Tag: mario balotelli

  • Balotelli trascina l’Italia, superato l’ostacolo Danimarca

    Balotelli trascina l’Italia, superato l’ostacolo Danimarca

    L’Italia va. Una vittoria secca, 3-1 contro la Danimarca e primato in classifica confermato. Anzi, visto il contemporaneo pareggio nel match Repubblica Ceca-Bulgaria 0-0, gli azzurri iniziano una mini fuga, staccandosi di ben 4 punti dal secondo posto, occupato dai bulgari. Ok, siamo solo alla quarta giornata e il cammino verso la qualificazione al Mondiale brasiliano del 2014 è ancora lungo, ma abbiamo dimostrato che siamo i padroni assoluti del Gruppo B, anche se non sempre brillantissimi, siamo ancora imbattuti. Cesare Prandelli a fine partita si dice soddisfatto per la prova dei suoi ragazzi, capaci di far loro il gioco. Unica nota stonata di Italia-Danimarca è Osvaldo, che si fa espellere dopo 16” dall’inizio della ripresa.

    LA PARTITA – Buona prova degli azzurri, che subiscono le sfuriate offensive dei danesi nei primi minuti, prima di prendere le misure e lasciarli nella propria metà campo. I due gol in rapida successione di Montolivo e De Rossi al 33′ e al 37′ sembrano chiudere la partita già nel primo tempo, ma nell’ultimo secondo di recupero, Kvist, trova il gol che accorcia le distanze, sfruttando al meglio una pallone deviato che gli consente di calciare al volo da fuori area. La seconda frazione di gioco inizia con l’incredibile espulsione di Osvaldo che allarga troppo il braccio in un contrasto di gioco, vedendosi sventolare il cartellino rosso dall’arbitro Skomina. L’Italia si organizza e lascia il solo Balotelli davanti, a far reparto da solo. Dopo dieci minuti di sofferenza, Pirlo illumina la scena con un lancio dei suoi a smarcare l’attaccante del Manchester City che supera il portiere danese in uscita disperata con un leggero colpo di piatto al volo. La Danimarcadecide di aumentare il baricentro, ma non crea grossi problemi alla non brillantissima difesa italiana, se non con qualche tiro dalla distanza che impensierisce De Sanctis.

    Mario Balotelli
    Il tocco morbido al volo di Balotelli per il gol del 3-1 © Valerio Pennicino/Getty Images

    In vista di Juventus-Napoli, da segnalare l’infortunio alla spalla di Marchisio, costretto ad uscire al 74′.

    PAGELLE ITALIA-DANIMARCA

    De Rossi 8: Nonostante le continue voci su un suo litigio con Zeman e la probabile cessione già a gennaio, Daniele si carica e sfodera l’ennesima prestazione di grande livello. Elemento chiave del centrocampo italiano. Al secondo gol consecutivo, sempre di testa.
    Montolivo 7: In Nazionale sembra quasi trasformarsi. Allegri dovrebbe osservare e pensare di dargli la possibilità di giocare da trequartista anche nel club. Dimostra dinamismo e grande spirito di sacrificio. Fantastico il gol del vantaggio azzurro.
    Pirlo 7: Sembra nascosto, marcato e braccato dagli avversari. Poi gli bastano due palloni giocabili ed ecco che mette a segno un doppio assist. Prima il solito tiro fintato dalla fascia per mettere al centro un cross pennellato sulla testa di De Rossi, poi il lancio millimetrico per lo scatto di Balotelli. Speriamo Verratti stia osservando e rubando i segreti a questo immenso campione.
    Balotelli 7.5: Quando nei primi minuti vedi SuperMario tornare fino alla propria area ed aiutare i compagni in difficoltà, capisci che è in giornata positiva. Decisivo nell’azione del gol di Montolivo. Subisce falli, si lamenta ma senza reagire. Nel secondo tempo riesce a far reparto da solo. Giocasse sempre così…
    Bendtner 6: Forse un po troppo falloso. Con il suo fisico cerca di sfruttare al meglio i palloni alti, ma non mette in grossa difficoltà i compagni di club Barzagli e Chiellini che, conoscendolo riescono a prendergli facilmente le misure.
    Eriksen 6.5: Bel giocatore. Classe ’92, buona tecnica e precisione di passaggio. Prova anche il tiro dalla distanza, senza molta fortuna. San Siro potrebbe essere la sua nuova casa. Capito Milan?
    Kjaer 6: Per la gara in se, meriterebbe 5, massimo 5.5. Solita gara con parecchie sbavature e di deconcentrazione. La sufficienza la raggiunge per il gol salvato sulla linea al 19′ su conclusione a botta sicura di Marchisio.

