Tag: mario balotelli

  • Verso Euro 2012: Spagna grande favorita

    Verso Euro 2012: Spagna grande favorita

    Mancano appena un centinaio di giorni all’inizio di Euro 2012  in Polonia e Ucraina ma già, complice anche gli ultimi test amichevoli, ci sono già i primi pronostici. Ovviamente la favorita numero uno è la Spagna, campione del mondo e d’Europa in carica, inserita tra l’altro nel girone dell’Italia insieme a Croazia ed Irlanda. Le Furie rosse al momento attraversano uno stato di grazie, e il 5-0 inflitto al Venezuela nell’ultima uscita ne è la controprova. Del Bosque dal canto suo ha tantissimi uomini di alto livello a disposizione potendo contare prima di tutto sul numeroso gruppo del Barcellona. Basti pensare che ieri sera ha lasciato fuori uno come Xavi, titolare in qualsiasi squadra di club o nazionale del mondo. Per il resto accanto ai soliti noti ecco spuntare Soldado, autore di un’ottima stagione sin qui e che, al ritorno dopo tanti anni in Nazionale, ha siglato una tripletta. Per gli iberici, dunque, tutto sembra girare al meglio.

    Spagna © Manuel Queimadelos Alonso/Getty Images

    Come al solito una squadra dalla quale ci si attende tantissimo è la Germania, capace di sorprendere quando non parte favorita e di farsi trovare pronta quando inizia le manifestazioni con i pronostici dalla propria parte. Non tragga in inganno il ko rimediato contro la Francia ieri sera: per Klose e compagni era il primo ko negli ultimi dodici mesi ed è inoltre arrivato complice anche una serie di pesanti assenze. Stranamente però, rispetto al passato, la formazione teutonica sembra ballare un po’ dietro.

    Da tenere d’occhio ovviamente l’Olanda, capace in settimana di vincere contro l’Inghilterra. Ma al di là di tale successo, la formazione di Van Marwijk sembra quella con il maggiore potenziale offensivo. In particolare se Van Persie e Sneijder ritroveranno la migliore forma in vista dell’appuntamento di Polonia e Ucraina. Da migliorare invece il rendimento del reparto arretrato. Ovviamente nel novero delle possibili vincitrici va inserita l’Italia. Al contrario dell’Olanda la formazione di Prandelli sembra avere qualche problemino in fase avanzata. Gli Azzurri infatti sembrano da non poter prescindere, per via del loro gioco, da Balotelli, considerando che Rossi attualmente è ancora ai box per via del grave infortunio patito qualche mese fa. A patto che, dal punto di vista comportamentale, cominci a cambiare. Molto però ruota attorno a Pirlo: è lui a dare luce alla manovra. In difesa, se si riuscirà a trovare la giusta quadratura, non ci dovrebbero essere problemi. D’altronde il blocco più importante è quello della Juventus, la squadra che ha subito meno gol di tutte in campionato.

    Sembra aver perso qualcosina, dopo l’addio di Fabio Capello, la nazionale dell’Inghilterra. Una squadra forse troppo “vecchia” e molto dipendente da Rooney. Per i Leoni il cammino non sarà facile. Occhio invece alla Francia, nazionale che sta cambiando parecchio svecchiando una rosa rimasta sino a poco tempo fa ancorata a troppi senatori che avevano fatto il proprio tempo. Ribery a parte, nonostante l’età ancora al top, c’è il talento di Nasri da tenere d’occhio, così come altri giocatori emergenti come Giroud, Cabaye e M’Vila. Per Blanc dunque c’è la possibilità di poter contare su una rosa giovane e vogliosa di emergere. Sin qui le big.

    Non è escluso poi che possano uscire fuori delle sorprese. Tra queste la prima è il Portogallo, inserita in questo gruppo solo perché negli ultimi tempi ha dimostrato qualche difficoltà di troppo nonostante un talento cristallino quale quello di Cristiano Ronaldo. Occhio anche alla Svezia di Zlatan Ibrahimovic, anche se dovrà vedersela contro avversarie piuttosto difficili nel proprio girone.

  • Italia – Usa, Prandelli lancia la coppia Matri e Giovinco

    Italia – Usa, Prandelli lancia la coppia Matri e Giovinco

    L’Italia affronta gli Usa stasera in amichevole al Luigi Ferraris. Durante la vigilia ha tenuto banco il codice etico che vige all’interno dello spogliatoio azzurro e la sua applicazione concreta operata dal ct Cesare Prandelli.

