Tag: mario balotelli

  • Buffon furioso, la grinta di un vero capitano

    Buffon furioso, la grinta di un vero capitano

    Lo hanno definito il “giallo Buffon” e così è stato, almeno fino alle interviste post gara che hanno svelato l’arcano, la ragione della sua rabbia furiosa al triplice fischio finale della partita vinta dagli Azzurri contro la Germania. Immagini quasi surreali, di totale contrasto fra gli umori festanti del gruppo Azzurro e dei tifosi italiani ed il volto scuro del capitano, che abbandona il campo in tutta fretta, spintonando via chi prova ad abbracciarlo, come Demetrio Albertini ed il secondo portiere Morgan De Sanctis (ed anche la mascotte dell’Europeo, ndr) per correre negli spogliatoi, a sbollire la tensione in solitudine. Niente festeggiamenti per l’ennesima vittoria contro i tedeschi che, alla vigilia, sembravano un ostacolo quasi insormontabile, niente celebrazioni per una finale Europea che mancava da dodici anni e che è stata centrata contro tutti i pronostici e nonostante le tensioni e le difficoltà con cui questa spedizione in Polonia e Ucraina è stata preparata, niente sorrisi, neppure accennati.

    Eppure, dopo i gol di Mario Balotelli, Gigi aveva esultato alla grande, come spesso gli capita di fare, con gli occhi spalancati dalla gioia per il risultato eccezionale che stava maturando, per il modo in cui gli Azzurri stavano fronteggiando un avversario fino a ieri imbattuto: grinta e caparbietà, lucidità e voglia di stare in campo con raziocinio, di stupire tutti con le idee di gioco. Lo sguardo determinato del numero uno, però, lasciava intendere di come il nostro capitano ci credesse fin dall’inizio, di come bramasse raggiungere questo obiettivo, di regalare un altro sogno al popolo italiano, come nel mondiale di sei anni fa: lo ha detto lui stesso, svelando di aver trascorso la notte della vigilia di Italia-Germania a rivedere su You Tube i video delle piazze in festa nel post Italia-Inghilterra dei quarti di finale, per caricarsi con la passione e l’entusiasmo dei tifosi. Quell’ intensità “assorbita” dai video, Gigi Buffon ieri l’ha trasferita in campo, partendo dalla sua concentrazione assoluta nel cantare l’inno Nazionale, con gli occhi chiusi ed a voce alta, e poi la grande carica mostrata in campo, la reattività sui pericoli tedeschi, la lucidità nel guidare il reparto difensivo.

    Gigi Buffon | © Shaun Botterill/Getty Images

    Buffon sente la maglia Azzurra come pochi altri, crede nei suoi sogni (come lui stesso aveva scritto su Facebook alla vigilia, ndr) e trasmette il suo sentimento in ogni gesto, come un capitano, più di un capitano: una guida per lo spogliatoio, un motivatore, un consigliere per i più giovani. Sente su di sè l’onore e l’onere del suo ruolo, e lo esercita in maniera impeccabile, anche a costo di rimproverare l’amico e compagno di squadra Claudio Marchisio dopo il 3 a 0 fallito, richiamandolo a gran voce per rimarcare che tali occasioni non devono essere sprecate, soprattutto in una semifinale perchè “l’Europeo non è una cosa seria, di più”.

    Per tutte queste ragioni, un leader navigato come lui, che sul campo ha vissuto gioie incredibili e delusioni cocenti, ha preferito non festeggiare la vittoria di ieri, semplicemente perchè non era soddisfatto della sofferenza vissuta nel finale, quando qualche leggerezza di troppo avrebbe potuto costarci molto cara, con il rigore di Ozil nel primo minuto di recupero, e con altri tre ancora da giocare, che aveva messo a rischio un match dominato e controllato per novanta minuti. “In una partita così, in cui si gioca per qualcosa di unico, per un traguardo così prestigioso, non è giusto che si soffra negli ultimi cinque minuti e si scherzi con il fuoco” – questo il Buffon-pensiero – considerando che, se i tedeschi avessero trovato il pareggio nel finale, ai supplementari la gara “sarebbe finita 9-2 per loro”.

    Anche se appariva in netto contrasto con il sentimento di giubilo generale, dunque, la rabbia del nostro capitano deve essere letta in maniera totalmente positiva, intendendola come grande fame di vittoria, come voglia di guidare i giovani del gruppo a crescere ancora, anche a costo di “rompergli le scatole”, trasmettendo loro l’importanza di riuscire a chiudere le gare al momento giusto, con il necessario cinismo che consente di non correre rischi inutili in match tanto delicati. Il tempo dei sorrisi potrebbe arrivare tra pochi giorni ma, per ora, teniamoci stretto il nostro “ Buffon Furioso“, in parallelo con il celebre Orlando di Ludovico Ariosto: la sua mentalità vincente è il cuore pulsante dello spogliatoio Azzurro.

    Video della rabbia di Buffon al termine di Italia-Germania:

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  • Italia-Germania 2-1, Balotelli schianta i tedeschi, è finale

    Italia-Germania 2-1, Balotelli schianta i tedeschi, è finale

    La seconda semifinale di Euro 2012 tra Italia-Germania termina 2-1 per gli azzurri, che accedono così alla finalissima del primo luglio. A Kiev incontreranno la Spagna, che nell’altra semifinale ha battuto il Portogallo di Cristiano Ronaldo ai calci di rigore. Protagonista assoluto dell’incontro Mario Balotelli. L’attaccante del Manchester City ha messo a segno una doppietta nella prima mezzora di gioco. Splendido l’assist di Cassano in occasione del primo gol al 20′ minuto, lancio millimetrico di Montolivo nella seconda rete (36′). Per la Germania continua la maledizione azzurra. Adesso gli italiani possono vantare un record di 4 vittorie, 4 pareggi e nessuna sconfitta nei grandi tornei. Clamoroso il flop di Gomez e Ozil. Addio anticipato per Low?

