Tag: Marin Cilic

  • US Open: Cilic corona il suo sogno, è il campione

    US Open: Cilic corona il suo sogno, è il campione

    Marin Cilic trionfa nella finale dello US Open portando a casa il suo primo titolo dello Slam in carriera: 6-3; 6-3; 6-3 il punteggio finale su Kei Nishikori.

    E’ Marin Cilic il nuovo eroe del tennis croato maschile; gioca una finale in cui il giapponese Nishikori cede in tre set andando a culminare un percorso netto nel quale, nei quarti di finale, in semifinale e in finale, non ha ceduto nemmeno un set.  Anche il tennista giapponese è arrivato alla finale di Flushing Meadows per la prima volta disputando un torneo molto meritevole ma, a differenza del croato, è crollato sul più bello. Sarà stata la tensione per la finale ma del funambolo capace di aprirsi il campo con accelerazioni spettacolari di rovescio e di annichilire il numero uno al mondo, Roger Federer, anche col dritto nella finale non vi è stata traccia.

    Marin Cilic appena siglato il punto decisivo, cade a terra esultante
    Marin Cilic appena siglato il punto decisivo, cade a terra esultante

    Cilic ha preso il comando delle operazioni dal break del 4-2 nel primo set. Anche oggi il croato ha infilato parecchi servizi vincenti, 17 per la precisione, si sono visti grandi dritti da fondo: grande merito della crescita di Marin va attribuita al suo allenatore Goran Ivanisevic il quale ha cambiato l’approccio ai match del suo tennista impostando i match su un tennis basato molto sull’attacco. Questo tipo di approccio ha pagato molto senza trovare grandi ostacoli in finale.

    Nishikori non ha dimostrato di avere la personalità sufficiente per far crollare le certezze di Cilic quando queste sono venute un po’ meno. La chance del primo game del terzo set, che avrebbe permesso per la prima volta al giapponese di fare gara diversa o quelle del penultimo turno di servizio del match, quando Cilic con ormai vicino alla linea del traguardo, si è fatto prendere da alcuni errori.

    Cilic, grazie a questo trionfo, ritorna numero 9 del ranking ATP, Il titolo del croato diventa, così, la seconda prima affermazione di un giocatore negli slam in questo 2014 dopo il successo di Stanislav Wawrinka agli Australian Open; con Nadal alle prese con i guai fisici, con Djokovic prossimo a diventare padre, con Federer che nel 2015 compirà 34 anni, il futuro si prospetta incerto, con tanti nuovi ragazzi pronti e determinati a cercare di essere le nuove sorprese, la strada verso le Finals di Londra presenta molta incertezza: da Cilic a Murray (che scivola addirittura fuori dalla Top10) passando per Nishikori, Ferrer, Berdych, Raonic e Dimitrov e altri che si daranno battaglia, da qui a novembre, per gli ultimi 4 posti.

  • Cilic-Nishikori, la finale che non ti aspetti

    Cilic-Nishikori, la finale che non ti aspetti

    Clamoroso, incredibile, impronosticabile, il sabato pomeriggio delle semifinali maschili dello US Open sarà ricordato a lungo dagli appassionati di questo sport e dagli addetti ai lavori: saranno Kei Nishikori  e Marin Cilic  a contendersi lo scettro di New York. Prima la vittoria del giapponese contro il numero 1 Novak Djokovic al Mondo e poi quella del croato contro Roger Federer.

    Marin Cilic ha disputato la partita della vita, è stato perfetto. Federer ha commesso diverse imprecisioni ma è stato grande il tennista croato. Da quando il tennista croato ha preso come allenatore Goran Ivanisevic il servizio è diventato un’arma veramente devastante; la tattica di Cilic si è basata sull’aggressività, sul servizio con la prima, sull’attaccare a testa bassa cercando di evitare gli scambi prolungati. Federer si è infatti dimostrato incapace di trovare soluzioni per rimanere nel match. Il croato ha dimostrato una enorme forza mentale ed il game con cui ha chiuso il match è stato emblematico: ace, ace, ace, rovescio in lungolinea. Sono stati due i momenti chiave del match: il break in apertura di secondo set, con un Federer ancora spiazzato per aver perso il primo e il terzo game del terzo set quando, dopo aver perso il servizio per la prima volta nel corso del match, Cilic è subito rientrato con un controbreak che ha annientato le speranze dello svizzero. In un ora e tre quarti Cilic va in finale con il punteggio di: 6-3; 6-4; 6-4.