    Ha fatto clamore l’esclusione di Mario Balotelli per condotta antisportiva, stesso motivo per il quale il romanista Osvaldo è rimasto a casa. Altro tema caldo il polverone sollevatosi intorno a Gianluigi Buffon. Le polemiche hanno investito anche De Rossi, con il giallorosso finito sulla graticola per la tribuna di Bergamo a causa del suo ritardo alla riunione tecnica prima del match.

     

    L’allenatore degli azzurri si augura di lasciarsi alle spalle i dibattiti scoppiati negli ultimi giorni per ritrovare la giusta concentrazione in vista dell’importante amichevole contro la formazione statunitense guidata da Klinsmann, uno degli ultimi test prima dell’Europeo che avrà inizio a giugno. In attacco Giovinco farà coppia con Matri, mentre con ogni probabilità Borini farà il suo esordio con la maglia della Nazionale durante il secondo tempo. Tra gli Usa attenzione alla punta Altidore, affiancato da Buddle.

    Allenamento Italia | © Claudio Villa/Getty Images

    THIAGO MOTTA TREQUARTISTA – Durante la conferenza stampa della vigilia Prandelli ha svelato ai giornalisti presenti in sala l’undici titolare che scenderà in campo questa sera contro gli Usa. In porta gioca Gigi Buffon. Ogbonna partirà dal primo minuto al fianco dello juventino Barzagli, Maggio e Criscito terzini. A centrocampo l’ex tecnico della Fiorentina mischia un po’ le carte. Fuori De Rossi e Montolivo, spazio al rossonero Nocerino insieme ai bianconeri Pirlo e Marchisio. La novità più importante è quella rappresentata da Thiago Motta, schierato nell’inedito ruolo di trequartista centrale. In avanti Matri farà coppia con l’attaccante del Parma Giovinco.

    KLINSMANN, CHI SI RIVEDE – Sulla panchina della Nazionale statunitense siede da poco più di sei mesi una vecchia conoscenza del calcio italiano, Jurgen Klinsmann. Sono passati 6 anni da quando il tedesco guidò la Germania alle semifinali di Coppa del Mondo. Un incontro che è ancora negli occhi degli appassionati di calcio, vinto ai supplementari dall’Italia di Marcello Lippi che arrivò poi al successo finale contro i transalpini. La Nazionale tedesca venne celebrata a lungo in patria ma Klinsmann rassegnò le dimissioni dall’incarico di ct per raggiungere la propria famiglia in America. L’ex attaccante dell’Inter ha accettato l’invito della Federazione statunitense, dove è chiamato a trasmettere il suo credo offensivo ad un movimento calcistico in continua crescita.

    Probabili formazioni Italia Usa
    Italia (4-3-1-2)
    : Buffon, Maggio, Barzagli, Ogbonna, Criscito, Pirlo, Marchisio, Nocerino, Thiago Motta, Giovinco, Matri.
    Panchina: De Sanctis, Chiellini,  Balzaretti, Abate, Astori, Bonucci, De Rossi, Montolivo, Pazzini, Borini, Sirigu, Viviano. Allenatore: Prandelli.
    Usa (4-1-3-2): Howard, Cherundolo, Goodson, Boccanegra, Johnson, Bradley, Williams, Dempsey, Shea, Altidore, Buddle.
    Panchina: Guzan, Cameron, Parkhurst, Spector, Edu, Kljestan, Williams, Boyd. Allenatore: Klinsmann

  • Prandelli e il codice etico, sì a Buffon e De Rossi, no a Balotelli e Osvaldo

    Prandelli e il codice etico, sì a Buffon e De Rossi, no a Balotelli e Osvaldo

    L’amichevole della Nazionale Azzurra contro gli Stati Uniti, in programma mercoledì prossimo, giunge come intermezzo fra le polemiche accesissime del campionato e la necessità di concentrarsi su quello che si connota come l’ultimo test prima dell’esordio agli Europei di Polonia ed Ucraina.

    Le polemiche, però, non si spengono facilmente nel nostro calcio e, dunque, anche le convocazioni del cittì Cesare Prandelli sono state criticate a causa di alcune esclusioni eccellenti, e per alcuni presunti “trattamenti privilegiati” nei confronti di alcuni senatori dello spogliatoio, regolarmente convocati anche in presenza di una violazione del famigerato codice etico.

    In particolare, le polemiche in questione, si sono concentrate su quattro Azzurri, i primi due perchè assenti dalla lista dei convocati, gli altri due perchè presenti: Balotelli, Osvaldo, Buffon e De Rossi.