    HULK – Quando Mario Balotelli segna non è mai banale. Dopo il gol da cineteca rifilato all’Irlanda (fra le altre cose fondamentale per la qualificazione ai quarti), avevamo profetizzato per Supermario un Europeo da protagonista. Ieri la riprova che quanto affermato una settimana fa non era poi così lontano dalla realtà. Due gol speciali. Annientato Badstuber nello stacco di testa, imperioso. Quindici minuti più tardi arriva la perla, un destro di inaudita potenza che va a infilarsi là dove Neuer non può arrivare. Portiere tedesco annichilito, come il resto dei suoi compagni d’altronde. E allora Mario Balotelli rivela la sua vera essenza: “ciao, sono l’incredibile Hulk”.

    gianluigi buffon | ©Michael Steele/Getty Images

    MURO – Se l’Italia ha fin qui subito un solo gol, lo deve anche ad un superlativo Gigi Buffon. Il portiere della Juventus pare essere tornato quello del 2006, quando a Berlino trascinò gli azzurri ad un successo epico contro i Galletti di Domenech. Ieri si è rivisto il grande Buffon, decisivo su Khedira e Reus, capitano vero in ogni circostanza. Alla vigilia c’era chi dubitava circa la tenuta mentale dell’estremo difensore bianconero per via dell’inchiesta calcio-scommesse. Oggi più che mai quel qualcuno farà un’enorme fatica nel salire sopra il carro dei vincitori.

    TABÙ – E’ ufficiale: la Germania non sa vincere contro l’Italia. Partiti anche ieri come favoriti assoluti del match, i ragazzi di Low sono stati schiacciati dal gioco e dal carisma degli azzurri. Il primo gol di Mario Balotelli ha completamente annichilito i tedeschi, incapaci di reagire per tutto il primo tempo e buona parte della ripresa, fino al gol su calcio di rigore realizzato da Ozil. Oggi in Germania sarà tempo di processi. Perché la Ferrari del calcio europeo non riesce più a vincere un grande torneo? Se nel 2006 era ancora presto, nel 2008 e nel 2010 c’era una Spagna imbattibile, quest’anno per Low le attenuanti sono terminate. Quella di ieri sera forse è stata l’ultima sua panchina con la Nazionale. La logica almeno vorrebbe così.

    Italia-Germania 2-1, le pagelle

    ITALIA
    Buffon 8: bravissimo su Khedira nel primo tempo, agile come un gatto nella ripresa sulla punizione di Reus (il pallone colpisce anche la traversa). Furibondo con Marchisio per aver mancato il gol del ko tecnico. CAT-MAN
    Bonucci 7: è una delle sorprese più piacevoli degli Europei 2012. Partito da Coverciano in mezzo alla bufera calcio-scommesse, il difensore bianconero contro Inghilterra e Germania ha disputato le sue migliori partite in Nazionale. RIVELAZIONE
    Pirlo 7,5: anche se non segna, anche se non confeziona l’assist decisivo, anche se non vincerà il Pallone D’oro, anche se non fa il “cucchiaio”, Pirlo è il fuoriclasse del centrocampo azzurro. L’eterno dubbio (Xavi o Pirlo?) almeno in Ucraina e Polonia è facilmente risolvibile. TOTEM
    Di Natale 5: nel primo match contro la Spagna aveva illuso i tifosi azzurri di essere diventato determinante anche con la maglia della Nazionale. Ieri però è tornato il Di Natale formato Italy di sempre. SPRECONE
    Balotelli 9: il dieci ce lo teniamo per la finalissima. Si prende l’Italia in una delle sfide più importanti degli ultimi 6 anni. Quando i ragazzi delle future generazioni andranno a ricercare Italia-Germania, non potranno non rimanere incantati di fronte alla forza bruta di Mario. HULK

    GERMANIA
    Hummels 5: aveva iniziato alla grande gli Europei. La semifinale di ieri sera però lo ha ridimensionato. Soffre i movimenti e le accelerazioni di Balotelli, non riuscendo a tenere a galla Badstuber. RETROMARCIA
    Schweinsteiger 4: qualcuno di voi si è accorto del centrocampista del Bayern? Anche lui forse è rimasto a bocca aperta di fronte alla classe impressionante di Pirlo. DEVOTO
    Ozil 4: il suo nome figurerà nel referto Uefa per il rigore trasformato al 92′ minuto, di sicuro però verrà ricordato più per non aver fatto nulla durante tutto l’arco dell’incontro. E a dire che i giornali tedeschi lo credono migliore di Pirlo. OZIL WHO?
    Gomez 3: clamoroso il flop di Mario Gomez. Quando tutti si aspettavano i suoi gol nella semifinale contro l’Italia, il panzer del Bayern Monaco è completamente scomparso. CASPER

    Italia-Germania 2-1, tabellino

    Italia (4-3-1-2): Buffon 8, Balzaretti 6,5, Barzagli 7, Bonucci 7, Chiellini 6,5, Pirlo 7,5, Marchisio 6,5, De Rossi 7, Montolivo 7 (64′ Thiago Motta 6), Cassano 7 (58′ Diamanti 6,5), Balotelli 9 (70′ Di Natale 5). Allenatore: Prandelli.
    Germania (4-2-3-1): Neuer 5,5, Boateng 4 (71′ Muller 5), Badstuber 4, Hummels 5, Lahm 5, Schweinsteiger 4, Khedira 6, Podolski 4 (46′ Reus 6,5), Ozil 4, Kroos 6, Gomez 3 (46′ Klose 5). Allenatore: Low.

    Italia-Germania 2-1, highlights dell’incontro

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  • Chiambrettopoli, pronostico Mancini “Italia Portogallo in finale”

    Chiambrettopoli, pronostico Mancini “Italia Portogallo in finale”

    Oggi è il giorno di Spagna-Portogallo, la prima delle due semifinali Europee che decreterà il nome di chi, il 1 Luglio, scenderà in campo a Kiev per provare a conquistare la competizione continentale: il derby iberico mostra il suo fascino indiscutibile, quasi come l’altro match che coinvolgerà gli Azzurri contro la rivale Germania, ma c’è chi già si sbilancia con un pronostico secco, scegliendo come finaliste proprio le due “non favorite” della vigilia, ossia Italia e Portogallo.