    La vita delle volte è veramente strana. Kei Nishikori, gli US Open, non li avrebbe nemmeno dovuti disputare, un’infezione all’alluce del piede destro aveva compromesso l’estate del giapponese; oggi è il primo asiatico ad arrivare in finale in uno slam. Djokovic si è dovuto inchinare ad un avversario forte fisicamente e mentalmente; il giapponese non ha mai dato segni di cedimento. Il serbo è partito falloso e poco continuo al servizio, permettendo a

    Kei Nishikori in azione
    Kei Nishikori in azione

    Nishikori di attaccare fortissimo sulle seconde; l’andamento del match è stato, quasi, sempre gestito dal giapponese: avanti per ben due volte di un break nel primo set, alla fine il nipponico ha avuto bisogno della terza opportunità per passare. Il secondo set ha avuto un cambio di rotta: Djokovic ha alzato il rendimento della prima e approfittato di un passaggio a vuoto del giapponese. Il terzo gioco del terzo set è stato il game decisivo: dopo quattro palle break annullate il giapponese è riuscito a inchiodarsi al suo servizio trascinando la partita fino al tie break decisivo. Subito avanti 4-0 Nishikori con un paio di errori, tra cui un doppio fallo, ha riportato il serbo fino al 4/5 riaprendo il game. E’ proprio qui che, inaspettatamente, il serbo è crollato risentendo del tie break giocato malamente e a inizio del quarto set concendo il break di allungo al giapponese. Il nipponico ha saputo gestire il vantaggio e ha chiuso infine con un nuovo contro break. In 2 ore e 52 minuti di gara con il punteggio di 6-4; 1-6; 7-6; 6-3.

    Sarà una finale inedita dello Us Open maschile: basti pensare che era da quasi 10 anni che uno tra Federer, Nadal, Murray e Djokovic non raggiungeva l’ultimo atto di uno slam. Il segnale che i giovani stanno cercando di ritagliarsi uno spazio importante per cercare di emergere è arrivato ai più esperti, ed è arrivato forte e chiaro.

  • Roger Federer eterno, Monflis si arrende

    Roger Federer eterno, Monflis si arrende

    Sotto due set a zero, Roger Federer annulla due match point a Gael Monflis nel quarto set e chiude, al quinto set, con una meravigliosa rimonta: 4-6; 3-6; 6-4; 7-5; 6-2 il finale. Nella semifinale dello US Open affronterà Marin Cilic. Decimo gioco, quarto set, Federer ha concesso due match point a Monflis. Il primo è annullato con una delle tante discese a rete della serata e un passante di rovescio del francese che non va più di dieci centimetri oltre la linea di fondo; il secondo è stato un attacco di dritto lungolinea che è terminato all’incrocio delle due linee. A questo punto Monflis è crollato prima mentalmente e poi fisicamente, con la testa che non ha comandato più le gambe e queste ultime che non hanno speditopiù impulsi alla testa. Il francese comunque c’è andato vicino, ma contro un Federer non nella sua serata migliore per larghi tratti del match non è bastato. Monflis ha avuto il merito di partire forte, determinato;

    Roger Federer in azione_ Foto Web
    Roger Federer in azione_ Foto Web

    Federer ha iniziato il suo incontro in maniera contratta e infastidito da un vento che era una noia; male con il dritto, male quando avanzava a rete, Monflis ha fatto più volte bella figura. Ma il francese ha il demerito, sulle ali dell’entusiasmo, di lasciarsi andare un’pò troppo; un dritto sfacciato per sfidare Federer a rete ed ecco che il successivo doppio fallo ha scritto la strada per il break dello svizzero che ha riaperto la partita. Vinto il terzo, ha trovato un break nel quarto ed è entrato finalmente, seppur non al suo meglio, in partita. L’equilibrio ha retto nonostante la fatica dello svizzero  e il francese non sia più stato incisivo come nei primi due set. Il finale dopo il quarto set si è scritto da sè. Monflis sempre più cotto ha ceduto il campo al suo avversario che, per la nona volta in carriera, ha rimontato da due set a zero sotto.