    Balotelli, infatti, è stato escluso dalle convocazioni di Prandelli per aver violato il codice etico in occasione dell’episodio della scarpata all’indirizzo di un giocatore del Tottenham, accaduto con la maglia del Manchester City, che lo ha costretto ad osservare ben quattro giornate di squalifica in Premier League: il ct, infatti, sostiene di aver in mente, per gli Europei, una Nazionale con Balotelli titolare, ma che gli dia le giuste garanzie, ossia che non lo sottoponga al rischio di restare in inferiorità numerica per falli di reazione.

    Discorso analogo vale, poi, per il romanista Osvaldo, anch’egli escluso dalla lista dei convocati per l’amichevole contro gli Usa per alcuni comportamenti ritenuti non consoni da parte di Prandelli, anche se il ct rivela di non aver parlato direttamente con il giocatore in occasione della decisione di non convocarlo, ma di essere a disposizione (sia di Osvaldo che di Balotelli, ndr) per qualsiasi chiarimento e confronto telefonico in merito.

    Cesare Prandelli | © Getty Images

    Prandelli, dunque, prova a “dare i giusti riferimenti ai suoi ragazzi”, per aiutarli a crescere, ma in alcuni casi le sue scelte, o meglio le sue valutazioni, sono state fraintese. In particolare, nel post Milan-Juventus, con le infuocate interviste del dopo partita, una parte dell’opinione pubblica ha visto in maniera negativa la convocazione di Gianluigi Buffon, portiere e capitano Azzurro, reo di aver parlato con assoluta sincerità, senza nascondersi dietro alle solite ipocrisie che condiscono spesso le dichiarazioni dei post-partita. Buffon, come ormai noto, ha sostenuto infatti di “non essersi reso conto che il pallone fosse entrato nella propria porta a seguito della deviazione del milanista Muntari, e che – anche nel caso in cui se ne fosse accorto – di certo non avrebbe aiutato l’arbitro”.

    Una frase che, per molti, ha simboleggiato un affronto al codice etico di Prandelli ed un elogio alla non correttezza in campo: Prandelli, però, probabilmente non è di questa opinione, considerando il fatto che ha comunque convocato Buffon, non riscontrando alcuna violazione al suo codice comportamentale. Anzi, il ct ha giustificato il suo capitano, al quale non ha alcuna intenzione di togliere la fascia, sostenendo che durante la gara, in trance agonistica, risulta impossibile fare valutazioni lucide sui singoli episodi, e che non si può pretenedere che un calciatore in tali occasioni aiuti gli arbitri.

    Oltre a quella del portierone bianconero, un’altra convocazione è finita, poi, sotto l’occhio delle polemiche: quella di Daniele De Rossi. Secondo alcuni, infatti, il cittì non avrebbe dovuto convocare il romanista, seguendo la linea già imposta da Luis Enrique, che lo ha escluso nel match – poi perso rovinosamente contro l’Atalanta – a causa di un presunto ritardo (di dieci minuti) alla riunione tecnica delle ore 13. Prandelli, però, non ha ritenuto opportuno ricalcare la linea dura del tecnico asturiano ed ha deciso di convocare De Rossi per la gara di mercoledì.

    Nell’ultimo match prima del debutto Europeo, dunque, la rigidità non sempre può trovare spazio: a volte il pragmatismo è più importante.

  • Italia, i convocati di Prandelli per gli Usa. Novità Borini

    Italia, i convocati di Prandelli per gli Usa. Novità Borini

    Il ct Cesare Prandelli ha diramato la lista dei 23 convocati per l’amichevole Italia Usa in programma mercoledì 29 febbraio allo stadio Luigi Ferraris di Genova. Confermata l’esclusione di Balotelli, giudicato troppo nervoso dal commissario tecnico degli azzurri. In attacco spunta la novità Borini, andato in gol anche nell’ultima partita della Roma nella sfortunata trasferta contro l’Atalanta. Torna tra i convocati il difensore del Torino Ogbonna. A centrocampo si registra la presenza di Thiago Motta, mentre il nome di Viviano figura tra i quattro portieri convocati.