    Roberto Mancini, tecnico campione d’Inghilterra con il Manchester City, parla a “Chiambrettopoli”, la trasmissione dedicata agli Europei di Polonia ed Ucraina, condotta da Piero Chiambretti su Radio 2, e si lancia in un pronostico a proposito della finale di domenica prossima, analizzando l’importanza del fattore sorpresa, ma – prima – commenta il quarto di finale di domenica scorsa, che ha visto gli Azzurri vittoriosi contro l’Inghilterra di Roy Hodgson ai calci di rigore, dopo una partita tesa e tirata durata più di 120 minuti. Secondo Mancio, la presenza di Capello in panchina al posto di Hodgson avrebbe comportato una “maggiore fatica” per gli Azzurri, anche se gli inglesi, comunque, pagano il fatto di giocare ininterrottamente in stagione, “che li fa arrivare cotti a queste competizioni”.

    In particolare, poi, in questo Europeo, la Nazionale Britannica ha mutato le sue caratteristiche, la sua tradizionale essenza offensiva, votandosi ad un catenaccio integralista, in stile Italia vecchia maniera: per Mancini questo aspetto, probabilmente, ha inciso sul risultato finale, assolutamente “deludente”.

    Dopo l’analisi su ciò che è stato, ecco, appunto, il pronostico-auspicio su ciò che potrà essere: “Italia e Portogallo si giocheranno la finale“. Previsione poco scontata, dunque, che il tecnico jesino motiva facendo leva sulla scorsa edizione della Champions League, in cui tutti erano convinti che la finale sarebbe stata Real Madrid-Barcellona, mentre, poi, la finalissima di Monaco di Baviera vide di fronte il Chelsea e il Bayern Monaco.

    Roberto Mancini | © Alex Livesey/Getty Images

    Inevitabile, poi, una domanda da parte del conduttore Piero Chiambretti, da sempre amante del “pepe” e delle punzecchiature, su Mario Balotelli, che Mancio conosce alla perfezione, allenandolo quotidianamente al City.

    Mancini, però, lo difende e parla di lui con affetto, anche alla luce del rapporto di lungo corso che lega i due, considerando che lo stesso tecnico lo ha lanciato, ai tempi dell’Inter, nel calcio dei grandi credendo fortemente nel suo valore e nelle sue potenzialità: “Ce ne sono tanti peggiori di Mario, ma lui ce la mette proprio tutta per farsi “beccare”. Nonostante quel che si dica, è un bravo ragazzo e mi auguro che non disperda il suo talento. Tutti noi abbiamo fatto errori a quell’ età”.

    I suoi errori, dunque, sono riferiti agli atteggiamenti eccessivi fuori dal campo, che gli hanno costruito intorno l’immagine di Badboy, che difficilmente riuscirà a scrollarsi, anche se – secondo Mancini – rispetto al calciatore che proveniva dalla Primavera nerazzurra “Mario negli ultimi anni è cambiato e maturato, anche se deve ancora migliorare sotto tanti aspetti”.  Piero Chiambretti, poi, riferendosi alle scorribande notturne di Balotelli, chiede a Roberto Mancini se abbia mai deciso di farlo seguire, al fine di “sorvegliarlo”; la risposta del coach, in tal caso, è decisamente nel segno dell’ironia: “Impossibile, va troppo forte!”.

  • Juve, Balotelli pazza idea. Addio Quagliarella?

    Juve, Balotelli pazza idea. Addio Quagliarella?

    La Juventus cambia obiettivo: dopo il flop di van Persie all’Europeo ma il continuo avanzare di nuove pretendenti per l’attaccante, han fatto si che la proposta della società bianconera arrivasse ad essere troppo bassa; dall’altra parte invece si rende complicato l’arrivo di Cavani in quanto De Laurentis difficilmente lascerà partire il forte giocatore dopo aver ceduto Lavezzi.

    MARIO BALOTELLI: Il mirino di Conte si sposta quindi momentaneamente su un altro giocatore. Il ct della Juventus tenta infatti il colpaccio, mettendo gli occhi nuovamente sull’azzurro che più sta facendo parlare di sè in questo campionato. Si, è proprio lui: infatti Conte vuole Balotelli. Nonostante il suo agente abbia detto che l’attaccante resterà almeno un altro anno al City sotto la guida di Roberto Mancini, Conte vuole provare a far cambiare idea al giocatore e soprattutto a Mino Raiola.

    Lo stesso Buffon qualche mese fa aveva detto che avrebbe visto bene Balotelli con la maglia bianconera, aggiungendo che lo inserirebbe in ogni squadra che sia una delle più forti del mondo. Lo ritiene infatti un ragazzo con grandi potenzialità e che sa essere decisivo nei momenti cruciali dei match anche se ha ancora bisogno di crescere soprattutto sotto l’aspetto caratteriale. Il capitano azzurro ha inoltre spiegato che se arrivasse davvero in casa della Juventus diventerebbe sicuramente l’idolo dei tifosi essendo uno di quei personaggi che sono per certi aspetti odiati dalla tifoseria ospite ma amati dalla propria.

    In ogni caso, in un momento economicamente difficile, la trattativa per il calciatore del City resta un punto interrogativo visto l’alto costo del cartellino pari a 30 milioni di euro. A mettersi in mezzo pochi giorni fa spiegando che il talento azzurro non tornerà a vestire la maglia di una squadra italiana è stata anche la bellissima sorella di Super Mario che ha confermato che il fratello resterà ancora per un altro anno con il City in quanto in Inghilterra si sta trovando bene.

    Mario Balotelli © GIUSEPPE CACACE/AFP/GettyImages
    FABIO QUAGLIARELLA: A essere sempre più vicino all’addio alla maglia bianconera è invece Quagliarella, il quale è stato preso di mira dai ricchi padroni del Malaga. L’attaccante è stato addocchiato in vista dei preliminari di Champions in quanto la squadra spagnola è alla ricerca di un giocatore di qualità. La Juve comunque non ha mai messo ufficialmente sul mercato il giocatore ma tutti sanno che se dovesse arrivare dagli spagnoli un’offerta proficua Beppe Marotta non ci penserebbe molto sul da farsi.