    Marin Cilic è entrato tra i primi quattro di uno slam, sconfiggendo Tomas Berdych 6-2; 6-4; 7-6 (4). La storia del primo set è stata: servizio di Berdych con due doppi falli e altrettanti errori diretti. Il ceco non c’è, è stato lento in uscita dal servizio e lontano dai migliori appoggi, ha servito meno della metà di prime in campo e ha ceduto tre game in ventotto minuti. Nel secondo set Berdych ha perso ancora la battuta in apertura e ha rischiato sull’1-3 esponendosi al break con il suo quinto doppio fallo. Cilic fa ha fatto scorrere i game veloci e per tre volte consecutive a zero; dopo un’ora di gioco il ceco ha dovuto di nuovo salvare un’altra palla break e poi arrendersi ad altri tre ace di Cilic nell’ultimo game del secondo set. Nel terzo set un gran punto di Cilic ha cancellato una palla break in apertura, il croato ha fatto due doppi falli ai vantaggi e Berdych ha servito a zero (3-0). Il ceco ha recuperato un punto, in corsa, ma la palla è rimbalzata due volte: Tomas è contrariato e ha discusso con il giudice di sedia sprecando il finale del game concedendo il break di vantaggio. Cilic ha completato la rimonta con altri 3 ace in un game e un punto in drop-shot più una volèe in contropiede. per il break decisivo dopo due ore di gioco. Il croato lo inizia sotto 0/2 ma si è ritrovato a girare, 4/2, e ha servito per il match dopo il diciannovesimo ace.

  • Troppo Murray per Cilic, Sharapova in finale con Serena

    Troppo Murray per Cilic, Sharapova in finale con Serena

    Tutto come previsto a Key Biscayne con lo scozzese Andy Murray a raggiungere le semifinali grazie alla vittoria in due set sul croato Marin Cilic. Le assenze di Federer e Nadal e le eliminazioni premature di Del Potro e Djokovic fanno del numero 3 del Mondo il naturale favorito per la vittoria finale del secondo Masters 1000 stagionale. Sarà il francese Richard Gasquet l’avversario di Murray in semifinale, il transalpino ha superato contro pronostico il ceco Tomas Berdych con un duplice 6-3 in 74’ minuti di gioco assolutamente perfetti in cui il ceco non è mai riuscito a trovare il ritmo giusto sulla palla venendo sopraffatto dalla regolarità e dal rovescio, sempre splendido del francese. In campo femminile nessuna sorpresa con la finale che sarà fra Maria Sharapova e Serena Williams.

    Andy Murray ©Clive Brunskill/Getty Images
    Andy Murray ©Clive Brunskill/Getty Images

    Murray ha disputato un match solido non concedendo mai seriamente una singola occasione al croato di poter mettere la testa avanti tranne che nei primi game dove però Cilic ha sbagliato qualcosa di troppo soprattutto con il dritto, suo colpo migliore. Vinto il primo set, Murray vola anche nel secondo mantenendo intatte le speranze di conquistare la secondo posizione del ranking Atp qualora riuscisse a vincere il torneo.

    Se in campo maschile i big hanno latitato nel torneo femminile c’e’ la migliore finale possibile con le due giocatrici più in forma del circuito a contendersi il titolo. Maria Sharapova ha letteralmente giocato con la serba Jelena Jankovic in un match a senso unico e vinto con il punteggio di 6-2 6-1, stessa sorte anche per la polacca Radwanska che ha conquistato la miseria di tre game contro il rullo compressore chiamato Serena Williams (6-0 6-3 lo score finale).

    Oggi si disputeranno le semifinali maschili (Hass-Ferrer e Murray-Gasquet) e saranno impegnate anche le nostre Sara Errani e Roberta Vinci nella semifinale del torneo di doppio contro la coppia formata da Lisa Raymond e Laura Robson.