    Niente da fare per Totò Di Natale, la cui presenza era stata annunciata le scorse settimane dallo stesso Prandelli, ma l’infortunio occorso di recente all’attaccante bianconero ha pesato in maniera decisiva. Sorprende i più scettici la presenza dell’interista Pazzini. Nonostante in Russia il campionato sia ancora fermo, Criscito è stato regolarmente convocato per l’amichevole contro gli Stati Uniti. In difesa spicca il blocco bianconero costituito da Buffon, Chiellini, Barzagli e Bonucci.

    fabio borini | © Paolo Bruno/Getty Images

    In una recente intervista rilasciata alla Rai, il ct dell’Italia ha fatto intendere che la strada verso l’Europeo 2012 potrebbe non essere percorsa da Mario Balotelli. L’attaccante del City, in rete nel 3-0 della squadra di Mancini contro il Blackburn nell’ultimo incontro di Premier League, preoccupa per via di un carattere considerato difficile da gestire all’interno di una manifestazione così importante che mette sotto pressione anche i più grandi calciatori. Mino Raiola, procuratore di Supermario, ha difeso il proprio assistito invitando Prandelli a parlare in prima persona con il calciatore, evitando così di esternare tali dichiarazioni attraverso i media.

    La lista dei 23 convocati
    Portieri
    : Buffon (Juventus), De Sanctis (Napoli), Viviano (Palermo), Sirigu (Paris Saint Germain).
    Difensori: Chiellini (Juventus), Barzagli (Juventus), Bonucci (Juventus), Astori (Cagliari), Ogbonna (Torino), Abate (Milan), Maggio (Napoli), Balzaretti (Palermo), Criscito (Zenit San Pietroburgo).
    Centrocampisti: De Rossi (Roma), Montolivo (Fiorentina), Marchisio (Juventus), Pirlo (Juventus), Nocerino (Milan), Thiago Motta (Paris Saint Germain).
    Attaccanti: Borini (Roma), Giovinco (Parma), Matri (Juventus), Pazzini (Inter).

     

     

  • Cori razzisti a Balotelli, reclamo City. Uefa apre inchiesta

    Cori razzisti a Balotelli, reclamo City. Uefa apre inchiesta

    La partita di ieri fra Porto e Manchester City, valevole per l’andata dei sedicesimi di Europa League, ha visto l’accanimento di una parte della tifoseria nei confronti di Mario Balotelli e Yaya Tourè. I cori razzisti rivolti ai due calciatori della squadra inglese non sono passati inosservati, e la dirigenza dei Citizen ha già sporto reclamo all’Uefa. Il centrocampista ivoriano ha espresso la propria solidarietà verso il compagno di squadra, dichiarando il suo disgusto per l’intera vicenda. Il club portoghese rischia sanzioni pesantissime, fra cui anche la sconfitta per 0-3 a tavolino.

    GLI ULULATI DEL DRAGAO – L’Europa League conosce la piaga del razzismo. Difficilmente qualcuno poteva immaginare che questa si palesasse in Portogallo, e che il teatro fosse lo stadio di casa del Porto, campione uscente della scorsa edizione. Gli ululati e i “buu” scimmieschi sono iniziati nel primo tempo. Il bersaglio era, manco farlo apposta, l’attaccante del City Mario Balotelli. Gli insulti razzisti non hanno nemmeno risparmiato Yaya Tourè, il centrocampista ivoriano del club inglese. L’episodio più eclatante si è verificato al 78′ minuto, al momento della sostituzione di Supermario, quando dagli spalti si sono fatti ancora più assordanti i vergognosi “buu” dei tifosi lusitani.

    mario balotelli | © Alex Livesey/Getty Images

    RICORSO CITY – Il Manchester City ha ufficializzato il proprio reclamo all’organismo dell’Uefa subito dopo il fischio finale della partita, vinta dagli uomini di Mancini per 2-1, grazie al gol dell’argentino Sergio Aguero a 5′ minuti dal termine. Il Porto rischia una pesante sanzione pecuniaria, oltre che la sconfitta per 3-0 a tavolino con annessa squalifica del campo.

    UN BALOTELLI MATURO – Yaya Tourè si è voluto congratulare con la punta italiana per il comportamento maturo e professionale tenuto durante la partita, nonostante il clima intorno a lui fosse del tutto fuori controllo. Il centrocampista ha infine dichiarato che la maturità raggiunta da Balotelli nel gestire queste situazioni ha un peso molto importante all’interno della squadra.

     

  • Liverpool Manchester City 2-2, Reds in finale di Carling Cup

    Liverpool Manchester City 2-2, Reds in finale di Carling Cup

    Il Liverpool si qualifica alla finale di Carling Cup grazie al pareggio ottenuto ad Anfield contro il Manchester City, dopo che la gara d’andata giocata a Manchester si era conclusa 1-0 per i Reds con rete di Gerrard su rigore.