    Per Quagliarella sarebbe un’ottima occasione: gli attaccanti a disposizione di Manuel Pellegrini sono pochi e soprattutto non hanno la stessa qualità dell’attaccante juventino. A far compagnia nel fronte offensivo ci sarebbero infatti Julio Baptista, Sebastian Fernandez che in quest’annata ha trovato poche volte lo specchio della porta, Juanmi promessa che deve ancora esplodere e José Rondon, l’unico che ha soddisfatto la squadra spagnola.

    Per questo il Malaga sta cercando un attaccante che andrebbe a fare coppia con il venezuelano in pochissimo tempo, sperando che Rondon riesca a collaborare con chi arriverà. Ma non solo, gli spagnoli puntano un giocatore che abbia grandi qualità tecniche e che sia allo stesso tempo esperto a livello internazionale proprio come Fabio Quagliarella.

    Con la vendita di Quagliarella sicuramente la Juve vorrà guadagnare abbastanza per poter arrivare all’acquisto di Mattia Destro: il cartellino del giocatore juventino non sarà quindi portato a meno di 12 milioni di euro, una cifra abbordabile per i ricchissimi spagnoli.

  • Italia-Inghilterra, le pagelle. Personalità Pirlo, eremita Rooney

    Italia-Inghilterra, le pagelle. Personalità Pirlo, eremita Rooney

    Di seguito le pagelle della sfida Italia-Inghilterra. Tra gli Azzurri tantissimi voti alti, e non poteva essere altrimenti vista la grande prova profusa, ad eccezione di qualche uomo apparso un po’ in ombra, leggasi Cassano. Tra gli inglesi sono pochi quelli che si salvano, in particolare ci si aspettava molto di più da Gerrard e Rooney. Positivo invece Terry.

    PAGELLE ITALIA
    Buffon 7: La parata ad inizio gara su Johnson è il preludio ad una serata positiva che passa dalla punizione di Gerrard sulla quale non si fa sorprendere e soprattutto dal rigore parato a Young.
    Abate 6,5: Nel primo tempo quasi non crede ai propri occhi vedendo l’autostrada che ha davanti. Nella ripresa invece comincia a spingere come un dannato e solo un guaio fisico lo ferma.
    Barzagli 7: Intavola duelli dai quali esce sempre vincente, chiunque sia l’avversario. Una prova maiuscola la sua che guida veramente in maniera impeccabile la difesa.
    Bonucci 7: C’era un po’ di timore fra i tifosi Azzurri alla vigilia del match, ma lui ha spazzato via ogni ombra con una prova perfetto. Anticipa, chiude e sui calci piazzati si fa trovare sempre in avanti. Impeccabile.
    Balzaretti 7: E’ una costante spina nel fianco per gli inglesi. Tanti cross, tanta corsa, si danna l’anima per una gara intera. Prova generosa e di qualità la sua.
    Marchisio 7: Maiuscola la sua prova in mezzo al campo. Sembra non patire la stanchezza e soprattutto nello stretto fa girare palla che è una bellezza. Serve due assist d’oro a De Rossi che non li sfrutta.
    Pirlo 7,5: Quel rigore, più che stilisticamente, è stato bello per la scossa che ha dato alla squadra in un momento di grossa difficoltà. Per compiere una pazzia ci vuole personalità, e lui ne ha da vendere. Durante la gara sbaglia poco o nulla.
    De Rossi 7: Fosse entrato quel gol al 3’, di sicuro sarebbe entrato in lizza per la marcatura più bella dell’Europeo. E invece nella ripresa fallisce uno dei gol più facili della competizione, ma ciò non offusca la splendida prova che offre in mezzo al campo. Abbandona il terreno solo per infortunio.
    Montolivo 6,5: Il rigore sbagliato, sebbene importante, non inficia un’ottima prestazione. Più volte smarca Balotelli davanti al portiere, ma se deve dare una mano ai compagni in difesa lo fa senza problemi. Resiste 120’, e ciò è già una notizia visto che non era pienamente in condizione.
    Balotelli6: La porta la centra solo ai calci di rigore, quando non sbaglia di fronte al suo compagno Hart. Tra le occasioni fallite però rilevante appare essere solo la prima quando si appisola e permette a Terry di rientrare. Ma è l’unico azzurro, De Rossi a parte, a calciare verso la porta avversaria.
    Cassano 5,5: Dopo tre gare di buon livello incappa nella classica giornata storta. Si fa vivo due volte a fine primo tempo, ma è troppo poco per uno come lui.
    Maggio 6,5: Gioca i supplementari ma si dimostra degno sostituto di Abate con un paio di spunti veramente ottimi. Peccato solo per quel giallo, ingiusto, che gli farà saltare la gara di Varsavia.
    Nocerino 7: Un peperino nei 40’ in cui è in campo. Corre in lungo e soprattutto in largo quando Prandelli lo sposta a sinistra.
    Diamanti 7: Scatenato. Da quando entra in campo svaria dappertutto e centra un palo che per poco non permetteva di chiudere il match in anticipo. Segna il rigore decisivo: di sicuro troverà più spazio contro la Germania.
    Prandelli 8: L’artefice della splendida gara azzurra è sua. Azzecca i tre sostituti più che le sostituzioni visto che due di queste sono obbligate. Ma è l’atteggiamento della squadra a convincere appieno.