  • Coppa Davis, Italia batte Croazia 3-2 grazie a Fabio Fognini

    Coppa Davis, Italia batte Croazia 3-2 grazie a Fabio Fognini

    Finalmente Italia in Coppa Davis, la nazionale azzurra guidata sapientemente dal commissario tecnico Corrado Barazzuti supera dopo ben quindici anni il primo turno del tabellone principale di Coppa Davis grazie al punto decisivo del 3-2 conquistato da Fabio Fognini sul croato Ivan Dodig. Bellissima prestazione di Fognini che per una volta non ha deluso le tante aspettative riposte su un giocatore di enorme talento ma sempre tanto discontinuo. Non era sicuramente la partita più semplice per Fabio Fognini che aveva un peso sulle spalle enorme dopo la sconfitta netta in tre set patita da un Andreas Seppi, debilitato dal virus intestinale, per mano del numero tredici del Mondo Marin Cilic e che aveva riportato il punteggio sul due pari.

    L'esultanza di Fognini ©TIZIANA FABI/AFP/Getty Images
    L’esultanza di Fognini ©TIZIANA FABI/AFP/Getty Images

    Ed infatti la partenza di Fognini non è delle migliori, Dodig parte bene al servizio mettendo subito in difficoltà il ligure che commette molti errori di misura da fondo campo, il set viene perso con il punteggio di 6-4. Gli incubi di una eliminazione dolorosa proseguono anche all’inizio del secondo parziale con Fognini costretto ad annullare una pericolosa palla break sul 2-1 Dodig, ma da lì in poi l’azzurro sale in cattedra brekkando il croato restituendo il 6-4 del primo set. Il terzo ed il quarto set sono in fotocopia, appena Dodig scendo di livello al servizio ecco i break di Fognini che riesce anche a giocare al meglio i punti importanti chiudendo dopo quasi tre ore di gioco con il punteggio di 4-6 6-4 6-4 6-4.

    Adesso c’e’ una grande occasione per l’Italia nei quarti di finale dove non ci sarà la super corazzata spagnola ma il Canada di Milos Raonic che ha sconfitto appunto una nazionale iberica orfana però di Rafa Nadal, Nicolas Almagro e David Ferrer, sicuramente un match assolutamente alla portata degli azzurri che hanno dimostrato di potersela giocare con molte squadre grazie al salto di qualità compiuto da Andreas Seppi negli ultimi tempi ed alla coppia Fognini – Bolelli in doppio capace di conquistare delle semifinali nei tornei del grande slam.

  • Coppa Davis, Italia avanti 2-1 con Fognini e Bolelli

    Coppa Davis, Italia avanti 2-1 con Fognini e Bolelli

    Decisamente ora o mai più, l’Italia non supera il primo turno del tabellone principale di Coppa Davis da ben sedici anni ed adesso è vicinissima a sfatare un tabù grazie soprattutto alla splendida vittoria nel doppio di Simone Bolelli e Fabio Fognini sulla coppia croata composta da Marin Cilic ed Ivan Dodig. Ci sono volute ben più di tre ore di gioco veramente emozionanti per conquistare il secondo punto molto prezioso in ottica vittoria finale. Molto buona la prova di Simone Bolelli per tutta la durata del match mentre qualche sbavatura di troppo per Fabio Fognini che forse ha pagato l’influenza che lo ha costretto a dare forfait nel match di ieri ma che non gli ha impedito di realizzare il match point grazie ad un sontuoso ace.

    Simone Bolelli ©WILLIAM WEST/AFP/Getty Images
    Simone Bolelli ©WILLIAM WEST/AFP/Getty Images

    Gli azzurri partono decisamente male, non si riesce proprio a rispondere sia sul servizio di Cilic ed anche su quello di Dodig, i croati dominano il parziale chiuso con il punteggio di 6-3 ma gli azzurri si producono in una pronta reazione con un Simone Bolelli in palla che trascina Fognini nella vittoria del secondo e terzo set rispettivamente con il punteggio di 6-1 6-3. Il quarto set si apre con gli azzurri subito avanti, il break è conquistato con uno splendido dritto di Bolelli che consente all’Italia di portarsi 4-2 e servizio. Ma dal possibile 5-2 si arriva al tie break con Fognini che si mette a sbagliare qualche palla di troppo da fondo campo.

    Il tie break è vissuto sul filo del rasoio, Bolelli è solidissimo nei propri turni di battuta non concedendo mai un mini break mentre è sempre Fognini ad essere falloso nel proprio turno. Arrivano però i primi match point in casa Italia che vengono sprecati da Fognini, ci sono anche due set point per i croati che per fortuna passano sempre dal servizio di Bolelli. Al terzo match point arriva la volta buona per Fognini che chiude il match con un ace nell’apoteosi finale del Palavela di Torino.