    Il City parte dal primo minuto con El Kun Aguero in panchina e con il solo Dzeko in avanti, i Citizens devono fare anche a meno di Balotelli squalificato per 4 giornate dopo il calcio alla testa rifilato a Scott Parker durante la vittoria contro il Tottenham di sabato. Mancini schiera un folto centrocampo con De Jong, Nasri, Zabaleta e Silva in appoggio all’unica punta, e dietro si vede ancora Savic al posto dello squalificato Kompany. Il Liverpool è schierato con un 4-4-2, in avanti Bellamy e Kuyt a non dare punti di riferimento, a centrocampo Adam in cabina di regia con a suo fianco capitan Gerrard e il giovane Henderson.

    La partita inizia e nelle prime battute il Manchester City come prevedibile cerca di tenere il pallino del gioco, tenendo il possesso palla ma il Liverpool si difende bene anche con 10 uomini dietro alla palla. Dopo appena 5′ la prima occasione della partita capita sui piedi di Josè Enrique, che sugli sviluppi di un rinvio sbagliato di Kolarov calcia a rete a botta sicura trovando però Hart pronto con i piedi. Poi la partita si addormenta un po’ almeno dal punto di vista delle azioni da gol fino al 31′ quando Silva serve De Jong sulla trequarti il quale calcia senza pensarci due volte e infilando la palla all’incrocio dei pali pietrificando l’incolpevole Reina. Il Liverpool non si abbatte e inizia a salire con il baricentro, e dopo appena 9′ trova il pareggio grazie ad Agger che si procura un calcio di rigore che Gerrard trasforma con freddezza.

    Steven Gerrard | © ANDREW YATES/AFP/Getty Images

    Il primo tempo si conclude sul risultato di 1-1 e nella ripresa Mancini butta subito nella mischia Aguero al posto di Savic, sinceramente ancora molto indeciso. Ma il match si riapre ancora con il Liverpool in avanti, prima alla conclusione con Kuyt da fuori e poi con Skrtel, che in piena area di rigore riesce a trovare la palla con un tiro d’esterno ma ancora una volta Hart è superlativo e con un miracolo manda la palla in angolo. Il Manchester City regge l’urto dei Reds e trova il gol del vantaggio con Dzeko al 67′ con Dzeko, bravo a farsi trovare pronto sul secondo palo su cross di Kolarov segnando la rete che potrebbe valere la qualificazione. Ma il sogno per il City dura appena 7  minuti perchè il Liverpool trova il gol che vale la qualificazione con Bellamy, che dopo uno scambio in area con Glen Johnson fredda Hart da distanza ravvicinata.

    Il Liverpool si qualifica per la finale di Coppa d’Inghilterra andando ad affrontare il Cardiff City che ieri ha eliminato il Crystal Palace ai rigori, con l’occasione di mettere in casa un trofeo che manca ormai dal 2006.  Incontro sulla carta facile, ma nelle coppe e soprattutto in Inghilterra nelle partite secche non si può mai dire. Al Manchester City adesso è rimasto solo il campionato e l’Europa League, con l’occasione di concentrarsi a pieno per portare almeno un trofeo allo sceicco che tanto ha speso in questo inizio d’avventura inglese.

    Tabellino:

    Liverpool. Reina, Johnson, Skrtel, Agger, Josè Enrique, Adam, Gerrard, Henderson, Downing, Bellamy (Kelly 88′), Kuyt (Carroll91′)

    Manchester City: Hart, Richards, Lescott, Savic (Aguero 46′), Kolarov, Barry, De Jong (Johnson 78′), Zabaleta, Silva, Nasri, Dzeko

    Reti: 31′ De Jong, 40′ Gerrard, 67′ Dzeko, 74 Bellamy

  • Altra ‘Balotellata’, Balotelli a rischio prova tv per calcio a Parker

    Altra ‘Balotellata’, Balotelli a rischio prova tv per calcio a Parker

    Ormai Mario Balotelli ci ha abituato alle sue bravate, siano esse inerenti al suo comportamento in campo che al di fuori della sua professione. Ieri però Super Mario è tornato ad essere Bad Mario, è uscita fuori quella sua parte del carattere repressa e che ogni tanto si ripresenta.