    TABELLINO ITALIA-DANIMARCA

    Italia (4-3-1-2): De Sanctis 6; Abate 6, Barzagli 6, Chiellini 6, Balzaretti 6; De Rossi 8, Pirlo 7, Marchisio 6,5 (74′ Candreva 6); Montolivo 7 (86′ Giaccherini sv); Balotelli 7,5 (89′ Destro sv), Osvaldo 4. Ct: Prandelli.
    Danimarca (4-2-3-1): Andersen 5,5; Jacobsen 6, Kjaer 6, Agger 5,5,  Silberbauer 5.5 (70′ Lorentzen sv); Stokholm 6, Kvist 6,5 (60′ Kahlenberg 5,5); Rommedhal 6.5, Eriksen 6.5, Krohn-Deli 5.5 (82′ J. Poulsen sv); Bendtner 6. Ct: Olsen.

    Classifica Gruppo B: Italia 10 (4); Bulgaria 6 (4); Repubblica Ceca 5 (3); Armenia 3 (3); Danimarca 2 (3); Malta 0 (3).
    (tra parentesi le gare disputate)

    Video dei gol della partita
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  • Out Buffon c’è Balotelli. Occasione per Bendtner

    Out Buffon c’è Balotelli. Occasione per Bendtner

    Ormai mancano poche ore alla sfida Italia-Danimarca, valevole per la quarta giornata delle qualificazioni al Mondiale Brasile 2014. Gli azzurri guidano il Gruppo B con sette punti, frutto di due vittorie e un pareggio, mentre i danesi (in attesa di recuperare una gara contro la Repubblica Ceca) hanno conquistato solamente due punti in altrettante partite. La prima notizia negativa è l’assenza di Gigi Buffon. Il capitano della Nazionale e della Juventus, non ha superato il provino di questa mattina a San Siro non riuscendo a recuperare dall’affaticamento muscolare all’adduttore sinistro, mettendo in preallarme il suo club in vista del big match di campionato contro il Napoli. Al suo posto giocherà il partenopeo De Sanctis.

    Torna in campo, dopo l’assenza in Armenia per un attacco influenzale, Mario Balotelliche guiderà l’attacco azzurro insieme a Osvaldo. Prandelli conferma il centrocampo con Pirlo affiancato da De Rossi e Marchisio, con Montolivo nel ruolo di trequartista, mentre in difesa ci saranno 3/4 nuovi rispetto all’ultima gara. Rispetto a venerdì, partiranno dalla panchina Maggio, Bonucci e Criscito per dare spazio ad Abate, Chiellini e Balzaretti.

    Mario Balotelli
    Balotelli, sarà titolare contro la Danimarca &Copy; Claudio Villa/Getty Images

    Vari volti noti nella Nazionale danese. Sarà l’occasione giusta per osservare da vicino l’attaccante Bendtner, oggetto misterioso del mercato juventino. Acquistato nelle ultime ore di mercato e utilizzato solo 10 minuti contro il Chievo Verona. Gli occhi andranno anche sul terzino sinistro Poulsen, acquistato dalla Sampdoria a parametro zero e ancora in fase di rodaggio nel nostro campionato. La coppia difensiva formata da Agger e Kjaer promette tanta fisicità ma poca velocità. Ma il giocatore che verrà seguito con più attenzione è Christian Eriksen, trequartista classe ’92 dell’Ajax, più volte accostato al Milan e a qualche squadra estera. Oggi avrà l’ennesima occasione di mettersi in mostra, proprio a San Siro, nella casa dei rossoneri.