    Andrea Pirlo © Laurence Griffiths/Getty Images

    PAGELLE INGHILTERRA
    Hart 6: Si trova bombardato di conclusioni ma di miracoli ne può fare pochi, aiutato com’è dalla fortuna. Si fa vedere in particolare sul tiro di Cassano a fine primo tempo. Non pervenuto ai rigori.
    Johnson 6,5: Tra i pochi a salvarsi, l’unico a spingere in avanti e a dare un po’ di verve ai suoi. Solo un grande Buffon gli nega la gioia del gol. Certo è che dietro deve faticare per tenere a bada Balzaretti.
    Terry 6,5: In un modo o nell’altro una pezza lui ce la mette sempre. Si fa spazio con l’esperienza ed è decisivo in particolare nel primo tempo su Balotelli.
    Lescott 6: Soffre tanto la dinamicità di SuperMario, tanto che tenta più volte di usare il corpo per fermarlo.
    Cole 5,5: Soffre la dinamicità di Abate quando difende, e non punge quasi mai. Dal dischetto calcia molto male.
    Milner 5: Sembra partire bene, ma piano piano si spegne e diventa un oggetto misterioso.
    Gerrard 5,5: Stanco, non in serata. Dovrebbe trascinare i suoi, dare cambi di direzione, qualità. Ed invece è chiamato solo al lavoro sporco.
    Parker 6: Il meno peggio dei suoi in mezzo al campo, l’unico che prova a mettere i bastoni tra le ruote alle manovre azzurre.
    Young 5: Potrebbe fare veramente tanto ed invece punge praticamente mai e per non farsi mancare nulla manda anche un rigore sulla traversa.
    Rooney 5: Un eremita li davanti. Dopo la palla gol di inizio gara evapora, con Barzagli e Bonucci che lo annullano.
    Welbeck 5: Assente ingiustificato. Si fa vivo solo sul finire di primo tempo ma una prestazione cosi è davvero sottotono.
    Walcott 5: Con la sua velocità sembrava dovesse fare sfracelli ed invece l’area di rigore italiana sembra essere solo un miraggio per lui.
    Carroll 5: Spizza qualche pallone, commette qualche scorrettezza. In concreto però, dalle parti di Buffon non c’è mai.
    Hodgson 4,5: Si chiude a riccio nel tentativo di riuscire da allievo, a superare il maestro. Ma se ne torna a casa facendo una figuraccia.

  • Italia-Inghilterra 4-2 dopo i calci di rigore. In semifinale la Germania

    Italia-Inghilterra 4-2 dopo i calci di rigore. In semifinale la Germania

    Se è vero che le vittorie sofferte sono le più belle, quella conquistata dall’Italia contro l’Inghilterra, che vale la semifinale contro la Germania, è stata veramente stupenda. Sofferenza, ovviamente, legata al fatto di non essere riusciti in 120’ a forzare il fortino inglese, complici legni, difetti di mira e quanto altro. Sofferenza anche per essere finiti sotto ai calci di rigore, per aver intravisto una grande beffa pari a quella che subì l’Olanda nell’Europeo del 2000 proprio contro l’Italia. E invece no, una volta tanto ha vinto chi ha meritato, chi ha giocato per quasi due ore ad una porta. Insomma, in Italia-Inghilterra si è visto veramente di tutto.

    I Leoni hanno forse esasperato l’atteggiamento all’italiana, non vedendo mai la porta azzurra dopo un paio di occasioni iniziali. Merito di una Nazionale, quella di Prandelli dalla feroce generosità e dalla classe superba che ha messo alle corde gli inglesi, i cui timori della vigilia possiamo dire fossero veramente fondati. Gerrard che gira a vuoto e impallidito nella morsa dei centrocampisti azzurri, Rooney che non vede una palla contro Barzagli e Bonucci.

    Chiari segnali questi, di come la squadra di Prandelli abbia demolito i britannici, duri però a morire, forse perché assistiti dalla dea bandata. Ma alla fine i rigori hanno dimostrato la vera essenza dell’Italia, in tutti i sensi. Il tiro fuori di Montolivo aveva fatto precipitare gli Azzurri, ma la follia di Pirlo, con un cucchiaio che tanto ricorda quello di Totti nella già citata Italia-Olanda del 2000 e la parata di Buffon su Cole segnano la svolta che poi diventa apoteosi al gol di Diamanti. L’Italia c’è e se la stanchezza non farà brutti scherzi contro la Germania ne vedremo delle belle.

    INIZIO PALPITANTE – Prandelli e Hodgson non cambiano nulla rispetto a quanto preventivato alla vigilia. Negli Azzurri c’è Montolivo al posto di Thiago Motta. L’avvio vede un’Italia spumeggiante e già dopo un paio di giri di lancette potrebbe passare grazie a De Rossi che con una sventola dalla distanza fa tremare i pali della porta inglese. I britannici si scuotono, capiscono che nonostante il loro atteggiamento palesemente difensivo non possono difendere per tutti i 90’. E allora cominciano a spingere grazie anche alle sovrapposizioni costanti dei terzini, tanto che sfiorano il gol con Johnson il quale non sfrutta un’ottima palla gol in area azzurra grazie anche al bell’intervento di Buffon e Rooney che di testa manda di poco alto. Il momento d’oro degli inglesi finisce qui.

    SAGRA DEGLI ERRORI – Da questo momento in poi è solo Italia. Tanto possesso palla grazie anche ad un centrocampo devastante, con De Rossi e Marchisio schegge impazzite, Montolivo a tutto campo e Pirlo solito regista, un esterno di difesa assai ficcante come Balzaretti, ma i varchi sono veramente pochi visto che l’Inghilterra è letteralmente asserragliata. Dunque tocca provare a scavalcarla e cosi ci pensa Pirlo che lancia sul filo del fuorigioco Balotelli il quale quasi incredulo di cotanta grazia si lascia rimontare da Terry che partiva alle sue spalle. Un film già visto contro la Spagna.

    Il giocatore del City si potrebbe rifare poco dopo su una geniale imbeccata di Montolivo ma da posizione centrale calcia in bocca ad Hart. E Cassano? Per mezz’ora buona è il fantasma di se stesso. Esce dal torpore dopo mezz’ora abbondante quando di testa apparecchia per Balotelli che, tanto per cambiare, si fa anticipare. Quindi Fantantonio si mette in proprio con un bel tiro dalla distanza: Hart ci mette i guantoni. L’Inghilterra dal guscio ci esce una sola volta Welbeck ma i risultati non sono confortanti. Insomma un primo tempo che si chiude con il rammarico per le tante palle gol sprecate.