    Mario Balotelli | © Paolo Bruno/Getty Images

    Ieri pomeriggio in occasione di uno dei due big match della 22esima giornata di Premier League, Manchester City – Tottenham, partita terminata 3-2 per i Citizens grazie proprio ad un calcio di rigore decisivo trasformato proprio da Balotelli, l’attaccante della nazionale italiana, forse nervoso e frustrato per la rimonta subìta dai londinesi (da 2-0 a 2-2), a sei minuti dal termine si è reso protagonista di un brutto gesto nei confronti di Scott Parker. Nel tentativo di calciare a rete dalla distanza, il tiro di Mario viene murato dall’intervento in scivolata proprio di Parker, nello slancio l’attaccante italiano rifila intenzionalmente un calcio all’avversario colpendo con i tacchetti dei suoi scarpini il capo del giocatore del Tottenham, rimasto poi a terra per qualche minuto dolorante ma, per fortuna, ripresosi senza riportare particolari conseguenze.

    Balotelli si rende conto di averla combinata grossa e si pente andando a sincerarsi delle condizioni di Parker. Il gesto però non è piaciuto affatto al tecnico degli Spurs Harry Redknapp che nelle interviste post partita non assolve il calciatore italiano esprimendo tutto il suo disappunto:

    Non è la prima volta che Balotelli fa certe cose e sono sicuro che non sarà l’ultima. Scott è stato colpito due volte. Se la prima volta è stata accidentale, nella seconda lo colpisce alla testa causandogli un taglio. Non mi piace vedere reazioni di questo tipo e sono sorpreso che il collaboratore dell’arbitro non abbia visto nulla“.

    E la rabbia del tecnico del Tottenham aumenta ancora di più considerato che poi sarà lo stesso calciatore ex Inter a risultare decisivo per l’esito finale dell’incontro, procurandosi e trasformando il calcio di rigore al 94′ fissando il risultato sul definitivo 3-2.

    Per Balotelli, che era stato già ammonito appena entrato in campo per un fallo su Assou-Ekotto, sarebbe stato il secondo cartellino giallo e il conseguente rosso. Qualcuno invoca la prova tv per sanzionare Mario, non nuovo a questo tipo di “colpi di testa”. Se si dovesse ricorrere alla prova televisiva, potrebbe rischiare una squalifica fino a 5 giornate. Mancini non ha commentato l’accaduto poichè non presentatosi in sala stampa.

    IL VIDEO

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  • Manchester City Tottenham spettacolo. Decide Balotelli al 94′

    Manchester City Tottenham spettacolo. Decide Balotelli al 94′

    Match scintillante all’Etihad Stadium fra Manchester City e Tottenham, due squadre che insieme allo United si stanno contendendo il titolo. Mancini schiera dal primo minuto Dzeko, Aguero, Silva e Nasri, con la chiara intenzione di fare la partita, mentre il Tottenham scende in campo un po’ più coperto, con un 4-4-1-1, con Defoe in avanti al posto di Adebayor che non può giocare per contratto contro la sua squadra di appartenenza, con alle sue spalle Van der Vaart.

    Balotelli esulta con Aguero | © Laurence Griffiths/Getty Images

    Il primo tempo è tutto di marca locale, con i Citizens che fanno la partita e vanno vicino al gol in due occasioni, prima al 17′ con David Silva che semina il panico sulla sinistra e mette un cross rasoterra sul quale Aguero calcia di prima intenzione andando però a colpire il compagno Dzeko. La seconda occasione capita ancora sui piedi dell’argentino, stavolta l’azione si sviluppa sulla destra con Richards che pesca il Kun in area, botta un po’ centrale e Friedel si fa trovare pronto. Nel primo tempo non succede niente di più e la ripresa inizia con un Tottenham completamente diverso e molto più propositivo, soprattutto con Bale sulla sinistra che inizia con le sue discese sulle quali Richards inizia a faticare e non poco. Siamo al 54′, quando Silva raccoglie un pallone a centrocampo, avanza palla al piede e vede l’inserimento di Nasri, lo serve con un assist geniale e il francese a tu per tu con Friedel non sbaglia sbloccando il risultato con un tiro potente e preciso. 1-0 e il City non si accontenta, il Tottenham è ancora stordito dallo svantaggio e gli uomini di Mancini raddoppiano al 58′. Corner dalla sinistra calciato da Nasri e Lescott in modo un po’ fortuito trascina nel vero senso della parola il pallone in rete, 2-0 e partita virtualmente chiusa.