    ITALIA-DANIMARCA PROBABILI FORMAZIONI

    Italia (4-3-1-2):  De Sanctis; Abate, Barzagli, Chiellini, Balzaretti; De Rossi, Pirlo, Marchisio; Montolivo; Balotelli Osvaldo. Ct: Prandelli.
    Danimarca (4-2-3-1): Andersen; Jacobsen, Kjaer, Agger, S. Poulsen; Kristensen, Kvist; Rommedhal, Eriksen, Krohn-Deli; Bendtner. Ct: Olsen.

  • Buffon e Giovinco verso il forfait? Balzaretti e Balotelli dal 1′

    Buffon e Giovinco verso il forfait? Balzaretti e Balotelli dal 1′

    La vittoriosa, ma non del tutto convincente, trasferta in Armenia è ormai alle spalle e l’attenzione dell’Italia di Cesare Prandelli è tutta rivolta alla sfida in programma domani sera al Meazza contro la Danimarca. Rispetto alla gara di venerdì il commissario tecnico degli azzurri sembra intenzionato a fare un po’ di turnover. Per scelta in alcuni casi, per obbligo in altri. Fatto sta che rispetto a Yerevan è molto probabile che cambino cinque undicesimi della formazione titolare. Certi dell’impiego sono Abate, Balzaretti, Chiellini e Balotelli che sostituiranno, rispettivamente, Maggio, Criscito, Bonucci e Giovinco. L’unico dubbio sembra essere legato al portiere: se Buffon non ce la farà in campo scenderò De Sanctis.

    Per il resto confermati i vari Barzagli, Montolivo, De Rossi, Pirlo, Marchisio e Osvaldo. Modulo confermato ma interpreti diversi dunque, ma qualche cambio sembra davvero inevitabile visto che ancora nessuno dei giocatori è al top. Ma l’attenzione della vigilia, più che sulla Danimarca e sulle insidie che può nascondere sembra essere concentrata sull’impiego dei giocatori in vista del super match di sabato prossimo tra Juventus e Napoli. Prima le grandi polemiche relative al rosso a Vidal che cosi rientrerà dal Cile in anticipo e dell’ammonizione subita da Pandev che, diffidato, salterà la gara di domani della sua Macedonia, poi quelle che riguardano direttamente i giocatori delle due squadre presenti nella Nazionale azzurra.

    Buffon e De Sanctis
    Buffon e De Sanctis © KAREN MINASYAN/AFP/GettyImages

    In particolare Buffon, vittima di un infortunio all’adduttore sinistro e il cui impiego è in forte dubbio. Al suo posto giocherebbe il napoletano De Sanctis. E’ bastato questo a scatenare l’ira dei tifosi napoletani che hanno accusato il portiere juventino di volersi “riposare” in vista della sfida di sabato, obbligando cosi a far scendere in campo l’estremo difensore partenopeo. Ma le accuse non sono state rivolte solo nei suoi riguardi, ma anche a Giovinco. Quest’ultimo però era uscito con una caviglia gonfia dalla sfida in Armenia e in ogni caso il rientro di Balotelli lo avrebbe fatto accomodare in panchina. L’altro napoletano, Maggio, è invece rientrato a casa poiché la moglie ha dato alla luce il figlio Mattia, ma ripartirà per Milano dove sarà regolarmente in panchina.

    I diretti interessati, e i compagni di squadra, hanno comunque respinto con forza tutte le illazioni cosi come Prandelli e Abete. L’Italia ancora una volta si riscopre double face: tutti, o quasi, tifosi agli Europei o ai Mondiali. Tutti, o quasi, pronti a salvaguardare solo l’interesse dei club nelle gare di qualificazione.

  • Armenia-Italia, Balotelli con la febbre. Spazio a Giovinco

    Armenia-Italia, Balotelli con la febbre. Spazio a Giovinco

    La Nazionale torna in campo questa sera alle 19, scenderà in campo in Armenia per la terza partita valevole per la qualificazione al Mondiale in Brasile del 2014. Una sfida sulla carta senza storia, ma come spesso ci hanno ricordato i nostri ragazzi, sarebbe meglio non sottovalutare questo tipo di incontro, visto che quando abbiamo il favore del pronostico, escono fuori partite noiose e vinte con uno, massimo due gol di scarto. Per questo motivo, per Armenia-Italia, Cesare Prandelli torna al modulo che ci ha permesso di vincere e convincere contro Inghilterra e Germania nel corso dell’ultimo Europeo, piazzando il trequartista dietro le due punte e tornando alla difesa a quattro, con i terzini liberi di spingere, coperti da una mediana tutta muscoli e polmoni.