    LA MUSICA NON CAMBIA – Nella ripresa l’Italia comincia come aveva finito il primo tempo. L’assedio continua e la prima ghiotta palla gol capita a De Rossi che servito da Marchisio spara fuori da posizione più che invitante. Intanto Abate comincia a spingere come non aveva fatto nel primo tempo e aumentano i grattacapi per Hodgson. Balotelli e Montolivo sprecano due grandi occasioni, il secondo a porta quasi vuota ma in equilibrio precario. Insomma l’Italia c’è, ma il gol non arriva.

    Italia esulta a fine gara © Laurence Griffiths/Getty Images
    SI CAMBIA – Hodgson capisce che cosi non va, perché non solo in difesa si soffre e solo un buon Terry tiene in piedi la baracca, ma in avanti Rooney e Welbeck sono oggetti misteriosi. Colpa anche di un centrocampo abulico, con un Gerrard totalmente irriconoscibile. L’allenatore britannico prova a dare la scossa con il gigante Carroll, chiamato a fare sponde (e falli) e lo sgusciante Walcott. Ma non cambierà, di fatto, proprio nulla. Dall’altra parte Prandelli lancia Diamanti al posto di un Cassano stanco. E’ questo l’unico cambio del tecnico azzurro che poco dopo si vede costretto a sostituire anche De Rossi e Abate con Nocerino e Maggio. I tre nuovi si riveleranno molto utili, con Diamanti che si affianca a Montolivo dietro l’unica punta Balotelli nello schema ad albero di Natale. Ma il risultato non cambia.

    ULTIMI SFORZI AZZURRI – Nei supplementari Prandelli rimodula i suoi con il 4-4-2, con Nocerino largo a sinistra. Si continua ad attaccare a tutto spiano, con Diamanti che colpisce un altro palo su tiro cross e Nocerino che va in gol ma la sua gioia viene frenata dal guardalinee che sventola la bandierina: è fuorigioco. Intanto Maggio si becca, ingiustamente, un giallo pesante: essendo diffidato salterà la gara con la Germania. Finisce cosi 0-0, si va ai rigori.

    DALL’INCUBO ALL’APOTEOSI – Solitamente chi domina nei tempi regolamentari viene beffato ai calci di rigore. E cosi sembra quando Montolivo, dopo i centri di Balotelli e Gerrard, calcia fuori. Un incubo per il centrocampista che scoppia in lacrime. Rooney legittima il vantaggio dei suoi aumentando la paura degli Azzurri che hanno un sussulto quando Pirlo si inventa un cucchiaio che tiene tutti con il fiato sospeso. Un gesto che forse scuote l’Italia e innervosisce gli inglesi. Young centra in pieno la traversa e le cose si rimettono in sesto. Nocerino non sbaglia a differenza di Cole che calcia male e Buffon non può far altro che bloccare la sfera. Il penalty decisivo capita sui piedi di Diamanti che spiazza Hart e fa esplodere l’apoteosi azzurra: l’Italia c’è, anche dagli undici metri. L’incubo di quattro anni fa con la Spagna è scacciato. Game over invece per l’Inghilterra. Con un cuore grande cosi nemmeno la corazzata Germania fa poi così tanta paura.

    Italia-Inghilterra, le immagini:
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  • Italia-Inghilterra c’è Balotelli, sorpresa Montolivo

    Italia-Inghilterra c’è Balotelli, sorpresa Montolivo

    Sarà Italia-Inghilterra di questa sera a chiudere il quadro dei quarti di finale di Euro 2012. Sulla carta il più equilibrato, considerando che negli altri c’è stata una squadra che è riuscita ad imporsi sia per gioco che per risultato sull’altra. Stasera a Kiev però dovrebbe essere diverso: da una parte un’Italia che ha riacquisito brio e vitalità dopo il match con l’Irlanda e la qualificazione con brivido grazie al mancato biscotto tra Spagna e Croazia, dall’altra un’Inghilterra che o per scarsa autoconvinzione o per pretattica sembra affrontare questo match con un po’ di timore.

    Fatto sta che anche i bookmakers, nonostante il buon cammino dei britannici nel girone eliminatorio, chiuso dai Leoni d’oltre Manica al primo posto, danno gli Azzurri favoriti. Un match indubbiamente affascinante tra due squadre che da più partite sono state considerate simili per il modo di giocare. Incontro del tutto particolare per Mario Balotelli, non tanto per lo sfogo della vigilia ma anche e soprattutto perché gioca in Inghilterra e si troverà davanti alcuni dei suoi compagni di squadra al Manchester City, Lescott su tutti. Ma sarà sfida a distanza, o se preferite derby di Manchester, con Wayne Rooney. Due grandi talenti vogliosi di ben figurare anche in nazionale. Formazioni quasi fatte, anche se c’è un dubbio che attanaglia Cesare Prandelli e forse lo farà fino a poche ore prima dell’inizio del match: è quello legato a Thiago Motta.

    Il giocatore si è allenato a parte negli ultimi giorni e non appare al top, tanto che alla fine potrebbe sedere in panchina. Due i possibili sostituti: Nocerino e Montolivo. Quest’ultimo sembra essere favorito, anche perché più abituato a giocare dietro le punte a differenza dell’altro. Per il resto formazione confermata con Chiellini unico indisponibile causa infortuno. Nel 4-3-1-2 di Prandelli davanti a Buffon difesa formata da Bonucci e Barzali centrali mentre sulle corsie laterali sono confermati Abate e Balzaretti che bene hanno fatto contro l’Irlanda. Il trio di centrocampo è quello composto da Marchisio, Pirlo e De Rossi mentre Montolivo dovrebbe agire alle spalle di Cassano e Balotelli, con Di Natale che partirà dalla panchina ma che probabilmente troverà spazio nel corso del match.