    Ma gli Spurs non ci stanno e appena un minuto dopo al 59′ accorciano le distanze con Defoe, grazie a Savic che non riesce a rinviare di testa un lancio dalla difesa del Tottenham, l’attaccante della nazionale inglese riesce ad aggirare Hart e a depositare la palla in rete. A questo punto il Tottenham crede nella rimonta e inizia a spingere sull’acceleratore e al 64′ arriva il pareggio, Lennon va via sulla sinistra, arriva al vertice dell’area, vede Bale e lo serve con un passaggio all’indietro: il gallese di prima intenzione calcia un interno a girare sul palo lontano, Eurogol e Hart non può far altro che raccogliere la palla infondo alla rete. 2-2 e a questo punto sulle ali dell’entusiasmo è il Tottenham a fare la partita e a dare l’idea di poterla addirittura vincerla, al 90′ capita l’occasione per terminare l’impresa per gli Spurs, Savic commette l’ennesimo errore perdendo in modo ingenuo un pallone sulla mediana, Bale viene lanciato sul filo del fuorigioco verso la porta, appena entrato in aerea mette un cross basso per Defoe che è in leggero ritardo e ad Hart battuto mette la palla al lato, tra la disperazione dei tanti tifosi in trasferta e di Redknapp. La partita sembra ormai finita, quando Mario Balotelli entrato al posto di Dzeko si conquista con mestiere un rigore al 94′, mettendosi fra palla e difensore costringendo King a stenderlo. SuperMario si presenta dal dischetto e con freddezza batte Friedel. 3-2 e match chiuso, con il Manchester City che conquista 3 punti fondamentali, soprattutto perchè ottenuti contro una diretta concorrente. Adesso il Tottenham si trova a meno 8 dai Citizens, e vede ridimensionarsi i propri obiettivi, dovendo stare attenta a Chelsea ed Arsenal alle proprie spalle, anche se oggi avrebbe meritato almeno il pareggio.

  • Mario Balotelli su L’Uomo Vogue “Se dovessi muovermi tornerei in Italia”

    Mario Balotelli su L’Uomo Vogue “Se dovessi muovermi tornerei in Italia”

    La sua caratteristica principale è l’originalità, l’essere fuori dagli schemi e dai conformismi, non piegando la testa anche di fronte ai rimproveri più pungenti ed agli ultimatum da parte di chi gli sta intorno, e lo deve “gestire”, con un po’ di fatica. Su tutti, il suo mister Roberto Mancini, che dal giorno del suo arrivo in Inghilterra ha ritrovato un “allievo”, ma anche una “gatta da pelare”. La lista di episodi “incriminati”, che hanno fatto salire vertiginosamente le quotazioni dei tabloid inglesi, è molto lunga, e Mario Balotelli (a volte soprannominato “Bad”otelli, ndr) ha deciso di togliersi qualche sassolino dalle scarpe, per raccontarsi in sincerità, facendo notare come – nei suoi confronti – l’attenzione dei media e soprattutto della stampa scandalistica sia troppe volte quasi morbosa e come, in Italia, le notizie dei giornali scandalistici inglesi vengano troppo spesso riportate in modo amplificato, e senza effettuare le opportune verifiche.

    Il concetto fondamentale dello sfogo di Mario Balotelli, nel corso dell’intervista rilasciata a “L’Uomo Vogue”, è proprio questo, l’eccessiva attenzione che avverte intorno a lui ed alle sue azioni, come se venissero perennemente osservate sotto una speciale lente di ingrandimento per poi essere commetate in modo da sottolineare i lati negativi dei suoi comportamenti.

    Mario Balotelli

    A tal proposito, Mario Balotelli non esita a citare qualche esempio particolare, per chiarire meglio il concetto che intende esprimere. In primis, a chi ha spesso additto le sue esultanze come “eccessive”, Super Mario ribatte di non esser di certo l’unico e, per rimanere in Italia, cita un bomber d’eccezione come Pippo Inzaghi che, dopo ogni gol, “gesticola come un matto”.

    Ma non è solo sulle esultanze e sui comportamenti all’interno del campo da gioco che Mario Balotelli si sente attaccato: al contrario, la maggior parte delle attenzioni morbose le percepisce intorno al suo stile di vita al di fuori del campo: in tal caso, Super Mario viene criticato soprattutto per il suo stile di vita, spesso esagerato, ed i tabloid non perdono occasione per bacchettare ogni sua azione, dalle macchine che compra (“Se compro una Uno dicono che dovrei comprare una Ferrari, se compro una Ferrari dicono che sarebbe meglio se comprassi una Uno“) ai comportamenti, alle espressioni del volto (“Se rido non sono serio, se non rido sono un musone ricco che non si diverte a fare lo sport più bello del mondo“).