  • Coppa Davis, Lorenzi cede al quinto. Bene Seppi

    Coppa Davis, Lorenzi cede al quinto. Bene Seppi

    Si è conclusa con il punteggio di 1-1 la prima giornata della sfida fra Italia e Croazia valida per gli ottavi di finale di Coppa Davis. Alla sconfitta di Paolo Lorenzi patita per mano del numero 13 del Mondo Marin Cilic è arrivata in risposta la splendida vittoria del numero uno azzurro, e numero 18 del Mondo, Andreas Seppi contro il numero due croato Ivan Dodig. Importantissimo per la nazionale azzurra guidata dal C.T. Corrado Barazzutti chiudere la prima giornata in parità considerata la defezione importantissima di Fabio Fognini, a letto per un forte attacco influenzale, e con la chiamata per il quasi debuttante 31enne Paolo Lorenzi, al suo secondo match di Davis in carriera. A rispondere sempre presente è invece l’altoatesino che, con tutta la pressione addosso si sbarazza del suo avversario lanciando la sfida a Marin Cilic.

    La gioia di Seppi con Lorenzi ©TIZIANA FABI/AFP/Getty Images
    La gioia di Seppi con Lorenzi ©TIZIANA FABI/AFP/Getty Images

    Nel primo match di giornata ecco la prima sorpresa in casa Italia, Fabio Fognini viene risparmiato a causa di un virus influenzale ed al posto del ligure ecco il senese, nato a Roma, Paolo Lorenzi. Lorenzi ha davanti il numero 13 del Mondo Marin Cilic e gioca una partita sensazionale, tutto cuore e grinta ma soccombendo alla fine al quinto set con il punteggio di 6-1 6-7 4-6 6-3 6-2 ma impegnando comunque severamente il croato che, sotto due set a uno, riesce ad emergere grazie alla classe superiore e all’abitudine a giocare cinque set. Peccato per Lorenzi che ha subìto il servizio del croato nel quarto e quinto set riuscendo comunque a stancare Cilic che sarà impegnato anche nel match di doppio.

    Nel secondo match Seppi ha davanti il numero 54 del Mondo Ivan Dodig, giocatore che basa molto del suo gioco sul servizio ed è proprio questo fondamentale che tiene a galla il croato per tutta la durata della partita. Seppi parte alla grande vincendo il primo set ma Dodig alza l’asticella del suo servizio rientrando nel match nel secondo set vinto al tie break. Ma Seppi dimostra di aver forse conquistato una maturità tennistica di assoluto livello rimanendo calmo nei momenti importanti e chiudendo alla fine in quattro set con il punteggio di 6-2 6-7 6-4 6-4. Adesso è il turno del doppio con i nostri Bolelli e si spera Fognini, reduci dalla semifinale agli ultimi Australian Open, contro Cilic e Dodig per un punto che appare decisivo per la vittoria finale.

  • Australian Open, Seppi doma Cilic. Stop Vinci, Federer ok

    Australian Open, Seppi doma Cilic. Stop Vinci, Federer ok

    Andreas Seppi conquista gli ottavi di finale degli Australian Open grazie alla splendida vittoria in cinque set sul croato Marin Cilic. Tre ore e 38 minuti per l’altoatesino che 17 anni dopo emula Renzo Furlan, ultimo azzurro a conquistare un posto fra i migliori 16 dello slam australiano. Se continua l’avventura di Seppi, purtroppo si è fermata quella della Vinci con la tarantina a capitolare in tre set (4-6 7-6 6-4) dalla russa Elena Vesnina non riuscendo a sfruttare il vantaggio della vittoria nel primo set perdendo una grande occasione nel corso del secondo set non sfruttando un match point. Superlativo Roger Federer che supera in tre set l’astro nascente australiano Bernard Tomic con il punteggio di 6-4 7-6 6-1 denotando un ottima condizione psico – fisica contro un avversario che, a dispetto del punteggio, ha reso la vita difficilissima al fuoriclasse elvetico soprattutto nel secondo set.

