la sua casa in fiamme incendiata dall’utilizzo di alcuni petardi con gli amici. L’impossibilità di vivere fuori casa ha “costretto” Balotelli a rifugiarsi in albergo, ovviamente extra lusso tanto che in poco più di un mese e mezzo il conto da saldare ha superato i 65000 euro, vale a dire circa 1200 euro a notte.

    Poco dopo è invece salita alle cronache la baruffa nell’allenamento del Manchester City tra Mario Balotelli e Richards quest’ultimo durante la partitella si era protagonista di una entrataccia verso l’attaccante che indispettito ha prima offeso verbalmente il centrocampista cercando poi il contatto fisico, evitato però dal tempestivo intervento di Yaya Tourè e Milner. L’episodio comunque chiarito e ridimensionato sembra però aver lasciato strascichi in società che adesso inizia a nutrire il timore di rovinare una stagione nata sotto una buona stella. Indiscrezioni vogliono anche Roberto Mancini molto adirato nei confronti di Balotelli tanto da far ipotizzare una nuova multa.

    A differenza del passato però il comportamento fuori dal campo non incide sulle prestazioni di SuperMario Balotelli che ha trovato in questa stagione continuità sia nelle prestazioni che in zona gol.

  • Riscatto Blue, Chelsea Manchester City 2-1

    Riscatto Blue, Chelsea Manchester City 2-1

    Si chiude la quindicesima giornata di Premier League con l’attesissimo monday night fra Chelsea Manchester City. A Londra in tutta la settimana è salita la febbre per questo match che era un vero banco di prova per i Blues, per dimostrare che la stagione non è fallimentare e che sono sempre li a dire la propria sia in campionato sia in Champions League. Dopo la brillante prova contro il Valencia e il passaggio agli ottavi in Europa, allo Stamford Bridge arrivano i Citizens, forti del primato in classifica e dell’imbattibilità, avendo pareggiato solo due volte e poi sempre vinto. Villa Boas tiene fuori dal primo minuto Lampard scegliendo ancora il giovane spagnolo Romeu a dettare i tempi del gioco, affiancato da Raul Mereiles e Ramires, a supportare il trio avanzato formato da Mata, Sturridge e Drogba, preferito ancora a Torres. Mancini butta nella mischia dal primo minuto Balotelli e non Dzeko accanto ad Aguero, nonostante l’ennesima bravata dell’ex nerazzurro, con in appoggio Silva e Milner e a fare da muro davanti alla difesa i soliti Barry e Yaya Toure.

    Villas Boas Chelsea Manchester City 2-1 | ©Julian Finney/Getty Images
    Pronti via e il Manchester City è già in vantaggio. Al primo minuto Aguero riceve la palla sulla trequarti e manda in profondità Balotelli che brucia sulla scatto Terry e Ivanovic e a tu per tu con Cech non sbaglia aggirando il portiere ceco e appoggiando la palla in rete. 1-0 e classica esultanza provocatoria di SuperMario. Il Chelsea è ovviamente stordito e rischia di prendere ancora gol in paio di occasioni con Aguero che riesce sempre a sgusciare fra i colossi della difesa del Chelsea senza però avere fortuna al tiro. Il City gioca in modo brillante i primi 20 minuti, con tranquillità e con vera autorità da prima della classe, facendo girare bene il pallone fra tutti i reparti e rendendo incapace il Chelsea di reagire. Il Chelsea di tanto in tanto prova qualche sortita soprattutto con l’esuberanza di Sturridge sulla destra e con la classe di Mata, ma l’azione spesso è troppo prevedibile e poco fluida, con Romeu che andava sempre a raccogliere la palla schiacciato sulla linea di difesa. L’unica sortita degna di nota è una conclusione di Drogba su cui Hart salva in calcio d’angolo. Il primo tempo scorre fino al 34′, quando il solito Sturridge sulla destra punta e salta secco Clichy e crossa forte nel mezzo e Raul Meireles si avventa sulla palla e segna al volo, 1-1 e lo Stamford esplode, il Chelsea è di nuovo in gara grazie a un altro numero del giovane attaccante esterno.

    Il primo tempo finisce sul risultato di 1-1 e la ripresa si apre con un altro copione rispetto alla prima frazione, il Chelsea è molto più motivato e più propositivo e il City abbassa il baricentro cercando solo di contenere, al punto che sia Balotelli sia Aguero non si vedono quasi mai coinvolti nel gioco. Nonostante questo il Chelsea non riesce a creare granchè, tranne una conclusione di Sturridge che finisce di poco alta, e una punizione di Drogba che va abbastanza lontana dalla porta di Hart. Al minuto 58′ c’è la svolta della gara con l’espulsione per somma di ammonizioni di Clichy, che stende Ramires lanciato sulla trequarti. Con il City in 10 uomini Mancini è costretto a togliere El Kun Aguero e a mettere Kolo Toure per riformare la difesa a quattro, e dopo qualche minuto una volta che il Chelsea in superiorità numerica inizia a crederci davvero, toglie anche Silva per De Jong, isolando del tutto Balotelli in avanti a lottare con Terry e Ivanovic. Il City a questo punto sembra contenere bene il Chelsea bloccando tutti i canali di rifornimento per Mata e gli altri attaccanti, fino a quando all’82 ancora Sturridge crea scompiglio nella difesa del City arrivando al tiro e colpendo il braccio di Lescott. Per l’arbitro non ci sono dubbi, è rigore e dal dischetto si presenta Lampard, entrato al posto di Raul Meireles, e non sbaglia. 2-1 e la partita è chiusa, nonostante qualche tentativo del City che non porta a niente più di qualche mischia in area. Il Chelsea amministra fino al 94′, e si porta così a meno 7 dai Citizens e si ripresenta in piena corsa Champions League, rimettendosi davanti all’Arsenal e a pari del Tottenham. Per il City arriva la prima sconfitta in campionato, cosa che ci può anche stare dopo quattordici partite impeccabili e comunque avendo perso in casa del Chelsea, che nonostante le difficoltà incontrate fino ad ora è sempre potenzialmente una delle prime tre forze del campionato.

    Tabellino
    Chelsea Manchester City 2-1

    1′ BALOTELLI, 34′ RAUL MEIRELES, 82 LAMPARD (PEN).
    CHELSEA: CECH, BOSINGWA, TERRY, IVANOVIC, COLE, RAUL MEIRELES (LAMPARD), RAMIRES (MALOUDA), ROMEU, MATA (MIKEL), STURRIDGE, DROGBA.

    MANCHESTER CITY: HART, ZABALETA, LESCOTT (DZEKO), KOMPANY, CLICHY, BARRY, YAYA TOURE, SILVA (DE JONG), MILNER, BALOTELLI, AGUERO (KOLO TOURE).

    MAN OF THE MATCH: STURRIDGE. Come in tutto questo inizio di stagione dimostra di essere decisivo e di dimostrare che merita il posto fisso in squadra nel tridente di attacco. Clichy ha faticato e non poco a stargli dietro, e ha segnato la partita con l’assist per il pareggio di Raul Meireles e procurando il rigore della vittoria.

    PEGGIORE IN CAMPO: YAYA TOURE. Di solito uno tra i migliori se non il migliore, stasera stecca completamente la partita venendo continuamente messo nel mezzo dal centrocampo del Chelsea, molto più dinamico di lui e del compagno di reparto Barry. Toure macchia la sua partita anche con due brutti gesti ai danni di Mata, prima scalciandolo quando lo spagnolo è ancora a terra e poi mettendogli le mani in faccia. Trasferta londinese da dimenticare.