    L’unico neo viene rappresentato dall’assenza di SuperMario Balotelli, fermato da un’influenza improvvisa, costringendo il centravanti del City a rimanere a letto. Al suo posto è pronto a scendere in campo lo juventino Giovinco che andrà a far coppia con il romanista Osvaldo, che ha perso la maglia da titolare a Roma, ma che continua ad avere la fiducia del c.t. azzurro. Dietro le due punte giostrerà Montolivo, coperto dai tre centrocampisti De Rossi, Pirlo e Marchisio. La difesa sarà invece composta dalla coppia centrale tutta juventina Barzagli – Bonucci con Maggio e Criscito terzini. In porta il capitano Gigi Buffon.

    Sebastian Giovinco
    Giovinco, oggi titolare contro l’Armenia © Claudio Villa/Getty Images

    L’Armenia invece si presenterà in campo con un più coperto 4-4-1-1, sfruttando il gioco sulle fasce. Mkhitaryan, trequartista dello Shakhtar supporterà l’azione offensiva armena con il capocannoniere del campionato russo con 9 reti in 11 partite, Movsisyan, giocatore capace di fare reparto da solo grazie al suo imponente fisico.

    L’Italia ha bisogno di una vittoria convincente, visto le non brillanti prestazioni nelle prime due gare, soprattutto all’esordio in terra bulgara. Il commissario tecnico Prandelli è fiducioso “sono sicurissimo, già contro l’Armenia i tifosi rivedranno l’Italia all’Europeo“.

    PROBABILI FORMAZIONI ARMENIA-ITALIA

    Armenia (4-4-1-1): Berezovsky; Mkoyan, Arzumanyan, Aleksanyan, Yedigaryan; Edigaryan, Mkrtchyan, Hayrapetyan, Badoyan; Mkhitaryan; Movsisyan.
    Italia (4-3-1-2): Buffon; Maggio, Barzagli, Bonucci, Criscito; De Rossi, Pirlo, Marchisio; Montolivo; Giovinco, Osvaldo.

  • Pallone d’oro 2012, Pirlo guida il gruppo degli italiani

    Pallone d’oro 2012, Pirlo guida il gruppo degli italiani

    Arrivano dalla Gazzetta dello Sport le prime indiscrezioni riguardanti la lista dei giocatori che concorreranno alla conquista del Fifa Pallone d’oro 2012. Buone nuove per l’Italia che grazie a Pirlo, Marchisio, Buffon, Balotelli, De Rossi e Di Natale avrà ben 6 calciatori nelle liste ampie Fifa. Grande miglioramento per il nostro calcio, dato che l’anno scorso solo Di Natale rientrò nella lista dei 53 prima di essere scartato al secondo turno. Il 2012 è un’altra storia per l’Italia, che forte dell’ottimo europeo disputato in estate, piazza nella prima lista 6 giocatori, ben 3 della Juve a dimostrazione di come il campionato vinto da imbattuti non sia passato inosservato.

    Il magazine francese France Football diramerà la lista dei 23 superstiti il prossimo 30 ottobre e l’Italia ha buone probabilità di portarne un paio avanti, Pirlo su tutti seguito a ruota dal compagno di squadra Buffon e da Balotelli. Il 30 novembre invece, a San Paolo prima dei sorteggi per la Confederations Cup 2013 verranno svelati i nomi dei 3 finalisti che si contenderanno il Pallone d’oro 2012. Il vincitore verrà proclamato il 7 gennaio a Zurigo.