    Temi “leggeri”, ma non solo: Mario Balotelli a ruota libera significa anche discutere su una questione a lui molto cara, la lotta al razzismo nel nostro Paese, dove ancora sembra prevalere un clima di ostilità nei confronti degli stranieri, che sfocia – avolte – in episodi agghiaccianti come il duplice omicidio di Firenze avvenuto qualche settimana fa. In tal occasione Mario Balotelli si dice rammarticato di non aver preso immediatamente una posizione chiara e precisa, in chiave di ferma condanna dell’accaduto, ma coglie l’occasione per sottolineare il grande dolore provato apprendendo tale notizia, precisando che sarebbe necessario un contributo da parte di tutti (e dei personaggi famosi ancor di più) per “dare una mano”, creando i presupposti per un cambiamento culturale all’interno della società italiana. I cambiamenti sociali, infatti, secondo Mario Balotelli, nascono dal cambiamento di mentalità, che deve partire dall’educazione dei bambini, nelle scuole. Strano ma vero: Balotelli riconosce proprio alle istituzioni scolastiche un ruolo fondamentale nella società, nonostante nel corso del suo percorso scolastico non sia mai stato un allievo particolarmente brillante e studioso. Nonostante ciò, però, meglio tardi che mai: adesso SuperMario ringrazia i suoi genitori per aver insistito tanto affinchè riuscisse a prendere almeno il diploma di scuola superiore.

    Dopo i temi leggeri ed i temi impegnati, in un’intervista a ruota libera con l’attaccante del Manchester City era inevitabile affrontare tematiche legate al mondo strettamente calcistico ed, in particolare, alle esperienze già vissute ed ai suoi obiettivi per il prossimo futuro. Nel cuore del 21 enne Mario, c’è sempre Mourinho, suo mister nell’incredibile stagione del Triplete nerazzurro, ma anche tutto il gruppo dell’Inter 2010,  che gli è rimasto nel cuore. Nel futuro di Mario, invece, c’è la volontà di riavviccinarsi a casa, ai veri amici, all’Italia: niente Barcellona, nè Real Madrid: “se dovessi muovermi, ora come ora, sceglierei l’Italia“.

    Parola di Super Mario.

  • Balotelli sfrattato dall’abitazione di Manchester

    Balotelli sfrattato dall’abitazione di Manchester

    Anno nuovo, vita nuova: per molti, ma non per Mario Balotelli che, anche nel 2012, coninua a far parlare di se, soprattutto per gli aneddoti legati alla sua vita fuori dal campo, sempre sopra le righe, essenziali per “far notizia”, soprattutto nella terra dei Tabloid e delle notizie ad effetto.

    Mario Balotelli | © GLYN KIRK/AFP/Getty Images

    Questa volta, il fatto in questione si riferisce ad un evento già accaduto, e che ha già fatto ampiamente discutere, soprattutto in Inghilterra, legato all’incendio divampato nell’abitazione di Super Mario a causa di un imprudente esplosione di fuochi d’artificio, goliardicamente provocata da Balotelli e dai suoi amici nel bagno di casa. Ebbene, l’incendio in questione – com’è ovvio che sia – ha provocato ingenti danni all’abitazione in affitto dove risiedeva l’attaccante del City, ed in conseguenza di ciò il proprietario avrebbe richiesto a Super Mario un risarcimento per i danni arrecati dell’ammontare di circa 450 mila euro, in aggiunta all’affitto mensile di 2400 euro.

    L’attaccante però si sarebbe rifiutato di corrispondere quanto richiesto e, pertanto, il proprietario dell’abitazione ha deciso di sfrattarlo e di fargli causa, “costringendolo” a continuare la sua permanenza presso l’Hotel Hilton di Manchester, dove dimora già da un mese presso una delle suite più lussuose, pagando mille euro a notte.

    Inoltre, a proposito della sua permanenza all’Hilton, una recente indiscrezione trapelata in prossimità del Capodanno riporta in auge l’altra faccia di Super Mario, quella di benefattore generoso, a tal punto da decidere di regalare una notte pagata presso il lussuoso Hotel Hilton ad una ventina di senzatetto di Manchester.

    Come sempre, il campione dei Citizen appare caratterizzato da doppia personalità, in stile dottor Jekyll e Mister Hyde, alternando colpi di testa inauditi a gesti di assoluta magnanimità e altruismo. Anno nuovo ma solita vita per Mario Balotelli, ma anche per il suo Mister Roberto Mancini, ormai abituato a convivere con le vicende extracalcistiche legate alla gestione del suo attaccante.