    Mario Balotelli © FABRICE COFFRINI/Getty Images
    Dall’altra parte invece Hodgson non cambierà il 4-4-2 che l’ha portato sin qui grazie al pareggio con la Francia e alle vittorie su Svezia e Ucraina. In porta ci andrà Hart. Davanti a lui Terry e Lescott con Johnson e Cole che avranno il compito di presidiare le corsie laterali. In mezzo al campo regia affidata a Gerrard e Parker con Milner e Young chiamati a spingere a supporto delle due punte Welbeck e Rooney, quest’ultimo autore di un gol all’esordio contro l’Ucraina.

    Italia-Inghilterra, le formazioni:
    ITALIA (4-3-1-2): Buffon; Abate, Barzagli, Bonucci, Balzaretti; Marichisio, Pirlo, De Rossi; Montolivo, Balotelli, Cassano. In panchina: Maggio, Giaccherini, Di Natale, De Sanctis, Sirigu, Ogbonna, Thiago Motta, Diamanti, Nocerino, Borini, Giovinco. Allenatore: Prandelli
    INGHILTERRA (4-4-2): Hart; Johnson, Terry, Lescott, Cole; Milner, Gerrard, Parker, Young; Rooney, Welbeck. In panchina: Green, Butland, Jones, Baines, Jagielka, Kelly, Downing, Henderson, Oxlade Chamberlain, Walcott, Carroll, Defoe. Allenatore: Hodgson

  • Inghilterra Italia cresce l’attesa, azzurri favoriti

    Inghilterra Italia cresce l’attesa, azzurri favoriti

    A poco più di 24 ore dal fischio d’inizio del match tra Inghilterra Italia, molti sono i rumors che si posano sull’incontro tra le due squadre. Uno su tutti quello tra la sfida che ci sarà tra i due giocatori Balotelli e Rooney, i più votati come “man of the match”. Ma la partita non si baserà solamente tra questa battaglia creata dai blog ma anche su molto altro. L’altra sfida sarà quella tra De Rossi e Gerrard: l’azzurro spostato in fase difensiva, dovrà infatti cercare di contenere il duo inglese Rooney-Gerrard ed evitare ogni tipo di azione che potrebbe portare a rete l’Inghilterra.

    Nonostante questa grande attesa per il match l’obiettivo dell’Italia rimane quello di stupire tutti i presenti, dopo la brutta figura fatta in Sudafrica ai Mondiali, e Buffon e compagni ci stanno riuscendo. Dopo il pareggio con la Spagna, squadra considerata la più forte in questo momento assieme alla Germania, gli azzurri hanno conquistato l’accesso ai quarti e domani sera se la dovranno vedere con i leoni inglesi di Hodgson.

    Gli azzurri si sentono però in vantaggio rispetto all’Inghilterra: Prandelli può infatti contare sul secondo portiere più forte a questo Europeo, su De Rossi, considerato uno dei migliori centrocampisti, su Balzaretti, rivelazione del momento, sul sempre presente Pirlo e sulla coppia Cassano-Balotelli, che sembra essersi sbloccata dopo la partita contro l’Irlanda dove entrambi sono riusciti ad andare a segno regalando la vittoria all’Italia. Unici due problemi potrebbero essere l’assenza di Chiellini, il quale dopo lo stiramento procuratosi nell’ultimo incontro del girone, dovrà saltare il match di domani sera e la momentanea condizione fisica non perfetta di Thiago Motta che si ritrova a dover lottare con un indolenzimento muscolare.

    Gigi Buffon | © ALBERTO LINGRIA/AFP/GettyImages
    Nel frattempo l’Inghilterra spiega di non essere arrivata fino a qui per lasciarsi sfuggire l’occasione di approdare in semifinale; spiega anche però che l’Italia vanta tra le sue fila giocatori di gran livello e ammettono di sperare che Prandelli inserisca Balotelli il più tardi possibile. Speranza che si è già infranta in quanto il ct azzurro ha dichiarato di voler partire proprio con Super Mario affiancato da Cassano. Ennesima possibilità dunque per il “talento senza testa”che, dopo averci regalato un goal magnifico nel match contro l’Irlanda, spera di poter dare il massimo nel suo derby dove incontrerà molti compagni di squadra.

    Il passato ci vede vittoriosi: in totale ci sono stati infatti 9 successi per gli azzurri, 7 pareggi e 6 successi inglesi. Questa volta però il pareggio non basta per chiudere l’incontro: le due squadre dovrebbero infatti continuare con i tempi supplementari e successivamente con i rigori, i quali potrebbero avantaggiare gli azzurri visto l’ottima forma di Buffon e i buoni tiratori a disposizione dell’Italia; inoltre dagli undici metri gli inglesi non si sono mai dimostrati dei cecchini anzi, negli ultimi 22 anni l’Inghilterra è stata eliminata ai rigori ben 5 volte nei grandi tornei internazionali. Per questo in questi giorni il ct inglese Roy Hodgson ha fatto allenare i suoi tiratori ed i suoi portieri nei calci di rigore.

    Nel frattempo gli scommettitori danno l’Italia come vincente: gli azzurri si trovano infatti in vantaggio per il passaggio del turno a quota 2,40 rispetto alla 3,00 dell’Inghilterra. Nonostante questo buon risultato nelle scommesse, la vittoria del titolo europeo è ancora molto lontana per i ragazzi di Cesare Prandelli, i quali non sono nemmeno tenuti in considerazione dai scommettitori per la finale dove a regnare sono Spagna e Germania.

    SPECIALE EURO 2012

  • Balotelli e Di Natale scherzo a Cassano

    Balotelli e Di Natale scherzo a Cassano

    Continuano gli allenamenti in vista del match valido per i quarti di finale tra Inghilterra-Italia che si disputerà domenica 24 alle ore 20.45 allo Stadio di Kiev. Ma gli azzurri oltre che a impegnarsi per preparare al meglio il match con i leoni inglesi, trovano anche qualche momento per scherzare e divertirsi durante gli allenamenti.