    Andrea Pirlo
    Andrea Pirlo © Claudio Villa/Getty Images

    Pallone d’oro allenatori, 6 italiani in lista. Non c’è Conte – L’Italia sorride anche grazie ai suoi tecnici. Nella lista degli allenatori in lizza per il Pallone d’oro 2012 sono presenti infatti ben 6 italiani: Di Matteo, Prandelli, Mazzarri, Guidolin, Spalletti e Mancini. Sicuramente avrete notato che in questa lista manca Antonio Conte, l’allenatore campione d’Italia. Il condottiero bianconero, pur avendo meritato sul campo, è stato escluso da questa ristretta lista di allenatori. Facile prevedere che la Fifa abbia preferito tenerlo fuori in virtù della squalifica che l’allenatore bianconero ha subito e dovrà scontare fino all’8 dicembre. Francamente però appare discutibile questa scelta che penalizza il miglior allenatore italiano dell’anno. A concorrere per il Pallone d’oro degli allenatori ci saranno anche Josè Mourinho, vincitore dell’ultima Liga e Vicente del Bosque, campione d’Europa con la Spagna e grande favorito per la vittoria finale.

    Pallone d’oro 2012, i favoriti – Per il quarto anno di fila trionferà Messi? O Cristiano Ronaldo bisserà il successo del 2008? Un campionato europeo giocato e vinto da protagonista basterà ad Iniesta per interrompere il dominio di Messi, suo compagno al Barcellona? 3 nomi, altrettanti interrogativi, uno solo vincerà il Pallone d’oro 2012. Negli ultimi 4 anni tale premio se lo sono ripartito i due giocatori più forti al mondo: Messi e Cristiano Ronaldo. Il fenomeno portoghese ha aperto le danze nel 2008 mentre il numero 10 blaugrana l’ha conquistato nelle ultime 3 stagioni. Messi va a caccia del quarto pallone d’oro, impresa mai riuscita a nessuno. Platini, Cruijff e Van Basten sono fermi a quota 3. Il campione argentino ha nei piedi le qualità per vincerne altri ma il 2012 sembrerebbe non essere l’anno buono per tale record. Se il pallone d’oro simboleggia il miglior giocatore dell’anno solare quest’anno il premio dovrebbe andare ad un suo compagno di squadra: Andres Iniesta. Il centrocampista delle furie rosse ha conquistato da protagonista con la Spagna i campionati europei, evento calcistico più rilevante del 2012. Le premesse per il primo pallone d’oro firmato Iniesta ci sono tutte, Messi permettendo.

  • Mario Balotelli, una villa di lusso a Brescia il nido d’amore

    Mario Balotelli, una villa di lusso a Brescia il nido d’amore

    Da niente a tutto: con queste poche parole si racchiude quanto sta succedendo tra Mario Balotelli e Raffaella Fico. Nei giorni scorsi, durante una conferenza stampa, Mario Balotelli aveva infatti dichiarato di voler tornare a frequentare la showgirl italiana che aspetta un figlio da lui: proprio dopo queste parole la Fico aveva raggiunto il calciatore del Manchester City passando alcuni giorni assieme dove sono stati anche paparazzati a baciarsi.

    Ma la prova del nove è arrivata in queste ore in quanto il talento azzurro, impegnato nei prossimi giorni con la Nazionale Italiana dopo essere stato convocato da Cesare Prandelli per le partite di Qualificazioni ai Mondiali, ha voluto acquistare una casa a Brescia. Ovviamente non si tratta di un semplice appartamento ma di una villa pagata ben 950 mila euro: i metri quadrati sono 250 e la casa è composta da un letto circolare, bagno modello mini-spa, cucina moderna e soprattutto circondata da vetri che permettono di godere di una vista alquanto mozzafiato. Il tutto è connesso grazie ad un mix di hi-tech e funzionalità che andranno di certo a facilitare il lavoro alla presto mamma Raffaella Fico la quale si è detta stupita dal regalo di Super Mario.

    Mario Balotelli © Shaun Botterill/Getty Images

    La villa è stata ristrutturata ed arredata sotto ordine di Balotelli dall’architetto mantovano Elisa Bianchi, la quale ha spiegato che il calciatore del City ha voluto tutto molto tecnologico, funzionale e moderno, puntando molto sulle vetrate in quanto ama la luce. Per non dare nell’occhio i due si sono incontrati sempre al Mc Donald’s dove hanno stipulato come e con cosa arredare il nido d’amore che ospiterà la famiglia Balotelli. Quello che lascia tutti in dubbio è l’acquisto della casa proprio a Brescia, scelta che è caduta di certo perchè in vicinanza ai famigliari ma che, viste le vicende che continuano a succedere al City, pone il talento senza testa sempre più vicino al ritorno in Italia.