    Andreas Seppi ©Julian Finney/Getty Images
    Andreas Seppi ©Julian Finney/Getty Images

    Ma andiamo ad analizzare il match di Seppi che ha giocato in condizioni climatiche non perfette, il vento ha disturbato molto il match non consentendo all’azzurro di mettere in pratica il piano tattico preparato contro Cilic. L’italiano ha reagito alla grande alla sconfitta del primo set al tie break riuscendo a domare il gioco del croato grazie anche ad un servizio che ha funzionato alla perfezione attuando una rimonta superlativa nel quinto set finendo per chiudere l’incontro con il punteggio di 6-7 6-3 2-6 6-4 6-2. Seppi avrà una grande occasione negli ottavi di finale in quanto non sarà Juan Martin Del Potro il suo avversario bensì il francese Chardy che ha sorpreso l’argentino.

    Negli altri incontri tutto facile per Serena Williams contro la giapponese Morita mentre qualche difficoltà in più per la bielorussa Azarenka costretta al terzo set dall’americana Hampton e bene le russe Maria Kirilenko e Svetlana Kuznetsova. Nel tabellone maschile match d’allenamento per Andy Murray che supera il lituano proveniente dalle qualificazioni Berankis con la Francia che troverà il derby negli ottavi di finale fra Jo Wilfried Tsonga e Richard Gasquet.

  • Australian Open, Seppi e Vinci avanti tutta

    Australian Open, Seppi e Vinci avanti tutta

    Dopo due giornate decisamente incolori in casa Italia, ecco finalmente delle buone notizie con le vittorie di Andreas Seppi e Roberta Vinci che proseguono quindi il loro cammino a Melbourne. L’altoatesino era impegnato contro un avversario molto duro su questi campi, l’uzbeko Istomin che aveva superato il nostro azzurro nell’ultimo torneo di Wimbledon mentre la tarantina aveva davanti anche lei una uzbeka, ma decisamente più abbordabile di Istomin infatti l’innominabile Amanmuradova è stata superata in poco più di un ora con il punteggio di 6-3 6-2. Tra i big in campo delle terza giornata tutto facile per Serena Williams e Viktoria Azarenka, bene anche la danese Wozniacki mentre in campo maschile, superano il secondo turno Andy Murray, Roger Federer, Jo Wilfried Tsonga e Juan Martin Del Potro.

    Andreas Seppi, nuovo numero 20 del Mondo ©DALE de la REY/AFP/Getty Images
    Andreas Seppi, nuovo numero 20 del Mondo ©DALE de la REY/AFP/Getty Images

    Ma andiamo ad analizzare meglio il match di Seppi che è stato decisamente molto duro, l’azzurro aveva davanti appunto i fantasmi del passato con Istomin che aveva avuto la meglio per 8-6 al quinto sull’erba londinese di Wimbledon. Ma oggi Seppi ha saputo amministrare molto meglio il match soprattutto quando si sono giocati i tie break con Seppi a vincerne due su tre con l’ultimo, quello del quarto set, decisivo per la vittoria finale e con Istomin ad imprecare per non aver sfruttato un vantaggio di due set a uno. Vittoria finale per Andreas Seppi con il punteggio di 7-6 5-7 6-7 7-6 6-2 superando di poco le quattro ore di gioco.

    Adesso per Andreas Seppi al terzo turno ci sarà il croato Marin Cilic con l’azzurro che ha già conquistato la sua miglior classifica Atp, infatti con il terzo turno australiano Seppi è il nuovo numero 20 del Mondo. Robertina Vinci troverà invece la russa Elena Vesnina, una giocatrice molto ostica dal dritto potente ma che comunque può concedere tanto in fase di costruzione del gioco.

  • Italia c’è la Croazia in Davis. Scoppia la Gianluigi Quinzi mania

    Italia c’è la Croazia in Davis. Scoppia la Gianluigi Quinzi mania

    La nazionale italiana di tennis, dopo aver superato 4-1 il Cile nello scorso weekend, si è assicurata la permanenza nel world group della Coppa Davis per il secondo anno consecutivo. Oggi a Londra è stato sorteggiato il tabellone della Coppa Davis 2013 e il sorteggio ha riservato all’Italia come primo turno un avversario ostico ma non insuperabile ovvero la Croazia. La sfida si disputerà dal 1 al 3 febbraio 2013 e gli azzurri, capitanati da Corrado Barazzutti, avranno il vantaggio di giocare in casa e potranno scegliere quindi anche la superficie di gioco, che molto presumibilmente dovrebbe essere la terra battuta vista la grande attitudine dei croati nel giocare su superfici veloci.