    Ovviamente ad essere protagonista non poteva che essere Mario Balotelli, il più discusso e amato in questo Campionato Europeo 2012; il “talento senza testa” si è infatti unito all’attaccante Totò Di Natale per mettere in atto un bel scherzetto al compagno di squadra Antonio Cassano, legatissimo a SuperMario. I due, durante l’inizio dell’allenamento del barese, gli hanno agganciato con le mani, i piedi da dietro, facendogli perdere l’equilibrio. Ovviamente l’attaccante rossonero ha risposto allo scherzo con una risata dopo essersi rialzato, ma sia Mario Balotelli che Di Natale sono rimasti con le orecchie alte per tutto il resto dell’allenamento, in allerta di una vendetta del compagno che però non è arrivata. Il giovane avrà voluto allentare la tensione in vista del match contro l’Inghilterra: tutti infatti si aspettano una grande prestazione da Balotelli, in un incontro che vede l’Italia chiamata a dare il massimo per non dover fare le valigie dopo la partita contro gli inglesi.

    Di Natale-Balotelli-Cassano © Claudio Villa/Getty Images
    Intanto i tabloid intitolano il match “Mario contro tutti”: i leoni rossi hanno infatti spiegato di temere molto Balotelli e sperano che Prandelli decida di farlo entrare il più tardi possibile in campo. I giocatori inglesi conoscono bene Super Mario e molti sono anche suoi compagni di squadra ma spiegano che lui è un giocatore imprevedibile e per questo un gran pericolo per la difesa dell’Inghilterra. Lo stesso Mino Raiola, procuratore di Mario Balotelli, ha spiegato che il giocatore è sereno e che l’unica cosa che lo infastidisce è il fatto che secondo gli altri quando la squadra perde è Mario a perdere, mentre quando la squadra vince e lui segna, lui non va bene comunque.

    Nonostante le tante critiche è proprio Super Mario, assieme a Cassano e Rooney, ad essere scommesso di più dai bookmaker come “man of the match” nell’incontro tra Inghilterra e Italia.

  • Italia -2 all’Inghilterra. Balotelli c’è, Prandelli lancia Diamanti?

    Italia -2 all’Inghilterra. Balotelli c’è, Prandelli lancia Diamanti?

    Mancano poco più di 48 ore al grande Balo. Domenica sera ore 20:45 l’Italia-Inghilterra chiuderanno i quarti di finale di Euro 2012. Balotelli contro Rooney come negli ultimi derby di Manchester, Balotelli contro Joe Hart (suo compagno di squadra), Balotelli contro tutti. E’ Super Mario l’elemento che può spaccare la prossima partita azzurra ad Euro2012 (speriamo non sia l’ultima), un pò come Cristiano Ronaldo ha spaccato le difese avversarie conducendo la sua nazione tra le prime quattro d’Europa per la terza volta nelle ultime 4 edizioni. L’attaccante del Manchester City è il giocatore più atteso, può farci piangere in tutti i sensi (noi speriamo dalla gioia) e Cesare Prandelli lo sa bene visto che l’attacco azzurro anti-Inghilterra graverà soprattutto sulle spalle dell’ex Inter. Ad affiancare Balo ci sarà il nostro numero 10 Antonio Cassano, finalmente a segno nell’ultima partita dopo che di lui si era parlato più per le sue dichiarazioni che per quanto fatto in campo.

    Antonio Cassano e Mario Balotelli © Claudio Villa/Getty Images
    Domenica sera l’Italia avrà a che fare con una squadra che gioca in maniera diversa rispetto alle altre affrontate nel girone B di Euro 2012. Ed è per questo che il ct Prandelli è pronto ad adottare un 4-3-1-2 con l’intenzione di attaccare meglio il fortino inglese. Rooney e compagni sono una squadra molto solida, giocano più all’italiana con un 4-4-2 molto compatto. Loro tenteranno di colpirci con le ripartenze noi proveremo ad insediarci in più riprese nella difesa inglese, che comunque non appare insuperabile se consideriamo i 4 gol (3 più il gol fantasma ucraino) subiti nel girone D. Una grossa novità dello scacchiere azzurro è data dal possibile inserimento di Alessandro Diamantidietro il duo Cassano-Balotelli, dato che Thiago Motta non è al meglio della forma.

    La fantasia del calciatore del Bologna (Udinese sulle sue tracce dopo che i bolognesi lo hanno riscattato dal Brescia) è ciò che più serve per non imbrigliarci tra i reparti difensivi inglesi. A centrocampo ritorno di Daniele De Rossi (dopo le ottime prestazioni da centrale della difesa a 3)  affiancato da Pirlo e Marchisio. In difesa si ritorna alla linea a 4 e non ci sarà l’infortunato Chiellini. La coppia centrale sarà completamente juventina con Bonucci e Barzagli, sulla fascia sinistra confermato Balzaretti (ottima la sua prova contro l’Irlanda) mentre a destra ballottaggio Abate-Maggio. Dovrebbe tornare a sedere in panchina invece Totò Di Natale, titolare contro l’Irlanda e sostituito da Balotelli. Le caratteristiche tecniche di Totò gli permettono di risultare più decisivo contro difese stanche, a conferma di ciò non dimentichiamo il gol all’esordio contro la Spagna quando dopo pochi minuti dal suo ingresso in campo spaventò le furie rosse con un gol dei suoi.

    Pericolo numero uno tra le fila inglesi è Wayne Rooney, attaccante fenomenale del Manchester United. L’attaccante inglese, ai box nelle prime due partite per via della squalifica di due turni inflittagli dalla Uefa per un calcio rimediato a Dzudovic (7 ottobre 2011 qualificazioni Euro2012 contro il Montenegro), è tornato a comandare l’attacco dei suoi nell’ultima partita contro l’Ucraina ed è risultato subito decisivo con il gol che ha decretato i 3 punti per gli inglesi e il primo posto nel girone D di Euro 2012. Ci vorrà un grande Gigi Buffon per limitare le offensive di Rooney e alla fine si spera che a zittirci non sia il fenomeno inglese ma il nostro Balo. La stampa inglese non sempre è stata gentile con lui. Quale modo migliore per zittirli se non quello di eliminarli da Euro 2012?