    LE FOTO DELLA CASA DI MARIO BALOTELLI

  • Prandelli esclude Cassano. Scelta tecnica o c’è dell’altro?

    Prandelli esclude Cassano. Scelta tecnica o c’è dell’altro?

    Balotelli si, Cassano no. Perché? Cesare Prandelli ha sempre fatto dell’etica morale e del comportamento fuori e dentro il campo, il suo cavallo di battaglia nella scelta  dei giocatori da convocare per gli impegni della Nazionale italiana. Ma cosa è successo stavolta? Ha convocato l’attaccante del Manchester City che in questo periodo sta dando non pochi problemi al tecnico Mancini, lasciando a casa il fantasista dell’Inter, autore di un inizio di stagione straordinario sia dal punto di vista del rendimento che da quello comportamentale. Scelte insolite per l’ex tecnico della Fiorentina che un mese fa, non prese bene la decisione di SuperMario di farsi operare agli occhi per ridurre la miopia, proprio in concomitanza del doppio impegno della Nazionale valido per la qualificazione ai Mondiali in Brasile del 2014.

    Prandelli si è difeso con la frase “è un talento“, aggiungendo “voglio che capisca che la Nazionale è una cosa molto importante per tutti i giocatori e che voglia davvero diventare un campione”. Parole che sanno tanto di metodo del bastone e della carota, ma la realtà sta nel fatto che Balotelli, nonostante non abbia rispettato pienamente le regole comportamentali imposte dal ct dal suo primo giorno a Coverciano, si ritrova convocato e per esempio, un giocatore sempre corretto come Mimmo Criscito ha perso gli Europei per un avviso di garanzia di troppo (e con le stesse accuse ma con un foglio in meno, Bonucci ha potuto parteciparvi). Il commissario tecnico italiano sembra quasi andare in confusione e queste leggerezze potrebbero portare a creare un precedente importante in vista dei prossimi impegni.

    Antonio Cassano
    Cassano, escluso da Prandelli © Claudio Villa/Getty Images

    L’opinione pubblica si divide tra chi è d’accordo nel convocare sempre un talento come Balotelli e chi preferirebbe lasciarlo a casa fino a quando non riuscirà a mettere definitivamente la testa a posto (ci riuscirà mai?!). Prandelli per il momento sta con i primi, visto che in conferenza stampa ha sottolineato come l’attaccante del City possa essere importante in Nazionale per il suo modo di giocare. Quindi? L’etica morale tanto proclamata viene fatta saltare solo per Mario oppure bisogna rivedere tutte le regole?

    Altro caso importante è l’assenza di Antonio Cassano. Trasferitosi dal Milan all’Inter durante il mercato estivo, diventando decisivo per la squadra nerazzurra in questi primi mesi alla Pinetina. Nonostante l’ottimo rendimento, il fantasista di Bari Vecchia non risulta presente nella lista dei convocati, ma Cesare Prandelli non chiude le porte al suo ritorno in Nazionale, prendendo come esempio Antonio Di Natale, poco considerato durante le qualificazioni per gli ultimi Europei, salvo poi trovare posto per la rassegna europea, con tanto di gol contro la Spagna alla prima partita. E’ giusto secondo voi fare a meno del talento di Cassano, che sembra aver trovato una serenità mai avuta prima, rispetto ad un’altrettanto talento ancora alla ricerca di una stabilità interiore che neanche la futura paternità sembra avergli dato?

    L’ex Milan è passato dall’essere considerato un elemento fondamentale nel progetto di Prandelli ad escluso eccellente. Solo scelta tecnica oppure c’è dell’altro? L’ex tecnico viola si nasconde in un “se dovessi prendere Cassano non potrei metterlo come quinta-sesta punta”. Le gerarchie sono cambiate, ma il buon Cesare non vuole ammetterlo, difficilmente ritroveremo FantAntonio con la maglia azzurra.