    L’AVVERSARIO – Detto questo la Croazia resta comunque un avversario da prendere con le molle considerato il fatto che il loro numero 1 Marin Cilic attualmente occupa la posizione numero 13 della classifica Atp e 2 anni fa è arrivato ad essere anche numero 9. Il tennista più rappresentativo della Croazia ha conquistato in carriera ben 8 titoli Atp vincendone uno anche sulla terra battuta. Ciò significa che anche sul rosso il livello di Cilic è decisamente buono ma non inarrivabile per i nostri. Il nostro numero 1 Andreas Seppi, numero 28 del mondo, ha già affrontato Cilic in 8 occasioni e il bilancio è in favore del croato per 5 vittorie a 3. Tuttavia l’unico precedente disputatosi in un match di Coppa Davis vide nel 2008 trionfare l’azzurro in 5 set. Dopo Cilic però per la Croazia non c’è grande abbondanza visto che a far compagnia al buon Marin nei top 100 vi è il solo Ivo Karlovic, numero 90 del ranking atp. Il gigante croato è un avversario sempre pericoloso ma sulla terra il suo servizio fa meno paura. Insomma le premesse affinchè l’Italia superi il primo turno in Davis ci sono tutte anche perchè è vero che i croati hanno dalla loro un top 15 ma è vero anche che l’Italia ha ben 6 giocatori (Seppi, Fognini, Bolelli, Lorenzi, Volandri e Cipolla) tra i primi 80 del mondo e potrà contare sull’apporto del pubblico di casa e su una maggiore attitudine a giocare sulla terra rossa.

    Gianluigi Quinzi © Getty Images

    QUINZI MANIA – In Italia il tennis sta riscuotendo sempre maggiore attenzione, stessa attenzione che la maggior parte degli appassionati italiani di tennis riservano da tempo a Gianluigi Quinzi, 16enne di Porto San Giorgio numero 4 del ranking under 18. Ai più questo nome non dirà niente, ma agli addetti ai lavori o semplicemente a coloro che seguono il mondo del tennis anche a livello giovanile questo nome dice tanto. Gianluigi Quinzi è il nuovo astro nascente del tennis italiano e i suoi primi risultati tra i professionisti lasciano ben sperare per l’immediato futuro. Settimana scorsa ha ottenuto la prima semifinale in un torneo futures giocato in Messico. Questa settimana tenterà di far meglio sempre in Messico, dove giocherà il secondo torneo futures in 2 settimane. Il tennista marchigiano quest’anno ha vinto il Bonfiglio, il più importante torneo italiano under 18, e ha ben figurato nei primi slam juniores arrivando ad occupare la posizione numero 4 del ranking under 18 non avendo ancora compiuto 17 anni e avendo dinanzi a sè in classifica 3 tennisti più grandi di lui. Tutto questo deve far riflettere sulle qualità del ragazzo ma non deve illudere perchè il tennis giovanile e il tennis professionistico sono 2 mondi diversi. Non sempre chi domina a livello juniores riesce a farlo tra i grandi vedi  l’americano Donald Young (best ranking numero 38 atp) e non sempre chi viene proclamato prossimo numero 1 al mondo poi lo diventa vedi l’enfant prodige Richard Gasquet, che al massimo è arrivato ad essere numero 7.

    Di certo Quinzi, mancino come Rafa Nadal ma dal gioco più esplosivo, ha la stoffa del campione e da settimana prossima sarà tra i primi 900 tennisti al mondo a soli 16 anni e 7 mesi. Paragonarlo al fenomeno maiorchino non avrebbe senso visto che Nadal si è rivelato un vero e proprio mostro di precocità (a 16 anni era già tra i primi 250 al mondo) ma l’Italia tennistica sogna già in grande seguendo le gesta del 16enne marchigiano. Difficile dire adesso dove potrà arrivare Quinzi, ma certamente il suo cammino tra i professionisti è iniziato nel migliore dei modi e ha portato una ventata di entusiasmo al tennis italiano maschile, che a differenza di quello femminile, aspetta ancora da troppo tempo il suo campione.