  • Criscito si riprende l’azzurro. I convocati di Prandelli per Armenia e Danimarca

    Criscito si riprende l’azzurro. I convocati di Prandelli per Armenia e Danimarca

    Convocati Italia. Poco prima dell’inizio del doppio posticipo serale della settima giornata di serie A, sono state diramate le convocazioni per le qualificazioni ai Mondiali di Brasile 2014. Cesare Prandelli ha deciso di chiamare 27 giocatori per la doppia sfida di venerdi 12 ottobre in Armenia e del 16 ottobre contro la Danimarca a San Siro, dove spiccano su tutti i ritorni di Criscito e Gilardino. Il terzino sinistro dello Zenit non ha preso parte all’Europeo di Polonia e Ucraina per le note vicende di scommessopoli, mentre l’attaccante del Bologna ha ritrovato proprio in Emilia, gol e prestazioni importanti dopo un anno non brillante passato tra Firenze e Genova.

    Spiccano le presenze anche di Ranocchia e Candreva, il primo assente dal giro della Nazionale dal 2011, il secondo dopo nove mesi di Lazio, riconquista la maglia azzurra che non indossava dal lontano 2009. Il Commissario Tecnico esclude ancora una volta Antonio Cassano, nonostante il barese sia in ottima forma, facendo intuire che probabilmente non ci sarà più spazio per l’ex Milan nell’Italia. Prandelli conferma invece il blocco Juve, chiamando otto bianconeri, compreso Giaccherini, che nonostante non sia uno dei titolari dell’armata di Conte, trova la fiducia incondizionata dell’ex tecnico della Fiorentina. Presenti in rosa anche i due romanisti De Rossi e Osvaldo, esclusi nell’ultima gara contro l’Atalanta da Zemanper scarso impegno in allenamento.

    Cesare Prandelli
    Prandelli, richiama Criscito in Nazionale © Janek Skarzynski/Getty Images

    Tra i giovani vedremo invece Verratti che ha conquistato Parigi con il suo talento, Balotelli che lentamente, tra un litigio e l’altro con Mancini, sta ritrovando condizione fisica e gol ed infine El Shaarawy, autentico trascinatore del Milan nell’ultimo mese.

    Gli azzurri si raduneranno quest’oggi alle 12.30 a Coverciano per preparare la partenza in Armenia per mercoledi. Il ritorno in Italia è previsto sabato (il giorno dopo la partita) con trasferimento a Milano lunedì, alla vigilia di Italia-Danimarca.

    Ecco i convocati per la doppia sfida valevole per la qualificazione ai Mondiali Brasile 2014

    Portieri: Buffon (Juventus), De Sanctis (Napoli), Sirigu (Paris St. Germain), Viviano (Fiorentina);
    Difensori: Abate (Milan), Balzaretti (Roma), Barzagli (Juventus), Bonucci (Juventus), Chiellini (Juventus), Criscito (Zenit St. Pietroburgo), Maggio (Napoli), Ogbonna (Torino), Ranocchia (Inter);
    Centrocampisti:  Candreva (Lazio), De Rossi (Roma), Diamanti (Bologna), Giaccherini (Juventus), Marchisio (Juventus), Montolivo (Milan), Pirlo (Juventus), Verratti (Paris St. Germain);
    Attaccanti: Balotelli (Manchester City), Destro (Roma), El Shaarawy (Milan), Gilardino (Bologna), Giovinco (Juventus), Osvaldo (Roma).

  • Balotelli salva il City tra le polemiche

    Balotelli salva il City tra le polemiche

    Balotelli continua a far parlare di sé. Ieri sera nel match di Champions che vedeva il City impegnato contro il Dortmund, l’ex nerazzurro ha mostrato tutta la sua essenza. Resta fuori per 80′ minuti. Scelta tecnica di Mancini, che gli preferisce una punta di peso come Dzeko. Entra quando il risultato parla di un Dortmund in vantaggio e alla ricerca del secondo gol difronte al pubblico dei Citizen. Impiega solo otto minuti per stravolgere il match, ristabilendo la parità tra City e tedeschi. Ancora una volta colpisce per personalità e   freddezza, anche quando la situazione attorno a lui è incandescente. A creare l’atmosfera giusta ci pensa lo stesso portiere dei tedeschi, tale Weidenfeller, tra le altre cose capitano della squadra di Jurgen Klopp. Balotelli dal canto suo guarda e passa.

    Weidenfellersi avvicina a grandi passi verso Supermario. Perché lo faccia non è dato sapere. Dalla mimica facciale sembrerebbe per proferire un non meglio identificato insulto (lasciamo comunque giudicare la prova televisiva). Fa veloce Weidenfeller, giusto per trattenere forze preziose in vista dell’imminente penalty. Giunto sulla linea della porta inizia il balletto, memore di Liverpool-Milan. Il risultato finale è molto diverso. Il copyright Dudek è salvo. Così come quello di Balotelli.

    Balotelli e il “saluto” al portiere tedesco | ©Alex Livesey/Getty Images

    Da rimarcare la posa di risposta alla provocazione di Weidenfeller, quasi come se Mario volesse rubare il posto a Don Matteo. Giusto il tempo di recitare una breve preghiera per il malcapitato e via, verso il pallone. Portiere da una parte, palla dall’altra. Magra figura per il tedesco, che dopo il danno subisce pure la beffa da Mario. Inizialmente sembra che l’italiano non voglia infierire. Poi però, dopo essersi preso il pallone sotto braccio, si lascia ingolosire dalla situazione. In mondo visione Balotelli rivolge il gesto del quaquaraqua nei confronti di Weidenfeller. Perché è giusto così, Balo è fatto così, Balo piace così.

    VIDEO BALOTELLI CONTRO WEIDENFELLER
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  • Balotelli-Fico, il bacio della riappacificazione

    Balotelli-Fico, il bacio della riappacificazione

    Sembrava non ci fosse più alcuna speranza alla loro riconciliazione, almeno stando alle dichiarazioni di Raffaella Fico, l’ex gieffina in dolce attesa, oltre che ex compagna di Mario Balotelli che potrebbe essere il padre del bambino che la showgirl napoletana porta in grembo. La relazione Balotelli-Fico era finita in maniera più che burrascosa, fra tradimenti del calciatore, tentativi “disperati” di pentimento, lancio di sassi alle finestre ed intervento della Polizia (per fermare l’azione di disturbo dell’attaccante del Manchester City, ndr).

    Mario Balotelli immortalato mentre bacia Raffaella Fico | © AFP PHOTO/GLYN KIRK/Getty Images

    La vicenda, però, nel mese di Giugno aveva avuto una clamorosa “svolta”, con l’annuncio della gravidanza di Raffaella, che lo comunicò telefonicamente a Mario mentre si trovava in ritiro con la Nazionale di Cesare Prandelli, impegnato negli Europei di Polonia ed Ucraina 2012. Dapprima, Mario Balotelli sembrava aver reagito positivamente al lieto evento ma, poi, cambiò completamente atteggiamento, sollevando dubbi e incertezze sulla sua paternità ed arrivando perfino a chiedere il test del Dna per accertarla, suscitando lo sdegno e la rabbia di Raffaella Fico che, dopo tale atteggiamento, aveva giurato di “aver chiuso per sempre la porta a Balotelli”, pur rimanendo disponibile nell’eventualità in cui Supermario avesse deciso di prendersi cura del bebè in arrivo riconoscendolo come “suo”.

    Ora, però, arriva il clamoroso colpo di scena, con la foto pubblicata dal settimanale “Chi” che ritrae i due mentre – sul balcone della casa di Napoli di Raffaella Fico – si scambiano un tenero bacio, con Balotelli che cinge Raffaella con un braccio: un segno molto affettuoso che sembra segnare la “riappacificazione” fra i due futuri genitori dopo quattro mesi di tensioni e incomprensioni che ora sembrano soltanto un brutto ricordo allontanato dal diverso atteggiamento di Mario Balotelli che, pur di stare vicino alla “ritrovata” Raffaella, si è imbarcato in gran segreto su un volo privato direzione Napoli.

    Le premesse per ricominciare con il piede giusto sembrano esserci, in attesa che il bimbo venga alla luce.